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VOLTAIRE, Dizionario filosofico, ed. it. a cura di R. Lo Re e L. Sosio, Milano, Rizzoli, 1979, pp. 10!1"1.

CATECHISMO CINESE #$"%


(Catchisme chinois)
o&&ero 'ialo()i di *u!Su, discepolo di *on+utz,, col principe -u, +i(lio del re di Lu, tri.utario
dell/i0peratore cinese 1nen Van, 217 anni pri0a della nostra era &ol(are. #Tradotto in latino da 3adre
4ou5uet, e6 (esuita. Il 0anoscritto si tro&a nella 7i.lioteca Vaticana, nu0ero 2".7$9.%
'IALO1O 3RIMO
Ku *)e de&o intendere 5uando 0i dicono di adorare il cielo8
Cu-Su 9on si de&e intendere il cielo 0ateriale, 5uello c)e noi &edia0o: esso, in+atti, non ; altro c)e
l/aria, e 5uest/aria ; co0posta da tutte le esalazioni della terra< sare..e addirittura assurdo e pazzesco
adorare dei &apori.
Ku 9ondi0eno, non ne sarei sorpreso. Mi pare c)e (li uo0ini a..iano co00esso delle pazzie .en pi=
(randi.
Cu-Su > &ero: 0a &oi siete destinato a (o&ernare, e do&ete esser sa((io.
Ku ?uanti popoli adorano il cielo e i pianeti@
Cu-Su I pianeti sono delle terre co0e la nostra. La luna, per ese0pio, +are..e .ene ad adorare la
nostra sa..ia e il nostro +an(o co0e +are00o .ene noi a in(inocc)iarci da&anti alla sa..ia e al +an(o
della luna.
Ku *)e cosa si pretende 5uando si dice< A il cielo e la terra, salire al cielo, esser de(ni del cieloB8
Cu-Su Si dice un/enor0e sciocc)ezza/. 9on &i ; un cielo< o(ni pianeta ; circondato dalla sua
at0os+era, co0e da un (uscio, e ruota nello spazio intorno al proprio sole: o(ni sole ; il centro di
di&ersi pianeti c)e si 0uo&ono continua0ente intorno a lui. 9on &/; n, alto n, .asso, n, salita n,
discesa. Voi capite c)e, se (li a.itanti della luna dicessero c)e si sale alla terra, c)e .iso(na rendersi
de(ni della terra, dire..ero una stra&a(anza. Lo stesso &ale per noi, c)e pronuncia0o una parola pri&a
di senso 5uando dicia0o c)e .iso(na rendersi de(ni del cielo: ; co0e se dicessi0o< .iso(na rendersi
de(ni dell/aria, o della costellazione del 'ra(one, o dello spazio.
/Si &eda l/articolo Cielo. [N. di Voltaire.] 1!
Ku *redo di capir&i< .iso(na adorare soltanto il 'io c)e )a +atto il cielo e la terra.
Cu-Su Senza du..io: .iso(na adorare soltanto 'io. Ma 5uando dicia0o c)e )a +atto il cielo e la terra,
dicia0o pia0ente una (rossa .analitC. In+atti, se noi intendia0o per cielo lo spazio s0isurato nel 5uale
'io )a acceso tanti soli e +atto (irare tanti 0ondi, ; 0olto pi= ridicolo dire il cielo e la terra c)e le
monta"ne e un "rano di sa##ia. $l nostro (lo.o ; in+inita0ente pi= piccolo di un (rano di sa..ia in
con+ronto ai 0ilioni di 0iliardi di uni&ersi in 0ezzo ai 5uali noi sco0paria0o. L/unica cosa c)e
possia0o +are ; di unire 5ua((i= la nostra de.ole &oce a 5uella de(li esseri innu0ere&oli c)e rendono
o0a((io a 'io nell/a.isso dello spazio.
Ku *i )anno dun5ue in(annati 5uando ci )anno detto c)e 4o era disceso in 0ezzo a noi dal 5uarto
cielo, sotto l/aspetto di un ele+ante .ianco8
Cu-Su Sono +a&ole c)e i .onzi raccontano ai .a0.ini e alle &ecc)ie< noi do..ia0o adorare soltanto
l/eterno creatore di tutti (li esseri.
Ku Ma co0e )a potuto un essere +are (li altri8
Cu-Su 1uardate 5uella stella< si tro&a a 0illecin5uecento 0iliardi di li
"
dal nostro piccolo (lo.o. 'a
essa partono dei ra((i c)e +or0ano sui &ostri occ)i due an(oli u(uali al &ertice: essi +or0ano (li stessi
an(oli su(li occ)i di tutti (li ani0ali< non ; 5uesto un piano presta.ilito8 non ; una le((e a00ire&ole8
Ora, c)i +a un/opera se non un operaio8 c)i +a delle le((i se non un le(islatore8 Esiste dun5ue un
operaio, un le(islatore eterno.
Ku Ma c)i )a +atto 5uest/operaio8 e lui co0/; +atto8
Cu-Su Mio principe, ieri sta&o passe((iando nei pressi del &asto palazzo c)e il re &ostro padre )a
+atto costruire. Do udito due (rilli, di cui l/uno dice&a all/altro< AEcco un terri.ile edi+icioB. ASEB rispose
l/altro Aper 5uanto io sia &anitoso, con+esso c)e ; stato 5ualcuno pi= potente dei (rilli a co0piere
5uesto prodi(io: 0a non )o idea di 5uesto 5ualcuno< &edo c)e esiste, 0a non so c)e cosa sia. B
Ku $o %i dico c)e siete un (rillo pi= istruito di 0e: e ciF c)e 0i piace in &oi, ; c)e non pretendete di
sapere 5uello c)e i(norate.
2
Il li ; una 0isura itineraria dei *inesi. *orrisponde a $7 0etri. [&ittr]
'IALO1O SE*O9'O
Cu-Su *on&enite dun5ue c)e c/; un essere onnipotente, c)e esiste per se stesso, supre0o arte+ice di
tutta la natura8
Ku SE: 0a se esiste per se stesso, nulla puF li0itarlo, 5uindi ; dappertutto. Esiste dun5ue in tutta la
0ateria, in tutte le parti di 0e stesso8
Cu-Su 3erc), no8
Ku $o stesso sarei perciF una parte della di&initC.
