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Norme tecniche per le costruzioni

Prossima pubblicazione decreto approvazione


Messa a regime disciplina transitoria 15/01/2008
E' stato firmato dal Ministro Di Pietro il decreto di approvazione delle nuove Norme Tecniche per
le costruzioni, che sostituiranno quelle di cui al precedente D.M. 14/9/2005 ed entreranno in vigore
30 giorni dopo la pubblicazione in G.U., attesa a breve. Occorre peraltro tenere conto della confusa
disposizione di proroga contenuta nel D.L. 248/2007.

Sono state escluse dall'approvazione le tabelle 4.4.III e 4.4.IV e del Capitolo 11.7, concernenti il
legno, oggetto di un ricorso all'UE da parte dell'Austria, secondo la quale le norme in questione
potrebbero determinare ostacoli alla libera circolazione dei servizi o alla libertà di stabilimento
degli operatori di servizi nell’ambito del mercato interno.

Sussistono peraltro dubbi in merito alla normativa applicabile nel periodo compreso tra
l'1/1/2008 e la data di entrata in vigore delle nuove norme, dovute alla formulazione dell'art.
20 del decreto-legge «milleproroghe» (D.L. 248/2007, nella G.U. 31/12/2007, n. 302), che
contiene l'annunciata proroga del regime transitorio di sperimentazione delle nuove norme tecniche
per le costruzioni. Detta proroga è stata infatti formulata in maniera tale da apparire di difficile
comprensione, e dà adito a diverse interpretazioni.

È quindi auspicabile che la disposizione venga meglio chiarita e definita in fase di conversione in
legge. Nelle note che seguono cercheremo di distinguere tra quello che lascia intendere il tenore
letterale della norma e quelle che dovrebbero essere state le intenzioni del legislatore.

Dunque l'opinione di chi scrive è che l'art. 20 intende in pratica sottoporre l'applicazione delle
nuove Norme Tecniche di cui al D.M. 14/9/2005 ad una nuova fase transitoria di 18 mesi a
partire dall'1/1/2008, e quindi fino al 30/6/2009. La nuova fase transitoria dovrebbe prevedere
la contemporanea vigenza del citato D.M. e della normativa previgente, in modo da consentire
ai progettisti di acquisire gradualmente le conoscenze necessarie per l'applicazione delle nuove
norme.
Restano escluse dalla proroga le verifiche tecniche e gli interventi relativi agli edifici di interesse
strategico e alle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo
fondamentale per le finalità di protezione civile, nonché relativi agli edifici ed alle opere
infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un loro eventuale
collasso.

Interpretazione letterale dell'art. 20


Fin qui quelle che sembrerebbero le intenzioni del legislatore. Volendo invece rimanere al tenore
letterale della norma, viene messo a regime il principio della disciplina transitoria di 18 mesi
laddove si proceda ad una revisione generale delle normative tecniche. Detta revisione, anche se
alle fase finali, è ancora in corso di svolgimento, anche al fine di accogliere alcune osservazioni UE
provenienti dall'Austria. Dunque letteralmente il combinato disposto tra il testo dell'art. 20 in
commento e la mancata pubblicazione delle nuove Norme Tecniche ha come conseguenza
l'entrata in vigore dall'1/1/2008 del D.M. 14/9/2005, e l'impossibilità di presentare progetti in
base ai precedenti decreti del 1996.
Il probabile recupero del regime transitorio anche con la normativa previgente in fase di
conversione in legge del D.L. 248/2007 in commento comporta che fino alla data di detta
conversione vi sarà grande incertezza per i progettisti in merito alla normativa da applicare.

Di seguito è consultabile il testo del «milleproroghe» ed anche il testo delle note pubblicate in
merito dalla regione Toscana e trasmesse agli uffici tecnici regionali (link). In queste note, oltre a
segnalare l'impossibilità di presentare progetti in base ai decreti del 1996, viene messa in evidenza
la mancata conformità dell'art. 20 commentato con quanto concordato nel corso delle numerose
riunioni preliminari del tavolo tecnico della conferenza unificata tra i rappresentanti del Ministero
delle infrastrutture e del Dipartimento della Protezione Civile e quelli delle regioni e dei comuni, e
trasposto nel documento sottoscritto nell'intesa della conferenza unificata Stato Regioni-Enti locali
del 20/12/2007

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