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Il sangue dei nemici di Israele

Scritto da Mario MARLETTA

Nel pomeriggio del 22 luglio u.s. le agenzie di stampa dei cinque continenti hanno diffuso la notizia di un duplice attentato avvenuto in Norvegia. Nellarco di un paio dore sono stati attaccati un campus di attivisti laburisti della Arbeidaranes Ungdomsfylking (Lega della Giovent dei Lavoratori), presso lisola di Utoeya, e il palazzo del governo del primo ministro Stoltenberg, ad Oslo. Il modo in cui questa notizia stata diffusa in Italia indica il livello di mala fede raggiunto dai s detti mezzi dinformazione. Addirittura, su il Giornale, a firma dellebrea Nirenstein, si istericamente, ma sopra tutto aprioristicamente strillato allattentato di matrice islamica! (e come avrebbe potuto essere altrimenti?).

Lestrema propaggine del liberismo, com noto, ha costruito i propri successi sostituendo la VIRTUALITA alla REALTA; oggi, non pi importante che sui mercati circoli ricchezza reale ma solo nominale; non necessario che i sedicenti Stati perseguano una improbabile (oggi impossibile) parit aurea ma che demandino a istituzioni apolidi private il compito di creare capitali dal nulla. Ma sopra tutto non necessario che un evento accada davvero; importante che lo si narri -al teleutente o al lettore- nel modo pi conveniente al sistema. Ecco perch, quanto pi il processo di decadimento del sistema liberale accelera, tanto pi la propaganda mediatica manipola linformazione pro domo sua. Cos, quando un certo evento comincia a divenire mediaticamente rilevante, in un contesto patologico qual quello occidentale, la domanda preliminare -quanto inevitabile- da formulare, sempre la stessa: CUI PRODEST? Nel caso specifico: a chi pu davvero aver giovato il massacro di tanti giovani militanti, in un tranquillo paese dellestremo nord europeo, apparentemente distante dalle zone geostrategicamente pi calde? E a questa domanda che urge dare una risposta, se si vuole oltrepassare la stagnante cortina di depistaggi propinata dalla stampa di regime.

Come abbiamo gi detto altrove, lEuropa sta subendo un attacco. LEuropa in guerra, e non nemmeno una guerra a bassa intensit; un conflitto combattuto sopra tutto sul piano psicologico, il cui obiettivo consiste nello sgretolamento inesorabile del morale del nemico. Indebolire le sue difese, renderlo cronicamente insicuro e incapace di reagire agli attacchi, diffondere lincertezza in ogni ambito quotidiano; fare in modo che le persone, pensando al loro futuro, siano assalite dal panico, s da ottenere da esse qualunque concessione. Questa operazione di riplasmazione della coscienza di massa sta raggiungendo la sua fase apicale nellattuale anno solare (come dimostrano gli attacchi operati contro le economie di Grecia, Portogallo, Irlanda Stati ai quali sono stati dati cumuli di carta straccia stampata dai falsari della BCE, sotto forma di prestiti, in cambio di beni reali). Lo sgretolamento ultimativo di ogni parvenza di Stato sociale, la privatizzazione coatta, il saccheggio definitivo delle residuali risorse pubbliche avvengono sotto la supervisione di soggetti criminali recitanti la parte degli

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UOMINI DI GOVERNO. Il progetto di rapina coloniale messo in atto a seconda guerra mondiale ancora in corso (con la creazione dei s detti FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE e BANCA MONDIALE) prevede il collaborazionismo di figuri operanti sotto copertura mediatica in quegli stessi territori da depredare: Sarkozy, Cameron, Merkel, Berlusconi, Zapatero, Tadic sono solo alcune delle tante controfigure prestate allantipolitica. E non nemmeno un segreto che questi burattini appartengano, anche se sotto sigle partitiche fittiziamente disparate, al medesimo carnevale iperliberista. Ma nel momento in cui i sedicenti Stati del Vecchio Continente si lasciano travolgere dalle turpi strategie decretate oltreoceano, ecco che qualcuno, nellestremo nord europeo, comincia a mettere in dubbio i dogmi imposti agli sconfitti della seconda guerra mondiale. Restaurazione dello Stato sociale, lotta alla disoccupazione, nazionalizzazione delle banche, leale appoggio alla causa palestinese -autentico nodo gordiano della politica mondiale-, riscuotono sempre pi consensi tra la popolazione norvegese. Ci dimostra come questo popolo abbia chiaramente compreso, al contrario di quanto accade in Italia, che GLOBALIZZAZIONE e SIONISMO rappresentano due facce della stessa medaglia.