Cu-Su 4orse non ; conse(uenza. ?uesto pezzo di &etro ; penetrato da o(ni parte dalla luce< +orse c)e
per 5uesto ; esso stesso luce8 9on ; c)e sa..ia, e nient/altro. Tutto ; in 'io, senza du..io< ciF c)e
ani0a tutto de&e essere o&un5ue. 'io non e co0e l/i0peratore della *ina, c)e a.ita il suo palazzo e
0anda i suoi ordini per 0ezzo dei 'olao
G
. 'al 0o0ento c)e esiste, il suo essere penetra
necessaria0ente l/intero spazio e tutte le sue opere: e poic), ; dentro di &oi, ; un a&&erti0ento
continuo di non +ar nulla di cui possiate arrossire da&anti a lui.
Ku *)e cosa .iso(na +are per a&ere l/ardire di esa0inare se stessi senza ripu(nanza e senza &er(o(na
da&anti all/Essere supre0o8
Cu-Su Essere (iusti.
Ku E c)e cosa ancora8
Cu-Su Essere (iusti.
Ku Ma la setta di Lao!-iu0 dice c)e non c/; n, il (iusto n, l/in(iusto, n, il &izio n, la &irt=.
Cu-Su La setta di Lao!-iu0 dice +orse c)e non c/; n, salute n, 0alattia8
Ku No( essa non dice un errore cosE (ra&e.
Cu-Su L/errore di pensare c)e non ci sia n, salute dell/ani0a n, 0alattia dell/ani0a, n, &irt= n, &izio,
; altrettanto (ra&e e pi= +unesto. ?uelli c)e )anno detto c)e tutto si e5ui&ale sono dei 0ostri< ; la stessa
cosa nutrire il proprio +i(lio o sc)iacciarlo contro un 0asso8 soccorrere la propria 0adre o piantarle un
pu(nale nel cuore8
Ku Voi 0i +ate +re0ere: io detesto la setta di Lao!-iu0: 0a ci sono tante s+u0ature del (iusto e
dell/in(iusto@ spesso si ; 0olto incerti. ?uale uo0o sa con esattezza ciF c)e ; per0esso o ciF c)e ;
proi.ito8 *)i potrC sta.ilire netta0ente i li0iti c)e separano il .ene dal 0ale8 *)e criterio 0i su((erite
per distin(uerli8
3
Sorta di 0inistro di Stato in *ina. $N.d.).l
Cu-Su Le re(ole di *on+utz;, il 0io 0aestro< AVi&i co0e &orresti esser &issuto 5uando sarai in punto
di 0orte: tratta il prossi0o tuo co0e &orresti c)e esso trattasse teB.
Ku ?ueste 0assi0e, lo con+esso, de&ono essere il codice del (enere u0ano: 0a c)e 0/i0porterC, in
punto di 0orte, di esser &issuto .ene8 c)e ci (uada(nerF8 ?uesto orolo(io, 5uando sarC distrutto, sarC
contento di a&er suonato (iusto le ore8
Cu-Su ?uesto orolo(io non sente e non pensa: non puF a&ere ri0orsi, 0entre &oi ne a&ete 5uando &i
sentite colpe&ole.
Ku Ma se dopo a&er co00esso &ari delitti, do&essi arri&are a non a&er pi= ri0orsi8
Cu-Su Allora si do&rC a++o(ar&i: e state sicuro c)e, +ra (li uo0ini ai 5uali non piace essere oppressi,
se ne tro&eranno di 5uelli c)e &i 0etteranno in condizione di non co0piere altri delitti.
Ku Cos* Dio( c)e ; in loro, per0etterC loro di essere 0al&a(i dopo a&erlo per0esso a 0e8
Cu-Su 'io &i )a dato la ra(ione< non a.usatene, n, &oi n, loro. 9on solo sarete in+elici in 5uesta &ita,
0a c)i &/)a detto c)e non potreste esserlo in un/altra8
Ku E c)i &/)a detto c)e c/; un/altra &ita8
Cu-Su Solo c)e ne a..iate il du..io, do&ete co0portar&i co0e se ce ne +osse una.
Ku Ma se +ossi sicuro c)e non c/;8
Cu-Su Vi s+ido.
'IALO1O TERHO
Ku Voi 0i stuzzicate, *u!Su. 3erc), io possa essere rico0pensato o punito 5uando non ci sarF pi=,
de&e pur sussistere in 0e 5ualcosa c)e senta e pensi dopo di 0e. Ora, sicco0e pri0a c)e nascessi non
c/era niente di 0e c)e a&esse senti0ento o pensiero, perc), do&re..e essercene dopo c)e sarF 0orto8
c)e cosa potre..e essere 5uesta parte inconcepi.ile di 0e stesso8 Il ronzio di 5uest/ape ri0arrC 5uando
l/ape non ci sarC pi=8 La &e(etazione di 5uesta pianta sussiste dopo c)e la pianta ; sradicata8 La
&e(etazione non ; +orse un ter0ine di cui ci si ser&e per si(ni+icare il 0odo inesplica.ile con cui
l/Essere supre0o )a &oluto c)e la pianta traesse la sua lin+a dalla terra8 L/ani0a ; anc)/essa un ter0ine
in&entato per espri0ere in 0aniera di+ettosa e oscura le ener(ie della nostra &ita. Tutti (li ani0ali si
0uo&ono, e 5uesta +acoltC di 0uo&ersi si c)ia0a forza atti%a+ 0a non c/; un essere distinto c)e sia
5uesta +orza. 9oi a..ia0o delle passioni, della 0e0oria, della ra(ione: 0a 5ueste passioni, 5uesta
0e0oria, 5uesta ra(ione non sono indu..ia0ente cose a parte o esseri esistenti in noi: non sono piccoli
indi&idui c)e a..iano un/esistenza a s,< sono parole (eneric)e, in&entate per +issare le nostre idee.
