You are on page 1of 4

IL GIORNO DELLA MEMORIA Nuovo antisemitismo, antisionismo radicale, negazionismo e giudeofobia islamizzata in Europa (II\II)

Il nuovo filoislamismo progressista diviene un trampolino di lancio per una nuovo giudeofobia, mentre si rispolverano, in chave filoislamica, vecchie tesi antiebraiche Alexandre del Valle (Geopolitico) Sostituzione della Memoria e nuova giudeofobia islamizzata e progressista Lantisemitismo del passato si basava sul postulato che gli Ebrei, popolo senza uno Stato, fossero la causa dei mali del mondo intero e fossero incapaci di patriottismo. Il popolo errante era maledetto e complottava contro le Nazioni e le religioni degli altri. La giudeofobia moderna, cosidetta antirazzista, progressista, filopalestinese, descritta dallarticolo precedente, si fonda invece su un postulato inverso: lo Stato ebraico la quintessenza del Male nazionale. Secondo lopinione internazionalista, marxista e terzomondista, concepita per delegittimare il principio di nazione in virt di una rivoluzione permanente e destinata a edificare societ senza classi e senza frontiere, gli Ebrei non sono buone vittime se non in quanto diaspora apolide (lEbreo errante universale). Ma da quando i figli dIsraele, una volta imparata la lezione della Shoah, hanno costruito il loro stato contando solo sulle proprie forze per sopravvivere, rifiutando la strumentalizzazione della loro sofferenza da parte dei nemici della nazione e essendo solidali con Israele, lo Stato degli ebrei appare ovviamente come il peggiore tra gli Stati. In questo modo, Israele diventato per motivi profondi e ideologici lEbreo tra gli Stati, lo stato paria, tra tutti il peggiore. Un simile ribaltamento dellenunciato giudeofobo spiega i paragoni sanguinari tra Israele e le SS, il nazismo, la nuova Shoah palestinese (nakbah) espressi dalla sinistra filopalestinese europea e dai suoi alleati rossi, verdi e neri antisionisti. Secondo questa nuova giudeofobia, il male israeliano si basa sul seguente sillogismo: se lOlocausto fosse strumentalizzato dalla sinistra per screditare lo Stato nazione occidentale, cos come il nazismo, lo Stato dIsraele lo riabiliterebbe; quindi necessario distruggerlo nazificando gli ebrei i quali sterminano i palestinesi che sono senza uno Stato. Il dolore transnazionale (Umma islamica) di questi ultimi rappresenta il nuovo vettore di discredito dello Stato-nazione occidentale. Israele, per smettere di essere la prova, attraverso lOlocausto, dellessenza malefica della Nazione, diventato automaticamente lo Stato nazifascista; la nuova prova, attraverso lOlocausto degli arabi, della perversit della nazione, di cui i rossi sognano di struggere ogni frontiera a cominciare da quelle delle democrazie occidentali. Per questo la sinistra terzomondista europea non pu perdonare il ritorno nazionale (alyah) del popolo ebraico nella sua terra dorigine, poich gli Israeliti avevano commesso linespiabile peccato di impedire il recupero della loro Memoria dolorosa, ormai nazionalizzata e conservata in Israele (yad vashem). Cos, librida vulgata del terzomondismo islamo-sinistrorso ha potuto, attraverso unincredibile sostituzione di ruoli, fissare nelle coscienze la rappresentazione ribaltata del nuovo Davide araboislamizzato che sfida valorosamente il Golia sionista nazificato. In questo modo i veri ebrei, ossia il Popolo-Vittima, sono gli arabi-musulmani e i veri nazisti sono gli israeliani. In Francia, lideatore pi conosciuto e mediatizzato di questo spietato ribaltamento, il filosofo freudiano-maoista Alain Badiou, denuncia nella sua opera Circostanze 3 il futuro genocidio palestinese, e propone di sostituire Israele con una Palestina laica e democratica. Dice che bisognerebbe dimenticare lOlocausto per poter risolvere il problema del Medio Oriente. E denuncia la sacralizzazione linguistica del termine ebreo . Per lui, il cattivo Ebreo sarebbe quello che sostiene i capitalisti-dominanti e gli imperialisti americano-sionisti. Al contrario, i Buoni e veri ebrei simbolici sono i poveri, i senza terra, i palestinesi, le vittime della repressione dello Stato, sovvertimento dei ruoli che

