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IMPIANTI

INDUSTRIALI

Studio di fa4bilit
(Feasibility report/analysis)
Parte 1

Prof. Antonio Calabrese


Dipar@mento di Ingegneria Ges@onale
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 1

Lo studio di faHbilit lo strumento che lingegnere


(funzione tecnica) prepara per loperatore economico
(funzione decisionale) anch questul@mo possa prendere
le decisioni di inves@mento a ragion veduta con rischio
calcolato.
Limportanza dello studio di faHbilit risiede nella ricerca,
individuazione e nella valutazione combinata di tuH i
possibili faJori inuenzan@ linizia@va che si sta esaminando,
per fornire allimprenditore il necessario e completo
supporto di informazione.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 2

Promozione del progeIo ed invesJmento

AHvit di promozione del progeJo


Inves@mento iniziale
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 3

Tipi di studio di fa4bilit


Realizzazione impianto ex-novo
Modiche ad impian@ esisten@
Ampliamen@
Integrazioni
Ammodernamen@


Le diversit di aJuazione dei due @pi di studi riguardano le
caraJeris@che qualita@ve e quan@ta@ve:
dei faJori da valutare
degli strumen@ da usare

ESEMPI
Sos@tuzione di macchinari
Ampliamen@: sfruJamento della marginalit degli impian@ esisten@

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 4

PERICOLO DI
NON POTER UTILIZZARE
LINVESTIMENTO FATTO
NELLO S.d.F.

AFFIDAMENTO

Studio di fa4bilit

INFORMAZIONI

100 ProgeIo esecuJvo

0 Idea base
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 5

Adabilit delle previsioni di spesa



Ladabilit delle previsioni di spesa aumenta nel
passaggio a stadi successivi del progeJo.
Per i vari stadi, si possono considerare acceJabili i
seguen@ margini derrore:

STUDIO OPPORTUNITA

STUDIO PRE-FATTIBILITA

STUDIO FATTIBILITA

30%
20%

10%

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 6

Adabilit dei diversi studi di pre-invesJmento


LEGENDA
FS = Studio di faHbilit
PS = Studio di pre-faHbilit
OS = Studio di opportunit

-30

-20

-10

10

20

30

Margine derrore percentuale


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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 7

Costo delle modiche durante lesecuzione


di un progeIo
COSTI

PIANIFICAZIONE

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PROGETTAZIONE

COSTRUZIONE

INSTALLAZIONE

CONSEGNA

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 8

CaraIerisJche di uno studio di fa4bilit

Nello studio di faHbilit possono commeJersi gli errori


pi gravi e dicilmente rimediabili.
Lo studio di faHbilit dovr essere:

FORMALIZZATO
SVILUPPATO CON GRADUALITA

COMPLETO


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GRADO DI DETTAGLIO
STUDIO DI FATTIBILITA PG. 9

Fasi componenJ lo studio di fa4bilit


SEQUENZA LOGICA CHE CONSENTA IL PASSA-NON PASSA
FASE 1

NO

SI

FASE 2

NO

SI

SUCCESSIVE APPROSSIMAZIONI
FASE 3

NO

SI

FASE 4

NO

SI
SI

FASE 5

NO

SI

FASE 6

NO

SI
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 10

Fasi dello studio di fa4bilit


AspeH tecnici:

STUDIO DI MERCATO

RICERCA DELLUBICAZIONE
DEFINIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO

DEFINIZIONE DEL LAYOUT DELLIMPIANTO

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 11

Fasi dello studio di fa4bilit


AspeH economico-nanziari:

DEFINIZIONE DEL COSTO DI REALIZZAZIONE

RICERCA DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE E CALENDARIO DEGLI INVESTIMENTI

DETERMINAZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE
PREVISIONI DI BILANCI, REDDITIVITA E AMMORTAMENTO

CONCLUSIONI E FORMULAZIONE RACCOMANDAZIONI


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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 12

Studio di mercato
Lo studio del mercato viene svolto con una logica che
permeJe di individuare (in ordine):
la struJura del mercato
le @pologie di consumatori
le mo@vazioni che spingono allacquisto

Domande a cui si cerca di dare risposta:
Che cosa si compra? Perch si compra? Chi sono gli
acquiren@? Quando si acquista? Quanto si acquista? Dove si
fanno gli acquis@?
TuJo deve essere studiato aJentamente prima di disegnare
il market mix.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 13

