Professional Documents
Culture Documents
Biografia
Nasce il 6 settembre del 1925 a Porto Empedocle (AG), figlio unico di Carmelina
Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali che partecip
alla marcia su Roma.[1]
Vive a Roma dalla fine degli anni '40 e dal 1968 trascorre alcuni mesi l'anno a
Bagnolo, frazione di Santa Fiora nel territorio del Monte Amiata in Toscana [2]. Dal 26
settembre 2014 cittadino onorario del Comune di Santa Fiora, da lui descritto come
suo "luogo del cuore".[3] [4]
Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perch
lanci delle uova contro un crocifisso), studia al liceo classico Empedocle di
Agrigento dove nel 1943 otterr la maturit senza fare esami, poich, a causa dei
bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le
autorit scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il secondo
scrutinio trimestrale.[5] A giugno dello stesso anno inizia, come ricorda lo scrittore,
una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto
un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di
sangue, di paure.
Regista
Nel 1944 s'iscrive alla facolt di Lettere e Filosofia ma non consegue la laurea.[5]
S'iscrive al Partito Comunista Italiano e dal 1945 pubblica racconti e poesie, arrivando
anche fra i finalisti del Premio Saint Vincent.
Nel 1949 viene ammesso, unico allievo regista per quell'anno, all'Accademia di Arte
drammatica Silvio d'Amico, dove conclude gli studi nel 1952, contemporaneamente
ad allievi attori che diverranno celebri, come Luigi Vannucchi, Franco Graziosi e
Alessandro Sperl, con i quali stringe una forte amicizia; da allora esegue la regia di
pi di cento opere, soprattutto di drammi di Pirandello. Tra il 1945 e il 1950 pubblica
racconti e poesie, vincendo anche il Premio Saint Vincent. Alcune sue poesie vengono
pubblicate in un'antologia curata da Ungaretti.
Scrive i suoi primi racconti per riviste e per quotidiani come L'Italia socialista e
L'Ora di Palermo.
il primo a portare Beckett in Italia, di cui mette in scena Finale di partita nel 1958
al Teatro dei Satiri di Roma e poi ne cura una versione televisiva con Adolfo Celi e
Renato Rascel.
A Camilleri si devono anche le rappresentazioni teatrali di testi di Ionesco (Il nuovo
inquilino nel 1959 e Le sedie nel 1976), Adamov (Come siamo stati nel 1957, prima
assoluta in Italia), Strindberg, T. S. Eliot. Porta in teatro i poemi di Majakovskij nello
spettacolo Il trucco e l'anima.
La carriera in RAI
Nel 1954 partecipa con successo a un concorso per funzionari RAI, ma non viene
assunto perch, dice lui, comunista.[6][7][8][9]
Entra alla RAI tre anni dopo.[5] Nel 1957 sposa Rosetta Dello Siesto. Ha tre figlie e
quattro nipoti.
Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal
1968 al 1970; titolare della cattedra di regia all'Accademia Nazionale di Arte
Drammatica 'Silvio D'Amico' dal 1977 al 1997. Scrive su riviste italiane e straniere
(Ridotto, Sipario, Il dramma, Le thtre dans le monde) e dal 1995 su l'Almanacco
letterario (Edizione dell'Altana).
Dal 1959 a tutti gli anni sessanta, tra le molte produzioni RAI di cui si occupa come
delegato alla produzione hanno molto successo gli sceneggiati Le avventure di Laura
Storm, con Lauretta Masiero, e le fiction con il tenente Sheridan, protagonista Ubaldo
Lay (fra cui la miniserie La donna di quadri), ma anche Le inchieste del commissario
Maigret, protagonista Gino Cervi.
Nel 1968 cura la regia del teleromanzo Lazarillo, tratto dal romanzo Lazarillo de
Tormes, con Paolo Carlini e Vittorio Guerrieri.
Nel 1977 gli viene affidata la cattedra di regia all'Accademia Nazionale d'Arte
Drammatica. La manterr per vent'anni.
La carriera da scrittore
Nel 1978 esordisce nella narrativa con Il corso delle cose, scritto dieci anni prima e
pubblicato da un editore a pagamento con l'impegno di citare l'editore stesso nei titoli
dello sceneggiato TV tratto dal libro, La mano sugli occhi: un insuccesso.[10] Nel
1980, pubblica con Garzanti Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati
nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata a cavallo fra la fine dell'Ottocento e
l'inizio del Novecento. Grazie a quest'ultima opera Camilleri riceve il suo primo
premio letterario a Gela.
Nel 1984 pubblica, per Sellerio Editore, La strage dimenticata, senza successo.[10]
Nel 1992 riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa e pubblica La stagione della
caccia e nel 1993 La bolla di componenda, entrambe presso Sellerio Editore[10]. Nel
1994 pubblica La forma dell'acqua, primo romanzo poliziesco con il commissario
Montalbano e successivamente (1995) Il birraio di Preston, che partecipa al Premio
Viareggio e grazie al quale, pur senza classificarsi, riesce ad ottenere un discreto
successo di pubblico.[11]
Camilleri diventa un autore di grande successo e i suoi libri, ristampati pi volte,
vendono mediamente intorno alle 60 000 copie, anche se non tutti trovano il consenso
unanime della critica che lo accusa di essere a volte ripetitivo.[12]
Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri, che di fatto esplode nel 1998. Titoli
come Il birraio di Preston (1995) (quasi 70.000 copie vendute), La concessione del
telefono e La mossa del cavallo (1999) vanno a ruba, mentre la serie televisiva su
Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult.
Alla fine del 2002, accetta la nomina di direttore artistico del Teatro Comunale Regina
Margherita di Racalmuto, inaugurato nel febbraio 2003 alla presenza del Capo dello
Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Pubblica, sempre con Sellerio, altri romanzi con protagonista Montalbano: nel 2004
La pazienza del ragno, a marzo 2005 Privo di titolo, nel giugno 2005 La luna di
carta. Da non dimenticare il romanzo Il re di Girgenti, ambientato nel Seicento,
Fino ad oggi Camilleri stato tradotto in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese,
tedesco, spagnolo, brasiliano, irlandese, russo, ungherese, polacco, greco, ungherese,
giapponese, ebraico e croato)[14] e ha venduto pi di 10 milioni di copie.[15][16][17]
La lingua di Camilleri
Camilleri stato anche attore, interpretando la parte di un vecchio archeologo nel film
di Rocco Mortelliti La strategia della maschera. Il film giallo, che ha avuto scarso
successo sia presso la critica sia presso il pubblico, narra gli eventi che si svolgono tra
la Sicilia e Roma relativi alla sparizione di preziosi reperti archeologici. [22] Ha detto il
debuttante attore che in effetti Non la mia prima volta da attore, mi capitato anni
fa in Quel treno da Vienna, secondo di tre film per la televisione tratti dai romanzi di
Corrado Augias, con Jean Rochefort. Io facevo il suo capo nei servizi segreti. [23]
Fumetti
Nel numero 2994 di Topolino uscito il 16 aprile 2013 appare la storia "Topolino e la
promessa del gatto". Il racconto a fumetti ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare
il commissario Salvo Topalbano, parodia del celeberrimo commissario Salvo
Montalbano. La storia, disegnata da Giorgio Cavazzano e tratta dai testi di Francesco
Artibani, stata supervisionata proprio da Camilleri.[24] Lo stesso autore in
un'intervista afferma che la prima volta che il suo personaggio appare in un fumetto
nonostante avesse avuto altre offerte in passato.[25] Da notare inoltre come un
personaggio della storia, il signor Pat, un omaggio a Camilleri stesso essendo
disegnato secondo la fisionomia dello scrittore siciliano.[26]
Impegno politico
Ha partecipato alla manifestazione "No Cav Day", l'8 luglio 2008 a piazza Navona,
contro i provvedimenti del governo Berlusconi IV in materia di giustizia, insieme a
giornalisti (Marco Travaglio, Paolo Flores d'Arcais), intellettuali (Umberto Eco,
Pancho Pardi), esponenti politici (Antonio Di Pietro, Furio Colombo, Rita Borsellino),
del mondo dello spettacolo (Beppe Grillo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Sabina
Guzzanti) e dei girotondi.
Il 29 gennaio 2009 decide di entrare in politica prospettando il "Partito dei Senza
Partito" insieme ad Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais per partecipare alle
elezioni europee del 2009 [27] ma il 12 marzo dello stesso anno viene annunciato il
mancato accordo fra i tre.
Nel marzo del 2013, in seguito alle Elezioni politiche, assieme ad altri personaggi
famosi lancia una raccolta firme con l'appoggio di MicroMega con l'intento di non
fare entrare al Senato Silvio Berlusconi per la questione del conflitto d'interessi
facendo applicare la legge 361 del 1957, riprendendo peraltro l'iniziativa portata
avanti gi nel 1994 e nel 1996 da un altro comitato di personaggi e conclusasi con il
parere sfavorevole della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati.[28]
Il 5 giugno 2013, nel corso della presentazione in un programma televisivo del suo
libro Come la penso, ha espresso alcune sue considerazioni sulla situazione politica
italiana; la sua contrariet al governo Letta, e alla rielezione del capo dello Stato
Giorgio Napolitano.[29]
Ha manifestato il suo appoggio alla lista Tsipras per le elezioni europee del 2014,
salvo poi ritirarlo per polemiche interne.[30]
Opere
Libri
La concessione del telefono, Palermo, Sellerio, 1995. ISBN 88-3891344-7. (Premio Societ dei Lettori, Lucca-Roma)
Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di
Bernardo Provenzano, Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-0457511-5.
Serie di Montalbano
La forma dell'acqua, Palermo, Sellerio, 1994. ISBN 88-389-1017-0.
Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996. ISBN 88-389-1226-2.
(Premio Letterario Chianti)
La danza del gabbiano, Palermo, Sellerio, 2009. ISBN 88-389-2385X. (Premio Letterario Cesare Pavese)
Acqua in bocca, con Carlo Lucarelli, Roma, Minimum fax, 2010. ISBN
978-88-7521-278-0.
Riccardino (inedito)[31]
Audiolibri
Camilleri legge Montalbano, con 2 CD, Milano, Mondadori, 2002.
ISBN 88-04-50974-0.
Un filo di fumo, letto da Fiorello, con CD, Roma, Full color sound,
2006. ISBN 88-7846-010-9.
Il nipote del Negus, con 5 CD, Palermo, Sellerio, 2010. ISBN 88-3892465-1.
Onorificenze
Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della
Repubblica Italiana
Riconoscimenti
Nel 2014 ha ricevuto a Barcellona il IX Premio Pepe Carvalho, il protagonista dei
gialli dello scrittore spagnolo Manuel Vzquez Montalbn, dal cui cognome Camilleri
ha tratto quello del suo commissario.[33]
Nel 2010 ha ricevuto il Premio letterario Piero Chiara alla carriera.
Nel 2009 con il libro La danza del gabbiano ha vinto la XXVI edizione del Premio
Letterario Cesare Pavese
Nel 2009 ha ricevuto l'Alabarda d'oro per la letteratura, Premio "Citt di Trieste".
Nel 2008 ha vinto il Premio Internacional de Novela Nigra col romanzo giallo in
lingua spagnola La muerte de Amalia Sacerdote[34].
Nel 2007 riceve il 'Premio letterario la Tore isola d'Elba', poi assegnato a Vitali, Di
mare, Cazzullo e Nava, tra gli altri.
Nel 2003 ha ricevuto il Premio Vittorio De Sica nella sezione Cultura;[35] il 20 gennaio
dello stesso anno aveva gi ottenuto il riconoscimento letterario Racalmare L.
Sciascia per tutta la sua produzione letteraria.[36]
Nel 1997 con il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterario
Chianti.[37]
I suoi numerosi lavori letterari lo hanno reso meritevole anche di diverse lauree
honoris causa.