L/ani0a, c)e &uol dire la nostra 0e0oria, la nostra ra(ione, le nostre passioni, non ; dun5ue c)e una
parola. *)i )a dato il 0oto alla natura8 'io. *)i +a &e(etare tutte le piante8 'io. *)i )a dato il 0oto
a(li ani0ali8 'io. *)i )a dato il pensiero all/uo0o8 'io.
Se l/ani0a
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u0ana +osse un piccolo indi&iduo rinc)iuso nel nostro corpo per diri(erne i 0o&i0enti e i
pensieri, non sare..e 5uesto, nell/eterno arte+ice del 0ondo, un se(no d/i0potenza, un espediente
inde(no di lui8 9on sare..e 5uindi stato capace di +are de(li auto0i c)e a&essero in se stessi il dono
del 0o&i0ento e del pensiero8 Voi 0i a&ete inse(nato il (reco, 0i a&ete +atto le((ere O0ero: io tro&o
c)e Vulcano ; un per+etto +a..ro 5uando +a dei tripodi d/oro c)e &anno da soli al concilio de(li d;i: 0a
5uesto Vulcano 0i parre..e un &ile ciarlatano se a&esse nascosto nel corpo di 5uei tripodi 5ualc)e suo
(arzone c)e li +acesse 0uo&ere senza c)e (li altri se n/accor(essero.
Vi sono dei +reddi so(natori c)e )anno ritenuto .uona l/idea di +ar ruotare i pianeti da certi spiriti
intelli(enti c)e li spin(ono incessante0ente: 0a 'io non si ; ridotto a 5uesto 0isero espediente<
inso00a, perc), 0ettere due 0olle a un con(e(no 5uando ne .asta una sola8 Voi non oserete ne(are
c)e 'io a..ia il potere di ani0are 5uell/ente poco conosciuto c)e c)ia0ia0o materia+ perc), dun5ue
do&re..e ser&irsi di un inter0ediario per ani0arla8
Ma &/; di pi=< c)e cosa sare..e 5uest/ani0a c)e &oi elar(ite con tanta li.eralitC al nostro corpo8 da
do&e pro&erre..e8 5uando &erre..e8 Sare..e necessario c)e il *reatore dell/uni&erso stesse
continua0ente in a((uato per sorprendere l/uo0o e la donna nell/atto di accoppiarsi e co(liere il
0o0ento (iusto in cui un (er0e esce dal corpo dell/uo0o per entrare in 5uello della
4
*+r. l/articolo ,nima. I9. di Voltaire.J
donna, e in&iare alla s&elta un/ani0a in 5uel (er0e8 E se 5uel (er0e 0uore, c)e ne sarC di 5uell/ani0a8
SarC dun5ue stata creata inutil0ente, oppure aspetterC un/altra occasione.
> 5uesta, &e lo con+esso, una curiosa occupazione per il padrone dell/uni&erso. E non solo .iso(na
c)e a..ia cura di o(ni copulazione della specie u0ana, 0a c)e +accia altrettanto con tutti (li ani0ali,
perc), )anno tutti co0e noi 0e0oria, idee e passioni: e se ; necessaria un/ani0a per +or0are 5uesti
senti0enti, 5uesta 0e0oria, 5ueste idee e 5ueste passioni, .iso(na c)e 'io la&ori in perpetuo a +or(iare
ani0e per (li ele+anti e per le pulci, per i (u+i, i pesci e i .onzi.
*)e idea 0i potreste dare dell/arc)itetto di tanti 0ilioni di 0ondi c)e +osse costretto a +a..ricare di
continuo dei (anci in&isi.ili per render duratura la sua opera8
Ecco una 0ini0a parte delle ra(ioni c)e possono +ar0i du.itare dell/esistenza dell/ani0a.
Cu-Su Voi ra(ionate in .uona +ede, e 5uesto senti0ento onesto, 5uand/anc)e +osse erroneo, sare..e
.en accetto all/Essere supre0o. 3otete sE in(annar&i, 0a dal 0o0ento c)e non lo +ate intenzional0ente,
siete scusa.ile. 3ensate perF c)e non 0i a&ete sottoposto c)e dei du..i, e per di pi= tristi. Vo(liate a0!
0ettere delle supposizioni di &eritC pi= consolanti< ; penoso essere ridotti al nulla: a..iate la speranza
di sopra&&i&ere. Voi sapete c)e un pensiero non ; 0ateria e c)e non )a nessun rapporto con la 0ateria<
perc), dun5ue &i do&re..e riuscire cosE di++icile credere c)e 'io a..ia 0esso in &oi un principio
di&ino c)e, non potendo dissol&ersi, non puF esser so((etto alla 0orte8 A&reste il cora((io di dire c)e ;
i0possi.ile c)e a..iate un/ani0a8 *erta0ente no. E allora, se ; possi.ile, non ; 0olto &erosi0ile c)e
ne a..iate una8 3otreste respin(ere un siste0a cosE .ello e cosE necessario al (enere u0ano8 e &i
scora((ereste per 5ualc)e di++icoltC8
Ku Mi piacere..e adottare 5uesto siste0a, 0a pri0a &orrei a&erne una di0ostrazione. 9on sta in 0e
credere una cosa c)e non 0i ; c)iara. Mi )a se0pre colpito 5uesta (rande idea, c)e 'io )a creato o(ni
cosa, c)e ; do&un5ue, c)e per&ade tutto e c)e dC il 0oto e la &ita a tutto: e se ; in tutte le parti del 0io
essere co0e in tutte le parti della natura, non &edo perc), io de..a a&ere un/ani0a. *)e do&rei +ar0ene
di 5uesto piccolo essere su.alterno, 5uando sono ani0ato da 'io stesso8 a c)e 0i ser&ire..e
5uest/ani0a8 9on sia0o noi a darci le idee, perc), le a..ia0o 5uasi se0pre nostro 0al(rado< ne
a..ia0o anc)e nel sonno, e tutto a&&iene in noi senza c)e ce ne occupia0o. L/ani0a a&re..e un .el
dire al san(ue e a(li spiriti ani0ali< A *ircolate, &i pre(o, in 5uesto 0odo, per +ar0i piacereB: 0a essi
circoleranno se0pre nel 0odo c)e 'io )a loro prescritto. 3re+erisco essere la 0acc)ina di un 'io della
cui esistenza )o la pro&a c)e la 0acc)ina di un/ani0a di cui du.ito.
