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SINCRONICIT, COMUNICAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO Sincronicit e funzionamento del cervello di Karl Pribram - estratto da "La syncronicit l'ame

et la science" Nel 1961 ho visitato il Museo della Scienza e dell'Industria di Chicago. Al cent ro del museo era esposto un dispositivo il cui scopo era di illustrare la natura dei modelli statistici. Grosse biglie di acciaio vengono lasciate andare da un soffitto a volta alto quanto tre piani. Essi finiscono per arrivare al centro di un avvallamento di tipo gaussiano, provocando un rumore assordante. La descrizi one che il Museo d di questo dispositivo fa notare l'impossibilit di prevedere il percorso di una biglia in particolare, ma sottolinea che il risultato globale de lla caduta sempre prevedibile, secondo la legge di distribuzione di Gauss: quest o il mistero delle probabilit ed l'oggetto dei modelli statistici che ci permette di pervenire a un risultato. Dieci anni dopo, Jacques Monod nell'affascinante o pera 'Il caso e la necessit', manifestava il suo imbarazzo di fronte allo stesso mistero cos come esso si presenta in biologia. Come era possibile, si domandava M onod, che tanti eventi, dovuti al caso, finissero per dare forme, manifestazioni stabili, di cui sono costituiti gli organismi? Per me, l'enigma di Chicago era differente da quello contenuto nel libro di Mono d. Ero sorpreso che il Museo non avesse menzionato, nella descrizione, il fatto che le biglie, cadendo, passavano attraverso un immensa griglia simmetrica in ma teria plastica! Nell'analizzare il libro di Monod mi sono servito di questa espe rienza per suggerire che esiste 'una reciprocit universale della costrizione', co s come si manifesta, in una struttura fisica e biologica, dove il carattere fortu ito degli eventi ' costretto' da una struttura. Il sistema di Gauss pertanto un r iflesso della struttura simmetrica, attraverso la quale passano le biglie, ed an che un riflesso dell'impossibilit di prevedere il percorso di ciascuna biglia, al l'interno della struttura stessa. Oggi vorrei mantenere l'idea di reciprocit per approfondire un altro mistero: quello della sincronicit. Anche qui sembra si prod ucano degli eventi dovuti al caso che descrivono modelli portatori di senso. Jun g ha inventato il concetto di sincronicit. Egli aveva fatto alcune osservazioni m olto simili a quelle rilevate da numerosi altri ricercatori e venne sollecitato dalle connessioni evidenti fra queste diverse osservazioni e pens che le scoperte in corso nella fisica quantica contenevano gli elementi che potevano permettere di risolvere questo enigma. In fisica quantica e nucleare, come nelle osservazioni di Jung, apparivano in ef fetti degli eventi che sembravano essere connessi ma la cui relazione sfidava qu alsiasi spiegazione in termini ordinari. Nella sperimentazione del 'paradosso' d i Einstein-Podolsky-Rossem, o nelle osservazioni sollevate dal teorema di Bell, le perturbazioni di una particella elementare possono immediatamente 'influenzar e' un'altra particella che si trova a distanza, quando la sola relazione fra le due particelle dovrebbe normalmente derivare dal fattore temporale. All'interno del nucleo, possibile descrivere matematicamente l'apparizione di quarks, ma que ste descrizioni implicano il rovesciamento occasionale della freccia del tempo o della causalit. Quello che viene descritto in fisica e nelle osservazioni di Jun g, sono delle correlazioni, cio delle connessioni acausali e dunque a-temporali. Qualsiasi osservazione inizia notando delle correlazioni. Quello che produce dif ficolt il tentativo di determinare un ordine di casualit in seno alle correlazioni . Il famoso esempio di David Hume del gallo che canta e del sole che si leva tip ico. Il gallo canta, poi il sole si leva. Ci si aspetterebbe che il primo evento sia la causa del seguente, ma nel caso del gallo e del sole, la causalit sembra propagarsi in senso diverso: a un esame pi profondo, risulta infatti che i ritmi circadiani del gallo sono determinati dal sorgere del sole. In fisica quantica, Bohr e Heisenberg hanno sottolineato l'importanza dell'osservatore e dello strum ento di osservazione scelto. Pertanto l'esempio del gallo e del sole dovrebbe su ggerire che si studiano i cervelli per vedere se non ci siano certi meccanismi come era il caso dei ritmi circadiani -, che spieghino le correlazioni osservat

e. Io penso che questi meccanismi esistano e questo ci riconduce sia alla fisica che alla sincronicit. Si constatato che ciascun campo recettore di una cellula d ella corteccia si armonizza approssimativamente con un'ottava di frequenza spazi ale. Le cure armoniche dei campi recettori adiacenti si sovrappongono; inoltre, come ognuno sa, esiste una corrispondenza fra le superficie sensoriali, i muscol i del corpo e le loro proiezioni su questa o quella area corticale. Dato il modo in cui il meccanismo sensorio-corticale funziona, esso pu essere comparato a un pianoforte. Quando uno stimolo colpisce un recettore sensoriale, il recettore ag isce pressappoco come reagisce un tasto di un pianoforte. L'eccitazione sospinta fino al campo recettore (la corda), alla quale collegata dalla 'tavola d'armoni a' della corteccia, facendo nascere una risonanza. A partire dalla massa di questi campi recettori, ciascuno armonizzato con una pa rticolare banda di frequenza spaziale di larghezza ben delimitata, i criteri com posti, per esempio, della visione spaziale possono essere riconosciuti. La