Studio di mercato
Tipologie di mercato che implicano un
comportamento sostanzialmente diverso da
parte di chi acquisisce il bene:

Mercato dei beni di consumo


Mercato dei beni strumentali

Entrambi i comportamen. sono di nostro interesse



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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 14

Studio di mercato
NEL MERCATO DEI BENI DI CONSUMO:


Il consumatore ha necessit complesse di cui spesso solo in
parte consapevole

Per il consumatore la qualit oerta ha un signicato non solo
funzionale, ma anche emozionale

Spesso non c un reale processo decisionale, ma piuJosto un
orientamento verso la marca, labitudine e lacquisto impulsivo

Lopinione che il consumatore si formato del prodoJo
estremamente importante

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 15

Studio di mercato

NEL MERCATO DEI BENI-STRUMENTALI:


I beni acquista@ sono adopera@ in un processo produHvo


Il cliente individua le sue necessit con riferimento a uno scopo


chiaramente denito

Viene normalmente compiuto un ar@colato e complesso


processo decisionale nellorganizzazione che acquista

Il cliente ha spesso una profonda conoscenza del prodoJo o


un esperto del seJore

Fra il primo contaJo con il cliente e la conclusione del


contraJo passa un periodo rela@vamente lungo
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 16

Studio di mercato
Per avere le informazioni necessarie sul mercato di interesse si
u@lizzano analisi raggruppabili in due macro categorie:

1. S@me quan@ta@ve globali che si basano principalmente sui
risulta@ delle ricerche ed elaborazioni a tavolino (desk
research)
2. Analisi mo@vazionali e indicazioni di natura qualitaJva che
si oJengono da inchieste sul campo (eld survey)

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 17

Studio di mercato
Analisi di ques@ due @pi spesso coesistono e si integrano,
quando si valutano la dimensione del mercato e le sue
caraJeris@che.

Le ricerche sul eld/interviste cos@tuiscono un eciente
sistema per oJenere da@ sul mercato purch il campione sia
signica@vo.

E opportuno sfruJare al massimo il potenziale delle desk
research prima di cominciare una eld survey.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 18

Studio di mercato

Elaborazioni sta@s@che di serie storiche
estrapolazioni
correlazioni

Indagini mo@vazionali

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 19

Studio di mercato
Il markeJng mix

PRODOTTO
PREZZO
PROMOZIONE / COMUNICAZIONE
DISTRIBUZIONE

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 20

Studio di mercato
Il markeJng mix

PRODOTTO
Ampiezza del product mix
Qualit
Design
Packaging
Manutenzione
Servizio post vendita
Garanzie
Possibilit di reso
I fa3ori possono avere diversa importanza a seconda della
.pologia dei merca.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 21

Studio di mercato
Il markeJng mix

PREZZO
Livello di prezzo
Scon@ e condizioni di pagamento
Condizioni di nanziamento

I fa3ori possono avere diversa importanza a seconda della


.pologia dei merca.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 22

Studio di mercato
Il markeJng mix

PROMOZIONE / COMUNICAZIONE
Pubblicit
Pubbliche relazioni
Personale di vendita
Promozione delle vendite/merchandising
Poli@ca di marchio

I fa3ori possono avere diversa importanza a seconda della


.pologia dei merca.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 23

Studio di mercato
Il markeJng mix

DISTRIBUZIONE
Canali di distribuzione
Densit della distribuzione
Tempi di fornitura
Organizzazione della supply chain

I fa3ori possono avere diversa importanza a seconda della


.pologia dei merca.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 24

Studio di mercato
I risulta@ dello studio di mercato devono essere considera@
con un margine di incertezza che pu essere legato a:
Assenza o soJovalutazione di parametri
Sopravalutazione di faJori qualita@vi/quan@ta@vi

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 25

Esempi di studi di mercato che hanno


condoIo a errori disastrosi
LANCIO SUL MERCATO DI NUOVI MODELLI DI AEREI
INFLUENZA DEI TEMPI DI DISPONIBILITA

DEFINIZIONE DI UN NUOVO MODELLO AUTO
ELABORAZIONE DI QUESTIONARI

ASSORBIMENTO SINGOLI PUNTI VENDITA

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 26

Ricerca dellubicazione
La ricerca dellubicazione deve essere faJa tenendo conto
di diversi faJori:

