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Andrea Camilleri

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Biografia
Nasce il 6 settembre del 1925 a Porto Empedocle (AG), figlio unico di Carmelina
Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali che partecip
alla marcia su Roma.[1]
Vive a Roma dalla fine degli anni '40 e dal 1968 trascorre alcuni mesi l'anno a
Bagnolo, frazione di Santa Fiora nel territorio del Monte Amiata in Toscana [2]. Dal 26
settembre 2014 cittadino onorario del Comune di Santa Fiora, da lui descritto come
suo "luogo del cuore".[3] [4]
Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perch
lanci delle uova contro un crocifisso), studia al liceo classico Empedocle di
Agrigento dove nel 1943 otterr la maturit senza fare esami, poich, a causa dei
bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le
autorit scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il secondo
scrutinio trimestrale.[5] A giugno dello stesso anno inizia, come ricorda lo scrittore,
una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto
un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di
sangue, di paure.
Regista

Inizia a lavorare come regista teatrale dal 1942 e come sceneggiatore.

Nel 1944 s'iscrive alla facolt di Lettere e Filosofia ma non consegue la laurea.[5]
S'iscrive al Partito Comunista Italiano e dal 1945 pubblica racconti e poesie, arrivando
anche fra i finalisti del Premio Saint Vincent.
Nel 1949 viene ammesso, unico allievo regista per quell'anno, all'Accademia di Arte
drammatica Silvio d'Amico, dove conclude gli studi nel 1952, contemporaneamente
ad allievi attori che diverranno celebri, come Luigi Vannucchi, Franco Graziosi e
Alessandro Sperl, con i quali stringe una forte amicizia; da allora esegue la regia di
pi di cento opere, soprattutto di drammi di Pirandello. Tra il 1945 e il 1950 pubblica
racconti e poesie, vincendo anche il Premio Saint Vincent. Alcune sue poesie vengono
pubblicate in un'antologia curata da Ungaretti.
Scrive i suoi primi racconti per riviste e per quotidiani come L'Italia socialista e
L'Ora di Palermo.
il primo a portare Beckett in Italia, di cui mette in scena Finale di partita nel 1958
al Teatro dei Satiri di Roma e poi ne cura una versione televisiva con Adolfo Celi e
Renato Rascel.
A Camilleri si devono anche le rappresentazioni teatrali di testi di Ionesco (Il nuovo
inquilino nel 1959 e Le sedie nel 1976), Adamov (Come siamo stati nel 1957, prima
assoluta in Italia), Strindberg, T. S. Eliot. Porta in teatro i poemi di Majakovskij nello
spettacolo Il trucco e l'anima.
La carriera in RAI

Nel 1954 partecipa con successo a un concorso per funzionari RAI, ma non viene
assunto perch, dice lui, comunista.[6][7][8][9]
Entra alla RAI tre anni dopo.[5] Nel 1957 sposa Rosetta Dello Siesto. Ha tre figlie e
quattro nipoti.
Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal
1968 al 1970; titolare della cattedra di regia all'Accademia Nazionale di Arte
Drammatica 'Silvio D'Amico' dal 1977 al 1997. Scrive su riviste italiane e straniere
(Ridotto, Sipario, Il dramma, Le thtre dans le monde) e dal 1995 su l'Almanacco
letterario (Edizione dell'Altana).
Dal 1959 a tutti gli anni sessanta, tra le molte produzioni RAI di cui si occupa come
delegato alla produzione hanno molto successo gli sceneggiati Le avventure di Laura
Storm, con Lauretta Masiero, e le fiction con il tenente Sheridan, protagonista Ubaldo
Lay (fra cui la miniserie La donna di quadri), ma anche Le inchieste del commissario
Maigret, protagonista Gino Cervi.
Nel 1968 cura la regia del teleromanzo Lazarillo, tratto dal romanzo Lazarillo de
Tormes, con Paolo Carlini e Vittorio Guerrieri.
Nel 1977 gli viene affidata la cattedra di regia all'Accademia Nazionale d'Arte
Drammatica. La manterr per vent'anni.

La carriera da scrittore

Nel 1978 esordisce nella narrativa con Il corso delle cose, scritto dieci anni prima e
pubblicato da un editore a pagamento con l'impegno di citare l'editore stesso nei titoli
dello sceneggiato TV tratto dal libro, La mano sugli occhi: un insuccesso.[10] Nel
1980, pubblica con Garzanti Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati
nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata a cavallo fra la fine dell'Ottocento e
l'inizio del Novecento. Grazie a quest'ultima opera Camilleri riceve il suo primo
premio letterario a Gela.
Nel 1984 pubblica, per Sellerio Editore, La strage dimenticata, senza successo.[10]
Nel 1992 riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa e pubblica La stagione della
caccia e nel 1993 La bolla di componenda, entrambe presso Sellerio Editore[10]. Nel
1994 pubblica La forma dell'acqua, primo romanzo poliziesco con il commissario
Montalbano e successivamente (1995) Il birraio di Preston, che partecipa al Premio
Viareggio e grazie al quale, pur senza classificarsi, riesce ad ottenere un discreto
successo di pubblico.[11]
Camilleri diventa un autore di grande successo e i suoi libri, ristampati pi volte,
vendono mediamente intorno alle 60 000 copie, anche se non tutti trovano il consenso
unanime della critica che lo accusa di essere a volte ripetitivo.[12]
Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri, che di fatto esplode nel 1998. Titoli
come Il birraio di Preston (1995) (quasi 70.000 copie vendute), La concessione del
telefono e La mossa del cavallo (1999) vanno a ruba, mentre la serie televisiva su
Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult.

Camilleri al "No Cav Day", l'8 luglio 2008, in piazza Navona

Alla fine del 2002, accetta la nomina di direttore artistico del Teatro Comunale Regina
Margherita di Racalmuto, inaugurato nel febbraio 2003 alla presenza del Capo dello
Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Pubblica, sempre con Sellerio, altri romanzi con protagonista Montalbano: nel 2004
La pazienza del ragno, a marzo 2005 Privo di titolo, nel giugno 2005 La luna di
carta. Da non dimenticare il romanzo Il re di Girgenti, ambientato nel Seicento,

interamente scritto in siciliano inframmezzato con lo spagnolo. Tra il 2006 ed il 2008,


pubblica altri cinque romanzi che hanno per protagonista il Commissario Montalbano:
La vampa d'agosto, Le ali della sfinge, La pista di sabbia, Il campo del vasaio, L'et
del dubbio. Il 2009 inizia con il romanzo La danza del gabbiano, vincitore nello
stesso anno della XXVI edizione del Premio Cesare Pavese. Tutti presso Sellerio nella
collana La Memoria, fondata da Leonardo Sciascia.
Nel 2010 nella stessa collana escono i successivi romanzi di Montalbano, La caccia
al tesoro e Il sorriso di Angelica, ai quali si affianca un terzo romanzo, Acqua in
bocca, pubblicato da minimum fax. Scritto insieme a Carlo Lucarelli nella forma
"epistolare" gi sperimentata con successo ne La scomparsa di Pat, il romanzo vede
per la prima volta il commissario Montalbano interagire con un altro investigatore
letterario, l'ispettore Grazia Negro creata appunto da Lucarelli.
Nel febbraio del 2008 presso Mondadori pubblica Il tailleur grigio e nel giugno dello
stesso anno con Sellerio Il casellante, secondo romanzo di una trilogia di romanzi
fantastici, primo dei quali il romanzo Maruzza Musumeci pubblicato nel 2007,
conclusasi nel 2009 con Il sonaglio. Inoltre, sempre nel 2008, pubblica, per la prima
volta sul web (e precisamente sul quotidiano on-line AgrigentoNotizie) un suo
racconto, La finestra sul cortile (gi apparso in versione cartacea sul mensile Il
Nasone di Prati), che vede come protagonista sempre il commissario Montalbano,
inserito come appendice nel libro Racconti di Montalbano.
Il 4 settembre 2008 ha vinto il Premio internacional de novela negra RBA[13] con un
inedito in lingua spagnola dal titolo La muerte de Amalia Sacerdote che sar
pubblicato in Spagna il 9 ottobre 2008 ed in Italia nel 2009 con il titolo La rizzagliata.
Di particolare interesse la serie di romanzi dedicata ai grandi pittori: nel 2007
pubblica per Mondadori Il colore del sole (Caravaggio), nel 2008 per Skira La
Vucciria (Guttuso) e nel 2009 sempre per Skira il romanzo ambientato nella "sua"
Agrigento Il cielo rubato. Dossier Renoir (Renoir).
Nel 2009 pubblica per Rizzoli il romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele
Sparacino.
Nel 2010, oltre ai gi citati romanzi con protagonista Montalbano, escono presso
Sellerio Il nipote del Negus, una divertente storia ambientata nella Vigata del
ventennio fascista, e, presso Mondadori, L'intermittenza, thriller ambientato nella
Milano odierna.
Nel 2011 Camilleri collabora con Edoardo De Angelis nel brano Spasimo, contenuto
nell'album del cantautore romano Sale di Sicilia, insieme a Franco Battiato. Sempre lo
stesso anno gli viene conferito il Premio Fondazione Il Campiello.
Nell'album di Daniele Silvestri S.C.O.T.C.H., che vanta la collaborazione di numerosi
artisti: Niccol Fabi, Pino Marino, Diego Mancino, Raiz, Stefano Bollani, Peppe
Servillo, vi anche Camilleri, che compare per la prima volta su un disco,
precisamente al termine del brano Lo scotch, dove racconta una storia avvenuta
durante un viaggio in treno.

Fino ad oggi Camilleri stato tradotto in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese,
tedesco, spagnolo, brasiliano, irlandese, russo, ungherese, polacco, greco, ungherese,
giapponese, ebraico e croato)[14] e ha venduto pi di 10 milioni di copie.[15][16][17]
La lingua di Camilleri

Una peculiarit di alcuni romanzi di Camilleri l'uso di un particolare linguaggio


commisto di italiano e siciliano.[18] Come sue prime opere letterarie Camilleri scrisse
poesie che rispettavano scrupolosamente le regole di composizione e usavano il
linguaggio letterario italiano. Le sue poesie furono premiate in concorsi poetici
importanti e furono riconosciute come notevoli tanto che Giuseppe Ungaretti le fece
stampare in una sua antologia e lo stesso fece Ugo Fasolo. In seguito lo stesso
Salvatore Quasimodo insistette per avere delle sue poesie da pubblicare. Il nuovo
interesse per il teatro fece per abbandonare a Camilleri la poesia anche se continu
con la scrittura di brevi racconti in italiano. Questo fino a quando, avendo deciso di
voler rappresentare opere teatrali sue con parole sue, si rese conto di non riuscire ad
esprimersi in italiano in opere di grande respiro e cos smise di scrivere sia in versi
che in prosa.
Lavorando per il teatro Camilleri s'imbatt nelle opere in dialetto di Carlo Goldoni e
del Ruzzante e da l gli nacque l'amore per Gioacchino Belli e Carlo Porta e la
scoperta dell'uso letterario del siciliano che gli fece tornare la voglia di scrivere.
Il particolare linguaggio di Camilleri si form quando, assistendo in ospedale suo
padre morente, volle raccontargli una storia[19] che avrebbe voluto pubblicare ma che
non era capace di comporre in italiano: fu suo padre a suggerirgli di scriverla come
l'aveva a lui raccontata.
Tuttavia uno scrittore che volesse essere compreso da tutti non poteva esprimersi
completamente in siciliano, pertanto occorreva adottare un linguaggio equilibrato
dove i termini dialettali avessero la stessa qualit e significanza, la stessa risonanza di
quelli italiani. Fu un duro lavoro di elaborazione che continua tuttora, ad esempio nei
romanzi scritti in vigatese dove la base del lavoro sempre una iniziale struttura in
lingua italiana, con cui mescolare i termini tratti non dalla letteratura alta ma dai vari
dialetti siciliani comunemente parlati.
... Non si tratta di incastonare parole in dialetto allinterno di frasi strutturalmente
italiane, quanto piuttosto di seguire il flusso di un suono, componendo una sorta di
partitura che invece delle note adopera il suono delle parole. Per arrivare ad un
impasto unico, dove non si riconosce pi il lavoro strutturale che c dietro. Il risultato
deve avere la consistenza della farina lievitata e pronta a diventare pane.[20][21]
Attore

Camilleri stato anche attore, interpretando la parte di un vecchio archeologo nel film
di Rocco Mortelliti La strategia della maschera. Il film giallo, che ha avuto scarso
successo sia presso la critica sia presso il pubblico, narra gli eventi che si svolgono tra
la Sicilia e Roma relativi alla sparizione di preziosi reperti archeologici. [22] Ha detto il
debuttante attore che in effetti Non la mia prima volta da attore, mi capitato anni

fa in Quel treno da Vienna, secondo di tre film per la televisione tratti dai romanzi di
Corrado Augias, con Jean Rochefort. Io facevo il suo capo nei servizi segreti. [23]
Fumetti

Nel numero 2994 di Topolino uscito il 16 aprile 2013 appare la storia "Topolino e la
promessa del gatto". Il racconto a fumetti ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare
il commissario Salvo Topalbano, parodia del celeberrimo commissario Salvo
Montalbano. La storia, disegnata da Giorgio Cavazzano e tratta dai testi di Francesco
Artibani, stata supervisionata proprio da Camilleri.[24] Lo stesso autore in
un'intervista afferma che la prima volta che il suo personaggio appare in un fumetto
nonostante avesse avuto altre offerte in passato.[25] Da notare inoltre come un
personaggio della storia, il signor Pat, un omaggio a Camilleri stesso essendo
disegnato secondo la fisionomia dello scrittore siciliano.[26]
Impegno politico

Ha partecipato alla manifestazione "No Cav Day", l'8 luglio 2008 a piazza Navona,
contro i provvedimenti del governo Berlusconi IV in materia di giustizia, insieme a
giornalisti (Marco Travaglio, Paolo Flores d'Arcais), intellettuali (Umberto Eco,
Pancho Pardi), esponenti politici (Antonio Di Pietro, Furio Colombo, Rita Borsellino),
del mondo dello spettacolo (Beppe Grillo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Sabina
Guzzanti) e dei girotondi.
Il 29 gennaio 2009 decide di entrare in politica prospettando il "Partito dei Senza
Partito" insieme ad Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais per partecipare alle
elezioni europee del 2009 [27] ma il 12 marzo dello stesso anno viene annunciato il
mancato accordo fra i tre.
Nel marzo del 2013, in seguito alle Elezioni politiche, assieme ad altri personaggi
famosi lancia una raccolta firme con l'appoggio di MicroMega con l'intento di non
fare entrare al Senato Silvio Berlusconi per la questione del conflitto d'interessi
facendo applicare la legge 361 del 1957, riprendendo peraltro l'iniziativa portata
avanti gi nel 1994 e nel 1996 da un altro comitato di personaggi e conclusasi con il
parere sfavorevole della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati.[28]
Il 5 giugno 2013, nel corso della presentazione in un programma televisivo del suo
libro Come la penso, ha espresso alcune sue considerazioni sulla situazione politica
italiana; la sua contrariet al governo Letta, e alla rielezione del capo dello Stato
Giorgio Napolitano.[29]
Ha manifestato il suo appoggio alla lista Tsipras per le elezioni europee del 2014,
salvo poi ritirarlo per polemiche interne.[30]

Opere
Libri

I teatri stabili in Italia (1898-1918), Bologna, Cappelli, 1959.


Il corso delle cose, Poggibonsi, Lalli, 1978.

Un filo di fumo, Milano, Garzanti, 1980.

La strage dimenticata, Palermo, Sellerio, 1984.

La stagione della caccia, Palermo, Sellerio, 1992.

La bolla di componenda, Palermo, Sellerio, 1993.

Il birraio di Preston, Palermo, Sellerio, 1995. ISBN 88-389-1098-7.

Il gioco della mosca, Palermo, Sellerio, 1995. ISBN 88-389-1193-2.

La concessione del telefono, Palermo, Sellerio, 1995. ISBN 88-3891344-7. (Premio Societ dei Lettori, Lucca-Roma)

La mossa del cavallo, Milano, Rizzoli, 1999. ISBN 88-17-86083-2.

La scomparsa di Pat, Milano, A. Mondadori, 2000. ISBN 88-0448412-8.

Biografia del figlio cambiato, Milano, Rizzoli, 2000. ISBN 88-1786612-1.

Favole del tramonto, Roma, Edizioni dell'Altana, 2000. ISBN 8886772-22-X.

Racconti quotidiani, Pistoia, Libreria dell'Orso, 2001. ISBN 88900411-4-5.

Gocce di Sicilia, Roma, Edizioni dell'Altana, 2001. ISBN 88-86772-084. (racconti)

Il re di Girgenti, Palermo, Sellerio, 2001. ISBN 88-389-1668-3.

Le parole raccontate. Piccolo dizionario dei termini teatrali, Milano,


Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-86888-4.

L'ombrello di No. Memorie e conversazioni sul teatro, Milano,


Rizzoli, 2002. ISBN 88-17-87011-0.

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri,


Milano, Rizzoli, 2002. ISBN 88-17-87050-1.

Le inchieste del commissario Collura, Pistoia, Libreria dell'Orso,


2002. ISBN 88-7415-002-4.

La presa di Macall, Palermo, Sellerio, 2003. ISBN 88-389-1896-1.

Teatro, con Giuseppe Dipasquale, Siracusa, Lombardi, 2003. ISBN


88-7260-130-4.

Romanzi storici e civili, Milano, A. Mondadori, 2004. ISBN 88-0451929-0.

Privo di titolo, Palermo, Sellerio, 2005. ISBN 88-389-2030-3.

Il medaglione, Milano, Oscar Mondadori, 2005. ISBN 88-04-55027-9.

Il diavolo. Tentatore. Innamorato, con Jacques Cazotte, Roma,


Donzelli, 2005. ISBN 88-7989-960-0.

Troppi equivoci, in Crimini, Torino, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-175769.

La pensione Eva, Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-55434-7.

Vi racconto Montalbano. Interviste, Roma, Datanews, 2006. ISBN 887981-302-1.

Pagine scelte di Luigi Pirandello, Milano, BUR, 2007. ISBN 88-1701488-5.

Il colore del sole, Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-562078.

Le pecore e il pastore, Palermo, Sellerio, 2007. ISBN 88-389-2203-9.

La novella di Antonello da Palermo. Una novella che non pot


entrare nel Decamerone, Napoli, Guida, 2007. ISBN 978-88-6042260-6.

Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di
Bernardo Provenzano, Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-0457511-5.

Maruzza Musumeci, Palermo, Sellerio, 2007. ISBN 88-389-2248-9.

L'occhio e la memoria: Porto Empedocle 1950, con Italo Insolera,


Roma, Palombi, 2007. ISBN 978-88-6060-089-9.

Il tailleur grigio, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-57355-5.

Il casellante, Palermo, Sellerio, 2008. ISBN 88-389-2302-7.

La Vucciria, Milano, Skira, 2008. ISBN 978-88-6130-515-1.

La muerte de Amalia Sacerdote, traduzione in lingua spagnola di


Juan Carlos Gentile Vitale, Barcelona, RBA Libros, 2008. ISBN 97884-986-7355-5. (II Premio Internacional de Novela Negra RBA 2008)

La tripla vita di Michele Sparacino, Milano, Corriere della Sera, 2008;


Milano, Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-03161-5.

Un sabato, con gli amici, Milano, Mondadori, 2009. ISBN 978-88-0458613-5.

Il sonaglio, Palermo, Sellerio, 2009. ISBN 88-389-2356-6.

L'uomo forte, in Articolo 1. Racconti sul lavoro, Palermo, Sellerio,


2009. ISBN 88-389-2384-1.

Il cielo rubato. Dossier Renoir, Milano, Skira, 2009. ISBN 978-88-5720200-6.

La rizzagliata, Palermo, Sellerio, 2009. ISBN 88-389-2436-8.


(originale in lingua italiana de La muerte de Amalia Sacerdote)

Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009, con Saverio


Lodato, Milano, Chiarelettere, 2009. ISBN 978-88-6190-088-2.

Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo


Sciascia, Milano, Bompiani, 2009. ISBN 978-88-452-6351-4.

Troppu trafficu ppi nenti, con Giuseppe Dipasquale, Siracusa,


Lombardi, 2009.

Il nipote del Negus, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-389-2453-8.

L'intermittenza, Milano, Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-59842-8.

Di testa nostra. Cronache con rabbia 2009-2010, con Saverio


Lodato, Milano, Chiarelettere, 2010. ISBN 978-88-6190-119-3.

La moneta di Akragas, Milano, Skira, 2010. ISBN 978-88-572-07414.

Gran Circo Taddei e altre storie di Vigta, Palermo, Sellerio, 2011.


ISBN 88-389-2546-1.

La setta degli angeli, Palermo, Sellerio, 2011. ISBN 88-389-2589-5.

La targa, Milano, RCS Quotidiani, 2011.

I fantasmi, Milano, Dieci dicembre, 2011.

Il giudice Surra, in Giudici, Torino, Einaudi, 2011. ISBN 978-88-0620597-3.

Il diavolo, certamente, Milano, Mondadori, 2012. ISBN 978-88-0461775-4.

La Regina di Pomerania e altre storie di Vigta, Palermo, Sellerio,


2012. ISBN 88-389-2641-7.

Dentro il labirinto, Milano, Skira, 2012. ISBN 978-88-572-1228-9.

Il tuttomio, Milano, Mondadori, 2013. ISBN 978-88-04-62455-4.

La rivoluzione della luna, Palermo, Sellerio, 2013. ISBN 88-3893014-7.