Cronologicamente, le prime azioni di boicottaggio antisionista iniziano con la creazione del movimento BDS (BOICOTTAGGIO DISINVESTIMENTO e SANZIONI), approvato dal ministro dellEconomia norvegese, in concomitanza con la vittoria di Hamas a Gaza (gennaio-febbraio 2006). Seguono: il boicottaggio per gli investimenti contro lindustria degli armamenti ELBIT e il ritiro degli investimenti petroliferi nazionali (Norway Oil Fund) dalla societ di costruzioni Danya Cebus (ELBIT, Danya Cebus e Israel-Africa Fund sono solo alcuni dei tentacoli della piovra sionista attivamente impegnati a rastrellare fondi necessari al genocidio del popolo palestinese). Nel gennaio 2010, questo risveglio sociale norvegese viene denunciato dal quotidiano Yediot Ahronot come un nuovo rigurgito di antisemitismo nazista. Secondo fonti sioniste, gi dalla met dello scorso anno, oltre il 40% della popolazione norvegese si rifiuta di acquistare prodotti Made in Israel. Cos, ad aprile, lINTERNAZIONALE GIUDAICO-SIONISTA cerca di correre ai ripari inviando il leguleio ebreo Alan Dershowitz (coadiuvato dagli antisionisti Ilan Pappe e Stephen Walt) a dare lezioni di distensione politica nelle principali universit norvegesi (Trondheim, Bergen). Ma il massimo attrito raggiunto tra la Norvegia e lentit sionista (coincidente non a caso col giorno precedente la strage di Utoeya), sha nel momento in cui il ministro degli Esteri, Jonas Gahr Stoere, dichiara che: loccupazione in Palestina deve immediatamente cessare e il muro, in Cisgiordania, deve essere demolito! . Questa denuncia fa il paio con quella di Eskil Pedersen, capo del gi citato movimento Arbeidaranes Ungdomsfylking: necessario convincere le nazioni europee a imporre un embargo economico totale e unilaterale contro Israele! .

Per ci che concerne il profilo dellattentatore, sul fatto che un solo individuo (uno solo! s com stato dato a intendere alle masse teledipendenti), dotato di armi militari tecnologicamente raffinatissime (mentre alluomo comune -deambulante allinterno della s detta UE- interdetto dotarsi anche di una fionda), abbia potuto massacrare decine di persone, ferirne altre centinaia, la malafede della informazione occidentale ha superato se stessa. Tutto quel che stato raccontato sugli attentati norvegesi di luglio, dai s detti mezzi dinformazione occidentali,

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solo menzogna da trivio. In verit, qui si di fronte a una operazione terroristica pianificata da professionisti dello stragismo di piazza, non certo da uno sbalestrato neocon che si balocca con esplosivi e fucili di precisione; qui si di fronte a un attentato eseguito da un numero cospicuo di individui, cellule certamente gravitanti attorno al Mossad, poich solo il sedicente Israele avrebbe potuto trarre giovamento dallassassinio di tanti militanti antisionisti; solo il sedicente Israele avrebbe potuto architettare ed eseguire un piano che sa tanto di ESEMPLARE PUNIZIONE BIBLICA, terribile monito da lanciare a tutte le nazioni dEuropa che volessero affrancarsi dal ricatto ebraico-sionista.

