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Cristianesimo ortodosso

Denominazione
Il termine cristiano deriva dal nome di Cristo, di cui i cristiani si dichiarano seguaci. Essi furono chiamati cos per la prima volta ad Antiochia, nel III sec. d.C., mentre prima erano definiti nazareni. Ortodossia: Il termine "Ortodosso", deriva dalla parola greca , che significa "Retta Dottrina". La chiesa ortodossa formata dallinsieme delle chiese bizantine che accettarono e mantennero gli insegnamenti del Concilio di Calcedonia.

Simboli
La simbologia cristiana molteplice, ma la croce ad essere comunemente accettata come simbolo ufficiale del cristianesimo: essa ricorda il sacrificio di Cristo e la fede in un Dio Uno e Trino.

Il crocifisso ortodosso, la tipica croce a tre bracci, con riferimento alla Trinit.

Tra gli altri simboli si ricordano: il buon pastore (con riferimento a Cristo pastore del suo gregge),;

il pellicano (simbolo di Cristo che da il suo corpo in cibo, in quanto il pellicano accumula grasso sul petto e con esso sfama i suoi piccoli);

il pesce (in greco le lettere che compongono questa parola sono le iniziali di: "Ges Cristo, figlio di Dio, Salvatore" cio
);

il segno (lettere iniziali del nome di Cristo in caratteri greci, );

lagnello (con riferimento a Cristo, Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo); lancora (simbolo di salvezza);

il pane e il vino,

il pane e il vino, (simboli dellEucarestia).

La simbologia ortodossa particolarmente ricca: un posto privilegiato hanno le icone, che non sono solo immagini sacre, ma in un certo senso "rendono presente" il mistero di Dio.

Diffusione

Su un totale di circa 1 miliardo e 900 milioni di cristiani, i fedeli delle chiese ortodosse delle varie denominazioni sono circa 180 milioni, pari all 8% di tutti i cristiani. La maggior parte degli ortodossi (48%) vive nella Russia europea, il 37% in Grecia, Bulgaria, Romania, Serbia. Consistenti comunit ortodosse si trovano negli Stati Uniti. La chiesa ortodossa costituita da un insieme di chiese "autocefale" (che si governano da sole), in quanto gli ortodossi concepiscono la Chiesa universale come unione di chiese tra loro indipendenti, soggette allautorit di Cristo; di conseguenza la chiesa ortodossa non ha una struttura piramidale e monarchica, ma una struttura sinodale (cio governata da un sinodo, che elegge un patriarca). Su tutte le chiese ortodosse il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli conserva un primato puramente onorifico. Attualmente i patriarcati e le chiese autocefale (che dipendono da un patriarcato), sono i seguenti:

Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ( il Patriarca ha un primato donore sulle altre chiese). Patriarcato di Alessandria. di Grecia. Patriarcato di Antiochia. di Georgia. Patriarcato di Gerusalemme. autocefala di Cipro. Patriarcato di Russia. di Cecoslovacchia. Patriarcato di Romania. di Polonia. Patriarcato di Serbia. di Albania. Patriarcato di Bulgaria. Chiesa autocefala Chiesa autocefala Chiesa Chiesa autocefala Chiesa autocefala Chiesa autocefala

Libri sacri
Il termine Bibbia deriva dal greco , che vuol dire "I Libri". Si tratta infatti di una raccolta di testi scritti in pi di mille anni in situazioni storiche e culturali molto diverse. La Bibbia consta di due parti disuguali: la prima, chiamata "Antico Testamento" (A.T.), corrisponde ai trentanove libri delle Bibbia ebraica con laggiunta per di sette libri chiamati "deuterocanonici" (Tobia, Giuditta, Sapienza, Ecclesiastico, Baruc, Maccabei I e Maccabei II).

I libri specificatamente cristiani della Bibbia, chiamati "Nuovo Testamento". furono scritti tutti in greco nel I secolo d.C. In primo luogo vi sono i quattro vangeli (Marco, Luca, Matteo e Giovanni) e gli "Atti degli Apostoli"; seguono poi le dodici lettere di Paolo, la lettera agli Ebrei, le otto lettere dette "pastorali" e lApocalisse di Giovanni.