matem atica che descrive la relazione fra la configurazione spaziale delle griglie uti lizzate per studiare i campi recettori e la curva armonica delle frequenze spazi ali corrispondenti a questi campi, consistono in quelle che vengono chiamate tra sformazioni di Fourier. Il teorema di Fourier stabilisce che ogni modello, quals iasi sia il suo grado di complessit, pu essere analizzato in fattori che si compon gono di onde regolari e differenti di frequenza e di ampiezza. In fisica quantic a, l'effetto sembra precedere la causa, o meglio non abbiamo alcuna base che per metta di comprendere la correlazione osservata. Una volta compresa la natura del campo di trasformazione, la sua presenza pu aiutare alla comprensione di numeros i livelli. dove questa ubiquit forse meglio posta in rilievo fra energia e massa: E = m. c2. In fisica quantica E, energia, viene misurata in termini di momento; m la massa dei gravitoni che appaiono in certe posizioni; c la velocit della luc e che determina la freccia del tempo. (Alla velocit della luce, il tempo resta im mobile). cos la parte destra dell'equazione di Einstein rappresenta lo spazio/tem po cos come abbiamo l'abitudine di percepirlo. Quanto alla parte sinistra, essa r appresenta il momento, cio il potenziale di energia disponibile in ogni istante. Ed perci un termine non localizzato, che, in effetti, collegato allo spazio - tem po attraverso la trasformazione di Fourier. Il cervello ha la capacit di operare secondo un modo spazio - temporale, e un mod o non - localizzato. Perch in fisica quantica siamo costretti ad osservare o l'un o o l'altro? Riconoscere l'esistenza di un campo non - localizzato di trasformaz ione, nel quale hanno luogo delle correlazioni, e soltanto esse, ripone le osser vazioni desunte, sotto il concetto di sincronicit, nel quadro generale in cui tro viamo anche altre osservazioni di non - localizzazione. La sincronicit sembra biz zarra, perch i nostri sensi e i nostri cervelli sono programmati per ricercare ca usalit immediate, quando vengano osservate soltanto delle correlazioni. Nel caso della sincronicit, come nel caso del gallo e del sole e in quello di fisica quant ica, le relazioni causali non possono essere introdotte che facendo riferimento all'osservatore che sta dietro le correlazioni. Il cervello dell'osservatore dot ato di capacit di trasformazione che permettono di stabilire un ordine non locali zzato e un ordine spazio - temporale degli eventi. Molte domande restano irrisol te, e difficili... perch l'ordine spazio - temporale molto pi facile da raggiunger e dell'ordine non localizzato? Gli ordini complementari di spazio - tempo e dell a non - localizzazione sono esaustivi, coesistono altri ordini che ancora non so no stati scoperti? (Questa domanda pone il problema dei mondi multipli possibili ). Per mezzo di quali meccanismi le esperienze mistiche, che manifestano sovente delle propriet di non localizzazione, vengono ad accadere? E per finire, l'ordin e spazio - temporale. l'ordine non - localizzato e tutti gli altri ordini possib ili, sono interamente una costruzione dei nostri sensi e dei nostri cervelli, o riflettono una cosmogonia universale alla quale i nostri sensi e i nostri cervel li partecipano? Ai nostri giorni, sembra essenziale armonizzare gli sforzi reali zzati dalle scienze della vita con quelli delle scienze fisiche. E' solo un seco lo che stata elaborata una psicofisica sensoriale e quantitativa, a partire da q uesta convergenza. Oggi si fa sentire il bisogno di sviluppo di una scienza fond

ata sullo studio del cervello, che possa ricomprendere sia la fisica moderna che la natura spirituale dell'essere umano. Nuova teoria della sincronicit vede gli eventi psicologici come comunicazione fra emisferi Una nuova teoria connessa alle sincronicit - come individuare queste coincidenze significative, come 'leggerne' il significato, o speculare sul loro possibile sc opo - ha provocato un forte interesse ad un recente incontro annuale dei ricerca tori di parapsicologia, associati al St. Mary's College, Moraga California. Fors e avvenuta una svolta di metodo e di approccio: molti ricercatori hanno proposto alla tribuna una visione rinnovata della struttura statistica classica. stato d a pi parti auspicato che la ricerca assuma un approccio pi esperienziale e immagin ativo, per comprendere fenomeni cos elusivi. La teoria della sincronicit, proposta da Barbara Honegger del Washington Research Center di San Francisco stato uno d egli approcci pi recenti che ha trovato vasta eco nel convegno. La sincronicit fa riferimento alle coincidenze significative e sensazionali discusse per la prima volta dal biologo Paul Kammerer nel libro 'The law of seriality' del 1919 e defi nita da C.G. Jung ed il Nobel per la fisica Wolfang Pauli nel 1955. Esempi di si ncronicit: un incontro inaspettato, con una persona che ne aveva molto bisogno... una sequenza improvvisa ed improbabile di parole e simboli correlati in un brev e periodo. Questi eventi sembrano a volte evocare tutto lo spettro di fenomeni p sichici quali, telepatia, propognizione e chiaroveggenza -piuttosto che una sing ola modalit, come ad esempio la telepatia. La Honnegger suggerisce che le sincron icit sono strategie dell'emisfero intuitivo destro per comunicare bisogni inconsc i e soluzioni, proposte all'emisfero sinistro per mezzo del linguaggio simbolico , di eventi, oggetti e 'coincidenze'. La ricercatrice sostiene che l'emisfero de stro ha una cognizione vasta e sottile del linguaggio ma