Lauree di Andrea Camilleri (honoris causa)
disciplina
universit
data
lectio magistralis
Diploma di laurea
(vecchio ordinamento)
in Lingue e letterature
straniere
15
Universit IULM ottobre
2002
Laurea specialistica in
Sistemi e progetti di
Universit di
Pisa
Le fabbriche del
credere
26
maggio
comunicazione
2005
Laurea specialistica in
Psicologia applicata,
clinica e della salute
Universit
dell'Aquila
3 maggio La religiosit di
2007
Provenzano
Laurea specialistica in
Filologia moderna
Universit
"D'Annunzio"
12
Gramsci, Pirandello e
novembre
un lapsus rivelatore
2007
Dottorato di ricerca in
Storia dell'Europa
Sapienza Universit di
Roma
10
Universit degli
maggio
Studi di Cagliari
2013
Riflessioni su un
capitolo di Svevo
Doctor of Humane
Letters
The American
University of
Rome
American Literature in
Fascist Italy
(letteratura americana
nell'Italia fascista)[38]
30
ottobre
2013
Omaggi
Lo scrittore argentino Carlos Salem ha omaggiato il collega siciliano chiamando
"Andres Camillr" un personaggio del suo romanzo Nuda la morte.[39]
Nel 2014 stato mandato in onda su Rai 1 un film-documentario sulla vita dello
scrittore intitolato Andrea Camilleri - Il maestro senza regole.
Note
1. ^ In trasmissione televisiva Acqua in bocca, documentario su
Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, andato in onda il 21/12/2010 su
RaiTre
2. ^ (Lucio Niccolai, Santa Fiora. Invito alla scoperta del centro storico
e del territorio, Effigi, Arcidosso, 2009, pp. 91-96.)
3. ^ Provincia di Grosseto
4. ^ Il 6 settembre 2015 per il suo 90^ compleanno riceve la
cittadinanza onoraria di Agrigento
5. ^
a b c
a b c
Bibliografia
La forma dell'acqua
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La forma dell'acqua
Autore
Andrea Camilleri
1 ed. originale 1994
Genere
romanzo
Sottogenere giallo
Lingua originale italiano
Ambientazione Vigata, ai nostri giorni
Protagonisti Il commissario Salvo Montalbano
Coprotagonisti Ingrid Sjostrom
Seguito da
Il cane di terracotta
La forma dell'acqua un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 1994, dalla
casa editrice Sellerio editore di Palermo.[1]
il primo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario
Montalbano, dal quale stato tratto anche un omonimo film tv, prodotto dalla Rai nel
2000, con Luca Zingaretti nella parte del Commissario.
Trama
Il cane di terracotta
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il cane di terracotta
Autore
Andrea Camilleri
1 ed. originale 1996
Genere
romanzo
Sottogenere giallo
Lingua originale italiano
Ambientazione Vigata, giorni nostri
Protagonisti Il commissario Salvo Montalbano
Antagonisti La mafia
Altri personaggi Mario Cunich, Elisa Moscato, Stefano Moscato
Preceduto da La forma dell'acqua
Seguito da
Il ladro di merendine
Il cane di terracotta un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel 1996 dalla casa
editrice Sellerio di Palermo. il secondo romanzo ad avere come protagonista il
commissario di polizia siciliano Salvo Montalbano.
Dall'opera stato tratto un telefilm trasmesso dalla RAI nel 2000 con attore principale
Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano che nel corso dell'indagine
Trama
Il romanzo si avvia su una tipica indagine per la repressione di un traffico d'armi
d'origine mafiosa ma l'argomento principale diventa poi un episodio di amore e morte
di un tempo ormai passato. Come la caverna che nasconde le armi cela un altro
nascondiglio dove giacciono i due amanti assassinati, cos il racconto contiene al suo
interno un'altra storia del tutto diversa.
Tutto il romanzo ruota intorno a una misteriosa caverna che appare e che scompare e
che una volta ritrovata riveler di custodire un altro segreto.[1] Montalbano mantiene
una strana amicizia per un poliziotto: quella con Geg, protettore di prostitute, che gli
ha fissato un appuntamento in un luogo che, sin dai tempi delle scuole elementari,
conoscono soltanto loro due.
Geg gli riferisce che Tanu "u grecu", pluriomicida latitante, vuole consegnarsi a
Montalbano. Tanu un mafioso da sempre ma ora si sente estraneo alla nuova mafia
che non rispetta pi regole e tradizioni, per cui preferisce morire in galera piuttosto
che in un fosso. Si consegner a Montalbano ma con un po' di triatro, una sceneggiata
dell'arresto, per salvare la faccia.
Ma la mafia non ci casca e in occasione di un trasferimento da un carcere ad un altro
ritenuto pi sicuro, due agenti di scorta vengono uccisi e Tanu ferito mortalmente. Ma
la cosa pi grave non tanto la sconfitta della polizia quanto il fatto che l'accaduto
conferma che ci sia una "talpa" al suo interno.
Tanu in punto di morte, per vendicarsi confider a Montalbano l'esistenza di un grosso
traffico d'armi che vengono depositate in una caverna mimetizzata che la squadra del
commissario far fatica a scoprire.
Il preside Burgio, ormai in pensione e amico di Montalbano gli riveler che la grotta
ha una lunga storia che risale a tempi lontani. Questo racconto far tornare il
commissario nella grotta e scoprire una parete posticcia che abbattuta rivela la
presenza di due cadaveri, ricomposti, sorvegliati da un cane di terracotta con accanto
una ciotola di monete.
Svelati i nomi dei due giovani, Mario Cunich ed Elisa Moscato, il commissario cerca
di ricostruire gli avvenimenti, che gli saranno alla fine rivelati dall'ormai vecchio
Calogero Rizzitano, uno dei protagonisti di quel fatto, il quale gli conferma che
l'assassino dei due giovani il padre di lei, Stefano Moscato, che trattava la figlia
come amante.
Montalbano comprender anche il motivo simbolico della singolare composizione dei
corpi nella caverna, e della presenza del cane di terracotta, per un riferimento al
Corano e alla tradizione dei Dormienti di Efeso.
Riconoscimenti
Nel 1997 il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterario
Chianti[2].
Note
1. ^ Camilleri ha dichiarato in un'intervista: Certo, lo spunto iniziale de "Il cane
di terracotta" dovuto alla lettura del dramma egiziano "La gente della
caverna" che a sua volta ispirato alla sura 18 del Corano. E certamente
l'immagine della grotta, da Platone in gi, ha un'alta valenza simbolica. In
quanto ai miei incubi personali dei quali faccio cenno nel dialogo con
Marcello Sorgi, si tratta di un sogno ricorrente, durato anni, nel corso del quale
mi trovavo intrappolato in una caverna senza poterne uscire. La caverna era
sempre la stessa. Mi svegliavo atterrito e non riuscivo a riprendere sonno. Poi
passato. Un analista potrebbe spiegarmene la causa, ma non mi mai
importato saperla. cfr.
2. ^ Albo d'oro nel sito ufficiale del Premio Letterario Chianti.
Il ladro di merendine
Il ladro di merendine un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 1996, dalla
casa editrice Sellerio.
il terzo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario
Montalbano, dopo La forma dell'acqua ed Il cane di terracotta. Da esso stato tratto
anche l'omonimo film tv, trasmesso dalla Rai nel 1999, con Luca Zingaretti nella parte
del Commissario.
Trama
A Vigata, paese immaginario della Sicilia, si susseguono una serie di eventi: nella
notte un peschereccio di Mazara del Vallo, il "Santopadre", viene intercettato e
La famiglia di Montalbano
Ne Il ladro di merendine Montalbano viene a sapere da un collaboratore dell'azienda
vinicola del padre che questi sta morendo di cancro.
Il commissario aveva gi perso da piccolo la madre ed a Franois, il bambino che ha
avuto la madre assassinata, che confida quanto dolore anche lui abbia provato: Gli
confid cose che mai aveva detto a nessuno, manco a Livia. Il pianto sconsolato di
certe notti, con la testa sotto il cuscino perch suo padre non lo sentisse; la
disperazione mattutina quando sapeva che non c'era sua madre in cucina a preparargli
la colazione o, qualche anno dopo, la merendina per la scuola. Ed una mancanza che
non viene mai pi colmata, te la porti appresso fino in punto di morte. (op. cit. pag.
155)
Il padre attento e sollecito gli aveva fatto anche da madre e, rispettoso della vita del
figlio, aveva voluto aspettare per risposarsi che questi si laureasse e diventasse
autonomo. Montalbano non aveva preso bene la decisione del padre di risposarsi e si
era quasi del tutto allontanato da lui forse cera stata... una quasi totale mancanza di
Trama
uno di quei giorni tinti (neri) che affliggono Montalbano che, da classico
meteoropatico, si abbuia quando fa cattivo tempo e diventa intrattabile. Tanto pi sar
un brutto giorno perch dovr andare al funerale della moglie del suo amico questore,
e ancora pi scura sar la giornata perch ad accompagnarlo con l'auto di servizio sar
l'agente Gallo, un autista dalla guida "stile Indianapolis".
I cattivi presagi si avverano: durante il percorso per una strada di campagna a velocit
folle, almeno secondo il commissario che ama andature a passo d'uomo, Gallo
investir una gallina suicida facendo sbandare l'auto che andr ad urtare una vettura in
sosta davanti ad una villa. Il commissario, santiando (imprecando), si metter
personalmente alla guida dopo aver lasciato un biglietto sotto il tergicristallo dell'auto
danneggiata per avvertire il proprietario. Poich Gallo si lamenta per la botta ricevuta,
Montalbano devier per l'ospedale dove tra esami e controesami i due passeranno
l'intera mattinata. Sulla via del ritorno si ormai fatto troppo tardi per la cerimonia
funebre il commissario nota che l'auto danneggiata rimasta dove l'ha lasciata con
ancora il biglietto nel tergicristallo.
A Montalbano la faccenda non quatra e da tipico sbirro rimugina il fatto per tutto il
giorno sino a che, dopo aver concluso la giornata fitusa con una tempestosa telefonata
con la sua fidanzata Livia, non riuscendo a prender sonno si alza in piena notte e si
avventura per scoprire cosa avviene nella villa.
Trova l'auto danneggiata ancora dov'era la mattina, con arte scassinatrice forza la
porta della villa che ha segni di essere abitata ma che appare deserta; si aggira per i
vari ambienti sino a quando in una stanza da letto, alla luce della torcia, si presenta
agli occhi del commissario una scena raccapricciante: una giovane donna, bionda e
bellissima, del tutto nuda riversa carponi con la pancia appoggiata al bordo del
letto, le braccia spalancate, il viso sepolto nel lenzuolo ridotto a brandelli dalle unghie
della donna che l'aveva artigliato negli spasimi della morte per soffocamento.[1]
Il problema ora per Montalbano il seguente: Come far scoprire il delitto? Non
poteva certo andare a dire al giudice quello che aveva combinato.[2] Il commissario
trover un modo e inizier un'indagine che si mescoler al suo rapporto con Livia, la
donna sinceramente amata, che ora vuole da lui qualcosa di pi del suo amore.
Racconti
La lettera anonima
Non era stata la moglie a spedire la lettera anonima, ma lo stesso amante che,
impaurito da cosa stavano per fare, aveva voluto avvertire Montalbano.
L'arte della divinazione
A Vigata, gli omicidi delle famiglie mafiose dei Sinagra e dei Cuffaro ai danni dei
reciproci affiliati si sono sempre alternati. Un giorno per la par condicio non viene
rispettata con lassassinio di un uomo dei Cuffaro dopo che, poco tempo prima, era
stato eliminato un altro della stessa famiglia. Montalbano cerca di capire cosa sia
accaduto.
Amore
Il ginecologo Landolina, regolarmente maritato con una gigantessa dal sorriso gentile,
offre serie garanzie di integrit etica e professionale: cos almeno a giudizio della
severa famiglia di Mariuccia che viene affidata alle sue visite mediche che per si
trasformano ben presto, con reciproca soddisfazione, in incontri d'altra natura. Ma
ogni bel gioco, come quello del dottore e del malato, dura poco: Landolina scompare
dalla circolazione suicidandosi alla scoperta che Mariuccia rimasta incinta. Cos
almeno sembra che stiano le cose ma a Montalbano la faccenda "non quatra".
