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www.athena.$%%%.it

I &I'(I )*L +AL*

Charles Ba!delaire

I,)IC*

Al lettore

-.L**, * I)*AL*

/. Benedi#ione 0. L1albatro $. *leva#ione 2. Corrisponden#e 3. -en#a titolo 4. I 5ari 6. La m!sa maalta 7. La m!sav enale 8. Il monaco cattivo

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/%.Il nemico //.La s5ort!na /0.La vita interiore /$.9in:ari inv ia::io /2.L1!omo e il mare /3.)on Giovanni lal1in5erno /4.Casti:o d1or:o:lio /6.La belel ##a /7.L1ideale /8.La :i:antessa 0%.La maschera 0/.Inno alla eblle##a 00..ro5!mo esotico 0$.La capi:liat!ra 02.-en#a titolo 03.-en#a ttiolo 04.-ed non staiata 06.-en#a titolo 07.Il serpenteche dan#a 08.;na caro:na $%.)e pro5!ndisclamavi $/.Il vampiro $0.-en#atitolo $$.(imorso post!mo $2.Il :atto $3.)!ell!m

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$4.Il balcone $6.L1indemoniato $7.;n 5antasma $8.-en#a titolo 2%.-emper eadem 2/.T!tta ni tera 20.-en#a titolo 2$.La 5iaccola vivente 22.(eversibilita 23.Con5essione 24.L1alba spirit!ale 26.Armonia della sera 27.La 5iala 28.Il veleno 3%.Cielo t!rbato 3/.Il :atto 30.La bella nave 3$.Invito al via::io 32.L1irreparabile 33.Conversa#ione 34.Canto d1a!t!nno 36.A !na +adonna 37.Can#one dip omeri::io 38.-isina 4%.Lodi della mia &rancesca

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4/.A !na si:nora creola 40.+oestae t errab!nda 4$.Lo spettro 42.-onetto d1a!t!nno 43.Triste##a della L!na 44.I :atti 46.I :!5i 47.La ppi a 48.La m!sica 6%.-epolt!ra 6/.;n1incisione 5anat stica 60.Il mortoalle:ro 6$.La botte dell1odio 62.La campana incrinata 63.-pleen 64.-pleen 66.-pleen 67.-pleen 68.'ssessione 7%.<o:lia del n!lla 7/.Alchimia del dolore 70.'rrore simpatico 7$.L1ea!tontimor!menos 72.L1irrimediabile 73.L1orolo:io

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;A)(I .A(IGI,I

74.Il paesa::io 76.Il sole 77.A !n mendicante dai capelli rossi 78.Il c:i no 8%.I sette vecchi 8/.Le vecchiette 80.I ciechi 8$.A !n passante 82.Lo scheletro contadino 83.Crep!scolodella sera 84.Il :io:o 86.)an#a macabra 87.Amore delal men#o:na 88.-en#a titolo /%%. /%/. -en#a titolo Br!me e ipo::e -o:no pari:ino Crep!scolo del mattino

/%0. /%$.

IL <I,'

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/%2. /%3. /%4. /%6. /%7.

L1anima del vino Il vino de:li straccivendoli Il vino delal1ssassino Il vino del solitario Il vino de:li amanti

&I'(I )*L +AL*

/%8. //%. ///. //0. //$. //2. //3. //4. //6.

La distr!#ione ;na martire )onne dannate )!eb!onesorelle La 5ontana di san:!e Alle:oria La Beatrice ;n via::io a Citera L1amore e il cranio

(I<'LTA

//7. //8. /0%.

Il tradimentod i -an .ietro Abele e Caino Le litanie di -atana

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LA +'(T*

/0/. /00. /0$. /02. /03. /04.

La morte del:i amanti La morte dei poveri La morte de:li artisti &ine del :iorno Il so:no di !n c!rioso Il via::io

(*LITTI

/. Tramontor omantico

.'*-I* C',)A,,AT* T(ATT* )A =I &I'(I )*L +AL*=

0. Lesbo $. )onne dannate 2. Il lete 3. A colei che troppo :aia 4. I :ioielli 6. La metamor5osi del vampiro

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GALA,T*(I*

7. Lo #ampillo 8. Gli occhi di Berta /%.Inno //.Le promesse d1!n volto /0.Il volto o il paravento d1!nian5an macabra

*.IG(A&I

/$.<ersi per il ritratto >di onore )a!mier /2.Lola di <alen#a /3.-!l tasso di carcere *di!:ene )elacroix

.'*-I* <A(I*

/4.La voce /6.L1impreved!to /7.Il riscatto /8.A !nam aal brese

-;..L*+*,T' AI &I'(I )*L +AL*

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/. A Theodore de Bnavi ille /720 0. La pipa della pace $. +adri:ale triste 2. La pre:hiera d!1n pa:ano 3. Il ribelle 4. L1avvertitore 6. *pi:ra5e per !n liborcondannato 7. (acco:limento 8. Il coperchio /%.La l!na o5e5sa //.L1abisso /0.I lamenti d1!n Icaro /$.L1esame di me##antote /2.Ben lontano da ?!i

AL L*TT'(* @Torna all1indiceA

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La stolte##a, l1errore, il peccato, l1avari#ia, abitano i nostri spiriti e a:itano i nostri corpiB noi n!triamo amabili rimorsi come i mendicanti alimentano i loro insetti.

I nostri peccati sono testardi, vili i nostri pentimentiB ci 5acciamo pa:are la!tamente le nostre con5essioni e ritorniamo :ai pel sentiero melmoso, convinti d1aver lavato con la:rime miserevoli t!tte le nostre macchie.

* -atana Trisme:isto che c!lla a l!n:o s!l c!scino del male il nostro spirito stre:ato, svaporando, dotto chimico, il ricco metallo della nostra volonta.

Il )iavolo re::e i 5ili che ci m!ovonoC Gli o::etti rip!:nanti ci a55ascinanoB o:ni :iorno discendiamo d1!n passo verso l1In5erno, sen#a provare orrore, attraversando tenebre me5itiche.

Come !n vi#ioso povero che bacia e tetta il seno martoriato d1!n1antica p!ttana, noi al volo r!biamo !n piacere clandestino e lo spremiamo con 5or#a, ?!asi 5osse !na vecchia arancia.

-errato, br!licante come !n milione di vermi, !n popolo di demoni :ava##a nei nostri cervelli, e ?!ando respiriamo, la morte ci scende nei polmoni ?!ale !n 5i!me invisibile dai c!pi lamenti.

-e lo st!pro, il veleno, il p!:nale, l1incendio, non hanno ancora ricamato con le loro 5orme piacevoli il canovaccio banale dei nostri miseri destini, e perche non abbiamo, ahime, !n1anima s!55icientemente ardita.

+a in me##o a:li sciacalli, le pantere, le ca:ne, le scimmie, :li scorpioni, :li avvoltoi, i serpenti, 5ra i mostri che :!aiscono, !rlano, :r!:niscono entro il serra:lio in5ame dei nostri vi#i,

!no ve n1e, pi! laido, pi! cattivo, pi! immondo. -ebbene non 5accia :randi :esti, ne lanci ac!te strida, rid!rrebbe volentieri la terra a !na rovina e in !n solo sbadi:lio in:oierebbe il mondo.

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* la ,oiaC L1occhio :ravato da !na la:rima involontaria, so:na patiboli 5!mando la s!a pipa. T! lo conosci, lettore, ?!esto mostro delicato D t!, ipocrita lettore D mio simile e 5ratelloC

-.L**, * I)*AL*

/ E B*,*)I9I',* @Tornaall1indiceA

Allorche, per decreto delle poten#e s!preme, il .oeta appare in ?!esto mondo attediato, s!a madre impa!rita e carica di maledi#ioni strin:e i p!:ni verso )io che l1acco:lie pietoso:

D FAh, perche non ho partorito !n :rovi:lio di vipere pi!ttosto che n!trirmi in seno ?!esta cosa derisoriaG +aledetta sia la notte d1e55imeri piaceri in c!i il mio ventre ha concepito la mia espia#ioneC

.oi che m1hai scelta 5ra t!tte le donne perche divenissi dis:!stosa al mio triste marito, non potendo ri:ettare nelle 5iamme come !n bi:lietto amoroso ?!esto mostro intristito,

5aro ricadere il t!o odio che m1opprime s!l maledetto str!mento della t!a cattiveria e torcero talmente ?!est1albero miserabile che esso non potra innal#are i s!oi :ermo:li impestati.H

In:hiotte cosi la schi!ma del s!o odio e, i:nara de:li eterni dise:ni, prepara essa stessa in 5ondo alla Geenna i ro:hi consacrati ai delitti materni.

T!ttavia, assistito da !n An:elo invisibile, il 5i:lio rip!diato s1inebbria di sole, e in t!tto ?!el che beve e che man:ia trova ambrosia e nettare vermi:lio.

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Gioca col vento, discorre con la n!vola, s1!bbriaca, cantando, del CalvarioB e lo -pirito che lo se:!e nel s!o pelle:rina::io, pian:e al vederlo :aio come !ccello di bosco.

T!tti coloro che e:li v!ole amare l1osservano intimoriti o, rassic!rati dalla s!a tran?!illita, 5anno a :ara a chi :li cavera !n sospiro, sperimentando s! di l!i la propria 5erocia.

+escolano al pane e al vino destinati alla s!a bocca cenere e sp!ti imp!riB con ipocrisia b!ttano ?!anto e:li tocca, s1incolpano d1aver posto il piede s!lle s!e orme.

-!a mo:lie va :ridando per le pia##e: D F.oi che mi trova tanto bella da adorarmi, 5aro come :li idoli antichi, come essi vorro che e:li m1indori, e m1indori ancoraB

m1!bbriachero di nardo, di incenso e di mirra, di :en!5lessioni, di carne e di vino, per sapere se io possa, in !n c!ore che m1ammira, !s!rpare, ridendo, :li oma::i destinati alla divinita.

*, stanca di ?!este 5arse empie, posero s! di l!i la mia 5orte e 5ra:ile manoB le mie !n:hie, come ?!elle delle arpie, sapranno 5arsi strada sino in 5ondo al s!o c!ore.

-imile ad !n !ccellino che palpita e che trema :li strappero il rosso c!ore dal petto e lo b!ttero, spre##ante, al mio animale 5avorito perche se ne sa#i.H

<erso il cielo, ove il s!o occhio mira !no splendido trono, il .oeta sereno leva le pie braccia, e i :randi lampi del s!o spirito l!cido :li precl!dono la vista dei popoli in5erociti:

D F-ii benedetto, mio )io, che concedi la so55eren#a come !n rimedio divino alle nostre ver:o:ne e come l1essen#a pi! p!ra ed e55icace per preparare i 5orti a sante vol!tta.

-o che t! tieni !n posto al .oeta nelle 5ile beate delle t!e Le:ioni, e che t! l1inviti all1eterna 5esta di Troni, <irt! e )omina#ioni.

-o che il dolore e la sola nobilta c!i mai potranno mordere e terra e in5ernoB e che per intrecciare la mia

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mistica corona si dovranno tassare t!tti i tempi e t!tti :li !niversi.

+a i :ioielli perd!ti dell1antica .almira, i metalli i:noti, le perle del mare, montati dalla t!a mano, non basterebbero al bel diadema, chiaro, abba:lianteB

esso sara p!ra l!ce attinta al 5ocolare santo dei ra::i primi:eni, di c!i :li occhi mortali, al massimo del loro splendore, non sono che specchi osc!ri e la:rimosi.

0 E L1ALBAT('@Torna all1indiceA

-ovente, per diletto, i marinai catt!rano de:li albatri, :randi !ccelli marini che se:!ono, indolenti compa:ni di via::io, il bastimento scivolante sopra :li abissi amari.

Appena li hanno deposti s!lle tavole, ?!esti re dell1a##!rro, :o55i e ver:o:nosi, miseramente trascinano ai loro 5ianchi le :randi, candide ali, ?!asi 5ossero remi.

Com1e intri:ato, incapace, ?!esto via::iatore alatoC L!i, poco addietro cosi bello, com1e br!tto e ridicolo. !alc!no irrita il s!o becco con !na pipa mentre !n altro, #oppicando, mima l1in5ermo che prima volava.

* il .oeta, che e avve##o alle tempeste e ride dell1arciere, assomi:lia in t!tto al principe delle n!bi: esiliato in terra, 5ra :li scherni, non p!o per le s!e ali di :i:ante avan#are di !n passo.

$ E *L*<A9I',*@Torna all1indiceA

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Al di sopra de:li sta:ni, al di sopra delle valli, delle monta:ne, dei boschi, delle n!bi, dei mari, oltre il sole e l1etere, al di la dei con5ini delle s5ere stellate,

spirito mio t! ti m!ovi con destre##a e, come !n bravo n!otatore che si cro:iola s!lle onde, spartisci :aiamente, con maschio, indicibile piacere, le pro5onde immensita.

&!::i lontano da ?!esti miasmi pesti5eri, va1 a p!ri5icarti nell1aria s!periore, bevi come !n li?!ido p!ro e divino il 5!oco chiaro che riempie :li spa#i limpidi.

&elice chi, lasciatisi alle spalle :li a55anni e i dolori che pesano con il loro carico s!lla nebbiosa esisten#a, p!o con ala vi:orosa slanciarsi verso i campi l!minosi e sereniB

col!i i c!i pensieri, come allodole, saettano liberamente verso il cielo del mattinoB col!i che vola s!lla vita e comprende a:evolmente il lin:!a::io dei 5iori e delle cose m!te.

2 E C'((I-.',)*,9*@Tornaa ll1indiceA

La ,at!ra e !n tempio ove pilastri viventi lasciano s5!::ire a tratti con5!se paroleB l1!omo vi attraversa 5oreste di simboli, che l1osservano con s:!ardi 5amiliari.

Come l!n:hi echi che da l!n:i si con5ondono in !na tenebrosa e pro5onda !nita, vasta come la notte e il chiarore del :iorno, pro5!mi, colori e s!oni si rispondono.

<i sono pro5!mi 5reschi come carni di bimbo, dolci come oboi, verdi come prati D altri, corrotti, ricchi e trion5anti,

che posse::ono il respiro delle cose in5inite: come l1ambra, il m!schio, il ben#oino e l1incensoB e cantano i moti dell1anima e dei sensi.

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3 @Torna al1lindiceA

Amo il ricordo di ?!elle epoche n!de, le c!i stat!e &ebo si compiaceva indorare. Allora !omo e donna, nella loro mobilita, :odevano sen#a men#o:na e sen#a ansiaB il cielo amoroso care##ava loro la schiena, ed essi cosi esercitavano le virt! del loro nobile corpo. Cibele, allora 5econda di ricchi prodotti, non trovava che i 5i:li le 5ossero di peso: l!pa dal c!ore :on5io di :enerosa tenere##a, n!triva l1!niverso con le s!e br!ne mammelle. L1!omo vi:oroso, 5orte, ele:ante, :odeva del diritto d1andar 5iero delle belta che lo proclamavano re: 5r!tti indenni da ?!alsiasi oltra::io, ver:ini di 5endit!re, la loro carne liscia e 5erma chiamava i morsi.

Il .oeta o::i, se desidera imma:inare ?!elle native :rande##e la dove si mostrano le n!dita dell1!omo e della donna, sente calare s!lla s!a anima !n 5reddo tenebrore dinan#i a !n ?!adro nero, spaventoso. ' mostr!osita pian:enti il proprio abitoC tronchi ridicoli, torsi de:ni di maschereB ma:ri, poveri corpi torti, ventr!ti e 5laccidi, che il dio dell1;tile, implacabilmente sereno, strinse, sin dalla nascita, nelle s!e 5asce bron#ee. * voi donne, pallide ahime come ceri, che il vi#io insieme cons!ma e n!tre, voi ver:ini, che trascinate l1eredita del peccato materno e t!tte le br!tt!re che porta la 5econdita.