ostacolata dalla pro pr ia incapacit neuronale di controllare la parola e lo scritto, pertanto manda avve rtimenti all'emisfero sinistro - la mente 'conscia' - per mezzo dell'attenzione psichica involontaria verso certi oggetti o informazioni. Se uno prende nota del la coincidenza e di altre occasioni con effetti insoliti - quando ci si trova at tratti da qualcosa senza una ragione apparente - queste circostanze si legano co n una specie di meta-linguaggio, lungo le settimane, con un filo di libera assoc iazione di parole e simboli molto simile al filo delle associazioni provenienti dai sogni. La Honnegger prospetta che le sincronicit accadono e vengono scoperte in una sort a di ricordo di sogno associato all'emisfero destro, infatti le persone che hann o subito la separazione chirurgica degli emisferi del cervello, non sono di soli to in grado di ricordare i sogni. La Honnegger prospetta che le sincronicit accad ono e vengono percepite in una sorta di stato di veglia paradossale, quale contr oparte del cosiddetto sonno paradossale REM. Cosi come la gran parte della gente non ricorda i sogni, la gran parte delle persone non si accorge delle sincronic it o se ne dimentica immediatamente. La Honnegger ha tenuto testimonianza scritta sotto forma di diario di tali eventi per 17 anni, ha diretto workshops e semina ri diretti alla percezione della sincronicit. "Al contrario di quanto ritiene l'o pinione popolare, gli eventi sincronici non sono rari ma piuttosto umani". "Cosi come le persone che ricordano poco i sogni riportano un aumento dei sogni ricor dati, se svegliate durante il sonno REM, quelli che bloccano le sincronicit i cui eventi venivano loro presentati mentre stavano accadendo, hanno spesso espresso incredulit che tali coincidenze sensazionali avrebbero potuto essere percepite". Questa teoria offre un nuovo approccio sperimentale al fenomeno (il diario e la sua analisi) e una possibile interpretazione del loro scopo, pur riconoscendo c he tutto ci non spiega come avvengano le sincronicit specialmente quelle che richi edono l'interazione di eventi nelle vite di parecchie persone contemporaneamente "possiamo iniziare a svelare alcune regole, possiamo imparare a vedere certe co rrispondenze, ma il meccanismo in s rester probabilmente occulto - letteralmente n ascosto".

Sincronizzazione degli emisferi: la chiave dell'intuizione? L'intuizione, una funzione che negli scorsi anni stata spesso attribuita all'emi sfero destro del cervello, potrebbe invece essere il risultato di una inconsueta sincronizzazione tra entrambi gli emisferi. Le indicazioni in questo senso veng ono da delle ricerche di biofeedback dove i soggetti degli esperimenti imparavan o a sincronizzare l'attivit bilaterale delle loro onde cerebrali. Nelle prove alt ernavano periodi di quiete a periodi di attenzione costante focalizzata che si a ccompagna con la sincronizzazione bilaterale. In questi periodi di attenzione fo calizzata i soggetti riportarono di aver spesso provato degli sprazzi di intuizi one creativa. La ricercatrice di biofeedback Jean Millay, a un recente congresso dell'associazione americana per la ricerca educativa, ha dato delle dimostrazio ni della sincronicit bilaterale per mezzo della 'scultura di luce' usata nell'add estramento dei soggetti. La 'scultura' una scatola con delle righe di luce che s i allontanano, ogni fila con un colore diverso, formando una parte di una strutt ura tridimensionale. I colori rappresentano diverse frequenze, alfa, beta, delta e theta. Ci sono anche dei colori per degli artefatti che non sono onde cerebra li, generati da attivit muscolari. La sincronizzazione viene segnalata sia da un suono che da una configurazione. La scultura era stata concepita quando la Mille y, per gioco, aveva incorporato le luci di un albero di natale in una apparecchi atura di biofeedback e aveva scoperto che poteva accendere e spegnere le luci co n certe frequenze del cervello. L'ingegnere di biofeedback Tim Scully, che ha as sistito la Millay nel disegno della scultura di luce, ha descritto la sua esperi enza di sincronizzazione bilaterale con una terminologia di tipo aviatorio: "Un aeroplano ha un controllo positivo della stabilit se lasciate andare i comandi te nde a volare dritto e in quota. Un elicottero, d'altro canto, ha un controllo ne gativo della stabilit se abbandonate i comandi tender a rovesciarsi. Per me l'addestramento su un solo canale alfa come volare su un aeroplano in un volo dritto e in quota; lasciate andare i comandi ed probabile che tutto andr ben e. La sincronizzazione bilaterale in alfa come volare su di un elicottero. Si ha la sensazione di un equilibrio dinamico. E' uno stato calmo e centrato, ma rich iede una continua attenzione per mantenere la stabilit." Tuttavia l'attenzione no n pu essere autoconsapevole. Nel momento in cui uno diventa consapevole di essere focalizzato, dice la Millay, sia la focalizzazione che la sincronizzazione EEG (Elettroencefalogramma) scompaiono. L'apprendimento della focalizzazione avviene facilmente dopo l'addestramento di biofeedback. Un musicista ha descritto l'eff etto positivo della sincronizzazione bilaterale sul suo modo di suonare la chita rra. Questa forma di attenzione potrebbe essere una chiave per l'apprendimento. La Millay ritiene che: "Invece di misurare quanto siano stupidi o intelligenti g li studenti forse dovremmo insegnar loro come focalizzare l'attenzione". Questo non lo stesso tipo di focalizzazione consapevole che viene comunemente descritto come 'fare