Come la penso. [Alcune cose che ho dentro la testa], Milano,


Chiarelettere, 2013. ISBN 978-88-6190-442-2.

Magaria, Milano, Mondadori, 2013. ISBN 978-88-04-63202-3.

La banda Sacco, Palermo, Sellerio, 2013. ISBN 88-389-3107-0.

I racconti di Nen, Milano, Melampo, 2013. ISBN 978-88-89533-99-4.

La creatura del desiderio, Milano, Skira, 2013. ISBN 978-88-5722189-2.

Inseguendo un'ombra, Palermo, Sellerio, 2014. ISBN 88-389-3169-0.

Donne, Milano, Rizzoli, 2014. ISBN 978-88-17-07719-4.

La relazione, Milano, Mondadori, 2014. ISBN 978-88-04-64954-0.

Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema,


Palermo, Sellerio, 2015. ISBN 88-389-3292-1.

Serie di Montalbano
La forma dell'acqua, Palermo, Sellerio, 1994. ISBN 88-389-1017-0.
Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996. ISBN 88-389-1226-2.
(Premio Letterario Chianti)

Il ladro di merendine, Palermo, Sellerio, 1996. ISBN 88-389-1319-6.

La voce del violino, Palermo, Sellerio, 1997. ISBN 88-389-1405-2.

Un mese con Montalbano, Milano, Mondadori, 1998. ISBN 88-0444465-7. (racconti)

Gli arancini di Montalbano, Milano, Mondadori, 1999. ISBN 88-0446972-2. (racconti)

Quindici giorni con Montalbano, a cura di Antonella Italia e Enrico


Saravalle, Milano, A. Mondadori scuola, 1999. ISBN 88-247-1271-1.

La gita a Tindari, Palermo, Sellerio, 1997. ISBN 88-389-1574-1.

L'odore della notte, Palermo, Sellerio, 2001. ISBN 88-389-1729-9.

La paura di Montalbano, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-0450694-6. (racconti)

Storie di Montalbano, a cura e con un saggio di Mauro Novelli,


Milano, A. Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50427-7. (raccolta)

Il giro di boa, Palermo, Sellerio, 2001. ISBN 88-389-1860-0.

La pazienza del ragno, Palermo, Sellerio, 2004. ISBN 88-389-1998-4.

La prima indagine di Montalbano, Milano, Mondadori, 2004. ISBN 8804-52983-0. (racconti)

La luna di carta, Palermo, Sellerio, 2005. ISBN 88-389-2054-0.

La vampa d'agosto, Palermo, Sellerio, 2006. ISBN 88-389-2144-X.

Le ali della sfinge, Palermo, Sellerio, 2006. ISBN 88-389-2161-X.

La pista di sabbia, Palermo, Sellerio, 2007. ISBN 88-389-2216-0.

Il campo del vasaio, Palermo, Sellerio, 2008. ISBN 88-389-2285-3.

Il commissario Montalbano. Le prime indagini, Palermo, Sellerio,


2008. ISBN 88-389-2329-9. (Contiene: La forma dell'acqua; Il cane
di terracotta; Il ladro di merendine)

L'et del dubbio, Palermo, Sellerio, 2008. ISBN 88-389-2333-7.

Racconti di Montalbano, Milano, Oscar Mondadori, 2008. ISBN 97888-04-58272-4. (raccolta)

La danza del gabbiano, Palermo, Sellerio, 2009. ISBN 88-389-2385X. (Premio Letterario Cesare Pavese)

Ancora tre indagini per il commissario Montalbano, Palermo,


Sellerio, 2009. ISBN 88-389-2420-1. (Contiene: La voce del violino;
La gita a Tindari; L'odore della notte)

La caccia al tesoro, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-389-2478-3.

Acqua in bocca, con Carlo Lucarelli, Roma, Minimum fax, 2010. ISBN
978-88-7521-278-0.

Il sorriso di Angelica, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-389-2528-3.

Il gioco degli specchi, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-389-2563-1.

Altri casi per il commissario Montalbano, Palermo, Sellerio, 2011.


ISBN 88-389-2599-2. (Contiene: Il giro di boa; La pazienza del
ragno; La luna di carta)

Una lama di luce, Palermo, Sellerio, 2012. ISBN 88-389-2705-7.

Una voce di notte, Palermo, Sellerio, 2012. ISBN 88-389-2762-6.

Tre indagini a Vigta, Palermo, Sellerio, 2012. ISBN 88-389-2773-1.


(Contiene: La vampa d'agosto; Le ali della sfinge; La pista di sabbia)

Una cena speciale, in Capodanno in giallo, Palermo, Sellerio, 2012.


ISBN 88-389-2816-9.

Un covo di vipere, Palermo, Sellerio, 2013. ISBN 88-389-3053-8.

Notte di Ferragosto, in Ferragosto in giallo, Palermo, Sellerio, 2013.


ISBN 88-389-3074-0.

La piramide di fango, Palermo, Sellerio, 2014. ISBN 88-389-3191-7.

Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano,


Palermo, Sellerio, 2014. ISBN 88-389-3253-0. (raccolta)

La giostra degli scambi, Palermo, Sellerio, 2015. ISBN 88-389-33448.

Riccardino (inedito)[31]

Audiolibri
Camilleri legge Montalbano, con 2 CD, Milano, Mondadori, 2002.
ISBN 88-04-50974-0.
Un filo di fumo, letto da Fiorello, con CD, Roma, Full color sound,
2006. ISBN 88-7846-010-9.

Il nipote del Negus, con 5 CD, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-3892465-1.

Onorificenze
Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della
Repubblica Italiana

Di iniziativa del Presidente della Repubblica. [32]


Agrigento, 23 gennaio 2003

Riconoscimenti
Nel 2014 ha ricevuto a Barcellona il IX Premio Pepe Carvalho, il protagonista dei
gialli dello scrittore spagnolo Manuel Vzquez Montalbn, dal cui cognome Camilleri
ha tratto quello del suo commissario.[33]
Nel 2010 ha ricevuto il Premio letterario Piero Chiara alla carriera.
Nel 2009 con il libro La danza del gabbiano ha vinto la XXVI edizione del Premio
Letterario Cesare Pavese
Nel 2009 ha ricevuto l'Alabarda d'oro per la letteratura, Premio "Citt di Trieste".
Nel 2008 ha vinto il Premio Internacional de Novela Nigra col romanzo giallo in
lingua spagnola La muerte de Amalia Sacerdote[34].
Nel 2007 riceve il 'Premio letterario la Tore isola d'Elba', poi assegnato a Vitali, Di
mare, Cazzullo e Nava, tra gli altri.
Nel 2003 ha ricevuto il Premio Vittorio De Sica nella sezione Cultura;[35] il 20 gennaio
dello stesso anno aveva gi ottenuto il riconoscimento letterario Racalmare L.
Sciascia per tutta la sua produzione letteraria.[36]
Nel 1997 con il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterario
Chianti.[37]
I suoi numerosi lavori letterari lo hanno reso meritevole anche di diverse lauree
honoris causa.
Lauree di Andrea Camilleri (honoris causa)
disciplina

universit

data

lectio magistralis

Diploma di laurea
(vecchio ordinamento)
in Lingue e letterature
straniere

15
Universit IULM ottobre
2002

Girando attorno alla


Torre di Babele

Laurea specialistica in
Sistemi e progetti di

Universit di
Pisa

Le fabbriche del
credere

26
maggio

comunicazione

2005

Laurea specialistica in
Psicologia applicata,
clinica e della salute

Universit
dell'Aquila

3 maggio La religiosit di
2007
Provenzano

Laurea specialistica in
Filologia moderna

Universit
"D'Annunzio"

12
Gramsci, Pirandello e
novembre
un lapsus rivelatore
2007

Dottorato di ricerca in
Storia dell'Europa

Sapienza Universit di
Roma

16 marzo Uno scrittore italiano


2012
nato in Sicilia

Laurea in Lingue per la Universit degli 15


Sullo stato di salute
Didattica, l'Editoria,
Studi di Urbino novembre
della lingua italiana
l'Impresa
"Carlo Bo"
2012
Laurea Magistrale in
Lingue e Letterature
Moderne, Europee e
Americane

10
Universit degli
maggio
Studi di Cagliari
2013

Riflessioni su un
capitolo di Svevo

Doctor of Humane
Letters

The American
University of
Rome

American Literature in
Fascist Italy
(letteratura americana
nell'Italia fascista)[38]

30
ottobre
2013

Omaggi
Lo scrittore argentino Carlos Salem ha omaggiato il collega siciliano chiamando
"Andres Camillr" un personaggio del suo romanzo Nuda la morte.[39]
Nel 2014 stato mandato in onda su Rai 1 un film-documentario sulla vita dello
scrittore intitolato Andrea Camilleri - Il maestro senza regole.

Note
1. ^ In trasmissione televisiva Acqua in bocca, documentario su
Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, andato in onda il 21/12/2010 su
RaiTre
2. ^ (Lucio Niccolai, Santa Fiora. Invito alla scoperta del centro storico
e del territorio, Effigi, Arcidosso, 2009, pp. 91-96.)
3. ^ Provincia di Grosseto
4. ^ Il 6 settembre 2015 per il suo 90^ compleanno riceve la
cittadinanza onoraria di Agrigento
5. ^

a b c

Alessandro Trocino, Popstar della cultura, p. 161

6. ^ "Nel 1954 partecipa con successo a un concorso per funzionari


RAI, ma non viene assunto perch comunista." Matrimonio tra Nichi
Vendola e Andrea Camilleri, Affaritaliani.it, 17 marzo 2009. URL
consultato il 18 agosto 2009.
7. ^ "... entra in Rai per concorso alla met degli anni cinquanta (ma
non fui assunto subito perch ero di famiglia comunista)... "
Camilleri e i ricordi in bianco e nero "Quando la Rai agganci
Eduardo..." (articolo di Alessandra Vitali), La Repubblica.it Divisione La Repubblica, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2 luglio 2007.
URL consultato il 18 agosto 2009.
8. ^ "... [Camilleri] ricorda quando nel '54 l'amministratore delegato
Filiberto Guala, blocc il suo ingresso perch mi giudic troppo
comunista. "Zingaretti: Lascer Montalbano E festeggia gli 80
anni di Camilleri" (articolo di Sandra Cesarale), Il Corriere della Sera,
15 settembre 2005, pp. 47. URL consultato il 18 agosto 2009.
9. ^ " il 1954 quando partecipa ad un concorso della Rai per
funzionario ma comunista dichiarato e non viene assunto." Festa
di compleanno per Andrea Camilleri (articolo di Alessandra Rota), La
Repubblica.it - Divisione La Repubblica, Gruppo Editoriale
L'Espresso, 6 novembre 2005, pp. 36 (sezione: Cultura). URL
consultato il 18 agosto 2009.
10.^

a b c

Alessandro Trocino, Popstar della cultura, p. 162.

11.^ Alessandro Trocino, Popstar della cultura, p. 164.


12.^ Nel 2005 Il giornalista Mariano Sabatini ha inserito nel suo Trucchi
d'autore un capitolo sulle tecniche di lavoro dello scrittore siciliano.
13.^ (ES) Andrea Camilleri gana el II Premio Internacional RBA de
Novela Negra, elmundo.es (edizione on-line di "El Mundo"), 5
settembre 2008. URL consultato il 18 agosto 2009.
14.^ Corriere della Sera Magazine, numero 1/2 del 12 gennaio 2006
15.^ "16.500.000 Il record di volumi venduti in libreria di Andrea
Camilleri. Un boom iniziato nel 1997." Bye bye America, il bestseller
torna in Italia (articolo di Ranieri Polese), Corriere della Sera, 13
novembre 2007, pp. 49. URL consultato il 18 agosto 2009.
16.^ "[...] Ma forse non tutti sanno che l'inventore del Commissario
Montalbano, un personaggio che, interpretato in televisione da Luca
Zingaretti, ha avuto e che ha un grande successo in tutto il mondo,
che vanta traduzioni in decine di lingue e oltre dieci milioni di copie
vendute" Camilleri uomo di teatro, Corriere della Sera, 17 febbraio
2007, pp. 17. URL consultato il 18 agosto 2009.
17.^ "... Il successo arriva nel '94, a 69 anni, con La forma dell'acqua (il
primo libro con Montalbano): fino ad oggi Camilleri ha venduto 10
milioni di copie." Un libro per vivere nel lusso Follett e l'invidia degli
italiani (articolo di Gabriela Jacomella), Corriere della Sera, 27
febbraio 2006, pp. 25. URL consultato il 18 agosto 2009.

18.^ Andrea Camilleri, Tullio De Mauro, La lingua batte dove il dente


duole, Editore Laterza, 2013
19.^ Sar pubblicata con il titolo Il corso delle cose
20.^ Andrea Camilleri, Tullio De Mauro, op.cit.
21.^ Per approfondimenti: un saggio e una bibliografia in Il dialetto nei
romanzi di Andrea Camilleri
22.^ Vigata.org
23.^ Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano, Gremese Editore,
1991 p.300
24.^ Topolino 2994 pagina 11
25.^ Topolino 2994 pagina 53
26.^ Topolino 2994 pagina 52
27.^ Tavola rotonda di Paolo Flores dArcais, Andrea Camilleri, Antonio
Di Pietro originariamente pubblicato in MicroMega, n.1/2009
28.^ Firma anche tu per cacciare Berlusconi dal Parlamento (facendo
applicare la legge 361 del 1957) repubblica.it, 1 marzo 2013
29.^ Camilleri: "Governo? Altro che Gattopardo. E Napolitano ne
responsabile" su youtube.com, RomaItaliaLab.it, 5 giugno 2013. URL
consultato l'8 giugno 2013.
30.^ Mario Lucio Genghini, Elezioni Europee 2014 | Lista Tsipras:
Camilleri, Flores e la sinistra miope, polisblog.it, 11 marzo 2014. URL
consultato il 14 dicembre 2014.
31.^ L'ho dato alla casa editrice solo a questa condizione: che venisse
tirato fuori quando l'alzheimer per me sar irreversibile. Intanto, con
le facolt di intendere e di volere intatte, mi diverto a inventare
nuove storie. (Camilleri: 'Ritorno a Vigta', in "la Repubblica.it", 9
novembre 2006).
32.^ E' possibile verificare le onorificenze nel database del Quirinale
33.^ El Peridico 6 febbraio 2014
34.^ Elenco dei vincitori del Premio internacional de novela negra
35.^ Premi del 2003 nella cronologia del sito ufficiale del premio.
36.^ Cronologia ufficiale del premio.
37.^ Albo d'oro nel sito ufficiale del Premio.
38.^ The American University of Rome, (in)Maestro Andrea Camilleri
Receives AUR Honoris Causa Degree. URL consultato il 10 aprile 2014.
39.^ Matar y guardar la ropa in Vigata.org

Bibliografia

Alessandro Trocino, Popstar della cultura, Roma, Fazi Editore, 2011,


ISBN 978-88-6411-172-8
Gianni Bonina, Tutto Camilleri, Barbera, Siena, 2009

Mariantonia Cerrato, L'alzata d'ingegno: analisi sociolinguistica dei


romanzi di Andrea Camilleri, Franco Cesati Editore, Firenze, 2012.
ISBN 9788876674419

Francesco De Filippo - Andrea Camilleri, Questo mondo un po'


sgualcito, Infinito Edizioni, Roma, 2010

Francesca Santulli, Montalbano linguista, Arcipelago Edizioni,


Milano, 2010

Marcello Sorgi - Andrea Camilleri, La testa ci fa dire, Sellerio,


Palermo, 2000

La forma dell'acqua
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La forma dell'acqua
Autore
Andrea Camilleri
1 ed. originale 1994
Genere
romanzo
Sottogenere giallo
Lingua originale italiano
Ambientazione Vigata, ai nostri giorni
Protagonisti Il commissario Salvo Montalbano
Coprotagonisti Ingrid Sjostrom
Seguito da
Il cane di terracotta
La forma dell'acqua un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 1994, dalla
casa editrice Sellerio editore di Palermo.[1]
il primo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario
Montalbano, dal quale stato tratto anche un omonimo film tv, prodotto dalla Rai nel
2000, con Luca Zingaretti nella parte del Commissario.

Trama

La Mnnara di Marinella nello sceneggiato televisivo omonimo, in realt una fornace


in disuso
Pino Catalano e Saro Montaperto, due geometri che per necessit fanno il lavoro di
munnizzari in una zona malfamata, la mnnara[2], consueto luogo di ritrovo di
prostitute, trovano all'interno di un'automobile il cadavere di un uomo con gli abiti
discinti che essi conoscono bene, essendo un noto esponente politico locale: l'ingegner
Luparello. Uno dei due, Saro, trova poi una collana di alto valore che nasconde perch
si ripromette di venderla per ricavarne del denaro per curare il figlioletto malato.
Essi pensano, per accattivarsene i favori, di avvertire telefonicamente, prima ancora
che la polizia, l'avvocato Rizzo , amico e consigliere politico dell'ingegnere defunto e
suo prevedibile successore alla carica di segretario politico: questi per stranamente
non sembra sorpreso di quanto i due gli riferiscono ma li invita semplicemente a
chiamare la polizia.
Giunto sul luogo il commissario Montalbano riceve conferma dallo scontroso medico
legale Pasquano che la morte di Luparello avvenuta durante un incontro sessuale.
Sul posto viene rinvenuta una borsa con le iniziali di Ingrid Sjstrom e anche la
collana, ritrovata dal netturbino, come verr a sapere il commissario, le appartiene.
L'assassinio dell'ingegnere, perch Montalbano convinto che si tratti di questo,
stato costruito in modo tale che assuma una forma particolare, come quella dell'acqua
in un contenitore, in modo da far ricadere la responsabilit sulla bella svedese di cui
nel corso dell'indagine il commissario, resistendo eroicamente alle disinvolte profferte
della giovane per mantenersi fedele alla fidanzata Livia, diviene amico ma non
amante.
Saranno infine proprio le due donne a far risolvere a Montalbano l'intricato caso.

Il cane di terracotta
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il cane di terracotta
Autore
Andrea Camilleri
1 ed. originale 1996

Genere
romanzo
Sottogenere giallo
Lingua originale italiano
Ambientazione Vigata, giorni nostri
Protagonisti Il commissario Salvo Montalbano
Antagonisti La mafia
Altri personaggi Mario Cunich, Elisa Moscato, Stefano Moscato
Preceduto da La forma dell'acqua
Seguito da
Il ladro di merendine
Il cane di terracotta un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel 1996 dalla casa
editrice Sellerio di Palermo. il secondo romanzo ad avere come protagonista il
commissario di polizia siciliano Salvo Montalbano.
Dall'opera stato tratto un telefilm trasmesso dalla RAI nel 2000 con attore principale
Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano che nel corso dell'indagine

Trama
Il romanzo si avvia su una tipica indagine per la repressione di un traffico d'armi
d'origine mafiosa ma l'argomento principale diventa poi un episodio di amore e morte
di un tempo ormai passato. Come la caverna che nasconde le armi cela un altro
nascondiglio dove giacciono i due amanti assassinati, cos il racconto contiene al suo
interno un'altra storia del tutto diversa.
Tutto il romanzo ruota intorno a una misteriosa caverna che appare e che scompare e
che una volta ritrovata riveler di custodire un altro segreto.[1] Montalbano mantiene
una strana amicizia per un poliziotto: quella con Geg, protettore di prostitute, che gli
ha fissato un appuntamento in un luogo che, sin dai tempi delle scuole elementari,
conoscono soltanto loro due.
Geg gli riferisce che Tanu "u grecu", pluriomicida latitante, vuole consegnarsi a
Montalbano. Tanu un mafioso da sempre ma ora si sente estraneo alla nuova mafia
che non rispetta pi regole e tradizioni, per cui preferisce morire in galera piuttosto
che in un fosso. Si consegner a Montalbano ma con un po' di triatro, una sceneggiata
dell'arresto, per salvare la faccia.
Ma la mafia non ci casca e in occasione di un trasferimento da un carcere ad un altro
ritenuto pi sicuro, due agenti di scorta vengono uccisi e Tanu ferito mortalmente. Ma
la cosa pi grave non tanto la sconfitta della polizia quanto il fatto che l'accaduto
conferma che ci sia una "talpa" al suo interno.
Tanu in punto di morte, per vendicarsi confider a Montalbano l'esistenza di un grosso
traffico d'armi che vengono depositate in una caverna mimetizzata che la squadra del
commissario far fatica a scoprire.
Il preside Burgio, ormai in pensione e amico di Montalbano gli riveler che la grotta
ha una lunga storia che risale a tempi lontani. Questo racconto far tornare il

commissario nella grotta e scoprire una parete posticcia che abbattuta rivela la
presenza di due cadaveri, ricomposti, sorvegliati da un cane di terracotta con accanto
una ciotola di monete.
Svelati i nomi dei due giovani, Mario Cunich ed Elisa Moscato, il commissario cerca
di ricostruire gli avvenimenti, che gli saranno alla fine rivelati dall'ormai vecchio
Calogero Rizzitano, uno dei protagonisti di quel fatto, il quale gli conferma che
l'assassino dei due giovani il padre di lei, Stefano Moscato, che trattava la figlia
come amante.
Montalbano comprender anche il motivo simbolico della singolare composizione dei
corpi nella caverna, e della presenza del cane di terracotta, per un riferimento al
Corano e alla tradizione dei Dormienti di Efeso.

Riconoscimenti
Nel 1997 il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterario
Chianti[2].

