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k ronstadt 072

Massimo Ghimmy

Il grande

periodico mensile Numero 72 Aprile 2013 ISSN 19729669

Fare come la Russia

fardello
sommario
Locale - Pagina due Torre del Gallo Maggio Pavese R.I.P. Nazionale - Pagina tre Strumenti - Pagina sei Re Giorgio Intervista a Iolanda Nanni Il giuramento di Ippocrita SNS Pausa pranzo! Esteri - Pagine quattro-cinque Corea del Nord Hacker Palestinesi Amnesty International Cultura - Pagina sette Musica indie italiana Martin L'Utero Relax - Pagina otto

ono passati pi di ventanni dalla caduta del muro di Berlino, eppure lUnione Sovietica continua ad avere nuovi ammiratori. Ma questa volta non si tratta dei soliti vecchi comunisti nostalgici, bens dellUnione Europea. Ci sono sempre pi analogie tra il comportamento dei burocrati dellUE (raccolti nella Banca centrale europea e nella Commissione europea) nei confronti dei paesi membri e il modo in cui lURSS si rapportava con gli amici del Patto di Varsavia. Certo i tempi sono cambiati, invece dei tanks a Praga adesso mandano i funzionari ad Atene, ma il risultato lo stesso: cade il governo. Lobiettivo non cambia: sostituire un governo non troppo allineato con uno pi ubbidiente. LURSS giustificava il suo interventismo con il fatto che il socialismo e la sua difesa non potevano essere limitati a una questione nazionale. LUE fa la stessa cosa, ma al posto del socialismo adesso c il debito. E anche la risposta alle loro crisi la stessa: i nostri economisti di regime dicono che non si ancora liberalizzato a sufficienza e che non si ancora ridotto abbastanza il welfare. Sostengono che per salvare il liberismo in crisi sia necessario pi liberismo e ricordano sempre pi quei breneviani che allepoca della stagnazione sovietica affermavano che non si era fatto abbastanza socialismo. Pensare di salvare un sistema in crisi radicalizzando le sue peculiarit folle, eppure quello che ha fatto lURSS (che infatti non c pi, il cambio di rotta di Gorba v arriv troppo tardi) ed quello che stiamo facendo noi. Ringraziamo il fedele Napolitano che con la nomina dei dieci saggi si dimostrato ancora una volta il punto di riferimento dei diktat europei e che qualcuno ancora definisce spudoratamente super partes. Ma opporsi a tutto questo non significa necessariamente voler uscire dallUnione Europea. Non , ad esempio, quello che vuole Syriza in Grecia, cos come Dub ek non voleva uscire dal Patto di Varsavia nel 1968. Resta da capire in tutto questo ragionamento dove si inseriscano Grillo e il M5S. Non sono ottimista, ma mi riservo il diritto di vedere i prossimi sviluppi prima di dare giudizi affrettati.
Jacopo Custodi

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Verso un mondo senza sbarre

locale
Dal carcere al paradosso pavese
rendendo la strada Vigentina, prima della tangenziale, c la casa circondariale di Torre del

Periodico Numero 72 Aprile 2013

Troppi detenuti e poco lavoro: il filo rosso di una vergogna

a redazione di Kronstadt riconosce il problema sociale delle devianze. Siamo consapevoli che nel contesto dellattuale, in paesi come lItalia, non realizzabile chiudere le carceri e liberare gli oggi detti criminali. Kronstadt, con distinguo allinterno della redazione, per generalmente dellidea che vadano incrementate le misure alternative alla carcerazione, fino alleliminazione definitiva di una pratica incivile quale quella della privazione di diritti. Alcuni paesi lo stanno facendo con risultati entusiasmanti. Vale per ogni genere di crimine, perch nessun bambino nasce omicida o stupratore, mafioso o rapinatore. la societ, con le sue leggi e i sui limiti, che porta le persone a nuocere alle altre e al sistema. Consci di essere minoranza, continueremo nella nostra lotta.

Gallo. un carcere in cui si tengono le celle aperte per il sovraffollamento, non lunico problema di questa struttura. Da destra a sinistra, da Pavia a Roma, i politici passano da sempre a visitare le sue celle. Passano, guardano, parlano con la stampa, se ne vanno. Lo fa il sindaco PDL Cattaneo a ferragosto, lo fa il deputato di SEL Bordo appena eletto, lo fanno quando possono i Radicali, lo fanno in tanti. Lo fanno, e fanno solo quello. Magari uninterrogazione al ministro di turno, anche. Ci scappa qualche instant question in Consiglio comunale che nulla pu. Le carceri, del resto, sono competenza di Roma. Almeno se cos si vuole scaricare le responsabilit. Perch se anche mai arrivassero soldi e uomini, se pure si ampliasse linfermeria

e si adeguassero le celle, certo sarebbe bella cosa; ma non risolverebbe il primo problema che questo carcere (come tutti) affronta. Il primo problema, e cio le politiche di reinserimento. E il tessuto sociale della citt che porta questa responsabilit, sia esso votato al profitto piuttosto che alla solidariet. Un ritorno al grande paradosso pavese: labbondanza di risorse, la mancanza di lavoro. Una citt in cui tanti sono i grossi patrimoni, gli ingenti capitali, ma non si vuole impiegare manodopera n pi n meno qualificata. Dalle periferie al centro ogni palazzo a tre piani ne ha uno completamente sfitto, inutilizzato, per mezzo del quale il settore terziario, con un investimento minimo, potrebbe proliferare. I servizi, oramai pi sottopagati del pi tradizionale manifatturiero e del primario, sono certo difficili da sviluppare a Pavia, soprattutto per ragioni strutturali.

Numeri di Torre del Gallo


- 244 posti per un utilizzo in condizioni ottimali - 442 posti la massima tollerabilit - 500 ( 50 a seconda del periodo) detenuti reclusi - 45% dei reclusi non italiano dei quali il - 90% condannati per le leggi bossi-fini e fini-giovanardi - 300 posti di capienza prevista per il nuovo padiglione - 240 agenti totali impiegati (su pi turni, amministrativi compresi) - 1 agente ogni 65 detenuti impiegato durante il suo turno in sezione

Un esempio su tutti, il quasi monopolio della banda larga, disponibile praticamente solo al polo tecnologico (arriver, dicevano tempo addietro). Se le migliaia di neolaureati scappano da questo luogo in cerca di occupazione, che prospettive hanno i pregiudicati? Certo qualcuno dietro le sbarre riesce a prendere un diploma, ci sono progetti di riparazione sociale (lavori utili) e sono attivi sportelli con gli psicologi per aiutare i contesti famigliari; potrebbe cos difendersi Iolanda Vitale, che la struttura la dirige. Ma tra le cronache e analisi che vanno fatte tipica la prospettiva che viene ignorata: quella del futuro. Nulla di che stupirsi, quindi, se a Torre del Gallo stanno aprendo un nuovo padiglione, scordandosi poi che il rapporto agenti\detenuti un nodo da affrontare; o se allinterno appaiono critiche le condizioni igieniche, dove abbondano muffe varie che certo bene non fanno; o se continuano i suicidi tentati e quelli riusciti, in un clima di odio che spinge a periodiche rivolte. Emergenze, di cui si lamentano i sindacati di polizia e altre associazioni. Emergenze lontane dal tipico padano (di destra e di sinistra), che di fronte a terribili etichette come stupratore, omicida, mafioso, invoca la forca. Non buonismo riconoscere che a delinquere spesso si spinti da un contesto cittadino ostile. A Pavia pi che altrove.
Daniele De Chiara

