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Il dubbio iniziale E:. - Caro S:.

, la tavola che ci accingiamo a scolpire mi sembra molto stimolante e

insieme molto complicata. Alchimia si lega a tutto, astrologia, cabala, scienza e in particolare chimica, religioni, filosofia, medicina, arte. E un percorso che presenta moltissime analogie con lo stesso percorso massonico. Come posso scolpire il tutto, non essere prolisso, non essere vago, non essere superficiale, come dare un taglio significativo e che consenta ai nostri f. di iniziare con noi un percorso cos importante?
S.: Caro E:., la difficolt di questa tavola sta nella dimensione dellargomento: io

partirei dai primi elementi dellalchimia, i primi simboli ed il loro significato, dai quali pu iniziare ogni ricerca. Il cerchio, la croce, il triangolo, il quadrato, i significati che vengono loro attribuiti per ci che essi comunicano alliniziato che li incontra nel proprio percorso. Essi fanno tutti parte di un insieme armonico, che pu essere il punto di partenza per i nostri studi.

Iniziare un percorso alchemico, cos come iniziare il cammino massonico, presuppone la volont cosciente di pervenire ad un miglioramento in primis interiore, che possa poi rendere migliore il nostro contributo esternamente. Migliorare, purificare, innalzare, questi sono termini comuni al percorso alchemico ed a quello massonico, sono obiettivi cui liniziato deve tendere in un duplice ambito, interiore ed esteriore. Essi sono strettamente legati da un lato ai concetti di morte, putrefazione, scioglimento, disgregazione, dallaltro agli opposti concetti di resurrezione, fortificazione, accrescimento, sintesi, secondo un percorso di iniziazione che reso pi chiaro e consapevole dal momento che liniziato prenda coscienza interiore di ci che i simboli incontrati lungo tale percorso intendono significargli.
Oswald Wirth nel suo Il Simbolismo Ermetico, ha perfettamente rappresentato tale

percorso, che riteniamo qui di evidenziare: Dovremo calarci in noi stessi, in fondo al pozzo simbolico, dove si nasconde pudica nella sua nudit la casta divinit del pensatore. Tuttavia, limmedesimazione in se stessi soltanto un esercizio transitorio, non un fine. Una volta penetrati in se stessi, bisogna uscirne, per innalzarsi (ad una spiritualit superiore) al di sopra delle cose, per tornare ad esse,

pronti ad apprezzarle per quel che valgono (il significato che hanno allinterno della Grande Opera). La realt volgare delle apparenze la raccolta dimmagini che sollecita la perspicacia dellIniziato. Per lui ogni cosa geroglifico. La vita lo fa agire come attore dello spettacolo da lei messo in scena. Ora, egli si interessa alla rappresentazione e vuole coglierne il senso. Iniziarsi a quel che si recita per recitar
meglio, da artista fedele alle intenzioni dellautore dellopera.

Entrare a far parte della Grande Opera, partecipare alla sua costruzione, anche se in parte infinitesimale, ma apportare un contributo, per il miglioramento proprio e delledificazione stessa della Grande opera, avvicinando la nostra energia, il nostro vivo intelletto, la nostra Luce interiore, alla Grande Luce, allinfinita e costante energia del Grande Architetto, per la gloria nostra e Sua. Questo il fine degli architettonici lavori massonici e del percorso ermetico delliniziato-alchimista. Ma veniamo ora al primo studio dei simboli-base dellalchimia e del significato stesso del termine alchimia; il taglio che daremo, a rischio di apparire banali e superficiali, sar una asettica descrizione affiancata ad un tentativo, speriamo appropriato, di correlazione schematica, in modo tale da fornire non uninterpretazione, un indirizzo, una personalizzazione, ma semplicemente un tavolo di lavoro, uno strumento, unoggettiva analisi di base, che poi ciascun F:. potr utilizzare e delineare a seconda del percorso da lui scelto.
ALCHIMIA: tale termine viene fatto derivare dagli studiosi dallarabo al-kimiyah, al-

