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PARTE PRIMA
PRIMA PRIMARIA
In prima, per dare una colorazione emotiva più forte ai numeri che stavamo formalizzando, ho
cercato di trovare una canzone o una filastrocca che rammentasse il numero stesso.
Per il quattro ho trovato questa:
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4 PIRATI
DO SOL
Quattro pirati del Mar dei Sargassi
DO
sopra una barca fatta di assi
FA DO
stanno remando, dicono loro Se il tesoro volete trovare
SOL DO li’ di certo dovete scavare
alla ricerca di un grande tesoro dopo avere scavato due buchi
Uno è alto, uno è basso e un po’ per disdetta ci sono caduti
zoppo Uno è bello, uno è brutto, uno è matto
ed il terzo ha una benda sull’occhio, ad un altro gli manca l’olfatto
al capitano la mano han tagliata e per colpa di questo difetto
al suo posto ne ha un’ altra uncinata scambia la cacca per un confetto
Sono arrivati su un’isola strana I 4 pirati del mar dei sargassi
dove hanno incontrato una rana son risaliti sopra le assi
che saltando con aria distratta stanno remando e cantano in coro
nelle mani gli ha messo una mappa tornano a casa, ma senza il tesoro
La canzoncina doveva solo servire per illustrare il numero 4, ma il successo è strepitoso: viene
imparata, divisa in sequenze ed illustrata.
Cominciano a nascere storie e fantasie sui 4 pirati e soprattutto tanti disegni di mappe del tesoro,
che vengono raccolte e usate per giocare in giardino durante la ricreazione.
Ne propongo una anch'io, anzi la faccio trovare una mattina in classe, accompagnata da una lettera
della “rana distratta” citata nella canzone. Si tratta dell’immagine di un'isola su cui è tracciata una
linea dei numeri non rettilinea, ma sinuosa, che ha, ad ogni numero da 1 a 10, un luogo “piratesco”
(il porto, il fortino,le paludi, la caverna, ecc.)
Su questa isola i 4 pirati hanno avventure numerico/piratesche andando avanti e indietro sulla linea
dei numeri.
Il lavoro si è svolto in più lezioni disseminate nell’arco di qualche settimana ed è servito per
l’approfondimento della conoscenza della linea dei numeri.
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CARI BAMBINI DI PRIMA
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PARTE SECONDA
SECONDA PRIMARIA
In seconda decido di strutturare quello che l’anno precedente era stato un gioco occasionale, come
un ambiente complesso per le attività matematiche, perché l’esperienza aveva avuto una forte presa
affettiva sulla classe e poteva essere valorizzata per mettere le basi di un buon rapporto dei
bambini con la matematica.
Si approfondisce la conoscenza della ciurma dei pirati attraverso un librino intitolato “Pirati da 10
a 20”, che io costruisco per l'occasione.
E' composto da una serie di filastrocche (una per pagina) che descrivono le caratteristiche di alcuni
pirati, ciascuno associato ad un numero da 10 a 20. Nella pagina c'è la filastrocca, il numero e uno
spazio per l'immagine dei pirati che viene fornita a parte. I bambini devono leggere le filastrocche,
associare il pirata giusto, riconoscerne l'immagine, colorarla, ritagliarla ed incollarla nella pagina
relativa.
All' 11 vedi Gion falegname Se una partita coi dadi vuoi fare
usa la sega e aggiusta il cordame al 17 ti devi recare
e se nella chiglia ci trova una falla lì ci sta Gigi il fortunato
la tappa veloce usando una palla. lui vince sempre ed è sempre beato.
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Giochiamo a lungo con queste immagini dei pirati associandole ai numeri oppure usandole in una
“Caccia al pirata misterioso”: un bambino o la maestra pensa un pirata e gli altri, attraverso
domande cui si può rispondere solo sì o no, devono indovinare il pirata pensato.
Si potrebbe anche costruire un domino o un gioco dell'oca usando sempre queste immagini.
(Immagini rielaborate da “Relazioni logiche” della collana Metodo CCP Editore Milano 1986)
La nave
Una volta conosciuti i pirati, ci mancava la nave. Ho trovato una bellissimo disegno della sezione di
una nave pirata su “Relazioni Spazio Tempo” (collana Metodo CCP Editore Milano 1986), l'ho
ricalcata con la carta da lucidi ottenendo un disegno che è stato ingrandito e appeso in classe e, in
formato ridotto, consegnato ad ogni bambino che l’ ha incollato sul quaderno.
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Abbiamo osservato, discusso, colorato, l’immagine e inventato indovinelli numerici e spaziali.