Un diario del '43
In via Roma i negozianti pagano il pizzo alla famiglia Sinagra tramite il padrone del
negozio di scarpe Pep Rizzo, il quale non un mafioso, ma soltanto un uomo sotto
ricatto. Tramite un ingegnoso stratagemma, una trappola per gatti appunto,
Montalbano riuscir ad arrestare due membri della famiglia per spaccio di denaro
falso.
Miracoli di Trieste
Montalbano si reca a Trieste per un convegno. Qui gli viene sottratto il portafoglio
ma, quando si reca alla hall dell'albergo, il portiere glielo riconsegna intatto. Il
commissario si chiede quindi che senso abbia eseguire un furto simile.
Il racconto - a quanto afferma l'autore nella Nota di fine testo - venne realizzato in
occasione del festival Piazza Gutenberg su proposta del suo amico triestino Piero
Spirito. La stessa storia apparsa in Raccontare Trieste, un piccolo saggio edito nel
giugno 1997.
Icaro
Tre tedeschi aprono un circo a Montelusa: una donna, suo marito ed il fratello (ed
amante incestuoso) della donna. Un circo molto particolare apprezzato dai paesani e
soprattutto dal "femminaro" Mim Augello poich lo spettacolo principale offre agli
spettatori eccitanti visioni femminili. Un ragazzo del paese si innamora cos della
bellissima artista che riuscir a possedere nel suo camper. Scoperto per dal fratello e
dal marito della giovane, verr usato per l'ultimo spettacolo: messo in mutande ed in
casco da astronauta viene appeso, novello Icaro, ad un cavo collegato ad un elicottero
che vola a 30 metri di altezza dal palco.
L'avvertimento
Un barbiere, noto fascista di Parma, ne ha fatte di cotte e di crude nella sua citt
contro i nemici politici. Caduto il fascismo, si rifugiato a Vigata dove ha fatto
fortuna con un salone di barbiere che ha tramandato al figlio Carlo Memmi che si
nel frattempo sposato ed ha ampliato l'attivit dopo la morte del padre: questi infatti,
preso da nostalgia, tornato nella sua citt e l stato eliminato da chi, dopo tanti
anni, non aveva dimenticato. Carlo Memmi ha poi venduto il suo salone e ora pu
dedicarsi alla sua passione di cacciatore e pescatore, quand'ecco che subisce una serie
di incendi dolosi ed attentati che culminano con l'avvelenamento del suo amato cane
da caccia Pippo. Montalbano non crede che si tratti di avvertimenti mafiosi.
Being here...
Dall'America ritorna finalmente al suo paese un emigrante che per passeggiando per
Vigata scopre di essere morto perch sul monumento ai caduti compare il suo nome.
Montalbano dovr far luce su questo, per lui, intrigante mistero.
Il patto
Aulo Gellio, l'antico scrittore latino, nelle sue Noctes atticae raccontava di Androclo,
uno schiavo fuggitivo, che era diventato amico di un leone a cui aveva curato la
zampa trafitta da una spina. Quando Androclo, divenuto cristiano, era stato condotto
nel circo per essere sbranato era stato riconosciuto dal leone che, invece di azzannarlo,
gli aveva leccato la mano: un evento giudicato miracoloso che aveva procurato la
grazia della vita ad Androclo.
Anche Montalbano, mentre tranquillamente sta aspettando di cenare in una sperduta
trattoria da lui scovata nei suoi giri gastronomici, subisce l'incursione di due
malfattori mascherati di cui uno seriamente intenzionato a farlo fuori; ed ecco che,
come nel racconto di Androclo, uno dei due delinquenti colpisce il collega alla testa e
salva cos Montalbano da morte sicura. Perch lo ha fatto?
Il vecchio ladro
Un vecchio ladro Orazio Genco che non ha abbandonato il suo mestiere si svaligiatore
di appartamenti una notte incappa nell'ex guardia notturna Romildo Bufardeci che lo
vede uscire da una villetta delle vacanze vuota dei suoi abitanti. Bufardeci accusa
Genco di furto ma Montalbano trova tutto in ordine nella villa ed i suoi proprietari
dichiarano che non manca nulla. Che ci faceva allora il vecchio ladro nella villa?
La veggente
Come tutti gli anni in occasione della riapertura della casa estiva, i coniugi Zito, il
giornalista televisivo Nicol e sua moglie Tanin, invitano Montalbano a stare da loro.
Il commissario Montalbano accetta molto volentieri e dopo aver mangiato
abbondantemente, va a farsi una dormitina. Il piccolo Francesco, figlio di Nicol,
dopo aver svegliato Montalbano insiste a voler giocare con lui a "Guardia e Ladri". Il
commissario accetta mentre Nicol, viene chiamato da una telefonata a tornare al suo
lavoro a Vigata. Montalbano non riesce pi a trovare Francesco e, molto allarmato, si
dirige verso un casolare abbandonato e in rovina dove pensa si sia nascosto
Francesco. Continuando nel gioco, Montalbano puntando la mano come se fosse una
pistola con voce minacciosa grida al bambino, che fa la parte del ladro, di uscire
all'aperto. Ma invece di Francesco esce un uomo con le mani in alto, evidentemente
armato al quale il commissario, non visto e sempre con la mano puntata, intima di
andare verso la casa, sperando che l'uomo non si volti e lo veda disarmato. Giunti nei
pressi dell'auto posteggiata dal commissario esce allo scoperto Francesco che si era
nascosto dietro la vettura e che eccitato dalla scena "poliziesca" chiama la madre che,
uscita dalla casa, guardando il commissario che punta un dito alla schiena di uno
sconosciuto, capisce la situazione e afferrato un vecchio fucile mai usato da anni, lo
punta verso il criminale. Con un sospiro di sollievo Montalbano apre l'auto e prende la
pistola e le manette dal cruscotto mentre l'uomo stava immobile sotto la ferma
punteria di Tanin che, bruna, bella, capelli al vento, pareva precisa precisa un'eroina
da film western.
Tocco d'artista
Il portuale Coc Alletto rimasto vittima di un incidente sul lavoro che gli ha causato
la perdita di una gamba. Da allora Coc vive con la misera pensione dello Stato e
passa il suo tempo a seguire i cortei funebri. Il disabile non d fastidio a nessuno e
tutti in paese lo conoscono per la sua mitezza sino a quando arriva una notizia che fa
"strammare" il commissario Montalbano: Coc Alletto stato ucciso con un colpo di
pistola in faccia, segno mafioso di grande disprezzo. Ma la mafia non c'entra niente.
Per la seconda serie fiction tv su Il giovane Montalbano nel 2015 stato realizzato il
primo episodio omonimo tratto dal racconto, in associazione a Doppia indagine (da
Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano).
Una faccenda delicata
Il direttore didattico del locale asilo comunale, Pasquale Loreto, chiede, in preda al
panico ed all'imbarazzo che lo fa balbettare, aiuto al commissario Montalbano per una
faccenda molto delicata. La madre della piccola Anna sospetta attenzioni pedofile da
parte del maestro Nicotra e, poich non del tutto sicura, non vuole denunziarlo
apertamente per non rovinarlo ma ne chiede l'allontanamento: il che equivale, per i
pettegolezzi che ne seguirebbero in paese, ad una condanna. Montalbano non potrebbe
aprire, in mancanza di una denunzia ufficiale, con le indagini ma, con tutte le
precauzioni del caso, decide di interrogare la bambina che gli fa capire che la
pedofilia non c'entra niente.
Lo Yack
Il capraio Michele Borruso, approfittando del caos seguito allo sbarco degli americani
nel 1943 in Sicilia, depreda un magazzino militare italiano abbandonato, di cinquanta
paia di indistruttibili scarponi chiodati, di cos buona fattura che il figlio Gaetano, che
l'ha ereditate, le possiede ancora quasi tutte. Gaetano stato pi volte derubato delle
sue capre da un capobanda malavitoso Casio Alletto che alla fine viene ritrovato
morto con impressa sul viso l'impronta dei chiodi di uno scarpone militare. I sospetti
si appuntano naturalmente su Gaetano che risulter del tutto innocente.
Il topo assassinato
Montalbano sta facendo sul molo di Vigata la solita passeggiata meditativa ruminando
nello stesso tempo bruscolini, ceci arrostiti e pensieri in libert quando il suo occhio
da sbirro coglie un'incongruenza in un topo morto che stava per calpestare: il topo
infatti ha subito una laparotomia e, come accerter l'irritabile dottor Pasquano che,
tirato in mezzo dal commissario, ne ha eseguito un'irrituale autopsia, stato
gassificato. Quale emulo nazista si diverte a massacrare i topi?
Un angolo di paradiso
Quel maledetto Mim Augello, che fa una discreta corte a Livia, la fidanzata di
Montalbano in vacanza a Vigata, le ha magnificato come un angolo celestiale una
lontana spiaggetta nascosta in una deserta insenatura verso cui ora si sta dirigendo
remando, sudando ed imprecando il commissario Montalbano che ha dovuto cedere
alle insistenze della fidanzata. La spiaggia di sabbia finissima ed immacolata un
vero angolo di paradiso dove Livia appena stesasi al sole si addormenta. Anche
Montalbano costretto a riconoscere la bellezza incontaminata del posto che per
nasconde qualcosa di infernale.
Capodanno
cadavere scannato come tutti gli altri. La vedova, una specie di balena informe che
con la sua massa terrorizza Montalbano, accusa apertamente il figlio della vittima il
quale avrebbe ucciso per denaro. Il ritrovamento del testamento dell'uomo cambia le
carte in tavola.
Altri media
Lo stesso scrittore ha letto alcuni racconti per Camilleri legge Montalbano, versione
audiolibro di alcuni dei racconti tratti da questo libro, edito da Arnoldo Mondadori
Editore nella collana Varia di Letteratura: questi sono La sigla, L'uomo che andava
appresso ai funerali, Il compagno di viaggio, Guardie e ladri, e Being here....
Inoltre Rai Fiction ha realizzato, per la serie Il commissario Montalbano, alcuni
episodi tratti dai racconti di Un mese con Montalbano. Nel 2001 stato trasmesso il
riadattamento televisivo di Tocco d'artista, mentre nel 2005 stata la volta di Par
condicio.
Indice
1 Racconti
o 1.1 La prova generale
o
1.15 La revisione
2 Curiosit
3 Edizioni
Racconti
La prova generale
Attraverso il ladro Orazio Genco, Montalbano si trova catapultato nel bizzarro rituale
compiuto ogni notte da due anziani coniugi, che effettuano la prova generale della
loro dipartita per prepararsi al peggio.
La povira Maria Castellino
Giacomo Firetto, delinquente affiliato della mafia, viene ucciso al suo ritorno a casa
dopo anni di latitanza. Ma dove finito suo padre Antonio? stato rapito dagli
assassini di suo figlio a causa di informazioni segrete? La soluzione sar molto pi
semplice.
Un caso di omonimia
accusano di aver fatto saltare un'importante trappola: il signor Cosentino infatti voleva
far uccidere sua moglie da un killer, che per viene a sua volta ucciso quella stessa
sera, travolto da un'auto. Collaborando con i carabinieri, Montalbano risolver anche
questo caso.
Catarella risolve un caso
Una mattina per le strade di Vigata vengono affissi dei manifesti in cui si invita la
gente a votare per decidere se la signora Eleonora Briguccio sia una prostituta. Il caso
si complica quando il signor Briguccio, svergognato agli occhi del paese, fa una
scenata in municipio e poi spara contro il suo vicino di casa Carlo Manif,
apparentemente l'amante di Eleonora. Grazie a Mim Augello, Montalbano
smascherer il contorto piano del vero responsabile...
Montalbano si rifiuta
Una sera Montalbano, di ritorno a casa dopo una dura giornata di lavoro, assiste al
rapimento di una ragazza per mano di due uomini. Dopo aver seguito i rapitori,
Montalbano scopre che la ragazza stata brutalmente uccisa e mutilata e che i due
uomini la stanno cucinando. Il finale si riveler ironico e inaspettato.