Fisici
Sociali
Economici/poli@ci

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 27

Ricerca dellubicazione
In alcuni casi i problemi rela@vi a:
approvvigionamento materie prime
distribuzione prodoH ni@
possono assumere unimportanza determinante e
condizionare la scelta dellubicazione.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 28


Ricerca dellubicazione

La scelta avviene in due passi successivi:



1. Ricerca del territorio
2.

Individuazione delle localit di insediamento

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 29

Ricerca dellubicazione
Agli eeH dello S.d.F assumono par@colare importanza gli
aspeH economico nanziari connessi con la possibilit di
accedere a par@colari agevolazioni.

LA SITUAZIONE ITALIANA

LE AREE AGEVOLATE

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 30

Ricerca dellubicazione
Modalit di concessione delle agevolazioni

Nel passato:
La Cassa del Mezzogiorno
Is@tu@ di credito agevolato
Altri is@tu@: IASM, ISVEIMER
Agenzia di sviluppo

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 31

Ricerca dellubicazione
Tipologia di agevolazioni
Legge 215 (Imprenditoria femminile)
Legge Saba@ni (La pi an@ca legge di agevolazione)
Legge 488 (I contribu@ per Industria Servizi, Turismo,
Ar@gianato, Commercio)
Legge 46 (Innovazione tecnologica)
Incen@vi Automa@ci (Credi@ dimposta)
Legge 44 (Imprenditoria giovanile)
Legge 598 (Inves@men@ innova@vi)
Legge 236 (Nuove imprese nei servizi)
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 32

Ricerca dellubicazione
Tipologia di agevolazioni

MINISTERO DELLINDUSTRIA

Mediante il c.d. meccanismo a bando, eroga


contribu@ a fondo perduto in favore delle
aziende italiane che eeJuano inves@men@
(Legge 488/92)

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 33

Ricerca dellubicazione
Esempio di tipologia di agevolazioni
La Legge 488, anche se non aveva limi@, era indirizzata a
nanziare piani di spesa di importo medio (500 mila euro),
dispos@ su pi anni; infaH per oJenere il contributo occorre
predisporre un piano dimpresa (Business plan) che descriva
deJagliatamente linves@mento, limpresa e il mercato in cui
opera.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 34

Ricerca dellubicazione
Tipologia di agevolazioni
La Legge 488 permeJeva agli imprenditori di richiedere un
nanziamento a fondo perduto per parte dei loro inves@men@. Per
fondo perduto si intende una somma di denaro che il Ministero
dellIndustria meJe a disposizione dellimprenditore a @tolo
deni@vo, senza quindi, obbligo di res@tuzione.
Ad esempio si supponga, semplicando, che unazienda programmi
un inves.mento di 900 mila euro, in una regione dove la Legge 488
prevede un contributo massimo pari al 50% della spesa, quindi 450
mila euro.
Il contributo sar erogato allazienda, dire3amente nel proprio
conto corrente, in due rate da 225 mila euro, se linves.mento si
realizza in uno o due anni, oppure in tre rate da 150 mila euro, se il
programma di spesa sar completato entro un massimo di 4 anni.
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 35

Ricerca dellubicazione
Tipologia di agevolazioni
La Legge 488 nanziava dei piani di inves@mento organizza@ in
programmi di pi anni (da due a quaJro).
Lazienda deve appunto pianicare tuH gli inves@men@ che
vuole eeJuare negli anni successivi, cercando allo stesso
modo di prevedere i beneci economici futuri.
Esempi di inves@men@ nanziabili: un nuovo impianto,
lampliamento, lammodernamento, la ristruJurazione, la
riconversione, la riaHvazione o il trasferimento di impian@
produHvi esisten@.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 36

Ricerca dellubicazione
L. 488/92: aspe4 principali

1) Imprese che possono accedervi


2) Zone agevolabili
3) Tipologie di inves@men@ ammissibili
4) Predisposizione del Business plan
5) Parametri di redazione delle graduatorie

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 37

Ricerca dellubicazione
Imprese che possono accedervi
Aziende che operano nel seJore:
EstraHvo manifaJuriero
Fornitura di servizi reali, edilizia, produzione e
distribuzione di energia eleJrica
Commercio
Turis@co alberghiero