,oi abbiamo, e vero, noi na#ioni corrotte, belle##e i:note a ?!ei popoli antichi: visi sman:iati dalle cancrene del c!ore, belle##e 5iorite dalla spossate##a. +a ?!este inven#ioni delle nostre !ltime m!se non impediranno mai alle ra##e malsane di rendere !n oma::io pro5ondo alla :iovine##a D alla santa :iovine##a, dall1aria semplice, dall1occhio limpido e chiaro come !n1ac?!a corrente, che, inc!rante come l1a##!rro del cielo, come :li !ccelli e i 5iori, spar:e s! t!tto i s!oi pro5!mi, le s!e can#oni e il s!o dolce calore.

4 E I &A(I@Torna al1lindiceA

(!bens, 5i!me d1oblio, :iardino della pi:ri#ia, c!scino di carne 5resca s! c!i non si p!o amare, ma in c!i la vita 5l!isce e di contin!o s1a:ita, come l1aria nel cielo e il mare dentro il mareB

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Leonardo da <inci, specchio osc!ro e pro5ondo, in c!i an:eli incantevoli, con !n dolce sorriso pieno di mistero, appaiono all1ombra dei :hiacciai e dei pini che ne chi!dono il paesa::ioB

(embrandt, triste ospedale t!tto pieno di m!rm!ri, decorato soltanto da !n :rande croci5isso, ove la pre:hiera in la:rime esala dalle lord!re e il sole d1inverno appare con !n ra::io improvvisoB

+ichelan:elo, l!o:o inde5inito in c!i si vedono *rcoli mescolarsi a Cristi, elevarsi dritti dei 5antasmi possenti che nei crep!scoli si stracciano di dosso il s!dario stirando le ditaB

e t!, che la collera dei p!:ili, la belle##a dei ribaldi, l1imp!den#a dei 5a!ni hai sap!to racco:liere, .!:et, !omo debole e :iallastro, :rande c!ore :on5io d1or:o:lio D malinconico imperatore dei 5or#atiB

Iattea!, carnevale in c!i tanti c!ori ill!stri errano come 5ar5alle di 5!oco, scenari 5reschi e le::eri rischiarati da l!mi che, versano la 5ollia s! !n ballo verti:inosoB

Goya, inc!bo pieno di cose misteriose, di 5eti 5atti c!ocere in pratiche stre:onesche, di vecchie che si specchiano e di 5anci!lle n!de che si a::i!stano le cal#e per tentare i demoniB

)elacroix, la:o di san:!e abitato da an:eli maledetti, ombre::iato da !n bosco di pini sempre verdi ove, sotto !n cielo malinconico, strane 5an5are passano come !n sospiro smor#ato di IeberB

?!este maledi#ioni e bestemmie, ?!esti lamenti, ?!este estasi, e :ridi e piantTi,e?)!ees!tim sono !n1eco ripet!ta da mille labirinti: per !n c!ore mortale sono !n oppio divino.

* !n :rido ripet!to da mille sentinelle, !n ordine ritrasmesso da mille portavoci, !n 5aro acceso s! mille 5orte##e, !n s!ono di cacciatori perd!ti in :randi boschiC

.erche, veramente, o -i:nore, e la mi:liore testimonian#a che noi si possa dare della nostra di:nita ?!esto sin:hio##o ardente che passa di secolo in secolo per morire ai piedi della t!a eternita.

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6 E LA +;-A +ALATA@Torna alli1ndiceA

Ahime, povera m!sa mia, che cos1hai stamaneG I t!oi occhi v!oti sono popolati di visioni nott!rne, e vedo s!l colore del t!o volto ri5lettersi alterni, 5reddi e tacit!rni, 5ollia e orrore.

Il s!cc!be verdastro ed il 5olletto rosa hanno versato in te, dalle loro !rne, la pa!ra e l1amoreG * d1!n p!:no dispotico e ribelle l1inc!bo ti ha 5orse anne:ata al 5ondo di !n 5avoloso +int!rnoG

<orrei che esalando odore di sal!te il t!o petto 5osse 5re?!entato sempre da pensieri vi:orosi e il t!o san:!e cristiano scorresse a ritmici 5iotti,

come i s!oni n!merosi delle sillabe antiche ove re:nano volta a volta &ebo, padre di can#oni e il :rande .an, si:nore delle messi.

7 E LA +;-A <*,AL*@Torna all1indiceA

' m!sa del mio c!ore, amante dei pala##i, avrai t!, ?!ando Gennaio liberera i s!oi venti, nella nera noia delle sere nevose, !n ti##one che scaldi i t!oi piedi violaceiG

(ianimerai d!n?!e le t!e spalle marmoree ai ra::i nott!rni che 5iltrano attraverso le imposteG Al sentire borsa e pala##o a secco, racco:lierai l1oro delle volte a##!rrineG

Biso:na che t!, per :!ada:narti il pane d1o:ni sera, dondoli, come il chierichetto, l1incensiere, cantando !nTe )e!m c!i non crediG

'pp!re, come !n saltimbanco a di:i!no, mostrerai le t!e :ra#ie e il t!o riso molle d1!n pianto che non si

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vede per 5ar si che il vol:o si s:anasci dalle risateG

8 E IL +',AC' CATTI<'@Tornaall1indiceA

I chiostri antichi s!i loro ampi m!ri mostravano in imma:ini dipinte il santo <ero: il loro e55etto, scaldando le pie viscere, temperava il 5reddo della loro a!sterita.

In ?!ei tempi di 5iorit!ra del seme di Cristo, pi! di !n ill!stre monaco @o::i raramente citatoA, 5acendo del cimitero il s!o st!dio, con :ran semplicita :lori5ica la +orte.

D La mia anima e !na tomba che, cattivo cenobita, percorro e abito dall1eternita: ma n!lla abbellisce i m!ri di ?!esto chiostro odioso.

' monaco 5ann!lloneC .otro, e ?!ando, 5are dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani, l1amore dei miei occhiG

/% E IL ,*+IC'@Tornaall1indiceA

La mia :iovine##a non 5! che !na osc!ra tempesta, traversata ?!a e la da soli risplendentiB t!ono e pio::ia l1hanno talmente devastata che non rimane nel mio :iardino altro che ?!alche 5iore vermi:lio.

*cco, ho toccato ormai l1a!t!nno delle idee, e ora di ricorrere al badile e al rastrello per rimettere a n!ovo le terre inondate in c!i l1ac?!a ha aperto b!chi lar:hi come tombe.

* chissa se i 5iori n!ovi che vado so:nando troveranno, in !n terreno lavato come !n :reto, il mistico

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alimento c!i attin:ere 5or#a...

' dolore,o dolore, il Tempo si man:ia la vita e l1osc!ro ,emico che ci divora il c!ore cresce e si 5orti5ica del san:!e che perdiamo.

// E LA -&'(T;,A@Tornaall1indiceA

.er sollevare !n cosi :rande peso, -isi5o, ci vorrebbe t!tto il t!o cora::ioC Benche si lavori di lena, l1Arte e l!n:a, il Tempo breve.

Lontano dai sepolcri ill!stri il mio c!ore, come !n tamb!ro abbr!nato, batte 5!nebri marce verso !n cimitero remoto.

D ,on pochi :ioielli vi dormono, sepolti nelle tenebre e nell1oblio, lontano da #appe e da sonde.

* non pochi 5iori vi e55ondono contro vo:lia il loro pro5!mo, dolce come !n se:reto, in pro5onda solit!dine.

/0 E LA <ITA A,T*(I'(*@Torna all1indiceA

>o a l!n:o abitato sotto ampi portici che i soli marini tin:evano di mille 5!ochi e che :randi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a :rotte di basalto.

I marosi rotolando le imma:ini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e mistica i possenti accordi della loro ricca m!sica ai colori del tramonto ri5lessi dai miei occhi.

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* la che ho viss!to in calma vol!tta, nell1a##!rro, 5ra onde, splendori e schiavi n!di che, impre:nati di pro5!mi, mi rin5rescavano la 5ronte a:itando palme. Loro !nico scopo, rendere pi! pro5ondo il se:reto doloroso in c!i lan:!ivo.

/$ E 9I,GA(I I, <IAGGI'@Torna alli1ndiceA

Ieri s1e messa in via::io la trib! pro5etica dalle p!pille ardenti, caricandosi i piccoli s!lle spalle e o55rendo ai loro 5ieri appetiti il tesoro sempre pronto delle mammelle pendenti.

Gli !omini vanno a piedi sotto armi l!centi di 5ianco ai carro##oni in c!i stanno, acc!cciate, le 5ami:lie, e :irano al cielo :li occhi appesantiti dal triste rimpianto di assenti chimere.

)al 5ondo della s!a tana sabbiosa il :rillo, vedendoli passare, rinnovella il s!o canto: Cibele, che li ama, arricchisce le s!e ver#!re,

5a s:or:are ac?!a dalla roccia, sp!ntare 5iori dal deserto per ?!esti via::iatori c!i s1apre l1impero 5amiliare delle tenebre 5!t!re.

/2 E L1;'+' * IL +A(@*Torna all1indiceA

;omo libero, sempre t! amerai il mareC Il mare e il t!o specchioB t! miri, nello svol:ersi in5inito delle s!e onde, la t!a anima. Il t!o spirito non e abisso meno amaro.

Ti compiaci a t!55arti entro la t!a propria imma:ineB t! l1abbracci con :li occhi e con le braccia, e il t!o

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c!ore si distrae alle volte dal s!o battito al r!more di ?!esto lamento indomabile e selva::io.

-iete entrambi a !n tempo tenebrosi e discreti: !omo, ness!no ha mai mis!rato la pro5ondita dei t!oi abissiB mare, ness!no conosce le t!e ricche##e se:rete, tanto siete :elosi di conservare il vostro mistero.

* t!ttavia sono inn!merevoli secoli che vi combattete sen#a pieta ne rimorsi, talmente amate la carne5icina e la morte, eterni lottatori, 5ratelli implacabili.

/3 E )', GI'<A,,I ALL1I,&*(,'@Torna all1indiceA

!ando )on Giovanni discese verso l1onda sotterranea, ed ebbe pa:ato l1obolo a Caronte, !n triste mendicante, l1occhio 5iero come Antistene, s1impadroni dei remi con braccio 5iero e vendicatore.

Come !n :rande branco di vittime o55erte, donne si contorcevano sotto il nero 5irmamento, mostrando i seni cascanti, dischi!dendo le vesti, m!::hiando l!n:amente dietro di l!i.

-:anarello ridendo reclamava il salario, )on L!i:i con trem!lo dito mostrava ai morti erranti s!lle rive l1a!dace 5i:lio che rise delle s!e cani#ie.

(abbrividendo, chi!sa nel s!o l!tto, la casta, ma:ra *lvira, vicina al per5ido sposo che 5! s!o amante, sembrava chieder:li !n s!premo sorriso in c!i brillasse la dolce##a del primo :i!ramento.

*retto nella s!a armat!ra !n !omo di pietra, al timone, solcava il nero 5l!tto. +a l1eroe, calmo, chino s!lla s!a spada contemplava la scia, sde:noso d1altro vedere.

/4 E CA-TIG' )1'(G'GLI'@Torna all1indiceA

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A ?!ei tempi meravi:liosi in c!i la Teolo:ia 5iori con pi! lin5a e vi:ore, si racconta che !n :iorno !no dei pi! :randi 5ra i dottori, D dopo avere scosso i c!ori indi55erenti e averli rimescolati nelle loro nere pro5ondita, dopo essersi aperto verso le :lorie celesti strane vie a l!i stesso i:note, c!i erano :i!nti soltanto p!ri spiriti D come 5osse salito troppo in alto e il panico l1avesse preso, :rido trasportato da !n or:o:lio satanico: FGes!, piccolo Ges!, io t1ho innal#ato troppoC +a se t1avessi vol!to attaccare dove ti mostri pi! debole, la t!a ver:o:na !:!a:lierebbe la t!a :loria, t! non saresti pi! che !n risibile 5eto.H

-!bito perdette la ra:ione, d1!n nero velo si copri lo splendore di ?!el sole, il caos s1impadroni di ?!ell1intelli:en#a, tempio !na volta pieno di vita, d1ordine e di ricche##a, sotto i c!i so55itti aveva scintillato tanta pompa. -1istallarono in l!i notte e silen#io, come in !n antro di c!i si 5osse perd!ta la chiave. )a allora e:li 5! in t!tto simile alle bestie va:abondeB e ?!ando andava, sen#a n!lla vedere, attraverso i campi, non riconoscendo pi! le estati e :li inverni, s!dicia, in!tile, laida cosa in!tile, diventava la :ioia e lo #imbello dei ra:a##i.

/6 E LA B*LL*99A@Torna all1ni diceA

-ono bella, o mortali, come !n so:no di pietra e il mio seno, c!i volta a volta ciasc!no s1e scontrato, e 5atto per ispirare al poeta !n amore eterno e m!to come la materia.

Trone::io nell1a##!rro ?!ale -5in:e incompresa, !nisco !n c!ore di neve alla bianche##a dei ci:ni, odio il movimento che scompone le linee e mai pian:o, mai rido.

I poeti, di 5ronte alle mie :randi pose, che ho l1aria di imitare dai pi! 5ieri mon!menti, cons!meranno i :iorni in st!di severi, perche, onde a55ascinare ?!ei docili amanti, ho de:li specchi p!ri che 5anno pi! bella o:ni cosa: sono i miei occhi, i miei :randi occhi dalla l!ce immortale.

/7 E L1I)*AL*@Torna all1indiceA

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,on sapranno mai, ?!este belle##e da vi:nette, ?!esti prodotti avariati, nati da !n secolo cialtrone, ?!esti piedi da stivaletti, ?!este dita da nacchere, soddis5are !n c!ore come il mio.

Lascio a Gavarni, poeta di clorosi, il s!o :re::e mormorante di belle##e da ospedale: non posso trovare 5ra ?!este pallide rose, !n 5iore che assomi:li al mio rosso ideale.

!el che ci v!ole per ?!esto c!ore pro5ondo come !n abisso sei t!, Lady +acbeth, anima 5orte nel delitto, so:no eschileo schi!sosi in climi iperboreiB

o sei t!, :rande ,otte, nata da +ichelan:elo, che torci ?!etamente, in !na strana posa, le t!e 5orme 5atte per la bocca dei Titani.

/8 E LA GIGA,T*--A@Torna all1indiceA

Al tempo che la ,at!ra nella s!a possente ener:ia, concepiva o:ni :iorno 5i:li mostr!osi, avrei vol!to vivere vicino a !na :iovane :i:antessa, come !n :atto vol!tt!oso s1acc!ccia ai piedi d1!na re:ina.

Avrei vol!to contemplare il s!o corpo 5iorire con la s!a anima e crescere liberamente in terribili :iochiB indovinare, dalle !mide br!me che 5l!tt!ano nei s!oi occhi, se il s!o c!ore covi !n1osc!ra 5iammaB

percorrere, a volonta, le s!e ma:ni5iche 5orme: arrampicarmi s!l pendio delle s!e :inocchia enormi, e ?!alche volta, l1estate, ?!ando soli malsani

la 5anno, stanca, distendersi attraverso la campa:na, dormire b!ttato all1ombra dei s!oi seni, come !n ?!ieto casolare all1ombra d1!na monta:na.