Amore e Fratellanza
Enea Silvio Piccolomini, cieco e invalido, muore per esalazioni di gas. Ma la causa
del decesso non un errore dell'uomo, bens un vero e proprio omicidio. Seguendo la
pista giusta, Montalbano risolver brillantemente un altro caso.
Sequestro di persona
L'anziano contadino Consolato Damiano trova un biglietto con una richiesta d'aiuto in
un bmmolo, un recipiente di creta, acquistato al mercato. Montalbano cerca di
indagare sul burbero proprietario della bancarella e scoprir qualcosa di inaspettato.
Stiamo parlando di miliardi
Il commendator Pagnozzi muore in un incidente stradale con sua moglie Stefania. Gli
sportelli della macchina appaiono manomessi e Montalbano si avvale della sua amica
Ingrid per provare che la morte dei Pagnozzi non stata un banale incidente, ma un
omicidio architettato da una mente avida.
Come fece Alice
La signora Giulia Tarantino afferma di non vedere suo marito Giovanni, truffatore
incallito, da quando si dato latitante, ma la polizia non crede alle parole della donna,
giovane e bellissima. Solo Montalbano smascherer l'astuta signora Tarantino,
cercando la soluzione dietro uno specchio.
La revisione
Montalbano si sveglia presto, quasi prima dell'alba. Ancora non la bella stagione.
Dalla veranda di Marinella vede un'anziana figura maschile, vestita di nero, che
passeggia sull'arenile. Pare che il misterioso signore stia "tagliando" verso di lui,
come fosse venuto per incontrarlo, ma non ne avesse il coraggio. Passegger per
molte mattine, fino a quando Montalbano, dopo molte titubanze, romper il ghiaccio e
da l sar coinvolto nella drammatica storia di una tardiva crisi di coscienza di un
integerrimo vecchio giudice.
Una brava fimmina di casa
Questo matrimonio non s'ha da fare! il messaggio che sembra voler dare qualcuno
che a pi riprese se la prende con la bacheca delle pubblicazioni matrimoniali del
Comune. Tra il serio e il grottesco, Montalbano scoprir che una storia d'amore nata
in un contesto pericoloso. Con il suo intervento ci sar il lieto fine.
Il Preside in pensione Burgio, amico di lunga data del Commissario, lo invita ad una
cena un po' particolare: c' un commensale che nasconde una storia personale
drammatica. A dispetto della reticenza di quest'ultimo, e forse stimolato proprio da
questa, Montalbano indaga e scopre i veri colpevoli di un omicidio di venticinque
anni prima, ma non potr assicurarli alla Giustizia.
Gli arancini di Montalbano
Edizioni
La gita a Tindari
La gita a Tindari un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2000, dalla casa
editrice Sellerio.
Dall'opera stato tratto uno sceneggiato televisivo trasmesso da Rai Uno nel 2001 con
l'attore Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano.
Trama
Che collegamento pu esserci tra un laido personaggio pornografo e fimminaro che
viene ucciso sul portone di un palazzo e la scomparsa, nello stesso condominio, di due
inseparabili vecchietti, i signori Griffo che, abituati da sempre a starsene rinchiusi in
casa, decidono invece di partecipare ad una di quelle gite "tutto compreso", a poco
prezzo dove durante il percorso si vendono meravigliose pentole? Che cosa pu
esserci a Tindari che li ha spinti ad andarci? E che fine hanno fatto?
Sar Beatrice, detta "Beba", la bella giovane che diverr nel romanzo successivo
L'odore della notte, la moglie dell'amico e vice commissario Mim Augello, che dar
al commissario il primo indizio sul caso. L'accompagnatrice e venditrice gli racconta
infatti che durante la gita venivano fatte dall'autista del pullman turistico delle foto
ricordo che ingrandite faranno notare al commissario la presenza di un'auto che
seguiva il pullman con i due vecchi coniugi seduti in disparte nell'ultima fila di posti.
I due coniugi, si scoprir in seguito, sono stati uccisi, mano nella mano, in una lontana
campagna secondo uno stile di esecuzione mafiosa. Ma che c'entra la mafia con i due
vecchietti?
Aiutante di primo piano all'indagine, oltre ai soliti Fazio e Mim, questa volta sar
l'addetto al centralino telefonico del commissariato: l'ineffabile piantone Catarella,
affezionatissimo e devoto ammiratore del suo dottori, che rivela doti inaspettate di
esperto informatico.
Proprio quel Catarella che parla un tutto suo "catarellesco" linguaggio e che quando
apre le porte le fa "esplodere" contro la parete provocando la caduta di calcinacci e il
quasi infarto del dottori, messo da Montalbano al computer dell'ucciso Nen
Sanfilippo, dedicandosi, giorno e notte alla ricerca scoprir le password che lo
proteggono. Analizzando il contenuto dell'hard disk, Catarella, arrossendo per
l'imbarazzo, scoprir foto pornografiche delle avventure del Sanfilippo con Vania
Titulesco, moglie romena del famoso chirurgo Eugenio Isgr, specialista in trapianti
d'organo e la bozza di un romanzo di fantascienza che dar al commissario la chiave
per risolvere il caso a suo modo, con un colpo di tiatro...
Trama
Su Vigta e dintorni si abbattuto un tifone che ha spazzato via un mucchio di soldi.
la solita storia del finanziere truffatore che attirando gli ingenui in un primo
momento con la corresponsione di alti interessi, poi si d alla fuga con il malloppo.
Nelle indagini che Montalbano svolger incontrer i pi svariati personaggi vittime
del truffatore mago della finanza che ha agito su vasta scala.
Una sola persona in tutto il paese continua ad avere fiducia nel ragioniere Emanuele
Gargano, che ora probabilmente sta prendendo il sole su spiagge esotiche, ed la sua
affezionatissima, anzi innamorata persa, segretaria, la signorina Mariastella
Cosentino, donna rimasta sola dopo la morte del carissimo padre, molto bisognosa
d'affetto, che crede ancora nell'onest del suo direttore e che ne aspetta fedelmente,
giorno dopo giorno, il ritorno, ostinandosi a tenere a sue spese aperto l'ufficio ed
esponendosi ai violenti reclami dei truffati.
Ma insieme a Gargano sparito dalla circolazione anche il suo factotum Giacomo
Pellegrino che condivideva con il suo capo affari di denaro e di "cuore" ma che non
aveva alcun motivo di fuggire e che anzi si stava costruendo una villa in campagna.
Una villa che il commissario Montalbano conosce bene perch quando andato per
salutare il suo amico, il grande e antico aulivo saraceno, l'ha trovato abbattuto e fatto a
pezzi proprio per fare spazio alla nuova costruzione. Montalbano vendicher la morte
del suo amico spaccando i vetri della villa al piano terra, graffitando parolacce sulle
pareti esterne e tutte le otto statuette di Biancaneve e i sette nani che campeggiavano
nel giardino.
Alcuni, come il dottor Guarmotta, incaricato ufficialmente delle indagini, credono che
nelle sparizioni c'entri la mafia forse vittima anch'essa della truffa ma il commissario
Montalbano non la pensa cos.
Le sue indagini, non autorizzate dal signori e guistori, come dice Catarella, l'ineffabile
telefonista del commissariato, sono complicate dalle visite a casa del suo vice e
scanzonato amico Mim Augello che ama troppo le donne per sposarsele ma che ora,
caduto nella rete, afflitto dalla paura del matrimonio con Beba - una giovane donna
che gli ha fatto conoscere proprio Montalbano[1] dalla venuta a Marinella della
pluriennale fidanzata, destinata a rimaner tale, Livia, che gli chieder conto di un suo
regalo: un costoso pullover che il commissario ha irrimediabilmente rovinato e
disperatamente cercato di nascondere, ma soprattutto dalla sensazione che inutilmente
egli cerca di scacciare, quella di essere giunto a una svolta della sua vita: l'inizio della
vecchiaia.
Edizioni
Note
1. ^ Nel precedente romanzo "La gita a Tindari", Beatrice, "Beba" la
venditrice di utensili da cucina che accompagna i gitanti a Tindari e
che offre un indizio risolutivo al commissario Montalbano.
La paura di Montalbano
La paura di Montalbano uno dei racconti di Andrea Camilleri inserito nel volume
dallo stesso titolo pubblicato dall'editore Arnoldo Mondadori Editore nel 2002. Gli
altri racconti che compongono il libro sono:
Giorno di febbre;
Ferito a morte;
Il quarto segreto;
Meglio lo scuro.
Di questi sei, tre racconti lunghi sono inediti, due dei racconti brevi, Giorno di febbre
e Un cappello pieno di pioggia, sono gi stati pubblicati.
Le trame
Giorno di febbre
Durante la nottata una botta d'influenza l'aveva assugliato di colpo come uno di
quei cani che manco abbaiano e li vedi solo quando gi ti hanno azzannato alla
gola.
Il commissario Montalbano quella mattina si sveglia con l'influenza e vuole misurarsi
la febbre ma non riesce a trovare il termometro che, com' noto a tutti, uno di quegli
oggetti che non si trova mai nel momento in cui serve. Alla disperata ricerca del
termometro, mette sottosopra la casa, tanto che la sua domestica Adelina, entrata in
casa, crede che questa sia stata visitata dai ladri.
Bisogna misurarsi la febbre ad ogni costo e perci Montalbano decide di andare a
comprare il termometro in farmacia ma, mentre se ne sta ad aspettare febbricitante il
suo turno, sente esplodere due colpi di rivoltella all'esterno: un commerciante
intervenuto in uno scippo sparando sui due delinquenti in motorino che hanno
strappato la borsetta ad un'anziana, ma invece di colpire loro ha colpito ad una gamba
una bambina che passava. Montalbano, dimenticata l'influenza, si precipita a
soccorrerla ma viene preceduto da un barbone, Lampiuni, che con ovvio
professionalismo blocca l'emorragia e salva la bambina.
Tutta la colpa della nottata che stava perdendo, arramazzandosi nel letto sino a farsi
quasi strangugliare dal linzolo, non era certo dovuta alla mangiata della sira avanti...
ma di quel maledetto libro che non valeva niente ma che, come sua abitudine,
Montalbano si sente in dovere di leggere sino in fondo. La telefonata di Catarella dal
commissariato a quel punto una liberazione. Nel suo linguaggio "catarelliano":
(Pronto?
Pronti
Catar
Dottori
Che fu?
Spararono
A chi?
A uno
Mor?
Morse )
l'ineffabile piantone al telefono gli annuncia l'omicidio di Gerlando Piccolo, trovato
morto dalla nipote nella sua camera da letto. Il suddetto cadavere svolgeva da vivo la
poco simpatica professione di usuraio e quindi gli aspiranti alla sua dipartita facevano
la fila. Chi arrivato primo?
Un cappello pieno di pioggia
Non c'era stato niente da fare; le aveva sperimentate tutte, ma pi scuse trovava, pi
ostacoli metteva e pi il signor Questore Bonetti-Alderighi s'incaponiva: "Non insista
Montalbano. Ho deciso cos. Sar lei ad esporre all'onorevole Sottosegretario la
proposta." (A.Camilleri, op.cit. pag.103)
Questa volta Montalbano si rovinato con le sue mani. Una mattina maledetta aveva
risposto a una richiesta del suo superiore proponendo una procedura per sveltire la
burocrazia relativa all'immigrazione clandestina ed ora doveva andare a Roma a
conferire con il Sottosegretario, con la "esse maiuscola" come fa capire il signor
Questore.
I guai per Montalbano cominciano dall'arrivo all'aeroporto di Fiumicino, la sua
valigia, naturalmente, andata perduta, il tass rimane affogato nel fiume dell'ingorgo
verso Roma e come dice il tassinaro guardando le facce stravolte al volante delle altre
auto incastrate: Roma se fa pi bbella pe' er Giubbileo e noi se famo sempre pi
brutti.
La corsa in tass costata al commissario in trasferta quasi la met del suo stipendio,
l'altra met se ne va con l'acquisto della biancheria intima necessaria per il suo
soggiorno a Roma. Sta uscendo dal negozio quando si sente chiamare da Lapis un suo
compagno di scuola, uno di quelli che i genitori definiscono "cattive compagnie"
destinato a finire in galera. Lapis lo invita a cena a casa sua ma Montalbano non ha
nessuna intenzione d'andarci: s'inventer una scusa.