Questo ha permesso a tutti i bambini della classe, indipendentemente dal loro livello, di
svolgere attività ed esperienze intorno ad uno stesso oggetto interessante.
L’oggetto comune consente di sentirsi tutti coinvolti a pieno diritto e dà la possibilità
all’insegnante di proporre attività calibrate sia sui bambini con difficoltà sia sui bambini
molto competenti in matematica.
Esempio:
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nella pSono nella parte sinistra del disegno. Sono a sinistra della nave.
sono in basso. sono in alto.
sono sotto il granchio. sotto di me c'è un pesce nella rete.
una stella marina è a sinistra sopra di me. chi sono?
chi sono?
Sono un pirata. Sono in alto
se mi giro a destra vedo un mio amico. dietro di me c'è una scala di corda.
se mi giro a sinistra vedo una porta aperta. vedo il jolly roger.
quale pirata sono? chi sono?
Le possibilità offerte da questo ambiente sono infinite e toccano molti dei contenuti del
curricolo matematico della seconda: relazioni spaziali, numero, operazioni, logica, statistica,
problemi.
Si possono stabilire relazioni: fra la nave e il mare sottostante, fra i diversi piani della nave (la
dispensa si trova sotto, la sala riunioni in mezzo ecc,), fra le zone della nave (a destra si trovano la
cucina e le cuccette per dormire, la scialuppa a sinistra, ecc.), fra gli elementi che si trovano nel
mare (i pesciolini in gruppo si dirigono verso sinistra, un pesciolino blu verso destra; la brocca si
trova alla destra della cassa del tesoro, un corallo si trova sotto il pesce-palla ecc, ), fra i diversi
oggetti che si trovano nella stessa zona della nave (sopra il tavolo ci sono un piatto, un bicchiere, un
pugnale, un candelabro; il candelabro si trova alla destra di tutti gli oggetti; il quadro con la vela si
trova sopra la cassapanca; un sacco si trova fra due botti ecc, ) fra i diversi pirati che vivono sulla
nave (il cuoco è in cucina, vicino alla scala, sta andando a sinistra verso la sala; un pirata si sta
immergendo verso il fondo...), si possono svolgere una grande varietà di attività sul numero e sui
problemi.
Infatti, proprio durante queste attività, nasce un problema di gruppo:
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Al ritorno a scuola discutiamo insieme i testi e le soluzioni che io ho fornito. Il fatto che la maestra
avesse risolto dei problemi proposti da loro ha molto coinvolto i bambini. A partire domande
stimolo del tipo : in che modo avresti risolto tu questo problema?, oppure: ti sembra che il disegno
che ha usato la maestra sia servito per risolvere il problema? Oppure : Che cosa altro avrebbero
potuto fare i pirati in questa situazione si sono sviluppate interessanti conversazioni intorno
all'oggetto “problema” ed alla relazione tra parole, numeri, frasi.
Intanto Capitan 10 si dimostra un elemento importante. La sua fissazione di raggruppare tutto per
10, pena le più orribili punizioni marinaresche, costringe la ciurma ed i bambini a giocare con
cambio decine ed unità: 10 monete di rame in cambio di una d'oro, 10 rubini in cambio di un
diamante e così via...
Un esempio di scheda:
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Per rendere più attraente l’attività nell’ambiente dei pirati, arrivano in classe misteriose lettere
scritte da capitan Rammenda sarto e scrivano di bordo (in realtà scritte dalla maestra sui ispirazione
o adattamento da libri di avventure per ragazzi).
Le lettere vengono lette individualmente o collettivamente e fanno da cornice alle varie attività che
vengono via via presentate.
Si inizia con la narrazione dell'incontro dei pirati con un Serpente marino ( all. 2) e si prosegue con
un quasi naufragio che li conduce all'isola del Buon Approdo, di cui arriva anche una mappa
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Anche l'immagine dell'isola, ingrandita, viene distribuita a tutti, osservata, usata per attività sullo
spazio, sulla descrizione, sulla localizzazione, simili a quelle già svolte sulla mappa della nave.
Attraverso una legenda si identificano i luoghi importanti dell'isola:
Esempio
Lo sbarco
I marinai vogliono scendere dalla nave, ogni scialuppa può portare 10 marinai, vengono
riempite 8 scialuppe e nessuno rimane a bordo dello Squalo dei 7 mari.
Disegna le scialuppe con i marinai.
Rispondi:
Quante decine di marinai sulle scialuppe?
Quanti marinai rimasti sulla nave?
Registra in tabella.