kimiy oal-khimiyah ( o ) , vocabolo composto dellarticolo al- e della parola kimiy che significa pietra filosofale e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine grecokhymeia(), che significa fondere, colare insieme, saldare (da khumatos, che stato colato, lingotto); il termine alchimia trova anche un interessante collegamento coi vocaboli Al Kemi, (larte egizia) e kim-iya, termine cinese che significa succo per fare loro. Letimologia del termine alchimia descrive gi di per s quel processo, sia interiore sia esteriore, che si ritrova poi nelle diverse manifestazioni del lavoro nellofficina, dei processi della natura, della guarigione medica, della purificazione dello spirito verso la salvezza. Tale processo in alchimia si svolge attraverso tre fasi fondamentali: 1) la Nigredo(simboleggiata dal Corvo) o opera al nero in cui la materia (come lo spirito) si dissolve, putrefacendosi; 2) lAlbedo (lAquila) oopera al bianco in cui la materia (come lo spirito) si purifica, sublimandosi; 3) la Rubedo (laFenice, che incarna il principio del nulla si crea e nulla si distrugge, tema centrale della speculazione alchemica) o opera al rosso in cui la materia (come lo spirito) si ricompone, fissandosi e dando luogo a quella coniunctio oppositorum caratteristica della Grande Opera, ci che il F:. Giorgio Valentini nella sua

bellissima tavola sullalchimia definisce come il Magisterio del REBIS, e cio una nuova dimensione dove la CORPOREITA viene trasfusa nella Natura dellAnima identificandosi quasi nella ANIMA stessa. E non possiamo esimerci a conclusione di tale esame dal rilevare quante analogie ci siano tra tale processo e lideale delV.I.T.R.I.O.L. Massonico!

Definito anche come punto matematico simboleggiato dal Ouroboros e rappresenta il numero Uno. In alchimia il cerchio bianco lallume (alun = uno), principe dei Sali, dei minerali e dei metalli, la sostanza primordiale; ma la sostanza primordiale da cui tutto prende forma e vita simboleggiata anche dal cerchio nero, che evoca il nero Caos dellorigine delluniverso, allorquando questa divinit oscura (nella cultura babilonese il Dio nero primordiale Apsu, nella cultura egizia Osiride, in quella greca Urano, in cosmogonia proprio il Caos), che rappresenta lelemento maschile generatore del tutto, si unisce allelemento femminile (il corrispettivo delle divinit Tiamath, Iside, Rea) simboleggiata dal cerchio bianco che il vuoto ricettacolo del Caos primordiale dal quale esse stessa ha tratto origine al fine unico di generare la vita. La sintesi di questi due cerchi d origine secondo la dottrina alchemica allacqua fangosa e salata da cui si plasmer infatti ogni forma di vita; da qui lidea del Sole che irradia ogni cosa (R), la cui luce per per essere percepita deve essere riflessa dal chiarore lunare, e solo allora potr colpire illuminando tutti gli elementi dando loro vita e forma; nonch lidea dello stagno calmo dal quale promanano vibrazioni continue a seguito del moto generato dalla pietra calatasi al suo centro. Lunione di questi due cerchi, di queste due forze, di queste due luci, rappresenta nella mitologia greca anche la figura dellAndrogino, elemento nel quale coesistono il maschile ed il femminile, generando un essere di straordinaria potenza, perfezione e felice di per se solo.

Nei metalli il cerchio bianco il simbolo dellOro, perenne, immutabile , costante, come il Sole, mentre il cerchio incompleto rappresentato dalle Lune il simbolo dellArgento, altrettanto nobile come elemento, ma mutevole, cangiante, facile ad alterarsi e perci anche ad offuscarsi. Nel rapporto tra questi due moti, tra queste due luci, vi la sintesi animatrice di tutte le cose, che dai due opposti congiunti trae lequilibrio di tutta la creazione; nellunione tra Sole e Luna v la composizione tra lelemento maschile principio attivo fecondante e lelemento femminile principio attivo fecondato (lo Yang e lo Yin, la Spiritualit e lOggettivit, le colonne massoniche Jakin e Bohas).

La croce rappresenta il numero Due, la sintesi e lunione delle coppie di Uno. Essa formata, infatti da due braccia, uno orizzontale passivo unito (o meglio attraversato) dallaltro verticale attivo nel punto perfettamente centrale; questo simbolo, la cui forza vitale e vivificatrice colpisce con straordinaria potenza il suo osservatore, rimanda allelemento della fecondazione, dellidea feconda, dellintelligenza ricettiva. Simboleggia Dio che feconda la Natura, o anche lEnergia che feconda lOrganismo; la potenza di questo simbolo una potenza rasserenatrice, d forza, infonde energia, favorisce il miglioramento, proprio perch ci trasmette lidea di ununione perfetta, ormai indissolubile ed immutabile, che fa da sprone a tutte le cose. Infatti in alchimia quando la croce si trova al di sotto di un simbolo sta a significare un lavoro o un processo da compiere, un energia che sta invadendo il simbolo per trasformarlo, sublimarlo (vedi gli importantissimi simboli del Mercurio e dello Zolfo); quando invece la croce (+) si trova al di sopra di un simbolo significa lavoro o processo compiuto, ed infatti lenergia della Croce sormonta definitivamente il simbolo che viene quindi a rappresentare un elemento, un percorso, una forza gi perfettamente compiuta.