Note
1. ^ Camilleri ha dichiarato in un'intervista: Certo, lo spunto iniziale de "Il cane
di terracotta" dovuto alla lettura del dramma egiziano "La gente della
caverna" che a sua volta ispirato alla sura 18 del Corano. E certamente
l'immagine della grotta, da Platone in gi, ha un'alta valenza simbolica. In
quanto ai miei incubi personali dei quali faccio cenno nel dialogo con
Marcello Sorgi, si tratta di un sogno ricorrente, durato anni, nel corso del quale
mi trovavo intrappolato in una caverna senza poterne uscire. La caverna era
sempre la stessa. Mi svegliavo atterrito e non riuscivo a riprendere sonno. Poi
passato. Un analista potrebbe spiegarmene la causa, ma non mi mai
importato saperla. cfr.
2. ^ Albo d'oro nel sito ufficiale del Premio Letterario Chianti.

Il ladro di merendine
Il ladro di merendine un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 1996, dalla
casa editrice Sellerio.
il terzo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario
Montalbano, dopo La forma dell'acqua ed Il cane di terracotta. Da esso stato tratto
anche l'omonimo film tv, trasmesso dalla Rai nel 1999, con Luca Zingaretti nella parte
del Commissario.

Trama
A Vigata, paese immaginario della Sicilia, si susseguono una serie di eventi: nella
notte un peschereccio di Mazara del Vallo, il "Santopadre", viene intercettato e

mitragliato, apparentemente in acque internazionali, da una motovedetta tunisina. I


colpi esplosi uccidono un marinaio tunisino che si trovava a bordo dell'imbarcazione
italiana. Sempre nella stessa giornata avviene l'assassinio dell' ex commerciante
Aurelio Lapecora, accoltellato in un ascensore e la misteriosa scomparsa di Karima
Moussa, una bellissima donna delle pulizie tunisina.
Montalbano scopre che la ragazza lavorava anche nell'ufficio del commerciante
assassinato di cui era l'amante e che questa aveva un figlio, Franois, anch'esso
scomparso.
Grazie all'aiuto dell'anziana Aisha, una conoscente di Karima, Montalbano ritrova
anche un libretto di risparmio di propriet della ragazza con depositati cinquecento
milioni di lire, una somma troppo alta per una giovane immigrata che avrebbe dovuto
avere solo quanto le proveniva dal suo umile lavoro.
Mentre torna in commissariato dalla visita alla casa di Karima, Montalbano vede
davanti a una scuola elementare un gruppetto di mamme che si lamentano con un
vigile di alcuni furti di merendine di cui accusano un piccolo extracomunitario.
Montalbano intuisce che si tratta di Franois: appostandosi insieme alla fidanzata
Livia ed ai suoi uomini, riesce a prendere il piccolo tunisino che si era rifugiato in una
casa abbandonata.
Livia nel tranquillizzare il bambino portato in casa da Montalbano per proteggerlo,
sentir nascere in s il proprio istinto materno e il desiderio di formare con Salvo
un'unione pi intensa adottando il bambino.
Il commissario aderir al progetto di Livia ma nel frattempo le indagini si complicano
perch ci mettono lo zampino i servizi segreti nella viscida figura del colonnello
Lohengrin Pera...

La famiglia di Montalbano
Ne Il ladro di merendine Montalbano viene a sapere da un collaboratore dell'azienda
vinicola del padre che questi sta morendo di cancro.
Il commissario aveva gi perso da piccolo la madre ed a Franois, il bambino che ha
avuto la madre assassinata, che confida quanto dolore anche lui abbia provato: Gli
confid cose che mai aveva detto a nessuno, manco a Livia. Il pianto sconsolato di
certe notti, con la testa sotto il cuscino perch suo padre non lo sentisse; la
disperazione mattutina quando sapeva che non c'era sua madre in cucina a preparargli
la colazione o, qualche anno dopo, la merendina per la scuola. Ed una mancanza che
non viene mai pi colmata, te la porti appresso fino in punto di morte. (op. cit. pag.
155)
Il padre attento e sollecito gli aveva fatto anche da madre e, rispettoso della vita del
figlio, aveva voluto aspettare per risposarsi che questi si laureasse e diventasse
autonomo. Montalbano non aveva preso bene la decisione del padre di risposarsi e si
era quasi del tutto allontanato da lui forse cera stata... una quasi totale mancanza di

comunicazione, non riuscivano mai a trovare le parole giuste per esprimere


vicendevolmente i loro sentimenti... (op. cit. pag. 204).
I due per continuavano a volersi, sia pure da lontano, molto bene.
Il padre, che vive lontano da Vigata, rimasto vedovo della seconda moglie, colleziona
gli articoli di giornale che scrivono dei successi investigativi del figlio e quando il
commissario stato ferito, gli stato vicino telefonandogli ed andato una volta a
visitarlo in ospedale. Ed ogni tanto arriva in commissariato una cassetta del suo buon
vino.
Durante l'indagine Montalbano riceve una lettera da un socio dell'azienda vinicola del
padre che gli d notizia che questi da tempo gravemente ammalato di un tumore e
che, sebbene consapevole della sua morte imminente, non ha voluto far sapere niente
al figlio per risparmiargli lo strazio della sua sofferenza. Montalbano arriver
nell'ospedale dov' ricoverato il padre quando questi ormai morto e si rimproverer
amaramente del suo egoismo poich pur avendone intuito il malessere ha come voluto
inconsciamente ignorarlo.
La voce del violino un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 1997 dalla casa
editrice Sellerio editore.
il quarto romanzo della serie dedicata al Commissario Montalbano da cui stato
tratto un omonimo film tv, trasmesso dalla RAI nel 1999, con Luca Zingaretti nella
parte del Commissario e la partecipazione di Sergio Fantoni.

Trama
uno di quei giorni tinti (neri) che affliggono Montalbano che, da classico
meteoropatico, si abbuia quando fa cattivo tempo e diventa intrattabile. Tanto pi sar
un brutto giorno perch dovr andare al funerale della moglie del suo amico questore,
e ancora pi scura sar la giornata perch ad accompagnarlo con l'auto di servizio sar
l'agente Gallo, un autista dalla guida "stile Indianapolis".
I cattivi presagi si avverano: durante il percorso per una strada di campagna a velocit
folle, almeno secondo il commissario che ama andature a passo d'uomo, Gallo
investir una gallina suicida facendo sbandare l'auto che andr ad urtare una vettura in
sosta davanti ad una villa. Il commissario, santiando (imprecando), si metter
personalmente alla guida dopo aver lasciato un biglietto sotto il tergicristallo dell'auto
danneggiata per avvertire il proprietario. Poich Gallo si lamenta per la botta ricevuta,
Montalbano devier per l'ospedale dove tra esami e controesami i due passeranno
l'intera mattinata. Sulla via del ritorno si ormai fatto troppo tardi per la cerimonia
funebre il commissario nota che l'auto danneggiata rimasta dove l'ha lasciata con
ancora il biglietto nel tergicristallo.
A Montalbano la faccenda non quatra e da tipico sbirro rimugina il fatto per tutto il
giorno sino a che, dopo aver concluso la giornata fitusa con una tempestosa telefonata
con la sua fidanzata Livia, non riuscendo a prender sonno si alza in piena notte e si
avventura per scoprire cosa avviene nella villa.

Trova l'auto danneggiata ancora dov'era la mattina, con arte scassinatrice forza la
porta della villa che ha segni di essere abitata ma che appare deserta; si aggira per i
vari ambienti sino a quando in una stanza da letto, alla luce della torcia, si presenta
agli occhi del commissario una scena raccapricciante: una giovane donna, bionda e
bellissima, del tutto nuda riversa carponi con la pancia appoggiata al bordo del
letto, le braccia spalancate, il viso sepolto nel lenzuolo ridotto a brandelli dalle unghie
della donna che l'aveva artigliato negli spasimi della morte per soffocamento.[1]
Il problema ora per Montalbano il seguente: Come far scoprire il delitto? Non
poteva certo andare a dire al giudice quello che aveva combinato.[2] Il commissario
trover un modo e inizier un'indagine che si mescoler al suo rapporto con Livia, la
donna sinceramente amata, che ora vuole da lui qualcosa di pi del suo amore.

Un mese con Montalbano


Un mese con Montalbano una raccolta di trenta racconti di Andrea Camilleri,
pubblicata per la prima volta nel 1998 dalla Arnoldo Mondadori Editore.
Il titolo si collega al numero di racconti, che coinvolgerebbero il lettore per un mese
esatto, leggendo un racconto ogni giorno, come afferma lo stesso autore nella nota
conclusiva. Sempre a detta dello scrittore, la serie stata realizzata in poco pi di un
anno e due mesi, fra il 1 dicembre 1996 ed il 30 gennaio 1998. Gran parte dei
racconti sono inediti, mentre altri sono stati pubblicati precedentemente in alcune
riviste locali.

Racconti
La lettera anonima

Al commissario di polizia di Vigata viene recapitata una lettera anonima. Il messaggio


afferma che Annibale Verruso vuole uccidere la moglie Serena Peritore, dopo aver
scoperto di essere stato tradito. Per Montalbano questa lettera particolarmente
sospetta perch il potenziale assassino non avrebbe alcun motivo per avvisare la
polizia e nessun'altra persona oltre al potenziale assassino dovrebbe essere a
conoscenza delle sue intenzioni.
Spacciandosi per un alto dirigente, Montalbano riesce ad ottenere alcune informazioni
dal Consorzio Agrario di Montelusa dove lavora Verruso. Successivamente, il
commissario si reca con un pretesto a visitare la coppia e scopre che effettivamente
qualcuno sta tradendo l'altro. Dalle parole del poliziotto Gallo, Montalbano viene a
sapere che Serena intrattiene una relazione con un amico d'infanzia, Giacomino Agr.
La donna ha preferito sposare Verruso solo per poter avere una vita pi agiata.
Montalbano scopre anche che Verruso stato derubato della rivoltella che aveva
acquistato su consiglio della moglie dopo che la sua casa a Monterussello era stata
svaligiata.
Dopo aver interrogato la signora, il commissario ottiene conferma dei suoi sospetti: la
moglie aveva deciso di uccidere il marito insieme all'amante, inscenando una rapina.

Non era stata la moglie a spedire la lettera anonima, ma lo stesso amante che,
impaurito da cosa stavano per fare, aveva voluto avvertire Montalbano.
L'arte della divinazione

Il preside del liceo di Vigata si precipita nell'ufficio di Montalbano per denunciare un


tentativo di omicidio ai suoi danni. I sospetti dell'uomo sono rivolti all'insegnante di
francese che, improvvisandosi divinatore, gli aveva predetto che "il tredici febbraio
sarebbe scampato da un colpo, ma che entro tre mesi non sarebbe stato pi con loro".
Il commissario convoca l'insegnante di francese per sapere la sua versione dei fatti,
ma non pu incriminarlo in quanto non esiste alcuna prova che il docente abbia
cercato di uccidere il suo datore di lavoro. Il preside, pensando che Montalbano stia
prendendo sottogamba la questione, racconta la sua vicenda a Pippo Ragonese,
giornalista di Televigata. La notizia inizia a spargersi in tutto il paese ma il preside
non ottiene la giustizia sperata: i vigatesi pensano che l'aggressione subita sia un
avvertimento mafioso ed iniziano a togliergli il saluto e la moglie si arrabbia
moltissimo per non essere stata avvertita dell'accaduto e lo lascia. L'uomo costretto
quindi a trasferirsi, facendo involontariamente avverare la predizione.
La sigla

Montalbano si ritrova ad indagare sull'assassinio di Calorio, un mendicante che viveva


all'interno del relitto di un'imbarcazione sulla spiaggia di Marinella Calorio non aveva
nemici in paese e Montalbano lo conosceva perch si fermava spesso a parlare con lui
di romanzi e di letteratura. La scientifica rivela che la vittima aveva avuto il tempo
tracciare la sigla "POE" sulla sabbia prima di morire. Montalbano capisce che Calorio
voleva lasciargli un messaggio, facendo riferimento allo scrittore Edgar Allan Poe ed
in particolar modo al racconto "Manoscritto trovato in una bottiglia". Il commissario
trova quindi un messaggio in bottiglia all'interno del relitto. Su questi fogli il
mendicante ha raccontato tutta la storia della sua vita e, tra le righe, rivelato anche il
nome dell'assassino.
Par condicio

A Vigata, gli omicidi delle famiglie mafiose dei Sinagra e dei Cuffaro ai danni dei
reciproci affiliati si sono sempre alternati. Un giorno per la par condicio non viene
rispettata con lassassinio di un uomo dei Cuffaro dopo che, poco tempo prima, era
stato eliminato un altro della stessa famiglia. Montalbano cerca di capire cosa sia
accaduto.
Amore

Michela, bellissima giovane di una poverissima famiglia, ad appena quindici anni


fugge da casa per cercare una vita migliore, sino a quando s'innamora, riamata, del
ragioniere del locale cementificio. Ma un giorno nell'ufficio di Montalbano si presenta
la madre della giovane per denunciarne la prolungata assenza e soprattutto la
mancanza dei denari che la figlia le dava mensilmente. In realt Michela scomparsa
perch ha voluto regalare al suo amato ragioniere qualcosa che non ha mai dato agli
altri uomini che ha conosciuto.

Una gigantessa dal sorriso gentile

Il ginecologo Landolina, regolarmente maritato con una gigantessa dal sorriso gentile,
offre serie garanzie di integrit etica e professionale: cos almeno a giudizio della
severa famiglia di Mariuccia che viene affidata alle sue visite mediche che per si
trasformano ben presto, con reciproca soddisfazione, in incontri d'altra natura. Ma
ogni bel gioco, come quello del dottore e del malato, dura poco: Landolina scompare
dalla circolazione suicidandosi alla scoperta che Mariuccia rimasta incinta. Cos
almeno sembra che stiano le cose ma a Montalbano la faccenda "non quatra".
Un diario del '43

Il preside Burgio entrato in possesso di un interessante diario, risalente al 1943, di


un giovane fanatico fascista che, venuto in possesso di diverse bombe a mano,
racconta di star progettando un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia.
Montalbano inizia un'indagine nel passato per scoprire se il giovane mise in atto il suo
piano.
L'odore del diavolo

La signora Clementina Vasile Cozzo, la maestra paralitica in pensione che ha


conosciuto ed aiutato Montalbano in altre indagini, confida al suo amico commissario
che la sua insegnante delle elementari, Antonietta, ormai un'anziana di novantacinque
anni, perseguitata dal diavolo che avverte della sua presenza con un disgustoso
odore di zolfo e di fogna. Montalbano, che non certo un "chiesastico", non crede si
tratti di presenze demoniache, e incomincia ad indagare su questi strani avvenimenti.
Avendo intuito giustamente, coglier sul fatto il nipote dell'anziana signora mentre si
stava introducendo nell'abitazione della zia, munito di un costume da diavolo e di una
boccetta contenente un composto chimico dall'odore di zolfo e di fogna. Si scoprir
che il nipote, Filippo, aveva agito in tale modo per far vendere a basso prezzo dalla
zia l'abitazione "infestata dal diavolo" ad alcuni suoi soci nell'affare.
Il compagno di viaggio

Il commissario prende il treno e, nello stesso scompartimento, c' un uomo che ha


appena ucciso la moglie.
Lo scrittore, nella Nota alla fine del libro, spiega che lo spunto per questo racconto gli
venne offerto dal Noir in Festival di Courmayeur; il racconto poi apparso nel
maggio del 1997 sulla rivista Sintesi.
Trappola per gatti

In via Roma i negozianti pagano il pizzo alla famiglia Sinagra tramite il padrone del
negozio di scarpe Pep Rizzo, il quale non un mafioso, ma soltanto un uomo sotto
ricatto. Tramite un ingegnoso stratagemma, una trappola per gatti appunto,
Montalbano riuscir ad arrestare due membri della famiglia per spaccio di denaro
falso.

Miracoli di Trieste

Montalbano si reca a Trieste per un convegno. Qui gli viene sottratto il portafoglio
ma, quando si reca alla hall dell'albergo, il portiere glielo riconsegna intatto. Il
commissario si chiede quindi che senso abbia eseguire un furto simile.
Il racconto - a quanto afferma l'autore nella Nota di fine testo - venne realizzato in
occasione del festival Piazza Gutenberg su proposta del suo amico triestino Piero
Spirito. La stessa storia apparsa in Raccontare Trieste, un piccolo saggio edito nel
giugno 1997.
Icaro

Tre tedeschi aprono un circo a Montelusa: una donna, suo marito ed il fratello (ed
amante incestuoso) della donna. Un circo molto particolare apprezzato dai paesani e
soprattutto dal "femminaro" Mim Augello poich lo spettacolo principale offre agli
spettatori eccitanti visioni femminili. Un ragazzo del paese si innamora cos della
bellissima artista che riuscir a possedere nel suo camper. Scoperto per dal fratello e
dal marito della giovane, verr usato per l'ultimo spettacolo: messo in mutande ed in
casco da astronauta viene appeso, novello Icaro, ad un cavo collegato ad un elicottero
che vola a 30 metri di altezza dal palco.
L'avvertimento

Un barbiere, noto fascista di Parma, ne ha fatte di cotte e di crude nella sua citt
contro i nemici politici. Caduto il fascismo, si rifugiato a Vigata dove ha fatto
fortuna con un salone di barbiere che ha tramandato al figlio Carlo Memmi che si
nel frattempo sposato ed ha ampliato l'attivit dopo la morte del padre: questi infatti,
preso da nostalgia, tornato nella sua citt e l stato eliminato da chi, dopo tanti
anni, non aveva dimenticato. Carlo Memmi ha poi venduto il suo salone e ora pu
dedicarsi alla sua passione di cacciatore e pescatore, quand'ecco che subisce una serie
di incendi dolosi ed attentati che culminano con l'avvelenamento del suo amato cane
da caccia Pippo. Montalbano non crede che si tratti di avvertimenti mafiosi.
Being here...

Dall'America ritorna finalmente al suo paese un emigrante che per passeggiando per
Vigata scopre di essere morto perch sul monumento ai caduti compare il suo nome.
Montalbano dovr far luce su questo, per lui, intrigante mistero.
Il patto

Montalbano riaccompagna a casa un'anziana signora che stava camminando in piena


notte sul ciglio della strada. Il giorno successivo il commissario viene chiamato ad
indagare su un omicidio.
Andrea Camilleri scrive che questo racconto lo compose perch ci aveva pigliato
gusto (in Note); apparso sulla rivista cagliaritana La Grotta della Vipera alla fine del
1997.