s a c C Q d e C v C z s p m Q u r s e s h

Muor giovane chi agli dei caro


Epitaffio al Maggio Pavese
Menandro si sbagliava. Il Maggio Pavese non mai stato caro agli dei che siedono in comune, questanno infatti dopo 4 edizioni piene di complicazioni non avr luogo. Dal 2010 la giunta Cattaneo ha iniziato ad osteggiare le associazioni giovanili di volontariato, organizzatrici in toto dellevento, e da l sono iniziati i problemi. Dal 2011 lutilizzo del fossato del Castello Visconteo, luogo tradizionale della manifestazione, stato rifiutato dal comune; quindi per il Maggio Pavese la Gi.P.Pa (Giovani Protagonisti a Pavia) ha scelto larea Ticinello proposta dallAmministrazione Comunale, salvo poi essere dichiarata inagibile dalla stessa commissione con conseguente spostamento in extremis sulla strada dietro allITIS G.Cardano e ridislocamento nel campo del CUS dopo il primo weekend. Il danno allimmagine del festival stato ingente, con successivi danni economici di alcune migliaia di euro. Terminati gli eventi il comune ha proposto alle varie associazioni giovanili e non di partecipare ad un bando ANCI: in una settimana si pretendeva di raccogliere tutte le idee e uniformarle. Nonostante la cancellazione delle idee delle associazioni pi sgradite da parte del comune e altre complicazioni, il bando fu vinto. promessa non mai stata mantenuta. Giunti ormai al 2013 con ancora meno fondi disponibili, nessuno sponsor allorizzonte (dati i tempi di crisi) e nessuna apertura da parte del comune a fornire denaro liquido, la Gi.P.Pa riesce a strappare un finanziamento dallUniversit sufficiente a fare un Maggio Pavese di basso livello. Purtroppo ancora una volta il comune a osteggiare liniziativa inventandosi una norma che vieta la normale attivit delle associazioni giovanili di volontariato e della loro raccolta fondi. Senza la disponibilit immediata di soldi necessari per le spese iniziali, il 12 Aprile la Gi.P.Pa ha deciso di rinunciare a questo Maggio Pavese per evitare di indebitarsi e realizzare unedizione scadente con cos poco preavviso; a causa anche del ritardo del rimborso ANCI per ledizione precedente, arrivato solo il 15 Aprile. Questa solo lennesima dimostrazione di come lItalia sia, ogni anno sempre di pi, un paese per vecchi governato da menti vecchie. lennesima occasione persa di portare spazi di controcultura e svago in una citt che non offre valide alternative alla cultura imposta e allofferta dei pochi locali che vanno controcorrente. lennesima chiusura di occhi di fronte a unofferta di guadagno dal basso che non derivi da unammenda o una tassa a scapito dei cittadini. Riposa in pace Maggio Pavese, cos come riposa, o meglio rimane in letargo, il comune di Pavia. Speriamo di rivederci ancora nel 2014!

Arrivati alla preparazione delledizione 2012 stata fatta la promessa (cos come lanno prima) della messa in sicurezza dellarea Ticinello, impedendo allassociazione Gi.P.Pa di farla lei stessa per imposizione dellamministrazione. Ovviamente la

Alberto Guglielmino

Sommario. Piacere, so' Luca.

Periodico Numero 72 Aprile 2013

nazionale
Opposizione alla monarchia elettiva
no alternati a governare in questi venti anni, usare la parola regime non certo un errore. Inciucio solo la sua definizione gergale. Quando questo regime a sua volta espressione di una sovranit totalmente limitata dal pareggio di bilancio costituzionale, dal fiscal compact, dalla Troika e da tutti i trattati liberisti europei, per cui gran parte delle decisioni economiche vanno in automatico, come ha affermato Draghi, tutto questo con una vera democrazia ha ben pochi rapporti. La forma della nostra democrazia forse salva, ma la sostanza no. E che la democrazia costituzionale sia oramai un simulacro lo dimostrer ancora di pi il futuro. Infatti quando il prossimo governo di emanazione presidenziale continuer le politiche di austerit, lopposizione ad esso sar inevitabilmente e

uando un Presidente della Repubblica che dura sette anni viene rieletto per altri sette, siamo in un sistema pi simile allantica monarchia elettiva polacca che a quello delineato dalla nostra Costituzione. Quando questo stesso Presidente ha di fatto governato per quasi un anno e mezzo attraverso un Presidente del Consiglio da lui nominato senatore a vita, che ha ricevuto la fiducia delle Camere sotto la pressione incostituzionale dello spread; siamo in un sistema pi simile alle repubbliche presidenziali che a quella parlamentare costituzionale. Quando questo Presidente nomina una commissione di saggi che prepara un programma che probabilmente sar adottato dal nuovo governo di emanazione presidenziale, al cui sostegno nessuna delle forze che lo hanno rieletto potr ovviamente

sottrarsi, questo somiglia ad una repubblica presidenziale senza neanche il voto del popolo. Quando tutto questo avviene nel quadro di un accordo, frutto della disperazione ma non per questo meno sostanziale, tra i partiti che si so-

oggettivamente opposizione al Presidente della Repubblica. Daltra parte questo ci che hanno voluto, non solo subto, PD e PDL. Che al momento buono hanno deciso ancora una volta di stare assieme. Come hanno fatto quando hanno portato la pensione a settanta anni, cancellato larticolo 18, imposto lImu. PD e PDL sono oramai parte integrante della oligarchia politico economica del paese, oligarchia che al momento buono decide e basta. Poche storie, sono usciti dalla Costituzione Repubblicana e bisogna prenderne atto. Le prossime lotte contro le politiche di austerit e contro il massacro sociale saranno anche contro il Presidente Giorgio Napolitano. Non facciano gli ipocriti, questo ci che hanno voluto e fatto.
Giorgio Cremaschi

Filo diretto con gli eletti: Iolanda Nanni

olanda Nanni stata eletta nel Consiglio Regionale Lombardo alle ultime elezioni, nelle liste del M5S. Le abbiamo rivolto alcune domande riguardo alla sua esperienza personale, la sua visione politica e il fenomeno politico del momento, il Movimento 5 Stelle, nel quale milita e che ben conosce. Politicamente da dove viene Iolanda Nanni? Ho fondato il Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi nel 2009 per unificare le istanze dellintera provincia, mettere in collegamento diretto pendolari di 190 comuni, attivarli per il monitoraggio del servizio ed ho portato le loro istanze in Regione. In pochi anni, ci significato ottenere la suburbana S13, il potenziamento dellofferta di servizio su tre delle nostre 8 linee ferroviarie, il risanamento di alcune stazioni che versavano in stato di degrado. Sono anche stata attiva in cause ambientali in qualit di membro del Comitato Salute e Ambiente della bassa pavese per dire no al triplicamento dellinceneritore di Corteolona e proporre un progetto alternativo di valorizzazione del rifiuto come risorsa: la creazione di un centro di riciclo e smaltimento di rifiuti modello Vedelago che avrebbe comportato un rilancio delleconomia e delloccupazione nellarea pavese. Ho partecipato attivamente alla campagna referendaria per lacqua pubblica e contro il nucleare come membro attivo del Comitato Antinucleare della Provincia di Pavia e sono stata membro della Rete Ambientalista, formata da 34 associazioni ambientaliste della provincia di Pavia. Quali sono i tuoi/vostri obiettivi in consiglio regionale? Su quali temi intendi fare opposizione pi vigorosamente? Lobiettivo in consiglio regionale quello di attuare il programma proposto in campagna elettorale: taglio