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0% E LA +A-C>*(A@Torna all1indiceA

-tat!a alle:orica di :!sto rinascimentale

A *rnest Christophe, sc!ltore

Contempliamo ?!esto tesoro di :ra#ie 5iorentine: nell1ond!la#ione del s!o corpo m!scoloso *le:an#a e &or#a, sorelle divine, !:!almente abbondano. !esta donna, pe##o veramente miracoloso, divinamente 5orte, adorabilmente sottile, e 5atta per trone::iare s! letti sont!osi a care##are :li o#i d1!n ponte5ice o d1!n principe.

D G!arda anche ?!el sorriso 5ine e vol!tt!oso in c!i la &at!ita si m!ove estatica: ?!el l!n:o s:!ardo sornione, lan:!ido e irridente, ?!el viso :ra#iosamente 5ine, t!tto ravvolto di veli, di c!i o:ni tratto ci dice con aria vittoriosa: FLa <ol!tta mi chiama, l1Amore mi incoronaCH A ?!est1essere maestoso, :!arda che eccitante 5ascino la :entile##a con5erisce. Avviciniamoci e :iriamo attorno alla s!a belta.

' bestemmia dell1arte, o sorpresa 5atale. La donna dal corpo divino, t!tto !na promessa di 5elicita 5inisce in alto in !n mostro dalla doppia testaC

D +a no, non e che !na maschera, !n ornamento in:annatore, ?!esto volto rischiarato da !na smor5ia s?!isita. G!arda, ecco, atrocemente contratta, la vera testa e l1a!tentica 5accia, rovesciata dietro la 5accia mentitrice. .overa, :rande beltaC Il ma:ni5ico 5i!me del t!o pianto 5inisce nel mio c!ore t!rbatoB la t!a men#o:na m1inebria e la mia anima s1abbevera ai 5l!tti che il )olore 5a s:or:are dai t!oi occhi.

D .erche pian:e, lei, la belle##a per5etta che terrebbe sotto i piedi la vinta !manitaG male misterioso divora il s!o 5ianco d1atletaG

!ale

D Lei pian:e, insensata, perche ha viss!to e perche viveC +a ?!el che sopratt!tto ella deplora, e la 5a 5remere sino ai :inocchi e il 5atto che domani biso:nera che viva ancora. )omani, e domani ancora, e

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sempre. Come noi.

0/ E I,,' ALLA B*LL*99A@Torna all1ni diceA

<ieni t! dal cielo pro5ondo o sor:i dall1abisso, BeltaG Il t!o s:!ardo, in5ernale e divino, versa, mischiandoli, bene5icio e delitto: per ?!esto ti si p!o comparare al vino.

(i!nisci nel t!o occhio il tramonto e l1a!rora, di55ondi pro5!mi come !na sera di tempestaB i t!oi baci sono !n 5iltro, la t!a bocca !n1an5ora, che rendono a!dace il 5anci!llo, l1eroe vile.

-or:i dal nero abisso o discendi da:li astriG Il )estino incantato se:!e le t!e :onne come !n cane: t! semini a casaccio la :ioia e i disastri, hai imperio s! t!tto, non rispondi di n!lla.

Cammini sopra i morti, Belta, e ti ridi di essi, 5ra i t!oi :ioielli l1'rrore non e il meno a55ascinante e il )elitto, che sta 5ra i t!oi :in:illi pi! cari, s!l t!o ventre or:o:lioso dan#a amorosamente.

La 5ar5alla abba:liata vola verso di te, o candela, e crepita, 5iamme::ia e dice: FBenediciamo ?!esta 5iaccolaCH L1innamorato palpitante chinato s!lla bella sembra !n morente che accare##i la propria tomba.

<en:a t! dal cielo o dall1in5erno, che importa, o Belta, mostro enorme, pa!roso, in:en!oB se il t!o occhio, e sorriso, se il t!o piede, aprono per me la porta d1!n In5inito adorato che non ho conosci!toG

)a -atana o da )io, che importaG An:elo o -irena, che importa se t! D 5ata da:li occhi vell!tati, pro5!mo, l!ce, mia !nica re:ina D 5ai l1!niverso meno orribile e ?!esti istanti meno :raviG

00 E .('&;+' *-'TIC'@Torna all1indiceA

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!ando, a occhi chi!si, !na calda sera d1a!t!nno, respiro il pro5!mo del t!o seno ardente, vedo scorrere rive 5elici che abba:liano i 5!ochi di !n sole monotonoB

!na pi:ra isola in c!i la nat!ra esprime alberi bi##arri e 5r!tti saporosi, !omini dal corpo snello e vi:oroso e donne che meravi:liano per la 5ranche##a de:li occhi.

G!idato dal t!o pro5!mo verso climi che incantano, vedo !n porto pieno d1alberi e di vele ancora a55aticati dall1onda marina,

mentre il pro5!mo dei verdi tamarindi che circola nell1aria e mi :on5ia le narici, si mescola nella mia anima al canto dei marinai.

0$ E LA CA.IGLIAT;(A@Tornaa ll1indiceA

' chioma che ti svol:i sin sopra il colloC ' boccoliC ' pro5!mo carico d1indolen#aC *stasiC per popolare stassera l1alcova osc!ra dei ricordi dormienti in ?!esta capi:liat!ra, io vo:lio sventolarla nell1aria come !n 5a##olettoC

L1Asia lan:!ida e l1ardente A5rica, t!tto !n mondo lontano, ?!asi de5!nto, vive nelle t!e pro5ondita, o 5oresta aromaticaC Come altri spiriti navi:ano s!lla m!sica, il mio, amor mio, navi:a nel t!o pro5!mo.

Andro la::i!, dove l1!omo e l1albero, pieni di lin5a, :odono a l!n:o dell1ardore del climaB o 5orti trecce, siate l1onda che mi porta via. T! contieni, mare d1ebano, !n abbondante so:no di vele, di vo:atori, di alberi e stendardi:

!n porto risonante in c!i la mia anima p!o abbeverarsi, a :randi sorsate di pro5!mo, di s!ono e di coloreB in c!i vascelli, scivolando nell1oro e nel mare##o, aprono le vaste braccia a strin:ere la :loria d1!n cielo

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p!ro in c!i 5reme sempiterno calore.

T!55ero il mio corpo ebbro e innamorato in ?!esto nero oceano che l1altro racchi!de, e il mio spirito sottile, accare##ato dal rollio, sapra ritrovarsi, o 5econda pi:ri#ia, in5initi onde::iamenti dell1o#io pro5!matoC

Capelli bl!, padi:lione di tenebre distese, voi mi ridonate l1a##!rro dell1immenso cielo ric!rvo: s!i bordi vell!tati delle vostre ciocche ritorte, m1inebrio con ardore dei sentori mischiati d1olio di cocco, di m!schio e di catrame.

A l!n:o, sempre, la mia mano seminera, nella t!a capi:liat!ra :reve, il r!bino, la perla e lo #a55iro, cosi che t! non sia mai sorda al mio desiderioC ,on sei l1oasi che so:no, la 5iasca in c!i, a l!n:hi sorsi, bevo il vino del ricordoG

02 @Torna all1indiceA

T1adoro al pari della volta nott!rna, o vaso di triste##a, o :rande tacit!rnaC * tanto pi! t1amo ?!anto pi! mi 5!::i, o bella, e sembri, ornamento delle mie notti, ironicamente acc!m!lare la distan#a che separa le mie braccia dalle a##!rrita in5inite.

+i porto all1attacco, m1arrampico all1assalto come 5a !na 5ila di vermi presso !n cadavere e amo, 5iera implacabile e cr!da, sino la 5redde##a che ti 5a pi! bella ai miei occhi.

03 @Torna al1lindiceA

T! metteresti l1!niverso intero nella t!a alcova donna imp!ra: la noia ti rende cr!dele. .er tenere in eserci#io i t!oi denti al t!o sin:olare :ioco, ti necessita, o:ni :iorno, !n c!ore s!lla rastrelliera. I t!oi

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occhi, ill!minati come botte:he o antenne 5iamme::ianti nelle 5este p!bbliche, 5anno !so, con insolen#a, d1!n potere preso a prestito sen#a conoscere la le::e della belle##a.

' macchina cieca e sorda, 5econda in atrocitaC -al!tare str!mento che ti sa#i del san:!e del mondo, com1e che non hai ver:o:na, com1e che non vedi impallidire le t!e attrattive dinan#i a o:ni specchioG La :rande##a del male in c!i ti rep!ti sapiente non t1ha mai 5atto indietre::iare di spavento, ?!ando la nat!ra, :rande nei s!oi 5ini se:reti, si serve di te, 5emmina, re:ina del peccato D di te, vile animale D per plasmare !n :enioG

' 5an:osa :rande##aC s!prema i:nominiaC

04 E -*) ,', -ATIATA@Tornaall1indiceA

Bi##arra deita, br!na come le notti, dal pro5!mo mischiato di m!schio e d1avana, opera di ?!alche 'bi, &a!st della savana: ammaliatrice color d1ebano, 5i:lia della nera me##anotte,

io pre5erisco alla costan#a, all1oppio, alle notti, l1elisir della t!a bocca in c!i l1amore si pavone::ia: ?!ando verso di te i miei desideri partono in carovana, i t!oi occhi sono la cisterna in c!i bevono le mie pene.

Attraverso i d!e :randi occhi neri, spira:li della t!a anima, demonio sen#a pieta, versa meno 5iamme: io non sono lo -ti:e per abbracciarti nove volte.

ahime, e non posso, +e:era libertina, per spe##are il t!o cora::io e metterti alle corde, nell1in5erno del t!o letto divenire !na .roserpina.

06 @Torna all1indiceA

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Con le vesti onde::ianti e iridescenti, anche ?!ando cammina si direbbe che dan#i, come ?!ei l!n:hi serpenti che i :iocolieri sacri a:itano ritmicamente in cima ai loro bastoni.

Come la spenta sabbia e l1a##!rro dei deserti, insensibili entrambi a l1!mano dolore, come le l!n:he trame dell1onda marina, ella si m!ove con t!tta indi55eren#a.

I s!oi occhi nitidi sono 5atti di :ra#iosi minerali, e nella s!a nat!ra strana e simbolica @in c!i l1an:elo inviolato si mischia all1antica s5in:e,

in c!i t!tto e oro, acciaio, l!ce e diamantiA risplende per sempre, come !n astro in!tile, la 5redda maesta della donna sterile.

07 E IL -*(.*,T* C>* )A,9@ATorna all1indiceA

!anto mi piace, cara indolente, veder scintillare la pelle del t!o splendido corpo come se 5osse !na sto55a onde::iante.

-!lla t!a chioma pro5onda, da:li acri pro5!mi, mare odoroso e va:abondo, di 5l!tti a##!rri e br!ni,

come !n vascello che si sve:lia al vento del mattino, la mia anima so:nante s1appresta a !n cielo lontano.

I t!oi occhi, che n!lla rivelano di dolce o d1amaro, sono d!e :ioielli in c!i l1oro si !nisce al 5erro.

A vederti procedere ritmicamente, bella d1abbandono, ti si direbbe !n serpente che dan#a in cima a !n bastone.

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-otto il 5ardello della pi:ri#ia il t!o capo di 5anci!lla si dondola con la molle##a d1!n :iovane ele5ante.

* il t!o corpo si pie:a e s1all!n:a come !na bella nave che borde::ia e t!55a nell1ac?!a le s!e antenne.

!ale 5l!tto in:rossato dallo scio:liersi di :hiacciai :rondanti, ?!ando l1ac?!a della t!a bocca risale ai t!oi denti,

mi pare di bere !n vino di Boemia amaro e vittorioso, !n cielo li?!ido che semina di stelle il mio c!oreC

08 E ;,A CA('G,A@Torna all1indiceA

(icordi t! l1o::etto, anima mia, che vedemmo ?!el mattino d1estate cosi dolceG Alla svolta d1!n sentiero !n1in5ame caro:na sopra !n letto di sassi,

le :ambe all1aria, come !na 5emmina imp!dica, br!ciando e s!dando i s!oi veleni, spalancava, con nonc!ran#a e cinismo, il s!o ventre pieno d1esala#ioni.

Il sole darde::iava s! ?!el marci!me come volendolo c!ocere interamente, rendendo cent!plicato alla ,at!ra ?!anto essa aveva insieme mischiatoB

e il cielo contemplava la carcassa s!perba sbocciare come !n 5iore. Il p!##o era tale che t! 5osti per venir meno s!ll1erba.

Le mosche ron#avano s!l ventre p!trido donde !scivano neri batta:lioni di larve colanti come !n li?!ame denso l!n:o :li stracci della carne.

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T!tto discendeva e risaliva come !n1onda, o si slanciava br!licando: si sarebbe detto che il corpo :on5io d1!n v!oto so55io, vivesse moltiplicandosi.

* t!tto esalava !na strana m!sica, simile all1ac?!a corrente o al vento, o al :rano che il va:liatore con ritmico movimento a:ita e vol:e nel va:lio.

Le 5orme si cancellavano rid!cendosi a p!ro so:no: schi##o, lento a compiersi, s!lla tela @dimenticataA che l1artista cond!rra a termine a memoria.

)ietro le rocce !na ca:na in?!ieta ci :!ardava con occhio o55eso, spiando il momento in c!i riprendere allo scheletro il brano abbandonato.

D *pp!re t! sarai simile a ?!ell1immondi#ia, a ?!ell1orribile peste, stella de:li occhi miei, sole della mia nat!ra, mia passione, mio an:eloC

-i, t!, re:ina delle :ra#ie, sarai tale dopo l1estremo sacramento, allora che, sotto l1erba e i 5iori :rassi, andrai a marcire 5ra le ossa.

Allora, o bella, dillo, ai vermi che ti man:eranno di baci, che io ho conservato la 5orma e l1essen#a divina di t!tti i miei decomposti amori.

$% E )* .('&;,)I- CLA+A<@ITornaall1indiceA

Imploro pieta da Te, l1!nica che io ami, dal 5ondo dell1anima in c!i e cad!to il mio c!ore. * !n !niverso tristissimo, dall1ori##onte pl!mbeo, e vi si m!ovono, la notte, l1orrore e la bestemmiaB

!n sole privo di calore si libra sopra per sei mesi, :li altri se la notte copre la terraB e !n paese pi! n!do della terra polare: ne bestie, ne r!scelli, ne verde di boschiC

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,on v1e orrore al mondo che sorpassi la 5redda cr!delta di ?!esto sole di :hiaccio e di ?!esta immensa notte simile al vecchio CaosB

io invidio la sorte dei pi! vili animali, che possono inabissarsi in !no st!pido sonno, tanto lentamente si dipana la matassa del tempo.

$/ E IL <A+.I('@Torna all1indiceA

' t!, che come !n coltello sei penetrata nel mio c!ore :emente: o t!, che come !n branco di demoni, venisti, 5olle e ornatissima,

a 5are del mio spirito !miliato il t!o letto e il t!o re:no D in5ame c!i sono le:ato come il 5or#ato alla catena,

come il :iocatore testardo al :ioco, come l1!bbriaco alla botti:lia, come i vermi alla caro:na D maledetta, sii t! maledettaC

>o chiesto alla veloce lama di 5armi ricon?!istare la liberta, ho detto al per5ido veleno di venire in soccorso della mia vi:liaccheria.

Ahime, che il veleno e la lama m1hanno disde:nato, e m1hanno detto: FT! non sei de:no di venir sottratto alla t!a maledetta schiavit!,

imbecilleC -e i nostri s5or#i ti liberassero, i t!oi baci ris!sciterebbero il cadavere del t!o vampiro.H

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$0 @Tornaa ll1ni diceA

;na notte che :iacevo presso !n1orribile *brea, come !n cadavere disteso presso !n cadavere, mi diedi a pensare, vicino a ?!el corpo vend!to, alla malinconica belle##a di c!i il mio desiderio si priva.