Di seguito le importanti combinazione tra il Cerchio (sotto le sue varie forme) e la Croce (o le sue singole braccia).

Il Sale marino o Sale dei Filosofi proviene dallo sdoppiamento dellAllume (da Uno a Due), realizzato iconograficamente attraverso linserzione del diametro orizzontale che attraversa il Cerchio (ed altro non se non il braccio orizzontale della croce). Questo simbolo ha lenergia della quiete femminile del braccio orizzontale della croce, che si inserisce nellAllume, gi infinitamente saggio; rappresenta, pertanto, la Saggezza statica, la calma, la contemplazione, ed infatti il Sale tutto ci che dal Caos primordiale prende forma statica, corporeit. In alchimia il principio stabilizzatore, la Sostanza cristallizzata dalla quale si genera tutto, grazie alle forze modificatrici dello Zolfo e del Mercurio che agiscono allinterno ed allesterno di esso; nellinfinitamente piccolo interiore sta linfinitamente grande esteriore, la sua stessa scintilla, la sua stessa forza, la sua stessa Luce creatrice primordiale che agisce pertanto sia dallinterno sia dallesterno su tutti i corpi (che il vero maestro alchimista, cos come il vero maestro massone riesce a ridurre allequilibrio

perfetto). Anche il Salnitro proviene dallo sdoppiamento dellAllume, ma realizzato in questo caso attraverso linserzione del diametro verticale che attraversa il cerchio (ed altro non se non il braccio verticale della croce). Questo simbolo ha unenergia completamente diversa che quella maschile dominatrice, una forza energetica che sconvolge lAllume, rivoluziona la Sua saggezza infinita; quindi unenergia che penetra fino in fondo la Materia (ma anche allo Spirito), esplode. Nella cultura

occidentale si specchia nella metaforica rivolta di Lucifero, nella cultura orientale si intreccia allonirico turbamento del Nirvana da parte di Para-Brahma. In entrambi questi simboli alchemici si rintraccia un inizio di trasformazione, di vita, di lavoro (che sia interiore od esteriore) che coinvolge ogni cosa, animandola di energia (energia quieta e cristallizzante o dinamica e sconvolgente). Ed il rapporto tra questi due simboli,Sale-Salnitro, trova una corrispondenza perfetta nel rapporto tra i massonici livella-filo a piombo, emblemi dei diversi stati di calma, raccoglimento serenit da un lato ed irrequietezza, approfondimento, penetrazione dallaltro. Se sovrapposti, poi, Sale e Salnitrodanno un cerchio con la croce perfettamente inserita al suo interno.

Questo il simbolo alchemico del Verderame, che rappresenta, anche grazie alla forza evocativa del suo colore, la vita manifestata, la vegetazione, la Natura fecondata, lovulo.

Nel simbolo dellAntimonio, lAllume fa da supporto alla croce infinita (secondo quanto detto prima ci troviamo quindi di fronte ad un elemento in cui lenergia ha gi compiuto il proprio percorso); esso rappresenta il fluido animato che purifica lOro filosofico, tanto quanto scientificamente fa con lOro volgare. Per gli alchimisti questo elemento aveva poteri magici, era un antidoto contro tutti i veleni (conteneva tutte le virt), aveva in s la capacit di guarire, di curare tutte le cose, modificandole dallesterno. Altro non rappresenta se non lAnima celeste, intellettuale e spiritualizzante insieme, che tende ad innalzarci liberandoci

dallopacit della materia (contrapposta allAnima istintiva, simboleggiata dal Rame).

Nel simbolo del Rame la croce si trova sotto lAllume (elemento quindi in cui lenergia deve compiere il proprio percorso); esso rappresenta lanima istintiva, nei suoi connotati tipici di attrazione, sessualit, tendenza alladagiarsi nellassaporare i piaceri della vita, amare la vita cos com, evitandone i conflitti e ricercandone il significato primordiale ( associato alla figura della dea Venere). La calma, linazione, la pigrizia, lopacit non devono trarre in inganno; ci troviamo di fronte ad unenergia, che per spinge potentemente luomo con una forza centripeta, attraendone lanima verso la materia ed i piaceri che questa offre (i metalli massonici). A sua volta, il Rame si contrappone al Ferro.