ai costi della politica, rilancio delleconomia attraverso le pratiche virtuose della green economy, tutela dei diritti delle categorie deboli, tutela della legalit, tutela dellambiente. Non sar unimpresa facile dal momento che siamo in 9 su 80 consiglieri, ma lavoreremo sodo per portare le istanze dei cittadini di cui siamo portavoce in Regione. Utilizzeremo tutti gli strumenti che il nostro ruolo istituzionale ci mette a disposizione, considerato il fatto che ricopriamo oggi due importanti funzioni: quella legislativa che si esercita allinterno delle commissioni regionali attraverso la presentazione di proposte di legge e lesame e la votazione dei progetti di legge delle altre forze politiche, nonch quella ispettiva e di controllo sulloperato della Giunta, che si esercita attraverso la presentazione di mozioni, interrogazioni ed interpellanze. Nel mio caso, essendo io membro di tre Commissioni, Territorio e Trasporti, Sanit e Sistema carcerario, dedicher gran parte del mio impegno a queste materie. Nello svolgimento delle nostre funzioni, opereremo con la massima trasparenza e mantenendo sempre un filo diretto con i cittadini, avvalendoci anche di quelle competenze che si metteranno a disposizione. Apriremo le porte della Regione a tutte quelle associazioni e comitati che da anni operano sul territorio pressoch inascoltati. Passando da una posizione di semplice attivista a quella di eletta -cittadina portavoce- in un organo importante come il consiglio regionale lombardo come cambiato il rapporto con il cuore del movimento (Grillo in persona, la Casaleggio s.r.l. e i meet up). Hai ricevuto consigli, direttive, supporto, mandati? Da quando sono stata eletta, non mutato il mio rapporto con nessuno. Lultima volta che ho visto e sentito Beppe Grillo stato al comizio eletto-

rale tenutosi a Pavia durante la campagna elettorale. Casaleggio non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, n di sentirlo telefonicamente, i rapporti con gli attivisti M5S di Pavia e provincia sono ottimi e molto solidi. Per chiarezza dintenti, non ho mai ricevuto consigli o direttive da Grillo e Casaleggio, come del resto anche nella stesura del programma regionale M5S che stato il frutto del lavoro partecipativo di centinaia di attivisti dellintero territorio lombardo. Come ti poni rispetto al rischio di settarismo nella comunicazione quanto nellagire vero e proprioche grava su un movimento che si trova ora a incarnare il voto e le aspettative di circa un quarto dei votanti alle ultime elezioni? Alle accuse di settarismo, rispondo che sono solo frutto di ignoranza, e cio di non conoscenza del nostro movimento politico. Tutto si svolge nella massima trasparenza, riunioni e confronti sul territorio e dibattiti sul web, rapporto diretto territorioeletti. Il M5S accessibile a chiunque e sempre aperto a tutti i cittadini, tanto che le nostre riunioni sono sempre aperte senza preclusione alcuna. Da elettrice prima ancora che da attivista, sei soddisfatta di come i tuoi eletti a livello nazionale stanno rappresentando le tue istanze? Sono assolutamente orgogliosa di come i nostri cittadini in Parlamento stanno svolgendo il loro mandato. Il loro un compito molto difficile e complesso che li vede oggetto di attacchi bipartisan da parte della vecchia politica partitica che non vuole cedere il passo al cambiamento. Finalmente, vedo entrare in Parlamento i cittadini comuni che portano allinterno delle stanze dei bottoni le istanze dei cittadini nellesclusivo interesse di questi ultimi.

Cosa pensi di quei membri del movimento che obiettano che continuare su una linea dura rifiutando ogni confronto possa configurare alla fine uno scenario da grande occasione persa per costruire qualcosa di tangibile nella pratica? Noi siamo aperti al confronto con chiunque, come pure siamo disponibili a collaborare con i partiti su progetti concreti come ad esempio la legge elettorale, sul conflitto di interessi, anticorruzione, sugli incentivi per la piccola e media impresa, sul reddito di cittadinanza. Diverso parlare di apertura agli accordi con i partiti. Tornando su un piano maggiormente locale, in un territorio politicamente martoriato come la Lombardia (e Pavia) reduce da 20 anni di malgoverno e corruttele, a tuo avviso il M5S dovrebbe cercare con ogni mezzo incluso, principalmente, il confronto utile e non subordinato con altre forze/movimenti- di ripristinare la legalit e la buona politica in chiave pratica o difendere la sua alterit anche se questo significasse favorire una sconfitta? Mi ripeto. Il M5S un movimento politico aperto a ogni confronto, ma non ad alleanze programmatiche con i partiti. Sul piano locale, ci si traduce nel presentare progetti e istanze sulle quali possono convergere anche i partiti, come accade nel caso siciliano che un modello che intendiamo adottare anche per la Regione Lombardia. Per quanto riguarda Pavia, alle prossime elezioni amministrative ci presenteremo con una lista civica a 5 stelle formata da cittadini comuni che non far coalizioni ma correr da sola con un programma che decliner le istanze del territorio.
Riccardo Catenacci Sul sito l'intervista completa: http://bit.ly/11uf9tL

Ciauz

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N
egli ultimi tempi la Corea del Nord ha attratto l'attenzione del mondo intero a causa della crisi diplomatica con il Sud. L'impressione fornita dal rapido e rocambolesco succedersi degli eventi sembra un'ennesima conferma della legge di Murphy: se qualcosa pu andare male, finir peggio. Ma andiamo con ordine. Nel paese vige sin dagli anni '50 una particolare forma di socialismo reale (lideologia ufficiale lo juche, una forma nazionalista di socialismo in salsa coreana) e il regime, a tratti perfino xenofobo e razzista, ligio ai principi di successione dinastica e di culto fanatico del leader. Come il nonno e il padre prima di lui la preoccupazione principale dell'attuale leader Kim Jong-Un mostrare al mondo intero l'indipendenza da ogni condizionamento

esteri
Due opinioni a confronto
gli antichi alleati come Cina e Russia non sono disposti a tollerare ogni provocazione: il Consiglio di Sicurezza dell'ONU infatti, in risposta all'annunciato test nucleare dell'11 febbraio, ha approvato senza il voto contrario di Mosca e Pechino la risoluzione n. 2094 del 7 marzo, con pesanti sanzioni economiche e politiche per il regime. Il giorno successivo Kim jong-Un ha dichiarato come risposta il ritiro dal patto di non aggressione con i sudcoreani del 53, rescindendo unilateralmente l'armistizio e troncando di netto i fili del telefono rosso con Seoul (versione locale della celebre linea telefonica Mosca-Washington) due settimane dopo. Il giorno di Pasqua le colombe di pace volavano lontano da Pyongyang: il 30 marzo Kim Jong-Un ha dichiarato lo stato di guerra, chiudendo le fabbriche in joint venture con la Co-