consente di stigmatizzare gli ebrei non-nemici di Israele, o di destra, anche a nome di una pretesa giudeofilia alla Sartre che mal dissimula una riprovazione radicale degli ebrei non conformi, essendo in maggioranza solidali con Israele. Usando un simile linguaggio, lintellettuale comunista portoghese Jos Saramago dichiar, di ritorno dalla Palestina, che: Ramallah Auschwitz, e Israele uno Stato fascista-nazista e razzista. Il suo omologo No Global francese, il leader trotzkista-ecologista anti-Mc Donalds diventato europarlamentare Jos Bov, afferm nel 2005 che la campagna condotta dal governo Sharon contro il terrorismo palestinese si avvicina agli atti commessi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; in base a questo nuovo internazionalismo anti-giudaico-cristiano (poich le nazioni non-occidentali, anche dittatoriali, sono di per s legittime) che si spiega il silenzio delle autorit politiche e mediatico-intellettuali europee di fronte alla nuova giudeofobia islamica manifestatasi, in particolare, in Francia e in Belgio, questi ultimi anni, negli attacchi alle sinagoghe, nelle aggressioni contro propriet ebraiche, ebrei ecc. LEuropa di Monaco del 38 ancora pi muta di fronte allo scatenarsi della nuova giudeofobia e al negazionismo che si sono impadroniti del mondo islamico da una ventina di anni. Le tracce del loro totalitarismo e del loro odio si manifestano ora fin dentro le Nazioni Unite, a Durban nel 2001 e anche nel 2009 (Durban II vedi infra), durante i grandi summit internazionali, alla sotto-commissione per i diritti dellUomo di Ginevra oppure alle riunioni della potente Conferenza Islamica (OCI) a Jeddah, mascherate da reazioni alle caricature di Maometto pubblicate in Danimarca o allislamofobia occidentale e israeliana. Banalizzazione della giudeofobia in Europa e allONU Atto fondante del nuovo fronte giudeofobo e antisraeliano terzomondista e antioccidentale stata la Conferenza mondiale dellONU Contro il razzismo, la xenofobia e la schiavit, tenutasi a Durban dal 28 agosto al 7 settembre 2001. In occasione di quellincredibile evento, lOccidente e Israele sono stati oggetto degli attacchi pi violenti mai formulati alle Nazioni Unite e mascherati da lotta alla schiavit e al colonialismo; nuove vesti progressiste ed esotiche dellattuale totalitarismo giudeofobo e antioccidentale. Sotto la pressione dei paesi della Conferenza Islamica (OCI), dellAfrica nera e dellAmerica latina, ma anche delle innumerevoli associazioni di sinistra presenti nel mondo intero, una Conferenza che mirava a lottare contro il razzismo stata trasformata in un vero tribunale giudeofobo e antisraeliano, dove stato denunciato solo il razzismo sionista ma taciute le altre forme di razzismo e di antisemitismo in terra dislam. che viene liberamente venduto negli stand degli avvocati della Lega Araba. La Conferenza di Durban si trasformata in un forum per il razzismo. Numerosi Stati hanno tentato di minimizzare o di eliminare ogni riferimento allOlocausto, di ridefinire o ignorare lantisemitismo. Riferimenti ai Protocolli dei Savi di Sion, al Mein Kampf, minacce fisiche contro gli ebrei, insulti e inviti al boicottaggio di tutto quello che rinviava ad Israele e agli ebrei ecc. Inoltre, per provare il razzismo di Israele, gli organizzatori di Durban I hanno preteso che la risoluzione 3379 dellONU (1975) che parificava sionismo e razzismo, successivamente annullata- venisse ristabilita, trasformando Israele in un insuperabile orizzonte del Male e delloffesa suprema. La mozione dellONU del 1975 servita da fondamento per considerare il sionismo una forma di razzismo. La conclusione politica stata immediata: sionismo=nazismo e antisionismo=antirazzismo, promuovendo a progressisiti, emancipati e illuministi i sostenitori della scomparsa dello Stato ebraico dIsraele. Durante il discorso di chiusura pronunciato dal dittatore comunista Fidel Castro, agli intramontabili slogan di Palestina libera si accompagnavano quelli di Morte agli ebrei. Circolavano volantini anonimi con limmagine di Hitler e la scritta: E se avesse vinto? Non ci sarebbe stato n Israele n il sangue palestinese versato. Lislamofilia e lantisionismo radicali della Sinistra italiana ed europea Queste tesi giudeofobe basate sulla teoria del complotto sono anche molte apprezzate a Sinistra e nel seno dellestrema sinistra giudeofoba, anti-americana e filo-palestinese. Daniela Santus, docente di Geografia Culturale presso lUniversit di Torino, ha perfettamente descritto il nuovo fenomeno di avvicinamento tra lestrema sinistra italiana, i movimenti comunisti o No Global e quelli antisemiti o islamisti pro-palestinesi. Un fenomeno di leggitimazione e di banalizzazione di un nuovo antisemitismo in funzione pro-palestinese o antisionista radicale che ha sedotto anche una parte dei No Global e un numero impressionante di giovani studenti. Come lo osserviamo nelle universit italiane e europee, molti alunni