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 38

Ricerca dellubicazione
Zone agevolabili
I contribu@ possono essere richies@ a fronte di
programmi di inves@mento realizza@ in unit produHve
ricaden@ nelle aree svantaggiate del Paese:
AREE OBIETTIVO 1: Calabria, Basilicata, Campania,
Puglia, Sardegna, Sicilia
AREE IN REGIME TRANSITORIO: Abruzzo e Molise
AREE OBIETTIVO 2 E AREE AMMESSE AL SOSTEGNO
TRANSITORIO: Centro Nord

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 39

Ricerca dellubicazione

Tipologie di invesJmenJ ammissibili

Costruzione di un nuovo impianto


Ampliamento di un impianto produHvo esistente
Ammodernamento
RistruJurazione dellimpresa
Riconversione dellimpresa
RiaHvazione insediamen@ produHvi inaHvi
Delocalizzazione
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 40

Ricerca dellubicazione
Business plan
Per oJenere il contributo occorre predisporre un piano
dimpresa (Business plan) che indichi:
Tipologia di inves@mento
Tipologia impresa
Mercato in cui opera impresa
Adempimento degli aH richies@ dalla legge
Versamento deposito cauzionale (a garanzia
dellinves@mento)

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 41

Ricerca dellubicazione
Graduatorie
Parametri u@lizza@ per redigere le graduatorie:
Occupazione creata
Capitale proprio immesso
Percentuale di contributo richiesto
Parametro ambientale
Preferenze regionali
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 42

Ricerca dellubicazione
Loccupazione calcolata in rapporto allinves@mento
Il capitale proprio calcolato anche esso in rapporto
allinves@mento; ma cosa si intende per capitale proprio?

Si intende unimmissione di mezzi freschi in
azienda, come ad esempio un aumento di
capitale, un conferimento dei soci, la non
distribuzione degli u@li; non assolutamente
u@lizzabile il capitale sociale gi versato (anche
se elevato) o il conferimento in azienda di beni
sici (ad esempio un immobile)
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 43

Ricerca dellubicazione
La percentuale di contributo un parametro che premia
chi si accontenta di pi. Nel caso che si chieda tuJo il
contributo si avr un punteggio in graduatoria pari a 1; se
si chiede il 90% e ci si accontenta si ha un punteggio
(maggiore) pari a 1,111.

Il parametro ambientale diviso in due par@, una
des@nata alle cer@cazioni ambientali ed una alla
diminuzione nelluso di sostanze pericolose.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 44

Ricerca dellubicazione
Il parametro regionale viene deciso dalle singole regioni
in relazione alla loro poli@ca economica, per premiare,
aJraverso un punteggio maggiore, le aziende
appartenen@ a seJori ritenu@ prioritari, o che eeJuano
una @pologia di inves@mento gradita.
.
.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 45

Denizione del ciclo produ4vo


Tecnologie di produzione

Collegamento ambiente (ubicazione)

Strategia della produzione

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 46

Denizione del ciclo produ4vo


La scelta del processo produHvo il risultato dellanalisi di
strategia della produzione che porta a realizzare un
impianto che risponda alle esigenze aJuali e future.

La scelta del ciclo produHvo dipende oltre che dalle
tecnologie disponibili, dalle risorse umane, dalle materie
prime, dalla disponibilit e prezzi delle fon@ di
approvvigionamento, da problemi ambientali, ecc.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 47

Denizione del ciclo produ4vo


ConceH base di strategia della produzione:


LeJure e discussione di casi aziendali del ciclo di seminari di
strategia

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 48

Layout dellimpianto
ProgeJare il Layout:
pianicazione e integrazione tra i vari componen@ che
intervengono nella produzione e che cos@tuiscono il
sistema di produzione.
Si devono innanzituJo analizzare:

RELAZIONI / COLLEGAMENTI
FLUSSI CHE E NECESSARIO STABILIRE TRA I COMPONENTI
DELLIMPIANTO (TIPOLOGIA, VOLUMI, ECC.)

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 49

Layout dellimpianto
PROBLEMA MULTIOBIETTIVO
Gli obieHvi sono molteplici e anche in contrasto tra di loro.
Occorre quindi operare una valutazione pesata dei vari
obieHvi.