attenzione'. Menzionando la storiella dell'uomo che per richiamare l 'attenzione del suo mulo lo bastonava sulla testa, la ricercatrice ha detto: "Ne lla scuola si abusato del metodo del bastone. sarebbe meglio che gli studenti im parassero a usare l'attenzione focalizzata piuttosto che a lasciare che gli inse gnanti la monopolizzino". Ha inoltre aggiunto che la sincronizzazione bilaterale potrebbe essere un complemento molto potente alla 'intenzione di conoscere'. "Q uando l'intenzione di conoscere si accompagna con la giusta focalizzazione dell' attenzione il cervello pu produrre delle intuizioni molto potenti". L'intuizione si accompagna ad uno stato di maggior organizzazione del cervello In un'altra ricerca svoltasi a Chicago che ha usato la tecnica del 'focusing', c io di attenzione focalizzata di cui si parlato nel precedente articolo, si trovat o che le intuizioni o quelli che venivano chiamati gli 'spostamenti di sensibili t' erano accompagnati da delle caratteristiche configurazioni delle onde cerebral i che si presentavano contemporaneamente. L'elettroencefalogramma (EEG) mostrava una breve stabilizzazione delle frequenze alfa dominanti e delle subarmoniche s ubito prima degli spostamenti di sensibilit. Norman Don che ha svolto la ricerca,

pubblicata sul Journal of Altered States of Consciousness, ha raggiunto le sue conclusioni basandosi sull'analisi computerizzata di 8.432 diversi tracciati EEG . I soggetti, che venivano impegnati in un processo di 'focusing', un processo t erapeutico creato da E.T. Gendlin, registravano delle cassette audio che poi ana lizzavano alla fine dell'esperimento per trovare il punto in cui avveniva lo spo stamento di sensibilit. L'analisi computerizzata dei dati ha provato che questi p unti erano preceduti da periodi di picco nel ritmo delle onde alfa (10 cicli al secondo) e delle loro subarmoniche (5 e 2.5 cicli al secondo) Spostamenti negativi nella sensibilit (cio riduzione della sensibilit) o momenti di 'incapacit a percepire' erano invece accompagnati da un collasso del ritmo delle onde alfa e delle subarmoniche. Don propone che le intuizioni o stati di accres ciuta sensibilit rappresentino un livello superiore di riorganizzazione del cerve llo caratterizzato dai ritmi pi lenti. Gli spostamenti negativi rappresenterebber o uno stato di sconnessione con i livelli pi alti di organizzazione del cervello. Alla presentazione della sua ricerca lo scienziato menziona le speculazioni di David Bohm e di Niels Bohr sul processo di pensiero che considerano analogo a de gli eventi quantistici e il suggerimento di Evan Walker che propone che il 'tunn eling quanto- meccanico' sia coinvolto nel processo di trasmissione sinaptica de l cervello o effetto tunnel in meccanica quantistica un effetto per cui delle pa rticelle, tipo elettroni, si trovano a superare una barriera di energia anche se non hanno un energia sufficiente per farlo, questo effetto viene spiegato con l a delocalizzazione probabilistica della particella che ha una probabilit non null a di trovarsi al di l della barriera). Le esperienze che portano a una trasformaz ione psicologica, dice il ricercatore, suggeriscono una discontinuit nel funziona mento. "... In modo caratteristico il sistema cambia da un livello si energia a un altro con un salto o una discontinuit". Uno dei soggetti dello studio ha descr itto un'esperienza mistica spontanea che assomigliava molto a una visione del mo ndo della meccanica quantistica: 'Tutto connesso.' Il soggetto vedeva una totali t indifferenziata. Un altro soggetto ha identificato uno stato che ha chiamato 'a rmonia', 'il nulla e il tutto da cui tutto deriva'. In questo stato il suo EEG s i stabilizza alla frequenza alfa dominante e alla sua quarta subarmonica. In alc uni esperimenti di chiaroveggenza a doppio ceco (con dei controlli tali per cui ne il soggetto ne lo sperimentatore sono a conoscenza dell'oggetto dell'esperime nto), dice Don, l'informazione che questo soggetto forniva era sempre perfetta q uando mostrava questo tipo di EEG. Sincronicit beta nella meditazione Dolores Krieger della New York University che insegna una tecnica 'healing' chia mata 'tocco terapeutico', entra in rapida e sincronica attivit beta (18-20 hertz) ogni qualvolta 'si immerge' nella meditazione 'healing', aggiungendo con tale f enomeno, ulteriore complessit al problema di cosa significhino i ritmi EEG come p arametri degli stati di coscienza. Erik Peper presso l'Albany Hospital Calif., p residente della Biofeedback Research Society e Sonia Ancoli dell'Istituto neurop sichiatrico Langley Porter hanno presentato studi psicofisiologici su quanto ril evato nella Krieger. stato osservato che le prime tre relazioni descrivono rapid i e sincronici ritmi beta, nelle persone che meditano da lungo tempo. La pratica meditativa della Krieger coinvolge il controllo dell'energia del corpo, nei cen tri di energia nel corpo, noti come Chakra. I ricercatori hanno fatto notare alc uni problemi nello studio di coloro che meditano, "specialmente alcuni singoli s oggetti. 1) Il processo fluttuante e pu non essere possibile generalizzare o dupl icare il processo con altri soggetti. 2) Le condizioni di base, le sessioni sper imentali sono confini artificiali posti dallo sperimentatore e possono non avere senso per il soggetto che medita. 3) Un soggetto che ha trascorso anni a sinton izzarsi con un differente stato di consapevolezza pu non spostarsi pi da stati med itativi a stati non meditativi. Sebbene lo scopo dell'esperimento non fosse la v alutazione l'effetto 'healing' curativo, della meditazione, gli autori notavano che tre pazienti trattati avevano riportato un miglioramento clinico soggettivo. Peper e Ancoli suggeriscono che l'attivit EEG nei soggetti osservati potrebbe ri