inceccatti da questa propaganda di odio anti-israeliano non esitano pi a schierarsi apertamente a favore dei movimenti palestinesi terroristi. Distribuiscono volantini che dipingono i resistenti islamo-palestinesi col Kalashnikove sottotitoli che inneggiano alla guerra totale. Sempre pi spesso, questo movimento inquietante fa proprio i classici stereotipi antiebrei e li reintegra dentro della vulgata di demonizzazione dIsraele. Questa Sinistra pro-pelstinese ed antisionista che pretende sempre essere antirazzista attribuisce a Israele una parte dei simboli negativi solitamente inerenti alla propaganda anti-ebrea ed anti-giudaica. Paralmente, fra la famiglia politica destrema sinistra pi radicale (Maosisti, Bordighisti e brigadisti), la stessa Shoah sempre pi banalizzata (a volte negata) attraverso i paragoni tra il genocidio ebreo e colui che sarebbe organizzato dallo Stato dIsraele contro i Palestinesi (Naqbah, catastrofe). Alcuni eventi occorsi da qualche anno sono particolarmente preoccupanti e dimostrano la progressione e la banalizzazione dellideologia dellodio anti-israeliano e giudeofobo. Ricordiamo gli intellettuali di sinistra in prima fila durante le dimostrazioni e petizioni per il boicottaggio dIsraele e della Fiera del Libro. Ricordiamo le bandiere delle Brigate Ebrache bruciate il 25 aprile 2007 e i rappresentanti dei Comunisti Italiani del Piemonte indignati dalla presenza dIsraele invitata al Salone del Libro . In concomitanza con la manifestazione del Forum Palestina in cui si bruciarono le bandiere israeliane ed americane per protestare contro gli incidenti a Gaza, ricordiamo che lOnorevole Oliviero Diliberto (comunisti Italiani), che vantava una antica amicizia con il leader del movimento terrorista libanese Hezbollah, ferocemente anti-ebreo e antisionista, Hassan Nasrallah, invio a Beirut nella sede dei miliziani sciiti il responsabile esteri del partito, Jacopo Venier, collo scopo di mostrare che i Comunisti Italiani erano pi vicini ad Hezbollah del ministro degli Esteri stesso e che rappresentavano lala pi intransigentemente favorevole ai gruppi armati libanesi aiutati dalla Siria e dallIran totalitari Ricordiamo anche lonorevole Diliberto in capofila di un coarteo nel quale furono ancora bruciate le bandiere israeliane. Daniela Santus assieme a Ugo Volli, professore alla facolt di Lettere, denunciano un clima non pi respirabile in Italia dal 2005, in particolare dal boicott della Fiera del Libro e la guerra dei 33 giorni contro il Hezbollah (agosto 2006). Ormai s scatenata una vera e propria caccia allisraeliano, deplora la Santus. Rircordiamo la tempesta sulla Fiera del Libro, rea daver invitato Israele come Paese ospite donore. Siamo stufi di veder propagandate idee antisemite in uno spazio pubblico universitario che dovrebbe essere un luogo di ricerca e di studio. I due professori protestano contro una black list diffusa in rete, tra i professori ebrei accusati di fare lobby a favore di Israele. Daniela Santus era gi stata contestata nel 2005 dal CUA, il Collettivo universitario autonomi, per aver invitato a una lezione il viceambasciatore di Israele Elazar Cohen e per aver appoggiato il sionismo. Per quanto riguarda anche la Sinistra di governo, reputata rispettabile e raggionevole, ricordiamo che in novembre del 2006, Massimo DAlema (PD, ex-Ministro degli Affari Esteri) andato a Beirut a passeggiare nel quartiere sciita sottobraccio con il rappresentante di Hezbollah. DAlema si mostro seduto con la keffiah palestinese accanto a Hilarion Capucci, il vescovo ausiliare dAntioche des Melkites ed Archivescovo titolare di Cesaro, il quale era stato arrestato dagli Israeliani mentre trasportava armi (fu liberato su richiesta di Paolo VI). Infine, va ricordato che Franco Giordano, segretario di Rifondazione Comunista, chiese pubblicamente il ritiro dei soldati da Kabul ed il loro invio in Libano, per bloccare le truppe dello stato ebraico attestate lungo il confine libanese, come se la protezione di Hezbollah contre Israele sarebbe una missione pi importante della lotta ai Talebani afghani utra fondamentalisti e legati a Al Qada Radio Islam, quando il diritto allasilo in Svezia favorisce i militanti giudeofobi e nazislamici arabi Le principali e pi estremiste tesi della nuova giudeofobia europa e mondiale si ritrovano anche negli scritti