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Corea del Nord

esterno e un forte potere militare, a costo di restare economicamente e diplomaticamente isolati. Nell'ultimo periodo del regno di Kim Jong-Il, padre dell'attuale presidente, si era assistito ad un esasperamento della politica "Songun" (cor.:"prima l'esercito"), che aveva portato Pyongyang a sviluppare e a sperimentare armi e tecnologie nucleari. Da buon successore, Kim Jong-Un ha rispettato le tradizioni di famiglia: minacciando di colpire gli Stati Uniti con missili intercontinentali armati di testate nucleari, il giovane leader ha innescato una preoccupante escalation diplomatico-militare, ricordando al mondo i tempi della guerra fredda. Ci che il regime di Kim Jong-Un apparentemente non sembra capire che la situazione geopolitica non pi quella della guerra fredda e che

rea del Sud e invitando i diplomatici stranieri a lasciare il Paese, non potendone garantire l'incolumit. Il 4 aprile venivano armate le rampe di lancio; l'attacco missilistico, secondo quanto dichiarato, sar improvviso, rapido e letale. In ogni caso va detto che difficile capire quale sar l'esito dell'escalation; tutti sperano che sia l'ennesimo grande bluff per elemosinare qualcosa dalla comunit internazionale, certo che queste minacce sembrano essere assai pi concrete di quelle a cui il buon vecchio Kim Jong Il ci aveva abituato. La speranza rimane l'ultima a morire, anche perch se la crisi non si risolver con le buone le conseguenze saranno probabilmente gravi, tragiche e definitive.
Daniele Bianco

elle crisi politiche ed economiche che rafforzano l'individualismo di massa e nella devastazione ambientale i mass media hanno sentito l'esigenza di attenuare lo sbandamento collettivo e di fornire una nuova certezza dove incanalare le proprie paure. Chi meglio della Corea del Nord pu interpretare questo ruolo malvagio? Nell'immaginario comune la Nord Corea l'ennesimo marcio totalitarismo, dove il leader viene venerato come una divinit e chi si oppone al suo volere viene trascinato nei campi di internamento; mentre la Corea del Sud, alleata USA, risulta la gemella buona. E difficile fare chiarezza sulla situazione causa un monopolio delle informazioni. Cos questa dichiarazione di guerra sembrata a tutti improvvisa, fuori luogo, ingiustificata e folle. Il 30 marzo scorso, nei documenti ufficiali della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), si trova scritto: la situazione di armistizio nella penisola coreana finita. Gi di per se il termine armistizio evidenzia il fatto che i due stati fossero in guerra da lungo tempo e si trovassero in un periodo di sospensione delle ostilit. Questo stato interpretato dalla struttura mediatica come una dichiarazione di guerra imprevista, senza indagare troppo sugli avvenimenti precedenti e senza tenere conto che lo stato di guerra in questo territorio permanente, poich si trova costantemente sotto la minaccia di manovre militari congiunte da parte degli USA. e della Corea del Sud. L'agenzia sudcoreana Yohap informa che le forze armate statunitensi hanno posto le loro forze a livello 2, che secondo il loro protocollo militare indica minaccia vitale. Tenendo conto che il livello 4 indica una situazione di pace e il 3 importante minaccia, come si arrivati a una situazione di simile gravit? L'11 marzo, poco tempo prima la dichiarazione di guerra funesta, una base militare statunitense in Sud Corea ha dato inizio a un'esercitazione congiunta denominata Key resolve di cui la prima fase si conclusa il 21 marzo; questa e altre operazioni coinvolgono 200.000 soldati sudcoreani , 10.000 americani e la partecipazione di armamenti sia nucleari che convenzionali. In dotazione una portaerei nucleare, 18 navi da guerra (di cui 2 sommergibili nucleari), Stealth, Raptor, B-52 e altri aerei. Davanti a tali pressioni e all'aumento di tensione, la Nord Corea, il 27 marzo, ha dichiarato di mettere lo stato delle forze armate in assetto generando un ciclone mediatico da

parte dei media occidentali. Il governo di Pyongyang ha poi invitato gli stranieri a lasciare il paese in caso di guerra. Lasciando da parte le strategie militari, cerchiamo di concentrarci su quelle politiche: cosa spinge gli Stati Uniti a una tale prontezza alle armi? Sentono davvero il bisogno di difendersi da uno stato spesso stremato dall'embargo e dal crollo del blocco socialista nell'est europeo? E' davvero solo una questione di principio ideologico? Gli States nutrono un interesse strategico per la penisola coreana che si presenta come il perfetto scenario nel Pacifico dove poter acutizzare le tensioni con la Cina, nuova minaccia economica mondiale, e avvicinarsi sempre pi alle sue frontiere. Quindi, una tensione in quest'area non da sottovalutare, soprattutto in questo periodo di crisi delle maggiori economie capitaliste. E' in atto una pericolosa escalation di tensione che rende ancora pi probabili meccanismi automatici di mobilitazione militare e quindi di incidenti. In contrasto con l'ambiguit delle informazioni statunitensi, la Nord Corea, tramite i suoi portavoce, ha rilasciato delle dichiarazioni molto chiare e si schiera contro le pratiche unilaterali, imperialiste ed egemoniche degli USA. Nessuno ha la pretesa di fare un'apologia della Corea del Nord in ambito ideologico e politico, quanto focalizzare l'attenzione sui responsabili degli eventi. Da parte dei media internazionali la RPDC viene presentata come una nazione accerchiata che conduce una guerra di nervi in cui minaccia le potenze mondiali occidentali per sembrare pi forte attraverso la focalizzazione dell'attenzione sulle sue armi nucleare. In realt, gli USA portano avanti indisturbati le loro consuete politiche di guerra e di aggressione, in questo caso, in ottica anti cinese. Hanno le spalle coperte.

Gemelle Altrui

-1984? Che libro ? -Un vecchio romanzo... Fiction. [Guy Delisle, Pyongyang]

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esteri
Un'Intifada informatica
agli hacker la giornata stata positiva con numerosi siti israeliani bloccati e password trafugate. Sul secondo aspetto l'azione di Anonymous si inserisce in un clima di crescente consapevolezza della questione e dell'importanza del ruolo rivestito dalla societ civile internazionale al fine di fare pressioni su Israele. L'8 aprile, infatti, arrivata la notizia che la Tui, l'organizzazione sindacale dei docenti irlandesi, ha approvato all'unanimit l'adesione al boicottaggio accademico di Israele e alla campagna BDS (Boicottaggio,

Dalle pietre ai cyberattacchi: continua la resistenza palestinese

nche Internet diventato terreno di scontro. Cancellare Israele dal cyberspazio era questo l'ambizioso obbiettivo degli hacker di tutto il mondo che, domenica 7 aprile, hanno messo in atto una massiccia ondata di attacchi informatici contro il sistema informatico dello stato di Israele. Promossa dal collettivo Anonymous, non nuovo ad azioni di questo tipo, la campagna #OpIsrael ha prodotto tutta una serie di hackeraggi, di siti oscurati o manomessi, di password trafugate ai danni degli utenti e delle istituzioni del paese mediterraneo, sotto accusa per il trattamento riservato ai palestinesi che l vivono. Obbiettivo della comunit internazionale degli hacker era sia il danneggiamento del cyberspazio

Disinvestimento e Sanzioni) in ragione del regime di apartheid che si va affermando in Terra Santa. Il sostegno e l'attenzione internazionale guadagnata dalla ormai decennale lotta sono frutto della determinazione dei palestinesi e dei metodi non violenti, dal boicottaggio, passando per i cyberattacchi, ai prigionieri in sciopero della fame, che si stanno imponendo come l'unica strategia possibile per incrinare la fermezza del fronte israeliano.
Alessandro Pirovano

israeliano sia riportare l'attenzione del mondo sul persistente problema dell'occupazione della Cisgiordania e del blocco di Gaza. Sul primo punto diversi sono stati i bilanci della giornata: secondo le autorit israeliane non c davvero stato alcun danno reale, secondo fonti vicine

Il Venezuela alle elezioni

na vittoria dalla pelle sottile quella ottenuta da Nicols Maduro, successore indicato da Chvez e adesso Presidente del Venezuela. Maduro ottiene il 50,66% contro il 49,07% del candidato Henrique Capriles. Un margine di circa 250.000 voti che divide in due il paese. Forte della riduzione del divario tra le due componenti politiche, l'opposizione chiede il riconteggio delle schede gridando ai brogli (negati dagli osservatori internazionali). Dopo le elezioni, si sono registrate tensioni e violenze a Caracas e in altre citt fomentate dal candidato anti-chavista. Molti soste-

nitori chavisti sono di conseguenza scesi in piazza per il timore di un

nuovo colpo di stato della destra venezuelana.