Nel simbolo del Ferro dallAllume parte unenergia incontrollata, con una forte tensione ad espandersi di slancio, a dominare tutto ci che incontra, anche distruggendolo; esso rappresenta lanima sensitiva nel suo connotato tipico di forza che spinge al superamento dei confini, di tendenza a dominare la vita e plasmarla, di

energia in continuo movimento che scava incessantemente a rischio di consumare s stessa ( associato alla figura del dio Marte). A differenza di Venere, il Dio Marte insegna a spendere ogni energia fino a consumarsi, a sconvolgere la vita; ma luno senza laltro perirebbe (Marte consumerebbe il suo slancio e Venere sarebbe condannata alla perenne inazione).

Nel simbolo dello Stagno lelemento femminile lunare, sensibile, volubile, cangiante, situato sul braccio orizzontale della Croce; esso rappresenta laria che d la vita (il soffio di Dio), lo sviluppo, la crescita, il cambiamento, la giovinezza, la vita stessa. E la forza generatrice, materna, che spinge luomo ad evolversi, a trovare i germi del proprio sviluppo, fisico ed intellettivo, e a portarli verso un compimento; una guida leggera (come lo Stagno metallo leggero) che lascia alluomo libert nel proprio percorso di sviluppo ( associato alla figura di Giove, ma possiamo ritrovare analogie anche al Dio delle religioni monoteiste). Giove insegna a coltivare il proprio s, ma ammonisce gli esseri a svilupparsi secondo gli schemi propri della Natura, non intaccandone i principi (che sono gli stessi del soffio vitale interno agli esseri), pena leterna instabilit. Lo Stagno si contrappone al Piombo, in cui il percorso di crescita gi compiuto (la croce passata sopra).

Nel simbolo del Piombo lelemento femminile lunare sovrastato dal braccio verticale della Croce; esso rappresenta a forza di gravit che attira verso la profondit, la trasformazione effettuata, lo

sviluppo completato, la disgregazione il declino, la tomba, la morte. E lenergia che spinge gli esseri ad una trasformazione sofferta, pesante (il Piombo il metallo pesante per eccellenza), che pu disorientare (dove termina labisso verso cui tende questinarrestabile energia?), spinge alla mortificazione, non alla morte; cercando di sintetizzare chiaramente un punto molto complicato della speculazione alchemica, potremmo dire che il simbolo del Piombo evoca una morte teologicamente orientata alla nuova vita ( associato al dio oscuro Saturno Primo regnat Saturnus in nigredine), un passaggio, per reso oscuro dal fatto che il percorso ci rivelato da Saturno solo a tratti: in tanti testi alchemici Saturno individuato come il Guardiano della Soglia, come a voler indicare uno sbarramento prima di accedere ad un superiore stadio di conoscenza. E quale sbarramento pi difficile da superare se non la morte?

Nel simbolo del Mercurio presente il simbolo di Venere sormontato dalla luna, a simboleggiare lenergia in potenza, lanima istintiva che attende di sprigionarsi, si evolve, fuoriesce dalla sua quiete inerte contemplativa per entrare in contatto con la Materia, con tutte le cose, e dare ad esse vita modificandole per sempre, pervadendole. E lagente universale della Natura, il messaggero degli dei (associato al dio Mercurio), lelemento indispensabile a tutte le cose affinch queste manifestino la loro intima esistenza. Ma analizzando il simbolo del Mercurio sotto unaltra luce, si ricava il simbolo del Sale, precisamente il Sale Alkali (o sormontato dalla luna), la materia prima dei Saggi, idoneo ed in attesa passiva di subire ogni trasformazione, che viene pervaso dalla croce, e cio fecondato con unenergia vitale che consente la realizzazione di ogni sua potenzialit latente. In entrambe le interpretazioni il Mercuriorappresenta un elemento trasformatore di tutti i metalli, congiunzione tra tutti i pianeti, gli elementi, gli dei, il cui fine modificare, non essere modificato, consentire il raggiungimento di una forma, la maturazione di un pensiero; esso resta inalterato, neutro, androgino come lAllume universale. E forse troppo ardito pensare al Mercurio come il fervente spirito Massonico che pervade il Profano e lo spinge a bussare alle porte del Tempio, ad entrare nel Gabinetto di Riflessione, a subire le Purificazioni allinsegna dellideale ritrovamento della Pietra

Filosofale che consente di conseguire lOnniscienza, individuare la Panacea e trasmutare i metalli in Oro? Per quanto attiene al rapporto tra questo simbolo (che Wirth indica come il pi importante simbolo alchemico) e quelli del Sale e dello Zolfo, si rimanda ad un successivo punto della tavola, approfonditamente scolpito dal f.: Simone, a seguito dellanalisi del terzo importantissimo elemento del Triangolo.