Quello che cont Aulo Gellio

Aulo Gellio, l'antico scrittore latino, nelle sue Noctes atticae raccontava di Androclo,
uno schiavo fuggitivo, che era diventato amico di un leone a cui aveva curato la
zampa trafitta da una spina. Quando Androclo, divenuto cristiano, era stato condotto
nel circo per essere sbranato era stato riconosciuto dal leone che, invece di azzannarlo,
gli aveva leccato la mano: un evento giudicato miracoloso che aveva procurato la
grazia della vita ad Androclo.
Anche Montalbano, mentre tranquillamente sta aspettando di cenare in una sperduta
trattoria da lui scovata nei suoi giri gastronomici, subisce l'incursione di due
malfattori mascherati di cui uno seriamente intenzionato a farlo fuori; ed ecco che,
come nel racconto di Androclo, uno dei due delinquenti colpisce il collega alla testa e
salva cos Montalbano da morte sicura. Perch lo ha fatto?
Il vecchio ladro

Un vecchio ladro Orazio Genco che non ha abbandonato il suo mestiere si svaligiatore
di appartamenti una notte incappa nell'ex guardia notturna Romildo Bufardeci che lo
vede uscire da una villetta delle vacanze vuota dei suoi abitanti. Bufardeci accusa
Genco di furto ma Montalbano trova tutto in ordine nella villa ed i suoi proprietari
dichiarano che non manca nulla. Che ci faceva allora il vecchio ladro nella villa?
La veggente

Nel paesino sperduto dove il vicecommissario Montalbano sta percorrendo la sua


carriera nella polizia, arrivato un piccolo e malinconico circo che, fra gli altri
miserevoli artisti, annovera la presenza di una prestigiosa veggente che indovina tutto
a colpo sicuro cos almeno a Montalbano raccontano i suoi colleghi. Montalbano
incuriosito assiste allo spettacolo durante il quale la veggente accusa uno spettatore di
essere un assassino. Qui c' materia per le indagini del vicecommissario che non si
tira indietro.
Guardie e ladri

Come tutti gli anni in occasione della riapertura della casa estiva, i coniugi Zito, il
giornalista televisivo Nicol e sua moglie Tanin, invitano Montalbano a stare da loro.
Il commissario Montalbano accetta molto volentieri e dopo aver mangiato
abbondantemente, va a farsi una dormitina. Il piccolo Francesco, figlio di Nicol,
dopo aver svegliato Montalbano insiste a voler giocare con lui a "Guardia e Ladri". Il
commissario accetta mentre Nicol, viene chiamato da una telefonata a tornare al suo
lavoro a Vigata. Montalbano non riesce pi a trovare Francesco e, molto allarmato, si
dirige verso un casolare abbandonato e in rovina dove pensa si sia nascosto
Francesco. Continuando nel gioco, Montalbano puntando la mano come se fosse una
pistola con voce minacciosa grida al bambino, che fa la parte del ladro, di uscire
all'aperto. Ma invece di Francesco esce un uomo con le mani in alto, evidentemente
armato al quale il commissario, non visto e sempre con la mano puntata, intima di
andare verso la casa, sperando che l'uomo non si volti e lo veda disarmato. Giunti nei
pressi dell'auto posteggiata dal commissario esce allo scoperto Francesco che si era
nascosto dietro la vettura e che eccitato dalla scena "poliziesca" chiama la madre che,

uscita dalla casa, guardando il commissario che punta un dito alla schiena di uno
sconosciuto, capisce la situazione e afferrato un vecchio fucile mai usato da anni, lo
punta verso il criminale. Con un sospiro di sollievo Montalbano apre l'auto e prende la
pistola e le manette dal cruscotto mentre l'uomo stava immobile sotto la ferma
punteria di Tanin che, bruna, bella, capelli al vento, pareva precisa precisa un'eroina
da film western.
Tocco d'artista

Nicol Zito il giornalista della televisione locale di Vigata, amico di Montalbano,


conoscendo la sua passione per la letteratura, lo sveglia di prima mattina, per
chiedergli chi fosse Jan Potocki. L'autore di Manoscritto trovato a Saragozza, sembra
essere l'ispiratore del suicidio di Alberto Larussa, conoscente di Montalbano ed
eccentrico orefice di Ragna. Il libro dell'autore in questione si trova infatti accanto a
una specie di sedia elettrica che l'orefice si costruito da solo trasformando la sua
sedia a rotelle. Il suicidio stato scoperto da un cacciatore, Martino Zcari, che aveva
sentito odore di bruciato ed aveva chiamato le forze dell'ordine intorno alle tre e
mezza del mattino.
Larussa, da trent'anni costretto sulla sedia a rotelle per una caduta da cavallo, tanto
da non aver mai pi lasciato il paese d'origine. Cos aveva scoperto le sue notevoli
capacit per l'oreficeria, utilizzando solamente materiali poveri con cui realizzava
grandi capolavori, che regalava agli amici. Lo scantinato che aveva attrezzato come
laboratorio era divenuto il suo ultimo luogo di vita. Le indagini dei Carabinieri
guidate dal tenente Olcese non chiariscono la situazione, ma i giornalisti si interessano
al fratello minore del defunto, Giacomo Larussa, che avrebbe ereditato il cospicuo
patrimonio familiare.
Dopo venti giorni dalla morte viene effettivamente arrestato Giacomo per omicidio,
grazie alla testimonianza di Filippo Alaimo, un contadino vicino che avrebbe visto la
notte dell'evento la macchina di Giacomo. Viene quindi ritrovato un testamento, in cui
Alberto lascerebbe tutti i suoi averi al fratello Giacomo. Ma Montalbano, grazie ad
un'intuizione, scopre che sarebbe stato lo stesso Alberto a falsificare la propria
scrittura, sapendo cos di incolpare il fratello.
Il giorno del suicidio, il 13 aprile infatti lo stesso in cui trentuno anni prima Alberto
era stato spinto dalle scale ed aveva ricevuto delle lesioni alla spina dorsale
irrimediabili; la storia della caduta di cavallo sarebbe stato un intervento del padre per
coprire Giacomo. Il libro di Potocki si riferiva infatti non alla particolarit del suo
suicidio, ma al limite temporale che Alberto si era dato per la propria morte.
Indagando presso una ditta di conduttori elettrici, la Ruberti spa, scopre che la vittima
aveva richiesto per ben due volte una notevole quantit di Xeron 50, un conduttore
che gli sarebbe servito per inscenare il proprio suicidio mascherandolo per come
assassinio del fratello su cui voleva vendicarsi, e con cui pochi giorni prima aveva
messo in scena un riappacificamento.
Montalbano racconta tutto al suo amico giornalista, che riferisce al tenente Olcese che
risolve brillantemente il caso.

Per la fiction tv Il commissario Montalbano nel 2001 stato realizzato un episodio


omonimo tratto dal racconto.
L'uomo che andava appresso ai funerali

Il portuale Coc Alletto rimasto vittima di un incidente sul lavoro che gli ha causato
la perdita di una gamba. Da allora Coc vive con la misera pensione dello Stato e
passa il suo tempo a seguire i cortei funebri. Il disabile non d fastidio a nessuno e
tutti in paese lo conoscono per la sua mitezza sino a quando arriva una notizia che fa
"strammare" il commissario Montalbano: Coc Alletto stato ucciso con un colpo di
pistola in faccia, segno mafioso di grande disprezzo. Ma la mafia non c'entra niente.
Per la seconda serie fiction tv su Il giovane Montalbano nel 2015 stato realizzato il
primo episodio omonimo tratto dal racconto, in associazione a Doppia indagine (da
Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano).
Una faccenda delicata

Il direttore didattico del locale asilo comunale, Pasquale Loreto, chiede, in preda al
panico ed all'imbarazzo che lo fa balbettare, aiuto al commissario Montalbano per una
faccenda molto delicata. La madre della piccola Anna sospetta attenzioni pedofile da
parte del maestro Nicotra e, poich non del tutto sicura, non vuole denunziarlo
apertamente per non rovinarlo ma ne chiede l'allontanamento: il che equivale, per i
pettegolezzi che ne seguirebbero in paese, ad una condanna. Montalbano non potrebbe
aprire, in mancanza di una denunzia ufficiale, con le indagini ma, con tutte le
precauzioni del caso, decide di interrogare la bambina che gli fa capire che la
pedofilia non c'entra niente.
Lo Yack

Salvatore Aguglia, compagno di classe di Montalbano, soprannominato da tutti lo yak


in seguito ad una lezione di scienze, diventa mercenario in Africa ed in seguito si
sposa con una vigatese. Lo yak, come Aguglia, un animale che deve restare libero
nelle praterie e non intrappolato nella rete del matrimonio. Per questo Aguglia
maltratta la propria moglie, la quale lo abbandona. Da qui Aguglia inizia a sparare a
tutte le persone che passano davanti casa sua. La polizia lo assedia, ma riesce a
risolvere la situazione solo dopo l'intervento di Montalbano, il quale riconosce il suo
ex compagno di classe.
I due filosofi e il tempo

Un marinaio "filosofo", cos lo definir Montalbano, viene accusato di avere


massacrato di percosse una locale prostituta per eccitarsi, ma un professore di filosofia
teoretica che si trovava a passeggiare sul molo del porto di Vigata lo scagiona
procurando al sospetto assassino un alibi per il tempo in cui stato commesso il
delitto. Il tempo per, come ben sanno i filosofi, muta a seconda da quale punto di
vista lo si consideri.

Cinquanta paia di scarpe chiodate

Il capraio Michele Borruso, approfittando del caos seguito allo sbarco degli americani
nel 1943 in Sicilia, depreda un magazzino militare italiano abbandonato, di cinquanta
paia di indistruttibili scarponi chiodati, di cos buona fattura che il figlio Gaetano, che
l'ha ereditate, le possiede ancora quasi tutte. Gaetano stato pi volte derubato delle
sue capre da un capobanda malavitoso Casio Alletto che alla fine viene ritrovato
morto con impressa sul viso l'impronta dei chiodi di uno scarpone militare. I sospetti
si appuntano naturalmente su Gaetano che risulter del tutto innocente.
Il topo assassinato

Montalbano sta facendo sul molo di Vigata la solita passeggiata meditativa ruminando
nello stesso tempo bruscolini, ceci arrostiti e pensieri in libert quando il suo occhio
da sbirro coglie un'incongruenza in un topo morto che stava per calpestare: il topo
infatti ha subito una laparotomia e, come accerter l'irritabile dottor Pasquano che,
tirato in mezzo dal commissario, ne ha eseguito un'irrituale autopsia, stato
gassificato. Quale emulo nazista si diverte a massacrare i topi?
Un angolo di paradiso

Quel maledetto Mim Augello, che fa una discreta corte a Livia, la fidanzata di
Montalbano in vacanza a Vigata, le ha magnificato come un angolo celestiale una
lontana spiaggetta nascosta in una deserta insenatura verso cui ora si sta dirigendo
remando, sudando ed imprecando il commissario Montalbano che ha dovuto cedere
alle insistenze della fidanzata. La spiaggia di sabbia finissima ed immacolata un
vero angolo di paradiso dove Livia appena stesasi al sole si addormenta. Anche
Montalbano costretto a riconoscere la bellezza incontaminata del posto che per
nasconde qualcosa di infernale.
Capodanno

A Capodanno Montalbano si preso l'influenza ed costretto a stare a letto con la


febbre alta che per non gli impedisce di condurre lui le indagini che gli sta soffiando,
approfittando della sua infermit, il suo vice Mim Augello. Il caso riguarda, come lo
ha definito Catarella, un "morto di passaggio" nell'albergo di cui la vittima era
proprietario assieme alla moglie. Pur con la febbre a quaranta Montalbano, a dispetto
di Mim Augello, risolver il caso.
Lo scippatore

Montalbano in trasferta per partecipare ad una conferenza dove si distinguer per i


tremori ed i balbettii che lo caratterizzano quando costretto a parlare in pubblico,
subisce un tentativo di scippo da uno strano delinquente che, come accaduto in altri
precedenti casi, non cerca soldi; ma allora cosa lo spinge a rischiare la galera?
Movente a doppio taglio

Attilio Gambardella, sciancato e con gli occhi strabici, le orecchie a sventola e la


bocca storta ora che giace morto colpito da una trentina di pugnalate sembra un

cadavere scannato come tutti gli altri. La vedova, una specie di balena informe che
con la sua massa terrorizza Montalbano, accusa apertamente il figlio della vittima il
quale avrebbe ucciso per denaro. Il ritrovamento del testamento dell'uomo cambia le
carte in tavola.

Altri media
Lo stesso scrittore ha letto alcuni racconti per Camilleri legge Montalbano, versione
audiolibro di alcuni dei racconti tratti da questo libro, edito da Arnoldo Mondadori
Editore nella collana Varia di Letteratura: questi sono La sigla, L'uomo che andava
appresso ai funerali, Il compagno di viaggio, Guardie e ladri, e Being here....
Inoltre Rai Fiction ha realizzato, per la serie Il commissario Montalbano, alcuni
episodi tratti dai racconti di Un mese con Montalbano. Nel 2001 stato trasmesso il
riadattamento televisivo di Tocco d'artista, mentre nel 2005 stata la volta di Par
condicio.

Gli arancini di Montalbano


Gli arancini di Montalbano uno dei racconti di Andrea Camilleri che d il titolo
alla prima raccolta di racconti brevi avente come protagonista il Commissario Salvo
Montalbano, pubblicata nel 1999, dalla casa editrice Mondadori.

Indice

1 Racconti
o 1.1 La prova generale
o

1.2 La povira Maria Castellino

1.3 Il gatto e il cardellino

1.4 Sostiene Pessoa

1.5 Un caso di omonimia

1.6 Catarella risolve un caso

1.7 Il gioco delle tre carte

1.8 Pezzetti di spago assolutamente inutilizzabili

1.9 Referendum popolare

1.10 Montalbano si rifiuta

1.11 Amore e Fratellanza

1.12 Sequestro di persona

1.13 Stiamo parlando di miliardi

1.14 Come fece Alice

1.15 La revisione

1.16 Una brava fimmina di casa

1.17 "Salvo amato..." "Livia mia..."

1.18 La traduzione manzoniana

1.19 Una mosca acchiappata al volo

1.20 Gli arancini di Montalbano

2 Curiosit

3 Edizioni

Racconti
La prova generale

Attraverso il ladro Orazio Genco, Montalbano si trova catapultato nel bizzarro rituale
compiuto ogni notte da due anziani coniugi, che effettuano la prova generale della
loro dipartita per prepararsi al peggio.
La povira Maria Castellino

A Boccadasse da Livia, Montalbano viene richiamato in servizio da Fazio e Catarella


per risolvere l'omicidio di una prostituta settantenne, Maria Castellino, strangolata nel
suo "catojo" per ragioni inspiegabili. La donna infatti era benvoluta da tutti, svolgeva
il suo lavoro con dignit e perfino il marito approvava la sua professione. Sar
davvero il gesto di un folle ossessionato dalla morte della moglie?
Il gatto e il cardellino

Un uomo in motorino si aggira per le strade di Vigata, scippando le vecchiette che si


recano alla messa del mattino. Il suo modus operandi tuttavia molto strano: l'uomo
infatti spara contro le sue vittime dopo che gli ha gi consegnato la borsetta.
Sostiene Pessoa

Giacomo Firetto, delinquente affiliato della mafia, viene ucciso al suo ritorno a casa
dopo anni di latitanza. Ma dove finito suo padre Antonio? stato rapito dagli
assassini di suo figlio a causa di informazioni segrete? La soluzione sar molto pi
semplice.
Un caso di omonimia

Montalbano, a cena in un'osteria a Palermo, l'antivigilia di Natale, riceve una


telefonata da New York, in cui gli viene commissionato un omicidio. Recatosi sul
luogo dell'appuntamento, viene arrestato dai carabinieri, che, risolto l'equivoco, lo

accusano di aver fatto saltare un'importante trappola: il signor Cosentino infatti voleva
far uccidere sua moglie da un killer, che per viene a sua volta ucciso quella stessa
sera, travolto da un'auto. Collaborando con i carabinieri, Montalbano risolver anche
questo caso.
Catarella risolve un caso

Il cadavere orrendamente sfigurato di Maria Lojacono, giovane donna con problemi di


depressione, viene ritrovato da un pecoraio in una specie di bunker. La donna ha
subito abusi, stata tenuta legata per lungo tempo, ma sua sorella, che se ne occupava,
riferisce che scappata da casa sua tre mesi prima. Dove stata allora Maria per tutto
questo tempo? Sorprendentemente sar Catarella a fornire la soluzione del caso.
Il gioco delle tre carte

Inizia male la giornata di Montalbano. Piove, la macchina fa le bizze nel partire e il


tergicristallo rotto. Per di pi arriva in commissariato in ritardo a causa di un
funerale che intralcia la strada. Ma proprio la morte, apparentemente accidentale, del
defunto protagonista delle esequie che diventer un caso risolto dal Commissario. Il
suo assassino sar scoperto grazie ad un'illuminazione dovuta al... gioco delle tre
carte.
Pezzetti di spago assolutamente inutilizzabili

Il ragionier Ettore Ferro conserva scrupolosamente in casa qualunque cosa,


accuratamente riposta in scatoloni e botti. Un giorno subisce un furto singolare:
sparisce da casa sua uno scatolone pieno di tappi di birra del 1997. La soluzione avr
a che fare con il traffico di droga.
Referendum popolare

Una mattina per le strade di Vigata vengono affissi dei manifesti in cui si invita la
gente a votare per decidere se la signora Eleonora Briguccio sia una prostituta. Il caso
si complica quando il signor Briguccio, svergognato agli occhi del paese, fa una
scenata in municipio e poi spara contro il suo vicino di casa Carlo Manif,
apparentemente l'amante di Eleonora. Grazie a Mim Augello, Montalbano
smascherer il contorto piano del vero responsabile...
Montalbano si rifiuta

Una sera Montalbano, di ritorno a casa dopo una dura giornata di lavoro, assiste al
rapimento di una ragazza per mano di due uomini. Dopo aver seguito i rapitori,
Montalbano scopre che la ragazza stata brutalmente uccisa e mutilata e che i due
uomini la stanno cucinando. Il finale si riveler ironico e inaspettato.
Amore e Fratellanza

Enea Silvio Piccolomini, cieco e invalido, muore per esalazioni di gas. Ma la causa
del decesso non un errore dell'uomo, bens un vero e proprio omicidio. Seguendo la
pista giusta, Montalbano risolver brillantemente un altro caso.

Sequestro di persona

L'anziano contadino Consolato Damiano trova un biglietto con una richiesta d'aiuto in
un bmmolo, un recipiente di creta, acquistato al mercato. Montalbano cerca di
indagare sul burbero proprietario della bancarella e scoprir qualcosa di inaspettato.
Stiamo parlando di miliardi

Il commendator Pagnozzi muore in un incidente stradale con sua moglie Stefania. Gli
sportelli della macchina appaiono manomessi e Montalbano si avvale della sua amica
Ingrid per provare che la morte dei Pagnozzi non stata un banale incidente, ma un
omicidio architettato da una mente avida.
Come fece Alice

La signora Giulia Tarantino afferma di non vedere suo marito Giovanni, truffatore
incallito, da quando si dato latitante, ma la polizia non crede alle parole della donna,
giovane e bellissima. Solo Montalbano smascherer l'astuta signora Tarantino,
cercando la soluzione dietro uno specchio.
La revisione

Montalbano si sveglia presto, quasi prima dell'alba. Ancora non la bella stagione.
Dalla veranda di Marinella vede un'anziana figura maschile, vestita di nero, che
passeggia sull'arenile. Pare che il misterioso signore stia "tagliando" verso di lui,
come fosse venuto per incontrarlo, ma non ne avesse il coraggio. Passegger per
molte mattine, fino a quando Montalbano, dopo molte titubanze, romper il ghiaccio e
da l sar coinvolto nella drammatica storia di una tardiva crisi di coscienza di un
integerrimo vecchio giudice.
Una brava fimmina di casa

A casa della signora Clementina Vasile-Cozzo, Montalbano conosce la bella Simona


Minescu, che gli chiede di aiutarla a trovare l'assassino di suo padre, anziano bigotto
morto in un viaggio parrocchiale a Roma.
"Salvo amato..." "Livia mia..."

In uno scambio di lettere, Montalbano risolver a distanza l'omicidio di una


riservatissima amica di Livia.
La traduzione manzoniana

Questo matrimonio non s'ha da fare! il messaggio che sembra voler dare qualcuno
che a pi riprese se la prende con la bacheca delle pubblicazioni matrimoniali del
Comune. Tra il serio e il grottesco, Montalbano scoprir che una storia d'amore nata
in un contesto pericoloso. Con il suo intervento ci sar il lieto fine.

Una mosca acchiappata al volo

Il Preside in pensione Burgio, amico di lunga data del Commissario, lo invita ad una
cena un po' particolare: c' un commensale che nasconde una storia personale
drammatica. A dispetto della reticenza di quest'ultimo, e forse stimolato proprio da
questa, Montalbano indaga e scopre i veri colpevoli di un omicidio di venticinque
anni prima, ma non potr assicurarli alla Giustizia.
Gli arancini di Montalbano

Il titolo dovuto appunto all'ultimo racconto, in cui Montalbano, la notte di


Capodanno, dopo essersi rifiutato di partire con la fidanzata Livia per la Francia e di
passarlo a casa dei colleghi, rimane a Vigta in compagnia della cammarera Adelina,
pronto a gustarsi i suoi deliziosi arancini. I suoi figli sono entrambi pregiudicati, e la
combinazione che entrambi siano fuori di prigione per quest'occasione, sembra quasi
pi rara di un evento celeste o del passaggio di una cometa. Montalbano proprio
felice di poter cenare a casa di Adelina, quando viene a sapere che proprio uno dei due
suoi figli, Pasquale, sospettato di furto in un supermercato di Montelusa. Gli
inquirenti, infatti, sembrano aver trovato il suo portafoglio sul luogo del furto.
Montalbano amareggiato pi per il fatto che non potr gustare gli arancini, che per
la cattura di Pasquale. Contattato il delinquente, Montalbano riesce a gettare luce, con
i suoi soliti trucchi da commissario astuto, sulla vicenda. Il furto stato compiuto in
realt da un'altra banda di malviventi, ed il povero Pasquale stavolta non c'entra
davvero nulla. Una telefonata anonima agli inquirenti, risolver la faccenda. E salver
la cena di Capodanno di Montalbano.

Quindici giorni con Montalbano


Quindici giorni con Montalbano una antologia di quindici racconti di Andrea
Camilleri pubblicata per la prima volta nel 1999 da Mondadori Scuola, tratta da Un
mese con Montalbano. Il libro un'edizione per la lettura nelle scuole a cura di
Antonietta Italia e Enrico Saravalle.
Il titolo si collega al numero di racconti relativi ad altrettante indagini del
commissario Montalbano cos come vengono narrate nel libro da cui sono tratte.

Edizioni

Andrea Camilleri, Quindici giorni con Montalbano, Mondadori Scuola, 1999,


pp. 210, ISBN 9788824712712.

La gita a Tindari
La gita a Tindari un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2000, dalla casa
editrice Sellerio.

Dall'opera stato tratto uno sceneggiato televisivo trasmesso da Rai Uno nel 2001 con
l'attore Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano.

Trama
Che collegamento pu esserci tra un laido personaggio pornografo e fimminaro che
viene ucciso sul portone di un palazzo e la scomparsa, nello stesso condominio, di due
inseparabili vecchietti, i signori Griffo che, abituati da sempre a starsene rinchiusi in
casa, decidono invece di partecipare ad una di quelle gite "tutto compreso", a poco
prezzo dove durante il percorso si vendono meravigliose pentole? Che cosa pu
esserci a Tindari che li ha spinti ad andarci? E che fine hanno fatto?
Sar Beatrice, detta "Beba", la bella giovane che diverr nel romanzo successivo
L'odore della notte, la moglie dell'amico e vice commissario Mim Augello, che dar
al commissario il primo indizio sul caso. L'accompagnatrice e venditrice gli racconta
infatti che durante la gita venivano fatte dall'autista del pullman turistico delle foto
ricordo che ingrandite faranno notare al commissario la presenza di un'auto che
seguiva il pullman con i due vecchi coniugi seduti in disparte nell'ultima fila di posti.
I due coniugi, si scoprir in seguito, sono stati uccisi, mano nella mano, in una lontana
campagna secondo uno stile di esecuzione mafiosa. Ma che c'entra la mafia con i due
vecchietti?
Aiutante di primo piano all'indagine, oltre ai soliti Fazio e Mim, questa volta sar
l'addetto al centralino telefonico del commissariato: l'ineffabile piantone Catarella,
affezionatissimo e devoto ammiratore del suo dottori, che rivela doti inaspettate di
esperto informatico.
Proprio quel Catarella che parla un tutto suo "catarellesco" linguaggio e che quando
apre le porte le fa "esplodere" contro la parete provocando la caduta di calcinacci e il
quasi infarto del dottori, messo da Montalbano al computer dell'ucciso Nen
Sanfilippo, dedicandosi, giorno e notte alla ricerca scoprir le password che lo
proteggono. Analizzando il contenuto dell'hard disk, Catarella, arrossendo per
l'imbarazzo, scoprir foto pornografiche delle avventure del Sanfilippo con Vania
Titulesco, moglie romena del famoso chirurgo Eugenio Isgr, specialista in trapianti
d'organo e la bozza di un romanzo di fantascienza che dar al commissario la chiave
per risolvere il caso a suo modo, con un colpo di tiatro...