I principali candidati:
Henrique Capriles Membro del MUD. Avvocato e governatore del Stato di Miranda dal 2008. Si presenta nel 2012 come sfidante contro Hugo Chvez alle elezioni presidenziali del Venezuela perdendole. Nelle ultime elezioni si ripresenta contro Maduro registrando una nuova sconfitta. Nicolas Maduro Membro del PSUV. Ex-autista ed exsindacalista, si avvicina negli anni novanta a Hugo Chvez. Membro dell'Assemblea Nazionale del Venezuela dal 2000 al 2006. Sempre nel 2006 diventa Ministro degli Esteri. L'8 dicembre 2012 Chavez lo indica come suo possibile successore.
SK

Conosci Amnesty?
Perch hanno bisogno di te

er conoscere come nata Amnesty International occorre tornare allanno 1961, nella citt di Londra. Immaginate una tipica uggiosa giornata londinese e un avvocato di nome Peter Benenson che, come ogni mattina, acquista il suo solito quotidiano mentre se ne va al lavoro. Quel giorno per legge qualcosa che lo turba e lo sconvolge: la notizia dellincriminazione di due studenti portoghesi per aver brindato alla liberazione delle colonie da parte della loro madre patria. Ma come possibile si chiede incriminare e perseguitare delle persone solo per aver espresso delle opinioni personali?. Non contento, Peter Benenson inizia delle ricerche e scopre che simili sopraffazioni non accadevano solo in Portogallo ma in tutto il mondo dove, ogni giorno, troppe persone venivano torturate, uccise e perseguitate

a causa delle loro idee oppure per il loro orientamento sessuale o religioso. Che cosa fa allora, Peter Benenson? Invia un articolo a The Observer intitolato The forgotten prisoners (i prigionieri dimenticati) e invita i lettori a scrivere delle lettere, delle semplici lettere, a Salazar (il dittatore portoghese del tempo) per dirgli Caro Salazar, io lo so coshai fatto: hai incriminato due studenti solo perch hanno espresso la loro opinione. Questa cosa non assolutamente giusta! Per piacere, liberali. Pu sembrare incredibile, ma questappello funzion! A Salazar arrivarono talmente tante lettere, migliaia di lettere, che fu costretto a liberare i due studenti. La nascita di Amnesty International coincide con questa azione di Peter Benenson. Oggi gli appelli vengono inviati per posta elettronica, ma Amnesty

ancora e sempre in prima linea per combattere soprusi e discriminazioni, denunciare atrocit, liberare prigionieri politici. importante, perci, far conoscere Amnesty soprattutto ai giovani e far conoscere loro i Diritti Umani presenti nella Convenzione Internazionale per poterli mettere in pratica quotidianamente. Allinterno di Amnesty compreso il servizio EDU (Educazione ai diritti umani) che si occupa di tutto questo in modo attivo. Come? Andando nelle scuole (primarie, medie, superiori, universit e biblioteche), incontrando gli studenti per parlare di Amnesty e delle sue attivit, secondo le richieste delle insegnanti e su temi specifici: dalla tortura, alla pena di morte o alla responsabilit dimpresa e molto altro, utilizzando laboratori e stimolando la partecipazione dei ragazzi anche con filmati e materiale di va-

rio tipo. Al momento fanno parte del servizio EDU di Milano una decina di persone, tra i quali studenti universitari e insegnanti in pensione, ma la mole di lavoro tanta! Il servizio EDU ha quindi bisogno di ognuno di voi! Chiunque sia interessato pu venir a trovarci nella sede milanese di Corso Magenta 57, mettendosi prima in contatto con la responsabile, Silvia Bonotto (s.bonotto@amnesty.it). Se volete mettervi in contatto con lEDU pavese potete scrivere a sianovitz@libero.it o a r.facchini@amnesty.it per il gruppo amnesty di pavia. La sede di Amnesty Pavia (Gruppo037) si trova presso il CSV - Centro Servizi Volontariato, Via Bernardo da Pavia n. 4 - 27100 Pavia.
Maria Valvassori Bolg

Voti ogni volta che fai la spesa. [Alex Zanotelli]

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Periodico Numero 72 Aprile 2013

Il giuramento di Ippocrita Intervista a Neo, Clinical Research Associate


consulenza quindi indipendente dalle case farmaceutiche (d'ora in poi CF). Sostanzialmente una CF ci fornisce un documento chiamato "protocollo" che consta dei tipi di dati e del "calendario" da dover seguire oltre al consenso informato da far firmare a medici e pazienti. Come sei collocato lavorativamente al suo interno? Io sono un CRA (Clinical Research Perch i pazienti decidono di collaborare con voi firmando il consenso informato? In Italia non consentita la sperimentazione pagando medici o pazienti, chi si presta lo fa volontariamente e specie nel caso dei test osservazionali solo per spirito filantropico. Per quanto riguarda gli interventistici invece il discorso un po' diverso in quanto la casa farmaceutica spesa tutti i medicinali e le visite diagnostiche necessarie ed oltre a ci in alcuni casi la cura sperimentale pu pure essere l'ultima chance di cura per un paziente. I medici invece quanto sono coinvolti nello studio? Per loro non una seccatura? I medici firmano il consenso informato e non hanno responsabilit se non far s che il protocollo richiesto dalla CF venga rispettato, di solito poi non il luminare della divisione diagnostica a occuparsi della somministrazione e della raccolta dei dati diagnostici ma stagisti universitari di ambito medico o biologico. Inoltre la casa farmaceutica per legge non pu pagare i medici ma pu pagare l'ospedale a cui quindi conviene molto, basta pensare al fatto che per uno studio a paziente la CF pu pagare fino a 15000 euro. Si rispetta qualche codice etico? Diciamo che ciascuna CF, tramite il protocollo e la firma di diversi documenti da far firmare a medici e pazienti si pone nel rispetto della GCP. La buona pratica clinica (Good Clinical Practice) una serie di direttive comportamentali internazionali relative all'etica e alla qualit e la efficiente modalit di relazione degli studi clinici. Ha la sua origine a seguito della seconda guerra mondiale su riflessioni morali legate all'indignazione per gli abomini degli esperimenti nazisti. Non si tratta di vere e proprie regole ma come detto di direttive che ciascun paese implementa con leggi proprie (in Italia sono state recepite solo nel 1997, oggi vi sono direttive a livello europeo, ndr). Vengono effettuati dei controlli? Io non ho mai subto controlli, per so che i controlli possono essere fatti dalla casa farmaceutica stessa e dall'AIFA (Associazione Italiana del FArmaco, un ente del Ministero della Salute, ndr). C' modo di "barare" sui risultati? No, a noi non conviene assolutamente, poi i dati vengono per lo pi elaborati dalla CF e non da noi, Una CF invece pu tranquillamente lucrare nel pieno rispetto delle regole e del GCP, per esempio commercializzando meno quei medicinali per cui uno studio indichi che i pazienti tendono a sospendere la cura o privilegiando prodotti che inibiscono gli effetti negativi, che hanno poche controindicazioni ma che magari in realt non curano di modo tale che si arrivi a dipendere a lungo da un medicinale. Oppure ancora proponendo al sistema sanitario nazionale i medicinali pi costosi.
JCO