Il quadrato rappresenta il numero Quattro e simboleggia il Quaternario degli Elementi, stabilizzati nella materia concreta. In Alchimia il quadrato la Pietra Cubica, perfettamente composta e lavorata, interamente percepibile attraverso i sensi, che le riconoscono una perfezione naturale; simboleggia quindi anche luomo perfettamente equilibrato, padrone di s e delle proprie spinte emotive interiori (che riesce a bilanciare con le energie esteriori che lo invadono). E naturale lassociazione al Compagno massonico, allapice della propria operativit, quella operativit che lo ha condotto a terminare la sprezzatura della pietra e che ora gli apre la strada per diventare Maestro. Il percorso massonicoApprendistaCompagnoMaestro simboleggiato dal percorso che porta dal Tartaro (il quadrato imperfetto, allungato, ovvero il rettangolo) alla Pietra cubica (limata e sgrezzata attraverso il fecondo incessante lavoro compiuto dal Compagno) ed infine al raggiungimento della Pietra Filosofale (rinvenuta al termine del suo percorso dal Maestro).

Per seguire il simbolismo alchemico, rileviamo che il quadrato resta uguale, come uguale la sostanza di cui sono fatte le cose, ci che cambia di nuovo la posizione della croce, che ritroviamo sotto al quadrato quando spinge il profano a morire nel Gabinetto di Riflessione per risorgere Apprendista massone ed iniziare il proprio percorso di ricerca verso la vera Luce; ritroviamo poi la croce integrata nello stesso quadrato, allorquando il braccio orizzontale e quello verticale traslano e si chiudono

nella forma geometricamente perfetta del quadrato (che anche unione di due Squadre sovrapposte!), ad indicare un energia che pervade lo spirito delCompagno massone alla costante lavorazione della Pietra grezza (miglioramento interiore); infine, ritroviamo la croce dominare il quadrato nel simbolo della Pietra Filosofale, che rappresenta il culmine del percorso del Maestro massone, in cui la Materia solo il minimo indispensabile supporto dello Spirito, poich ha avuto termine il corrispettivo percorso di sublimazione, purificazione, salvezza, redenzione, resurrezione, miglioramento, attraverso lenergia della croce. Ritrovata la Pietra Filosofale, il Saggio comprende il mistero della vita, vede lequilibrio dei contrasti, partecipa del disegno del Grande Architetto, trova lorigine del tutto in ogni cosa rintracciando nellinfinitamente piccolo linfinitamente grande, riuscendo a distinguere linizio e la fine dellOuroboros, catturando e percependo le infinite sfaccettature della Luce.
Le pratiche alchemiche

Le pratiche alchemiche, carissimi FF:., non sono un tentativo di modificare il corso della natura; la trasformazione del metallo grezzo in oro non deve essere visto come un elemento distorsivo del fluire Naturale delle cose. Secondo gli alchimisti ogni elemento animato o inanimato ha un preciso percorso vitale, proprio rispettando e seguendo questo percorso che lalchimista imposta i propri ermetici lavori. Come accennato precedentemente dal fratello Carpeggiani, il pensiero alchemico, come del resto quello massonico, si basa sui concetti di Morte
Putrefazione e Resurrezione. (SOLVET ET COAGULA)

Nella acrostico V.I.T.R.I.O.L., presente dentro il gabinetto di riflessione, possiamo trovare tutte e tre queste fasi chiaramente spiegate: V.I.T. (Visita Interiora Terrae) esprime il concetto di morte, dove luomo, materia prima o pietra grezza, deve agire sulla parte pi pesante che lo imprigiona (che noi massoni individuiamo come metalli). Indagando instancabilmente nelle pieghe pi profonde del suo S, egli operer, seguendo esattamente il procedimento dellAlchimista, la separazione del puro dal misto. La morte diventa il primo passo verso il principio di separazione tra anima (Zolfo) e la materia (Sale) e solo attraverso questo procedimento liniziato potr comprendere esattamente la propria natura nel palcoscenico della vita. (per questa ragione solamente sale e zolfo sono presenti allinterno del gabinetto di riflessione) Giovanni 12,24: in verit in verit vi dico se un chicco di grano gettato nella terra non muore esso rimarr solo; ma se muore porter molto frutto.