I Cristiani considerano i libri sia dellAntico che del Nuovo Testamento come ispirati da Dio e li considerano "Parola di Dio". Tuttavia Dio non ha "dettato" la Bibbia agli autori, ma ha guidato la mente e

lintelligenza di questi ultimi senza per interferire con i loro pensieri e le loro emozioni.

Storia
Sullesistenza storica di Cristo, dalla cui predicazione ha avuto origine il cristianesimo, non ci sono dubbi. Egli nasce sei o sette anni prima della nostra era (a causa di un errore di datazione), durante limpero di Cesare Augusto, a Betlemme di Giudea. La parte pi interessante della sua vita , senza dubbio, quella condotta in pubblico, che ha inizio nel 26 d.C. con il suo battesimo nel fiume Giordano, per opera di Giovanni Battista. Egli afferma di essere figlio di Dio e la sua missione quella di trasmettere la "buona novella" agli uomini, inducendoli cos alla conversione e permettendo loro di entrare a fare parte del regno del Padre. Per diffondere il suo messaggio compie miracoli, narra parabole e raccoglie intorno a s i 12 discepoli, perch continuino la sua opera dopo la sua morte. Ges Cristo condannato a morte come ribelle dalle autorit romane per essersi proclamato Re dei Giudei. Secondo i cristiani dopo la sua morte sarebbe risorto e avrebbe inviato alla sua comunit, la Chiesa, lo Spirito Santo, per guidarla nel suo cammino di predicazione ed evangelizzazione. La legge fondamentale per Cristo, esplicitata nel cosiddetto Discorso della montagna lamore: sono beati i miti, i poveri, i misericordiosi, i perseguitati; sono condannati la ricchezza e il potere. Le prime comunit cristiane compaiono gi nel I secolo d.C.. Esse vivono nella preghiera, nella celebrazione della Cena (= Eucaristia), nellascolto della parola trasmessa dagli apostoli, nella comunione dei beni. Ma la religione cristiana ferocemente avversata dal potere dominante romano per le idee di fratellanza e uguaglianza che predica, per il rifiuto di assolutizzare lo stato e rendere il culto dovuto allimperatore. I cristiani sono inoltre accusati dallopinione pubblica di molti crimini, quali cannibalismo (con riferimento allEucarestia), incesto, alto tradimento, ecc. Secondo la tradizione sono dieci le persecuzioni scatenate dai vari imperatori romani, ma non valgono a frenare lespansione della nuova religione che, anzi, trova nei martiri la sua forza. Con leditto di Costantino nel 313 assicurata libert di culto ai cristiani e il Concilio di Nicea del 325 consolida il movimento realizzando ununit dottrinaria e unorganizzazione ecclesiastica a livello universale. Quando limpero romano comincia a sfasciarsi sotto lurto delle invasioni dei popoli germanici, la Chiesa si trova davanti al compito di "evangelizzare" i nuovi popoli; in questopera, sostanzialmente conclusa allepoca di Carlo Magno, il monachesimo svolge un ruolo importante. Lunit che Carlo Magno d al suo impero si traduce anche in un processo di riassestamento della Chiesa, ma la successiva caduta dellimpero carolingio porta ad una crisi allinterno della stessa Chiesa, da cui per quest ultima si rialza con un