Per fortuna il Sottosegretario, con la "esse maiuscola", quel pomeriggio lo riceve
subito. Montalbano se la cava in poco tempo e se ne torna in albergo convinto, come
lo era del resto gi da prima, che il Sottosegretario di quello che gli ha riferito non ne
far proprio niente.
Deciso a rimanere in albergo mentre su Roma si abbatte un temporale, gli arriva la
telefonata inaspettata di Lapis che gli ricorda l'invito. Il commissario non pu sfuggire
al suo destino e sotto la pioggia che rende il suo umore sempre pi "tinto" (nero) si
avvia tra pozzanghere grandi come laghi, alla casa di Lapis. Durante il travagliato
cammino vede abbandonato in terra un cappello che, volato dalla testa di qualche
passante, si sta riempiendo di pioggia...
Il quarto segreto
Catar, quello che stiamo facendo deve restare un segreto tra te e me, non lo deve
sapere nessuno.
Catarella fece 'nzinga di s con la testa e tir su col naso. Il commissario lo tali. Due
grosse lacrime stavano calando sulla sua faccia verso la bocca. Che fai, chiangi?
Commozionato sono, dottori. Perch? Dottori, ma vossia ci penza? Tri segreti
teniamo di comune! Tri! Quanto a quelli della Madunnuzza di Fatima! (Il quarto
segreto, in La paura di Montalbano, p. 218).
Il commissario sta facendo un brutto sogno, causato da una mangiata serale a base di
fave, dov' protagonista Catarella che muore in un scontro a fuoco, con una
sceneggiatura tipo film americani di gangster, con dei delinquenti.
Montalbano non crede ai sogni premonitori ma sar smentito dall'avventura che sta
per vivere quando comincer le sue indagini relative alla morte, che si vorrebbe far
passare per disgrazia, di un clandestino albanese in un cantiere edile.
I carabinieri del maresciallo Verruso hanno gi iniziato le loro indagini e Montalbano
collaborer amichevolmente con loro, ma inaspettatamente a risolvere il caso sar
l'estemporanea partecipazione di Catarella con cui il commissario condivider ben
quattro segreti...
La paura di Montalbano
Era vero, Livia aveva ragione. Lui aveva paura, si scantava di calarsi negli 'abissi
dell'animo umano', come diceva quell'imbecille di Matteo Castellini. Aveva scanto
perch sapeva benissimo che, raggiunto il fondo di uno qualsiasi di questi strapiombi,
ci avrebbe immancabilmente trovato uno specchio. Che rifletteva la sua faccia. (in
A.Camilleri, op.cit)
Montalbano in vacanza con la sua fidanzata Livia che lo ha "strascinato" in una
localit di montagna a casa di amici. Ma la montagna non fa per lui "omo di mare";
trovarsi in mezzo a quelli che per Montalbano sono ghiacciai himalayani gli fa sentire
freddo solo a pensarci. Ma ormai la cosa fatta e quindi quella mattina Montalbano
per farsi passare il "nirbuso", dopo essersi ben coperto di maglioni vari, lascia Livia a
letto e se ne va a scoprire la montagna che gli si presenta bella ma anche orrida nei
suoi strapiombi ed da uno di questi che sente un'invocazione d'aiuto...
Meglio lo scuro
La sigla.
Par condicio.
Amore.
Il compagno di viaggio.
Miracoli di Trieste.
Icaro.
L'avvertimento
Being here...
Il patto.
Il vecchio ladro.
La veggente.
Guardie e ladri.
Tocco d'artista.
Lo Yack.
Il topo assassinato.
Un angolo di paradiso.
Capodanno.
Lo scippatore.
La prova generale.
Il gatto e il cardellino.
Sostiene Pessoa.
Un caso di omonimia.
Referendum popolare.
Montalbano si rifiuta.
Amore e Fratellanza.
Sequestro di persona.
Le revisione.
La traduzione manzoniana.
Giorno di febbre.
Ferito a morte.
Il quarto segreto.
La paura di Montalbano.
Meglio lo scuro.
Sette luned.
Storie di Montalbano
Storie di Montalbano una raccolta di romanzi e un'antologia di racconti di Andrea
Camilleri con protagonista il commissario Salvo Montalbano pubblicata nel 2002 da
Arnoldo Mondadori Editore nella collana I Meridiani.
Il giro di boa
, pubblicato nel 2003 dalla casa editrice Sellerio Editore.
Trama
Il commissario Montalbano, sconcertato dai comportamenti della polizia e dalla
politica italiana in merito ai fatti del G8 di Genova, prende la decisione di dimettersi
dalla sua carica, anche se i suoi colleghi disapprovano la cosa. Nel frattempo per si
impiglia in un nuovo caso: trova un cadavere mentre fa la consueta nuotata nelle
acque di Marinella.
Il cadavere appare in condizioni tali che il commissario, anche in base al parere di un
suo amico marinaio, dubita che sia morto veramente affogato.
Per vari motivi il momento della presentazione delle dimissioni viene sempre
rimandato. Nel frattempo Montalbano ha occasione di prendere parte ad
un'operazione di smistamento ai centri di raccolta di extracomunitari arrivati da chiss
dove.
Montalbano insegue e porta indietro un ragazzo che cercava di fuggire, notando per
che questi voleva inspiegabilmente fuggire da sua madre.
Qualche giorno dopo Montalbano scopre che quel bambino stato investito, secondo
lui volontariamente, mentre scappava dalla zona di una delle citt abusive createsi
da poco: Spigonella. I due casi sembrano separati finch lamica Ingrid, svedese bella
e sessualmente disinvolta, continua tentazione per Montalbano, non vede una delle
ricostruzioni del viso del morto annegato e lo riconosce come un suo ex, e d al
commissario gli elementi fondamentali per risolvere il caso.
Dal romanzo stato tratto un film TV, trasmesso dalla RAI nel 2006 con protagonista
Luca Zingaretti nella parte di Salvo Montalbano.
Trama
un Montalbano convalescente ma ancora ferito[1] nel corpo e nell'animo quello, che
Livia, sua perenne fidanzata, sta assistendo amorosamente.
Egli vorrebbe che questa sua profonda melanconia sia dovuta all'esperienza del
ricovero in ospedale durante il quale, pi che della ferita, ha avuto paura che gli
venisse accertato di aver subito, nel corso della sua precedente indagine, un serio
infarto, che invece si riveler essere stato inesistente.
Dentro di s sa che invece tutto va riportato al sentimento di una vecchiaia che
avanza.
Sembra essere giunto per lui il momento dei consuntivi di una vita spesa al servizio di
una Giustizia in cui comincia a non credere pi.
Nella sua infermit fisica e morale si rende conto che quei criminali che egli ha cos
ben contribuito a far arrestare, in fondo sono povere vittime anch'esse di una
disgraziata umanit. questo che gli ha rimproverato Livia, che lo conosce bene, di
aver deciso lui se chi aveva trasgredito la legge andasse perseguito o meno, di essersi
sostituito al giudice assolvendo chi andava punito secondo la giustizia dello Stato.
La sua valvola di salvezza ora per uscire dai pensieri tinti (cattivi) dedicarsi al suo
lavoro. L'occasione gli si presenta quando, ancora in convalescenza in casa, gli arriva
la solita telefonata di Catarella, il piantone al centralino del commissariato, che lo
avverte, nel suo modo strampalato di esprimersi, che stato sequestrato un motorino.
Montalbano non capisce perch lo disturbino per una sciocchezza del genere ma
chiamando al telefono cellulare[2] l'ispettore Fazio questi gli chiarisce che non il
motorino ad essere stato sequestrato ma la ragazza che lo guidava, una bella
studentessa universitaria di Vigta, Susanna Mistretta. Il padre della ragazza ha subito
denunciato il rapimento che invece non convince Montalbano.
Arrivano alla casa della famiglia della rapita telefonate anonime e una foto della
ragazza sequestrata ma il commissario sente che la realt diversa. Proprio
dall'analisi della foto Montalbano trover il filo della tela del ragno che stata
intessuta con pazienza e crudelt...
Sette luned;
La prima indagine di Montalbano
Contenuto
Sette luned
La luna di carta
La luna di carta un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2005 dalla casa
editrice Sellerio Editore. il nono romanzo della serie dedicata al Commissario
Montalbano.
Quann'era picciliddro, una volta s patre, per babbiarlo (per prenderlo in giro, per
scherzare), gli aveva contato che la luna 'n cielu era fatta di carta. E lui, che aviva
sempre fiducia in quello che il patre gli diciva, ci aviva criduto.
Non un caso che Montalbano faccia riaffiorare nei suoi pensieri i ricordi
dell'infanzia, come quello del padre che per prenderlo in giro gli raccontava della luna
di carta. Questi sono i ricordi della vecchiaia che anche il periodo dei rimorsi per
non aver abbastanza amato chi c'era vicino e che ora non c' pi ed ormai troppo
tardi per potergli dire tutto il nostro amore.[1]
Continua la crisi di Montalbano che sta invecchiando, romanzo dopo romanzo, che sta
diventando sempre pi introverso e sgomento di fronte ai problemi dell'et che avanza
con i suoi piccoli inconvenienti come i vuoti di memoria, a cui deve rimediare,
vergognandosi, prendendo appunti, e con le grandi paure improvvise come quando al
risveglio gli compare ossessivamente nel cervello non un pinsero completo, ma un
principio di pinsero, un pinsero che accomenzava con queste ntifiche parole: Quanno
viene il jorno della t morti....[2][3]
Meglio non pensarci, anche perch se la frase dovesse completarsi, si dice
superstiziosamente Montalbano, a quel punto si morirebbe davvero.
Meglio dedicarsi al solito tran tran quotidiano come quando in commissariato arriva
una bella donna a denunciare la scomparsa del fratello Angelo Pardo. Montalbano lo
trover ucciso da un colpo di rivoltella in faccia, in una sorta di pied--terre costruito
sul terrazzo della casa, in un atteggiamento oscenamente scomposto consono
turpemente all'uomo noto femminaro a cui non bastava la sua attuale amante.
Il commissario si trover preso in mezzo a queste due bellissime donne: Michela che
aveva per il morto un amore morboso e l'amante Elena Sclafani, che stava per porre
fine ad una relazione di cui era stanca.
Intanto si manifesta una serie di morti di importanti personaggi e di politici che
Montalbano scoprir essere dovute a dosi di cocaina tagliata male. La teoria del
delitto passionale di Angelo Pardo comincia a traballare e sembra invece collegata a
un traffico di droghe organizzato dalla malavita locale.
Intanto il commissario subisce sempre pi, fino a quasi tradire l'eterna fidanzata Livia,
il fascino delle due donne forti e ingannatrici che a lui maturo, sperto, omo di
ciriveddro e d'intuito,... avivano contato che la luna era fatta di carta, nascondendogli
parte di quella verit che alla fine, nonostante la vecchiaia, riuscir a scoprire.
La vampa d'agosto
Andrea Camilleri, pubblicato nel 2006, dalla casa editrice Sellerio. il decimo
romanzo con protagonista il commissario Salvo Montalbano, ed stato adattato per la
TV nel 2008.
Trama
Livia chiede a Montalbano di cercare una casa sul mare in affitto per la settimana di
Ferragosto, per una famiglia di suoi amici genovesi con un bambino piccolo. Solo per
un caso fortunato il commissario, nell'affollamento del mese di agosto, riesce a
trovare una villa proprio come la vuole Livia. Ben presto per la scelta di Montalbano
non apparir cos fortunata.