+i 5i:!ravo la s!a nativa maesta, il s!o s:!ardo armato insieme di 5or#a e di :ra#ia, i capelli che le 5anno !n casco pro5!mato e il c!i ricordo in me riaccende l1amore.

Avrei con ardore baciato il t!o nobile corpo e passato il tesoro di pro5onde care##e dai t!oi 5reschi piedi alle t!e trecce nere,

se, ?!alche sera, o re:ina cr!dele, con !n pianto otten!to sen#a s5or#o t! potessi solamente o55!scare lo splendore delle t!e 5redde p!pille.

$$ E (I+'(-' .'-T;+'@Torna all1indiceA

!ando t! dormirai, mia bella tenebrosa, al 5ondo d1!n sepolcro in marmo nero e non avrai pi! per alcova e castello che !na tomba stillante e !na cava 5ossaB

?!ando la pietra, opprimendo il t!o petto impa!rito e i t!oi 5ianchi che ammorbidisce !na dolce pi:ri#ia, impedira al t!o c!ore di battere e di volere, e ai t!oi piedi di correre l1avvent!ra,

la tomba, con5idente del mio so:no in5inito @perche essa comprendera sempre il poetaA, d!rante ?!elle l!n:he notti insonni,

ti dira: FChe ti serve, corti:iana malri!scita, di non aver conosci!to ?!ello che i morti pian:onoGH. D * il

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verme rodera la t!a pelle come !n rimorso.

$2 E IL GATT'@Tornaall1indiceA

<ieni, mio bel :atto, s!l mio c!ore innamoratoB ritira le !n:hie nelle #ampe, lasciami spro5ondare nei t!oi occhi in c!i l1a:ata si mescola al metallo.

!ando le mie dita care##ano a piacere la t!a testa e il t!o dorso elastico e la mia mano s1inebria del piacere di palpare il t!o corpo elettri##ato,

vedo in ispirito la mia donna. Il s!o s:!ardo, pro5ondo e 5reddo come il t!o, amabile bestia, ta:lia e 5ende simile a !n dardo, e dai piedi alla testa

!n1aria sottile, !n temibile pro5!mo onde::iano intorno al s!o corpo br!no.

$3 E );*LL;+@Torna all1indiceA

)!e :!errieri sono corsi l1!no contro l1altro, le loro armi hanno insan:!inato e ill!minato l1aria. colpi, ?!ei ticchettii sono :li schiama##i d1!na :iovent! in preda a !n amore che pian:e.

!ei

Le spade sono spe##ate come la nostra :iovine##a, o cara. +a i denti, le !n:hie app!ntite vendicheranno presto la lama traditrice. ' 5!rore di c!ori mat!ri !lcerati dall1amoreC

I nostri eroi, strin:endosi 5!riosamente, sono precipitati nel b!rrone in5estato dai :attopardi e dalle lon#e, e la loro pelle 5iorira i roveti aridi.

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!ell1abisso e l1in5erno, popolato dai nostri amici. (otoliamoci sen#a rimorsi, ama##one in!mana, al 5ine di eternare l1ardore del nostro odio.

$4 E IL BALC',*@Tornaall1indiceA

' madre dei ricordi, amante delle amanti, o t! che assommi t!tti i miei piaceri, t!tti i miei doveri. (icorderai la belle##a delle care##e, la dolce##a del 5ocolare, l1incanto delle sere, madre dei ricordi, amante delle amantiG

Le sere ill!minate dall1ardore dei ti##oni e le sere al balcone, velate da vapori rosa. Come il t!o seno m1era dolce, il t!o c!ore 5raternoC ,oi abbiamo pron!nciato spesso imperit!re parole, le sere ill!minate dall1ardore dei ti##oni.

Come sono belli i soli nelle calde sere, come lo spa#io e pro5ondo, il c!ore possenteC C!rvandomi s! di te, re:ina 5ra t!tte le adorate, credevo respirare il pro5!mo del t!o san:!e. Come sono belli i soli nelle calde sereC

La notte s1ispessiva come !n m!ro, i miei occhi indovinavano al b!io le t!e p!pille e io bevevo il t!o respiro, o dolce##a mia, mio veleno, mentre i t!oi piedi s1addormentavano nelle mie mani 5raterne. La notte s1ispessiva come !n m!ro.

Conosco l1arte di evocare :li istanti 5elici: cosi rividi il mio passato, acc!cciato 5ra i t!oi :inocchi. .erche cercare la t!a lan:!ida belle##a 5!ori del t!o caro corpo e del t!o c!ore cosi dolceG Conosco l1arte di evocare :li istanti 5elici.

Gi!ramenti, pro5!mi, baci sen#a 5ine rinasceranno da !n abisso interdetto alle nostre sonde cosi come risal:ono al cielo i soli, rinvi:oriti, dopo essersi lavati nel pro5ondo dei mari. ' :i!ramenti, pro5!mi, baci sen#a 5ineC

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$6 E L1I,)*+',IAT'@Torna all1indiceA

Il sole s1e velato. Come l!i, L!na della mia vita, copriti d1ombraB dormi o 5!ma a t!o piacereB sii m!ta, sc!ra in volto, t!55ati nell1abisso della noia.

T1amo cosi come seiC * p!re, se o::i v!oi, come !n astro eclissato che esce dalla penombra, pavone::iarti la dove re:na la &ollia, 5allo. Gra#ioso p!:nale, esci dalla t!a :!aina.

Accendi la p!pilla alla 5iamma dei candelabri e accendi la brama nello s:!ardo della :ente pi! ro##a. T!tto di te mi da !n piacere morboso e irre?!ietoB

sii cio che t! v!oi, notte nera come rossa a!rora. ,on ho !na sola 5ibra del mio corpo tremante che non :ridi:' diletto Bel#eb!, io ti adorCo

$7 E ;, &A,TA-+A@Tornaa ll1indiceA

JI E Le tenebre

,ei sotterranei d1insondabile triste##a dove il )estino m1ha rele:ato e in c!i mai p!o penetrare ra::io rosa e :aioB in c!i, t!tto solo con la ,otte, scontrosa ospite,

sto come !n pittore che !n )io ironico condanna a dipin:ere, ahime, nelle tenebreB e dove, c!oco dai 5!nebri appetiti, 5accio bollire e man:io il mio c!ore,

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a momenti brilla all!n:andosi, e distendendosi, !n 5antasma di :ra#ia e di splendore. Alla s!a so:nante andat!ra, ?!ando ra::i!n:e la s!a totale estensione, riconosco la mia bella visitatrice: e Lei, nera e t!ttavia l!minosa.

JII E Il pro5!mo

Lettore, hai t! ?!alche volta respirato, con ebbre##a e sottile :hiottoneria, il :ranello d1incenso che riempie !na chiesa o l1antico m!schio d1!n sacchettoG

Incanto pro5ondo, ma:ico, del ?!ale il passato tornato a vivere ci inebria nel presenteC Cosi l1amante co:lie s!l corpo amato il 5iore s?!isito del ricordo.

)ei s!oi capelli elastici e :revi, vivente c!scinetto, incensiere d1alcova, saliva !n sentore selva::io e 5!lvo,

e da:li abiti, 5ossero di m!ssola o di vell!to @t!tti impre:nati della s!a :iovine##a p!raA si spri:ionava !n pro5!mo di pelliccia.

JIII E La cornice

Come !na bella cornice a::i!n:e al ?!adro, anche se sia opera d1!n 5amoso pennello, !n nonsoche di strano e d1incantato, isolandolo dall1immensa nat!ra,

cosi :ioielli, mobili, metalli, dorat!re s1adattavano mirabilmente alla s!a rara beltaB n!lla ne osc!rava il per5etto splendore, t!tto sembrava servirle di ornamento.

-i sarebbe detto, talvolta, ch1essa si credesse amata da o:ni cosa: a55ondava vol!tt!osamente la s!a n!dita

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nei baci della biancheria e del raso, e, lenta o br!sca, in o:ni movimento mostrava la :ra#ia in5antile della scimmia.

JI< E Il ritratto

+alattia e +orte 5anno cenere del 5!oco che per noi d!e arse. )i ?!ei :randi occhi cosi 5ervidi, cosi teneri, di ?!ella bocca in c!i il mio c!ore anne:o,

di ?!ei baci possenti come !n balsamo, di ?!ei moti pi! vivi che ra::i, cosa restaG Terribile, anima miaC ,!ll1altro che lo schi##o sbiadito, a matite di tre colori,

che, come me m!ore in solit!dine e che il Tempo, ve:liardo in:i!rioso, o:ni :iorno str!scia con la s!a ala r!vida...

,ero assassino della <ita e dell1Arte, t! non !cciderai mai nella mia memoria colei che 5! per me :loria e :ioia.

$8 @Torna all1indiceA

Ti dono ?!esti versi, perche se !n :iorno il mio nome approdera 5elicemente alle epoche lontane e 5ara so:nare ?!alche sera i cervelli de:li !omini, vascello assecondato da !n :ran vento,

il ricordo di te, pari alle va:he 5avole, a55atichi il lettore come !n timpano, e resti appeso come !n 5raterno e mistico anello alle mie rime altereB

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essere maledetto c!i, da:li abissi pro5ondi sino al pi! alto dei cieli, n!lla all1in5!ori di me rispondeC ' t!, che come !n1ombra dall1e55imera orma,

calpesti con piede le::ero e s:!ardo sereno :li st!pidi mortali che t1hanno :i!dicato amara, stat!a da:li occhi metallici, :rande an:elo dalla bron#ea 5ronteC

2% E -*+.*( *A)*+@Torna all1indiceA

F)i dove vieneH dicevi F?!esta strana triste##a che sale come il mare s!lla roccia nera e n!daGH D !ando il nostro c!ore ha 5atto la s!a vendemmia, vivere non e che male. * !n se:reto noto a t!tti,

!n dolore semplice, sen#a misteri e, come la t!a :ioia, a t!tti mani5esto. Cessa d!n?!e, bella c!riosa, d1inda:are. * se p!re la t!a voce e dolce, taciC

Taci, i:norante, anima perennamente in estasi, bocca dal riso in5antileC Assai pi! che la <ita ci tiene la +orte con i s!oi le:ami sottili.

Lascia, lascia il mio c!ore inebriarsi dm1!enna#o:na , t!55arsi nei t!oi be:li occhi come in !n so:no e a l!n:o sonnecchiare all1ombra dei t!oi ci:li.

2/ E T;TTA I,T*(A@Torna all1ni diceA

Il )emonio e ven!to a trovarmi, ?!esta mattina, lass! in alto, nella mia cameraB e con l1inten#ione di co:liermi in 5allo mi ha detto: F<orrei sapere ?!al e la cosa pi! dolce,

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5ra t!tte ?!elle che 5anno il s!o incanto, 5ra le parti nere o rosa che 5ormano il s!o corpo a55ascinante.H

* t!, Anima mia, rispondesti all1Aborrito: F.oi che in Lei t!tto e dittamo, che cosa pre5erireG

)acche t!tto mi rapisce, i:noro se ?!alcosa mi sed!ce ma::iormente. *lla abba:lia come l1A!rora, consola come la ,otte,

* l1armonia che :overna il s!o bel corpo e troppo s?!isita perche !n1analisi impotente ne annoti i tanti accordi.

' mistica metamor5osi di t!tti i miei sensi 5!si in !noC Il s!o 5iato e m!sica, la s!a voce pro5!moCH

20 @Torna all1indiceA

Che dirai ?!esta sera, povera anima solitaria, che dirai, c!ore mio, c!ore :ia vi##o, alla pi! bella, alla pi! b!ona, alla pi! cara, il c!i s:!ardo divino t1ha all1improvviso 5atto ri5iorireG

D A cantare le s!e lodi impe:neremo t!tto il nostro or:o:lio: n!lla e:!a:lia la dolce##a della s!a a!toritaB la s!a carne spirit!ale ha il pro5!mo de:li An:eli, il s!o occhio ci veste di splendore.

-ia nella notte e nella solit!dine che nella strada e 5ra la 5olla il s!o 5antasma dan#a nell1aria come !na 5iaccola.

A volte parla, dice: F-ono bella e ordino che per amor mio t! non ami che il Bello. -ono insieme l1An:elo c!stode, la +!sa e la +adonna.H

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2$ E LA &IACC'LA <I<*,T*@Tornaall1indiceA

Avan#ano davanti a me ?!esti 'cchi pieni di l!ce, che !n an:elo sapiente ha ma:neti##atoB avan#ano ?!esti divini 5ratelli a me a55ratellati, m!ovendo nei miei occhi i loro 5!ochi di diamante.

G!idano i miei passi s!lla strada del bello, salvandomi da o:ni trappola e da o:ni :rave peccatoB sono miei servi e io sono loro schiavo: t!tto il mio essere obbedisce a ?!esta viva 5iaccola.

Be:li occhi, voi brillate della mistica l!ce dei ceri accesi in pieno :iorno: il sole arrossa ma non spe:ne la loro 5iamma 5antastica.

*ssi celebrano la +orte, voi cantate il (isve:lio, voi procedete cantando il risve:lio dell1anima mia, astri di c!i ness!n sole p!o abba:liare la 5iamma

22 E (*<*(-IBILITA@Torna all1indiceA

An:elo pieno di :aie##a, conosci t! l1an:oscia, la ver:o:na, i rimorsi, i sin:hio##i, i 5astidi e i va:hi terrori di ?!elle orrende notti che comprimono il c!ore come si spie:a##a !na cartaG An:elo pieno di :aie##a, conosci t! l1an:osciaG

An:elo pieno di bonta, conosci t! l1odio, i p!:ni serrati nell1ombra e le la:rime di 5iele D ?!ando la <endetta s!ona il s!o in5ernale richiamo e si 5a :!ida delle nostre virt!G An:elo pieno di bonta, conosci t! l1odioG

An:elo pieno di sal!te, conosci t! le &ebbri che l!n:o i :randi m!ri dell1ospi#io sbiadito, come de:li esiliati, vanno, con piede strascicato, cercando il sole raro e m!ovendo le labbraG An:elo pieno di sal!te, conosci t! le &ebbriG

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An:elo pieno di belle##a, conosci t! le r!:he, e la pa!ra d1invecchiare e il tormento orribile di le::ere l1orrore se:reto della devo#ione ne:li occhi ove a l!n:o bevvero i nostri avidi occhiG An:elo pieno di belle##a, conosci t! le r!:heG

An:elo pieno di 5elicita, di :ioia e di l!ce, si dice che )avide morente chiedesse :!ari:ione ai pro5!mi del t!o corpo incantato... +a da te non imploro che pre:hiere, an:elo pieno di 5elicita, di :ioia e di l!ce.

23 E C',&*--I',*@Torna all1indiceA

;na volta, !na sola, dolce e amabile donna, il t!o braccio levi:ato s1appo::io al mio @s!l 5ondo tenebroso dell1anima il ricordo non e impalliditoAB

era tardi, la l!na si a55acciava come !na meda:lia n!ova e la solennita della notte scorreva come !n 5i!me s! .ari:i addormentata.

L!n:o le case, dietro i portoni, :atti avan#avano 5!rtivi, l1occhio vi:ile, opp!re, come ombre amate, ci accompa:navano lentamente.

)1!n tratto, nella libera intimita 5iorita sotto il pallido chiarore, da te, ricco e sonoro str!mento in c!i non vibra che radiosa :aie##a,

da te, chiara e alle:ra come !na 5an5ara nel mattino scintillante, s5!::i !na notte lamentosa e bi##arra, vacillando

come !na bambina meschina, orribile, c!pa, immonda, di c!i la 5ami:lia arrossisce rinchi!dendola a l!n:o in !na cantina, per nasconderla alla :ente.