complesso di riforme ad opera di Gregorio VII. Non mancano vivaci contrasti con lautorit imperiale, che culminano nella lotta per le investiture del secolo XI. Nello stesso periodo una serie di dispute teologiche, aggravate da tensioni politiche, portano allo Scisma della Chiesa dOriente nel 1054. Inoltre, sono molto vivaci i movimenti millenaristici: nell attesa della fine del mondo e del giudizio universale, i seguaci di tali movimenti rifiutano gli aspetti istituzionali della Chiesa, la sua organizzazione, le sue propriet temporali, i suoi dogmi. Tra loro ricordiamo i gioachimiti, i fraticelli, i flagellanti, le beghine, i valdesi. Durante il secolo XII prende consistenza lo stato della Chiesa (Lazio, Umbria, Marche, parte dellEmilia). Nei secoli XV e XVI si diffondono nei vertici gerarchici della Chiesa stessa corruzione e malcostume. In questo situazione Martin Lutero elabora la dottrina della giustificazione attraverso la sola fede; dichiarato eretico, ma rifiuta di ritrattare: linizio della Riforma protestante. Nascono varie Chiese nazionali, tra cui quella inglese, che sorge per la ribellione del re Enrico VIII. Per rimuovere le cause che hanno portato alla Riforma, promosso da parte cattolica un movimento di rinnovamento della Chiesa chiamato riforma cattolica o contro riforma che ha il suo culmine nel Concilio di Trento (1545-1563). Dopo la scoperta dellAmerica (1492) cominciano a sorgere missioni nel Nuovo Mondo. Nel 1609 i Gesuiti creano la prima "riduzione" nel Paraguay, con lo scopo di alleviare la sofferenza cui sono sottoposti gli indios dai colonizzatori bianchi. Papa Gregorio XV istituisce a Roma un organismo preposto alla diffusione del Vangelo attraverso i missionari (propaganda fide). I missionari si diffondono in tutto il mondo, promuovendo lavvio di opere di utilit pubblica. Il contributo della Chiesa al miglioramento sociale si manifesta anche in risposta al processo di industrializzazione, che ha creato forti squilibri nelle masse rurali ed operaie: nel 1841-45 Giovanni Bosco avvia a Torino le prime scuole professionali per i giovani abbandonati; nel 1846 Kolping organizza associazioni in Germania, nel 1871 Leonardo Murialdo fonda le "Unioni Operaie Cattoliche", il primo ufficio cattolico di collocamento, il primo dopo-lavoro e la cassa pensione previdenza per vecchi inabili ed infortunati del lavoro. Anche alcuni papi si occupano della questione sociale e le dedicano encicliche: si ricorda tra queste la "Rerum Novarum" (1898), di Leone XIII. Per quanto riguarda la chiesa ortodossa, con la rivoluzione russa del 1917, iniziano le persecuzioni con conseguente chiusura di chiese,

imprigionamenti di membri del clero e confisca di propriet. Solo a seguito dell'attacco della Germania nazista contro l'Unione Sovietica, nel 1941, la chiesa ortodossa riacquista una parziale libert, in quanto il governo ne cerca l'appoggio nella "guerra patriottica ". Il 25 dicembre 1961 il papa Giovanni XXIII indice il Concilio Ecumenico Vaticano II, che si apre l11 ottobre 1962. A papa Giovanni XXIII succede Paolo VI che apre la seconda sessione del Concilio nel settembre 1963 e lo conclude due anni dopo con un memorabile discorso e con i messaggi di tutti i vescovi del mondo ai governanti, agli artisti, alle donne...alla fine del Concilio, risultano promulgati sedici testi ufficiali, quattro costituzioni, nove decreti e tre dichiarazioni. Prosegue intanto il cammino ecumenico, il 7 Dicembre 1967 il papa Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora aboliscono le rispettive scomuniche tra cattolici e ortodossi, e il 31 Ottobre 1999 cattolici e luterani siglano ad Augusta uno storico documento che risolve il tradizionale dissidio sulla giustificazione.

