You are on page 1of 2

Ipotesi di articolo sul sisma del Giappone

Mentre qualcuno sta tentando di pisciare sul sole con l'intento di spegnerlo, ancora si dibatte sul
discorso, ridicolo a questo punto, della “sicurezza nucleare”, quando, dagli eventi del Giappone,
risulta ormai chiaro (come il sole..) che il massimo che si può fare - grazie all'ausilio di tutta la
tecnologia umana - per arginare una fusione in atto, è solo di gettarci acqua sopra.
Oppure è soltanto una assurda facciata, creata ad hoc da chi sapeva bene ( già prima di costruire i
mostri nucleari) che, al momento giusto, nulla sarebbe stato possibile fare per fermare un disastro in
atto, se non di tentare di salvare almeno la facciata, al prezzo di un pugno di “volontari”, già
condannati, sin dal loro primo ingresso nei bunker contaminati, ad una morte a breve termine.
Con la differenza che questa però non è la triste storia del K-19, ma è quella dell'intero Giappone
odierno che potrebbe avere ripercussioni nei prossimi giorni sull'intero pianeta.
E' un po' come – e scusate il paragone veramente posticcio - progettare un'auto da 300 all'ora, che a
151 km orari esatti si sa che non si può più frenare : prima o dopo il pilota, statene certi, che guiderà
alticcio..
Cominciamo col dire dunque che, di cose assurde, ce ne sono già in partenza, in questi fatti
giapponesi che ci stanno scuotendo tutti, in tutte le parti del mondo.
Sulla costa ovest degli Stati Uniti per esempio è cominciata la caccia allo Iodio, per attenuare le
radiazioni a cui le persone potrebbero venire esposte.
Un'altra stranezza è quella di avere costruito una centrale nucleare ( e per la verità ben più di una )
proprio davanti al mare: si, sarà pure romantico, ammettiamolo, per qualche coppia di tecnici
innamorati a passeggio nell'ora di pranzo, ma lo è un po' meno allorchè si presenti un maremoto.
E qui di maremoti ce ne sono di frequente: oserei dire di più che di coppie di tecnici nucleari
innamorati a passeggio.
Ma, passando al parere del tecnico, lo stesso sisma presenta delle stranezze, delle “inusualità”, in sé
e per sé.
Rainer Kind, un sismologo del centro per le ricerche geologiche di Potsdam, con cui siamo stati in
contatto in questi giorni, ci ha spiegato quanto segue, facendo il raffronto tra il sisma di Sumatra e
quello del Giappone.
Nel primo caso, la rottura si è equamente distribuita su una zona di un migliaio di chilometri, nel
corso di una decina di minuti; le scosse di assestamento poi si sono distribuite sulla stessa area
dell'evento iniziale.
E in quel caso non c'è stato alcun precursore sismico.
Nell'evento del Giappone invece, la rottura iniziale di Honsu non si è propagata molto nei primi 90
secondi, dopo di che essa si è invece propagata, per circa un minuto, in direzione sud, fino a ben
100 km di distanza.
L'area delle scosse di assestamento qui è stata molto più grande dell'area iniziale in cui si è
verificato il terremoto. In particolare, come detto, in direzione sud.
Questo evento nipponico ha invece avuto un forte precursore.
Identificato in seguito, ci ha tenuto a precisare il tecnico..
E questa è la “stranezza tecnica” in sé e per sé del terremoto del Giappone.
Poi però c'è stata una peculiarità, più che una stranezza, che ha richiamato alla mente le teorie (mai
divulgate) del Bendandi, degli allineaneti planetari correlati al verificarsi dei terremoti sulla Terra: e
cioè che il giorno precedente al grande terremoto dell'11 marzo, c'è stato il primo grande
brillamento solare di classe X, dopo molti anni che non ce n'era uno del genere, operato dalla nostra
stella.
E il brillamento, che ha portato con sé, come avviene in questi casi, immissione di massa coronale
nello spazio tra la terra e il sole, ha influito non poco sul campo elettromagnetico terrestre.
Qualcuno ci saprà dire, un domani, se un evento del genere conti qualcosa pure per la nostra povera
crosta terrestre, oppure se ciascuno di questi fenomeni fisici debba essere per forza interpretato
soltanto nell'ambito del ramo della scienza in cui in fondo si manifesta, obbligandoci
(scientificamente) a tralasciare qualsiasi collegamento con gli altri “rami”?
Alla peculiarità dunque dell'evento solare, si va ad aggiungere la stranezza intrinseca, propria della
scienza, che, fin tanto che si tratti di indagare a fondo un capello, bene, la scienza è d'accordo, ma
non sia mai a tentare di collegare quel capello ad un'unghia dei piedi! Per carità?!
Questo sarebbe davvero poco scientifico!
Non sarà che - mi domando alle volte (che Zichici mi perdoni..) - la forzata separazione dei rami
della scienza sia stata attuata, secoli addietro, ad hoc, per evitare di consentire all'uomo l'unione
agevole di tutti i “puntini”, e capire meglio il quadretto che potrebbe magicamente apparire dietro
“la matrix”?
Ma questa è una domanda che esula, se vogliamo, dal discorso già flebile di questo articolo.
In ordine di stranezze e assurdità, non facciamoci mancare il riferimento ad un brano, tratto da un
articolo ri-comparso ieri, in cui si afferma che “Nel 1974 il Dottor Matsushita, scienziato del
National Center of Atmosferic Research, scoprì che dopo i test nucleari (inerenti al lancio di missili
nucleari nell'atmosfera ) la ionosfera e il campo magnetico terrestre venivano disturbati per un
periodo da dieci giorni a due settimane, portando addirittura ad oscillazioni dei poli terrestri.”
Questo per dire che il giorno precedente il grande terremoto giapponese c'era stato proprio un
lancio, da parte del Pakistan, di uno spiacevole missile nucleare a corto raggio, chiamato Hataf-2.
Un missile che potrebbe aver fatto da innesco, in qualche modo, dell'evento di cui sopra.
Infine, a volercela infilare noi, di proposito, una bella “stranezza” ,in tutta questa vicenda, ci va di
riportare anche il link ad un brano di un “channeler”, Matthew Ward, tratto dal sito
Galacticchanelling, sicuri così di aver compiuta la nostra missione suicida di avere riportato quante
più stranezze e anormalità possibili, da riferire al già strano ed abnorme evento del Giappone.
Su cui tanto, a nostro modo di vedere, ci sarebbe da capire, dietro le trame a vista.
In brevissima sintesi, ma v'invito a leggere con calma almeno i primi tre paragrafi dell' articolo di
Ward: il vertice degli Illuminati avrebbe tramato per segar via l'intero Giappone, però le
popolazioni che ci proteggono nella Galassia, gli avrebbero “soffiato sulle miccette” al momento
giusto, impedendogli così di realizzare i loro biechi propositi, andati in porto solo per.. non so?! Il
due per cento? Forse.
Come dissi in un altro articolo: ai poster l'ardua sentenza.
Infine risulta evidente e verificabile che, pure a livello collettivo, continuiamo a camminare sulla
spiacevole “linea di minima resistenza * ”.
In altre parole: finchè non ci s'incendia casa, non vale la pena darsi tanto pensiero per chiudere la
chiavetta del gas quando usciamo.

* è il riferimento all'articolo “Tre Domande Strane”

l'articolo è pubblicato, in versione semplificata al seguente link:


http://www.anticorpi.info/2011/03/stranezze-nel-terremoto-del-giappone.html

Come sempre è gradito un commento da parte dei lettori,

Staschieach

You might also like