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.overo an:elo, cosi s!onava la t!a strid!la nota: F,!lla v1e di certo ?!a::i!, e per ?!anto con c!ra s1imbelletti, sempre si tradisce l1e:oismo !mano.

* d!ro essere !na donna bella, banale la 5atica della 5redda e 5olle ballerina che si pavone::ia in !n sorriso stereotipatoB

e sciocco trava:lio costr!ire s!i c!ori: t!tto crolla, amore e belle##a, sino a che l1'blio non li b!tta nella s!a :erla per renderli all1*ternitaCH

-ovente ho rievocato ?!ella l!na incantata, ?!el silen#io e lan:!ore, e l1orribile con5iden#a s!ss!rratami al con5essionale del c!ore.

24 E L1ALBA -.I(IT;AL*@Tornaall1indiceA

!ando per i libertini l1alba bianca e vermi:lia si associa all1Ideale tormentoso, !n mistero vendicatore risve:lia l1an:elo assopito nel br!to.

.er l1!omo tormentato che so:na ancora e che so55re, dai Cieli spirit!ali l1irra::i!n:ibile a##!rro s1apre e spro5onda con l1attrattiva dell1abisso. Cosi, amata )ea, *ssere l!minoso e p!ro,

il ricordo di te, pi! chiaro, roseo, incantevole, ai miei occhi in:randiti volte::ia sen#a posa s!i relitti 5!mosi di st!pide or:e.

Il sole ha osc!rato la 5iamma delle candele: e, sempre vittorioso, il s!o 5antasma assomi:lia, anima splendente, al sole immortale.

26 E A(+',IA )*LLA -*(A@Torna all1indiceA

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*cco venire il tempo che vibrando s!llo stelo o:ni 5iore svapora come !n incensiereB i s!oni e i pro5!mi volte::iano nell1aria della seraB val#er malinconico e lan:!ida verti:ine.

':ni 5iore svapora come !n incensiereB il violino 5reme come !n c!ore stra#iatoB val#er malinconico, lan:!ida verti:ineC Il cielo e triste e bello come !n :rande altare.

Il violino 5reme come !n c!ore stra#iato, !n c!ore tenero che odia il n!lla vasto e neroC Il cielo e triste e bello come !n :rande altareB il sole anne:a nel s!o san:!e che si ra::r!ma.

;n c!ore tenero che odia il n!lla vasto e nero racco:lie o:ni vesti:io del l!minoso passatoC Il sole s1e anne:ato nel s!o san:!e che si ra::r!ma, il t!o ricordo in me ril!ce come !n ostensorio.

27 E LA &IALA@Torna all1indiceA

<i sono pro5!mi ac!ti per i ?!ali o:ni materia e porosa: si direbbe che attraversino il vetro. Aprendo !n piccolo co5ano ven!to dall1'riente, la c!i serrat!ra :eme e stride e :rida,

o, in !na casa deserta, ?!alche armadio pieno dell1acre odore del tempo, nero e polveroso, a volte si trova !na vecchia, memore 5iala, da c!i esce t!tta viva !n1anima che ritorna.

+ille pensieri assopiti, 5!nebri crisalidi, 5rementi dolcemente nella :reve osc!rita, liberano l1ala e prendono slancio, tin:endosi d1a##!rro, l!cendo di rosa, laminandosi d1oro.

*d ecco il ricordo inebriante volte::iare nell1aria t!rbata, ecco :li occhi chi!dersi, la <erti:ine

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impadronirsi dell1anima scon5itta e spin:erla a d!e mani verso !n abisso osc!rato da miasmi !mani

e atterrarla in riva a !n abisso secolare in c!i, come La##aro che si straccia il s!dario, si m!ove, sve:liandosi, il cadavere spettrale d1!n vecchio amore irrancidito, a55ascinante e sepolcrale.

Cosi, ?!ando saro perd!to nella memoria de:li !omini, b!ttato, vecchia 5iala desolata, polverosa, s!dicia, abietta, vischiosa e incrinata, nell1an:olo d1!n sinistro armadio,

saro allora, amabile pestilen#a, la t!a baraC Testimone della t!a 5or#a e vir!len#a, caro veleno preparato da:li an:eli, li?!ore che mi rodi, o t!, vita e morte del mio c!ore.

28 E IL <*L*,'@Torna all1indiceA

Il vino sa rivestire il pi! sordido t!:!rio d1!n l!sso miracoloso e innal#a portici 5avolosi nell1oro del s!o rosso vapore, come !n tramonto in !n cielo ann!volato.

L1oppio in:randisce le cose che :ia non hanno limite, all!n:a l1in5inito, appro5ondisce il tempo, scava nella vol!tta e riempie l1anima al di la delle s!e capacita di neri e c!pi piaceri.

+a t!tto cio non vale il veleno che s:or:a dai t!oi occhi, dai t!oi occhi verdi, la:hi in c!i la mia anima trema specchiandovisi rovesciata... I miei so:ni accorrono a dissetarsi a ?!e:li amari abissi.

T!tto ?!esto non vale il terribile prodi:io della t!a saliva che morde, che spro5onda nell1oblio la mia anima sen#a rimorso, e trasportando la verti:ine, la rotola estinta alle rive della morteC

3% E CI*L' T;(BAT'@Torna all1indiceA

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-i direbbe che il t!o s:!ardo e coperto di vaporiB il t!o occhio misterioso @a##!rro, :ri:io o verdeGA ora tenero ora so:nante o cr!dele, ri5lette l1indolen#a e il pallore del cielo.

(icordi i :iorni bianchi, tiepidi, velati, che sciol:ono in la:rime i c!ori stre:ati, ?!ando, presi da !n male sconosci!to che li torce, i nervi troppo sve:li si 5an :ioco dello spirito assopitoG

T! somi:li ?!alche volta a:li splendidi ori##onti che accendono i soli delle sta:ioni br!mose... * come risplendi, !mido paesa::io in5iammato dai ra::i cadenti da !n cielo t!rbatoC

' donna a55ascinante, o climi sed!centiC Adorero anche la t!a neve e le vostre brine, e sapro ricavare dall1implacabile inverno piaceri pi! ac!ti del :hiaccio e del 5erroG

3/ E IL GATT'@Torna alli1ndiceA

JI

,el mio cervello passe::ia come se 5osse in casa s!a !n bel :atto: 5orte, dolce e :ra#ioso. -e mia:ola lo si sente appena,

tanto il s!o timbro e tenero e discretoB ma se la s!a voce si allar:a o inc!pisce essa diviene ricca e pro5onda. -ta in ?!esto il s!o incanto e il s!o se:reto.

La voce, che stilla e s:occia nel mio intimo pi! tenebroso, mi riempie come verso !n ritmato e mi ralle:ra come !n 5iltro.

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Addorme i miei mali pi! cr!deli, contiene t!tte le estasiB per dire le pi! l!n:he 5rasi non ha biso:no di parole.

,on v1e archetto che morda s!l mio c!ore, str!mento per5etto, o 5accia pi! re:almente cantare la s!a corda pi! vibrante,

della t!a voce, :atto misterioso, :atto strano e sera5ico, in c!i t!tto, come in !n an:elo, e sottile e armonioso.

JII

)al s!o pelame biondo e br!no esce !n pro5!mo cosi dolce che !na sera, per averlo care##ato !na volta, !na sola, ne 5!i t!tto impre:nato.

* il :enio 5amiliare del l!o:o: :i!dica, presiede e ispira o:ni cosa nel s!o re:no. * 5orse !na 5ata, 5orse !n dioG

!ando i miei occhi, tirati come da !na calamita, si vol:ono docilmente verso ?!esto :atto che amo @e :!ardo dentro me stessoA,

con st!pore vedo il 5!oco delle s!e p!pille pallide, chiare lanterne, opali viventi, che mi contemplano 5issamente.

30 E LA B*LLA ,A<*@Torna all1indiceA

<o:lio raccontarti, o molle incantatrice, le belle##e diverse che ornano la t!a :iovent!B vo:lio dipin:ere per te la t!a belle##a, in c!i l1in5an#ia s1allea alla mat!rita.

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!ando vai spa##ando l1aria con la t!a lar:a :onna, sembri !na bella nave che prende il lar:o, carica di tele, e il s!o r!llio se:!e !n ritmo pi:ro, dolce e lento.

-!l t!o collo ampio e tondo e s!lle t!e spalle piene il t!o capo si pavone::ia con strane :ra#ie, e t! avan#i per la t!a strada con aria placida e trion5ante, maestosa 5anci!lla.

<o:lio raccontarti, o molle incantatrice, le belle##e diverse che ornano la t!a :iovent!B vo:lio dipin:ere per te la t!a belle##a, in c!i l1in5an#ia s1allea alla mat!rita.

Il t!o seno che avan#a e che spin:e la seta, il t!o seno trion5ante e !n bell1armadio i c!i pannelli c!rvi e l!minosi come sc!di mandano lampiB

sc!di provocanti, armati di p!nte rosaC Armadio dai dolci se:reti, pieno di cose b!one, di vini, di pro5!mi, di li?!ori, delirio di cervelli e di c!oriC

!ando vai spa##ando l1aria con la t!a lar:a :onna, sembri !na bella nave che prende il lar:o, carica di tela, e il s!o r!llio se:!e !n ritmo pi:ro, dolce e lento.

Le t!e nobili :ambe, sotto i volani che sempre respin:ono, tormentano i desideri osc!ri e li provocano, simili a d!e stre:he che 5anno :irare !n 5iltro nero in !n vaso pro5ondo.

Le t!e braccia, che si prenderebbero :ioco di ercoli precoci sono, solidi em!li dei l!cidi boa, 5atte per serrare ostinatamente D come a volerlo imprimere nel t!o c!ore D il t!o amante.

-!l t!o collo ampio e tondo, s!lle t!e spalle piene, il t!o capo si pavone::ia con strane :ra#ie, e t! avan#i per la t!a strada con aria placida e trion5ante, maestosa 5anci!lla.

3$ E I,<IT' AL <IAGGI'@Torna all1indiceA

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+ia 5anci!lla e sorella, pensa come sarebbe bello vivere insieme la::i!. Amarsi sen#a 5ine, amarsi e morire nel paese che ti assomi:liaC Gli !midi soli di ?!ei cieli t!rbati hanno per il mio spirito l1incanto misterioso dei t!oi occhi traditori splendenti tra le la:rime.

La::i! t!tto e ordine, belle##a, l!sso, calma e vol!tta.

+obili l!centi, levi:ati da:li anni, decorerebbero la nostra stan#aB i 5iori pi! rari, mischianti i loro pro5!mi ai va:hi sentori dell1ambra, i ricchi so55itti, :li specchi pro5ondi, lo splendore orientale, t!tto parlerebbe in se:reto all1anima la s!a dolce lin:!a natia.

La::i! t!tto e ordine, belle##a, l!sso, calma e vol!tta.

G!arda s!i canali dormire vascelli dall1!more va:abondo: e per assecondare il t!o minimo desiderio che ven:ono di capo al mondo. D I soli declinanti rivestono i campi, i canali, l1intera citta, di :iacinto e d1oroB il mondo s1addormenta in !na calda l!ce.

La::i! t!tto e ordine, belle##a, l!sso, calma e vol!tta.

32 E L1I((*.A(ABIL*@Torna al1indiceA

.ossiamo so55ocare il vecchio, il l!n:o (imorso, che vive, si a:ita e si contorce, n!trendosi di noi come il verme dei morti, come il br!co della ?!erciaG .ossiamo so55ocare l1implacabile rimorsoG

In ?!ale 5iltro, in ?!ale vino, in ?!ale tisana a55o:heremo ?!esto vecchio nemico, distr!ttore e :hiotto come la corti:iana, pa#iente come la 5ormicaG D In ?!ale 5iltroG D in ?!ale vinoG D in ?!ale tisanaG

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)illo, bella stre:a, oh, dillo, se lo sai, a ?!esto spirito carico d1an:oscia, e pari al moribondo schiacciato dai 5eriti, calciato dal cavallo: dillo, bella stre:a, oh, dillo, se lo sai,

a ?!esto a:oni##ante che :ia il l!po va 5i!tando e il corvo adocchia, a ?!esto soldato 5eritoB dillo, se deve disperare d1avere la s!a croce e la s!a tomba, ?!esto povero a:oni##ante che :ia il l!po va 5i!tando.

-i p!o ill!minare !n cielo nero e 5an:osoG -i possono lacerare tenebre pi! dense che la pece, sen#1alba ne tramonto, sen#a astri ne lampi 5!nereiG -i p!o ill!minare !n cielo nero e 5an:osoG

La -peran#a che brilla alle vetrate dell1Alber:o e spenta, morta per sempreC -en#a l!na e sen#a ra::i, oh trovare dove allo::iano i martiri d1!na strada sba:liataC Il )iavolo ha spento t!tto alle vetrate dell1Alber:oC

Adorabile stre:a, li ami t! i dannatiG )immi, conosci l1irremissibileG Conosci il (imorso dai dardi avvelenati c!i il nostro c!ore serve da bersa:lioG Adorabile stre:a, li ami t! i dannatiG

L1Irreparabile rode col dente maledetto il pietoso mon!mento della nostra anima e sovente ne attacca, simile alla termite, l1edi5icio alla base. L1Irreparabile rode col dente maledetto.

D >o visto ?!alche volta, in 5ondo a !n teatro da ?!attro soldi che !n1orchestra, sonora, in5iammava, !na 5ata accendere in !n cielo in5ernale !n1a!rora miracolosa. >o visto ?!alche volta, in 5ondo a !n teatro da ?!attro soldi, !n essere t!tto l!ce oro e velo abbattere l1enorme -atana: ma il mio c!ore, mai visitato dall1estasi, e !n teatro in c!i si attende sempre, sempre invano, l1*ssere dalle ali di velo.

33 E C',<*(-A9I',*@Torna all1indiceA

T! sei !n bel cielo d1a!t!nno, chiaro e rosaC +a la triste##a monta in me come il mare e lascia, ri5l!endo, s!l mio labbro corr!cciato, il ricordo cocente del s!o 5an:o amaro.

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D La t!a mano scivola invano s!l mio petto che si str!::eB cio che cerca, amica, e !n l!o:o devastato dall1!n:hia e dal dente 5eroce della donna. D ,on cercare pi! il mio c!ore: le belve l1hanno divorato.

Il mio c!ore e !n pala##o lordato dalla 5olla: ci si !bbriaca, ci si amma##a, ci si tira per i capelli. D ;n pro5!mo onde::ia attorno al t!o seno n!do.

' Belta, d!ra 5r!sta delle anime, t! lo v!oiC Con i t!oi occhi di 5!oco, splendenti come 5este, t! br!ci i brandelli che le belve han risparmiato.

34 E CA,T' )1A;T;,,'@Torna all1indiceA

JI

Ben presto a55onderemo nelle 5redde tenebreB addio, viva chiarita delle nostre troppo brevi estatiC -ento :ia cadere con dei l!:!bri colpi la le:na eche::iante s!l selciato dei cortili.

L1inverno rientra nel mio essereB collera, odio, brividi, orrore, d!ro e 5or#ato a55annoB e come il sole nell1in5erno polare, il mio c!ore non sara pi! che !na massa d!ra e :hiacciata.

Ascolto 5remendo ceppo s! ceppo cadere: il patibolo non manda !n1eco pi! sorda. Il mio spirito e come !na torre che soccombe sotto i colpi pesanti dell1in5aticabile ariete.

+i sembra, c!llato da ?!ei colpi monotoni, che in :ran 5retta, da ?!alche parte, si stia inchiodando !na bara. .er chiG Ieri era ancora estateB ed ecco, l1a!t!nno. !esto r!more misterioso s!ona per !na parten#a.

