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LETTERA AL DIRETTORE/ Azione Giovani sostiene la “riforma Gelmini” e non partecipa alla

manifestazione del 30
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. “Egregio Direttore in merito alla cosiddetta Riforma Gelmini, Noi di Azione
Giovani preferiremmo vedere le applicazioni pratiche del decreto, prima di giudicarlo, nel bene e nel
male. Possiamo tuttavia comprendere lo scetticismo da parte della "classe" docente, ma riteniamo gli
studenti, ora come ora strumentalizzati, elementi utili solo a manifestare e scioperare, senza essere
nemmeno a conoscenza della Riforma che avversano. Noi, Giovani di AG non capiamo l'incredibile pioggia
di critiche, insulti, manifestazioni, sceneggiate, lezioni di pedagogia (e talora di democrazia) piovute dalla
sinistra e da taluni sindacati, contro il Ministro dell'Istruzione e la sua riforma ( poi, di riforma vera e
propria non si tratta), coinvolgendo anche i bambini delle elementari e gli studenti in generale nei loro
giochi di politica e potere Non capiamo questo stupore soprattutto per il fatto che, andando a controllare
le cifre (DL 112, art. 64, comma 6), si scopre che, la maggior parte dei numeri spaventa-famiglie che sono
stati agitati, sono semplicemente falsi.
È infatti falso il fatto che il budget della scuola subirà tagli per 8 miliardi: il taglio del prossimo anno sarà
infatti inferiore a 0,5 miliardi (1% del budget), i tagli netti previsti per il triennio 2009-2011 saranno
invece pari a 3,6 miliardi spalmati in tre anni. Non è vero neppure che saranno licenziati 87 mila
insegnanti: la riduzione del numero di cattedre avverrà limitando le nuove assunzioni, la cifra di 87 mila
insegnati in meno si raggiungerà nel 2012 e include nel calcolo le riduzioni già pianificate dal Governo
Prodi (circa 20 mila unità, a suo tempo giudicate insufficienti nel Quaderno bianco sulla scuola pubblicato
giusto un anno fa dal precedente governo). I tagli verranno attuati per larga parte eliminando gli esuberi
di insegnanti e di personale ATA (Ausiliare, Tecnico e Amministrativo): circa 87.000 insegnanti e 40.000
ATA in meno nel corso di tre anni (previsto però, nel frattempo, l'inserimento di 25.000 nuovi insegnanti -
specie giovani e precari, alla faccia dei Timori dei vari populisti- e 7.000 ATA, solo quest'anno): tutto
questo NON licenziando alcuno, ma bloccando il turn over (ovvero il ricambio per chi va in pensione).
Questo a nostro avviso, considerato anche che, sotto varie voci, spendiamo per il personale scolastico ben
41.174.698.165 euro, ovvero il 96,98% del totale della spesa riguardante l' istruzione, è necessario dal
punto di vista della efficienza scolastica, ovvero fare meglio spendendo di meno.

Altro punto sbandierato dai manifestanti riguarda il Tempo pieno nella scuola primaria.
Non è vero che, nelle scuole elementari, sparirà il tempo pieno e tutti i bambini dovranno tornare a casa
alle 12,30: l'introduzione del maestro unico, con conseguente soppressione delle ore di compresenza,
libererà un numero di ore più che sufficiente ad aumentare le ore di tempo pieno eventualmente richieste
dalle famiglie. Non si vede neppure su quali basi l'opposizione agiti lo spettro di una riduzione degli
insegnanti di sostegno, o della chiusura delle scuole di montagna (il Ministro ha peraltro escluso tale
eventualità).

La verità è che, fino a questo momento, il ministro Gelmini ha fatto pochi errori, e questo non a tutti va
bene.
Siamo certi che la Riforma porterà miglioramenti al sistema scolastico Italiano, nel caso in cui non fosse
così, Noi faremo sentire ancora la nostra voce.

Alla luce di questi Fatti, Azione Giovani promuove la Non adesione allo sciopero di Giovedì 30/11 ma
annuncia la presenza in classe dei propri iscritti e simpatizzanti:
in difesa del Diritto allo studio.
In difesa del sistema scolastico Italiano.
In difesa della libertà di NON manifestare”

Marco Serale
Azione Giovani
Cuneo

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