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Macrofotografia di fiori

Volendo iniziare a cimentarsi con la macrofotografia naturalistica abbiamo consigliato più volte di
dedicarsi alla macro dei fiori, ciò perché si tratta di soggetti che permettono di “studiare” la foto
senza il rischio di volare via o muoversi .
Tuttavia su tale tipo di macrofotografia qualche cenno deve essere fatto riguardo alla ad alcuni
concetti quali l’illuminazione, l’esatta composizione e lo sfondo, la possibilità comunicare,
attraverso la foto, un’emozione.

Per ogni tipo fiore , ovviamente, c’è un periodo migliore in cui lo stesso si presenta in tutto il suo
splendore, ed a volte, persa un’occasione, capita di dover attendere un anno intero per poter avere
una nuova opportunità. Può essere utile allora prendere appunti sulla fioritura e l’ubicazione della
pianta creandosi un vero e proprio archivio cui attingere in futuro. Una piccola bussola per
verificare i punti cardinali ci permetterà inoltre di annotare quale sarà la posizione del sole nelle
diverse ore della giornata. Proponiamo uno schema semplicissimo per tale operazione

Identificati i punti cardinali rispetto ad


altri punti del paesaggio (ad es. alberi,
case o montagne) segneremo con una
freccia la direzione della luce ad un dato
orario

Una volta trovato il giusto soggetto,


quindi, occorre prima di tutto ricercare
l’angolo di ripresa ideale.

Pianificazione
anche se prevediamo di fare una breve
sessione di macrofotografia nei giorni
successivi ed a breve distanza dalla nostra
abitazione può essere utile consultare dei
bollettini meteo .
Se inoltre pianifichiamo delle uscite che prevedano come meta luoghi impervi o difficili da
raggiungere potrebbe essere opportuno verificare anche la presenza di parcheggi, funivie, ecc.
D’altronde la presenza di strumenti come Google maps o Maps live di Windows ci consente di
avere anche un’idea della località ove ci stiamo recando, talvolta con livelli di accuratezza
sorprendenti

Apparecchiatura
Il cavalletto per tale tipologia di foto è essenziale: a tal proposito consigliamo di portarne sia uno
che permetta di posizione la fotocamera ad altezza di occhio, sia un piccolo treppiedi per tutti i
soggetti che si trovano molto in basso
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Il cavalletto ci permetterà non solo scatti con tempi di ripresa più lenti, evitando il mosso dovuto
allo scatto, ma anche la possibilità di impostare la fotocamera su
una più fine sensibilità
Per ciò che riguarda i flash, se la nostra fotocamera dispone della
possibilità di collegarne uno esterno, sarebbe opportuno portare
nella borsa fotografica anche la staffa porta flash per posizionare lo
stesso ad una certa distanza e un buon cavo di prolunga per
collegare lo stesso alla macchina al fine di avere diverse angolazioni
rispetto alla fotocamera ( la soluzione ideale sarebbe un flash
anulare da montare direttamente sull’obbiettivo). Ovviamente non dimenticate qualche cartoncino
bianco o foglio di alluminio per ottenere degli schermi che riflettano la luce. Infine i post-it bianchi
per ridurre l’intensità del flash ove ciò sia necessario.
Per quanto riguarda gli obiettivi, il lettore tenga conto che questi tutorial hanno lo scopo di
avvicinare alla macrofotografia, esistono strumentazioni professionali che certamente possono dare
risultati ragguardevoli. Per quanto ci riguarda si possono ottenere buoni risultati già con lenti
addizionali o con le funzioni macro della fotocamera.

Composizione
valgono a proposito i concetti base già pubblicati sui nostri dettagli allineati a linea guida
tutorials in ogni caso sarà opportuno variare le diverse posizioni
della fotocamera (verticale, orizzontale, panoramico). Non
dimenticate inoltre di verificare se la macrofotografia che state
realizzando non possa risultare bella ritraendo anche soltanto
taluni particolari (ed esempio gli stami) cercando di allinearli con
delle linee guida. Altro consiglio è quello di variare la focale del
vostro obiettivo (zoomare) per saggiare quali risultati si
ottengono (ciò vale soprattutto per la sfocatura dello sfondo)
Usando la
fotocamera in
automatico, e quindi con l’autofocus, variate di volta
involta il punto di fuoco evitando di disporre l’oggetto
nel centro del frame. Dovremo in ogni caso scegliere
una profondità di campo massima a meno che non
intendiamo dare risalto ai dettagli ; in tal caso potrebbe
essere utile ridurre la profondità di campo per dare
maggior risalto ai dettagli stessi . Cercate allora di
verificare i diversi risultati che si ottengono ed
eviterete che la vostra macrofotografia si risolva
unicamente in una “copia” di un fiore.
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I portfolio macro

A volte – per rendere una foto interessante – può essere anche opportuno rompere con gli schemi
classici della fotografia. Ad esempio un
portfolio fotografico di una sessione macro può
contenere anche fotografie che tecnicamente
non possono essere considerate macro. Provate
pensare come sarebbe completa la
documentazione fotografica di una uscita se
insieme alle macrofotografie di un singolo fiore
accompagnaste anche delle foto di grandi
fioriture (alberi, campi) magari riprese
“sfidando” le regole della messa a fuoco. Non è
detto infatti che il “mosso” sia sempre un difetto
se ad esempio volete rendere l’idea del vento
che muoveva le foglie o faceva ondeggiare i
fiori nel campo. Anche in questo caso avrete
bisogno del cavalletto per permettere alla fotocamera di scattare con tempi lenti

Un decalogo per la macrofotografia dei fiori


Per concludere riportiamo un breve decalogo per le vostre sessioni di
macrofotografia di fiori

1) pianificate e programmate l’uscita quando prevedete di


fotografare soggetti floreali particolari
2) sul luogo delle vostre foto prendetevi il tempo necessario per
selezionare i soggetti migliori prima di cominciare a
fotografare
3) utilizzate il più possibile i cavalletti per poter scattare con
tempi di ripresa lenti o in condizioni di luce più difficili e per
studiare al meglio la composizione
4) ove possibile scegliete un punto di ripresa basso che possa
permettere di porre porzioni di cielo come sfondo
5) quando vi trovate di fronte a soggetti che lo permettono scattate delle foto utilizzando
funzioni grandangolari che riprendano anche l’habitat ed il contesto in cui i fiori sono
inseriti
6) Utilizzate, viceversa, le funzioni zoom delle vostre fotocamere quando volete sfocare lo
sfondo isolando il soggetto rispetto al contesto
7) Prima di scattare effettuate delle prove con diverse aperture di diaframma per verificare gli
effetti sulla profondità di campo
8) Molte fotocamere sono dotate di impostazioni automatiche per il “ritratto” e per il
“paesaggio” : provatele entrambe nel fotografare il vostro soggetto
9) Curate sempre la composizione soprattutto per evitare di riprendere elementi estranei al
contesto (linee elettriche, pali, ecc.)
10) Il geranio sul balcone è il soggetto “migliore” per imparare il settaggio della vostra
fotocamera che offre i risultati più validi.

Antonio e Alfonso Giordano

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