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JII

Amo la l!ce verdastra dei t!oi l!n:hi occhi, dolce belta, ma t!tto o::i m1e amaro e n!lla, ne il t!o amore, ne l1alcova, ne il caminetto compensano il sole darde::iante s!l mare.

+a p!re, amami, tenero c!ore, come !na madre, anche se sono in:rato e cattivoB amante o sorella, abbi l1e55imera dolce##a d1!n :lorioso a!t!nno o d1!n sole declinante.

Breve compitoC Attende, la tomba, avida. Ah, lascia che la 5ronte posata s!lle t!e :inocchia, :!sti, rimpian:endo la bianca, torrida estate, il ra::io :iallo e dolce della 5ine di sta:ione.

36 E A ;,A +A)',,A@Tornaa ll1indiceA

*x voto di :!sto spa:nolo

<o:lio innal#are per te, mia +adonna, mia amante, !n altare sotterraneo nel pro5ondo della mia dispera#ione, e scavare, nell1an:olo pi! nero del mio c!ore, 5!ori dal mondano desiderio e dall1occhio schernitore, !na nicchia smaltata d1oro e d1a##!rro ove t! possa er:erti, -tat!a piena di st!pore. Coi miei versi l!centi, intrecciati d1!n p!ro metallo, con sapien#a costellato di rime di cristallo, porro s!l t!o capo !na :rande coronaB e nella mia :elosia, o mortale +adonna, ti ta:liero !n +antello, di :!sto barbarico, ri:ido e pesante, 5oderato di sospetto: cosi che, come !na :aritta, chi!da le t!e :ra#ie. * non sara ornato di perle, ma di t!tte le mie la:rimeC La t!a <este sara il mio desiderio, 5remente, ond!lante, il mio desiderio che sale e scende, che si c!lla s!lle cime, si riposa nelle valli, e copre d1!n bacio t!tto il t!o corpo bianco e rosa. Ti 5aro, col mio (ispetto, delle belle -carpe di raso, !miliate dai t!oi piedi divini: impri:ionandoli in !na molle stretta, ne conserveranno l1impronta come !no stampo 5edeleG -e io non posso, mal:rado la mia arte dili:ente, 5arti s:abello d1!na L!na d1ar:ento, porro almeno il -erpente che mi morde i visceri sotto i t!oi piedi, a55inche t! calpesti e schernisca, (e:ina vittoriosa e 5econda di reden#ioni, ?!esto mostro :on5io di odio e di sp!ti. <edrai i miei .ensieri, disposti come i Ceri dinan#i all1altare 5iorito della (e:ina delle <er:ini, costellando di ri5lessi il so55itto dipinto in a##!rro, :!ardarti 5issamente con de:li occhi di 5!oco: e poi che t!tto in me ti ammira e ti ama, t!tto si 5ara Ben#oino, Incenso, 'libano, +irraB e sen#a posa verso di te, vetta bianca e nevosa, in <apori s1innal#era il mio -pirito tempestoso.

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In5ine, per completare la t!a 5i:!ra di +aria, e per mischiare amore e barbarie, nera <ol!tta, 5aro, boia pieno di rimorsi, dei sette .eccati capitali sette Coltelli ben a55ilati, e come !n :iocoliere insensibile, prendendo il pi! pro5ondo del t!o amore come bersa:lio, li piantero nel t!o C!ore ansimante, nel t!o C!ore sin:hio##ante, nel t!o C!ore r!scellante.

37 E CA,9',* )I .'+*(IGGI'@Torna all1indiceA

-ebbene le t!e sopracci:lia minacciose ti diano !n1aria strana, che non e certo ?!ella d1!n an:elo, o stre:a da:li occhi allettanti,

io t1adoro, o mia 5rivola, mia terribile passione, con t!tta la devo#ione del prete per il s!o idolo.

Il deserto e la 5oresta pro5!mano le t!e trecce :revi, il t!o capo ha :li atte::iamenti dell1eni:ma e del se:reto.

Il pro5!mo :ira s!lla t!a carne come intorno a !n incensiereB t! incanti come 5a la sera, nin5a calda e tenebrosa.

Ah, i 5iltri pi! 5orti non val:ono n!lla a para:one della t!a pi:ri#ia, e t! conosci la care##a che 5a rivivere morti.

I t!oi 5ianchi sono innamorati della t!a schiena e dei t!oi seni, e t! a55ascini i c!scini con le t!e pose lan:!ide.

!alche volta, per calmare la t!a ira misteriosa, t! distrib!isci con serieta il morso e il bacioB

t! mi stra#i, o mia br!na, con il t!o riso can#onatore e poi posi s!l mio !n occhio dolce come la l!na.

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-otto i t!oi scarpini di raso e i t!oi a55ascinanti piedi di seta, io depon:o la mia :rande :ioia, il mio :enio e il mio destino,

la mia anima, che t! hai sanato, o colore e l!ce, esplosione d1ardore nella mia nera -iberia.

38 E -I-I,A@Torna all1indiceA

Imma:inate )iana che percorre con !n corteo :alante i boschi e batte le macchie, petto e capelli al vento, ebbra di strepiti, s!perba, s5idando i pi! bravi cavalieriC

Avete visto Theroi:ne, innamorata di carne5icine, che incita all1assalto !na :ente scal#a, :!ance ed occhi di 5!oco, sostenendo la s!a parte e salendo, sciabola in p!:no, le scalinate re:aliG

Tale e -isinaC +a la dolce :!erriera ha l1animo tanto pietoso ?!anto 5eroce: il s!o cora::io, eccitato dalla polvere e dai tamb!ri,

sa abbassare le armi davanti ai s!pplici, e il s!o c!ore, devastato dalla 5iamma, ha sempre !na riserva di la:rime, per chi se ne mostra de:no.

4% E L')I )*LLA +IA &(A,C*-C@ATornaall1indiceA

Ti cantero s! n!ove corde, o piccolo novale che s!oni nella solit!dine del c!ore.

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-ii di serti t!tta ornata, o donna di deli#ie per c!i sono rimessi i peccatiC

Come da !n bene5ico Lete attin:ero baci da te, che sei attraversata da ma:nete.

!ando !na tempesta di vi#i t!rbava t!tti i sentieri apparisti t!, )ea, come stella sal!tare s!i na!5ra:i amari... <otero il c!ore ai t!oi altariC <asca colma di virt!, 5onte di eterna :iovine##a, rida voce ai labbri m!tiC !anto era s!dicio br!ciasti, ?!anto ro##o, levi:asti, ?!anto debole, rin5or#asti. ,ella 5ame mia taverna, nella notte mio l!me, :!idami sempre rettamente. A::i!n:i ora 5or#a a 5or#a, dolce ba:no odoroso di soavi pro5!miC -plendi attaccata ai miei lombi, o cora##a di castita intinta in sera5ica ac?!aB

vaso corr!sco di :emme, pane saporito, molle cibo, vino divino, &rancesca.

4/ E A ;,A -IG,'(A C(*'L@ATorna all1indiceA

>o conosci!to nella terra odorosa che il sole care##a, sotto !na volta di piante imporporate e di palmi#i da c!i piove s!:li occhi indolen#a, !na si:nora creola dalle :ra#ie i:note.

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Il s!o colorito e pallido e caldo: la br!na incantatrice m!ove il collo con aria nobilmente manierata, ella e :rande e svelta nell1incedere come !na cacciatrice, il s!o sorriso e tran?!illo, i s!oi occhi sono 5ermi.

-e vi portaste, o -i:nora, al vero paese della :loria, s!lle sponde della -enna o della verde Loira, bella de:na d1ornare :li antichi castelli,

5areste, al riparo di ombrosi ri5!:i, nascere mille sonetti nel c!ore dei poeti, che i vostri occhi renderebbero pi! schiavi dei vostri ne:ri.

40 E +'*-TA *T *((AB;,)A@Torna alli1ndiceA

)immi, talvolta il t!o c!ore 5!::e via, A:ata, lontano dal nero oceano dell1immonda citta, verso !n oceano diverso, splendente di l!ce, a##!rro, chiaro, pro5ondo come la ver:initaG )immi, talvolta il t!o c!ore 5!::e via, A:ataG

Il mare, il vasto mare consola le nostre 5aticheC !ale demonio ha dotato il mare D dal ra!co canto che accompa:na l1or:ano immenso dei venti rimbombanti D di ?!esta capacita s!blime d1addormentarciG Il mare, il vasto mare consola le nostre 5aticheC

.ortami via, va:one, e t! rapiscimi, o naveC LontanoC LontanoC !i il 5an:o e impastato dalle nostre la:rimeC * vero che ?!alche volta il triste c!ore di A:ata dice: F<ia, dai rimorsi, dai delitti, dalle so55eren#e, portami via, va:one, e t! rapiscimi, o naveHG

Come mi sei lontano, paradiso pro5!mato, dove sotto !n chiaro cielo t!tto e amore e :ioia, e t!tto cio che si ama e de:no d1essere amato, e nella p!ra vol!tta il c!ore si spro5ondaC Come mi sei lontano, paradiso pro5!matoC

+a il verde paradiso de:li amori in5antili, le corse, le can#oni, i baci, i ma##etti, i violini vibranti dietro le colline, le brocche di vino, la sera, nei boschi D ma il verde paradiso de:li amori in5antili,

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l1innocente paradiso di piaceri 5!rtivi, e :ia 5orse pi! lontano dell1India e della CinaG -i potra ricordarlo con :rida lamentose, e rianimarlo con !na voce ar:entina, l1innocente paradiso di piaceri 5!rtiviG

4$ E L' -.*TT('@Torna all1indiceA

Come :li an:eli dall1occhio 5!lvo tornero nella t!a alcova e scivolero silen#ioso verso di te con le ombre della notteB

e ti daro, o mia br!na, baci 5reddi come la l!na e ti daro le care##e del serpente che striscia attorno alla 5ossa.

,el mattino livido troverai il mio posto v!oto e 5reddo sino a sera.

Come altri con la tenere##a, io vo:lio re:nare s!lla t!a :iovine##a e la t!a vita con il terrore.

42 E -',*TT' )1A;T;,,'@Torna all1indiceA

+i dicono i t!oi occhi chiari come il cristallo: F !al e che consideri il mio ma::ior merito, o bi##arro amanteGH -ii :ra#iosa, taciC Il mio c!ore, irritato da o:ni cosa tranne che dal candore dell1antico animale,

non v!ole rivelarti, c!llatrice la c!i mano invita a l!n:hi sonni, ne il s!o se:reto in5ernale ne la s!a nera le::enda, scritta con la 5iamma. 'dio la passione, lo spirito mi stra#iaC

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'h, amiamoci teneramente. L1amore dalla s!a :aritta, tende tenebrosamente il s!o arco 5atale. Conosce ben a 5ondo :li str!menti della s!a vecchia armeria:

&ollia, orrore, delitto. .allida mar:herita, non sei t! 5orse, come me, simile a !n sole a!t!nnaleG ' mia bianca, 5redda +ar:heritaC

43 E T(I-T*99A )*LLA L;,A@Tornaa ll1indiceA

!esta sera la l!na so:na pi! lan:!idamenteB come !na bella donna che s! tanti c!scini con mano distratta e le::era prima d1addormirsi care##a il contorno dei seni, e s!l dorso l!cido di molli valan:he, morente, si abbandona a l!n:hi smarrimenti, :irando :li occhi s!lle visioni bianche che sal:ono nell1a##!rro come 5iori in boccio.

!ando, nel s!o lan:!ore o#ioso, ella lascia cadere s! ?!esta terra !na la:rima 5!rtiva, !n pio poeta, odiatore del sonno,

acco:lie nel cavo della mano ?!esta pallida la:rima dai ri5lessi iridati come !n 5rammento d1opale, e la nasconde nel s!o c!ore a:li s:!ardi del sole.

44 E I GATTI@Torna all1indiceA

I 5ervidi innamorati e :li a!steri dotti amano !:!almente nella loro eta mat!ra, i :atti possenti e dolci, or:o:lio della casa, come loro 5reddolosi e sedentari.

Amici della scien#a e della vol!tta, ricercano il silen#io e l1orrore delle tenebreB l1*rebo li avrebbe presi per 5!nebri corsieri se mai avesse pot!to pie:are al serva::io la loro 5iere##a.

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.rendono, meditando, i nobili atte::iamenti delle :randi s5in:i all!n:ate in 5ondo a solit!dini, che sembrano addormirsi in !n so:no sen#a 5ineB

le loro reni 5econde sono piene di ma:iche scintille e di 5rammenti a!reiB come sabbia 5ine scintillano va:amente le loro p!pille mistiche.

46 E I G;&I@Torna all1indiceA

-otto i neri tassi che li riparano stanno allineati i :!5i come dei stranieri, e darde::iano all1intorno il loro occhio rosso. +editano.

-taranno sen#a m!oversi sino all1ora malinconica in c!i, spin:endo via il sole obli?!o, le tenebre re:neranno.

La loro posa inse:na al sa::io che biso:na in ?!esto nostro mondo :!ardarsi dal t!m!lto e dal movimentoB

l1!omo, inebriato da !n1ombra che passa, porta s! di se il casti:o del s!o aver vol!to m!tare.

47 E LA .I.A@Torna all1indiceA

-ono la pipa d1!n a!tore. -1indovina, a :!ardare la mia 5accia d1Abissinia o di Ca5ra, che il mio padrone e !n :ran 5!matore.

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!and1e carico di dolori io 5!mo come la capann!ccia in c!i si prepara il pasto pel ritorno dell1aratore.

-trin:o e c!llo la s!a anima nella rete a##!rra e mobile che sale dalla mia bocca di 5!oco

e svol:o !n dittamo potente che incanta il s!o c!ore e :!arisce le pene del s!o spirito.

48 E LA +;-ICA@Torna all1indiceA

-pesso la m!sica mi porta via come 5a il mare. -otto !na volta di br!ma o in !n vasto etere metto vela verso la mia pallida stella.

.etto in avanti e polmoni :on5i come vela scalo la cresta dei 5l!tti accavallati che la notte mi nascondeB

sento vibrare in me t!tte le passioni d1!n vascello che dolora, il vento :a:liardo, la tempesta e i s!oi moti conv!lsi

s!ll1immenso abisso mi c!llano. Altre volte, piatta bonaccia, :rande specchio della mia dispera#ioneC

6% E -*.'LT;(A@Torna all1indiceA

-e, in !na notte osc!ra e :reve !n b!on cristiano, per carita, seppellira il vostro bel corpo dietro ?!alche vecchio r!dere

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all1ora che le caste stelle chi!dono i loro occhi appesantiti, il ra:no vi tessera le s!e tele, la vipera vi allevera i s!oi piccoliB

voi t!tto l1anno !direte s!l vostro capo condannato :li !rli lamentosi dei l!pi

e delle 5ameliche stre:he, le 5ollie dei vecchi l!brichi e i complotti dei neri mal5attori.

6/ E ;,1I,CI-I',* &A,TA-TICA@Torna all1indiceA

!esto strano spettro non porta, :rottescamente posato s!lla s!a 5ronte scheletrica, che !n orribile diadema che sa di carnevale. -en#a speroni ne 5r!stino 5iacca !n cavallo, spettrale come l!i, ron#ino d1apocalisse, che sbava dalle 5ro:e come !n epilettico. *ntro lo spa#io s1inoltrano entrambi, e schiacciano l1in5inito con !no #occolo avvent!roso. Il cavaliere mena !na spada 5iamme::iante s! 5olle sen#a nome che la s!a cavalcat!ra calpesta, e percorre, simile a !n principe che ispe#iona la s!a corte, il cimitero immenso e 5reddo, sen#a ori##onte, in c!i :iacciono al l!me bianco d1!n sole esan:!e, i popoli della storia antica e moderna.