I guai cominciano gi fin dal terzo giorno di vacanza della famiglia genovese. Durante
la notte la casa viene invasa dagli scarafaggi. Dopo la disinfestazione sembra tornata
la normalit che invece si rompe il quinto giorno per una seconda invasione: questa
volta di piccoli topi. Seconda disinfestazione. La terza invasione non senza
conseguenze. L'amica di Livia, Laura aveva coraggiosamente fronteggiato le scorrerie
dei topi ma questa volta non resiste all'attacco di ragni d'ogni genere che scorrazzano
per la cucina. Per lo spavento e il ribrezzo cade svenuta ferendosi alla testa. A
complicare le cose ci si mette il gatto randagio, che ostinatamente il piccolo Bruno ha
voluto adottare chiamandolo Ruggero. Il marito di Laura, Guido, per soccorrere la
moglie corre inciampando proprio nel gatto, che per conto suo stava scappando dal
trambusto, e cadendo si ferisce anche lui. Nel frattempo il piccolo, risvegliato dal
rumore, scendendo dal letto fa cadere un bicchiere d'acqua dal comodino e si ferisce
un piede su i frammenti di vetro. Insomma non si salva nessuno della disgraziata
famiglia genovese, neppure il gatto che dallo scontro con Guido rimasto zoppicante.
Quando tutto sembra finalmente risolto e tornata la pace, il bambino scompare
insieme al gatto Ruggero nel cortile della villetta. Sar proprio il gatto, che appare e
scompare, che far ritrovare dal commissario Montalbano, chiamato da Livia in veste
ufficiale, il bambino scomparso. Seguendo le tracce del gatto e ottenendone
l'interessata collaborazione con piattini di pesce, Montalbano scopre che il bambino si
andato a ficcare in quella che, inizialmente, sembra essere una cavit del terreno
vicino alla villetta.
I vigili del fuoco, intervenuti per soccorrere Bruno, scoprono che in realt la cavit
un piano della villetta, fatto costruire abusivamente e poi sotterrato in attesa
dell'immancabile condono edilizio. Era da l che venivano le invasioni. La curiosit e
l'intuito dello sbirro fanno scoprire a Montalbano in un vecchio baule che non capiva
che cosa ci facesse nel salone del tutto vuoto del piano abusivo, il cadavere di una
ragazza sedicenne, stuprata e uccisa anni prima e avvolta in teli di plastica.
Inizialmente Montalbano sospetta il figlio del primo proprietario della casetta, un
ragazzo tedesco di padre siciliano, morto anch'esso poco dopo la ragazza, che pare
fosse matto. Ma la verit viene poco alla volta a galla, anche grazie alla bellissima
Adriana, gemella della vittima, e la storia da grottesca diviene tragica coinvolgendo
Montalbano che per la prima volta ne esce sconfitto professionalmente e
sentimentalmente.
Le ali della
sfinge
Le ali della sfinge un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2006 dalla casa
editrice Sellerio.
Trama
un periodo tinto (brutto) quello che sta attraversando Montalbano soprattutto per i
rapporti, sempre telefonicamente tempestosi, con la pluriennale fidanzata Livia, verso
cui ha d'altra parte da farsi perdonare il tradimento inconfessato con la bella gemella
nel precedente romanzo.
Anche il suo lavoro contribuisce a renderlo "nirbuso": al suo commissariato manca
persino la benzina per le auto di servizio, il questore lo convoca sempre pi spesso per
contrastare le sue indagini. Il commissario arrivato al punto di litigare con s stesso:
come diviso in due (...appena uno dei du' diciva una cosa, l'altro sostiniva
l'opposto) e il tema del contrasto sempre lo stesso: la vecchiaia che avanza e che
uno dei due Montalbano vorrebbe negare.
Benvenuta dunque la solita telefonata di Catarella che arriva inevitabilmente quando il
commissario sotto la doccia. Questa volta il criptico telefonista gli annuncia che
stata ritrovata una morta in una discarica come se, per chi l'ha uccisa, la giovane
donna non fosse altro che un rifiuto di cui sbarazzarsi.
Il medico legale Pasquano, noto per il suo carattere fituso[1], che ogni ammazzatina
pare che la piglia come un fatto personale. Come se avissiro fatto 'n'offisa, uno sgarbo
a lui.[2], esclude che la vittima sia stata uccisa sul posto ed anzi l'omicidio deve essere
avvenuto il giorno prima che il corpo fosse gettato nella discarica.
Ma perch correre rischi a tenere nascosto il cadavere per un intero giorno? e poi avr
un significato quel tatuaggio sulla spalla della giovane? Il commissario ha infatti
notato che la vittima ha tatuata la figura di una farfalla notturna: la sfinge.
Montalbano scoprir che la ragazza, emigrata in Italia dalla Russia con altre giovani
come lei, era ospitata ed assistita da un'organizzazione benefica cattolica "La buona
volont", che dalle indagini sembra che abbia qualcosa da nascondere.
Ci che convince Montalbano che le cose stiano come lui sospetta, il fatto che anche
le altre ragazze assistite dall'associazione benefica hanno lo stesso tatuaggio che
evidentemente una specie di marchio che le accomuna, ma quello che poi lo fa certo
di essere sulla strada giusta sono proprio gli interventi del vescovo, irritato per gli
immotivati, secondo lui, sospetti sull'associazione benefica e quindi del questore che
suggerisce estrema "prudenza".
Ancora una volta Montalbano dovr prendere atto che spesso i lupi si travestono da
agnelli e che lui come Don Chisciotte deve combatterli da solo ma Don Chisciotte
credeva che i mulini a vento erano mostri, mentre questi sono veramente mostri e si
fingono mulini a vento.
La pista di sabbia
La pista di sabbia un romanzo di Andrea Camilleri, il dodicesimo con protagonista
il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 7 giugno 2007.
Trama
Un mattino il commissario Montalbano si sveglia e trova un cavallo morto ammazzato
sulla spiaggia di fronte alla sua casa di Marinella. Prima di poter far prelevare la
carcassa, il cavallo viene misteriosamente rimosso da sconosciuti.
Pi tardi la signora Rachele Esterman si reca in commissariato per denunciare il furto
del suo cavallo sauro, che aveva affidato alla scuderia di Saverio Lo Duca. La signora
si trova in Sicilia per partecipare ad una gara ippica che si svolge annualmente a
Fiacca. ospitata dalla sua amica Ingrid Sjstrm, vecchia conoscente del
commissario.
La sera Ingrid si reca a cena da Montalbano, che sorprende degli sconosciuti in casa.
Risulta che abbiano rubato solo il vecchio Rolex del padre. Da indagini effettuate da
Mim Augello, risulta che i cavalli rubati dalle scuderie di Lo Duca sono due, Super,
appartenente a Rachele Esterman, e Rudy, appartenente a Lo Duca.
Ne frattempo Fazio indaga su un giro di gare ippiche clandestine gestite da Michele
Prestia, un piccolo criminale con legami mafiosi tramite Francesco Bellavia, membro
della famiglia Cuffaro.
Ingrid invita Montalbano a partecipare ad una festa in occasione della gara ippica,
dove Rachele corre con un altro dei cavalli di Lo Duca, piazzandosi seconda.
In quest'occasione il commissario incontra Lo Duca, il quale gli confida di sospettare
che a rubare i cavalli sia stato per vendetta un suo vecchio dipendente, Gerlando
Gurreri: Lo Duca, durante un alterco, lo aveva ferito alla testa, rendendolo invalido.
Durante la cena, Rachele induce Montalbano ad allontanarsi e fanno l'amore in un
fienile presso le scuderie. Al ritorno a casa, il commissario trova segni di una
perquisizione minuziosa; il Rolex risulta restituito.
Con l'aiuto di Fazio, organizza una trappola: finge di uscire e lascia Galluzzo di
guardia. Degli sconosciuti tentano di dar fuoco alla casa, Galluzzo li sorprende, c' un
conflitto a fuoco, uno dei malintenzionati resta ferito, ma riescono comunque a
scappare. Montalbano sospetta che l'intrusione sia un tentativo di intimidazione legato
alla sua testimonianza contro Giacomo Licco, un mafioso legato alla famiglia Cuffaro.
Si reca dal pm Giarrizzo per comunicargli di avere dei dubbi riguardo a un possibile
alibi di Licco. Viene infatti a sapere che l'amante di Licco, Concetta Siragusa,
testimonier a suo favore.
Le indagini di Fazio su Gurreri rivelano che la Siragusa sua moglie e i Cuffaro lo
hanno fatto entrare nell'associazione in cambio della testimonianza. Francesco
Bellavia ha minacciato di ucciderlo se la moglie non collabora.
Il mattino seguente un cadavere viene trovato in mezzo alla campagna; vestito solo
di mutande ed stato ucciso con un colpo di pistola alla schiena. Dall'analisi della
scientifica risulta che il proiettile appartiene ad una pistola in dotazione alla Polizia. Il
medico legale conferma che il morto aveva in passato ricevuto un trapanamento del
cranio. Montalbano capisce che si tratta di Gurreri e che era stato ucciso da Galluzzo
Indice
Trama
Questa volta a svegliare il commissario Montalbano non il solito Catarella, ma un
insistente bussare alla porta di casa. Infuriato per il sonno interrotto, Montalbano non
riesce a trovare i vestiti e va ad aprire completamente nudo, trovandosi di fronte il
questore Bonetti-Alderighi che, disperato e piangente, chiede di nascondersi in casa
sua. Montalbano si convince che il questore deve essere impazzito tanto pi quando
gli annuncia che la mafia ha preso il potere politico con Tot Riina divenuto
presidente del consiglio che propone a Montalbano la carica di Ministro degli interni.
Il commissario, che sta sognando, si terrorizza quando compare Catarella che
minaccia di sparargli se accetter la proposta del capomafia:
Si vossia dottori ci dici di s a quisto sdilinquenti io l'ammazzo di pirsona pirsonalmente.
[1]
Trama
Il commissario Montalbano fa un sogno insieme tragico e ridicolo ma che rivela come
i due pensieri fissi degli ultimi anni lo accompagnino anche nel sonno: l'idea della
morte e la sua relazione con Livia. Nel sogno si sta svolgendo il suo funerale; glielo
annuncia Catarella, a cui di solito affidata questa comunicazione funebre dei morti
ammazzati. Alla cerimonia assistono il dottor Pasquano che al solito si rifiuta
scontrosamente di dare particolari sul morto prima di aver eseguito l'autopsia, il
questore Bonetti-Alderighi che non autorizza Montalbano ad indagare sulla sua stessa
morte, l'amico e collega Mim Augello.
Astutava il cellulare e tornava dintra. Attrovava che avivano gi mittuto il coperchio
sulla cascia e che il corteo cominciava a cataminarisi.
- Lei viene? - gli spiava Bonetti-Alderighi.
- Beh, s - arrispunniva. Ma appena arrivati nel cortile, uno dei portatori cadiva e la
cascia annava a sbattiri n terra con un botto che larrisbigli. [1]
Nel sogno manca solo colei la cui presenza al suo funerale Montalbano darebbe per
scontato: la sua fidanzata Livia che, raggiunta per telefono dall'irritato defunto, gli
annuncia che forse non far in tempo ad intervenire e che, per dirla tutta, approfitter
della sua morte per sentirsi libera da una relazione che si trascina stancamente.
Il forte rumore che sveglia Montalbano causato dal temporale che agita il mare fino
a lambire il terrazzino della sua casa e che ha fatto sbattere violentemente le imposte.
Uscito per recarsi al lavoro, il commissario si trova imbottigliato nel traffico bloccato
da una frana, e aiuta una giovane che dice di chiamarsi Vanna Digiulio e di avere
appuntamento con la zia in arrivo nel porto di Vigta con un yacht che porta il suo
nome, Vanna. Le cose per non stanno cos, e Montalbano se ne accorge quasi
subito: proprio l'equipaggio del Vanna recupera un cadavere sfigurato alla deriva su
un canotto.
Montalbano insospettito chieder la collaborazione alle indagini della capitaneria di
porto, nella persona dell'ufficiale Laura Belladonna, una trentenne bellissima che fa
perdere la bussola al commissario. Montalbano, come un adolescente appassionato
colpito dal classico colpo di fulmine, si innamora, inaspettatamente ricambiato, .
Montalbano intuisce che avere sfigurato il cadavere servito a evitare che venga
riconosciuto immediatamente. Quando il morto viene identificato si scopre che si
tratta di un francese, come risulta dal passaporto trovato nel suo albergo,
dall'improbabile nome di mile Lannec, che corrisponde a quello di un personaggio
letterario di Georges Simenon.