Cu-Su E..ene@ Se 'io stesso &i ani0a, non do&ete 0ai insozzare con azioni delittuose 5uesto 'io
c)e ; in &oi: e se &i )a dato un/ani0a, essa non (li rec)i 0ai o++esa. Secondo l/uno o l/altro siste0a, &oi
a&ete una &olontC< siete li.ero, cio; a&ete il potere di +are ciF c)e &olete< ser&ite&i di 5uesto potere per
ser&ire 5uel 'io c)e &e l/)a dato. > .ene c)e siate +iloso+o, 0a ; necessario c)e siate (iusto< e lo sarete
ancora di pi= 5uando crederete di a&ere un/ani0a i00ortale.
'e(nate&i di risponder0i< non ; &ero +orse c)e 'io ; la supre0a (iustizia8
Ku Senz/altro: e se si desse il caso c)e e(li cessasse di esserlo #c)e ; una .este00ia%, &orrei pur
se0pre a(ire con e5uitC.
Cu-Su 9on ; &ero c)e il &ostro do&ere sarC di rico0pensare le azioni &irtuose e di punire 5uelle
scellerate 5uando sarete sul trono8 Vorreste c)e 'io non +acesse ciF c)e &oi stesso siete tenuto a +are8
Voi sapete c)e in 5uesta &ita ci sono e ci saranno se0pre &irt= non rico0pensate e delitti i0puniti: ;
5uindi necessario c)e il .ene e il 0ale &en(ano (iudicati in un/altra &ita. > 5uesta idea cosE se0plice,
cosE naturale, cosE (enerale c)e )a di++uso in tanti popoli la credenza nell/i00ortalitC delle nostre ani!
0e e nella (iustizia di&ina alla 5uale esse si sottoporranno dopo a&er a..andonato le spo(lie 0ortali.
*/; siste0a pi= ra(ione&ole, pi= con+acente alla 'i&initC e pi= utile al (enere u0ano8
Ku 3erc), allora parecc)i popoli non )anno adottato 5uesto siste0a8 Voi sapete c)e a..ia0o nella
nostra pro&incia circa duecento +a0i(lie di antic)i Sinus
-
c)e un te0po a.ita&ano una parte dell/Ara.ia
3etrea: n, loro n, i loro antenati )anno 0ai creduto c)e l/ani0a +osse i00ortale< essi )anno i loro
cin.ue &i#ri

, co0e noi a..ia0o i nostri cin.ue Kin". $o ne )o letta la traduzione< le loro le((i,
necessaria0ente si0ili a 5uelle di tutti (li altri popoli, i0pon(ono loro di rispettare i padri, di non ru!
.are, di non 0entire, di non essere n, adulteri n, o0icidi: 0a 5ueste stesse le((i non parlano n, di
rico0pense n, di casti()i in un/altra &ita.
$
Sono (li E.rei delle dieci tri.= c)e, nella loro dispersione, penetrarono +ino in *ina: essi &i sono c)ia0ati Sinus. I9ota di Voltaire, a(!
(iunta nel 177J.

Il 3entateuco. I9.d.T.J
Cu-Su Se 5uesta idea non si ; ancora s&iluppata in 5uesto po&ero popolo, si s&ilupperC certa0ente un
(iorno. Ma c)e c/i0porta di una s&enturata piccola nazione, 5uando i 7a.ilonesi, (li E(iziani, (li
Indiani e tutti i popoli ci&ili )anno riconosciuto 5uesto do(0a salutare8 Se &oi +oste 0alato, ri+iutereste
una 0ediciK na appro&ata da tutti i cinesi, col pretesto c)e 5ualc)e .ar.aro delle 0onta(ne non )a
&oluto ser&irsene8 'io &i )a dato la ra(ione, ed essa &i dice c)e l/ani0a ; sicura0ente i00ortale< dun!
5ue, ; 'io in persona c)e &e lo dice.
Ku Ma co0e potrF essere rico0pensato o punito 5uando io non sarF pi= io stesso, 5uando non a&rF
pi= nulla di ciF c)e a&rC costituito la 0ia persona8 > solo (razie alla 0ia 0e0oria c)e io sono se0pre
io< se nella 0ia ulti0a 0alattia perderF la 0e0oria, dopo c)e sarF 0orto ci &orrC un 0iracolo perc),
0i sia restituita e perc), io possa rientrare nella 0ia esistenza c)e a&rF perduta8
Cu-Su Vale a dire c)e, se un principe a&esse scannato i suoi per re(nare, se a&esse tiranne((iato i
sudditi, se la ca&ere..e col dire a 'io< A 9on sono io, )o perduto la 0e0oria: &oi &/in(annate, non
sono pi= la 0edesi0a personaB. *redete c)e 'io si accontentere..e di 5uesto so+is0a8
Ku E sia pure@
7
0i arrendo: io &ole&o +are il .ene per 0e stesso, 0a lo +arF anc)e per piacere
all/Essere supre0o: pensa&o c)e .astasse c)e la 0ia ani0a +osse (iusta in 5uesta &ita, 0a ora spero
c)e sia +elice in un/altra. Vedo c)e 5uesta opinione ; .uona per i popoli e per i principi, 0a ; il culto di
'io c)e 0i sconcerta.