60 E IL +'(T' ALL*G('@Torna all1indiceA

In !na terra :rassa, piena di l!mache, vo:lio scavarmi !na 5ossa pro5onda in c!i ada:iare a piacere le mie vecchie ossa e addormentarmi nell1oblio come il pescecane nell1ombra.

'dio i testamenti e le tombeB pi!ttosto che mendicare da:li !omini !na la:rima, pre5erirei, vivo, invitare i corvi a dissan:!are o:ni p!nto della mia immonda carcassa.

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<ermiC ,eri compa:ni sen#a orecchie e sen#a occhi, acco:liete !n morto che viene a voi libero e alle:roB 5iloso5i :a!denti, 5i:li della p!tre5a#ione,

passate attraverso la mia rovina sen#a rimorso e ditemi se resta ancora ?!alche tort!ra per ?!esto vecchio corpo sen#1anima, morto 5ra i morti.

6$ E LA B'TT* )*LL1')I'@Torna all1indiceA

L1'dio e la botte delle pallide )anaidiB la <endetta invano, con le s!e braccia rosse e 5orti, precipita in 5ondo alle s!e tenebre v!ote :randi secchi di san:!e e la:rime dei morti:

il )iavolo 5a b!chi se:reti a ?!esti abissi dai ?!ali s5!::irebbero mille anni di s!dori e di s5or#i, anche se essa sapesse rianimare le s!e vittime e, per spremerle ancora, ris!scitare i loro corpi.

L1'dio e !n !bbriaco in 5ondo ad !na caverna, che sente rinascer:li la sete e via via moltiplicar:lisi, come l1idra di Lerna, dal li?!ido che ha in:!r:itato.

+a i bevitori 5elici sanno chi e il vincitore, e l1'dio e condannato D lamentevole sorte D a non potersi mai addormentare sotto la tavola.

62 E LA CA+.A,A I,C(I,ATA@Tornaall1indiceA

* cosi amaro e dolce nelle notti d1inverno, ascoltare sed!ti accanto al 5!oco che :!i##a e manda 5!mo, levarsi lentamente le memorie del tempo lontano, al s!ono delle campane che cantano nella nebbia.

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&elice la campana dalla :ola possente che, sana e vivace mal:rado i s!oi anni, lancia 5edelmente il s!o :rido reli:ioso come !n vecchio soldato in ve:lia alla propria tenda.

!anto a me, la mia anima e incrinata, e ?!ando nelle s!e pene v!ole popolare l1aria 5redda delle notti, accade spesso che la s!a voce indebolita

sembri il rantolo :reve d1!n 5erito abbandonato s!lla riva di !n la:o di san:!e che, sotto !n c!m!lo di morti, sen#a potersi m!overe, spira tra immensi s5or#i.

63 E -.L**,@Torna all1indiceA

.l!vioso, irritato contro l1intera citta, versa dalla s!a !rna a :randi #a55ate !n 5reddo tenebroso s!i pallidi abitanti del vicino camposanto, rovesciando, s!i ?!artieri br!mosi, la morte.

Il mio :atto, alla cerca d1!n :iaci:lio s!l pavimento, a:ita incessantemente il s!o corpo ma:ro e ro:nosoB l1anima d1!n vecchio poeta erra nella :rondaia con la voce triste d1!n 5antasma in5reddolito.

La campana che si la:na e il ti##o che 5a 5!mo accompa:nano in 5alsetto la pendola ra55reddataB intanto in !n ma##o di carte dall1odore na!seante,

lascito 5atale d1!na vecchia idropica, il bel 5ante di c!ori e la re:ina di picche chiacchierano sinistramente dei loro amori de5!nti.

64 E -.L**,@Torna all1indiceA

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>o pi! ricordi che se avessi mille anni. ;n :rosso mobile a cassetti in:ombro di bilanci, di versi, di lettere d1amore, di verbali, di roman#e e di :revi ciocche di capelli ravvolte entro ?!ietan#e, nasconde meno se:reti che il mio triste cervello. * !na piramide, !n1immensa tomba, contiene pi! morti d1!na 5ossa com!ne. D Io sono !n cimitero aborrito dalla l!na, in c!i, come rimorsi, si trascinano l!n:hi vermi accanendosi contin!amente s!i pi! cari dei miei morti. -ono !n vecchio camerino pieno di rose passe, in c!i :iacciono in disordine mode sorpassateB e i pastelli miserevoli e i pallidi Bo!cher, soli, respirano il pro5!mo d1!na 5iala lasciata aperta.

,!lla e:!a:lia la lente##a di ?!ei :iorni a##oppati ?!ando, sotto i pesanti 5iocchi delle annate nevose, la noia, 5r!tto della c!pa indi55eren#a, prende le propor#ioni dell1immortalita. D Gia t! non sei pi!, o materia vivente, che !n :ranito circondato da !n va:o spavento, assopito al 5ondo d1!n -ahara br!mosoB !na vecchia s5in:e i:norata dal mondo nonc!rante, dimenticata s!lle mappe: il s!o !more selva::io non canta ormai che ai ra::i del sole che tramonta.

66 E -.L**,@Torna all1indiceA

-ono come il re d1!n paese piovoso, ricco ma impotente, :iovane e vecchissimo, che dispre##ando :li inchini dei maestri s1annoia coi s!oi cani come con o:ni altro animale. ,!lla p!o allietarlo, ne la caccia, ne il 5alcone, ne il popolo a:oni##ante sotto il s!o balcone. ,epp!re la :rottesca ballata del b!55one 5avorito riesce pi! a distrarre la 5ronte di ?!esto malato cr!dele. Il s!o letto a 5iordalisi si tras5orma in sepolcro, e le dame del se:!ito, per le ?!ali o:ni principe e bello, non sanno pi! inventare ?!ali imp!dichi abbi:liamenti capaci di cavare !n sorriso a ?!el :iovane scheletro. Il sapiente che :li 5abbrica l1oro non ha mai sap!to estirpare la corr!#ione dal s!o essereB e in ?!ei ba:ni di san:!e che abbiamo ereditato dai romani e a c!i i potenti, invecchiati, sono soliti ricorrere, e:li non ha sap!to riscaldare il cadavere ebete in c!i non san:!e scorre, ma verde ac?!a di Lete.

67 E -.L**,@Torna all1indiceA

!ando il cielo basso e :reve pesa come !n coperchio s!llo spirito che :eme in preda a l!n:hi a55anni, e versa, abbracciando l1intero :iro dell1ori##onte, !na l!ce di!rna pi! triste della notteB

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?!ando la terra e tras5ormata in !mida pri:ione dove, come !n pipistrello, la -peran#a sbatte contro i m!ri con la s!a timida ala picchiando la testa s!i so55itti marcescentiB

?!ando la pio::ia, distendendo le s!e immense strisce, imita le sbarre d1!n :rande carcere, e !n popolo m!to d1in5ami ra:ni tende le s!e reti in 5ondo ai nostri cervelli,

improvvisamente delle campane sbattono con 5!ria e lanciano verso il cielo !n !rlo orrendo, simili a spiriti va:anti, sen#a patria, che si mettono a :emere, ostinati.

D * l!n:hi trasporti 5!nebri, sen#a tamb!ri ne bande, s5ilano lentamente nella mia anima, vintaB la -peran#a, pian:eB e l1atroce An:oscia, dispotica, pianta s!l mio cranio chinato, il s!o nero vessillo.

68 E '--*--I',*@Tornaa ll1indiceA

<oi m1impa!rite, :randi boschi, come 5sote delle cattedraliB voi !rlate come l1or:ano, e nei nostri c!ori maledetti, stan#e d1eterna do:lia in c!i vibrano antichi lamenti, risponde l1eco de)i evo.strroi 5!ndis .

Te odio, 'ceanoC Il mio spirito ritrova in se le t!e impennate e i t!oi t!m!lti: il riso amaro dell1!omo scon5itto, pieno di sin:hio##i e d1ins!lti, lo ritrovo nella risata enorme del mare.

Come ti amerei, o ,otte, sen#a le stelle la c!i l!ce parla !n lin:!a::io cosi notoC .erche cerco il v!oto, il nero, il n!doC

* le stesse tenebre sono tele in c!i vivono, !scendo a mi:liaia dai miei occhi, esseri ormai spariti a:li s:!ardi 5ami:liari.

7% E <'GLIA )*L ,;LLA@Torna all1indiceA

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Triste mio spirito, !n tempo innamorato della lotta, la -peran#a il c!i sperone atti##ava i t!oi ardori, non v!ole pi! cavalcartiC Giaciti d!n?!e sen#a p!dore, vecchio cavallo il c!i #occolo incespica a o:ni ostacolo.

(asse:nati, c!or mio: dormi il t!o sonno di br!toC

-pirito vinto e strematoC .er te, vecchio predone, l1amore ha perd!to il s!o :!sto, e l1ha perd!to la disp!taB addio, canti di ottoni e sospiri di 5la!toC .iaceri, desistete dal tentare !n c!ore c!po e corr!cciatoC

L1adorabile .rimavera ha perd!to il s!o pro5!mo.

Il Tempo m1in:hiotte min!to per min!to come 5a la neve immensa d1!n corpo irri:iditoB io contemplo dall1alto il :lobo in t!tta la s!a circon5eren#a e non vi cerco pi! l1asilo d1!na capanna.

<alan:a, v!oi t! portarmi via nella t!a cad!taG

7/ E ALC>I+IA )*L )'L'(*@Torna all1indiceA

Chi ti ill!mina col s!o ardore, chi ti abbr!na del s!o l!tto, o ,at!raC -epolt!ra, all1altro dice: <ita e -plendoreC

!el che all1!no dice:

' *rmete i:noto che m1assisti e sempre m1intimidisti, t! di me 5ai !n +ida, il pi! triste de:li alchimistiB

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:ra#ie a te io m!to l1oro in 5erro, il paradiso in in5ernoB nel s!dario delle n!bi

io scopro !n caro cadavere e costr!isco :randi tombe s!lle rive celesti.

70 E '(('(* -I+.ATIC'@Tornaall1indiceA

)a ?!esto cielo bi##arro e livido, tormentato come il t!o destino, ?!ali pensieri discendono nella t!a anima v!otaG (ispondi, libertino.

D +ai sa#iato dall1osc!ro e dall1incerto, non :emero come 5ece 'vidio cacciato dal s!o paradiso latino.

Cieli strappati come :reti, il mio or:o:lio si specchia in voiB le vostre :randi n!bi listate a l!tto

sono i carri 5!nebri dei miei so:ni, e i vostri strappi di l!ce il ri5lesso dell1In5erno ove il mio c!ore si bea.

7$ E L1*A;T',TI+'(;+*,'-@Tornaa ll1indiceA

A K.G.&.

Ti colpiro sen#a collera e sen#a odio, come !n macellaioB come +ose colpi la roccia: e 5aro s:or:are dalla t!a palpebra

le ac?!e della so55eren#a per dissetare il mio -aharaB il mio desiderio :on5io di speran#a :alle::era s!lle

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t!e la:rime salate

come !n vascello che prende il lar:oB nel mio c!ore che inebrieranno, i t!oi cari sin:hio##i eche::eranno come !n tamb!ro che batta la carica.

,on sono 5orse io !n 5also accordo nella divina sin5onia, :ra#ie alla vorace Ironia che mi sc!ote e mi mordeG

*ssa e nella mia voce clamanteC *d e t!tto san:!e mio, ?!esto nero velenoC Io sono il sinistro specchio in c!i la me:era si contempla.

-ono la pia:a e il coltello, lo schia55o e la :!anciaB sono le membra e la r!ota, la vittima e il carne5iceC

-ono il vampiro del mio c!ore, !no di ?!ei :randi derelitti condannati al riso eterno e incapaci di sorridereC

72 E L1I((I+*)IABIL*@Torna all1indiceA

JI

;n1Idea, !na &orma, !n *ssere partito dall1a##!rro e cad!to in !no -ti:e pl!mbeo e 5an:oso dove ness!n occhio del cielo p!o penetrareB

!n An:elo, via::iatore impr!dente, tentato dall1amore del de5orme, dibattentesi come !n n!otatore al 5ondo di !n inc!bo enorme

e p!:nante, o 5!nebre an:oscia, contro !n :i:antesco m!linello che va cantando come i pa##i e

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piroettando nelle tenebreB

!n in5elice stre:ato nei s!oi 5!tili brancolamenti per 5!::ire da !n nido di vipere, in cerca di !na l!ce e di !na chiaveB

!n dannato che discende sen#a lampada sino all1orlo di !n abisso la c!i p!##a tradisce !mida pro5ondita ed eterne scale sen#a rampe

ove ve:liano viscidi mostri i c!i :randi occhi 5os5orescenti rendono la notte anche pi! nera 5acendo visibili soltanto se stessiB

!na nave impri:ionata nel polo come in !na trappola di cristallo che cerca per ?!ale stretta 5atale sia cad!ta in ?!esto carcere...

D *mblemi netti, ?!adro compi!to d1!na sorte irrimediabile 5anno pensare che al )iavolo riesca sempre t!ttoC

JII

Incontro a d!e, sc!ro e limpido, di !n c!ore diven!to specchio di se stesso, po##o di <erita, chiaro e nero, ove palpita !na livida stella,

5aro ironico, in5ernale, torcia di :ra#ie sataniche, sollievo e :loria !nici: consapevole##a nel +aleC

73 E L1'('L'GI'@Torna all1indiceA

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'rolo:io, dio sinistro, pa!roso, impassibile, il c!i dito ci minaccia dicen(dicoocri dFatiCH. <ibranti )olori si con5i::eranno presto nel t!o c!ore come in !n bersa:lioB

il vaporoso .iacere 5!::ira verso l1ori##onte come !na sil5ide in 5ondo al palcoscenicoB o:ni istante ti divora !n po1 di ?!el piacere che viene accordato all1!omo 5in che d!ra il s!o tempo.

Tremilaseicento volte all1ora il secondo mormo(raicFordatiCH. (apido, con la s!a voce d1insetto, l1Adesso dice: Io sono l1Allora, ho pompato la t!a vita con la mia tromba immondaC

(ememberC(icordati C prodi:o*C sto memor C @La mia :ola metallica pron!ncia t!tte le lin:!e.A I min!ti, o sventato mortale, sono delle sabbie che non biso:na abbandonare sen#a estrarne !n po1 d1oroC

(icordati che il Tempo e !n :iocatore avido che vince sen#a barare, a o:ni colpo. * la le::e. )ecresce il :iorno, la notte avan#(a.icordati C L1abisso ha sempre sete, la clessidra si sv!ota.

.resto s!onera l1ora in c!i il divino Caso, l1a!:!sta <irt!, t!a sposa ancora intatta, il .entimento stesso @ahi, !ltimo ri5!:ioA, o:ni cosa ti dira: F+!ori, vecchio vi:liacco, ormai e troppo tardi.H

;A)(I .A(IGI,I

74 E .A*-AGGI'@Tornaa ll1indiceA

<o:lio, per comporre castamente le mie e:lo:he, dormire accanto al cielo, come 5anno :li astrolo:hiB e vicino ai campanili, ascoltare so:nando i loro inni solenni portati via dal vento. Le mani sotto il mento, dall1alto della mia mansarda, vedro l1o55icina che canta e che chiacchiera, i comi:noli, i campanili, alberi maestri della citta, e i :randi cieli che 5anno so:nare l1eterno.