Scrivi in parola
L'isola del Buon Approdo sarà ancora scenario di numerose avventure, alcune delle quali si
svolgono al Villaggio di cui viene fornita un'altra “Mappa”:
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Si ripete l’attività di osservazione, localizzazione che serve a consolidare ulteriormente le
competenze relative allo spazio e per conoscere un altro ambiente in cui si svolgeranno nuove
avventure matematiche.
Intanto preparo un altro librino, questa volta sulla moltiplicazione:
“Avventure al villaggio “ (all. 4).
Esempio
Dopo avere esplorato l'isola e avere visitato i posti più belli, i pirati decidono di
conoscere meglio il villaggio.
La taverna
Per prima cosa visitano la taverna dove ci si può sedere e bere intere pinte di rum e
grossi boccali di birra.
La taverna è vicina al porto ed ha come insegna un teschio con le tibie incrociate
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Nella taverna ci sono 5 lunghi tavoli, ogni tavolo ha 6 gambe, quante gambe in tutto ?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
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Intorno ad ogni tavolo ci sono 2 panche.
Quante panche in tutto?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
3
Su ogni tavolo ci sono tre candelieri.
Quanti candelieri in tutto?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
4
I camerieri sono 4 ed ognuno può portare 6 boccali di birra .
Quanti boccali in tutto?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
5
Ci sono 7 pirati a bere, ogni pirata beve 3 bicchierini di rum, quanti bicchierini in
tutto?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
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Capitan 10 beve 4 bicchieri di birra e paga ogni bicchiere 3 scudi.
Quanti scudi paga?
Disegna e fai una operazione per scoprirlo.
La mappa del villaggio ispira anche un'altra attività: la costruzione di un libretto di indovinelli per
la classe prima. Durante questo lavoro ciascuno si impegna per pensare quale possano essere le
modalità più migliori per preparare indovinelli adatti come contenuto e linguaggio ai bambini più
piccoli, così ogni bambino di seconda inventa uno o più indovinelli descrivendo un oggetto
presente nella mappa.
es: Galleggio nel mare, sono sopra una botte, chi sono? Oppure: E' attaccata al muro di una
casa, ha i denti, ha il manico, si usa con le mani, che cos’è?
I bambini dell'altra classe devono indovinare guardando la mappa. (all. 5)
PARTE TERZA
TERZA PRIMARIA
In terza i pirati sono ancora protagonisti di nuove avventure. (vedi anche la documentazione
“Geometria e Pirati” in. http://asd.itd.cnr.it/scheda_percorso.php?percID=220 )
La nostra storia si arricchisce di 2 nuovi personaggi: Pietro e Marianna, due bambini di oggi capitati
in maniera misteriosa sul vascello di Capitan 10. I due bambini hanno un computer ed una casella di
posta elettronica (che naturalmente si chiama Squalo dei 7 mari) e stabiliscono una fitta
corrispondenza con la classe (all. 8), riuscendo perfino ad inviare ai bambini una registrazione della
voce di Capitan 10 che canta una terribile canzone piratesca.: “Pende un uomo dal pennone” (all. 9)
ed un’ultima avventura (all. 10) che i bambini definiscono”improbabile”
....decido che è il momento di abbandonare le storie dei pirati.
Una riflessione.
Le Indicazioni raccomandano:
“Di estrema importanza è lo sviluppo di un atteggiamento corretto verso la matematica, inteso
anche come una adeguata visione della disciplina, non ridotta a un insieme di regole da
memorizzare ed applicare, ma riconosciuta ed apprezzata come contesto per affrontare e porsi
problemi significativi e per esplorare e percepire affascinanti relazioni e strutture che si ritrovano e
ricorrono in natura e nelle creazioni dell'uomo”.
Avevo già usato personaggi fantastici per permettere quello che le Indicazioni descrivono come
sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della matematica, ma non mi era mai capitato
che intorno a personaggi di fantasia crescesse un mondo così ricco e forte.
Questo sviluppo è stato favorito dal bisogno dei bambini di riconoscersi in un ambiente comune
dove ciascuno poteva trovare il suo posto e il suo modo di essere e di imparare, al di là delle
capacità individuali estremamente diverse sia quantitativamente che qualitativamente.
Da parte mia questa invenzione è stata favorita dalla ricchezza di materiale narrativo ed
iconografico che si trova su questo tema.
Questo ambiente ha permesso di sviluppare un linguaggio comune, di offrire a tutti stimoli e spazi
adeguati, di non tagliar fuori chi arrancava o proprio non ce la faceva e di non annoiare chi aveva
bisogno di richieste alte, di creare una realtà matematica attraente e dominabile nello stesso tempo.
Bibliografia