Ma ci sono alcune precisazioni importanti da farsi sul concetto di morte: esso non sempre uguale, esistono due tipi di morte secondo gli alchimisti: 1) LA MORTE NATURALE: processo irreversibile, definibile come preordinata da Dio. 2) MORTE ARTIFICIALE: dove un essere biologico viene ucciso o un metallo ridotto ai suoi elementi costitutivi (mortificazione) E proprio sul concetto di morte artificiale che lalchimista struttura il proprio lavoro: Questi potr elaborare la materia solamente a condizione che in essa sia ancora presente il balsamo vitale (zolfo). Paracelso afferma che le cose mortificate non sono morte, ma sono costrette a restare nello stato di morte, possono quindi essere ritrasformate, resuscitate e rivivificate dalluomo, secondo le leggi e sullesempio della natura.E solo sul concetto di morte artificiale che lalchimista pu lavorare, questo perch tutti gli elementi sono ancora presenti: lo zolfo (balsamo vitale) brucia, solamente il sale che nella sua accezione corporeo/strutturale non permette alla vita di manifestarsi. Ed proprio per questa ragione che lalchimista agendo sullinterazione del sale e dello zolfo potr riportare i due elementi ad un connubio funzionante, cosa che non sar possibile fare nel concetto di morte naturale, dove i due elementi vengono separati in maniera definitiva, tornando a far parte del caos. Il secondo passaggio che avviene dopo la morte il decomporsi degli elementi. La struttura della materia in questa fase perde lequilibrio vitale, quel bilanciamento tra elementi che permette al sale di essere vivificato dallo zolfo. Gli elementi in questo processo si respingeranno, quello che era struttura e vita diventer unaccozzaglia inanimata di particelle. Nellacrostico V:.I:.T:.R:.I:.O:.L:. Il concetto di putrefazione concetto dalla lettera R:. Rectificando: dopo la discesa nel profondo della terra (sepoltura o mortificazione) inizia la fase del crogiolo. Qui la pietra grezza subir un secondo intervento, ad opera dellacqua essa verr disciolta, distrutta e divisa in tutti i suoi componenti costitutivi. Questa fase pienamente espressa nell iniziazione dove il recipiendario incontra la sua morte artificiale o mortificazione, quella morte imposta che gli permetter di vedere ci che lo compone per incominciare il cammino verso una spiritualit pi elevata. Egli rinuncia alla propria precedente vita per analizzarla, capirne la composizione e gli obiettivi. Tutto questo riservato alliniziando al fine di fargli intraprendere

un percorso di purificazione essenziale alla ricerca di un nuovo e pi puro equilibrio. La terza ed ultima fase espressa dalle lettere I:.O:.L:. (invenies occultum lapidem) trovare la pietra nascosta lopera di purificazione successiva alla putrefazione: gli elementi sono stati disciolti, essi sono puri, privi delle impurit responsabili delle disarmonie umane; si raggiungono livelli perfetti di separazione, gli elementi sono isolati, Zolfo, Sale e Mercurio, si trovano nella loro essenza e sono pronti per essere ricomposti.

Sale: parte corporale => laspetto fisico

percepito dai nostri sensi, misurabile con i razionali sistemi di misura come peso, estensione e densit
Zolfo: parte animica => Struttura molecolare o atomica tipica dellelemento

impalpabile e impercettibile.
Mercurio: elemento spirituale => frequenze vibratorie del s nella sua manifestazione.