L'odore della notte (romanzo)


L'odore della notte un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato dall'editore Sellerio
nel 2001.
Ancora una volta Camilleri d fondamento reale alle sue storie ispirandosi qui, come
scrive in una nota al termine del romanzo, a un fatto di cronaca oggetto di un articolo
redatto dal suo amico Francesco, "Ciccio" La Licata.

Il tragico e suggestivo finale riprende altres l'atmosfera decadente del racconto di


William Faulkner intitolato Omaggio ad Emilia.
Dall'opera stato tratto uno sceneggiato televisivo trasmesso da Rai Uno il 6 febbraio
2007 con l'attore Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano.

Trama
Su Vigta e dintorni si abbattuto un tifone che ha spazzato via un mucchio di soldi.
la solita storia del finanziere truffatore che attirando gli ingenui in un primo
momento con la corresponsione di alti interessi, poi si d alla fuga con il malloppo.
Nelle indagini che Montalbano svolger incontrer i pi svariati personaggi vittime
del truffatore mago della finanza che ha agito su vasta scala.
Una sola persona in tutto il paese continua ad avere fiducia nel ragioniere Emanuele
Gargano, che ora probabilmente sta prendendo il sole su spiagge esotiche, ed la sua
affezionatissima, anzi innamorata persa, segretaria, la signorina Mariastella
Cosentino, donna rimasta sola dopo la morte del carissimo padre, molto bisognosa
d'affetto, che crede ancora nell'onest del suo direttore e che ne aspetta fedelmente,
giorno dopo giorno, il ritorno, ostinandosi a tenere a sue spese aperto l'ufficio ed
esponendosi ai violenti reclami dei truffati.
Ma insieme a Gargano sparito dalla circolazione anche il suo factotum Giacomo
Pellegrino che condivideva con il suo capo affari di denaro e di "cuore" ma che non
aveva alcun motivo di fuggire e che anzi si stava costruendo una villa in campagna.
Una villa che il commissario Montalbano conosce bene perch quando andato per
salutare il suo amico, il grande e antico aulivo saraceno, l'ha trovato abbattuto e fatto a
pezzi proprio per fare spazio alla nuova costruzione. Montalbano vendicher la morte
del suo amico spaccando i vetri della villa al piano terra, graffitando parolacce sulle
pareti esterne e tutte le otto statuette di Biancaneve e i sette nani che campeggiavano
nel giardino.
Alcuni, come il dottor Guarmotta, incaricato ufficialmente delle indagini, credono che
nelle sparizioni c'entri la mafia forse vittima anch'essa della truffa ma il commissario
Montalbano non la pensa cos.
Le sue indagini, non autorizzate dal signori e guistori, come dice Catarella, l'ineffabile
telefonista del commissariato, sono complicate dalle visite a casa del suo vice e
scanzonato amico Mim Augello che ama troppo le donne per sposarsele ma che ora,
caduto nella rete, afflitto dalla paura del matrimonio con Beba - una giovane donna
che gli ha fatto conoscere proprio Montalbano[1] dalla venuta a Marinella della
pluriennale fidanzata, destinata a rimaner tale, Livia, che gli chieder conto di un suo
regalo: un costoso pullover che il commissario ha irrimediabilmente rovinato e
disperatamente cercato di nascondere, ma soprattutto dalla sensazione che inutilmente
egli cerca di scacciare, quella di essere giunto a una svolta della sua vita: l'inizio della
vecchiaia.

Edizioni

Andrea Camilleri, L'odore della notte, terza ed., collana La memoria,


Sellerio, 2001, pp. 221, cap. 16, ISBN 88-389-1729-9.

Note
1. ^ Nel precedente romanzo "La gita a Tindari", Beatrice, "Beba" la
venditrice di utensili da cucina che accompagna i gitanti a Tindari e
che offre un indizio risolutivo al commissario Montalbano.

La paura di Montalbano
La paura di Montalbano uno dei racconti di Andrea Camilleri inserito nel volume
dallo stesso titolo pubblicato dall'editore Arnoldo Mondadori Editore nel 2002. Gli
altri racconti che compongono il libro sono:

Giorno di febbre;
Ferito a morte;

Un cappello pieno di pioggia;

Il quarto segreto;

Meglio lo scuro.

Di questi sei, tre racconti lunghi sono inediti, due dei racconti brevi, Giorno di febbre
e Un cappello pieno di pioggia, sono gi stati pubblicati.

Le trame
Giorno di febbre

Durante la nottata una botta d'influenza l'aveva assugliato di colpo come uno di
quei cani che manco abbaiano e li vedi solo quando gi ti hanno azzannato alla
gola.
Il commissario Montalbano quella mattina si sveglia con l'influenza e vuole misurarsi
la febbre ma non riesce a trovare il termometro che, com' noto a tutti, uno di quegli
oggetti che non si trova mai nel momento in cui serve. Alla disperata ricerca del
termometro, mette sottosopra la casa, tanto che la sua domestica Adelina, entrata in
casa, crede che questa sia stata visitata dai ladri.
Bisogna misurarsi la febbre ad ogni costo e perci Montalbano decide di andare a
comprare il termometro in farmacia ma, mentre se ne sta ad aspettare febbricitante il
suo turno, sente esplodere due colpi di rivoltella all'esterno: un commerciante
intervenuto in uno scippo sparando sui due delinquenti in motorino che hanno
strappato la borsetta ad un'anziana, ma invece di colpire loro ha colpito ad una gamba
una bambina che passava. Montalbano, dimenticata l'influenza, si precipita a
soccorrerla ma viene preceduto da un barbone, Lampiuni, che con ovvio
professionalismo blocca l'emorragia e salva la bambina.

Arrivano i carabinieri; Montalbano se ne torna a casa, dove riceve la visita di Fazio, al


quale nasconde di essere al corrente dell'accaduto. Da questi apprende che il sindaco
della citt intende assegnare al misterioso Lampiuni un appartamento del comune, in
segno di riconoscenza per il suo tempestivo intervento. Finalmente Montalbano si
rimette a letto, rinunciando per il momento al termometro.
Ma la voglia di termometro lo riassale durante la notte perch se non se la misurava
col termometro la febbre non sarebbe mai passata. Vagando di primo mattino alla
ricerca di un termometro Montalbano s'imbatte in Lampiuni nei pressi della stazione
ferroviaria e lo apostrofa come "dottore". Questi confessa la sua vera identit ma
prega il commissario di non rivelarla. Montalbano lo rassicura ma in cambio gli
chiede il favore di misurargli la febbre.
Ferito a morte

Tutta la colpa della nottata che stava perdendo, arramazzandosi nel letto sino a farsi
quasi strangugliare dal linzolo, non era certo dovuta alla mangiata della sira avanti...
ma di quel maledetto libro che non valeva niente ma che, come sua abitudine,
Montalbano si sente in dovere di leggere sino in fondo. La telefonata di Catarella dal
commissariato a quel punto una liberazione. Nel suo linguaggio "catarelliano":
(Pronto?
Pronti
Catar
Dottori
Che fu?
Spararono
A chi?
A uno
Mor?
Morse )
l'ineffabile piantone al telefono gli annuncia l'omicidio di Gerlando Piccolo, trovato
morto dalla nipote nella sua camera da letto. Il suddetto cadavere svolgeva da vivo la
poco simpatica professione di usuraio e quindi gli aspiranti alla sua dipartita facevano
la fila. Chi arrivato primo?
Un cappello pieno di pioggia

Non c'era stato niente da fare; le aveva sperimentate tutte, ma pi scuse trovava, pi
ostacoli metteva e pi il signor Questore Bonetti-Alderighi s'incaponiva: "Non insista
Montalbano. Ho deciso cos. Sar lei ad esporre all'onorevole Sottosegretario la
proposta." (A.Camilleri, op.cit. pag.103)
Questa volta Montalbano si rovinato con le sue mani. Una mattina maledetta aveva
risposto a una richiesta del suo superiore proponendo una procedura per sveltire la
burocrazia relativa all'immigrazione clandestina ed ora doveva andare a Roma a
conferire con il Sottosegretario, con la "esse maiuscola" come fa capire il signor
Questore.
I guai per Montalbano cominciano dall'arrivo all'aeroporto di Fiumicino, la sua
valigia, naturalmente, andata perduta, il tass rimane affogato nel fiume dell'ingorgo

verso Roma e come dice il tassinaro guardando le facce stravolte al volante delle altre
auto incastrate: Roma se fa pi bbella pe' er Giubbileo e noi se famo sempre pi
brutti.
La corsa in tass costata al commissario in trasferta quasi la met del suo stipendio,
l'altra met se ne va con l'acquisto della biancheria intima necessaria per il suo
soggiorno a Roma. Sta uscendo dal negozio quando si sente chiamare da Lapis un suo
compagno di scuola, uno di quelli che i genitori definiscono "cattive compagnie"
destinato a finire in galera. Lapis lo invita a cena a casa sua ma Montalbano non ha
nessuna intenzione d'andarci: s'inventer una scusa.
Per fortuna il Sottosegretario, con la "esse maiuscola", quel pomeriggio lo riceve
subito. Montalbano se la cava in poco tempo e se ne torna in albergo convinto, come
lo era del resto gi da prima, che il Sottosegretario di quello che gli ha riferito non ne
far proprio niente.
Deciso a rimanere in albergo mentre su Roma si abbatte un temporale, gli arriva la
telefonata inaspettata di Lapis che gli ricorda l'invito. Il commissario non pu sfuggire
al suo destino e sotto la pioggia che rende il suo umore sempre pi "tinto" (nero) si
avvia tra pozzanghere grandi come laghi, alla casa di Lapis. Durante il travagliato
cammino vede abbandonato in terra un cappello che, volato dalla testa di qualche
passante, si sta riempiendo di pioggia...
Il quarto segreto

Catar, quello che stiamo facendo deve restare un segreto tra te e me, non lo deve
sapere nessuno.
Catarella fece 'nzinga di s con la testa e tir su col naso. Il commissario lo tali. Due
grosse lacrime stavano calando sulla sua faccia verso la bocca. Che fai, chiangi?
Commozionato sono, dottori. Perch? Dottori, ma vossia ci penza? Tri segreti
teniamo di comune! Tri! Quanto a quelli della Madunnuzza di Fatima! (Il quarto
segreto, in La paura di Montalbano, p. 218).
Il commissario sta facendo un brutto sogno, causato da una mangiata serale a base di
fave, dov' protagonista Catarella che muore in un scontro a fuoco, con una
sceneggiatura tipo film americani di gangster, con dei delinquenti.
Montalbano non crede ai sogni premonitori ma sar smentito dall'avventura che sta
per vivere quando comincer le sue indagini relative alla morte, che si vorrebbe far
passare per disgrazia, di un clandestino albanese in un cantiere edile.
I carabinieri del maresciallo Verruso hanno gi iniziato le loro indagini e Montalbano
collaborer amichevolmente con loro, ma inaspettatamente a risolvere il caso sar
l'estemporanea partecipazione di Catarella con cui il commissario condivider ben
quattro segreti...
La paura di Montalbano

Era vero, Livia aveva ragione. Lui aveva paura, si scantava di calarsi negli 'abissi
dell'animo umano', come diceva quell'imbecille di Matteo Castellini. Aveva scanto

perch sapeva benissimo che, raggiunto il fondo di uno qualsiasi di questi strapiombi,
ci avrebbe immancabilmente trovato uno specchio. Che rifletteva la sua faccia. (in
A.Camilleri, op.cit)
Montalbano in vacanza con la sua fidanzata Livia che lo ha "strascinato" in una
localit di montagna a casa di amici. Ma la montagna non fa per lui "omo di mare";
trovarsi in mezzo a quelli che per Montalbano sono ghiacciai himalayani gli fa sentire
freddo solo a pensarci. Ma ormai la cosa fatta e quindi quella mattina Montalbano
per farsi passare il "nirbuso", dopo essersi ben coperto di maglioni vari, lascia Livia a
letto e se ne va a scoprire la montagna che gli si presenta bella ma anche orrida nei
suoi strapiombi ed da uno di questi che sente un'invocazione d'aiuto...
Meglio lo scuro

Finalmente il comune di Vigata sta mandando l'acqua per i cittadini e Montalbano


potr farsi una lunga doccia. Ancora zuppo e seminudo sente suonare alla porta:
andato ad aprire gocciolando acqua, si trova di fronte la figura, imbarazzata come lui,
di un "parrino" (prete).
Il sacerdote gli racconta che una moribonda ospite di un ospizio gli ha detto in
confessione di aver commesso un crimine per il quale ha pagato un innocente ed ora
egli riuscito a convincerla a raccontare tutto al commissario. Montalbano si lascia
persuadere; spinto pi che altro dalla sua curiosit di "sbirro" va a parlare con la
vecchia signora in punto di morte che a stento pronuncia queste parole: Cristina lo
volle... e io glielo diedi... ma non era veleno....
Inizia cos un'indagine personale di Montalbano che lo porta a concludere che La
verit luce, aveva detto il parrino, o una cosa simile. Gi ma una luce accuss forte
non avrebbe potuto bruciare, ardere proprio quello che doveva semplicemente
illuminare? Meglio lasciare lo scuro del sonno e della memoria.

Montalbano nei racconti

Un mese con Montalbano (1998).


o La lettera anonima.
o

L'arte della divinazione.

La sigla.

Par condicio.

Amore.

Una gigantessa dal sorriso gentile.

Un diario del '43.

L'odore del diavolo.

Il compagno di viaggio.

Trappola per gatti.

Miracoli di Trieste.

Icaro.

L'avvertimento

Being here...

Il patto.

Quello che cont Aulo Gellio.

Il vecchio ladro.

La veggente.

Guardie e ladri.

Tocco d'artista.

L'uomo che andava appresso ai funerali.

Una faccenda delicata.

Lo Yack.

I due filosofi e il tempo.

Cinquanta paia di scarpe chiodate.

Il topo assassinato.

Un angolo di paradiso.

Capodanno.

Lo scippatore.

Movente a doppio taglio.

Gli arancini di Montalbano (1999).


o

La prova generale.

La povira Maria Castellino.

Il gatto e il cardellino.

Sostiene Pessoa.

Un caso di omonimia.

Catarella risolve un caso.

Il gioco delle tre carte.

Pezzetti di spago assolutamente inutilizzabili.

Referendum popolare.

Montalbano si rifiuta.

Amore e Fratellanza.

Sequestro di persona.

Stiamo parlando di miliardi.

Come fece Alice.

Le revisione.

Una brava fimmina di casa.

"Salvo amato..." "Livia mia...".

La traduzione manzoniana.

Una mosca acchiappata al volo.

Gli arancini di Montalbano.

La paura di Montalbano (2002).


o

Giorno di febbre.

Ferito a morte.

Un cappello pieno di pioggia.

Il quarto segreto.

La paura di Montalbano.

Meglio lo scuro.

La prima indagine di Montalbano (2004).


o

Sette luned.

La prima indagine di Montalbano.

Ritorno alle origini.

Storie di Montalbano
Storie di Montalbano una raccolta di romanzi e un'antologia di racconti di Andrea
Camilleri con protagonista il commissario Salvo Montalbano pubblicata nel 2002 da
Arnoldo Mondadori Editore nella collana I Meridiani.

Il giro di boa
, pubblicato nel 2003 dalla casa editrice Sellerio Editore.

il settimo romanzo della serie dedicata al Commissario Montalbano. Il romanzo ha


una precisa ambientazione temporale, a differenza di molti altri della serie di
Montalbano: si apre, infatti, con una forte invettiva contro una certa parte delle forze
dell'ordine italiane, colpevoli, nelle parole del protagonista del romanzo, di aver
infangato il nome della Polizia nella gestione dei fatti del G8 di Genova (luglio 2001),
in particolare il commissario fa riferimento all'irruzione nella scuola Diaz.

Trama
Il commissario Montalbano, sconcertato dai comportamenti della polizia e dalla
politica italiana in merito ai fatti del G8 di Genova, prende la decisione di dimettersi
dalla sua carica, anche se i suoi colleghi disapprovano la cosa. Nel frattempo per si
impiglia in un nuovo caso: trova un cadavere mentre fa la consueta nuotata nelle
acque di Marinella.
Il cadavere appare in condizioni tali che il commissario, anche in base al parere di un
suo amico marinaio, dubita che sia morto veramente affogato.
Per vari motivi il momento della presentazione delle dimissioni viene sempre
rimandato. Nel frattempo Montalbano ha occasione di prendere parte ad
un'operazione di smistamento ai centri di raccolta di extracomunitari arrivati da chiss
dove.
Montalbano insegue e porta indietro un ragazzo che cercava di fuggire, notando per
che questi voleva inspiegabilmente fuggire da sua madre.
Qualche giorno dopo Montalbano scopre che quel bambino stato investito, secondo
lui volontariamente, mentre scappava dalla zona di una delle citt abusive createsi
da poco: Spigonella. I due casi sembrano separati finch lamica Ingrid, svedese bella
e sessualmente disinvolta, continua tentazione per Montalbano, non vede una delle
ricostruzioni del viso del morto annegato e lo riconosce come un suo ex, e d al
commissario gli elementi fondamentali per risolvere il caso.

La pazienza del ragno


La pazienza del ragno un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2004, dalla
casa editrice Sellerio Editore
Stavo scrivendo un racconto, intitolato, appunto, "La pazienza del ragno", che si
attaccava esattamente nel momento in cui Montalbano veniva ricoverato in ospedale,
nel "Giro di boa". Questo racconto cominciava a starmi stretto, e allora lo portai a
termine come romanzo. Non ci saranno cadaveri, annuncio, ma ci sar la
continuazione della crisi di Montalbano. (Andrea Camilleri, da un'intervista del 6
aprile 2004 a La Repubblica - ed. di Palermo)
Un romanzo che un giallo ma dove non ci sono assassini e vittime se non personaggi
assassini e vittime essi di s stessi.

Dal romanzo stato tratto un film TV, trasmesso dalla RAI nel 2006 con protagonista
Luca Zingaretti nella parte di Salvo Montalbano.

Trama
un Montalbano convalescente ma ancora ferito[1] nel corpo e nell'animo quello, che
Livia, sua perenne fidanzata, sta assistendo amorosamente.
Egli vorrebbe che questa sua profonda melanconia sia dovuta all'esperienza del
ricovero in ospedale durante il quale, pi che della ferita, ha avuto paura che gli
venisse accertato di aver subito, nel corso della sua precedente indagine, un serio
infarto, che invece si riveler essere stato inesistente.
Dentro di s sa che invece tutto va riportato al sentimento di una vecchiaia che
avanza.
Sembra essere giunto per lui il momento dei consuntivi di una vita spesa al servizio di
una Giustizia in cui comincia a non credere pi.
Nella sua infermit fisica e morale si rende conto che quei criminali che egli ha cos
ben contribuito a far arrestare, in fondo sono povere vittime anch'esse di una
disgraziata umanit. questo che gli ha rimproverato Livia, che lo conosce bene, di
aver deciso lui se chi aveva trasgredito la legge andasse perseguito o meno, di essersi
sostituito al giudice assolvendo chi andava punito secondo la giustizia dello Stato.
La sua valvola di salvezza ora per uscire dai pensieri tinti (cattivi) dedicarsi al suo
lavoro. L'occasione gli si presenta quando, ancora in convalescenza in casa, gli arriva
la solita telefonata di Catarella, il piantone al centralino del commissariato, che lo
avverte, nel suo modo strampalato di esprimersi, che stato sequestrato un motorino.
Montalbano non capisce perch lo disturbino per una sciocchezza del genere ma
chiamando al telefono cellulare[2] l'ispettore Fazio questi gli chiarisce che non il
motorino ad essere stato sequestrato ma la ragazza che lo guidava, una bella
studentessa universitaria di Vigta, Susanna Mistretta. Il padre della ragazza ha subito
denunciato il rapimento che invece non convince Montalbano.
Arrivano alla casa della famiglia della rapita telefonate anonime e una foto della
ragazza sequestrata ma il commissario sente che la realt diversa. Proprio
dall'analisi della foto Montalbano trover il filo della tela del ragno che stata
intessuta con pazienza e crudelt...