oco prima delle elezioni Mario Monti disse "Potremmo non riuscire pi a garantirlo [il servizio sanitario nazionale, ndr] se non si trovano forme di finanziamento non pubbliche". Non sarebbe la prima volta che le difficolt economiche spingano le istituzioni verso soluzioni poco lungimiranti e spesso contrarie alla salute del cittadino, si pensi ad esempio come lo stato intervenuto sulla vicenda Ilva intralciando l'intervento giudiziario. E non sicuramente possibile ignorare gli aspetti negativi che ha portato la gestione aziendalistica degli ospedali pubblici [1], cos come pure il sostegno statale dei privati [2]. Le contraddizioni del dover garantire la salute e al tempo stesso un buon bilancio sono evidenti poich un'azienda, per quanto competente, porr sempre il business come prerogativa. In particolar modo questo possibile vederlo nell'industria del farmaco. Una parte considerevole dellindustria farmaceutica vive sul business del cancro, la chemioterapia esiste da 30 anni durante i quali gli strumenti di diagnosi hanno fatto passi da gigante, la terapia ufficialmente rimasta ferma alla chemio (e sue evoluzioni) mentre vengono puntualmente ignorate (o comunque poste in secondo piano) altre forme di cura meno debilitanti e costose che pure hanno dato risultati concreti. Senza andare troppo lontano da anni il dottor Paolo Pontiggia di San Genesio cura con il metodo dell'ipertermia [3]. Ciononostante l'SSN passa solo la chemioterapia che quindi viene automaticamente scelta dai pazienti con conseguenti enormi costi per lo stato e guadagni per le case farmaceutiche. Per conoscere in maniera pi diretta il funzionamento del mondo della cura e della ricerca sanitaria abbiamo intervistato Neo: Ciao ci puoi parlare dell'azienda per la quale lavori? Allora, l'azienda conta 150 dipendenti ed tra le CRO (Contract Research Organization) pi grandi del panorama nazionale; collabora con le pi famose aziende farmaceutiche internazionali e nazionali, si occupa di studi clinici ed gestita da 2 proprietari. Che cos' una CRO? un'azienda che si occupa di testare e monitorare farmaci e molecole. Nel mio caso si tratta di un'azienda di

[1] si veda ad esempio http://www.aldovarotto.org/attualita/sanita_pubb.htm [2] http://tribunatreviso.gelocal.it/2012/06/13/news/rimborsigonfiati-nella-sanita-privata1.5257703 e http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/29/sanita-scandalodella-clinica-santa-rita-condannato-ilprimario-brega-massone/74244/ [3] http://www.clicmedicina.it/pagine%20n%201/le%20radiazioni%20termiche%20per%20le%20ne oplasie.htm

Associate) sostanzialmente ogni protocollo deve essere testato in centri diversi (Asl e ospedali di diverse citt) per raggiungere un certo campione statistico significativo a livello locale o internazionale e io mi occupo di gestire gli ospedali che mi assegnano nell'ambito di studi di fase 2 e 3 e, almeno per ora, solo di tipo osservazionali. Cosa intendi con fasi e tipologia dello studio? Le fasi di studio per un farmaco/molecola sono 4 e sono crescenti per campione di popolazione e specificit dell'obbiettivo. La prima serve solo a verificare eventi avversi, se i pazienti schiattano tutti lo studio s'interrompe. L'ultima serve magari a vedere se il medicinale ha effetti collaterali rari o se vi sono possibilit di utilizzo in ambito diverso, per esempio un medicinale contro l'emicrania pu avere come propriet accessoria l'essere un'anticoagulante. Le fasi che invece seguo io hanno come obbiettivo l'analisi degli effetti standard principali. Le tipologie degli studi invece sono 2 e sono osservazionali e interventistici. Quest'ultimi indagano su un farmaco di nuova commercializzazione mentre quelli di cui mi occupo sono gi in commercio. Come mai si fanno studi osservazionali? Beh questo genere di studi ha motivazioni mediche e commerciali, per esempio una CF pu chiederci di confrontare un suo prodotto con quello di una concorrente oppure pu chiederci uno studio per indagare se e per quali motivi un paziente sospende il trattamento con un loro farmaco.

Ken Loach sulla morte di Margaret Thatcher


"

stato il pi controverso e devastante primo ministro dei tempi moderni. Disoccupazione di massa, chiusura di fabbriche, comunit distrutte: questa la sua eredit. Era una combattente e il suo nemico era la classe operaia inglese. Le sue vittorie sono state aiutate dai leader politicamente corrotti del partito laburista e di molte Trade Unions. per le politiche da lei promosse che siamo oggi in questo disordine. Altri primi ministri hanno seguito il suo percorso, in particolare Tony Blair. Lei era la mente, lui lesecutore. Ricordiamoci che ha definito Mandela un terrorista e che ha preso un t con lassassino e torturatore Pinochet. Come potremmo onorarla? Privatizziamo il suo funerale. Facciamo unasta e accettiamo lofferta pi conveniente. quello che avrebbe voluto.

Quando scopri la 90 non si torna pi indietro.

Periodico Numero 72 Aprile 2013

cultura
musicale italiano, basta saper cercare (oggi facile con myspace, youtube, soundcloud...) e si trova qualsiasi tipo di cosa, dai cantanti pi tradizionali ai suoni pi sperimentali, dal jazz allhip pop alla dubstep. Il genere pi produttivo probabilmente quello del cantautorato nostalgico ed intimista. Ne sono lemblema Le Luci della Centrale Elettrica, con le ballatone struggenti e i testi ermeticamente poetici. C poi Dente, che canta con ironia e apparente leggerezza la semplicit della sua realt milanese; c Bugo, che sembra sempre strafatto e annoiato, ma provoca con sarcasmo e intelligenza folk. Tra le donne spicca Maria Antonietta, con la sua voce stralunata e lenergia rock. E poi, tra i tanti, Colapesce, Brunori S.a.s., Di Martino e Nicol Carnesi. Ci che accomuna questi artisti e altri gruppi della scena indipendente spesso lequilibrio tra gusto retr e modernit, ma anche la capacit di offrire uno sguardo fresco e critico su ci che li circonda, con una pacata ironia che a volte provocazione, altre solo poesia; una certa attitudine alla musica e al loro ruolo nel mondo che li pu rendere immediatamente amati o detestabili. Tra le band, gli Offlaga Disco Pax fanno della retorica il fulcro centrale della loro arte: uniscono il rock allelettronica e alla new wave per accompagnare testi parlati e politicizzati, raccontare storie. Certo, non un ascolto spensierato, ma unesperienza interessante. Dalla migliore tradizione rock nascono poi band come gli Zen Circus: punk, folk e testi assolutamente accattivanti (ed anche appena uscito lalbum solista del cantante, Appino). Lo Stato Sociale sta ricevendo parecchie attenzioni, grazie a canzoni orecchiabili e testi divertenti. Altre band degne di nota sono i Ministri, che offrono un rock potente e politico; i Sick Tamburo, dalle ceneri dei Prozac+; gli Amour Fou: electropop, spietatezza e coretti; e i Sikifitis, che sperimentano e sono fieri di non usare le chitarre. LOrso una band che si definisce un paesaggio e crea canzoncine pop dolcissime, e i Cani un ragazzo che canta dellhipsteria moderna con sonorit elettroniche e molto catchy. E poi ci sono quegli artisti cos diversi da quello che siamo abituati a sentire che non sembrano italiani