flettere "un controllo passivo appreso sul proprio stato meditativo, in un ordin e di grandezza tale da essere in grado di focalizzarsi ed essere svegli, senza n eppure essere portati da fantasie ipnotiche". Lo stato alpha-beta, abitualmente associato alla meditazione pu indicare un lasciarsi portare in una "quieta piacev olezza". Maggiore correlazione tra gli emisferi delle donne Secondo alcuni ricercatori messicani l'elettroencefalogramma a riposo mostra che gli emisferi destro e sinistro del cervello mostrano una maggior correlazione n elle donne che negli uomini. Le caratteristiche dell'elettroencefalogramma potre bbero avere degli effetti paradossali sulle capacit cognitive. Maria Corsi Cabrer a, P. Herrera e M. Malvido, dell'Istituto Nazionale Autonomo dell'Universit di Ci tt del Messico, hanno misurato l'EEG, di nove donne e nove uomini di et tra i vent i e i trenta. Erano tutti laureati o professionisti. I soggetti, dopo che i loro EEG sono stati presi in vari punti degli intervalli alfa, beta e theta, sono st ati esaminati per le loro capacit spaziali, verbali e di ragionamento astratto. I l gruppo di Corsi - Cabrera ha trovato che le donne hanno una correlazione compl essiva pi forte, particolarmente nella banda alfa. Inoltre il grado di correlazio ne alterava le capacit degli uomini e delle donne in modo diverso. Nelle donne un a forte correlazione faceva predire una esecuzione migliore delle prove. Gli uom ini con una correlazione EEG pi alta risultavano peggiori di quelli con una maggi or differenziazione. In particolare le donne con una forte correlazione hanno da to migliori risultati nelle prove di tipo spaziale e astratto. Gli uomini con un a maggior differenziazione, specialmente in certi intervalli EEG, sono risultati migliori in tutte e tre le prove. Gli autori della ricerca hanno detto che i ri sultati sono preliminari e che nn si possono ancora trarre conclusioni definitiv e sull'intelligenza. Aggiungono nondimeno che il legame tra l'EEG a riposo e le capacit nei test cognitivi "suggeriscono una correlazione interemisferica e che l a sua relazione con le capacit cognitive non dipendente dalle circostanze o dal t ipo di prova ma piuttosto riflette una caratteristica intrinseca dell'organizzaz ione cerebrale individuale". Risata spontanea, artificiosa e attivit emisferica La risata spontanea e la risata artificiosa usano due diversi emisferi cerebrali . C. H. Bick, un ricercatore della Germania Federale, ha trovato che quando ridi amo per educazione o per una qualunque ragione artificiale, il nostro emisfero s inistro, razionale, mostra una maggior attivit di quello destro, emozionale. La r isata spontanea, d'altro canto, si basa su un'attivit pi intensa dell'emisfero des tro. I soggetti di Bich mostravano un aumento della risposta dell'emisfero destr o quando ridevano per una barzelletta o il ricordo di un film divertente, mentre veniva attivato l'emisfero sinistro quando tentavano di ridere a comando. Quest o risultato si dimostrato vero anche sotto ipnosi. Bick dice che, invece che ess ere un'esperienza benefica e piacevole, il ridere a comando pu produrre qualcosa di simile a un conflitto neurologico. La ricerca stata pubblicata sull'Internati onal Journal of Neuroscience 47:31 - 40. Schizofrenia e corpo calloso Una nuova teoria in cui la schizofrenia nasce da una scarsa comunicazione tra em isferi Schizofrenia significa letteralmente mente divisa. Se la nuova teoria di tre ric ercatori britannici giusta, il termine accurato anche neuro - anatomicamente. Ma x Birchwood e due colleghi dell'ospedale All Saints di Birmingham, attribuiscono la schizofrenia a un difetto del corpo calloso, un corpo di 200 milioni di fibr e che connettono i due emisferi del cervello. Scartando un possibile ruolo bioch imico, questi tre psicologi clinici mettono in dubbio la teoria dominante della schizofrenia che attribuisce la colpa della malattia a uno squilibrio del neurot rasmettitore dopamina. I tre scienziati sostengono che le autopsie degli schizof

renici e gli studi del loro fluido cerebrospinale, del sangue, delle urine e l'i ndice neuroendocrino offrono una evidenza debole, al massimo di un possibile dis turbo dell'attivit dopaminica. Il nuovo approccio potrebbe soppiantare anche quel le teorie che attribuiscono la schizofrenia a un cattivo funzionamento e a un'at tivit eccessiva dell'emisfero sinistro. I ricercatori credono che l'emisfero sinistro reagisca in modo eccessivo perch no n pu ricevere informazioni da quello destro. Sostengono che la causa primaria sia una trasmissione difettosa attraverso il corpo calloso. La teoria potrebbe spie gare una vasta gamma di fenomeni schizofrenici, incluse le allucinazioni auditiv e, in cui i pazienti sentono delle voci che fanno dei commenti sulle loro azioni e pensieri, e le illusioni comuni quali la credenza che i loro pensieri vengano dall'esterno o che siano trasmessi o tirati fuori da una forza esterna. Il corp o calloso passa le informazioni tra gli emisferi e ne inibisce anche il passaggi o. In prove di laboratorio in cui si usano test specifici per una delle due mani , gli schizofrenici, in genere, non riescono a trasferire l'informazione dalla d estra alla sinistra. Birchwood ha detto che gli emisferi non comunicano e