La proprietaria del Vanna una cinquantenne in ottima forma, di nome Livia
Acciai, vedova Giovannini, che vive in pratica sempre in mare, spostandosi tra i paesi
i cui visti si trovano, guarda caso, sul passaporto del defunto. Inoltre, attraccato
accanto allo yacht c' un grosso motoscafo, l'Asso di cuori, che insospettisce molto
Montalbano. Il commissario convince il suo vice Mim Augello a presentarsi a bordo
dell'imbarcazione sotto mentite spoglie e a tentare di sedurre la vedova. L'azione ha
successo e indagando sull'identit del morto e su il suo falso passaporto viene alla luce
un traffico di diamanti dal Sudafrica verso l'Europa.
Purtroppo c' un'altra vittima: uno dei marinai del Vanna, infiltrato delle forze
dell'ordine, viene trovato morto. Si rif viva la sedicente Vanna Digiulio, che in
realt un commissario sulle tracce dei trafficanti di diamanti. La possibilit che lo
yacht e il motoscafo Asso di cuori si dileguino molto alta, Montalbano decide di
intervenire in forze con diversi agenti armati; ma le cose non andranno come previsto,
e ci scapper una terza vittima.
Critica
L'autore dichiara in un'intervista in seguito alla pubblicazione di questo romanzo, nel
2008, a proposito del colpo di fulmine del suo personaggio:
la seconda volta che avviene.[2] La cosa tanto seria da mutare la
sua vita e, dunque, non se la sente. Ma sono quegli scatti a vuoto di una
certa et nel tentativo di recuperare limpossibile.
- Questo significa che let del dubbio anche let della maturit?
Eh s. A 58 anni Montalbano ci ragiona su e arriva alla conclusione che se ragiona su un
amore che amore ? Forse qualche altra cosa.[3]
Racconti di Montalbano
Racconti di Montalbano un'antologia di racconti scritti, scelti ed ordinati da Andrea
Camilleri, pubblicata da Arnoldo Mondadori editore nel 2008.
L'opera ripercorre l'intera carriera del Commissario Salvo Montalbano, da La prima
indagine di Montalbano fino a La finestra sul cortile, racconto inedito in volume ma
gi pubblicato a puntate sul giornale di quartiere capitolino Il nasone di Prati nel
2007. Complessivamente sono contenuti nel libro 19 racconti:
1. La prima di indagine di Montalbano (La prima di indagine di
Montalbano, 2004)
2. Cinquanta paia di scarpe chiodate (Un mese con Montalbano, 1998)
3. Par condicio (Un mese con Montalbano, 1998)
4. Il compagno di viaggio (Un mese con Montalbano, 1998)
5. Sette luned (La prima di indagine di Montalbano, 2004)
6. La prova generale (Gli arancini di Montalbano, 1999)
7. Amore (Un mese con Montalbano, 1998)
8. Come fece Alice (Gli arancini di Montalbano, 1999)
9. Il patto (Un mese con Montalbano, 1998)
10.Ferito a morte (La paura di Montalbano, 2002)
11.Being here (Un mese con Montalbano, 1998)
12.La revisione (Gli arancini di Montalbano, 1999)
13.Sostiene Pessoa (Gli arancini di Montalbano, 1999)
14.Il gatto e il cardellino (Gli arancini di Montalbano, 1999)
15.Montalbano si rifiuta (Gli arancini di Montalbano, 1999)
16.Sequestro di persona (Gli arancini di Montalbano, 1999)
17.Gli arancini di Montalbano (Gli arancini di Montalbano, 1999)
18.Meglio lo scuro (La paura di Montalbano, 2002)
19.La finestra sul cortile (Inedito)
Trama
Ma questa volta avr modo di scacciare questi pensieri tristi: ha accanto a s Livia con
cui sta per recarsi in vacanza. Giusto una scappata in commissariato per dare le ultime
disposizioni ai suoi uomini. Ma manca Fazio: non rientrato in casa, il suo cellulare
non risponde...
Edizioni
serialit del personaggio. L'autore infatti temeva, come era accaduto in parte anche
con Maigret, il protagonista di 75 romanzi di Georges Simenon, di cadere nella
ripetitivit di situazioni e trame che i lettori alla lunga avrebbero giudicato noiose.
Per questo Camilleri decise sin dal quarto romanzo La voce del violino di cambiare
radicalmente il panorama umano in cui si svolgono le indagini di Montalbano. Se il
commissario aveva buoni rapporti, addirittura d'amicizia, con il suo superiore, il
questore Burlando, ora questi veniva sostituito dal giovane funzionario BonettiAlderighi che vorrebbe rinnovare il commissariato di Vigata rottamando Montalbano,
della vecchia scuola di polizia investigativa. Cos altrettante sostituzioni con
personaggi dai caratteri molto diversi dai precedenti, Camilleri introdusse per il pm
Lo Bianco cambiato con lo sfasato e sessualmente fissato Nicol Tommaseo, per il
dirigente della Scientifica Jacomuzzi sostituito con l'antipatico Vanni Arqu
Un altro cambiamento importante nella caratterizzazione di Montalbano fu
l'introduzione nel personaggio della paura della vecchiaia avanzante che spaventa il
commissario, che pure ha solo cinquant'anni e che tuttavia teme di non essere pi
adeguato ai tempi moderni, contraddistinti dai rapidi e radicali cambiamenti. Ma
soprattutto Montalbano nei successivi romanzi, si render conto che la sua conoscenza
del territorio, dove agiva la criminalit, ora stia diventando sempre meno importante a
seguito della globalizzazione dell'illegalit e di questo prender atto assieme al suo
rispettato nemico, il vecchio capo della famiglia Sinagra, anche lui fuori posto rispetto
alla nuova mafia internazionale.
La caccia al tesoro
La caccia al tesoro un romanzo di Andrea Camilleri, il sedicesimo con protagonista
il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 20 maggio 2010. Dal libro
stato realizzato un adattamento televisivo.
Trama
Nel commissariato di Vigata non c' proprio niente da fare. Catarella s'impegna senza
speranza nella soluzione di cruciverba e rebus e Montalbano leggicchia un romanzo di
Simenon quando inopinatamente costretto a recitare la parte alla Bruce Willis in un
film americano. In un vecchio palazzo abitato da due anziani bigotti, i fratelli
Gregorio e Caterina Palmisano, le cui manie religiose sono ormai arrivate al culmine
della pazzia. Il vecchio allucinato si messo a sparare dalla finestra e Montalbano, a
sfida del suo sentirsi ormai vecchio, arrampicandosi pericolosamente su per una scala
dei pompieri riesce a rendere inoffensivo il vecchio pazzo.
Nel palazzo fatiscente, in una foresta di crocefissi di ogni fattura illuminata da
innumerevoli lumini, Montalbano crede di aver scoperto una giovane uccisa ma si
accorge che si tratta di una consunta bambola gonfiabile ormai malridotta dal
prolungato uso, senza un occhio e con un buco riparato alla meglio.
Ricoverati i due fratelli, l'inerzia sembra tornata nel commissariato di Vigata quando
giunge la notizia di un cadavere ritrovato in un cassonetto. Non il corpo di una
vittima ma di un'altra bambola identica a quella rinvenuta nel palazzo dei fratelli
Palmisano. In quegli stessi giorni il commissario riceve una strana lettera anonima
dove lo si sfida con indovinelli in versi ad una caccia al tesoro che per curiosit e
perch non aveva altro da fare accetta. Dopo due o tre indizi gli nasce il sospetto che
il gioco nasconda qualcosa di pericoloso e di folle. Purtroppo il suo fiuto da "sbirro"
non lo inganna.
Titolo
Il modo di dire che d il titolo al romanzo, il cui significato metaforico un invito al
silenzio, pu essere messo in relazione con due elementi della narrazione: la
responsabilit di servizi deviati, la cui azione mira ad occultare imbarazzanti segreti, e
la presenza di una donna killer che uccide le sue vittime mediante annegamento.
Incipit
DA: isp. capo GRAZIA NEGRO
A: dott. SALVO MONTALBANO c/o COMMISSARIATO DI VIGATA
OGGETTO: richiesta di informazioni su OMICIDIO DEI PESCIOLINI ROSSI
Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano n il dirigente del mio
ufficio n il questore, che, ti dico subito, non approverebbero, avendo un'ipotesi
investigativa del tutto diversa sul caso in oggetto [...]. Se un po' ti conosco e se la tua
fama corrisponde a verit, sono sicura che mi aiuterai...
Trama
Nella notte del 27 maggio 2006, in un appartamento nel centro di Bologna, viene
rinvenuto il cadavere di un uomo. riverso in cucina, la testa avvolta da un
sacchetto di plastica, indossa una sola scarpa e accanto a lui ci sono alcuni pesci rossi,
ugualmente morti.
Le indagini vengono affidate all'ispettrice Grazia Negro che di l a poco ritiene
opportuno rivolgersi al collega Salvo Montalbano, commissario a Vigata, in Sicilia,
per ottenerne l'aiuto: non solo perch la vittima, Arturo Magnifico, era originaria
appunto di Vigata, ma anche perch si sono verificati molti fatti strani che hanno
messo in allarme l'ispettrice.
Mediante una fitta corrispondenza affidata ai pi diversi canali non ufficiali
(spedizioni di cannoli e tortellini, amici di passaggio a Bologna) i due poliziotti
riescono a trovare la probabile soluzione del caso: si tratta di un'azione dei servizi
deviati che per occultare alcuni pericolosi segreti si sono serviti di una spietata donna
killer, non ignota al commissario.
Poich l'ostinazione a proseguire l'indagine mette ormai in pericolo le loro stesse vite,
Montalbano e Grazia s'incontrano a Milano Marittima, dove organizzano una trappola
per rendere inoffensiva l'assassina.
Il piano funziona (un po' fortunosamente... ) al di l delle pi ottimistiche speranze e
la faccenda si conclude di fatto con un insabbiamento.
Personaggi
Nel corso della narrazione si fanno poi cenni pi o meno corposi ad altri personaggi
ricorrenti nei romanzi di entrambi gli autori. Ci sono Simone e Livia, rispettivamente
compagni di Grazia e di Montalbano, e l'ispettore Coliandro fa una breve comparsa
nel corso di una sparatoria a Milano Marittima (dove si trova in punizione),
dimostrando ancora una volta l'inettitudine che lo contraddistingue.
Dalla Sicilia Fazio fornisce utili dati anagrafici; Ingrid e Mim Augello, di passaggio a
Bologna, fungono da corrieri. Anche l'agente Catarella avrebbe dovuto consegnare a
Grazia una lettera di Montalbano, ma si perde sulle linee ferroviarie tra Firenze e
Reggio Calabria, venendo successivamente recuperato dalla Polizia ferroviaria.
Postfazione
Curiosit
In questo romanzo i due personaggi protagonisti, il commissario Salvo Montalbano e
l'ispettrice Grazia Negro, assumono decisamente l'aspetto fisico dei loro alter-ego
cinetelevisivi: attraverso fotografie inserite nel corso della narrazione[3] e descrizioni
vere e proprie, Grazia assume le fattezze di Lorenza Indovina[4] e Montalbano quelle
di Luca Zingaretti[5]. Per l'ispettrice le differenze sono minime. Il commissario invece,
come risulta dalla diretta lettura dei romanzi a lui dedicati, presenta una forma
letteraria ed una televisiva assolutamente divergenti; tuttavia qui la seconda che
prende il sopravvento.
Altra particolarit che in questo romanzo, nelle sezioni di sua competenza, Camilleri
rinuncia quasi completamente all'uso della lingua siciliana: scrivendo a Grazia, il
commissario si esprime in italiano.
Il sorriso di Angelica
Il sorriso di Angelica un romanzo di Andrea Camilleri, il diciassettesimo con
protagonista il Commissario Montalbano, pubblicato da Sellerio il 21 ottobre 2010. Il
libro il primo di Camilleri che appare dopo la morte della editrice Elvira Sellerio che
ebbe modo di leggerlo e correggerlo. L'autore ne scrive con rimpianto nella nota
finale del racconto.