in questa fase che lalchimista dovr lavorare per creare un nuovo equilibrio; il principio alchemico del Solvet et Coagula. Egli una volta liberatosi delle impurit dovr ricostituire la vita secondo nuovi equilibri da lui scoperti, tornare nel mondo profano con una nuova struttura Psico/fisico/spirituale, vedere come essa si interfaccia con la vita, osservare le nuove impurit createsi dalla nuova interazione degli elementi e nei loro differenti equilibri. Successivamente rinnovato nel suo s dovr tornare nel mondo profano, trasmettere tacitamente il suo lavoro interiore, per poi ripeter il processo di morte putrefazione e resurrezione fino al raggiungimento del perfetto equilibrio allinterno del palcoscenico della vita di tutti i giorni. Per comprendere questo processo di purificazione alchemica, finalizzata ad un nuovo equilibrio vitale, necessario capire il modus operandi degli alchimisti; essi imitano

esclusivamente la natura che tende a portare ci che imperfetto verso un livello di perfezione sempre maggiore, il perfezionamento consiste nella ricerca di un innalzamento verso la spiritualit, intesa come liberazione dalle scorie che caratterizzano la materia bassa per innalzarsi verso le dimensioni spirituali proprie delle cose create.
Le qualit alchemiche:

Gli alchimisti ellenici allinterno della loro filosofia naturale, fondano la teoria della natura sul pensiero di Aristotele, ritenendo che alla base del mondo materiale vi fosse una prima materia caotica, prodotto della fusione dei quattro elementi fondamentali: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.

Secondo Aristotele, infatti, i quattro elementi si distinguono per alcune specifiche qualit primarie: il fluido, o umido, il secco, il caldo e il freddo. Ciascun elemento possiede solo due qualit primarie, mentre le altre due qualit assenti rappresentano i loro contrari ai quali non possono essere accoppiati. Ne deriva che le quattro possibili combinazioni delle qualit appaiate sono: Caldo e secco (Fuoco); caldo e umido (Aria); freddo e umido (Acqua); freddo e secco (Terra). In ciascun elemento una qualit predomina sullaltra (nella Terra il secco, nellAcqua il freddo, nellAria il fluido e nel Fuoco il caldo). La trasmutazione risulta quindi unovvia conseguenza di questa teoria, dato che ogni elemento pu essere trasformato in un altro attraverso la qualit che hanno in comune. Lalchimista, allinterno del suo laboratorio, imita la natura, realizzando in piccolo ci che la potenza creatrice ha prodotto nelluniverso. Egli tende dunque a una conoscenza estesa delluniverso.

Gli elementi: (FUOCO, ARIA, ACQUA E TERRA)

Questi quattro elementi sono la sostanza che compone il Caos. La loro caratteristica proprio quella di non essere stabili, possono scambiarsi luno con laltro, la terra si trasforma in acqua, lacqua si trasforma in aria e laria si pu trasformare in fuoco. Non si tratta quindi di corpi semplici, ben separati gli uni dagli altri ma solamente in uninterazione dinamica tra essi. Gli elementi possono agire sulla natura delle cose in due modi:
Interazione attiva: quando essi operano su qualcosa per modificarla Interazione passiva: quando essi interagisco tra di loro cercando lequilibrio

Fuoco e Aria, detti elementi superiori, sono pi puri degli elementi inferiori Acqua e Terra. Essi agiscono sugli elementi inferiori cercando di innalzarli e al tempo stesso gli elementi inferiori agiscono su quelli superiori cercando di abbassarli. Questo processo viene definito in alchimia come il Respiro del Mondo.
Michele Sendivogius dice: per mezzo di questa attrazione e repulsione degli

elementi che il mondo respira e vive, comunicando lessere delle cose superiori a quelle inferiori e viceversa.

Il simbolo ricorda la fiamma protesa verso lalto. Nel tempio massonico questo simbolo situato a oriente in corrispondenza del M:. V:.. Il fuoco costituisce uno dei segreti maggiori dellalchimia, il principio spirituale per eccellenza, caratterizzato da purezza e perfezione, maschile ed ha la capacita di vivificare tutte le cose. Esso bruciando tende a ridurre a perfezione ogni cosa, cos come pu distruggerla se non compensato e mitigato dagli altri elementi. Il fuoco sia interiore alle cose che esteriore; nella terra, per esempio esso arde dallinterno e allo stesso tempo, grazie alla luce del sole, irradia lesterno. Questo elemento definito supersottile, impalpabile, pu essere visto come aria purissima o acqua superceleste entrambi elementi del cielo empireo che secondo la pi antica tradizione alchemica era la dimora degli angeli