7
E..ene@ tristi ne0ici della ra(ione e della &eritC, direte ancora c)e 5uest/opera inse(na c)e l/ani0a ; 0ortale8 ?uesto .rano ; stato
sta0pato in tutte le edizioni< con 5uale ardire osate dun5ue calunniarlo8 A)i0;@ se le &ostre ani0e conser&eranno la loro natura per
l/eternitC, saranno eterna0ente delle ani0e da&&ero sciocc)e e in(iuste. 9o, (li autori di 5uest/opera ra(ione&ole e utile non &i dicono
assoluta0ente c)e l/ani0a 0uore col corpo< &i dicono se0plice0ente c)e siete de(li i(noranti. 9on do&ete arrossirne< tutti i sa((i
)anno a00esso la loro i(noranza, e nessuno di loro )a a&uto la s+rontatezza di sostenere di conoscere la natura dell/ani0a. 1assendi,
nel co0pendiare tutto ciF c)e )anno a++er0ato (li antic)i, &i parla in 5uesti ter0ini< AVoi sapete di pensare, 0a i(norate di c)e specie di
sostanza siete +or0ati, &oi c)e pensate. Rasso0i(liate a un cieco c)e, per il +atto di sentire il calore del sole, puF credere di a&ere un/idea
.en precisa di 5uest/astro B. Le((ete il resto di 5uesta 0a(ni+ica lettera a *artesio: le((ete LocLe: rile((ete 5uest/opera attenta0ente, e
&edrete c)e ; i0possi.ile per noi a&ere la .enc), 0ini0a nozione della natura dell/ani0a, per la ra(ione stessa c)e ; i0possi.ile per le
creature conoscere le +acoltC recondite del *reatore: &edrete c)e, anc)e senza conoscere il principio dei nostri pensieri, .iso(na cercare
di pensare con esattezza ed e5uitC, .iso(na essere tutto ciF c)e non siete< 0odesti, u0ili, inclini al .ene, indul(enti: rasso0i(liare a *u!
Su e a -u, non a To00aso d/A5uino o a 'uns Scoto, le cui ani0e erano 0olto tene.rose, o a *al&ino e a Lutero, le cui ani0e erano .en
incallite e &iolente. 4ate in 0odo c)e le &ostre ani0e a..iano 5ualcosa della nostra, e allora riderete 0era&i(liosa0ente di &oi stessi.
I9ota di Voltaire, a((iunta nel 17$, nell/edizione Var.er(.J
'IALO1O ?MARTO
Cu-Su *)e cosa tro&ate di spiace&ole nel nostro Chu-Kin"( 5uel pri0o li.ro canonico cosE rispettato
da tutti (li i0peratori cinesi8 Voi colti&ate un ca0po con le &ostre 0ani re(ali per dare l/ese0pio al
popolo e ne o++rite le pri0izie al *)an(!ti, al Tien, all/Essere supre0o: (li +ate sacri+ici 5uattro &olte
all/anno: siete re e ponte+ice: pro0ettete a 'io di +are tutto il .ene c)e sarC in &ostro potere< c/; in
5uesto 5ualcosa di contrastante8
Ku $o sono .en lun(i dal tro&ar&i da ridire. So c)e 'io non )a nessun .iso(no dei nostri sacri+ici e
delle nostre pre()iere: noi perF a..ia0o .iso(no di +ar(liene. Il suo culto non ; sta.ilito per lui, 0a
per noi. A 0e piace 0olto dire pre()iere, e &o(lio soprattutto c)e non siano ridicole< perc),, 5uando
a&rF .en (ridato c)e Ala 0onta(na del *)an(!ti ; una 0onta(na (rassa e c)e non .iso(na (uardare le
0onta(ne (rasse B
8
: 5uando a&rF +atto sparire il sole e inaridire la luna, 5uesto sprolo5uio sarC (radito
all/Essere supre0o e utile ai 0iei sudditi e a 0e stesso8 Soprattutto io non posso so++rire la de0enza
delle sette c)e ci stanno intorno. 'a una parte &edo Lao!Tz;, c)e sua 0adre concepE in &irt=
dell/unione del cielo e della terra e portF in (re0.o per ottant/anni. 9on presto +ede alla sua teoria
dell/annienta0ento e del depaupera0ento uni&ersale pi= di 5uanto non creda c)e sia &enuto al 0ondo
coi capelli .ianc)i e sia salito su una &acca nera per andare a predicare la sua dottrina.
8
*+r. Salmi( LNVIII, 1$ s((. I9.d.T.J
9eppure il dio 4o 0/incute 0a((ior rispetto, 5uantun5ue a..ia a&uto per padre un ele+ante .ianco e
pro0etta una &ita i00ortale.
?uel c)e pi= di tutto 0i dispiace ; c)e +antasie del (enere &en(ono continua0ente predicate dai .onzi
c)e lusin(ano il popolo per (o&ernarlo e si rendono rispetta.ili con 0orti+icazioni c)e +anno orrore alla
natura. 1li uni si pri&ano per tutta la &ita de(li ali0enti pi= salutari, co0e se si potesse piacere a 'io
solo con un catti&o re(i0e: (li altri si 0ettono al collo una (o(na, di cui a &olte si rendono &era0ente
de(ni: si piantano dei c)iodi nelle cosce, co0e se le loro cosce +ossero assi< il popolo li se(ue in 0assa.
Se un re e0ana un editto c)e a loro non piace, essi &i dicono +redda0ente c)e 5uesto editto non si tro&a
nei co00entari del dio 4o e c)e ; 0e(lio o..edire a 'io c)e a(li uo0ini. *o0e porre ri0edio a una
0alattia popolare cosE stra&a(ante e pericolosa8 Voi sapete c)e la tolleranza ; il principio del (o&erno
della *ina e di tutti i (o&erni dell/Asia: 0a essa non ; +orse 0olto +unesta 5uando espone un i0pero a
de(li scon&ol(i0enti per delle credenze +anatic)e8
Cu-Su Il *)an(!ti 0i preser&i dal &olere spe(nere in &oi 5uesto spirito di tolleranza, 5uesta &irt= cosE
de(na di rispetto, c)e sta all/ani0a co0e la possi.ilitC di 0an(iare sta al corpo. La le((e naturale
per0ette a ciascuno di credere a ciF c)e &uole, co0e di nutrirsi di ciF c)e &uole. Mn 0edico non )a il
diritto di uccidere i suoi pazienti perc), non )anno osser&ato la dieta c)e )a loro prescritta. Mn principe
non )a il diritto di +ar i0piccare 5uei sudditi c)e non la pensano co0e lui: 0a )a pure il diritto d/i0pe!
dire i disordini e, se ; sa&io, (li sarC 0olto +acile sradicare le superstizioni.