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 50

Layout dellimpianto
Legame tra potenzialit dei componen@ e quella del sistema

Macchina 1

P1 < P2

P1
M

Macchina 2
P2

PRODUZIONE TOTALE = (P1,M,P2) < P1

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 51

Layout dellimpianto

Dimensionamento e potenzialit delle macchine


Linves@mento totale per la realizzazione del nuovo
impianto dipende fortemente dallacquisto dei mezzi di
produzione (macchinari, aJrezzature, ecc.).
Il prezzo di acquisto ovviamente funzione delle
caraJeris@che dei macchinari (potenzialit, costo di
esercizio, ecc.).
essenziale determinare, in maniera par@colarmente
accurata, tuH i parametri di prestazione delle macchine
per rispeJare le prestazioni che ci si aJende dal sistema di
produzione nel suo complesso, ma anche cercando di
contenere linves@mento totale.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 52

Le prestazioni interne
Gli sta@ di un impianto (macchina o risorsa produHva in genere)
Ts
tempo solare
T
tempo di apertura (potenzialmente produHvo)
TPb
tempo di produzione buona
TPs
tempo di produzione di scarto
TS
tempo di fermo per set-up
TPr
tempo di u@lizzo per eeJuare prove
TG
tempo di fermo per guas@
TM
tempo di fermo per manutenzioni
TMo
tempo di fermo per mancanza ordini
TMm
tempo di fermo per mancanza materiali
TSc
scioperi
TO
cause organizza@ve
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 53

Potenzialit produ4va

P
a
c
i
r
o
Te

Condizioni ideali con


produzione monoprodoIo a
regime

Potenzialit
Di Mi
x Pm

IMPIANTI INDUSTRIALI

ix

Condizioni reali con mix


mulJprodoIo, e ritmi
produ4vi dierenJ per i
diversi prodo4 realizzaJ

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 54

Layout dellimpianto

Dimensionamento e potenzialit delle macchine

POTENZIALIT INSTALLATA DI TARGA



POTENZIALIT EFFETTIVA (sempre minore di quella
di targa) inuenzata da interferenze tra le macchine
e dalle modalit di ges@one.

LE AZIONI DA COMPIERE PERCH LA POTENZIALIT
EFFETTIVA NON SIA ECCESSIVAMENTE PENALIZZATA
RISPETTO A QUELLA DI TARGA SONO PROGETTUALI E
GESTIONALI.
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 55

CRITERIO PROGETTUALE 1: SEQUENZA DELLE POTENZIALIT


DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
La regola generale quella di una potenzialit crescente da
monte verso valle.

I
I - 1


Il usso in arrivo (potenzialit macchina I 1) deve essere
inferiore a quello traJato (potenzialit della macchina I)

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 56

CRITERIO PROGETTUALE 1: SEQUENZA DELLE POTENZIALIT


DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
POTENZIALITA

1
IMPIANTI INDUSTRIALI

NUMERO DORDINE DELLA MACCHINA


NELLA SEQUENZA PRODUTTIVA
STUDIO DI FATTIBILITA PG. 57

CRITERIO PROGETTUALE 1: SEQUENZA DELLE POTENZIALIT


DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
Tra le macchine sempre possibile individuare quella pi
cri@ca sia dal punto di vista tecnico (per esempio, necessit
di assoluta con@nuit di funzionamento) sia dal punto di vista
economico (per esempio, macchina neJamente pi costosa
di tuJe le altre).

A questa macchina, che cos@tuisce il COLLO DI BOTTIGLIA
dellimpianto, opportuno ASSERVIRE tuJe le altre.
La linea si sdoppia. A monte della macchina cri@ca occorre
garan@re una potenzialit (usso) maggiore di quello della
macchina cri@ca, perch essa possa lavorare senza
interruzioni dovute alla mancanza di alimentazione.
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 58

CRITERIO PROGETTUALE 1: SEQUENZA DELLE POTENZIALIT


DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
POTENZIALITA

NUMERO DORDINE DELLA MACCHINA


NELLA SEQUENZA PRODUTTIVA
MACCHINA CRITICA
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 59

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
Linterferenza tra le macchine che determina la caduta della
potenzialit eeHva pu essere limitata dallinserimento di
MAGAZZINI POLMONE (BUFFER) di adeguata potenzialit.
Macchina i-1
M
A

Macchina i
M
B

Macchina i+1
M

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 60

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
La potenzialit delle macchine non normalmente una
grandezza determinis@ca, ma pu variare nel tempo per
varie cause (guas@, interruzioni per rifornimen@, ecc.).