A un primo sguardo il simbolo dellaria, ha le sembianze del fuoco bloccato nella sua ascesa, soffocato e spento dalla barra orizzontale. Laria, fluttuando tra tutti gli elementi e trovandosi a contatto con quelli inferiori viene da questi contaminato. Per questa ragione il suo grado di perfezione inferiore rispetto a quello del fuoco. Nel tempio massonico il simbolo risiede nella colonna del meridione. Questo elemento di fondamentale importanza in quanto legame tra le cose superiori e quelle inferiori. Laria indispensabile alla vita di ogni cosa, un veicolo attraverso il quale lo spirito delluniverso agisce. Una della azioni che solo questo elemento pu compiere di essere veicolo attraverso il quale lacqua evaporando sale al cielo per poi ricadere e fecondare la terra. Nel proseguire il nostro percorso conoscitivo lelemento immediatamente inferiore allAria lAcqua. La sua rappresentazione simbolica un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso; questa figura sottolinea il moto dell elemento che scende verso la Terra. Il simbolo ricorda la fiamma protesa verso lalto. Nel tempio massonico questo simbolo situato a oriente in corrispondenza del M:. V:.. Il fuoco costituisce uno dei segreti maggiori dellalchimia, il principio spirituale per eccellenza, caratterizzato da purezza e perfezione, maschile ed ha la capacita di vivificare tutte le cose. Esso bruciando tende a ridurre a perfezione ogni cosa, cos come pu distruggerla se non compensato e mitigato dagli altri elementi. Il fuoco sia interiore alle cose che esteriore; nella terra, per esempio esso arde dallinterno e allo stesso tempo, grazie alla luce del sole, irradia lesterno. Questo elemento definito supersottile, impalpabile, pu essere visto come aria purissima o acqua superceleste entrambi elementi del cielo empireo che secondo la pi antica tradizione alchemica era la dimora degli angeli.

Lacqua rappresenta il principio vitale e di fecondazione per eccellenza, attraverso questo elemento avviene la rigenerazione alchemica; come detto precedentemente lacqua il solvente unico che permette la

putrefazione, fase preparatoria a quella della rigenerazione della vita. Il compito pi significativo dellAcqua quello del messaggero. Questo elemento in grado di memorizzare le informazioni presenti nellambiente in cui si trova, conservarle e trasmetterle agli altri elementi, in particolare alla Terra. Un aneddoto interessante da riportare su questo elemento risiede nella scoperta del virologo Jacques Benveniste che nel 1988 ha dimostrato come lAcqua, prima a contatto con agenti patogeni poi depurata da essi, seppur pura, genera ugualmente nelle cavie la stessa produzione di anticorpi. Questo ruolo di messaggero favorito dalla natura. Essa, tramite la continua respirazione di cui si accennava prima, permette allAcqua di evaporare, salire al cielo, imprigionare gli influssi astrali e le energie sottili in esso contenute, per poi trasmetterle alla terra sottoforma di pioggia. In questo modo le informazioni celesti del Fuoco e dellAria possono venire portate dallAcqua allelemento Terra. Ugualmente, una volta assorbita dalla Terra, si impregna di ci che la Terra produce, passando per minerali e metalli ne memorizza le virt per poi portarle sotto forma di vapore al cielo, creando cos lo scambio perpetuo tra dimensione superiore e inferiore.

Lultimo elemento la terra, che tra tutti quello pi basso e vile. Secondo il pensiero alchemico esso rappresenta il grembo femminile, indispensabile in natura per generare la vita. Il simbolo che lo rappresenta un triangolo interrotto da una linea orizzontale, con la quale si indica un blocco nello scorrere dellacqua causato dalla maggiore densit dellelemento. Infatti come lAcqua in grado di trasportare informazioni, la Terra, per le sue caratteristiche di maggior fissit, pu conservarle meglio e molto pi a lungo di qualsiasi altro elemento. Per questa ragione la Terra ha il compito di trasferire le informazioni ricevute dallAcqua alle infinite semenze che essa ha nel suo interno. Nella Terra, infatti, stato posto il germe iniziale delle cose che nel suo grembo stato portato a maturazione. Lessenza dei metalli,

alchenicamente chiamato Mercurio vivo, trova allinterno del ricettacolo sotterraneo il suo divenire. Pu maturare fino alla perfezione trasmutando in Oro, oppure, ostacolato da influssi vari pu trasformarsi in un metallo meno nobile. . . Con questo lavoro abbiamo illustrato i primi rudimenti di alchimia. Poich non si fa niente con niente, il punto di partenza dellopera massonica la scoperta e la scelta delloggetto. La materia da impiegare, dicono gli alchimisti, molto comune e la si pu trovare dovunque; basta saperla individuare ed in questo consiste la difficolt. Abbiamo detto
E:. C:. S:. V:.

, ,

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