Dottrina
Il Cristianesimo (= dal nome di Ges Cristo), una religione nata in Palestina nel primo secolo, e diffusasi in seguito nellarea grecoromana per opera di Paolo di Tarso. E' diventata poi una delle grandi religioni mondiali, prima in Europa e poi anche al di fuori di essa: Al centro del cristianesimo vi la figura di un personaggio storico, Ges (Jeshua), un ebreo nato nella cittadina di Betlemme, in Giudea, nel primo secolo dellera che da lui prese il nome di "cristiana". Non abbiamo notizie di fonte indipendente (tranne pochissimi frammenti) su questo personaggio: abbiamo notizie sulla sua vita dai quattro Vangeli canonici e dai Vangeli apocrifi. Secondo questi testi (scritti da cristiani), Ges sarebbe il Figlio di Dio, nato da una Vergine ebrea di Nazareth, di nome Maria (Miryam), e concepito in modo miracoloso per opera dello Spirito Santo: Ges allt di circa trentanni avrebbe iniziato la sua vita pubblica, annunciando la Buona Novella (=Vangelo) sullimminenza della venuta del regno di Dio, compiendo miracoli, pronunciando discorsi e parabole, celebrando con i suoi discepoli la Cena della Pasqua ebraica. Catturato e processato dal Sinedrio con laccusa di bestemmia, viene consegnato ai romani e crocifisso alla vigilia della festa ebraica di Pesach: Tre giorni dopo la sua morte, la sua tomba sarebbe stata trovata vuota ed egli sarebbe

apparso ai suoi discepoli vivo. Asceso al cielo alla destra del Padre, ritorner alla fine dei tempi. Per i cristiani Ges il Figlio di Dio, il Messia atteso dagli ebrei, la seconda persona della Trinit, formata dal Padre, dal Figlio, e dallo Spirito Santo. La fede cristiana ha stretti legami con la fede degli ebrei, Ges era ebreo, e nella fede di Israele ha vissuto ed morto. Il testo sacro degli ebrei (=la Bibbia), , con laggiunta dei Vangeli canonici, delle lettere di Paolo, e di altri scritti, il testo di riferimento dei cristiani. Il Dio padre di Ges Cristo, che ha fatto risorgere da morte il suo figlio per la redenzione dellumanit, lo stesso Dio degli ebrei. Nel corso dei secoli, per motivi teologici, dottrinali, storici, politici, la comunit cristiana si divisa in una molteplicit di gruppi, che per si riconoscono tutti nellessenziale della fede.

Fede in un Dio unico, misericoridioso, creatore, padre di Ges Cristo: Fede in Ges Cristo, Figlio di Dio, Dio come il Padre, morto in croce per la salvezza dellumanit e risorto tre giorni dopo la morte: La Bibbia, testo fondamentale della fede. La Chiesa, come popolo di Dio in cammino verso la Salvezza.

Esistono diversi modi di vivere questa fede: La confessione Cattolica della fede cristiana. La confessione Protestante della fede cristiana. La confessione Ortodossa della fede cristiana.

LA CONFESSIONE ORTODOSSA DELLA FEDE CRISTIANA


Quasi subito sorsero diversi contrasti tra la cristianit occidentale e la cristianit orientale: contrasti politici (limpero doccidente e limpero doriente, il papa di Roma e il patriarca di Costantinopoli), linguistici e culturali ( area latina e area greca), teologici e liturgici (la lotta iconoclasta). Gi lo scisma del patriarca Fozio (864-868), anche se di breve durata, aveva preannunciato la gravit della situazione, che precipit nel 1054, quando il patriarca Michele Cerulario divise definitivamente la cristianit orientale da quella occidentale: i cristiani