Sono cos indie che ascolto gruppi che nemmeno esistono LOffOffBroadway della musica italiana

l giorno doggi potremmo dividere la scena musicale italiana in tre settori. Il primo quello di successo, sia economico che di pubblico: quello dei grandi nomi, dei veterani e delle nuove star, di quelli che passano in radio e che si vedono in tv; sono i vari Vasco Rossi, Marco Mengoni, Jovanotti, De Gregori... Il secondo quello degli artisti un po meno noti, innovatori, ma anche capaci di guardare al passato, legati ad etichette discografiche minori, ma che alla fine il loro posto nel mercato lhanno trovato, ed ora ogni loro nuova uscita una garanzia per gli appassionati del genere. Sono band come gli Afterhours, i Tre Allegri Ragazzi Morti o il Teatro degli Orrori. Infine, il terzo gruppo quello che pu essere definito lOff-OffBroadway della musica italiana, che comprende migliaia di complessi e artisti, misconosciuti ai pi, di quelli che capita di sentire nei circoli, che suonano da anni forse solo per passione, che a volte riescono ad emergere e a volte non arrivano da nessuna parte. Vengono definiti indie, underground, di nicchia addirittura. Lo sono solo nella misura in cui non fanno parte del mercato dominante e non hanno il successo di pubblico di altri. Ma queste etichette hanno poco a che vedere con il genere: c un po di tutto nelle sottofile del panorama

affatto, che cantano di solito in inglese e se fossero inglesi sarebbero gi famosi. Gli Ioris Eyes, ad esempio, sono un duo milanese che propone canzoni pop raffinate, elettroniche, dance, trasognanti. I Soviet Soviet ridanno vita al postpunk in Italia, e lo fanno davvero bene. Drink to Me e A Classic Education hanno sonorit pop psichedeliche tipicamente internazionali, e ancor di pi Thee Piatcions, inglesissimi con il loro nu gaze e i live energici. Per concludere Porcelain Raft, un grande talento in grado di mostrare un lato lieve e malinconico della musica elettronica, fuggito prima a Londra ed ora a New York prima di ottenere un po di dovuta attenzione. Questi sono solo pochissimi tra gli artisti che si potrebbero citare. Oggi in Italia si tende ad ascoltare principalmente musica straniera, soprattutto tra i giovani, in cerca di qualcosa di nuovo, di buono. Non si considera che nel calderone della musica italiana indipendente c gi molto, bisogna solo saperlo trovare, perch nella moltitudine ci sono musicisti che vale davvero la pena scoprire. Tre consigli spassionati: Zen Circus per divertirsi, LOrso per stare bene, Ioris eyes per sperimentare.
Marta Novaresi

Martin L'Utero Le figlie sgradite di Dio

pesse volte in questa sede s' discorso di donne, ma se vogliamo essere imparziali e parlare di tutte le categorie alle quali queste appartengono, parlare appieno dei loro diritti negati, dobbiamo prendere in considerazione un gruppo fino ad ora trascurato: quello delle religiose. Sin dall'antichit la Chiesa cattolica ha affidato la sua guida a individui di sesso maschile, relegando le figure femminili all'interno di ordini monacali o all'interno di congregazioni di suore in questo modo vietando loro il compito del sacerdozio. La massima carica in questo modo raggiungibile per una donna nettamente al di sotto della soglia maschile; una donna pu potenzialmente aspirare a diventare badessa o madre superiora mentre un uomo pu ambire invece al papato. Il principale motivo che viene addotto a questa ingiustizia riguarda il fatto che Ges scelse degli uomini come apostoli e discepoli pur avendo accanto figure femminili come quella della Maddalena, di Santa

Veronica e della Vergine, sua madre; su questa presunta scelta si fonda la patriarcalit dell'intera struttura ecclesiastica cattolica. Ai tempi in cui Cristo visse, cio presso il popolo ebraico, non vi erano per sacerdotesse donne, per cui, essendo stato egli un uomo del suo tempo prima che un messia, sarebbe consono leggere la questione come una mera tradizione del tempo pi che come una sua pi o meno esplicita volont. Un secondo motivo riguarda "l'incapacit di culto": nei primi anni della Chiesa e nell'epoca precedente, la religione si accompagnava spesso a riti sacrificali in cui venivano uccisi animali. La donna, generalmente fisicamente meno forte dell'uomo, non era in grado di svolgere l'uccisione dell'animale e non risultava perci adatta all'adempimento del compito del culto. Il ciclo mestruale, che moltissime religioni considerano abominio e momento di impurit contagiosa, manifestava ulteriormente l'inadeguatezza della donna al compito sa-

cerdotale. Un altro motivo riguarda invece il fatto che Cristo stesso fosse biologicamente uomo e non donna. Nel momento della messa e della predicazione diretta, nella trasfigurazione del corpo e del sangue, la persona designata, trasfigurerebbe ella stessa in Cristo in un processo detto " in persona Christi". Cristo in un corpo di donna risulta essere la peggior scempiaggine. Ges che cambia sesso! Non sia mai! E che disonore averlo in forma di donna. Diversa la situazione per le donne che appartengono alla chiesa protestante. Qui le donne hanno la medesima possibilit che hanno gli uomini di effettuare una carriera all'interno della Chiesa e di adempiere a quei compiti ecclesiastici tipicamente svolti da uomini come ad esempio il servire Messa. Il mancato riconoscimento della trasmutazione che avverrebbe durante la Messa, il mancato riconoscimento dell'ordine del presbiterato, ha abilitato automaticamente le donne come membri degni del ministero

ecclesiastico. Ed ecco che la donna non pecora, ma pastore. Proprio di recente, a capo della Chiesa Protestante stata eletta una donna, tedesca, tale Margot Kaessmann, vescovo di Hannover, di anni 51, divorziata e con 4 figli. L'evento non si verificava dai tempi di Martin Lutero. La struttura sessista e patriarcale della Chiesa mi fa sorgere molte domande ma quella preminente mi sembra questa : cosa diavolo spinge una donna a entrare a far parte di un ordine cos maschilista quando gi il mondo lo a sufficienza ? E perch la Chiesa Cattolica non ci vuole tra i piedi ? O gli uomini della Chiesa Cattolica ce l'hanno ancora per quella storia della mela nel giardino dell'Eden ? Potremmo aprire qui un dibattito eterno e spinoso ma non oggi mia intenzione buttarmici. Concludo dicendo che l'impossibilit delle donne di aprirsi una strada nella vita che hanno scelto, mi fa esclamare : "Che peccato!"
Saura

Io ve lo buco 'sto Twitter. [@nomfup]

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relax
Pausa pranzo!

