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Fiducia di Pandora (07-05-2016)

I
Dei, vari mastri, li citarono a riprese
Sentimenti, prima mancanza nei corpi
Altre come guide ad aggiustar contese
Polarizzati piaceri, disinteressi o storpi
Guidaron anche lepica, con Virtude e Canoscenza.
Fin dai tempi antichi, generarono anticorpi
Per poi essere preclusi, e indirizzati a marcescenza
Una croce, s speranza, ma senza una risposta
Narrata, solo illuminata, cardiaca escrescenza
Con polarit nellalba dei tempi riposta.
Il fine migliore, ascoltai da infante
In un breve appunto, in fase malcorrisposta
Impegnata nel sette, a giunger avante
In discorso fraterno, mi raccont di mito
Inamovibile pietra, composta in doppio fante
Che per gelosia divina, fu voluto disunito
E da allora sociale e fisico orgasmo
Liquido danima, si sfald dal granito
E form infinito, anelito del chiasmo
Genetico e mortale, lemniscata corona
La nostra spina, governa qualsiasi spasmo
Senza laltrui, la gioia ci imprigiona
E piano si dilania, tra numeriche mortali
Non sar un caso, il sorriso miglior icona
Di un illusione, che ci fa sentire uguali
Perch amati, in una stretta pari;
A volte sufficiente, per fabbricarci ali.

II
Eli(de) gene familiare, secondo desempi

Preservatami qui, e non in altra forma:


Chiss quali destini, valorosi o empi
In chiss qual mondo, governato da che norma?
Palingenesi, metamorfosi dunici voleri
Ma su questa Terra tracciando solo unorma.
Non desidero, legato di codici e misteri
Bens dAmare, ricambiato primariamente:
Viver ricordato, in dolcezza di pensieri
Presenti e infuturi, scia del mio senziente
Prono ai pluri-citati, racchiusi in coscienza
Al di sotto della quale res-pira imponente.
Ci nel poi, non estinguendo lesperienza
Prototipa, ma che sviluppi diversi comizi
Attraendo stelle dun cosmico a lenza
Umano, affinch mente e amore attizzi
Nel sociale, dove ogni mano stretta.
Perci quando guardo riproduco su schizzi
Ma non so tatuar la vita, diffidenza maledetta
Non trover mistura, destino mia pittura.

III
Che lAmore esista dallalba degli esordi
Non sensato, mancante allora senno.
Se vero che la chimica sinserisce in fiordi
Col sangue, sempre stesso accenno
Per ogni forma di vita e daffetto
Ma ogni volta, comune accordo, crenno
Diverso, che brucia or grammo or etto
Moltiplicandosi velocemente, spazio esiguo
La sua presenza lesatto peso netto
Aspettativa, realt, ponte, attiguo
Quando si piange al chiudersi suture
Quando le ferite aperte da un rapporto ambiguo

Lacrimano, da solido a liquido atroci paure:


Cercando i due stadi, arrossivo a coralli
Non comprendendo, le diverse nature
Miei continui approcci, non furon che falli.
Asciutto astral sale, brucia le ferite
Acido senza schermi, tra i diversi cristalli
Solo un falso liquido rende mia grafite:
Da occhi pioventi, non nasce una foresta
Del corpo vi faran solo matite
Rugiada, specchio di luce che capo molesta
Lacrime si stringono, damaro colpo imboccoNon ascende, lesalar resta
Si ha negli intrecci, nel fresco tocco,
-Un partecipe, filtrante come un faro
Che tra passione e saggezza sfugge al blocco
Ti spinge avanti, fingendosi a te ignaro
Sorrise, primavera alle foglie cremisi
Verde mimesi, dabbraccio e riparo
Ed perci che cercar ancor non smisi.
Metafora a scoppio, s azzardata
Ma include variet simil a elettrolisi
Da cuor polare spinge passione ricreata
Genesi, la cui combinazione unica
fattoriale, incrementale e corroborata
Da punti esclamativi, paure simpanica
Il singolo, che inspiegato interpone tenerci
A un tenersi, e non pi soddisfatto, lavica
Liquidit, superando campi lerci
In cerca damore, ma costretto a lunghe pause.