doriente chiamarono se stessi "Ortodossi" (cio seguaci della retta dottrina). I cristiani ortodossi condividono con i cattolici lessenziale della fede cristiana, in realt i contrasti sono pi di natura politica (soprattutto il primato del papa di Roma) che dottrinali. A partire dal Concilio Vaticano II il cammino di avvicinamento tra le due chiese ha fatto grandi passi, ed ha avuto il suo culmine nel 1964, con lincontro tra il papa Paolo VI e il patriarca Atenagora, e il ritiro delle reciproche scomuniche del 1054. Gli ortodossi danno una particolare sottolineatura a tre aspetti della fede cristiana, che si ritrovano anche nelle altre confessioni: La Risurrezione. La Trinit. Lo Spirito Santo. RISURREZIONE: per gli ortodossi la Risurrezione, e quindi la Pasqua, veramente il passaggio dalla morte alla vita. Non lanniversario della rianimazione di un cadavere, bens il segno della vittoria di Cristo sulla morte e il simbolo della vita per tutti gli uomini. Con Cristo, e per mezzo suo, il cristiano partecipa alla vita divina. Non a caso la Pasqua la pi importante festa ortodossa. TRINITA: una delle ragioni per cui la chiesa ortodossa si staccata dalla chiesa di Roma la questione del "Filioque" . Infatti la comunit ortodossa rifiuta la clausola aggiunta al Credo del Concilio di Nicea, secondo la quale si afferma che lo Spirito procede dal Padre "e" dal Figlio. La spiritualit ortodossa afferma invece, come scrive il teologo ortodosso Olivier Clment, che: " lo Spirito Santo procede dal Padre e riposa sul Figlio". Il simbolo di fede ortodosso recita infatti: "credo nello Spirito Santo, che Signore e d la vita, e procede dal Padre. Con il Padre e il Figlio adorato e glorificato" SPIRITO SANTO: il ruolo dello Spirito Santo particolarmente sottolineato in quanto per definizione la luce che rivela il vero volto del mondo, delluomo e di Dio. Infatti solo grazie alla presenza dello Spirito i fedeli diventano corpo di Cristo, a loro volta portatori di Spirito e testimoni di verit. Dunque la Chiesa ortodossa Tempio dello Spirito Santo in ognuno dei suoi membri. Di conseguenza anche i laici partecipano al sacerdozio universale e celebrano lEucarestia con il pope, il quale si limita a raccogliere le implorazioni dei fedeli e a testimoniare la venuta dello Spirito sul pane, sul vino e sul popolo. LA MADONNA: La Chiesa ortodossa chiama Maria "Tuttasanta", "Immacolata", "Senza macchia". La Santa Vergine gode di una posizione particolare nella teologia e nel culto ortodossi. I fedeli delle

chiese doriente la venerano come la creatura di Dio incomparabilmente pi gloriosa. Maria viene onorata e non adorata, in quanto ladorazione dovuta soltanto a Dio. Proprio perch Madre di Dio "Theotoks", Maria non venerata individualmente, bens in forza della sua relazione con Cristo. Nelle Icone la Madre di Dio viene sempre raffigurata insieme a Ges. A differenza dei cattolici, per cui Maria stata concepita senza il peccato originale, gli ortodossi assumono una posizione diversa: se il Figlio di Dio avesse assunto la natura umana da una madre che non avesse avuto parte al peccato originale, non avrebbe affatto assunto la natura umana decaduta per poi trasfigurarla, risuscitarla, esaltarla e salvarla. NEGAZIONE DEL PRIMATO DEL PAPA: le chiese ortodosse, per motivi pi storici che teologici, rifiutano lautorit universale del Papa di Roma. Le comunit ortodosse sono organizzate in chiese autocefale, che riconoscono unautorit puramente onorifica al patriarca di Costantinopoli. DIFFERENZE FONDAMENTALI TRA CATTOLICESIMO E ORTODOSSIA: Gli ortodossi accettano le definizioni dei primi sette Concili ecumenici, considerando lultimo concilio veramente ecumenico il secondo Concilio di Nicea del 787. In particolare le chiese ortodosse rifiutano alcune decisione cattoliche formalizzate nel Concilio di Firenze del 1439: laggiunta al Credo di Nicea del "Filioque", lesistenza del Purgatorio, lesclusione dellinvocazione allo Spirito santo nella formula consacratoria dellEucarestia. Approfondirono la frattura tra Chiesa di Roma e Chiese dOriente la proclamazione del dogma dellImmacolata Concezione di Maria nel 1854 e la proclamazione del dogma dellinfallibilit pontificia nel 1870. Solo dopo il Concilio Vaticano II si iniziato un lento cammino di riavvicinamento tra le due tradizioni cristiane, culminato nel 1964 con labbraccio a Gerusalemme tra il papa Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora.

Culto
Il culto ortodosso ricchissimo, anche se molto diversificato secondo le tradizioni delle diverse chiese. La celebrazione dellEucarestia avviene con particolare fasto e solennit, arricchita da canti, benedizioni, grande uso di candele e incenso. Particolarmente solenne il momento della consacrazione, in cui il sacerdote si ritira dietro un paravento riccamente decorato.