non la vorano assieme. C' un'interferenza. O c' una cattiva connessione nel corpo calloso o una sconnessione parziale. Secondo la teoria ogni emisfero considera l'altro come "non appartenente a s". Quindi i pensieri, i sentimenti o i "comandi" dall'e misfero destro verrebbero recepiti dal sinistro come provenienti da una sorgente esterna e quindi estranei. Le illusioni primarie emergerebbero quando l'emisfer o sinistro tenta di capire razionalmente l'origine di questi pensieri del cervel lo destro. Gli schizofrenici comunemente attribuiscono i pensieri a una persona in un quadro sul muro, in una rivista, alla televisione o seduta vicino a loro, o persino al diavolo. I. pensieri che si muovono dalla sinistra alla destra appa rirebbero al cervello sinistro come tirati via dal cervello e/o trasmessi fuori per radio. Quando invece le attivit del cervello destro intrudono nel sinistro, s orgerebbe la sensazione che i propri pensieri siano bloccati. La teoria, propost a in un libro pubblicato in Inghilterra un anno fa, ha ricevuto un'attenzione po sitiva da riviste autorevoli quali il British .Journal of Psychiatry. In questo momento che il libro viene diffuso a livello internazionale (Schizophrenia: An I ntegral Approach to Research and Treatment, di Birchwood, S.E. Hallett e M.C. Pr estoman NewYork University Press, 1989), vari psichiatri e ricercatori negli Sta ti Uniti e in Canada hanno detto che la teoria merita di essere esplorata ulteri ormente, pur invitando a prenderla con cautela. Per esempio Paul Green, un neuro psicologo di Alerta, ha difeso la teoria della dopamina: "Il corpo calloso parte del sistema che coinvolge la dopamina. Non penso che il corpo calloso sia la ca usa principale della malattia". Prove dirette a sostenere la teoria sono venute da quattro diverse sorgenti: 1) Studi sulla manualit, di cui Green stato il pioniere negli anni '70. I test ha nno rivelato anche che molti figli di schizofrenici hanno problemi di comunicazi one interemisferica. 2) Prove che misurano la velocit di trasmissione attraverso il corpo calloso. Neg li schizofrenici sono stati trovati dei tempi anomali, ma gli autori delle ricer che hanno ammesso che la loro metodologia deve essere aggiornata. 3) Studi che mostrano che le persone senza corpo calloso sviluppano dei centri d el linguaggio in entrambi gli emisferi e studi che trovano evidenza di questo an che in alcuni schizofrenici. 4) Autopsie di schizofrenici che rivelano processi gliali anomali del corpo call oso. La gliosi alla base del processo vitale per cui gli assoni del cervello tro vano i loro bersagli durante i mesi finali della gestazione per cui le guaine mi eliniche circondano gli assoni e impediscono delle perdite attraverso le fibre ( soprattutto durante l'infanzia). Sulla base di questi dati gli autori credono ch e la vulnerabilit alla schizofrenia si sviluppi molto precocemente.

Birchwood ha notato che gli schizofrenici hanno un'alta percentuale di complicaz ioni ostetriche e di nascita. Alcuni studi di 20 anni fa hanno rivelato che il 7 0% dei bambini schizofrenici hanno sofferto di un lungo travaglio, di privazione di ossigeno, di strangolamento da cordone ombelicale, breech birth o di parto p rematuro. Secondo il neuroscienzato Solomon Snyder, quando uno di due gemelli id entici diventa schizofrenico, in genere quello con minor peso e pi difficolt di re spirare alla nascita. Particolare interessante, il 41% degli schizofrenici ha an che perso un nonno nei due anni seguenti la nascita. Uno dei rimedi possibili sa rebbe di addestrare il corpo calloso a diventare ambidestro. Nelle persone ambid estre l'11% pi grande e l'istmo, una parte del corpo calloso, pu raddoppiare la su a grandezza quando le persone che usano la mano destra imparano a eseguire alcun e prove con la mano sinistra. Per quanto riguarda invece la possibilit di spiegar e l'attivit degli emisferi destro e sinistro, direttamente agli schizofrenici, Bi rchwood ha detto: "E' molto difficile, per loro, riuscire a capire che queste vo ci che sentono sono il prodotto del loro cervello. Ma con alcuni pazienti ci pro viamo. Non pu far male e potrebbe aiutare. Per alcune persone ha avuto successo e in alcuni casi ha avuto benefici significativi." Una cura per la dislessia. Rimodellare il cervelletto per parlare meglio A Los Angeles un centro sui problemi dell'apprendimento ha dichiarato di aver at tenuto successo nell'insegnare dei metodi di coordinazione del cervello a adulti e bambini con dei problemi di apprendimento. I creatori del programma, che si s volge in 16 sessioni, hanno detto di poter raggiungere dei notevoli progressi ne l trattamento della dislessia. Secondo Arnold e Marcia Stillman, la dislessia (s carsa capacit di leggere e sillabare) deriva spesso da errori di sincronizzazione e comunicazione tra l'emisfero destro e quello sinistro. Quelli che ne sono aff etti, in particolare, trovano quasi impossibile "scorrere" un libro, perch il flu sso di informazioni non entra chiaramente nella loro consapevolezza conscia. Dop o una diagnosi iniziale al centro, ai pazienti stato fatto un elettroencefalogra mma in un momento di lettura e in uno di rilassamento. Quindi gli emisferi destr o e sinistro sono stati confrontati in termini di frequenza (alfa - beta, ) e in tensit (ampiezza). La maggior parte dei lettori normali, mentre leggono, hanno un EEG nell'intervallo beta (attorno ai 13 hertz) e un'ampiezza media. I dislessic i, d'altro canto, tendono ad avere le misure dell'emisfero sinistro, nell'interv