IV
Super uomo personale, lunico padre vero
Dedito al mantenimento, del familiar nucleo

Mi ricord sempre, di rimaner sincero


Pur stando attento, il legame non acqueo
Ma carbonico, nei mattoni di natura;
come benzina, sinfiamma il roseo
Carnoso spirito di sciocca disinvoltura
Solo con lo sguardo, matrice emotiva
Determina il controllo, stabilizza la postura
Sancisce sicurezza, al fiato che dormiva.
cos raro, mantener la torcia
Dopo delusioni, la goccia ormai deperiva
Misura, chiusa appen si scorcia
Lunica fiducia, tornare al nido
Feli-cita(); Siccome massa spilorcia.
Aggrappati allescrescenza; non mi fido
Ma si dovr cadere, se questa si ritrae
Non si torna pi se basta un io recido:
Ogni nuovo giorno potenziale contrae
Estenderlo, verso pochi, estendersi.
Lasciar che misura vada dove attrae
Come un onda, acuta o grave, propellersi
Aspettando uneco, dagli astri estranei
Ma senza subire, senza mai arrendersi
Perch come espedienti, giochi contemporanei
Hanno scopo, basta seguir la strada
Che lasci impressi, contorsioni, segni cutanei.
Non c garanzia, ma se tanto non caggrada
Da animali sociali, n dei n mostri,
La solitudine in grandi e piccoli ci dirada
Troppo altezzosi, per svolger compiti nostri
C solo lio, o questo non basta, dal lato opposto;
Se da un lato epidemie e noi senza colostri
Bisogna capir il proprio, non tenerlo nascosto
Attraverso ogni ora, capacitarlo fuori

Cos che con il tempo, maturi dolce mosto


Aggiunto a scienza sapida, ne arricchisca i sapori.

V
Vino, che pur acido fermenti
Sangue, coagulando guarisci tensioni
Doppia goccia, nel rosso delle menti
Da una dura identit a fluide situazioni
Comuni. Visione dun attimo colto:
Riflettere assieme, sincronia di palpitazioni.
Nellironia del cosmo, ogni briciolo disciolto
spinto da due forze, in un moto apollineo
Di vago e dinamico, nellincertezza accolto
Cos dionisiaco, confuso ma rettilineo
Diretto, attrazione senzabuso dimora.
E come Bacco, dal riflesso fulmineo
Larte sviluppa il cuore e onora
Virt, in un flusso di proprio vulcanismo:
Come se si odiasse, ma in realt si adora.
Mangiano lansia del solitario fatalismo
Ma laccompagnano verso la perduta meta
Mortale o in transizione, attualismo
Di percezione distorta, tesi segreta
In ogni lingua, spiritualismo e concretezza
Saette! Cuore plasma, da alfa a zeta
Compagnia, temperatura oltre lebbrezza
Ad amor non vana, pur se illusoria:
Sultimer nel gran sgranocchio, con leggerezza.

VI
Se non sar compreso, corroder la fronte
Simbolo. Cos amo, esperienza immersa
Non in concretezza, attendo allorizzonte

Poich la societ con fiocina m avversa.


Un sigillo rotto, ombelico al ferro
Sanguinolenza, di una parte persa
Sabbia mobile, sol io che minterro
In profondi metalli, pupazzo di drappi.
Gesto di mano, sterno colpo e serro
Mentre la mia testa chiede qual maggrappi:
Attrito del confuso, complotto senza uscita
Da boati ed echi, mi ritrovo senza tappi.
Non vorrei sentire pi, che sia spedita
Con una lei lontanami, come botte custode
Danima, come una seconda vita
Prona ad un legame che non sappia frode
Simil a colei prima di me, che fin secondi
Di tre mesi a s mi strinse e mode
Fin a quando si mostrarono virtual mondi
Del pianeta in cui sono ora. Mi sincero
Con mia transazione la neo non sprofondi.
Scrigno, vivr con lei, in assenza di corpo vero.

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