La creazione del s detto Stato di Israele, coincisa non casualmente con lannientamento delle ultime due compagini tradizionali (la GERMANIA NAZIONALSOCIALISTA e lIMPERO DEL SOL LEVANTE), ha funto e funge da testa di ponte della sovversione, cuneo conficcato nel cuore del mondo islamico! La sua esistenza condiziona non solo la politica mediorientale, ma elemento imprescindibile per il mantenimento dellattuale servit europea. Per soffermarci al solo ambito italiano (sono stati oltre 150, tra deputati e senatori -appartenenti a tutto il s detto arco costituzionale, dalla Lega Nord al PDL, dai Radicali al PD, dallAPI allUDC- che si sono schierati contro la costituzione di uno Stato palestinese riconosciuto in sede ONU!): elementi foraggiati col residuale risparmio pubblico, come Frattini (caso pi unico che raro: un ministro degli Esteri col doppio passaporto: italiano e israeliano), Fini, Tremonti, La Russa, fino a giungere allebrea ultrasionista Nirenstein, alla ex spogliarellista Carfagna e alla trilateralista Boniver, occupano posizioni di assoluto privilegio nel sistema parlamentare locale al solo scopo di tutelare gli interessi di Israele e dei gruppi finanziari ad esso funzionali. Essi sono gli stramaledetti cavalli di Troia di una metastasi internazionale che ha infettato irrimediabilmente il nostro Suolo. Lo stesso Berlusconi, magnate fortemente caldeggiato dalla corrente anticomunista, cristiano-sionista doltreatlantico, investito del compito di controllare il definitivo smantellamento dello Stato sociale fascista sopravvissuto a cinquantanni di democrazia cristiana, riesce ad attrarre a s, grazie al potere ipnotico televisivo elargitogli dagli OCCULTI SUPERIORI, un nugolo di utili idioti neo, post, cripto, pseudofascisti operanti sopra tutto nei dintorni della Capitale. Questo status di assoluta sudditanza si estende in ogni ambito della politica e della cultura continentali: stragi coperte dal segreto di Stato, complotti, depistaggi rappresentano prove inoppugnabili di questo asservimento, al punto da poter dire che (nellEuropa occupata) NON SI MUOVE FOGLIA CHE ISRAELE NON VOGLIA. Innumerevoli altri esempi comproverebbero questa ipotesi; ne citeremo uno soltanto: potremmo fingere di credere che una sconosciuta cellula salafita abbia agito, nel marzo scorso, in difesa di non bene identificate tradizioni culturali locali: ma, come giustificare lasserita pericolosit di Vittorio Arrigoni per la causa del popolo palestinese? Forse che, documentando le aggressioni ai pescherecci operanti allinterno delle acque territoriali di Gaza o ai contadini fatti oggetto dei tiri dei cecchini sionisti, egli abbia potuto, in chiss quale strano modo, nuocere alla causa di una comunit stremata da sei anni di embargo, completamente dimenticata dalla s detta comunit internazionale (Curia romana compresa)?

Il sangue dei nemici di Israele scorre copioso da per tutto, e non solo dal funesto giorno della

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nakba (la catastrofe che nel 1948 sabbatt sul popolo di Palestina, allorch i pi grandi criminali di tutti i tempi decisero di usurpare la Terra Santa per trasformarla in un luogo di perdizione). In verit, non trascorre giorno senza che bambini, donne, uomini innocenti di tutte le latitudini non si ammalino o perdano la vita nel modo pi cruento, dalla Libia alla Nigeria, dallAfghanistan allIraq, dal Sudan alla Siria non trascorre giorno senza che qualche governo-fantoccio occidentale non annoveri qualche ascaro caduto sul SENTIERO DELLA GRANDE ISRAELE. Questo immane profluvio di sangue va fermato immediatamente! giunto il tempo di dire basta a questo scempio! tempo che i popoli risorgano a nuova vita, che si liberino dal pi mostruoso sistema parassitario mai apparso sulla Terra e sincamminino verso un mondo libero dalla GUERRA PERMANENTE e dallUSURA. tempo che gli uomini si liberino del NEMICO DELLUOMO!

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