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L'importanza in Europa
Pirandello l'unico scrittore italiano del Novecento famoso in tutto il mondo. Dal suo nome
derivano due termini diffusi in gran parte del mondo occidentale:
pirandelliano: indica un avvenimento o una situazione paradossali
pirandellismo: indica una forma esasperata del relativismo moderno, che si traduce
in un atteggiamento critico nei confronti di ci che comunemente considerato vero
Con Pirandello entrano a far parte della letteratura italiana il relativismo, il gusto per il
paradosso, la tendenza alla scomposizione e alla deformazione grottesca e
espressionistica, l'uso della dissonanza, dell'ironia, dell'umorismo e dell'allegoria.
Comunque, Pirandello giunge a questi esiti solo gradualmente: solo fra il 1904 e il 1908
realizza la poetica dell'umorismo ne Il fu Mattia Pascal e L'umorismo: la poetica
dell'umorismo respinge l'armonia classica, il mito romantico di un'arte naturale e
l'estetismo decadente del Simbolismo. La reazione di Pirandello alla crisi del
Decadentismo assolutamente originale, il che ne fa il maggior rappresentante
dell'Espressionismo in Italia.
La crisi di fine secolo: la relativit di ogni cosa
Pirandello spiega che il concetto di relativit ha fatto s che nessuno riesca pi ad avere
delle certezze incrollabili: dal punto di vista morale e artistico, questa una novit
assoluta. L'uomo di quest'epoca totalmente spaesato, e aspetta invano che qualcuno
venga a stabilire nuove verit. Pirandello considera l'et democratica, in cui vi la libera
circolazione di idee e sapere, come una confusione ingovernabile di valori, nella quale
impossibile la sopravvivenza di certezze stabili.
La forma e la vita
Secondo Pirandello, noi cerchiamo di arrestare il flusso continuo della vita in quanto siamo
forme fissate che si muovono in mezzo ad altre forme immobili, ognona con i propri ideali
e le proprie rappresentazioni mentali. Ma dentro di noi, il flusso vitale continua, ed
questo che ci costruisce una coscienza e una personalit. Le nostre forme, in certi
momenti, crollano. Il flusso della vita presente in chiunque. Alle volte, vorremmo essere
diversi, e vedendoci vivere ci stupiamo di essere fatti in un determinato modo piuttosto che
un altro (vedi Uno, nessuno e centomila). Infatti, alle volte possibile guardarsi vivere, in
momenti in cui i sensi diventano pi acuti, e allora la vita quotidiana perde di significato.
Allora il nostro senso di vuoto interiore si allarga al di fuori di noi. Per rimediare a questo
vuoto, tentiamo il ritorno alla normalit, ma impossibile che tutto torni come prima,
perch sappiamo che le nostre forme erano solo un'illusione, e che ci che c' dietro non
pu essere compreso senza impazzire. La vita cos svuotata diviene follia e burla.
La differenza tra umorismo e comicit: l'esempio della vecchia imbellettata
Pirandello afferma che, davanti a una determinata realt, la riflessione si erge a suo
giudice, deridendola: da una riflessione pi profonda, si oppone all'ilarit quello che
l'autore chiama il sentimento del contrario. Un esempio un'anziana signora che si veste
e si trucca in modo troppo giovanile per la sua et: tale visione suscita, da principio, ilarit,
in quanto essa il contrario di come dovrebbe essere in realt, e qui sta l'impressione
comica. Ma andando oltre questa prima impressione, a un osservatore attento pu venire
in mente che, per esempio, la signora si vesta cos perch vuole essere all'altezza del
marito pi giovane: a questo punto, non pi possibile riderne. Si dunque passati
dall'avvertimento al sentimento del contrario: questa la differenza fra il comico e
l'umoristico.
Tu ridi
La novella si apre con il racconto di una delle tante notti in cui il signor Anselmo viene
svegliato dalla moglie, che sostiene che lui rida nel sonno. La moglie imita la sua risata,
per poi accasciarsi sul letto accusando un mal di testa. Il signor Anselmo, irritato e
mortificato, chiedendosi cosa mai possa sognare la notte, che lo faccia ridere cos,
accende la candela e va a prendere un po' d'acqua alla moglie. Tornato in camera, si
guarda allo specchio toccandosi i pochi capelli, la moglie ipocondriaca richiama
l'attenzione su di s, e il signor Anselmo si innervosisce di pi e sbaglia a mettere le gocce
nell'acqua; costretto a prenderne altra. In corridoio chiamato da Sus, una delle cinque
nipotine che vivono in casa con lui dalla morte del figlio e l'abbandono della nuora, e di cui
il signor Anselmo si occupa da solo, dovendo anche sopportare le rimostranze della
moglie, convinta che lui la tradisca. Sus, poi, cresce in modo sproporzionato, delle parti
del corpo pi grandi di altre. Il nonno entra da lei un attimo e torna da sua moglie.
Non credendo in Dio, il signor Anselmo non crede neanche a eventuali demoni che
possano farlo ridere durante la notte: sicuro di non sognare mai niente. Per risolvere il
problema, il giorno dopo consulta un medico specialista in malattie nervose, che sa dare
inoltre ai clienti spiegazioni tanto meravigliose da lasciarli soddisfatti anche se dovessero
morire. Il medico sostiene che non si pu ridere in quel modo senza sognare qualcosa di
allegro, e cos per il signor Anselmo, che per non ricorda ci che sogna. La notte, per il
signor Anselmo, un momento di fuga dalla quotidianit, perch poi sia in grado di
sopportare il giorno seguente. Guardando Sus che imita la sua risata, si domanda quale
sogno faccia s che lui rida tanto, si immagina come dev'essere felice.
Una notte per, riesce a ricordare uno dei suoi sogni. Vede un'ampia scalinata, risalita da
Torella, un compagno d'ufficio con le gambe incurvate, e il suo capufficio, il cavalier Ridotti,
dietro di lui a torturargli le gambe con un bastone; quanto Torella cerca di difendersi a
calci, il capoufficio riesce a infilare il bastone nel suo deretano. Il signor Anselmo, appena
si rende conto che questo a farlo ridere tanto, deluso da principio: poi si rende conto
che, nelle sue condizioni, non pu che ridere per stupidaggini.
Il titolo della novella frastico, in quanto riporta testualmente una battuta della moglie del
protagonista, e tematico perch indica il tema su cui si struttura il racconto. La scoperta
della causa dell'ilarit del signor Anselmo mette in luce il rapporto tra il tema del riso e la
poetica dell'umorismo: la felicit di cui il protagonista credeva di godere non altro che
una mera ripetizione della quotidianit, in cui un impiegato simile a lui perseguitato dal
capoufficio. Il signor Anselmo avverte il sentimento del contrario, perch ride anche se non
ne ha ragione, e quando se ne rende conto si autocompatisce: questa la caratteristica
propria dell'umorismo.