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Il Settecento

Introduzione al Settecento di Umberto Eco


Certamente in ogni secolo possibile individuare profonde trasformazioni culturali e anticipazioni di problemi e soluzioni che ancora ci appartengono e quindi si pu affermare che siamo figli del XVIII secolo tanto quanto che siamo figli dei primi ominidi. Ma senza dubbio, per quanto riguarda la storia dellEuropa e del mondo, nel Settecento si verificano alcuni fenomeni e si creano dei modi di pensare e di vivere in cui facile riconoscere noi stessi e trovare la radice di molti nostri problemi attuali. Ci che caratterizza questo secolo soprattutto la particolare accelerazione con cui i fenomeni avvengono: si pu dire che il Settecento segni un cambiamento di ritmo nello sviluppo della storia. Basti pensare che in questo secolo, nel fiorire di riflessioni economiche e politiche e mentre si sviluppa quella idea di tolleranza ideologica e religiosa che gi si profilata nel secolo precedente, hanno luogo due rivoluzioni che determineranno lassetto di almeno due continenti: la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese. Questi due avvenimenti chiudono il secolo ma sono in realt la conseguenza di dibattiti che hanno messo in discussione tutti i principi di autorit, sia nella scienza che nella politica o nella morale. Questi dibattiti non sono certamente nuovi ma in questo secolo che trovano forse la loro espressione pi decisiva attraverso le pagine dellEncyclopdie. Questopera monumentale costituisce una vera e propria revisione critica di tutto il sapere e non solo mette in forse principi che sino a questo secolo sono parsi indiscutibili e immutabili ma si apre (con estrema attenzione e precisione) anche ad aspetti della vita culturale negletti dai secoli precedenti, quali le tecniche artigianali, i modi della vita quotidiana, della produzione, del commercio, della scienza, conferendo loro lo stesso valore che in passato stato riconosciuto alle speculazioni filosofiche e teologiche o alle grandi sintesi cosmologiche. Non si pu capire il fenomeno dellEncyclopdie (e dei tentativi che lhanno preceduta), senza vederla come il testo base di una nuova borghesia produttiva che chiede di accedere al controllo della vita sociale e politica. Non a caso lEncyclopdie anche una grande operazione culturale e commerciale, che sconvolge i rapporti tradizionali tra cultura e potere. Si pensi anche che in questo secolo nasce e si sviluppa (principalmente in Gran Bretagna) il romanzo borghese, che non solo guarda con attenzione realistica alle vicende delle nuove classi produttive, ma d il via alla nascita di una industria culturale: il romanzo diventa al tempo stesso immagine della societ e mercanzia. Il XVIII secolo assiste alla cosiddetta rivoluzione industriale: dal telaio meccanico alle prime invenzioni che porteranno al trasporto a vapore, alla nascita di una chimica separata definitivamente dallalchimia, alle prime ricerche sullelettricit. Luomo si leva per la prima volta nellaria con un aerostato. Questo sviluppo tecnologico (che d avvio a nuovi movimenti sociali) favorito da uno straordinario sviluppo della scienza: il secolo si apre con Newton, i cui principi sono ancora in gran parte alla base della nostra visione del mondo, vede lassestamento delle scienze naturali, con la proposta di tassonomie zoologiche e botaniche precise: nasce una scienza del vivente. Mentre fiorisce quel fenomeno di portata internazionale che sar chiamato nelle varie lingue illuminismo, lumires, enlightment, Aufklrung, il secolo si apre con la riflessione storica di Vico e si chiude con la filosofia di Kant che, non solo costituisce una rivoluzione copernicana (come viene definita dallo stesso autore), ma che eserciter una grande influenza nei due secoli successivi, se non altro come punto di riferimento critico e polemico. E tuttavia sarebbe errato vedere il Settecento sotto il segno di un solo e lineare impulso di trasformazione e rinnovamento. Come sempre (se si vuole sfuggire ai clichs manualistici)

il secolo ha molte anime. Noi tendiamo a vederlo come il secolo dellIlluminismo, secondo la terminologia italiana, ma in altre lingue un termine analogo designa invece un aspetto opposto della cultura settecentesca: nel Settecento si parla anche di illuminati intendendo con questo termine mistici, neoalchimisti, difensori di verit tradizionali e ricercatori di una sapienza occulta che affonda le proprie radici in una tradizione immemorabile. Questo culto della tradizione nutrir il pensiero legittimista e antirivoluzionario del XIX secolo (e del nostro), ma nel Settecento le due concezioni si sono fittamente intrecciate: e molti grandi pensatori sono attratti da entrambe le correnti, molti illuminati prendono parte al fermento rivoluzionario di fine secolo, mentre alcune concezioni illuministiche daranno origine a tendenze politiche e filosofiche che oggi definiremmo conservatrici. Questo intrico di problemi e di tendenze, cos come laspetto oscuro del secolo, che ha visto il Terrore conseguire al culto della Ragione, deve essere tenuto presente per non vedere il Settecento soltanto nella limpida e matematica concezione musicale di Bach, nelle grazie del Rococ o nelleleganza e nel rigore dellarte neoclassica: in questo secolo infatti che, con lo Sturm und Drang e il romanzo gotico, prende forma la sensibilit romantica. E infine, si potrebbe eleggere a simbolo inquietante di questepoca il Don Giovanni mozartiano, nel quale su una concezione della vita del tutto settecentesca (secondo lo stereotipo corrente) incombe lombra del Commendatore.

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