Trama
Montalbano, a 58 anni, ormai preda della paura della vecchiaia incombente ed
forse per questo che si abbandona ad una passione fisica per una giovane e
spregiudicata donna, che gli ricorda non solo nel nome l'ariostesca Angelica. Il
commissario, preso dalla voglia di giovinezza, tradisce per la prima volta,
volontariamente e senza gli scrupoli che aveva in passato, la sua eterna fidanzata
Livia della quale sospetta un tradimento che lo rende "furioso" come l'Orlando
dell'Ariosto, spesso citato nel racconto con i versi del suo poema.
Il romanzo procede nella storia, che si complicher con un paio di morti assassinati,
con una serie di furti, compiuti tutti con la stessa originale tecnica inventata da un
misterioso personaggio, Zeta, che sfida Montalbano a scoprirlo. Un'altra sfida, come
quella de La caccia al tesoro, che il commissario riuscir ancora una volta a vincere.
Accanto a Montalbano non mancano i personaggi di Catarella, l'imbranato
centralinista del commissariato di Vigata, e dell'irascibile dottor Pasquano, il medico
legale, che svolgono anche qui i coloriti ruoli dei racconti precedenti.
Una parte pi ampia nel dipanarsi della vicenda l'autore assegna invece a Fazio,
questa volta collaboratore pi attivo e vicino non solo nelle indagini ma anche nella
vita privata del commissario di cui si far complice per evitare, evadendo la legge, un
coinvolgimento nei fatti delittuosi, pericoloso per la reputazione della bella Angelica.
Trama
'Na vota mi capit di vidiri 'na pillicola di Orson Welles nella quali c'era
'na scena che si svolgiva dintra a 'na cammara fatta tutta di specchi e
uno non accapiva cchi indove s'attrovava, pirdiva il senso
dell'orientamento e cridiva di parlari con uno che gli stava davanti
mentre 'nveci quello era darr a lui
(Andrea Camilleri, Il gioco degli specchi, p.64)
Tutto nella normalit nella vita di Montalbano, quasi noiosa, se non fosse che nel
villino, da tempo sfitto, vicino al suo non fossero venuti ad abitare i coniugi
Lombardo: il marito, rappresentante di computer, sempre in viaggio, e la moglie,
un'avvenente signora che tra le sue distrazioni sembra voler includere il commissario.
A questo gioco di seduzione sembra collegato un susseguirsi vorticoso di inspiegabili
eventi: bombe che scoppiano dove non fanno danno, mogli infedeli che non sono
mogli, lettere anonime che tali non sono, proiettili che si vanno a conficcare dove non
dovrebbero, fanno firriare (girare)[1] la testa al commissario Montalbano impegnato
nella nuova indagine, ben assistito dall'ispettore Fazio sempre pi protagonista nelle
storie di Vigata.
Fanno da sfondo gli altri personaggi "classici" dei gialli di Montalbano: dall'eterna
fidanzata Livia, che compare solo telefonicamente e che quindi lascia ampio spazio
alle tentazioni sessuali di Montalbano, questa volta ripreso da una telecamera in un
tentato scoop giornalistico, ad Adelina e i suoi "arancini", a Catarella in missione
segreta, a Mim Augello, incorreggibile fimminaro, al dottor Pasquano, insolitamente
meno scorbutico del solito, al signor questore sul punto di accusare il commissario di
omicidio.
La svolta decisiva nella soluzione dell'intricata storia si ha con le ammazzatine, nello
stile mafioso, di due amanti puniti non certo per la loro condotta immorale ma per
altri pi materiali interessi.
Edizioni
Edizioni
Il romanzo stato trasposto nel 2013 nell'episodio omonimo della serie televisiva Il
commissario Montalbano.
Trama
A Lampedusa avvenuto un altro disastroso sbarco di migliaia di immigrati tunisini.
La gravit della situazione sull'isola tale che il Ministro dell'Interno ha deciso di
recarsi personalmente sul luogo e, nel viaggio, di fare tappa a Vigata.
Montalbano, saputa la notizia, secondo il suo carattere che lo fa rifuggire dal
partecipare a tutte le situazioni politiche istituzionali, pensa bene di rifugiarsi nella
nuova galleria d'arte di Vigata per visitare una mostra di opere di Donghi, Morandi,
Guttuso e Mafai. Nell'occasione conosce la bella proprietaria Maria Angela, Marian,
come viene chiamata dagli amici, e ne rimane seriamente attratto tanto da mettere in
dubbio il suo rapporto con l'eterna fidanzata Livia.
Nel frattempo la delinquenza continua a operare e non manca il lavoro per il
commissariato di Vigata: Salvatore Di Marta, il ricco proprietario di un supermercato,
denuncia la rapina e lo stupro subiti dalla moglie Loredana mentre questa stava per
depositare l'incasso del giorno a una cassa continua. Il caso sembra risolto quando si
scopre che l'ex fidanzato della moglie, Carmelo Savastano, un piccolo delinquente,
stato assassinato: apparirebbe chiaro che Di Marta gli abbia fatto pagare con un colpo
solo il furto e la violenza alla moglie. Tuttavia Montalbano non sembra convinto della
soluzione pi semplice. Indaga sulla vita privata di Valeria Bonifacio, l'amica del
cuore di Loredana, e scopre che la donna ha un fratellastro, Rosario. Riesce inoltre a
sapere che Rosario e Loredana erano amanti e che s'incontravano segretamente a casa
di Valeria. La soluzione del caso ora pi semplice: Loredana, d'accordo con Rosario,
ha finto uno stupro e la rapina e ha incolpato degli stessi reati Carmelo Savastano,
parlandone al marito. Rosario, l'amante, un picciotto della mafia locale, uccide
Savastano, mentre tutti pensano alla vendetta del marito di Loredana. In questo modo
Loredana, d'accordo con l'amica Valeria, avrebbe potuto godere da sola del
considerevole patrimonio del marito in carcere.
La vicenda si intreccia con la storia di tre tunisini, apparentemente coinvolti in un
traffico di armi. Montalbano, pur ritenendo che la questione competa
all'antiterrorismo, e avendo ricevuto ordini in tal senso, continua ad indagare in
segreto. Alla fine due tunisini vengono arrestati, il terzo trovato morto in una bara
abbandonata in campagna. La scena ricorda il sogno che il commissario aveva fatto
qualche giorno prima: l'uomo morto Franois, un ragazzo che Livia e il commissario
avevano trattato per anni come un figlio, senza mai adottarlo.
Edizioni
Era stata na voci di notti che avrebbe potuto essiri benissimo quella
della stissa s coscienza
Trama
Montalbano ha ormai cinquantotto anni ma non ha nessuna intenzione di farsi
rottamare n da forze politiche compromesse con la mafia, n da giudici impauriti, n
da mass media televisivi che lo attaccano sobillando l'opinione pubblica contro di lui.
Guido Borsellino, direttore di un supermercato di Vigata di propriet di una societ
che fa capo all'onorevole Mongibello, dopo un furto al supermercato viene trovato
impiccato nel suo ufficio. Questo episodio rafforza l'impressione di Montalbano che ci
sia qualcosa che non quadri ripensando alla paura che Borsellino mostrava durante
l'interrogatorio a proposito del furto. Anche il medico legale Pasquano, tra mille
cautele, dubita che si sia trattato di un suicidio.
Quando viene scoperto il cadavere di una ragazza accoltellata che conviveva con
Giovanni Strangio, figlio di Michele Strangio, presidente della Provincia, Montalbano
comincia ad intuire di trovarsi di fronte a un progetto criminale dove il potere politico
si mescola ad interessi mafiosi.
Nota dell'autore
Camilleri nella nota a fine libro, oltre a ribadire come al solito che il romanzo tutto
frutto della sua fantasia, specifica che
Questo romanzo stato scritto anni fa. Quindi il lettore pi attento
trover crisi di vecchiaia pi o meno accentuate, liti con Livia pi o
meno contestualizzate e via di questo passo e non se la pigli con
l'autore ma con le segrete alchimie dei piani editoriali.
Capodanno in giallo
Capodanno in giallo una raccolta di racconti ambientati durante il periodo di fine
anno in cui sei giallisti, italiani e stranieri, pongono i rispettivi protagonisti dei loro
romanzi al centro di vicende non prettamente poliziesche.
La struttura
Poich i protagonisti dei racconti sono tutti personaggi che compaiono in numerose
narrazioni precedenti dei rispettivi autori, ciascun racconto accompagnato da una
breve nota editoriale che contiene cenni storici o biografici utili ai lettori che
eventualmente non li avessero ancora conosciuti.
L'antologia
Edizioni
Un covo di vipere
Un covo di vipere un romanzo giallo di Andrea Camilleri con protagonista il
commissario Montalbano che stato pubblicato nel mese di giugno 2013 dalla casa
editrice Sellerio.
Trama
Ferragosto in giallo
Ferragosto in giallo una raccolta di racconti ambientati durante il periodo estivo in
cui sei giallisti, italiani e stranieri, pongono i rispettivi protagonisti dei loro romanzi al
centro di vicende non prettamente poliziesche.
La struttura
Poich i protagonisti dei racconti sono tutti personaggi che compaiono in numerose
narrazioni precedenti dei rispettivi autori, ciascun racconto accompagnato da una
breve nota editoriale che contiene cenni storici o biografici utili ai lettori che
eventualmente non li avessero ancora conosciuti.
L'antologia
La piramide di fango
La piramide di fango un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel maggio 2014
dalla casa editrice Sellerio di Palermo che ha come protagonista il commissario di
polizia siciliano Salvo Montalbano.
Trama
Il commissario Montalbano si sveglia a causa di un forte temporale. Dopo aver
ascoltato le previsioni del tempo, ricorda il sogno che aveva fatto: era in una galleria
ed era seguito da un ragazzo il quale riportava una ferita e non riusciva a tenere il suo
passo. Intanto l'agente Fazio, chiamandolo sul cellulare, lo informa che stato trovato
in un cantiere un cadavere. il cadavere di Giugi Nicotra. Il commissario, in seguito
ad un inizio molto scialbo, nel quale molto disinteressato dalla indagine, riesce a
seguito di grandi scoperte e intuizioni, a capire la causa del delitto e, completando una
brillante indagine, riesce a incastrare i colpevoli e a "fare un buco nella piramide di
fango" e decapitarla. Ancora una volta infiltrata la mafia vigatese, in una storia di
appalti e riciclaggio di denaro sporco. Intanto Livia incontra Selene, una cagnetta che
le allevia il dolore per la morte di Franois. Alla fine della indagine il commissario va
a farle visita a Boccadasse, portando anche un regalo per Selene.
La stanza numero 2
Doppia indagine
Il biglietto rubato
La transazione
Un'albicocca
Il ladro onesto
Edizioni
Trama
Il tema di fondo lo scangio, dove persone e cose vengono scambiate fortuitamente
e non, mentre si svolgono aggressioni e rapimenti. In una strada deserta, viene
aggredita una ragazza, drogata col cloroformio e poi rilasciata illesa; ci si ripete dopo
qualche giorno, e la malcapitata la nipote di Enzo, il proprietario della trattoria di
Vigta prediletta da Montalbano. Un terzo sequestro, questa volta cruento ma non
fatale, avviene poco dopo. Il commissario indaga e riesce gradualmente a tirarne fuori
un senso, agendo fuori da schemi ed esaminando possibili moventi: giochi di scambio
e messinscene di una recitazione truccata. Comprende che gli vengono offerte strade
senza mete e procede secondo sue intuizioni e per vie traverse.
"Quando tutto sul punto di rivelarsi, un gelo senzaria scende sul romanzo, sul
raccapriccio. E intanto il lettore ha imparato a entrare, insieme a Montalbano, in una
camera della morte, e a tenersi rasente i muri per rendersi impercettibile e non
turbare, con la sua presenza, la rannicchiata solitudine del commissario intento ad
ascoltare ci che quel luogo, debitamente interrogato, ha da raccontargli."[1]