Sapete 5uello c)e capitF a 'aone, sesto re della *aldea, circa 5uattro0ila anni +a8
Ku No( non ne so niente, e &e ne sarei (rato se 0e l/inse(naste.
Cu-Su Ai preti caldei era saltato in 0ente di adorare i lucci dell/Eu+rate. 3retende&ano c)e un cele.re
luccio di no0e /annes un te0po a&esse loro inse(nato la teolo(ia, c)e +osse i00ortale e a&esse tre
piedi di lun()ezza e una piccola 0ezzaluna sulla coda. E proprio per rispetto a 5uesto /annes era
&ietato 0an(iare lucci. 9e nac5ue una (rande disputa +ra i teolo(i per sapere se il luccio /annes
9
+osse 0asc)io o a&esse le uo&a. Le due +azioni si sco0unicarono a &icenda e &ennero pi= &olte alle
0ani. Ed ecco 5ual 0odo tenne il re 'aone per +ar cessare il disordine.
E(li ordinF alle due +azioni un ri(oroso di(iuno di tre (iorni: dopo di c)e 0andF a c)ia0are i
sostenitori del luccio con le uo&a, perc), assistessero al suo pranzo< si +ece portare un luccio di tre
piedi, a cui a&e&an 0esso una piccola 0ezzaluna sulla coda. A > 5uesto il &ostro dio8 B c)iese ai
dottori. A SE, Sire B (li risposero 5uelli Aperc), )a una 0ezzaluna sulla coda e )a sicura0ente le uo&aB.
Il re co0andF di aprire il luccio, c)e a&e&a il pi= .el latti0o del 0ondo
10
.

A Vedete .ene B disse A c)e
non ; 5uesto il &ostro dio, perc), ; 0asc)io. B *osE il luccio +u 0an(iato dal re e dai suoi satrapi, con
la pi= (ran soddis+azione dei teolo(i c)e parte((ia&ano per le uo&a, perc), a&e&ano +ritto sotto i loro
occ)i il dio dei loro a&&ersari.
Si 0andarono i00ediata0ente a cercare i dottori del partito contrario, ai 5uali 0ostrarono un dio di
tre piedi con le uo&a e una 0ezzaluna sulla coda. Essi assicurarono c)e si tratta&a del dio Oannes e c)e
era 0asc)io: &enne +ritto co0e l/altro dopo essere stato riconosciuto +e00ina. Allora, essendo i due
partiti u(ual0ente sciocc)i e non a&endo 0an(iato, il .uon re 'aone li in+or0F c)e non a&e&a c)e
lucci da o++rir loro per pranzo. ?uelli ne 0an(iarono con (rande a&iditC, sia +e00ine c)e 0asc)i. La
(uerra ci&ile e..e +ine, ciascuno .enedisse il .uon re 'aone, e i cittadini, da allora, +ecero ser&ire a
desinare tutti i lucci c)e &ollero.
Ku 0i piace 0olto il re 'aone e 0i ripro0etto d/i0itarlo alla pri0a occasione c)e 0i si o++rirC.
I0pedirF se0pre +inc), lo potrF #senza +ar &iolenza a nessuno) c)e si adorino dei 4o e dei lucci.
9
Sul luccio Oannes c+r. anc)e 1adi", cap. 1". I9.d.T.J
10
Sostanza .ianca e 0olle c)e si tro&a nei pesci 0asc)i e ser&e per +econdare le uo&a. I9.d.T.J
Io so c)e nel 3e(= e nel Tonc)ino &i sono piccoli d;i e piccoli talapoini
11
c)e +anno discendere la
luna nel suo ulti0o 5uarto e predicono c)iara0ente l/a&&enire, cio; &edono c)iara0ente ciF c)e non
esiste, poic), l/a&&enire non esiste. I0pedirF +inc), lo potrF c)e i talapoini &en(ano da 0e a
sca0.iare il presente col +uturo e a +ar discendere la luna.
*)e 0iseria c)e ci siano delle sette c)e &anno di cittC in cittC a spacciare le loro +antastic)erie, co0e
ciarlatani c)e &endono le loro dro()e@ *)e &er(o(na per lo spirito u0ano c)e dei piccoli popoli
credano di essere i depositari della &eritC e c)e il &asto i0pero della *ina sia in preda all/errore@
L/Essere eterno sare..e soltanto il dio dell/isola 4or0osa o del 7orneo8 A&re..e a..andonato il resto
dell/uni&erso8 Mio caro *u!Su, ; il padre di tutti (li uo0ini e per0ette a tutti di 0an(iare il luccio: il
pi= de(no o0a((io c)e si possa render(li ; di essere &irtuosi< un cuore puro ; il pi= .ello di tutti i
te0pli, co0e dice&a il (rande i0peratore Oao.
'IALO1O ?MI9TO
Cu-Su 1iacc), a0ate la &irt=, co0e la pratic)erete 5uando sarete re8
Ku 9on co00ettendo in(iustizie n, &erso i 0iei &icini n, &erso il 0io popolo.
Cu-Su 9on .asta non +are il 0ale: do&rete +are il .ene. 'o&rete nutrire i po&eri occupandoli in la&ori
utili e non +a&orendo la poltroneria: do&rete a..ellire le (randi strade, sca&are canali, costruire edi+ici
pu..lici, incora((iare tutte le arti, rico0pensare il 0erito in o(ni ca0po, perdonare (li errori
in&olontari.
Ku > proprio 5uello c)e io c)ia0o A non essere in(iusto B: sono 5uesti altrettanti do&eri.