La prima indagine di Montalbano


La prima indagine di Montalbano un libro di Andrea Camilleri, pubblicato nel
2004 dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore, che raccoglie tre racconti:

Sette luned;
La prima indagine di Montalbano

Ritorno alle origini

Contenuto
Sette luned

La mattina del luned 22 settembre l'ispettore Fazio si presenta dal commissario


Montalbano con un cefalo morto per un colpo di rivoltella. Il "delitto" avvenuto al
ristorante "La sirenetta", che Montalbano conosce bene per i suoi conti salati, dove
accanto al "cadavere" stato rinvenuto un bossolo e un "pizzino" (pezzo di carta
scritto) illegibile per la pioggia caduta durante la notte. Montalbano inizialmente
sorpreso non d grande importanza al fatto e consiglia Fazio di cucinarsi il pesce alla
griglia.
La seconda vittima che l'ispettore Fazio presenta luned 29 settembre a Montalbano
un pollo ucciso anch'esso da un colpo di rivoltella. Il bossolo rinvenuto lo stesso e
anche questa volta stato lasciato un enigmatico messaggio: "Continuo a contrarmi".
Montalbano suggerisce a Fazio di far fare al pollo la stessa fine del pesce.
Ma altre "vittime" sempre pi grandi, cane, capra, asino uccisi allo stesso modo ogni
luned e che portano l'indecifrabile messaggio che annuncia volta per volta l'aumento
della "contrazione", incominciano a preoccupare Montalbano che ha capito che c' in
circolazione un maniaco religioso e teme che la prossima volta possa uccidere un
uomo: del resto come dice spiritosamente il collega Mim Augello, sarebbe difficile
che il prossimo animale ucciso in ordine di grandezza possa essere un elefante.
Ma sar proprio l'uccisione, il sesto luned, di un elefante di un circo di passaggio a
Vigata a spingere Montalbano a cercare la soluzione di questo folle comportamento. Il
commissario ha capito che il pazzo con quelle strambe uccisioni vuole mandare un
messaggio e in un primo tempo pensa che questo sia costituito dalle iniziali degli
animali uccisi ma la parola che ne deriva non ha senso. La soluzione appare al
commissario quando accoppia agli animali il nome dei proprietari: il messaggio che
ne risulta "Ecco Di...", il che vuol dire che al termine della "contrazione", che
avverr con l'uccisione di un uomo che avr la lettera "o" iniziale nel cognome si
manifester Dio in tutta la sua potenza.
Montalbano decide di riunire con un pretesto nella sala del cinema di Vigata tutte le
possibili vittime che hanno la lettera "o" iniziale nel cognome: questo dovr avvenire
per il sabato, non il luned, poich la creazione termina appunto sabato a mezzanotte
mentre la domenica Dio si ripos...
La prima indagine di Montalbano

Il giovane vicecommissario Salvo Montalbano sta facendo il suo apprendistato di


futuro commissario di polizia a Mascalippa sperso paese dei monti Erei dove il
poliziotto si trova come un pesce fuor d'acqua. L'acqua di Montalbano quella del
mare con il quale egli ha una sorta di osmosi fisica e spirituale.

Quando si diffonde la notizia della sua prossima promozione a commissario e


dell'automatico trasferimento, Montalbano terrorizzato dall'idea di essere mandato in
una zona dell'interno della Sicilia, in quelle campagne dove domina il giallo bruciato
della terra riarsa che egli ama vedere ma non viverci.
Anche con l'aiuto non richiesto di Mery, sua amica ed amante con conoscenze al
Ministero dell'Interno, Montalbano ottiene il trasferimento come commissario a
Vigata, cittadina di mare, che egli gi conosceva e dove ritrover le prime impressioni
che aveva avuto da ragazzo: il sapore dei magnifici gelati ma soprattutto il mare con
la Scala dei Turchi, una roccia a piombo sul mare.
La sua nuova vita da commissario inizia con un richiamo a testimoniare al tribunale di
Montelusa dove il poliziotto nota per la sua fissit una bella giovane vestita
modestamente che sembra essere in attesa di qualcuno. Finita la sua deposizione
Montalbano ritrova la giovane nello stesso posto e con lo stesso atteggiamento che lo
incuriosisce.
La sua auto ha un guasto e quindi decide di prendere un pullman per Vigata dove
ritrova la giovane del tribunale. Quando questa scende ad una fermata, senza sapere
lui stesso perch lo fa, decide di seguirla sino a quando vedendo che sta per svenire va
per soccorrerla scatenando nella giovane una violenta e disperata reazione che si
trasforma in una colluttazione durante la quale il commissario scopre che la giovane
ha con s una grossa rivoltella. Portata in commissariato si scopre la sua identit e la
sua disgraziata vicenda. La giovane Rosanna stata ripudiata dalla famiglia perch
incinta, costretta ad abortire vive facendo saltuariamente la serva. La giovane si rifiuta
di parlare sino a quando Montalbano riesce a farle confessare che stata incaricata dal
suo amante Cusumano, nipote del potente capomafia locale, di uccidere con una
rivoltella, che si rivela essere un ferrovecchio non in grado di sparare, un certo giudice
di Montelusa che per non ha mai avuto niente a che fare con i mafiosi.
Ritorno alle origini

Il giorno di Pasquetta, il commissario Montalbano ha deciso di passarlo fuori dalla


"pazza folla" e perci, mentre tutti in file di auto dalle lamiere arroventate, se ne
vanno a fare i loro scomodi pic nic fuori citt, egli ha deciso di starsene comodamente
in ufficio a nutrirsi la mente con i suoi libri preferiti e il corpo, godendosi in santa
pace il pranzo che gli verr portato dal suo ristorante d'elezione "San Calogero". Il
pasto come al solito stato abbondante e Montalbano inevitabilmente si addormenta
sino a quando risvegliato dai tuoni di un forte temporale e dalla telefonata
dell'ispettore Fazio che, in gita anche lui fuori Vigata, lo avverte della scomparsa di
una bambina. Quando Montalbano giunge sul luogo la bambina gi stata ritrovata
ma nella storia del suo ritrovamento c' qualcosa che al commissario non "quatra".

La luna di carta
La luna di carta un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2005 dalla casa
editrice Sellerio Editore. il nono romanzo della serie dedicata al Commissario
Montalbano.

Quann'era picciliddro, una volta s patre, per babbiarlo (per prenderlo in giro, per
scherzare), gli aveva contato che la luna 'n cielu era fatta di carta. E lui, che aviva
sempre fiducia in quello che il patre gli diciva, ci aviva criduto.
Non un caso che Montalbano faccia riaffiorare nei suoi pensieri i ricordi
dell'infanzia, come quello del padre che per prenderlo in giro gli raccontava della luna
di carta. Questi sono i ricordi della vecchiaia che anche il periodo dei rimorsi per
non aver abbastanza amato chi c'era vicino e che ora non c' pi ed ormai troppo
tardi per potergli dire tutto il nostro amore.[1]
Continua la crisi di Montalbano che sta invecchiando, romanzo dopo romanzo, che sta
diventando sempre pi introverso e sgomento di fronte ai problemi dell'et che avanza
con i suoi piccoli inconvenienti come i vuoti di memoria, a cui deve rimediare,
vergognandosi, prendendo appunti, e con le grandi paure improvvise come quando al
risveglio gli compare ossessivamente nel cervello non un pinsero completo, ma un
principio di pinsero, un pinsero che accomenzava con queste ntifiche parole: Quanno
viene il jorno della t morti....[2][3]
Meglio non pensarci, anche perch se la frase dovesse completarsi, si dice
superstiziosamente Montalbano, a quel punto si morirebbe davvero.
Meglio dedicarsi al solito tran tran quotidiano come quando in commissariato arriva
una bella donna a denunciare la scomparsa del fratello Angelo Pardo. Montalbano lo
trover ucciso da un colpo di rivoltella in faccia, in una sorta di pied--terre costruito
sul terrazzo della casa, in un atteggiamento oscenamente scomposto consono
turpemente all'uomo noto femminaro a cui non bastava la sua attuale amante.
Il commissario si trover preso in mezzo a queste due bellissime donne: Michela che
aveva per il morto un amore morboso e l'amante Elena Sclafani, che stava per porre
fine ad una relazione di cui era stanca.
Intanto si manifesta una serie di morti di importanti personaggi e di politici che
Montalbano scoprir essere dovute a dosi di cocaina tagliata male. La teoria del
delitto passionale di Angelo Pardo comincia a traballare e sembra invece collegata a
un traffico di droghe organizzato dalla malavita locale.
Intanto il commissario subisce sempre pi, fino a quasi tradire l'eterna fidanzata Livia,
il fascino delle due donne forti e ingannatrici che a lui maturo, sperto, omo di
ciriveddro e d'intuito,... avivano contato che la luna era fatta di carta, nascondendogli
parte di quella verit che alla fine, nonostante la vecchiaia, riuscir a scoprire.

La vampa d'agosto
Andrea Camilleri, pubblicato nel 2006, dalla casa editrice Sellerio. il decimo
romanzo con protagonista il commissario Salvo Montalbano, ed stato adattato per la
TV nel 2008.

Trama

Livia chiede a Montalbano di cercare una casa sul mare in affitto per la settimana di
Ferragosto, per una famiglia di suoi amici genovesi con un bambino piccolo. Solo per
un caso fortunato il commissario, nell'affollamento del mese di agosto, riesce a
trovare una villa proprio come la vuole Livia. Ben presto per la scelta di Montalbano
non apparir cos fortunata.
I guai cominciano gi fin dal terzo giorno di vacanza della famiglia genovese. Durante
la notte la casa viene invasa dagli scarafaggi. Dopo la disinfestazione sembra tornata
la normalit che invece si rompe il quinto giorno per una seconda invasione: questa
volta di piccoli topi. Seconda disinfestazione. La terza invasione non senza
conseguenze. L'amica di Livia, Laura aveva coraggiosamente fronteggiato le scorrerie
dei topi ma questa volta non resiste all'attacco di ragni d'ogni genere che scorrazzano
per la cucina. Per lo spavento e il ribrezzo cade svenuta ferendosi alla testa. A
complicare le cose ci si mette il gatto randagio, che ostinatamente il piccolo Bruno ha
voluto adottare chiamandolo Ruggero. Il marito di Laura, Guido, per soccorrere la
moglie corre inciampando proprio nel gatto, che per conto suo stava scappando dal
trambusto, e cadendo si ferisce anche lui. Nel frattempo il piccolo, risvegliato dal
rumore, scendendo dal letto fa cadere un bicchiere d'acqua dal comodino e si ferisce
un piede su i frammenti di vetro. Insomma non si salva nessuno della disgraziata
famiglia genovese, neppure il gatto che dallo scontro con Guido rimasto zoppicante.
Quando tutto sembra finalmente risolto e tornata la pace, il bambino scompare
insieme al gatto Ruggero nel cortile della villetta. Sar proprio il gatto, che appare e
scompare, che far ritrovare dal commissario Montalbano, chiamato da Livia in veste
ufficiale, il bambino scomparso. Seguendo le tracce del gatto e ottenendone
l'interessata collaborazione con piattini di pesce, Montalbano scopre che il bambino si
andato a ficcare in quella che, inizialmente, sembra essere una cavit del terreno
vicino alla villetta.
I vigili del fuoco, intervenuti per soccorrere Bruno, scoprono che in realt la cavit
un piano della villetta, fatto costruire abusivamente e poi sotterrato in attesa
dell'immancabile condono edilizio. Era da l che venivano le invasioni. La curiosit e
l'intuito dello sbirro fanno scoprire a Montalbano in un vecchio baule che non capiva
che cosa ci facesse nel salone del tutto vuoto del piano abusivo, il cadavere di una
ragazza sedicenne, stuprata e uccisa anni prima e avvolta in teli di plastica.
Inizialmente Montalbano sospetta il figlio del primo proprietario della casetta, un
ragazzo tedesco di padre siciliano, morto anch'esso poco dopo la ragazza, che pare
fosse matto. Ma la verit viene poco alla volta a galla, anche grazie alla bellissima
Adriana, gemella della vittima, e la storia da grottesca diviene tragica coinvolgendo
Montalbano che per la prima volta ne esce sconfitto professionalmente e
sentimentalmente.
Le ali della
sfinge

Le ali della sfinge un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2006 dalla casa
editrice Sellerio.

Trama
un periodo tinto (brutto) quello che sta attraversando Montalbano soprattutto per i
rapporti, sempre telefonicamente tempestosi, con la pluriennale fidanzata Livia, verso
cui ha d'altra parte da farsi perdonare il tradimento inconfessato con la bella gemella
nel precedente romanzo.
Anche il suo lavoro contribuisce a renderlo "nirbuso": al suo commissariato manca
persino la benzina per le auto di servizio, il questore lo convoca sempre pi spesso per
contrastare le sue indagini. Il commissario arrivato al punto di litigare con s stesso:
come diviso in due (...appena uno dei du' diciva una cosa, l'altro sostiniva
l'opposto) e il tema del contrasto sempre lo stesso: la vecchiaia che avanza e che
uno dei due Montalbano vorrebbe negare.
Benvenuta dunque la solita telefonata di Catarella che arriva inevitabilmente quando il
commissario sotto la doccia. Questa volta il criptico telefonista gli annuncia che
stata ritrovata una morta in una discarica come se, per chi l'ha uccisa, la giovane
donna non fosse altro che un rifiuto di cui sbarazzarsi.
Il medico legale Pasquano, noto per il suo carattere fituso[1], che ogni ammazzatina
pare che la piglia come un fatto personale. Come se avissiro fatto 'n'offisa, uno sgarbo
a lui.[2], esclude che la vittima sia stata uccisa sul posto ed anzi l'omicidio deve essere
avvenuto il giorno prima che il corpo fosse gettato nella discarica.
Ma perch correre rischi a tenere nascosto il cadavere per un intero giorno? e poi avr
un significato quel tatuaggio sulla spalla della giovane? Il commissario ha infatti
notato che la vittima ha tatuata la figura di una farfalla notturna: la sfinge.
Montalbano scoprir che la ragazza, emigrata in Italia dalla Russia con altre giovani
come lei, era ospitata ed assistita da un'organizzazione benefica cattolica "La buona
volont", che dalle indagini sembra che abbia qualcosa da nascondere.
Ci che convince Montalbano che le cose stiano come lui sospetta, il fatto che anche
le altre ragazze assistite dall'associazione benefica hanno lo stesso tatuaggio che
evidentemente una specie di marchio che le accomuna, ma quello che poi lo fa certo
di essere sulla strada giusta sono proprio gli interventi del vescovo, irritato per gli
immotivati, secondo lui, sospetti sull'associazione benefica e quindi del questore che
suggerisce estrema "prudenza".
Ancora una volta Montalbano dovr prendere atto che spesso i lupi si travestono da
agnelli e che lui come Don Chisciotte deve combatterli da solo ma Don Chisciotte
credeva che i mulini a vento erano mostri, mentre questi sono veramente mostri e si
fingono mulini a vento.

La pista di sabbia
La pista di sabbia un romanzo di Andrea Camilleri, il dodicesimo con protagonista
il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 7 giugno 2007.

Trama
Un mattino il commissario Montalbano si sveglia e trova un cavallo morto ammazzato
sulla spiaggia di fronte alla sua casa di Marinella. Prima di poter far prelevare la
carcassa, il cavallo viene misteriosamente rimosso da sconosciuti.
Pi tardi la signora Rachele Esterman si reca in commissariato per denunciare il furto
del suo cavallo sauro, che aveva affidato alla scuderia di Saverio Lo Duca. La signora
si trova in Sicilia per partecipare ad una gara ippica che si svolge annualmente a
Fiacca. ospitata dalla sua amica Ingrid Sjstrm, vecchia conoscente del
commissario.
La sera Ingrid si reca a cena da Montalbano, che sorprende degli sconosciuti in casa.
Risulta che abbiano rubato solo il vecchio Rolex del padre. Da indagini effettuate da
Mim Augello, risulta che i cavalli rubati dalle scuderie di Lo Duca sono due, Super,
appartenente a Rachele Esterman, e Rudy, appartenente a Lo Duca.
Ne frattempo Fazio indaga su un giro di gare ippiche clandestine gestite da Michele
Prestia, un piccolo criminale con legami mafiosi tramite Francesco Bellavia, membro
della famiglia Cuffaro.
Ingrid invita Montalbano a partecipare ad una festa in occasione della gara ippica,
dove Rachele corre con un altro dei cavalli di Lo Duca, piazzandosi seconda.
In quest'occasione il commissario incontra Lo Duca, il quale gli confida di sospettare
che a rubare i cavalli sia stato per vendetta un suo vecchio dipendente, Gerlando
Gurreri: Lo Duca, durante un alterco, lo aveva ferito alla testa, rendendolo invalido.
Durante la cena, Rachele induce Montalbano ad allontanarsi e fanno l'amore in un
fienile presso le scuderie. Al ritorno a casa, il commissario trova segni di una
perquisizione minuziosa; il Rolex risulta restituito.
Con l'aiuto di Fazio, organizza una trappola: finge di uscire e lascia Galluzzo di
guardia. Degli sconosciuti tentano di dar fuoco alla casa, Galluzzo li sorprende, c' un
conflitto a fuoco, uno dei malintenzionati resta ferito, ma riescono comunque a
scappare. Montalbano sospetta che l'intrusione sia un tentativo di intimidazione legato
alla sua testimonianza contro Giacomo Licco, un mafioso legato alla famiglia Cuffaro.
Si reca dal pm Giarrizzo per comunicargli di avere dei dubbi riguardo a un possibile
alibi di Licco. Viene infatti a sapere che l'amante di Licco, Concetta Siragusa,
testimonier a suo favore.
Le indagini di Fazio su Gurreri rivelano che la Siragusa sua moglie e i Cuffaro lo
hanno fatto entrare nell'associazione in cambio della testimonianza. Francesco
Bellavia ha minacciato di ucciderlo se la moglie non collabora.
Il mattino seguente un cadavere viene trovato in mezzo alla campagna; vestito solo
di mutande ed stato ucciso con un colpo di pistola alla schiena. Dall'analisi della
scientifica risulta che il proiettile appartiene ad una pistola in dotazione alla Polizia. Il
medico legale conferma che il morto aveva in passato ricevuto un trapanamento del
cranio. Montalbano capisce che si tratta di Gurreri e che era stato ucciso da Galluzzo

durante l'imboscata della polizia presso l'abitazione di Montalbano. ad ucciderlo; il


suo complice Bellavia ha poi provveduto a disfarsi del cadavere.
Dalla lavanderia mandano a Montalbano un ferro di cavallo trovato nella tasca del suo
accappatoio. Solo allora il commissario si ricorda di averlo preso vicino alla carcassa
trovata di fronte a casa sua. Il ferro non ha nessun segno particolare, mentre quelli del
cavallo di Rachele avevano dei marchi ben precisi. Da questo Montalbano capisce che
il cavallo ucciso in realt quello di Lo Duca.
Montalbano fa credere a Lo Duca che Prestia abbia confessato e si fa raccontare tutto.
Prestia lo ricattava e lo stava costringendo a dare uno dei suoi cavalli per le corse
clandestine. Lo Duca aveva organizzato il furto dei due cavalli e aveva fatto credere
che quello ucciso fosse di Rachele Esterman e non il suo, che era comunque in fin di
vita. Bellavia e Prestia vengono arrestati e il cavallo di Rachele recuperato.
Ingrid e Rachele vanno a cena da Montalbano. Il telefono suona e Rachele risponde:
Livia, che riattacca subito. Montalbano si prepara ad una gran baruffa telefonica dopo
la cena e dopo aver rivelato a Rachele che il suo cavallo salvo.

Il campo del vasaio


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il campo del vasaio un romanzo di Andrea Camilleri, il tredicesimo con
protagonista il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 20 marzo 2008.

Indice
Trama
Questa volta a svegliare il commissario Montalbano non il solito Catarella, ma un
insistente bussare alla porta di casa. Infuriato per il sonno interrotto, Montalbano non
riesce a trovare i vestiti e va ad aprire completamente nudo, trovandosi di fronte il
questore Bonetti-Alderighi che, disperato e piangente, chiede di nascondersi in casa
sua. Montalbano si convince che il questore deve essere impazzito tanto pi quando
gli annuncia che la mafia ha preso il potere politico con Tot Riina divenuto
presidente del consiglio che propone a Montalbano la carica di Ministro degli interni.
Il commissario, che sta sognando, si terrorizza quando compare Catarella che
minaccia di sparargli se accetter la proposta del capomafia:
Si vossia dottori ci dici di s a quisto sdilinquenti io l'ammazzo di pirsona pirsonalmente.
[1]

Parlando, per, Catarella si distratto e Riina ne approfitta per sparargli un colpo.


Nella realt non un colpo di pistola ma il rumore delle persiane sbattute dal vento
che sveglia Montalbano. Il commissario a poco a poco riprender il sonno che sar
interrotto ancora una volta da un continuo suonare del campanello della porta di casa.