Il magazzino polmone A deve essere capace di assorbire
leccesso di produzione proveniente dalla macchina i-1,
quando il ritmo di produzione di questul@ma supera quello
della macchina i.

Il magazzino polmone B deve essere capace di assorbire
leccesso di produzione della macchina i, quando il ritmo di
assorbimento della macchina i+1 diminuisce.
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 61

I colli di bo4glia e la loro gesJone per mezzo di


buer
I colli di boHglia:
l
l

Denizione e @pologie
FaJori alla base

Lu@lizzo dei buer per la ges@one dei CdB:


l

Diverse @pologie di buer per ciascun faJore

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 62

I colli di bo4glia
Aspe4 introdu4vi

Le risorse di cui dotato il sistema produHvo non sono


tuJe in grado di assicurare la stessa capacit produHva
Allinterno di un sistema produHvo, si dice che esiste un
collo di boHglia se vi una par@colare fase/risorsa che
ne limita la capacit produHva complessiva
I colli di boHglia possono essere:
Sta@ci
Dinamici

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 63

I colli di bo4glia
CdB staJci

Un collo di boHglia si dice sta@co se la risorsa


vincolante non cambia nel tempo.
In queste condizioni, ci sono delle risorse che sono
cri@che a capacit, mentre altre sopporteranno
struJuralmente degli stand-by.
Ad esempio, si consideri il sistema monoprodoJo non
perturbato (assenza guas@) illustrato:
Rs=100 Pz/h
Resa=80%

Rs=60 Pz/h
Resa=100%

Rs=80 Pz/h
Resa=90%

Collo di bo(glia sta-co

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 64

I colli di bo4glia
CdB dinamici

Un collo di boHglia si dice dinamico se la risorsa


vincolante cambia nel tempo, in funzione delle
condizioni opera@ve o del mix di produzione.
Ad esempio, si considerino i seguen@ esempi.
Monoprodo7o perturbato da guas-

Rs=100 Pz/h
A = 90%

Rs=95 pz/h

Cdb dinamico di disponibilit

Mul--prodo7o

Rs(a)=100 Pz/h
Rs(b)=70 Pz/h

Rs(a)=80 Pz/h
Rs(b)=100 Pz/h

Cdb dinamici per potenzialit

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 65

I colli di boHglia

Di potenzialit, se la risorsa limitante si caraJerizza per avere
ritmo standard inferiore a quello delle altre risorse, nellambito
di produzione di un determinato codice
Di u@lizzo, se la risorsa limitante si caraJerizza per avere un
tempo di u@lizzo inferiore alle altre (es. turnazione ridoJa)
Di disponibilit, se la risorsa limitante si caraJerizza per essere
spesso soggeJa a guas@
Di essibilit, se la risorsa limitante si caraJerizza per eleva@
tempi di setup al cambio prodoJo

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 66

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
Si traJa di un @pico problema di CONGESTIONE.

La TEORIA DELLE CODE studia ques@ fenomeni ed u@le per
inquadrare da un punto di vista sopraJuJo teorico i
parametri essenziali:
denizione di intensit di traco (n. arrivi/n. servi@ < 1)
probabilit di n elemen@ in coda
lunghezza delle code
ecc.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 67

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
Teoria delle code

Occorre notare che le ipotesi che stanno alla base delle
formule pi semplici e di pi comodo riferimento quasi mai
sono rispeIate nella realt degli impianJ industriali.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 68

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA

Teoria delle code



Applicare la teoria delle code in queste condizioni signica
introdurre errori il cui segno ed enJt non sono noJ.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 69

CRITERIO PROGETTUALE 2: DIMENSIONAMENTO DELLE


POTENZIALIT DELLE MACCHINE IN UNA LINEA
Teoria delle code

La metodologia di soluzione per i problemi di impian@s@ca
la simulazione, per esempio per individuare il
dimensionamento oHmale dei magazzini polmone.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 70

CRITERIO GESTIONALE 1: CADUTA DI POTENZIALIT PER


ELEVATA INFLUENZA DEI TEMPI DI SET-UP

Quando sia necessario cambiare frequentemente @pi di
produzione, si potr avere in alcuni casi unelevata incidenza
dei tempi mor@ di set-up con conseguente caduta della
potenzialit eeHva.