Cu-Su Voi pensate da &ero re: 0a c/; il re e l/uo0o, la &ita pu..lica e la &ita pri&ata. 3resto &i
sposerete: 5uante 0o(li con
tate di a&ere8
-u Ma, io credo c)e una dozzina 0i .asterC: un nu0ero 0a((iore 0i potre..e portar &ia del te0po
per (li a++ari. A 0e non piacciono 5uei re c)e )anno trecento 0o(li, settecento concu.ine e 5ualc)e
0i(liaio di eunuc)i per ser&irle. ?uesta 0ania
11
Monaci .udd)isti del 3e(=, re(ione della 7ir0ania. I9.d.T.J
de(li eunuc)i, in particolare, 0i se0.ra un oltra((io troppo (ra&e alla natura u0ana. Tutt/al pi= posso
perdonare c)e si castrino i (alli, perc), cosE sono pi= .uoni da 0an(iare: 0a +inora non )anno 0ai
0esso de(li eunuc)i allo spiedo. A c)e ser&e 0utilarli8 Il datai!la0a ne )a cin5uanta per cantare nella
sua pa(oda. Vorrei proprio sapere se il *)an(!ti si (ode a udire le &oci .ianc)e di 5uei cin5uanta
castrati.
Tro&o inoltre 0olto ridicolo c)e &i siano dei .onzi c)e non si sposano: e poi si &antano di essere pi=
sa((i de(li altri *inesi< 0a allora@ c)e +acciano dun5ue dei +i(li sa((i. *)e curiosa 0aniera di onorare
il *)an(!ti pri&andolo di adoratori@ 7el siste0a di ser&ire il (enere u0ano dando l/ese0pio di
annientarlo@ Il .uon piccolo la0a di no0e Stelca ed isant 2rre3i
1"
desidera&a c)e o(ni prete +acesse pi=
+i(li c)e potesse: e(li da&a il .uon ese0pio ed ; stato 0olto utile ai suoi te0pi. ?uanto a 0e, +arF
sposare tutti i la0a e i .onzi, e le la0esse e le .onzesse c)e a&ranno &ocazione per 5uesta santa opera<
di&enteranno certa0ente 0i(liori cittadini, e io credo di +are cosE un (ran .ene al re(no di Lu.
Cu-Su O)@ c)e .uon principe a&re0o@ Voi 0i +ate pian(ere di (ioia. 9on &i accontenterete di a&ere
delle 0o(li e dei sudditi, perc),, in +in dei conti, non si puF passare la (iornata a +are de(li editti e dei
+i(li: a&rete natural0ente de(li a0ici8
Ku 9e )o (iC, e di .uoni, c)e 0i a&&ertono dei 0iei di+etti: e io 0i prendo la li.ertC di +ar osser&are i
loro< essi consolano 0e e io consolo loro. L/a0icizia ; il .alsa0o della &ita, pre+eri.ile a 5uello del
c)i0ico Erueil e anc)e ai sacc)etti aro0atici del (ran Ranoud. Mi 0era&i(lio c)e non si sia +atto
dell/a0icizia un precetto reli(ioso, e )o &o(lia d/inserirlo nel nostro rituale.
Cu-Su 1uardate&ene .ene: l/a0icizia ; (iC sacra in se stessa< non do&ete 0ai i0porla: il cuore
de&/essere li.ero, e poi, se &oi +aceste dell/a0icizia un precetto, un 0istero, un rito, una ceri0onia, ci
sare..ero 0ille .onzi c)e, predicando e scri&endo le proprie +antasie, rendere..ero ridicola l/a0icizia.
9on .iso(na esporla a una pro+anazione si0ile.
Ma in c)e 0odo &e ne ser&irete coi &ostri ne0ici8 *on+utz; racco0anda in &enti punti di a0arli< non
&i se0.ra c)e la cosa sia un po/ di++icile8
Ku A0are i propri ne0ici@ Ma 'io 0io@ non c/; niente di cosE co0une.
Cu-Su *o0e l/intendete8
Ku Ma co0e .iso(na intenderla, credo. Io )o +atto il tirocinio della (uerra sotto il principe di ',con
contro il principe di Vis!7runcL
1G
<

se un nostro ne0ico era +erito e cade&a nelle nostre 0ani, a&e&a0o
cura di lui co0e di un nostro +ratello: a..ia0o dato pi= &olte il nostro letto ai nostri ne0ici +eriti c)e
&eni&ano +atti pri(ionieri, e ci sia0o coricati accanto a loro su pelli di ti(re stese per terra. Li a..ia0o
ser&iti noi stessi< c)e &olete di pi=8 c)e li a0assi0o co0e si puF a0are la propria a0ante8
Cu-Su Mi sento assai con+ortato da 5uanto 0i dite e &orrei c)e tutti i popoli &i ascoltassero< 0i
assicurano in+atti c)e &i sono popoli tanto i0pertinenti da a&er l/ardire di a++er0are c)e noi non
conoscia0o la &era &irt=, c)e le nostre .uone azioni non sono altro c)e splendidi peccati e c)e a..ia0o
.iso(no delle lezioni dei loro talapoini per crearci dei sani principi. A)i0;, c)e scia(urati@ ; solo da ieri
c)e sanno le((ere e scri&ere, e (iC pretendono d/inse(nare ai loro 0aestri@
12
A Stelca ed isant Errepi B si(ni+ica, in cinese, l/a.ate *astel de Saint!3ierre. I9ota a((iunta da Voltaire nel 17$, nell/edizione Var !
.er(.J In e++etti si tratta di un se0plice ana(ra00a. I9.d.T.J
1G
>

cosa assai note&ole c)e, ro&esciando ',con e Vis!7runcL, c)e sono no0i cinesi, si tro&ino *ond, e 7runs&icL, tanto 5uesti (randi
no0i sono cele.ri in tutta la terra@ I9ota a((iunta da Voltaire nel 17$, ed. Var.er(.J
'IALO1O SESTO
Cu-Su 9on starF a ripeter&i tutti i luo()i co0uni c)e si &anno ripetendo da noi da cin5ue o sei0ila
anni su tutte le &irt=. Alcuni ri(uardano soltanto noi stessi, co0e la prudenza per la condotta delle
nostre ani0e, la te0peranza per il (o&erno dei nostri corpi< sono precetti di politica e di salute. Le &ere
&irt= sono 5uelle utili alla societC, co0e la +edeltC, la 0a(nani0itC, la .ene+icenza, la tolleranza, ecc.
1razie al cielo, non c/; &ecc)ietta c)e non inse(ni da noi tutte 5ueste &irt= ai suoi nipotini< sono i
rudi0enti della nostra (io&ent=, in ca0pa(na co0e in cittC: 0a c/; una (rande &irt= c)e sta per cadere
in disuso, e 5uesto 0i secca.