La comunione viene somministrata sotto le due specie del pane e del vino. Le chiese ortodosse sono ricchissime di immagini sacre, le "Icone",

(lusanza del "bacio" dellicona particolarmente commovente.

Gli ortodossi hanno gli stessi sacramenti dei cattolici, in particolare il battesimo viene conferito mediante una triplice immersione nellacqua. I preti ortodossi sono chiamati "Pope" e possono essere ordinati anche se sono sposati, a differenza dei vescovi e dei monaci, che devono essere celibi. ( Luso di portare la barba, secondo la prescrizione del libro del Levitino ai sacerdoti ebrei, universalmente rispettato).

LOrtodossia non ha una struttura monarchica e piramidale come la chiesa cattolica, ma ogni chiesa governata da un Sinodo e presieduta dal patriarca.

I fedeli ortodossi si segnano unendo pollice indice e medio (Dio uno e trino), toccandosi prima la spalla destra poi la sinistra, e facendo tre segni di croce velocemente, in quanto non esiste distinzione tra le persone della Trinit.

Le chiese ortodosse russa e serba seguono il calendario giuliano, in uso nella chiesa universale fino al 1582, quando il papa Gregorio XIII riform il calendario. Il calendario giuliano si fa iniziare il 1 gennaio 4713 a.C., e consta di 365 giorni e 8 ore, e un anno bisestile di 366 giorni ogni 3 anni. Questo determina uno sfasamento rispetto al calendario gregoriano, per cui gli ortodossi celebrano il Natale sempre il 7 gennaio, e la Pasqua la domenica successiva alla Pasqua cattolica. Le chiese autocefale di Grecia, Bulgaria e Romania, celebrano il Natale seguendo il calendario gregoriano, il 25 dicembre, mentre la Pasqua

viene celebrata da tutto il mondo ortodosso seguendo lantico calendario giuliano.

L'Ortodossia in Piemonte
Chiesa Ortodossa Copta La "Chiesa Copta Ortodossa Egiziana della sede di san Marco in Alessandria dEgitto", presente a Torino dal 1984, e possiede una chiesa dedicata a Santa Maria Vergine, in via San Donato 17. La maggior parte dei fedeli appartengono a famiglie egiziane emigrate, assistite spiritualmente da padre Zaccaria. Il patriarca Shenouda III, capo spirituale dei Copti, ha nominato due vescovi per lItalia: Monsignor Barnaba, vescovo di Roma, Torino e Firenze, e monsignor Kirlos, vescovo di Milano.

Chiesa Ortodossa Greca La "Parrocchia Greco-Ortodossa di SantAndrea Apostolo in Torino", stata fondata nel 1988, e fa parte del Decanato dellItalia settentrionale dellArcidiocesi Greco-Ortodossa dItalia ( con sede a Venezia), che dipende a sua volta dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. La comunit possiede la Chiesa di Santa Croce, in Piazza Carlo Emanuele II n. 6, a Torino. I membri della comunit sono per la maggior parte di nazionalit o di origine greca. Il livello socio-culturale molto elevato (con presenza di medici, farmacisti, architetti, ingegneri, studenti). La liturgia viene celebrata il secondo e quarto sabato del mese dal parroco greco-ortodosso di Genova, in quanto la comunit di Torino non ha ancora un parroco residente.

Chiesa Ortodossa Romena La Chiesa Ortodossa Romena stata fondata a Torino nel 1977. Dalla sua fondazione la comunit seguita da Padre Gherorghe Vasilescu.

La comunit ha sede nella Chiesa di Santa Parasceva, in via Cottolengo 26. Non esiste un censimento degli aderenti. Quando la chiesa fu fondata, nel 1977, gli aderenti erano 700, ormai perfettamente integrati. In seguito al crollo del regime comunista in Romania, il numero dei romeni residenti a Torino, aumentato considerevolmente.

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