La richiesta di aumentare la lunghezza dei loH, @pica dei
responsabili di produzione, il rimedio normalmente
adoJato, ma in alcuni casi pu non essere quello migliore.

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 71

CRITERIO GESTIONALE 1: CADUTA DI POTENZIALIT PER


ELEVATA INFLUENZA DEI TEMPI DI SET-UP

Lunghi loH di produzione determinano un aumento delle
scorte e/o un allungamento dei lead-@me con un
incremento anche notevole dei cos@ tangibili e intangibili
(scorte capitale circolante, servizio al cliente)

Pu essere pi economico inves@re in incremenJ di
capacit produ4va per u@lizzare le potenzialit in eccesso
aumentando il numero di set-up, riducendo i loH di
produzione e consentendo una programmazione della
produzione maggiormente basata sul portafoglio ordini, e
quindi capace di reagire tempes@vamente alle
sollecitazioni del mercato.
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 72

CRITERIO GESTIONALE 2: ANDAMENTO DELLA DOMANDA


VARIABILE

Il problema del dimensionamento delle macchine si
riconduce a quello del dimensionamento della centrale di
servizio, cos@tuita da un generatore e un accumulatore.

Gli stessi conceH sono applicabili ai sistemi di produzione
ove occorre conciliare le potenzialit delle macchine/linee ed
i rela@vi cos@, le modalit di ges@one, la dimensione e i cos@
connessi con i magazzini del prodoJo.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 73

CRITERIO GESTIONALE 2: ANDAMENTO DELLA DOMANDA


VARIABILE
DOMANDA
Dmax

Dm

TEMPO
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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 74

CRITERIO GESTIONALE 2: ANDAMENTO DELLA DOMANDA


VARIABILE
LA CENTRALE DI GENERAZIONE DOVR ESSERE IN GRADO DI:
soddisfare la richiesta di punta?

oppure

soddisfare la richiesta media?

Un sistema di generazione, dimensionato
per una richiesta
globale inferiore a quella di punta richiede un accumulatore
con funzioni di polmone tra lerogazione del servizio da
parte del generatore e la richiesta variabile da parte delle
utenze.
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 75

CRITERIO GESTIONALE 2: ANDAMENTO DELLA DOMANDA


VARIABILE
LACCUMULATORE

In un servizio di distribuzione di un uido il serbatoio ha,
essenzialmente, la funzione di accumulare il uido nei
periodi in cui la quan@t di uido richiesta inferiore a
quella resa disponibile dalla sorgente (fase di carico) e di
erogarlo quando la richiesta dellutenza superiore (fase di
scarico).
Gli stessi conceH valgono ove il polmone sia il magazzino e il
generatore la linea di produzione.

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STUDIO DI FATTIBILITA PG. 76

CASO 1:
DETERMINAZIONE DEL VOLUME DEL SERBATOIO
PER COMPLETA DISPONIBILIT DEL SERVIZIO
e con ipotesi di generatore con portata uguale a quella
Integrale della
media

curva della domanda


Integrale della portata
media necessaria (erogata)
Domanda istantanea

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t
D

C
A

Vmax

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 77

CASO 2:
DETERMINAZIONE DEL VOLUME DEL SERBATOIO CON
GENERATORE DI POTENZIALIT SUPERIORE ALLA RICHIESTA
MEDIA
q

C
C
qmax
qm
qmin

Il volume dellaccumulatore viene dimensionato come somma di


AA e CC
IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 78

CRITERIO GESTIONALE 2: ANDAMENTO DELLA DOMANDA


VARIABILE

Il volume del serbatoio nel secondo caso risulta
ovviamente minore che nel primo caso.

Occorrer quindi che si scelga il migliore compromesso
economico tra il costo rela@vo allincremento della
potenzialit del generatore (linea di produzione) maggiore
della media e il decremento di tuH i cos@ connessi con
limmagazzinamento.

Come si pu scrivere, in termini generali, una funzione di
costo da minimizzare?

IMPIANTI INDUSTRIALI

STUDIO DI FATTIBILITA PG. 79

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