Periodico Numero 72 Aprile 2013


La KRedazione:
Alberto Guglielmino

Short News Service


Le SNS tornano nella preistoria con la scoperta di nuovi dinosauri. O meglio, con la scoperta di 20 embrioni. I fossili appartengono ai lufengosauri. http://bit.ly/YoFafb S a nozze Gay in Uruguay. Non giusto che solo gli eterosessuali debbano subire la condanna del matrimonio. http://bit.ly/Zpnjj7 Il Robot Barman! Novit al Fuori Salone di Milano, la parte alcolizzata della redazione ringrazia per questo prodigio della tecnica. http://bit.ly/11CVcy5 Festa di addio al celibato con manette: quattro trentenni in cella per colpa di una torta alla marijuana preparata per l'evento e tre finiscono in ospedale. http://bit.ly/11CVcy5 Andiamo verso la panacea? In California i ricercatori stanno sperimentando delle "nanospugne" per ripulire il sangue da tossine di api, serpenti e batteri. http://bit.ly/11kGqie Ah! I buoni vecchi farmaci di una volta! Secondo uno studio, agli inizi del XX secolo, prima della regolamentazione, le soluzioni-rimedio contenevano ferro, zinco, calcio, arsenico, mercurio o piombo. http://bit.ly/10VOmF m Le dimensioni contano: secondo uno studio il "fascino" che un grosso membro ha sul sesso femminile ha contribuito alla particolare morfologia del pene. http://bit.ly/YfTpTl

SNS

ausa pranzo! la rubrica consumista di Kronstadt che prova e recensisce per voi cosa offrono i locali pavesi a mezzogiorno. Bon apptit!

Direttore editoriale Jacopo Custodi Direttore responsabile Salvatore Gulino Caporedattori Riccardo Catenacci Daniele De Chiara Juan Carlos Oliva Impaginatore Saul Hoffmann Redattori Daniele Bianco, Salvio Calamera, Riccardo Catenacci, Jacopo Custodi, Daniele De Chiara, Laura Fontanella, Costanza Gaia, Alberto Guglielmino, Saul Hoffmann, Luca Martelengo, Andrea Michielon, Marta Novaresi, Juan Carlos Oliva, Emmanuela Pioli, Alessandro Pirovano, Valentina Sacchetti

Il Broletto

Il caff all'Universit

Bar Lux

uesto locale situato sul lato meridionale di Piazza della Vittoria al numero 14 probabilmente uno dei locali pi gettonati della movida serale pavese. E a pranzo? Lambiente enorme vuole imitare lo stile tipico dellIrish Pub, tanto legno, luci soffuse e stampe delle pi famose birre irlandesi alle pareti. Il men di mezzogiorno offre insalate a 7, primi a 5,5 e secondi a 7,5 gi pronti, oppure unofferta apparentemente conveniente composta da primo e secondo a 8,5, che risulta per ridotta nelle dimensioni della porzione. Non mancano i classici panini a 4, purtroppo fatti con pane surgelato e scaldati tanto in fretta da essere appena tiepidi allarrivo sulla tavola, e le piadine a 4,5 sicuramente pi convenienti come scelta, almeno per quanto riguarda la composizione. Come in molti altri casi meglio evitare il pi possibile le verdure nella scelta della farcitura, non di qualit eccelsa quelle crude e di qualit mediocre quelle grigliate. Nella media invece gli affettati, anche se celati nel vero sapore da salse e salsine che possono per incontrare il gusto di molti. Nulla da eccepire sul servizio, il personale estremamente gentile, premuroso ed anche velocissimo, troppo veloce, andando inevitabilmente a inficiare la qualit delle pietanze calde e mettendo, a mio parere, pressione al cliente. In conclusione: non si pu che pretendere nientaltro che cibo da pub in un Irish Pub, quindi molto meglio passare per un aperitivo generoso di stuzzichini e una buona birra! VOTO: 6,5

l locale situato allinterno del cortile di Scienze Politiche delledificio universitario, in Corso Carlo Alberto 1. Luogo di ritrovo preferito soprattutto degli studenti non frequentanti, spesso adibito a sede del rinfresco dei neolaureati. Lambiente interno composto da ununica grande sala con tavoli ammassati in centro per contenere pi gente possibile rendendo il tutto caotico e sempre troppo affollato a mezzogiorno; pi intimi i tavolini presenti sulla destra della stanza ma decisamente pi scomodi. Fortunatamente con larrivo della bella stagione possibile usufruire dellampio dehors allesterno. Il men comprende panini e piadine a partire da 3,50 o piatti e insalate a partire da 6. La selezione di affettati veramente impressionante e la qualit si allinea alla media pavese, consigliate le piadine, farcitissime oltre ogni limite di volume anche se leggermente di dimensioni pi ridotte del normale. Sorvolando come sempre sulla dubbia qualit delle verdure, i piatti proposti invece si distinguono per essere sempre invitanti e mai banali nelle possibilit di scelta. Il servizio non lascia spazio ad errori grazie ai palmari in dotazione ai camerieri, con il risultato di essere veloce nonostante laffollamento di clienti. In conclusione: i prezzi concorrenziali e la posizione centralissima rendono questo locale una scelta da tenere in considerazione, ma solo se si riesce a tollerare la totale mancanza di tranquillit e latmosfera un po snob. VOTO: 7,5

roprio accanto al Broletto, nascosto sotto i portici si trova questo locale per lo pi frequentato da rappresentanti della terza et durante il giorno, ma anche meta di studenti a pranzo. Lambiente allinterno sembra rimandare direttamente agli anni 50 della DC e del boom economico, molto meglio sedersi fuori per godersi la vista sulla Piazza, stando per attenti ai piccioni che volano a bassa quota. Non esiste un men cartaceo, forse perch la scelta dei cibi ridotta a toast e panini di dimensioni ridotte a 3, piadine a 4 e insalate a 6. La scelta della farcitura discrezione del cliente che pu liberamente prodigarsi negli abbinamenti pi adatti a lui o incappare in quelli pi azzardati. Ecco dove arrivano le note dolenti per: le solite verdure in busta del supermercato che sembrano essere lo standard di molti locali di Pavia, sebbene il mercato ortofrutticolo sia a pochi passi con cadenza praticamente bigiornaliera; mozzarella dalla consistenza gommosa e gusto inesistente, affettati nella media che per poco salvano baracca e burattini. Il servizio, bench sia abbastanza rapido, pecca di efficienza e di precisione, infatti capitato pi volte che mancassero inspiegabilmente nel piatto ingredienti richiesti al momento dellordine; fatto probabilmente dovuto alla poca esperienza del giovane personale. In conclusione: molto pi adatto per una pausa caff allaria aperta che per la pausa pranzo, a meno che non preferiate prendere il t con le sciure in pensione! VOTO: 6-

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Credits in brevis: nuovo layout, nuovo (pi o meno) impaginatore! Caro lettore, facci sapere cosa ne pensi (cos scopriamo anche se abbiamo dei lettori...) La copertina di Salvio, che si fregato con le sue mani e ora dovr fare tutte le copertine future. Il Maggio Pavese triste opera di Saul, mentre il resto viene dal sempre possente Internet. KRONSTADT: iniziativa realizzata con il contributo concesso dalla Commissione A.C.ER.S.A.T. dell'Universit di Pavia nell'ambito del programma per la promozione delle attivit culturali ricreative degli studenti. Altre entrate sono rappresentate da eventi.

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Il vecchio Kronstadt morto, lunga vita al nuovo Kronstadt!

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