allo alfa (attorno ai 10 hertz) e ampiezze maggiori della media, malgrado alcuni abbiano delle ampiezze inconsuetamente basse. La coppia di ricercatori ha fatto notare che, quando finiscono il trattamento, la maggior parte dei loro clienti hanno un EEG che somiglia a quello dei lettori normali. La loro velocit e la loro qualit, in genere, continua a migliorare. La strategia pionieristica degli Still man nota come rimodellamento del cervelletto (cerebral patterning), ed basata su ll'ipotesi che il cervelletto dei dislessici sia stato poco strutturato in giova ne et. Gli Stillman credono che sia il cervelletto, il piccolo cervello di dimens ioni di un pugno localizzato dietro il tronco cerebrale, nella nuca, che coordin i gli emisferi destro e sinistro. I ricercatori sostengono che il cervelletto pu essere energizzato e preparato per una "ristrutturazione" per mezzo della stimol azione dei sensori dell'equilibrio e del bilanciamento nell'interno dell'orecchi o. Questa idea deriva in parte dal lavoro del terapista del lavoro Jean Ayres ch e ha fatto delle ricerche estese sulla dislessia negli anni '70. La Ayres concluse che il cervelletto dei dislessici non aveva ancora "imparato" la coordinazione e la sincronizzazione implicata nel bilanciamento interno del c ervello e nemmeno il bilanciamento esterno del corpo, tutti fattori critici per lo sviluppo e l'uso del linguaggio. Il suo programma includeva movimenti di rota zione e una ricreazione del processo di apprendimento dei camminare a gattoni de l bambino, nel tentativo di: rieducare il cervelletto. Gli Stillman dicono che i l loro trattamento attinge dalla filosofia della Ayres ma usa una diagnosi e una tecnologia migliore. Un trattamento tipico tura due ore. Durante la prima ora i clienti vengono mossi in ritmi e figure complesse su uno di tre tavoli ruotanti

. Uno si muove in un cerchio verticale di 20 cm. mentre il paziente giace sulla schiena. Un altro assomiglia all'altalena e muove la testa e i piedi su e gi. Il terzo si inclina a destra e a sinistra mentre ruota. Insieme, questi tre tavoli forniscono una stimolazione continua dei canali semicircolari dell'orecchio. Dur ante la prima ora, i pazienti ascoltano anche delle cassette fatte per stimolare l'orecchio con dei bip ad alta frequenza, dei fischi e altri suoni. Questa idea , dicono gli Stillman, venuta dal lavoro di un medico francese, Alfred Tomatis. Nella seconda ora il rimodellamento viene rinforzato da esercizi di scrivere a m acchina, di lettura e di matematica fatti con programmi computer e con l'assiste nza di un insegnante.I ricercatori affermano che dopo quattro settimane di tratt amento i pazienti riferiscono quasi sempre un aumento della velocit di lettura e di comprensione e spesso notano anche un miglioramento dello stato d'animo gener ale. Alcuni hanno persino cambiato carriera dopo il trattamento, sentendosi pi li beri di perseguire delle alternative che lavoro della dislessia gli impediva. Ma rcia Stillman, che ha insegnato per 33 anni nel Unified School Distric di Los An geles, crede che molti bambini dislessici siano tra i pi intelligenti e creativi. Sostiene inoltre che i metodi tradizionali inibiscono sistematicamente i loro p rogressi. Estratto da Brain and Mind, aprile 90. Apprendimento: stimolo coadiuvante dell'emisfero opposto La stimolazione musicale di soggetti che tentano di imparare un labirinto da per correre col dito produce effetti benefici o dannosi a seconda dell'orecchio in c ui viene effettuata. Alcuni ricercatori dell'universit californiana di Fullerton, facendo alcune prove su 96 maschi che usavano la mano destra, hanno trovato che l'apprendimento del labirinto veniva ostacolato quando la musica veniva suonata nell'orecchio dallo stesso lato della mano usata. Quando la musica veniva suona ta nell'orecchio opposto, tuttavia, gli studenti imparavano pi in fretta di quell i che non avevano ricevuto alcuna stimolazione musicale. I ricercatori suggerisc ono che la competizione interemisferica per l'attenzione rende l'apprendimento p i difficile quando sia la musica che il compito assegnato coinvolgono lo stesso l ato del corpo, e quindi lo stesso emisfero. Ma quando una mano e l'orecchio sono opposti, la normale competizione tra emisferi pu essere ridotta rendendo l'appre ndimento pi facile, perch il cervello lavora pi efficientemente. Un altro gruppo ch e sentiva la musica contemporaneamente in entrambi gli orecchi imparava ad un li vello paragonabile a quello dei soggetti stimolati solo nell'orecchio sinistro, confermando esperimenti precedenti che indicavano che la musica coinvolge l'emis fero destro. "La lettura Braille o una qualunque prova manuale che implichi l'us o della mano destra pu essere influenzata in questo modo", ha detto il ricercator e Richard Mc Farland. "Siamo stati molto contenti di ottenere una visione cos chi ara delle differenze emisferiche". Quelli che ascoltavano musica drammatica, col ma di presagi, tipo la Trauermusik di Paul Hindemith, imparavano pi velocemente d i quelli che ascoltavano una musica positiva, calmante come la sesta di Beethove n. Tuttavia il legame mano - orecchio rimaneva lo stesso, indicando che gli effe tti emisferici fondamentali erano indipendenti dal tipo di musica usata. Studi p recedenti indicavano l'emisfero sinistro come sede delle emozioni positive e que llo destro di quelle negative. La pet rivela le regioni del cervello coinvolte in attacchi di ansia e di panico Alcuni ricercatori pensano di aver trovato la regione del cervello coinvolta nel panico e nell'ansiet. Per giungere a questo risultato hanno usato la tecnica del la tomografia ad emissione di positroni (PET). Eric Reiman e i suoi collaborator i dell'universit di Washington a St. Louis hanno pubblicato due diversi studi dov e viene dimostrato che gli attacchi di panico e l ansia provocata dall'anticipaz ione di eventi ansiogeni aumenta il flusso di sangue nei poli bilaterali tempora li. Nella prima ricerca, alcuni pazienti facilmente preda del panico sono stati esaminati prima e dopo un attacco di ansia. Nello stato iniziale di calma hanno mostrato un'asimmetria sia del flusso che del volume del sangue (minore nel lato

