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Giuliani quanto è importante per lei lo studio di Raffaele Bendanti, sembra che
nel suo libro “La forza della memoria” abbia dedicato un intero capitolo, ai suoi
studi e al suo metodo, una figura davvero singolare, che prevedeva i terremoti con
un metodo particolare e spesso non veniva ascoltato. Ce ne può parlare?
Raffaele Bendandi ha sollecitato la mia curiosità nel momento in cui ho riscontrato
correlazioni tra il suo metodo di prevedere i terremoti, correlazioni di fenomeni mareali
prodotti da influenze planetarie, con le risposte prodotte dalle analisi relative alle
variazioni del flusso di Radon registrate dalle mie stazioni sperimentali, che si correlano
perfettamente con l’attività planetaria, in particolare Terra-Luna-Sole. L’incredibile
somiglianza tra la sua storia e la mia, l’incredibile coincidenza tra i due metodi, tra loro
molto vicini, anche se avvenuti a più di quarant’anni di distanza, mi hanno spinto a
dedicare un capitolo sul mio libro, alla storia di quest’uomo ancora oggi sconosciuto ai
più. Mi è sembrato doveroso tendere la mia mano verso un uomo del passato, per
afferrare quella di un collega che non aveva avuto nel suo tempo la fortuna che io ho
avuta nel mio.
Me è possibile prevedere i terremoti?
Un terremoto è un semplice fenomeno fisico che come manifestazione finale produce un
sommovimento della terra, dall’Ipocentro dove viene generato, fino all’Epicentro dove
scema, spesso in maniera violenta, tutta la sua energia, che non sia possibile prevedere i
terremoti è una bugia. Una bugia per lungo tempo somministrata alle fasce più deboli
della popolazione. Come tutti i fenomeni fisici, anche il terremoto ha le sue cause che lo
producono. Queste cause, anch’esse sono fenomeni fisici che a buon ragione vanno
sotto il nome di precursori sismici. Studiando con attenzione questi fenomeni di
precursore sismico, è possibile prevedere dove, quando e relativo grado di pericolosità, in
un territorio sismogenetico ad alto rischio si potrà verificare l’evento. Oggi, ricercatori di
tutto il mondo, svolgono attività di ricerca sperimentale, su tutti quei fenomeni fisici che
mostrano stretta correlazione con i terremoti: Variazioni di flusso del Radon che emerge
dalla crosta terrestre, Variazioni di Campo Magnetico e Variazioni di campo
elettromagnetico, Variazioni di onde elettromagnetiche a diverse frequenze, Variazioni
termali misurate all’infrarosso tra la superficie terrestre e la ionosfera, Variazioni sulle
portate delle acque dalle sorgenti agli acquedotti, Variazioni sulle emissioni di gas
ionizzanti dalla crosta terrestre che si immettono in atmosfera e non ultimi lo studio di
micro sismicità osservata da satellite relativa a zone particolarmente soggette a
dinamicità legata a bradisismi ed ancora altri fenomeni che seppur sotto i nostri occhi,
spesso facciamo finta di non comprendere.
Giulia Salfi
www.giuliasalfi.blogspot.com