-u ?ual ;8 presto, ditela: cerc)erF di ri0etterla in au(e.
Cu-Su L/ospitalitC< 5uesta &irt= cosE sociale, 5uesto le(a0e sacro tra (li uo0ini co0incia ad allentarsi
da 5uando a..ia0o delle locande. ?uesta perniciosa istituzione ci ; &enuta, a 5uanto si dice, da certi
popoli sel&a((i dell/occidente. Se0.ra c)e 5uei dis(raziati non a..iano case per acco(liere i
&ia((iatori. *)e piacere rice&ere nella (rande cittC di Lu, nella .ella piazza di Doncan, nella 0ia casa
di -i, un (eneroso straniero c)e arri&a da Sa0arcanda, per il 5uale io di&ento da 5uel 0o0ento un
uo0o sacro, e c)e sarC o..li(ato da tutte le le((i di&ine e u0ane a rice&er0i in casa sua 5uando a&rF
l/occasione di andare in Tartaria, e a co0portarsi da &ero a0ico@
I sel&a((i a cui accenna&o non rice&ono (li stranieri se non per denaro, in luride capanne, e &endono
cara 5uell/in+a0e acco(lienza: con ciF, sento dire c)e 5uei 0isera.ili si credono superiori a noi e si
&antano di a&ere una 0orale pi= (enuina. 3retendono c)e i loro predicatori siano 0i(liori di *on+utz; e
c)e in+ine spetti a loro inse(narci la (iustizia, perc), &endono del catti&o &ino sulle strade 0aestre, e le
loro donne &anno in (iro co0e 0atte per le &ie e .allano 0entre le nostre colti&ano i .ac)i da seta.
Ku lo tro&o c)e l/ospitalitC ; un/otti0a cosa e la pratico con piacere, 0a te0o (li a.usi. */; della (ente,
&erso il (ran Ti.et, c)e )a pessi0e a.itazioni, a cui piace &a(a.ondare e c)e &ia((ere..e per niente da
un capo all/altro della terra: 5uando andrete al (ran Ti.et per usu+ruire da loro del diritto dell/ospitalitC,
non tro&erete n, un letto n, un piatto di 0inestra< cosa c)e puF +ar &enire a nausea la cortesia.
Cu-Su > un incon&eniente da poco, ed ; +acile ri0ediar&i rice&endo soltanto persone 0olto
racco0anda.ili. 9on c/; &irt= c)e non a..ia i suoi pericoli, ed ; appunto per 5uesto c)e ; .ello
0etterle in pratica.
*o0/; sa&io e santo il nostro *on+utz;@ 9on c/; &irt= c)e e(li non ci su((erisca: la +elicitC de(li
uo0ini ; le(ata ad o(ni sua sentenza: eccone una c)e 0i &iene in 0ente, la cin5uantatreesi0a<
4icam#ia i #enefici con #enefici( e non %endicarti mai delle offese.
?uale 0assi0a, 5uale le((e i popoli dell/Occidente potre..ero opporre a una 0orale cosE pura8 In
5uanti luo()i *on+utz; racco0anda l/u0iltC@ Se si praticasse 5uesta &irt=, non ci sare..ero 0ai liti(i
sulla terra.
Ku Do letto tutto 5uello c)e *on+utz; e i sa((i dei secoli passati )anno scritto sull/u0iltC: 0a 0i pare
c)e non ne a..iano 0ai data una de+inizione a..astanza precisa< puF darsi c)e sia indice di poca
u0iltC osare criticarli: 0a, se non altro, )o l/u0iltC di con+essare di non a&erli capiti. 'ite0i c)e cosa
ne pensate.
Cu-Su O..edirF u0il0ente. Io credo c)e l/u0iltC sia la 0odestia dell/ani0a, in 5uanto la 0odestia
esteriore ; solo .uona educazione. L/u0iltC non puF consistere nel ne(are a se stessi la superioritC c)e
si puF a&er ac5uistata su 5ualc)e altro. Mn .uon 0edico non puF nascondersi di saperne pi= del suo
a00alato in delirio: c)i inse(na astrono0ia de&e a00ettere di essere pi= colto dei suoi scolari: non
puF i0pedire a se stesso di crederlo, 0a non de&e neanc)e presu0ere di saper pi= di 5uello c)e sa.
Essere u0ili non si(ni+ica a..assarsi< l/u0iltC ; il corretti&o dell/a0or proprio, co0e la 0odestia ; il
corretti&o dell/or(o(lio.
Ku 7ene@ ; nell/esercizio di tutte 5ueste &irt= e nel culto di un 'io se0plice e uni&ersale c)e io
&o(lio &i&ere, lontano dalle c)i0ere dei so+isti e dalle illusioni dei +alsi pro+eti. L/a0ore del prossi0o
sarC la 0ia &irt= 5uando sarF sul trono, e l/a0ore di 'io la 0ia reli(ione. 'isprezzerF il dio 4o e Lao!
Tz; e Visn=, c)e si ; incarnato tante &olte +ra (li Indiani, e Sa00onocodo0, c)e scese dal cielo per
&enire a (iocare all/a5uilone +ra i Sia0esi, e i *arni, c)e arri&arono in 1iappone dalla luna.
1uai a 5uel popolo cosE sciocco e .ar.aro da pensare c)e ci sia un 'io per la sua sola pro&incia@ ; una
.este00ia. Ma co0e@ la luce del sole risc)iara (li occ)i di tutti, e la luce di 'io non do&re..e
risc)iarare c)e una piccola e 0isera nazione in un cantuccio di 5uesto (lo.o@ c)e orrore, c)e
stupida((ine@ La 'i&initC parla al cuore di tutti (li uo0ini, e i &incoli della caritC de..ono unirli da
un capo all/altro del 0ondo.
Cu-Su O sa((io -u@ a&ete parlato co0e un uo0o ispirato dal *)an(!ti in persona< &oi sarete un de(no
principe. Io sono stato il &ostro 0aestro e &oi siete di&entato il 0io.

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