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Dalla struttura geografica della penisola greca si pu desumere solo che nessun popolo avrebbe mai potuto prosperarvi

se non a condizione di impadronirsi di unottima tecnica navale. Il paese, daltra parte, diviso in molteplici distretti dalle montagne e dalle acque, favoriva, senza peraltro determinarla, la formazione di tanti piccoli stati anzich di ununica grande monarchia. Gli Achei derivarono gran parte della loro civilt dalla cultura minoica (sviluppatasi sullisola di Creta), ma conservarono il loro originario carattere bellicoso. Una volta appresa larte della navigazione essi si dedicarono quindi non solo ai commerci, ma anche alla pirateria e alle guerre di conquista. Limpronta guerriera della civilt micenea manifesta nelle rovine dei palazzi, che, al contrario di quelli minoici, sorgevano in posizioni naturalmente forti ed erano circondati da poderose mura di difesa. Gli Achei subentrarono ai cretesi nel controllo del mar Egeo e ne estesero i confini fin sulle coste dellAsia Minore e della Siria, nelle Cicladi, a Rodi e a Cipro; ma non raggiunsero mai leccellenza civile e artistica dei loro predecessori. Nacque la civilt micenea. Non facile spiegarsi come gli Achei, nel pieno vigore del loro espansionismo marittimo, abbiano potuto soccombere di fronte allinvasione dei Dori, tanto meno civili e tanto meno evoluti di loro anche dal punto di vista tecnico. Linvasione dorica distrusse la civilt micenea, ma non apr un incolmabile abisso nel processo di formazione degli Elleni, che pi tardi ripresero il filo delle loro tradizioni e, attraverso lepopea omerica, riconobbero negli Achei i loro lontani progenitori. Il medioevo ellenico Il periodo compreso fra il XII e il IX secolo a.C. definito medioevo ellenico. Le repubbliche aristocratiche, che in tutto il mondo ellenico soppiantarono le precedenti monarchie, furono regimi di classe nei quali il popolo viveva in condizioni economiche e politiche particolarmente oppressive. Al centro di tali repubbliche si trovava la polis, caratterizzata dal tempio dedicato alla divinit della citt, dalla agor per il mercato e per le assemblee popolari, dallacropoli adibita alla difesa.

Religione e cultura La religione antropomorfica, nella quale gli di simboleggiano le virt e le passioni umane e Zeus ci si presenta come tutore della giustizia, per quanto possa sembrarci ingenua e primitiva in confronto alle pi raffinate religioni dellera volgare, costitu effettivamente un notevole progresso rispetto alle precedenti mitologie naturalistiche. Nei giuochi sacri gli Elleni espressero i loro ideali di armoniosa prestanza fisica e di volont individuale di affermazione. Ma il vigore fisico non doveva andar disgiunto dai pi alti valori morali ed estetici, e lindividualismo era temperato dalla credenza che gli di stessi assegnassero la vittoria; la quale, del resto, non onorava solo il singolo atleta, ma, con lui, la citt che gli aveva dato i natali. Col porre gli di in secondo piano, Omero dimostra di condividere una concezione virile e severa della vita, nella quale gli uomini sono, in ultima analisi, gli unici e veri responsabili delle proprie azioni. Lepopea omerica - per quanto grande sia stato il suo valore per i Greci, e sia ancora per noi, si riferiva ad un passato favoloso, senza alcun riscontro con la realt contemporanea al poeta. La seconda colonizzazione (vero le coste dellAsia Minore e dellItalia meridionale) liber nuove energie sociali, mercantili e artigianali, che nello Stato aristocratico non avevano avuto modo di manifestarsi. Nelle colonie infatti la capacit personale di un individuo contava assai pi che non le sue origini familiari e sociali. Ladozione degli ordinamenti oplitici, che richiedevano un armamento meno costoso e perci acquistabile anche dai cittadini della classe media, tolse allaristocrazia il monopolio dellarte militare. Infatti, di fronte alla falange oplitica compatta e irta di picche, il nobile, montato sul carro da guerra e coperto da pesanti armature, non poteva pi esercitare nei combattimenti la tradizionale funzione determinante e risolutiva. Venute meno le ragioni economiche e militari che giustificavano il suo primato, laristocrazia si vide sfuggire anche il potere politico, e si affermarono nuovi regimi, affidati a personalit eccezionali che - pur esercitando talvolta un potere dispotico tenevano conto delle esigenze del popolo, rafforzavano lo stato a scapito dei vecchi privilegi nobiliari, riformavano le leggi e provvedevano a fissarle in una codificazione scritta.

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