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Il Romanticismo

LA FILOSOFIA DEL ROMANTICISMO Il termine romanticismo


Laggettivo romantico appare la prima volta in Inghilterra verso la met del XVII secolo come termine usato per indicare il favoloso, lo stravagante il fantastico e lirreale. Fu riscattato da questa connotazione negativa durante il secolo successivo, in cui venne usato per indicare scene e situazioni piacevoli del tipo di quelle che comparivano nella narrativa e nella poesia romantiche. Gradatamente il termine romanticismo venne ad indicare il rinascere dellistinto e dellemozione, che il prevalente razionalismo del secolo XVIII non aveva mai interamente soppresso (Baugh).

F. Schlegel colleg il romantico con il romanzo: romantica era la moderna forma darte contrapposta a quella medievale. La nascita del romanticismo Il romanticismo in senso stretto nasce in Germania sul finire del XVIII secolo, e si sviluppa per opera soprattutto del circolo formatosi intorno ai fratelli Wilhelm e Friedrich Schlegel e alla rivista da loro fondata, Athenum. Gli Schlegel erano in contatto con Fichte, uno dei maggiori esponenti dellIdealismo, e poi avrebbero conosciuto laltro grande filosofo del tempo, Schelling. Maggior poeta del gruppo fu Novalis. Lo Sturm und Drang Il romanticismo non nacque dal nulla. Gi a partire dal 1760 vari poeti e scrittori avevano dato vita ad un movimento, lo Sturm und Drang (tempesta e impeto) nel quale si era manifestata una grande ansia di rinnovamento. Herder, Goethe e Schiller avevano enunciato alcuni principi estetico-filosofici: larte e la vita devono liberarsi da principi e regole prestabilite (di qui lesaltazione del genio); la natura forza onnipotente e creatrice di vita;

il sentimento e la spontaneit vanno rivalutati in contrapposizione agli artifici della civilt; lo spirito di rivolta deve portare a valorizzare lidentit pi autentica e profonda dellindividuo; larte deve guardare a territori inesplorati, anche di tipo trascendente. La sensibilit romantica
Inteso come fatto psicologico, il romantico [...] un fatto di sensibilit, il fatto pura e semplice, appunto, della sensibilit, quando essa si traduca in uno stato di eccessiva o addirittura permanente impressionabilit, irritabilit e reattivit (Mittner).

Il romanticismo si connot come movimento antilluministico ed elabor una nuova concezione del mondo. Al romantico, infatti, il mondo appare inadeguato rispetto ad unesigenza di infinito che si agita nel cuore delluomo, che si sente dunque un estraneo: la sua patria altrove. Da qui nasce anche una profonda malinconia, che genera un aspirare e un tendere a mete indefinite. Luomo tende perch intuisce che oltre sua finitezza si danno valori che potrebbero compierlo. Il termine pi tipico per indicare questo stato danimo Sehnsucht (struggimento), desiderio che non pu mai raggiungere la propria meta, perch non la conosce e non vuole o non pu conoscerla. La scoperta della dimensione simbolica Lilluminismo aveva privilegiato la ragione e le sue funzioni. I romantici, invece, sottolineano la dimensione a-razionale (talvolta irrazionale) delluomo: lindividuo non tanto un essere di ragione quanto unanima sensibile. La passione generosa, il forte sentire sono caratteristici della sensibilit romantica. I romantici valorizzano forme di conoscenza fondate sullintuizione o sullilluminazione, che sono in grado di varcare quei limiti dellesperienza sensibile a cui la ragione invece si deve attenere. Per gli illuministi il mondo composto da segni da leggere razionalmente. Per i romantici, invece, il mondo fatto da simboli che vanno decifrati e che svelano un altro mondo dietro le apparenze. Essi hanno riscoperto la dimensione simbolica della realt.

Il Romanticismo

Di conseguenza, oltre alla scienza, altre forme di conoscenza (la religione, la filosofia) possono essere valide. Valorizzando lintuizione, inoltre, essi danno dellarte uno strumento di grande rilievo della conoscenza umana:

Il poeta comprende la natura meglio dello scienziato (Novalis)


Lindividualismo I romantici valorizzarono lindividualit dellessere umano, che si avverte come fonte autonoma delle proprie scelte. La maggior parte dei romantici fu a-politica: a disagio nella realt oggettiva della vita pubblica e sociale, essi privilegiarono il proprio universo soggettivo. Da qui deriv una straordinaria capacit di analisi delle passioni e dei sentimenti. Radicalizzazione dellindividualismo il titanismo: luomo romantico aspira allinfinito ed insofferente nei confronti della sua finitezza: in questa insofferenza si radica latteggiamento di ribellione verso tutto ci che un limite o una regola e la sfida incessante a tutto ci che, per la sua finitudine, appare impari o inadeguato nei confronti dellinfinito. Prometeo assunto dai romantici come il simbolo di questo titanismo [...]. I Greci vedevano in Prometeo il titano che paga giustamente il dio dellavere rotto lordine fatale del mondo, donando agli uomini luso del fuoco, Il romanticismo invece esalta in Prometeo il ribelle al volere del fato (Abbagnano). Il titanismo, cos, si risolve in una protesta universale e generica che non pu impegnarsi in alcuna decisione concreta.
Lindividuo antinomici: attivismo e privilegiamento del fare da una parte, tendenza verso la contemplazione dallaltra; ottimismo e pessimismo; esaltazione e depressione (o tedium vitae o spleen). romantico appare profondamente ambivalente, unendo comportamenti

La natura

La natura per i romantici non pi semplice scenario della vita umana ma acquista un valore autonomo. Gli illuministi concepivano la natura come una macchina, un meccanismo regolato da rigorosi nessi causali di cui possibile rinvenire le leggi. Per i
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romantici la natura invece un organismo vivente e dinamico: la natura pulsa, respira. In alcuni la natura diventa la creazione di Dio e talvolta lespressione stessa del divino (c, dunque, il recupero del panteismo di derivazione spinoziana e bruniana). Strettamente connesso a questo senso della natura il senso panico, ossia il senso dellappartenenza alluno-tutto, il sentire di essere parte della totalit:

Essere uno con il tutto, questo il vivere degli dei (Hlderlin)


La riscoperta delle culture nazionali e la storia
[La rivolta contro loccupazione delle armate napoleoniche port alla] appassionata contrapposizione della pi completa autonomia dei singoli popoli al cosmopolitismo illuministico, lesaltazione della loro originalit e libert. Nellasprezza dellurto contro i vittoriosi eserciti francesi, la lotta per lindipendenza si trasform rapidamente in difesa generale di tutto ci che poteva apparire come patrimonio caratteristico dei paesi occupati o minacciati: difesa dei loro istituti, delle loro pi antiche tradizioni, dei costumi locali, dei culti, della poesia nazionale (Geymonat).

La difesa del patrimonio tradizionale si tradusse nellappassionata valorizzazione di ogni ricerca storica. Essi ritengono che la storia sia mossa da una forza razionale e provvidenziale, un principio spirituale di derivazione divina, per cui nessun avvenimento privo di significato, e tutti contribuiscono ad un percorso. La storia, dunque, ha un fine ed piena di senso. Di qui la grande apertura alla ricerca storica e lattenzione per periodi (come il Medioevo) trascurati o disprezzati dagli illuministi.

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