e nelle conferenze di una rete negazionista-nazislamica europea filoiraniana molto particolare che ha sede in Svezia, e che diffusa e acclamata in tutta Europa: Radio Islam (vedi http://radioislam.net). Animata dal marocchino di nazionalit svedese Ahmed Rami, Radio Islam uno dei pi importanti siti islamisti antisemiti che rappresenta uno dei forum privilegiati di collegamento tra integralisti islamici e neonazisti e dove i due movimenti si scambiano informazioni e messaggi. (i contatti di Radio Islam in Francia sono la Libreria rumena antitotalitaria, Vielle Taupe e i siti nationalbolchevik e AAARGH). Nel 1972 Ahmed Rami, ex ufficiale dellesercito marocchino, vicino al generale Oufkir, fu lautore del tentato colpo di stato di Skhirat ai danni di Hassan II. Dopo essere sfuggito alla giustizia marocchina, si rifugi in Svezia dove ottenne asilo politico, impar la lingua, strinse rapidamente rapporti con militanti filoarabi locali, ambienti finanziari e diplomatici iraniani e alcune ambasciate arabe che laiutarono a sviluppare un intero sistema di

aggregazione radiofonico e telematico islamico-revisionista. Nel 1987 fond Radio Islam assieme a David Janzon, membro del vecchio gruppuscolo nazista Sveriges Nationella Frbund. Radio Islam promuove quindi da anni e grazie al diritto di asilo tutte le opere giudeofobe e naziste, come i Protoccolli dei Savi di Sion, il Mein Kampf o Il testamento di Hitler. Radio Islam gestita collettivamente da una ventina di persone dislocate nel mondo e il server ospitante si trova al di fuori della Svezia. Antisemitismo fanatico, neonazismo, negazionismo: costituiscono lo stesso programma sia della radio che dellomonima rivista creata nel 1994. Le prime divulgazioni informatiche dei testi di Faurisson, il famoso negazionista dellOlocausto, sono opera di Ahmed Rami. Gli altri revisionisti mondialmente famosi a sinistra come alllestrema destra, quali Serge Thion, Pierre Guillaume, David Irving e lessenziale della gamma mondiale del negazionismo e dellultra-giudeofobia si trovano anche loro su Radio Islam. Ahmed Rami stato anche il portavoce del negazionista neonazista di origine tedesca Ernst Zndel. Per un certo periodo il portale ha ospitato anche un sito di cattolici integralisti violentemente antisemiti, Holywar, uno di un partito di estrema destra russa ultranazionalista, Pamiat, e perfino pagine neonaziste spagnole ecc. Tornando in Italia In Italia, listigatore antisemita cattolico Maurizio Blondet, che sviluppa le stesse tesi di quelle espresse da Radio Islam e Ahmed Rami in Svezia, ha conosciuto anchegli una popolarit trasversale rosso-bruno-verde sul web dopo essersi specializzato nella negazione dell11 settembre e nella tesi del complotto giudaico-massonico. Maurizio Luigi Blondet, giornalista e scrittore italiano vicino allarea cattolica integralista, ex inviato speciale di Il Giornale e dellAvvenire, dirige le edizioni Effedieffe. La maggior parte dei suoi scritti riguarda i poteri occulti e le oligarchie. Dopo l11 settembre Maurizio Blondet si impegnato a divulgare le tesi revisioniste del antisionista marxista francese negazionista Thierry Meyssan, spiegando che gli attentati di Manhattan ad opera di fondamentalisti islamici sarebbero stati il frutto di un complotto americano-sionista destinato a distruggere la resistenza islamica al Governo Mondiale, cos com descritto nei Protocolli dei Savi di Sion e a cui spesso fa riferimento lautore. Blondet attivo anche nella ricerca delle origini ebraiche, bench antiche, dei grandi Papi cospiratori; ha prodotto prove sullascendenza ebraica del defunto Papa Giovanni Paolo II presentate nellopera Cronaca dellAnticristo. Testimonianza di una nuova convergenza rossobruno-verde offerta dalla riformulazione di determinate tesi di Blondet da parte di alcuni esponenti dellultra sinistra. Fatto evidente consultando il sito No Global http://www.edoneo.org o la pagina http://smart.tin.it/rancinis/fiamma.html, in cui si trovano gli articoli del teorico italiano dellalleanza catto-islamista contro i decadenti e i giudeo-massoni. Le posizioni di Blondet hanno anche registrato una certa rispettabilit da quando sono state espresse e sviluppate in alcune opere collettive di larga scala e molto mediatizzate quali Zero, lavoro dedicato alla negazione degli attentati islamisti di Manhattan e del Pentagono del 2001 e scritto assieme a famosi esponenti dellantiamericanismo e del revisionismo come Thierry Meyssan.

You might also like