sinistro). Durante l'attacco il flusso del sangue aumentato su entrambi i lati. Il secondo studio comprendeva misure PET su volontari sani prima, durante e dop o un periodo in cui si aspettavano uno shock elettrico doloroso. Malgrado lo sho ck non fosse serio, ai soggetti veniva detto che pi tardi arrivava, nei due minut i dell'esperimento, pi forte sarebbe stato: come l'ansia aumentava il flusso del sangue cresceva rapidamente nei lobi temporali. I ricercatori sono anche stati c os in grado di determinare che il flusso del sangue era connesso con l'ansia piut tosto che con altre funzioni del cervello quali il movimento volontario. Negli stati non ansiosi invece l'analisi PET non ha rivelato nessuna asimmetria anormale. Questo indica che, sebbene gli attacchi di panico e l'ansia anticipato ria condividano un 'cammino comune', essi hanno un'origine differente. Ricerche precedenti avevano mostrato che la stimolazione dei lobi temporali pu produrre an sia e riluttanza. Primati hanno manifestato sintomi di ipervigilanza e nervosism o e i pazienti con epilessia dei lobi temporali hanno provato paura quando veniv ano stimolati. La paura anche associata con colpi (traumi) ai lobi temporali. E' stato suggerito anche che la corteccia temporopolare sia responsabile della val utazione delle informazioni ambientali e del dare inizio a risposte appropriate. Potrebbe essere che stimoli come l'anticipazione del dolore conducano a una inc ertezza corticale che provoca una reazione eccessiva. Differenze nel cervello delle donne e dei mancini Una differenza di dimensioni in un'area del cervello cruciale per la trasmission e delle informazioni, potrebbe aiutare a spiegare la differenza nelle capacit con oscitive tra uomini e donne e anche le differenze nell'uso delle due mani tra gl i uomini. Sandra Witelson, una neuropsicologa della Universit di Mc Master di Ham ilton, Ontario, ha detto che l'istmo, una parte del corpo calloso che connette i due emisferi del cervello, due volte pi grande negli uomini che usano, almeno qu alche volta, la mano sinistra rispetto alla loro controparte che usa solo strett amente la destra. Nelle donne non sembra che ci sia nessuna relazione tra la gra ndezza dell'istmo e la mano usata. Tuttavia la Witelson ha trovato che, in media , l'istmo delle donne significativamente pi grande che negli uomini che usano sol o la destra, che sono circa l'85%. Potrebbe essere, quindi, che quello che porta alla preferenza di una mano nell'uomo non sia la stessa cosa che causa la prefe renza nella donna. La Witelson sostiene che: 'La scoperta che l'anatomia del cor po calloso correlata alla manualit in favore della nostra ipotesi che sia correla ta a una asimmetria funzionale dell'emisfero' Un istmo pi grande potrebbe rendere capaci di una comunicazione migliore tra gli emisferi' ed noto che i mancini ha nno una rappresentazione biemisferica, delle attivit conoscitive, pi vasta. 'Tutta via non sembra che la relazione struttura -funzione sia la stessa per luomo e per la donna e non chiaro il perch'. La differenza di dimensioni tra i due sessi ha anche altre implicazioni. Poich l'istmo unisce aree corticali critiche per l'elab orazione delle informazioni sia verbali che spaziali, la differenza potrebbe aiu tare a spiegare alcune delle differenze nelle capacit conoscitive tra gli uomini e le donne. Per esempio le donne, in genere, sono superiori nella fluidit verbale lungo l'arc o di tutta la vita, con la tendenza a parlare pi precocemente in tenera et e ad av ere risultati leggermente migliori in prove di tipo verbale. Gli uomini tendono ad avere una capacit superiore nel pensiero spaziale, come la lettura di mappe e la percezione di oggetti tridimensionali. La Witelson ha suggerito che la predis posizione biologica dei bambini potrebbe interagire con il loro livello di incor aggiamento e di aspettative nello sviluppo delle loro capacit complessive. Ed ha aggiunto: 'Questo suggerisce una componente neurobiologica all'origine di alcune delle differenze tra i sessi nelle attivit conoscitive, ma non significa che gli aspetti sociali e ambientali non abbiano alcuna parte in questa storia'. La ric ercatrice sottolinea che i risultati non implicano in nessun modo che un istmo p i piccolo o pi grande siano indicativi di una minore o maggiore intelligenza: In g enerale i risultati della neuroscienza suggeriscono soltanto che e molto probabi

le che ci siano differenze anatomiche e chimiche tra il cervello della donna e q uello dell'uomo'. I ricercatori tenteranno di determinare la natura delle differ enze nel corpo calloso con una analisi microscopica. Questa ricerca stata presen tata a un meeting, in marzo, del gruppo di neuropsicologia di New York, cosponso rizzato dalla New York Academy of Science, e pubblicata sulla rivista Brain.

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