Questa volta si tratta proprio di Catarella che annuncia al commissario il solito


ritrovamento di un morto. Sotto un incessante diluvio e tra varie imprecazioni il
commissario e i suoi uomini, tra cui un ingrugnito Mim Augello, riusciranno a
recuperare un cadavere fatto a pezzi e seppellito in un campo usato come cava di
creta.
L'indagine complicata a causa dell'impossibilit di identificare il cadavere, morto gi
da due mesi, sfigurato e senza impronte digitali. Inoltre, lo strano comportamento di
Mim Augello, il vice di Montalbano, divenuto scontroso e litigioso, sta amareggiando
la vita a tutti nel commissariato di Vigata. Il commissario scopre che Mim mente alla
moglie dicendo di essere impegnato in azioni che lo tengono fuori tutta la notte;
Montalbano incarica la sua amica svedese Ingrid di pedinarlo per scoprire cosa stia
combinando.
Arriva intanto la segnalazione di una possibile intimidazione di cui sarebbe vittima
una donna, la bellissima Dolores Alfano, moglie di un ufficiale marittimo imparentato
con la famiglia mafiosa di Balduccio Sinagra. Mim si rivolge a Montalbano
chiedendogli di svolgere in piena autonomia l'indagine sul cadavere smembrato,
perch ritiene di non doversi pi muovere all'ombra del suo superiore.
Riflettendo sui dati a sua disposizione, Montalbano ha un'intuizione che verifica su un
passaggio del vangelo di Matteo: quando Giuda restituisce al Sinedrio i 30 denari che
gli sono stati versati per indicare Ges alle guardie inviate per arrestarlo, i soldi
giudicati impuri (sono serviti a versare del sangue) vengono impiegati per acquistare
un pezzo di terra destinato a camposanto per gli stranieri. Quel terreno appartiene a un
artigiano della creta, il campo del vasaio. Per verificare la validit dell'intuizione,
Montalbano telefona al dott. Pasquano, il medico legale, e viene a sapere che il
cadavere stato tagliato in 30 pezzi, uno per ogni denaro di Giuda.
Convinto che si tratti di un delitto della vecchia mafia, che tende a dare giustificazioni
simboliche alle proprie esecuzioni, un messaggio da interpretare come firma,
Montalbano cerca di trasferire l'inchiesta all'antimafia, ma i colleghi pretendono che il
corpo venga prima identificato. Nel frattempo il commissario riceve una visita in
ufficio, Dolores Alfano che viene a denunciare la scomparsa del marito. Imbarcato
da due mesi su una nave verso il Sudamerica, non ha pi dato notizie di s e non
risponde al telefono; le ha spedito una cartolina con una firma che non riconosce
come sua.
Montalbano sospetta una fuga sentimentale, ma Dolores Alfano ha delle armi per
convincerlo a fare qualche ricerca. Con una telefonata al rappresentante dell'armatore,
Montalbano viene a sapere che Giovanni Alfano non si imbarcato ed stato
sostituito all'ultimo momento. I due possiedono un monolocale a Gioia Tauro dove si
incontrano quando l'uomo solo di passaggio; Montalbano ottiene che un collega
faccia un sopralluogo, vengono rinvenuti indumenti che Alfano indossava quando
avrebbe dovuto partire e tracce di cocaina.
Nel frattempo Fazio scopre che i dati fisici di Giovanni Alfano corrispondono
esattamente a quelli del morto fatto a pezzi nel campo del vasaio. Ma un'altra la
scoperta choc: il comportamento imprevedibile di Mim Augello dovuto a una
relazione extraconiugale con Dolores Alfano. A questo punto Montalbano sospetta che

la donna cerchi di manipolare le indagini attraverso Mim perch sa che il marito


stato ucciso e vuole vendicarsi del mandante, don Balduccio Sinagra.
Montalbano escogita un piano complesso per chiudere la rete degli indizi e risolvere
l'indagine. Incarica il dottor Augello di continuare l'inchiesta per conto proprio finch
don Balduccio si sente toccato in prima persona. L'anziano mafioso invita Montalbano
a uno scambio di opinioni; l'uomo in fin di vita, costretto a letto, ma ci tiene a far
sapere al commissario in via informale che si era liberato di Filippo Alfano, il padre di
Giovanni, sulla base di indiscrezioni rivelatesi false. Pentito della propria leggerezza,
aveva preso Giovanni sotto la propria ala protettrice, senza coinvolgerlo per nei
traffici. Soltanto, prima che scomparisse, gli aveva affidato una lettera
compromettente da consegnare prima di imbarcarsi a un'organizzazione calabra, della
quale Alfano non conosceva il contenuto.
La protezione di don Balduccio sul lontano nipote si era negli anni spinta a
allontanare dalla moglie Dolores un occasionale amante, un macellaio di Vigata,
convinto con le buone a trasferirsi a Catania. L'uomo per possiede ancora una casa
a Vigata, ed esattamente l che la donna si incontra con Mim Augello. Montalbano
riesce a montare una trappola, costringendo il colpevole della morte di Giovanni
Alfano a venire allo scoperto e confessare il delitto, anche se preferisce lasciare che
siano altri a prendersi il merito della brillante soluzione.

L'et del dubbio un romanzo di Andrea Camilleri, il quattordicesimo con


protagonista il commissario Salvo Montalbano, pubblicato da Sellerio il 23 ottobre
2008.

Trama
Il commissario Montalbano fa un sogno insieme tragico e ridicolo ma che rivela come
i due pensieri fissi degli ultimi anni lo accompagnino anche nel sonno: l'idea della
morte e la sua relazione con Livia. Nel sogno si sta svolgendo il suo funerale; glielo
annuncia Catarella, a cui di solito affidata questa comunicazione funebre dei morti
ammazzati. Alla cerimonia assistono il dottor Pasquano che al solito si rifiuta
scontrosamente di dare particolari sul morto prima di aver eseguito l'autopsia, il
questore Bonetti-Alderighi che non autorizza Montalbano ad indagare sulla sua stessa
morte, l'amico e collega Mim Augello.
Astutava il cellulare e tornava dintra. Attrovava che avivano gi mittuto il coperchio
sulla cascia e che il corteo cominciava a cataminarisi.
- Lei viene? - gli spiava Bonetti-Alderighi.
- Beh, s - arrispunniva. Ma appena arrivati nel cortile, uno dei portatori cadiva e la
cascia annava a sbattiri n terra con un botto che larrisbigli. [1]
Nel sogno manca solo colei la cui presenza al suo funerale Montalbano darebbe per
scontato: la sua fidanzata Livia che, raggiunta per telefono dall'irritato defunto, gli
annuncia che forse non far in tempo ad intervenire e che, per dirla tutta, approfitter
della sua morte per sentirsi libera da una relazione che si trascina stancamente.

Il forte rumore che sveglia Montalbano causato dal temporale che agita il mare fino
a lambire il terrazzino della sua casa e che ha fatto sbattere violentemente le imposte.
Uscito per recarsi al lavoro, il commissario si trova imbottigliato nel traffico bloccato
da una frana, e aiuta una giovane che dice di chiamarsi Vanna Digiulio e di avere
appuntamento con la zia in arrivo nel porto di Vigta con un yacht che porta il suo
nome, Vanna. Le cose per non stanno cos, e Montalbano se ne accorge quasi
subito: proprio l'equipaggio del Vanna recupera un cadavere sfigurato alla deriva su
un canotto.
Montalbano insospettito chieder la collaborazione alle indagini della capitaneria di
porto, nella persona dell'ufficiale Laura Belladonna, una trentenne bellissima che fa
perdere la bussola al commissario. Montalbano, come un adolescente appassionato
colpito dal classico colpo di fulmine, si innamora, inaspettatamente ricambiato, .
Montalbano intuisce che avere sfigurato il cadavere servito a evitare che venga
riconosciuto immediatamente. Quando il morto viene identificato si scopre che si
tratta di un francese, come risulta dal passaporto trovato nel suo albergo,
dall'improbabile nome di mile Lannec, che corrisponde a quello di un personaggio
letterario di Georges Simenon.
La proprietaria del Vanna una cinquantenne in ottima forma, di nome Livia
Acciai, vedova Giovannini, che vive in pratica sempre in mare, spostandosi tra i paesi
i cui visti si trovano, guarda caso, sul passaporto del defunto. Inoltre, attraccato
accanto allo yacht c' un grosso motoscafo, l'Asso di cuori, che insospettisce molto
Montalbano. Il commissario convince il suo vice Mim Augello a presentarsi a bordo
dell'imbarcazione sotto mentite spoglie e a tentare di sedurre la vedova. L'azione ha
successo e indagando sull'identit del morto e su il suo falso passaporto viene alla luce
un traffico di diamanti dal Sudafrica verso l'Europa.
Purtroppo c' un'altra vittima: uno dei marinai del Vanna, infiltrato delle forze
dell'ordine, viene trovato morto. Si rif viva la sedicente Vanna Digiulio, che in
realt un commissario sulle tracce dei trafficanti di diamanti. La possibilit che lo
yacht e il motoscafo Asso di cuori si dileguino molto alta, Montalbano decide di
intervenire in forze con diversi agenti armati; ma le cose non andranno come previsto,
e ci scapper una terza vittima.

Critica
L'autore dichiara in un'intervista in seguito alla pubblicazione di questo romanzo, nel
2008, a proposito del colpo di fulmine del suo personaggio:
la seconda volta che avviene.[2] La cosa tanto seria da mutare la
sua vita e, dunque, non se la sente. Ma sono quegli scatti a vuoto di una
certa et nel tentativo di recuperare limpossibile.
- Questo significa che let del dubbio anche let della maturit?
Eh s. A 58 anni Montalbano ci ragiona su e arriva alla conclusione che se ragiona su un
amore che amore ? Forse qualche altra cosa.[3]

Racconti di Montalbano
Racconti di Montalbano un'antologia di racconti scritti, scelti ed ordinati da Andrea
Camilleri, pubblicata da Arnoldo Mondadori editore nel 2008.
L'opera ripercorre l'intera carriera del Commissario Salvo Montalbano, da La prima
indagine di Montalbano fino a La finestra sul cortile, racconto inedito in volume ma
gi pubblicato a puntate sul giornale di quartiere capitolino Il nasone di Prati nel
2007. Complessivamente sono contenuti nel libro 19 racconti:
1. La prima di indagine di Montalbano (La prima di indagine di
Montalbano, 2004)
2. Cinquanta paia di scarpe chiodate (Un mese con Montalbano, 1998)
3. Par condicio (Un mese con Montalbano, 1998)
4. Il compagno di viaggio (Un mese con Montalbano, 1998)
5. Sette luned (La prima di indagine di Montalbano, 2004)
6. La prova generale (Gli arancini di Montalbano, 1999)
7. Amore (Un mese con Montalbano, 1998)
8. Come fece Alice (Gli arancini di Montalbano, 1999)
9. Il patto (Un mese con Montalbano, 1998)
10.Ferito a morte (La paura di Montalbano, 2002)
11.Being here (Un mese con Montalbano, 1998)
12.La revisione (Gli arancini di Montalbano, 1999)
13.Sostiene Pessoa (Gli arancini di Montalbano, 1999)
14.Il gatto e il cardellino (Gli arancini di Montalbano, 1999)
15.Montalbano si rifiuta (Gli arancini di Montalbano, 1999)
16.Sequestro di persona (Gli arancini di Montalbano, 1999)
17.Gli arancini di Montalbano (Gli arancini di Montalbano, 1999)
18.Meglio lo scuro (La paura di Montalbano, 2002)
19.La finestra sul cortile (Inedito)

La danza del gabbiano


La danza del gabbiano un romanzo di Andrea Camilleri, il quindicesimo con
protagonista il commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 28 maggio 2009.

Trama

Un Montalbano disilluso, sempre pi vecchio nell'animo pi che nel corpo, deve


affrontare la sparizione di un amico: l'ispettore Fazio, fissato con i "pizzini" anagrafici
degli indagati, ma nato per essere "sbirro", intelligente collega di tante indagini e
talvolta tanto confidente da prevenire le azioni irruenti del commissario e di metterlo
cos al sicuro da qualche comportamento disinvolto.
Ancora una volta la nottata stata tinta (brutta): il commissario ha deciso di lasciar
perdere di tentare di dormire e si alzato che appena l'alba. Con il consueto
"cicarone" di caff poi andato sulla veranda a scrutare il mare e il tempo che si
annuncia della giornata quando la sua attenzione viene colta da un gabbiano morente
sulla spiaggia.
la raffigurazione quella del gabbiano di una danza o piuttosto di un dibattersi della
vita che non vuole abbandonare un corpo morente.
La crisi di Montalbano si fa sempre pi profonda: dal romanzo Il giro di boa,
quando stato ferito, che il pensiero della vecchiaia e della morte non lo ha pi
abbandonato.
E poich avanzato con gli anni, si lamenta ed stanco di lavorare,
ma non potr sfuggire al suo destino.
(Andrea Camilleri, Gente del 4.5.2009)

Ma questa volta avr modo di scacciare questi pensieri tristi: ha accanto a s Livia con
cui sta per recarsi in vacanza. Giusto una scappata in commissariato per dare le ultime
disposizioni ai suoi uomini. Ma manca Fazio: non rientrato in casa, il suo cellulare
non risponde...

Edizioni

Andrea Camilleri, La danza del gabbiano, Prima ed., collana La


memoria, Sellerio Editore, 2009, pagg.271, ISBN 88-389-2385-X.

Ancora tre indagini per il commissario


Montalbano
Ancora tre indagini per il Commissario Montalbano il secondo volume, pubblicato
nel 2009 per i tipi di Sellerio editore, di una raccolta che comprende tre romanzi di
Andrea Camilleri: La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000) e L'odore
della notte (2001) che seguono cronologicamente ai tre precedenti contenuti nel libro
Il Commissario Montalbano. Le prime indagini[1] pubblicato nel 2008 dallo stesso
editore.
In questo secondo volume riportata una nota di Andrea Camilleri intitolata
Montalbano, strategia seriale dove lo scrittore racconta che, nei suoi progetti, dopo i
primi due romanzi con lo stesso protagonista Montalbano, questi sarebbe dovuto
sparire. Infatti Camilleri si rese conto che si stava cacciando nel cunicolo della

serialit del personaggio. L'autore infatti temeva, come era accaduto in parte anche
con Maigret, il protagonista di 75 romanzi di Georges Simenon, di cadere nella
ripetitivit di situazioni e trame che i lettori alla lunga avrebbero giudicato noiose.
Per questo Camilleri decise sin dal quarto romanzo La voce del violino di cambiare
radicalmente il panorama umano in cui si svolgono le indagini di Montalbano. Se il
commissario aveva buoni rapporti, addirittura d'amicizia, con il suo superiore, il
questore Burlando, ora questi veniva sostituito dal giovane funzionario BonettiAlderighi che vorrebbe rinnovare il commissariato di Vigata rottamando Montalbano,
della vecchia scuola di polizia investigativa. Cos altrettante sostituzioni con
personaggi dai caratteri molto diversi dai precedenti, Camilleri introdusse per il pm
Lo Bianco cambiato con lo sfasato e sessualmente fissato Nicol Tommaseo, per il
dirigente della Scientifica Jacomuzzi sostituito con l'antipatico Vanni Arqu
Un altro cambiamento importante nella caratterizzazione di Montalbano fu
l'introduzione nel personaggio della paura della vecchiaia avanzante che spaventa il
commissario, che pure ha solo cinquant'anni e che tuttavia teme di non essere pi
adeguato ai tempi moderni, contraddistinti dai rapidi e radicali cambiamenti. Ma
soprattutto Montalbano nei successivi romanzi, si render conto che la sua conoscenza
del territorio, dove agiva la criminalit, ora stia diventando sempre meno importante a
seguito della globalizzazione dell'illegalit e di questo prender atto assieme al suo
rispettato nemico, il vecchio capo della famiglia Sinagra, anche lui fuori posto rispetto
alla nuova mafia internazionale.

La caccia al tesoro
La caccia al tesoro un romanzo di Andrea Camilleri, il sedicesimo con protagonista
il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 20 maggio 2010. Dal libro
stato realizzato un adattamento televisivo.

Trama
Nel commissariato di Vigata non c' proprio niente da fare. Catarella s'impegna senza
speranza nella soluzione di cruciverba e rebus e Montalbano leggicchia un romanzo di
Simenon quando inopinatamente costretto a recitare la parte alla Bruce Willis in un
film americano. In un vecchio palazzo abitato da due anziani bigotti, i fratelli
Gregorio e Caterina Palmisano, le cui manie religiose sono ormai arrivate al culmine
della pazzia. Il vecchio allucinato si messo a sparare dalla finestra e Montalbano, a
sfida del suo sentirsi ormai vecchio, arrampicandosi pericolosamente su per una scala
dei pompieri riesce a rendere inoffensivo il vecchio pazzo.
Nel palazzo fatiscente, in una foresta di crocefissi di ogni fattura illuminata da
innumerevoli lumini, Montalbano crede di aver scoperto una giovane uccisa ma si
accorge che si tratta di una consunta bambola gonfiabile ormai malridotta dal
prolungato uso, senza un occhio e con un buco riparato alla meglio.
Ricoverati i due fratelli, l'inerzia sembra tornata nel commissariato di Vigata quando
giunge la notizia di un cadavere ritrovato in un cassonetto. Non il corpo di una

vittima ma di un'altra bambola identica a quella rinvenuta nel palazzo dei fratelli
Palmisano. In quegli stessi giorni il commissario riceve una strana lettera anonima
dove lo si sfida con indovinelli in versi ad una caccia al tesoro che per curiosit e
perch non aveva altro da fare accetta. Dopo due o tre indizi gli nasce il sospetto che
il gioco nasconda qualcosa di pericoloso e di folle. Purtroppo il suo fiuto da "sbirro"
non lo inganna.

Acqua in bocca (romanzo)


Acqua in bocca un romanzo scritto a quattro mani da Andrea Camilleri e Carlo
Lucarelli, nel quale interagiscono i loro personaggi di maggior successo[1], il
commissario Montalbano e l'ispettrice Grazia Negro. Il libro stato pubblicato da
minimum fax nel giugno 2010.

Titolo
Il modo di dire che d il titolo al romanzo, il cui significato metaforico un invito al
silenzio, pu essere messo in relazione con due elementi della narrazione: la
responsabilit di servizi deviati, la cui azione mira ad occultare imbarazzanti segreti, e
la presenza di una donna killer che uccide le sue vittime mediante annegamento.

Incipit
DA: isp. capo GRAZIA NEGRO
A: dott. SALVO MONTALBANO c/o COMMISSARIATO DI VIGATA
OGGETTO: richiesta di informazioni su OMICIDIO DEI PESCIOLINI ROSSI
Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano n il dirigente del mio
ufficio n il questore, che, ti dico subito, non approverebbero, avendo un'ipotesi
investigativa del tutto diversa sul caso in oggetto [...]. Se un po' ti conosco e se la tua
fama corrisponde a verit, sono sicura che mi aiuterai...

Trama
Nella notte del 27 maggio 2006, in un appartamento nel centro di Bologna, viene
rinvenuto il cadavere di un uomo. riverso in cucina, la testa avvolta da un
sacchetto di plastica, indossa una sola scarpa e accanto a lui ci sono alcuni pesci rossi,
ugualmente morti.
Le indagini vengono affidate all'ispettrice Grazia Negro che di l a poco ritiene
opportuno rivolgersi al collega Salvo Montalbano, commissario a Vigata, in Sicilia,
per ottenerne l'aiuto: non solo perch la vittima, Arturo Magnifico, era originaria
appunto di Vigata, ma anche perch si sono verificati molti fatti strani che hanno
messo in allarme l'ispettrice.
Mediante una fitta corrispondenza affidata ai pi diversi canali non ufficiali
(spedizioni di cannoli e tortellini, amici di passaggio a Bologna) i due poliziotti
riescono a trovare la probabile soluzione del caso: si tratta di un'azione dei servizi

deviati che per occultare alcuni pericolosi segreti si sono serviti di una spietata donna
killer, non ignota al commissario.
Poich l'ostinazione a proseguire l'indagine mette ormai in pericolo le loro stesse vite,
Montalbano e Grazia s'incontrano a Milano Marittima, dove organizzano una trappola
per rendere inoffensiva l'assassina.
Il piano funziona (un po' fortunosamente... ) al di l delle pi ottimistiche speranze e
la faccenda si conclude di fatto con un insabbiamento.

Personaggi

Grazia Negro - Originaria di Nard, in provincia di Lecce (24 marzo


1975),[2] lavora alla Questura di Bologna dove ha raggiunto il grado
di ispettore capo di polizia. Il suo operato, non sempre ortodosso,
caratterizzato in genere da grande ostinazione, e dal desiderio di
scoprire la verit.
Ha una relazione non priva di problemi con Simone Martini, il
ragazzo cieco da lei incontrato durante le indagini di Almost Blue.

Salvo Montalbano - Originario di Catania (6 settembre 1950), lavora


a Vigata, in provincia di Montelusa, dove ha raggiunto il grado di
commissario di polizia. Anche lui, come Grazia, disposto ad usare
metodi non esattamente ufficiali per scoprire la verit.
Ha una relazione di lunga data con Livia Burlando, che nel corso del
romanzo risulta aver lasciato Boccadasse, dove vive e lavora, per
raggiungerlo in vacanza a Vigata.

Elisabetta Gardini detta Betta - Procace trentaseienne di origine


veneta, laureata in scienze politiche, aveva iniziato una brillante
carriera in polizia, raggiungendo il grado di vicecommissario.
Reclutata dal SISMI, in seguito entrata a far parte di un gruppo
ristretto adibito ai lavori pi sporchi. Uccide le sue vittime
annegandole, e "firma" i suoi delitti con esemplari di Betta
Splendens, detto anche "pesce combattente".

Magnifico Arturo: vittima.

Albertini Giulio: amico della vittima.

Nel corso della narrazione si fanno poi cenni pi o meno corposi ad altri personaggi
ricorrenti nei romanzi di entrambi gli autori. Ci sono Simone e Livia, rispettivamente
compagni di Grazia e di Montalbano, e l'ispettore Coliandro fa una breve comparsa
nel corso di una sparatoria a Milano Marittima (dove si trova in punizione),
dimostrando ancora una volta l'inettitudine che lo contraddistingue.
Dalla Sicilia Fazio fornisce utili dati anagrafici; Ingrid e Mim Augello, di passaggio a
Bologna, fungono da corrieri. Anche l'agente Catarella avrebbe dovuto consegnare a
Grazia una lettera di Montalbano, ma si perde sulle linee ferroviarie tra Firenze e
Reggio Calabria, venendo successivamente recuperato dalla Polizia ferroviaria.

Postfazione

In una Nota al termine della narrazione l'editore, Daniele di Gennaro, racconta la


genesi del romanzo.
Nata per caso durante un'intervista comune ai due autori, avvenuta nel 2005, l'idea di
Acqua in bocca si poi sviluppata e concretizzata nei successivi cinque anni, a
dispetto dei numerosi impegni che gi gravavano tanto Camilleri quanto Lucarelli.

Curiosit
In questo romanzo i due personaggi protagonisti, il commissario Salvo Montalbano e
l'ispettrice Grazia Negro, assumono decisamente l'aspetto fisico dei loro alter-ego
cinetelevisivi: attraverso fotografie inserite nel corso della narrazione[3] e descrizioni
vere e proprie, Grazia assume le fattezze di Lorenza Indovina[4] e Montalbano quelle
di Luca Zingaretti[5]. Per l'ispettrice le differenze sono minime. Il commissario invece,
come risulta dalla diretta lettura dei romanzi a lui dedicati, presenta una forma
letteraria ed una televisiva assolutamente divergenti; tuttavia qui la seconda che
prende il sopravvento.
Altra particolarit che in questo romanzo, nelle sezioni di sua competenza, Camilleri
rinuncia quasi completamente all'uso della lingua siciliana: scrivendo a Grazia, il
commissario si esprime in italiano.

Il sorriso di Angelica
Il sorriso di Angelica un romanzo di Andrea Camilleri, il diciassettesimo con
protagonista il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 21 ottobre 2010. Il
libro il primo di Camilleri che appare dopo la morte della editrice Elvira Sellerio che
ebbe modo di leggerlo e correggerlo. L'autore ne scrive con rimpianto nella nota
finale del racconto.

Trama
Montalbano, a 58 anni, ormai preda della paura della vecchiaia incombente ed
forse per questo che si abbandona ad una passione fisica per una giovane e
spregiudicata donna, che gli ricorda non solo nel nome l'ariostesca Angelica. Il
commissario, preso dalla voglia di giovinezza, tradisce per la prima volta,
volontariamente e senza gli scrupoli che aveva in passato, la sua eterna fidanzata
Livia della quale sospetta un tradimento che lo rende "furioso" come l'Orlando
dell'Ariosto, spesso citato nel racconto con i versi del suo poema.
Il romanzo procede nella storia, che si complicher con un paio di morti assassinati,
con una serie di furti, compiuti tutti con la stessa originale tecnica inventata da un
misterioso personaggio, Zeta, che sfida Montalbano a scoprirlo. Un'altra sfida, come
quella de La caccia al tesoro, che il commissario riuscir ancora una volta a vincere.
Accanto a Montalbano non mancano i personaggi di Catarella, l'imbranato
centralinista del commissariato di Vigata, e dell'irascibile dottor Pasquano, il medico
legale, che svolgono anche qui i coloriti ruoli dei racconti precedenti.

Una parte pi ampia nel dipanarsi della vicenda l'autore assegna invece a Fazio,
questa volta collaboratore pi attivo e vicino non solo nelle indagini ma anche nella
vita privata del commissario di cui si far complice per evitare, evadendo la legge, un
coinvolgimento nei fatti delittuosi, pericoloso per la reputazione della bella Angelica.

Il gioco degli specchi


Il gioco degli specchi un romanzo di Andrea Camilleri, il diciottesimo con
protagonista il commissario Salvo Montalbano, pubblicato da Sellerio nel maggio
2011 nella collana "La memoria" (858).

Trama

Orson Welles, nel film La signora di Shanghai

'Na vota mi capit di vidiri 'na pillicola di Orson Welles nella quali c'era
'na scena che si svolgiva dintra a 'na cammara fatta tutta di specchi e
uno non accapiva cchi indove s'attrovava, pirdiva il senso
dell'orientamento e cridiva di parlari con uno che gli stava davanti
mentre 'nveci quello era darr a lui
(Andrea Camilleri, Il gioco degli specchi, p.64)

Tutto nella normalit nella vita di Montalbano, quasi noiosa, se non fosse che nel
villino, da tempo sfitto, vicino al suo non fossero venuti ad abitare i coniugi
Lombardo: il marito, rappresentante di computer, sempre in viaggio, e la moglie,
un'avvenente signora che tra le sue distrazioni sembra voler includere il commissario.
A questo gioco di seduzione sembra collegato un susseguirsi vorticoso di inspiegabili
eventi: bombe che scoppiano dove non fanno danno, mogli infedeli che non sono
mogli, lettere anonime che tali non sono, proiettili che si vanno a conficcare dove non
dovrebbero, fanno firriare (girare)[1] la testa al commissario Montalbano impegnato
nella nuova indagine, ben assistito dall'ispettore Fazio sempre pi protagonista nelle
storie di Vigata.
Fanno da sfondo gli altri personaggi "classici" dei gialli di Montalbano: dall'eterna
fidanzata Livia, che compare solo telefonicamente e che quindi lascia ampio spazio
alle tentazioni sessuali di Montalbano, questa volta ripreso da una telecamera in un
tentato scoop giornalistico, ad Adelina e i suoi "arancini", a Catarella in missione
segreta, a Mim Augello, incorreggibile fimminaro, al dottor Pasquano, insolitamente

meno scorbutico del solito, al signor questore sul punto di accusare il commissario di
omicidio.
La svolta decisiva nella soluzione dell'intricata storia si ha con le ammazzatine, nello
stile mafioso, di due amanti puniti non certo per la loro condotta immorale ma per
altri pi materiali interessi.

Edizioni

Andrea Camilleri, Il gioco degli specchi, Prima ed., collana La


memoria, Sellerio Editore, 2011, pagg.255, ISBN 88-389-2563-1.

Altri casi per il commissario


Montalbano
Altri casi per il commissario Montalbano un'opera di Andrea Camilleri, pubblicata
nel mese di novembre del 2011, che raccoglie tre inchieste del commissario
Montalbano: Il giro di boa, La pazienza del ragno e La luna di carta. Il libro
corredato da una nota dell'autore che commenta cos i tre romanzi:

Il giro di boa fu scritto dopo gli avvenimenti del G8 di Genova. La


dura repressione della Polizia in quella citt e la notizia che sulle
coste italiane si svolgeva un traffico di vendita di bambini
indignarono particolarmente l'autore che ne accenn nel romanzo.
La pazienza del ragno fu quella che Camilleri osserv nell'azione di
tessitura che lentamente ma con costanza quell'insetto compiva tra
i rami di un albero. Da qui l'idea di descrivere in un romanzo la
paziente tela intessuta per distruggere socialmente una vittima
senza ricorrere a nessuna manifesta violenza.
La luna di carta l'autore la scrisse dopo aver ascoltato le confidenze
di un amico che gli raccontava come fosse stato tradito sia dalla
moglie che dall'amante e di come le due donne, divenute amiche, si
divertissero a mentirgli per il gusto di schernirlo. Camilleri allora
pens di porre Montalbano in una situazione simile: manovrato da
due donne dalle quali il commissario si sente irresistibilmente
attratto.

Edizioni

Andrea Camilleri, Altri casi per il commissario Montalbano, Prima


ed., collana Galleria, Sellerio Editore, 2011, pagg.602, ISBN 978-88389-2599-3.

Una lama di luce


Una lama di luce un romanzo giallo del 2012 di Andrea Camilleri, della serie che
ha per protagonista il commissario Salvo Montalbano.

Il romanzo stato trasposto nel 2013 nell'episodio omonimo della serie televisiva Il
commissario Montalbano.

Trama
A Lampedusa avvenuto un altro disastroso sbarco di migliaia di immigrati tunisini.
La gravit della situazione sull'isola tale che il Ministro dell'Interno ha deciso di
recarsi personalmente sul luogo e, nel viaggio, di fare tappa a Vigata.
Montalbano, saputa la notizia, secondo il suo carattere che lo fa rifuggire dal
partecipare a tutte le situazioni politiche istituzionali, pensa bene di rifugiarsi nella
nuova galleria d'arte di Vigata per visitare una mostra di opere di Donghi, Morandi,
Guttuso e Mafai. Nell'occasione conosce la bella proprietaria Maria Angela, Marian,
come viene chiamata dagli amici, e ne rimane seriamente attratto tanto da mettere in
dubbio il suo rapporto con l'eterna fidanzata Livia.
Nel frattempo la delinquenza continua a operare e non manca il lavoro per il
commissariato di Vigata: Salvatore Di Marta, il ricco proprietario di un supermercato,
denuncia la rapina e lo stupro subiti dalla moglie Loredana mentre questa stava per
depositare l'incasso del giorno a una cassa continua. Il caso sembra risolto quando si
scopre che l'ex fidanzato della moglie, Carmelo Savastano, un piccolo delinquente,
stato assassinato: apparirebbe chiaro che Di Marta gli abbia fatto pagare con un colpo
solo il furto e la violenza alla moglie. Tuttavia Montalbano non sembra convinto della
soluzione pi semplice. Indaga sulla vita privata di Valeria Bonifacio, l'amica del
cuore di Loredana, e scopre che la donna ha un fratellastro, Rosario. Riesce inoltre a
sapere che Rosario e Loredana erano amanti e che s'incontravano segretamente a casa
di Valeria. La soluzione del caso ora pi semplice: Loredana, d'accordo con Rosario,
ha finto uno stupro e la rapina e ha incolpato degli stessi reati Carmelo Savastano,
parlandone al marito. Rosario, l'amante, un picciotto della mafia locale, uccide
Savastano, mentre tutti pensano alla vendetta del marito di Loredana. In questo modo
Loredana, d'accordo con l'amica Valeria, avrebbe potuto godere da sola del
considerevole patrimonio del marito in carcere.
La vicenda si intreccia con la storia di tre tunisini, apparentemente coinvolti in un
traffico di armi. Montalbano, pur ritenendo che la questione competa
all'antiterrorismo, e avendo ricevuto ordini in tal senso, continua ad indagare in
segreto. Alla fine due tunisini vengono arrestati, il terzo trovato morto in una bara
abbandonata in campagna. La scena ricorda il sogno che il commissario aveva fatto
qualche giorno prima: l'uomo morto Franois, un ragazzo che Livia e il commissario
avevano trattato per anni come un figlio, senza mai adottarlo.

Edizioni

Andrea Camilleri, Una lama di luce, Collana La memoria n. 893,


Sellerio Editore, 2012, pagg. 263, ISBN 8838927057.

Una voce di notte

Era stata na voci di notti che avrebbe potuto essiri benissimo quella
della stissa s coscienza

Una voce di notte un romanzo giallo di Andrea Camilleri con protagonista il


commissario Montalbano pubblicato nell'ottobre 2012 dalla casa editrice Sellerio.

Trama
Montalbano ha ormai cinquantotto anni ma non ha nessuna intenzione di farsi
rottamare n da forze politiche compromesse con la mafia, n da giudici impauriti, n
da mass media televisivi che lo attaccano sobillando l'opinione pubblica contro di lui.
Guido Borsellino, direttore di un supermercato di Vigata di propriet di una societ
che fa capo all'onorevole Mongibello, dopo un furto al supermercato viene trovato
impiccato nel suo ufficio. Questo episodio rafforza l'impressione di Montalbano che ci
sia qualcosa che non quadri ripensando alla paura che Borsellino mostrava durante
l'interrogatorio a proposito del furto. Anche il medico legale Pasquano, tra mille
cautele, dubita che si sia trattato di un suicidio.
Quando viene scoperto il cadavere di una ragazza accoltellata che conviveva con
Giovanni Strangio, figlio di Michele Strangio, presidente della Provincia, Montalbano
comincia ad intuire di trovarsi di fronte a un progetto criminale dove il potere politico
si mescola ad interessi mafiosi.

Nota dell'autore
Camilleri nella nota a fine libro, oltre a ribadire come al solito che il romanzo tutto
frutto della sua fantasia, specifica che
Questo romanzo stato scritto anni fa. Quindi il lettore pi attento
trover crisi di vecchiaia pi o meno accentuate, liti con Livia pi o
meno contestualizzate e via di questo passo e non se la pigli con
l'autore ma con le segrete alchimie dei piani editoriali.

Capodanno in giallo
Capodanno in giallo una raccolta di racconti ambientati durante il periodo di fine
anno in cui sei giallisti, italiani e stranieri, pongono i rispettivi protagonisti dei loro
romanzi al centro di vicende non prettamente poliziesche.

La struttura
Poich i protagonisti dei racconti sono tutti personaggi che compaiono in numerose
narrazioni precedenti dei rispettivi autori, ciascun racconto accompagnato da una
breve nota editoriale che contiene cenni storici o biografici utili ai lettori che
eventualmente non li avessero ancora conosciuti.

L'antologia

Una cena speciale, di Andrea Camilleri [protagonista: Salvo


Montalbano]
Montalbano avrebbe voluto passare un Capodanno solitario, ma
viene coinvolto in un cenone.
Il Capodanno del cinghiale, di Marco Malvaldi [protagonista:
Massimo Viviani]
Una confraternita di buontemponi in cui si nasconde un assassino.

L'accattone,di Antonio Manzini [protagonista: Rocco Schiavone]


Un barbone stato ucciso nello squallore di un mercato rionale

Capodannoo nella casa di ringhiera, di Francesco Recami


[protagonisti: gli abitanti della casa di ringhiera]
Una commedia dei piccoli equivoci che un intero condominio si
trova ad affrontare.

Rubacuori a Capodanno , di Esmahan Aykol [protagonista: Kati


Hirschel]
Nella pazzesca confusione delle strade del centro Kati cerca
unamica che non arrivata al consueto appuntamento per i
festeggiamenti di fine anno.

Il Capodanno di Atlante, di Gian Mauro Costa [protagonista: Enzo


Baiamonte]
Baiamonte dovr aiutare una bella quarantenne a rimettere in sesto
un ricco industriale tedesco.

Edizioni

A.A.V.V., Capodanno in giallo, p. 288 Sellerio Editore, Palermo, 2012


ISBN 9788838928161

Un covo di vipere
Un covo di vipere un romanzo giallo di Andrea Camilleri con protagonista il
commissario Montalbano che stato pubblicato nel mese di giugno 2013 dalla casa
editrice Sellerio.

Trama

Rousseau il Doganiere: Il sogno, (1910) Museum of Modern Art di New York

Ancora una volta[1][2] all'inizio del romanzo il lettore assiste ad un sogno di


Montalbano dove il commissario e la sua fidanzata Livia si trovano in uno strano
Giardino dell'Eden che ricorda un quadro di Rousseau il Doganiere. Il sogno
interrotto dal risveglio di Montalbano alle prime luci dell'alba ma questa volta non la
solita telefonata di Catarella, centralinista del commissariato di Vigata, che
concitatamente e nella strampalata lingua sua propria, annuncia al commissario il
ritrovamento di un morto. Il sonno di Montalbano stato invece svegliato dal vicino
cinguettare di un usignolo: un canto insolito per il tempo e il luogo tanto che il
commissario incuriosito si alza per vedere l'uccellino e scopre di essersi ingannato.
Non era un usignolo ma un barbone che fischiettava e che, interpellato dal
commissario, gli racconta, esprimendosi in un italiano perfetto, che per ripararsi dal
forte temporale della notte trascorsa si era rifugiato nella veranda del villino. Il
commissario continuerebbe a chiacchierare con lo strano e interessante personaggio
ma il dovere lo chiama in Commissariato dove Catarella lo informa che si verificato
un assassinio.
La vittima il ragionier Cosimo Barletta, ucciso con un colpo di rivoltella alla nuca. Il
movente dell'omicidio sembra incomprensibile: il ragioniere aveva casa in paese e al
mare, nel villino dove stato ritrovato cadavere e dove non appare alcuna traccia di
effrazione. Cosimo Barletta, vedovo e padre di Arturo e Giovanna, conduceva
un'apparente vita tranquilla da benestante; almeno cos sembra sino a quando non si
scoprono nel doppio fondo di un cassetto di una scrivania foto e lettere che rivelano
una personalit equivoca. I figli affermano poi che il padre non era quell'esemplare di
onest che appariva ed essi sono sicuri che aveva lasciato un testamento che per
scomparso.
Proprio al culmine delle indagini, arriva da Montalbano la sua fidanzata Livia che gli
racconta di conoscere Mario, lo strano vagabondo di cui vorrebbe scoprire gli
avvenimenti che lo hanno portato a vivere come un emarginato.
Alla fine il commissario arriver alla soluzione dei misteri ma gli apparir una verit
che forse avrebbe preferito non scoprire.

Ferragosto in giallo
Ferragosto in giallo una raccolta di racconti ambientati durante il periodo estivo in
cui sei giallisti, italiani e stranieri, pongono i rispettivi protagonisti dei loro romanzi al
centro di vicende non prettamente poliziesche.

La struttura
Poich i protagonisti dei racconti sono tutti personaggi che compaiono in numerose
narrazioni precedenti dei rispettivi autori, ciascun racconto accompagnato da una

breve nota editoriale che contiene cenni storici o biografici utili ai lettori che
eventualmente non li avessero ancora conosciuti.

L'antologia

Notte di Ferragosto, di Andrea Camilleri [protagonista: Salvo


Montalbano]
Montalbano scopre il cadavere di un uomo morto per overdose di
fronte a casa sua.
Azione e reazione, di Marco Malvaldi [protagonisti: Massimo Viviani
e i vecchietti del BarLume]
Un riccone russo muore improvvisamente durante le sue vacanze in
Toscana. L'intuito di Massimo e dei suoi vecchietti sar decisivo per
la soluzione del caso.

Le ferie di agosto, di Antonio Manzini [protagonista: Rocco


Schiavone]
Una rapina in una banca di Ostia svela la meschinit di un uomo
rispettato e le umane debolezze del vicequestore Schiavone.

Ferragosto nella casa di ringhiera, di Francesco Recami


[protagonista: Luigi De Angelis]
L'ultraottantenne De Angelis aiuta una escort ad uscire dal giro.

Lupa di mare, di Gian Mauro Costa [protagonista: Enzo Baiamonte]


Due cani randagi vengono massacrati da un'esplosione in spiaggia.

Vero amore, di Alicia Gimnez-Bartlett [protagonista: ispettrice Petra


Delicado e Fermn Garzn]
Petra Delicado e Fermn Garzn devono indagare sullomicidio del
loro collega Carreras quasi sicuramente colpevole di aver ucciso la
moglie.

La piramide di fango
La piramide di fango un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel maggio 2014
dalla casa editrice Sellerio di Palermo che ha come protagonista il commissario di
polizia siciliano Salvo Montalbano.

Trama
Il commissario Montalbano si sveglia a causa di un forte temporale. Dopo aver
ascoltato le previsioni del tempo, ricorda il sogno che aveva fatto: era in una galleria
ed era seguito da un ragazzo il quale riportava una ferita e non riusciva a tenere il suo
passo. Intanto l'agente Fazio, chiamandolo sul cellulare, lo informa che stato trovato
in un cantiere un cadavere. il cadavere di Giugi Nicotra. Il commissario, in seguito
ad un inizio molto scialbo, nel quale molto disinteressato dalla indagine, riesce a
seguito di grandi scoperte e intuizioni, a capire la causa del delitto e, completando una
brillante indagine, riesce a incastrare i colpevoli e a "fare un buco nella piramide di
fango" e decapitarla. Ancora una volta infiltrata la mafia vigatese, in una storia di
appalti e riciclaggio di denaro sporco. Intanto Livia incontra Selene, una cagnetta che

le allevia il dolore per la morte di Franois. Alla fine della indagine il commissario va
a farle visita a Boccadasse, portando anche un regalo per Selene.

Morte in mare aperto e altre indagini


del giovane Montalbano
Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano un libro di Andrea
Camilleri, pubblicato nel 2014 dalla casa editrice Sellerio di Palermo, che raccoglie
otto racconti:

La stanza numero 2
Doppia indagine

Morte in mare aperto

Il biglietto rubato

La transazione

Come voleva la prassi

Un'albicocca

Il ladro onesto

Edizioni

Andrea Camilleri, Morte in mare aperto e altre indagini del giovane


Montalbano, collana La memoria, Sellerio editore, 2014, pp. 314,
ISBN 978-8838932533.

La giostra degli scambi


La giostra degli scambi un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nell'aprile 2015
dalla casa editrice Sellerio di Palermo che ha come protagonista il commissario di
polizia siciliano Salvo Montalbano.

Trama
Il tema di fondo lo scangio, dove persone e cose vengono scambiate fortuitamente
e non, mentre si svolgono aggressioni e rapimenti. In una strada deserta, viene
aggredita una ragazza, drogata col cloroformio e poi rilasciata illesa; ci si ripete dopo
qualche giorno, e la malcapitata la nipote di Enzo, il proprietario della trattoria di
Vigta prediletta da Montalbano. Un terzo sequestro, questa volta cruento ma non
fatale, avviene poco dopo. Il commissario indaga e riesce gradualmente a tirarne fuori
un senso, agendo fuori da schemi ed esaminando possibili moventi: giochi di scambio
e messinscene di una recitazione truccata. Comprende che gli vengono offerte strade
senza mete e procede secondo sue intuizioni e per vie traverse.

"Quando tutto sul punto di rivelarsi, un gelo senzaria scende sul romanzo, sul
raccapriccio. E intanto il lettore ha imparato a entrare, insieme a Montalbano, in una
camera della morte, e a tenersi rasente i muri per rendersi impercettibile e non
turbare, con la sua presenza, la rannicchiata solitudine del commissario intento ad
ascoltare ci che quel luogo, debitamente interrogato, ha da raccontargli."[1]

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