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* dolce veder nascere tra le br!me la stella nell1a##!rro, la lampada alla 5inestra, i 5i!mi di carbone che sal:ono al 5irmamento e la l!na che versa il s!o pallido incanto. <edro passare primavere, estati, a!t!nniB e ?!ando arrivera, con le s!e nevi monotone, l1inverno, serrero porte e 5inestre, 5abbrichero nella notte i miei pala##i stre:ati. -o:nero allora ori##onti a##!rrini, :iardini, #ampilli d1ac?!a riversanti il loro pianto ne:li alabastri, baci, !ccelli cantanti sera e mattino, e ?!anto di pi! in5antile l1Idillio p!o possedere. Tempestando vanamente al mio vetro la (ivolta non ri!scira a 5armi al#are la 5ronte dal le::io, perche saro t!tto immerso nel piacere d1evocare la .rimavera, di 5ar nascere !n sole dal mio c!ore e di tras5ormare i miei pensieri ardenti in !na tiepida atmos5era.

76 E IL -'L*@Torna all1indiceA

L!n:o il vecchio sobbor:o, ove le persiane pendono dalle catapecchie, ri5!:io di se:rete l!ss!rie, ?!ando il sole cr!dele batte a ra::i raddoppiati s!lla citta e i campi, s!i tetti e le messi, io mi esercito t!tto solo alla mia 5antastica scherma, ann!sando dov!n?!e :li imprevisti della rima, inciampando nelle parole come nel selciato, !rtando ?!alche volta in versi a l!n:o so:nati.

!esto padre 5econdo, nemico di clorosi, sve:lia nei campi i vermi e le rose, 5a svaporare :li a55anni verso il cielo, imma:a##ina miele nei cervelli e ne:li alveari. * l!i a rin:iovanire coloro che vanno con le :r!cce e a renderli alle:ri, dolci come 5anci!lli, l!i a ordinare alle messi di crescere e mat!rare entro il c!ore immortale che v!ol sempre 5iorire.

!ando, simile a !n poeta, scende nelle citta, nobilita le cose pi! vili e s1introd!ce da re sen#a r!more, sen#a pa::i, entro t!tti :li ospedali e t!tti i pala##i.

77 E A ;, +*,)ICA,T* )AI CA.*LLI ('-@T-oI rna all1indiceA

Bianca 5anci!lla dai capelli rossi, il c!i vestito lascia intravvedere dai s!oi b!chi belle##a e poverta,

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per me, misero poeta, il t!o :iovane corpo malaticcio ha !na s!a dolce##a.

T! porti con pi! :alanteria i t!oi #occoli pesanti che non porti i s!oi cot!rni di vell!to !n1eroina da roman#o.

In l!o:o del t!o straccetto troppo corto, oh, che !n s!perbo abito di corte ricada in pie:he l!n:he e 5r!scianti s!i t!oi talloniB

e che !n p!:naletto d1oro ril!ca s!lla t!a :amba D per :li occhi dei libertini D in l!o:o delle t!e cal#e b!cateB

che nodi mal5atti svelino D per i nostri peccati D i t!oi d!e bei seni, radiosi come occhiB

che per svestirti le braccia si 5acciano pre:are e caccino a colpi ribelli le dita birichine,

perle della pi! bella ac?!a, sonetti di +aestro Bellea! dai t!oi innamorati in pena incessantemente o55erti,

servitorame di rimatori o55erenti le loro primi#ie contemplando la t!a scarpa di sotto la scala,

pi! d1!n pa::io desideroso d1avvent!ra, pi! d1!n si:nore, pi! d1!n (onsard spierebbero, per !n conve:no, il t!o 5resco ri5!:ioC

Conteresti allora nei t!oi letti pi! baci che :i:li, e sottoporresti alle t!e le::i pi! d1!n <aloisC

D * t!ttavia t! vai raccattando ?!alche vecchio rimas!:lio b!ttato s!lla so:lia di !n <e5o!r da sobbor:hiB

e vai adocchiando, di nascosto, dei :ioielli da pochi soldi che io, ahime, nepp!re posso donarti.

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<a1 d!n?!e sen#a ornamento o pro5!mo, o perle, o diamante, va1, solo con la t!a ma:ra n!dita, o mia bella.

78 E IL CIG,'@Tornaa ll1indiceA

A <ictor >!:o

JI

Andromaca, io penso a voiC !el 5i!miciattolo, misero e triste specchio dove !n tempo ri5!lse l1immensa maesta delle vostre pene di vedova, ?!el -imoenta in:rossato dalle vostre la:rime,

ha d1improvviso 5econdato la mia 5ertile memoria mentre attraversavo il Carosello n!ovo. La vecchia .ari:i non esiste pi! @l1aspetto d1!na citta m!ta pi! presto, ahime, che il c!ore dell1!omoA,

soltanto in spirito vedo t!tto il campo di baracche, il m!cchio di capitelli appena sbo##ati e di 5!sti di colonne,

le erbe, i :randi massi inverditi dall1ac?!a delle po##an:here e, nel brillio delle vetrine, la con5!sione delle cian5r!sa:lie.

La::i! stava !n :iorno !n serra:lio, e la io vidi, !n mattino, all1ora in c!i sotto cieli 5reddi e chiari il Lavoro si sve:lia, e :li spa##ini levano !n osc!ro !ra:ano nell1aria silen#iosa,

!n ci:no evaso dalla s!a :abbia: con i piedi palmati 5re:ava il selciato arido, trascinando il bianco pi!ma::io s!l terreno accidentato. .resso !n r!scello secco l1animale, aprendo il becco,

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immer:eva 5ebbrilmente le ali nella polvere, e diceva, il c!ore t!tto memore del s!o bel la:o natio: F !ando scenderai, ac?!a, ?!ando esploderai, 5!lmineGH

<edo ?!el misero, strano e 5atale mito, verso il cielo, talvolta, verso il cielo ironico e cr!delmente a##!rro D come l1!omo di 'vidio s!l s!o collo conv!lso innal#ando l1avida testa D in atto di lanciare rimproveri a )io

JII

.ari:i cambiaC +a n!lla e m!tato nella mia malinconia: pala##i n!ovi, impalcat!re, massi, vecchi ?!artieri, t!tto in me diviene alle:oria, e i miei ricordi pi! cari sono :revi come rocce.

Cosi, dinnan#i al Lo!vre !n1imma:ine m1opprime. .enso al mio :rande ci:no @ai s!oi movimenti 5olliA, ridicolo e s!blime come :li es!li, e divorato da !n desiderio sen#a re?!ie. * penso a voi,

Andromaca, cad!ta dalle braccia d1!n :rande sposo, come !n vile capo di bestiame, sotto la mano del s!perbo .irro, c!rva s! !na tomba v!ota, estatica, penso a voi, vedova di *ttore e sposa di *leno.

.enso alla ne:ra smarrita e tisica scalpicciante nel 5an:o, in atto di cercare, col s!o occhio sconvolto, :li alberi di cocco assenti della s!perba A5rica dietro il m!ro immenso della nebbiaB

penso a chi!n?!e ha perd!to ?!el che non si ritrova mai pi!, a coloro che si sa#iano di la:rime s!cchiando il )olore come !na b!ona l!pa, ai ma:ri or5anelli appassentisi come 5ioriC

Cosi, nella 5oresta ove il mio spirito si ri5!:ia, !n vecchio (icordo s!ona a perdi5iato il s!o corno. * penso ai marinai dimenticati s! di !n1isola, ai pri:ionieri, ai vinti... e a molti altri ancoraC

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8% E I -*TT* <*CC>@ITorna all1indiceA

A <ictor >!:o

Citta 5ormicolante, citta piena di so:ni, ove lo spettro, in pieno :iorno, s1attacca al passatoC )1o:ni parte colano misteri come lin5e ne:li stretti canali del possente colosso.

;n mattino, nella triste strada, mentre che le case, all!n:ate dalla br!ma, sembravano i d!e ar:ini d1!n 5i!me in piena e che, scenario simile all1anima d1!n attore,

!n nebbione s!dicio e :iallo inondava lo spa#io, io camminavo, tendendo i nervi come !n eroe e disc!tendo con la mia anima spossata, :i! per il ?!artiere scosso da pesanti carria::i.

Improvvisamente !n vecchio, i c!i stracci :ialli sembravano imitare il colore di ?!esto cielo piovoso, e il c!i aspetto avrebbe 5atto 5ioccare elemosine se la cattiveria non :li avesse brillato ne:li occhi,

m1apparve. -i sarebbe detto che avesse la p!pilla temprata nel 5iele, il s!o s:!ardo rendeva pi! ac!to il :elo e la s!a barba di l!n:hi peli, ri:ida spada, spor:eva in avanti, simile a ?!ella di Gi!da.

,on era c!rvo, ma spe##ato, la s!a schiena 5ormava !n an:olo retto con le s!e :ambe, per5etto. Cosi il bastone, completando la s!a 5i:!ra, :li dava l1aria e il passo malsic!ro

d1!n ?!adr!pede in5ermo o d1!n ebreo trascinantesi a stento. -1andava invischiando nella neve e nel 5an:o come se schiacciasse dei morti con le s!e ciabatte, pi! che indi55erente, ostile verso il mondo.

;no del t!tto simile a l!i lo se:!iva: barba, occhio, schiena, bastone, stracci, niente distin:!eva ?!esto :emello centenario ven!to da !n medesimo in5erno. -pettri barocchi, precedevano di pari passo verso !na meta i:nota.

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In che complotto in5ame ero cad!to o ?!ale malva:io caso m1implicava, !miliandomiG In5atti, !n min!to dopo l1altro, contai sette volte ?!el sinistro ve:liardo in via di moltiplicarsi.

Chi si ride della mia in?!iet!dine e non si sente percorso da brividi 5raterni, sappia che, ad onta della decrepite##a, ?!ei sette mostri avevano l1aria d1essere eterniC

Avrei pot!to, sen#a morirne, contemplare l1ottavo, sosia inesorabile, ironico e 5atale, rip!:nante &enice, padre e 5i:lio di se stessoG Cosi volsi le spalle all1in5ernale corteo.

*sasperato al pari d1!n !bbriaco che vede doppio, rientrai a casa, serrai la porta, pieno di spavento, malato, in5reddolito, l1anima 5ebbrile e t!rbata, 5erito dal mistero e dall1ass!rdo.

Invano la mia mente voleva riprendere il timoneB la tempesta, m!linando, rendeva in!tili i s!oi s5or#i e la mia anima, vecchia barca sen#a alberi, ballava e ballava s! !n mare mostr!oso e illimitato.

8/ E L* <*CC>I*TT*@Torna all1indiceA

A <ictor >!:o

JI

,elle pie:he tort!ose delle antiche capitali, dove t!tto, anche l1orrore, si tras5orma in incanto, io :!ato, !bbidendo ai miei 5atali !mori, de:li esseri sin:olari, decrepiti e a55ascinanti.

!esti esseri s:an:herati 5!rono !n tempo donne, *ponina, LaideC +ostri 5rant!mati, in:obbiti, contorti: amiamoliC -ono anime ancora. -otto :onne piene di b!chi, sotto 5reddi tess!ti,

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procedono, 5la:ellate da ini?!e ventate, s!ss!ltano al 5racasso di omnib!s rotolanti e si strin:ono al 5ianco, come reli?!ie, borsettine ricamate a 5iori o indovinelli:

trottano, in t!tto simili a marionetteB si trascinano come animali 5eriti o dan#ano, sen#a volere, povere campanelle c!i s1attacca !n )iavolo sen#a pietaC .!r malridotti,

i loro occhi penetrano come s!cchielli e l!cono come i b!chi in c!i la notte l1ac?!a s1addorme: divini occhi di 5anci!lla che si meravi:lia e ride d1o:ni cosa che brilla.

Avete notato mai che alc!ne bare di vecchie sono piccole ?!asi come ?!elle dei bambiniG In ?!este bare la +orte sapiente mette !n simbolo di :!sto bi##arro e a55ascinanteB

e o:ni volta ch1io vedo !n debole 5antasma attraversare il br!licante ?!adro di .ari:i, penso sempre che ?!ell1essere 5ra:ile s1incammini dolcemente verso !na n!ova c!llaB

p!r che io non inda:hi, meditando s!lla :eometria, al vedere ?!elle membra discordi, ?!ante mai volte l1operaio debba cambiare la 5orma della cassa destinata a ?!esti corpi.

D !e:li occhi sono po##i da !n milione di la:rime 5ormati, cro:i!oli che !n metallo ra55reddandosi scre#io... !e:li occhi misteriosi hanno !n 5ascino invincibile per chi 5! allattato dall1a!stera -vent!ra.

JII

<estale innamorata del de5!nto F&rascatiH, sacerdotessa di Talia, della ?!ale, ahime, conosce il nome solo !n s!::eritore :ia sotterrato, celebre svaporata che !n tempo, nel s!o 5iore, ombre::io FTivoliC,

t!tte m1inebrianoC ma 5ra ?!esti esseri 5ra:ili ce n1e che, ricavando miele dal dolore, hanno detto alla )edi#ione che dava loro ali: F.ossente Ippo:ri5o, portami sino in cieloCH

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L1!na, esercitata all1in5elicita dalla patria, l1altra oppressa di dolori dal s!o sposo, l1altra ancora, +adonna tra5itta dal 5i:lio: avrebbero pot!to, t!tte, 5are !n 5i!me delle loro la:rime.

JIII

Ah, ?!ante ne ho se:!ite di ?!este vecchineC &ra le altre, !na, all1ora che il sole, cadendo, insan:!ina il cielo di 5erite vermi:lie, si sedeva pensosa, in disparte, s! !na panchina

per ascoltare !no di ?!ei concerti, ricchi in ottoni, di c!i i soldati alle volte inondano i parchi, e che in ?!este sere d1oro in c!i ci si sente rinascere, versano !n po1 d1eroismo in c!ore ai cittadini.

*lla, dritta ancora, 5iera e presa t!tta dal ritmo, avidamente 5i!tava ?!el canto vivo e :!errieroB il s!o occhio, a tratti, s1apriva come a !na vecchia a?!ila, la s!a 5ronte di marmo era pronta per il la!roC

JI<

Cosi ve ne andate, stoiche, sen#a !n lamento, attraverso il caos delle citta viventi, madri dal c!ore san:!inante, corti:iane o sante, i c!i nomi !n tempo pron!nciavano t!tti.

<oi che 5oste la :ra#ia, voi che 5oste la :loria, ness!no riconosce: !n incivile !briaco vi ins!lta, passandovi vicino, con !n amore per b!rla, !n ra:a##o in5ame e vile saltella alle vostre calca:ne.

<er:o:nose d1esistere, ombre avvi##ite, strisciate, c!rve, impa!rite, contro i m!ri, e ness!no vi sal!ta, o strani destini, relitti d1!manita mat!ri per l1eternoC

+a io, io, che vi sorve:lio di lontano, l1occhio in?!ieto 5isso s!i vostri incerti passi come se, o meravi:lia, vi 5ossi padre, assaporo, a vostra insap!ta, piaceri clandestini:

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vedo schi!dersi le vostre passioni primeB osc!ri o l!minosi che siano, vivo i vostri :iorni perd!tiB il mio c!ore molteplice :ode di t!tti i vostri vi#i, la mia anima splende di t!tte le vostre virt!.

' rovine, o 5ami:lia mia, o cervelli con:eniali, io vi do o:ni sera !n addio solenne. )ove sarete, domani, o *ve ott!a:enarie s! c!i incombe l1arti:lio terribile di )ioG

80 E I CI*C>I@Torna al1lindiceA

G!ardali, anima mia: sono veramente orribili. -imili a manichini, ridicoliB terribili, strani sonnamb!li, darde::iano non si sa dove i :lobi tenebrosi.

I loro occhi, abbandonati dalla divina scintilla, restano al#ati al cielo come se :!ardassero lontano: non li si vede mai c!rvare verso il selciato la testa appesantita.

Traversano cosi l1osc!rita sen#a con5ini, sorella del silen#io eterno. ' cittaC +entre attorno a noi t! canti ridi e !rli,

innamorata atrocemente della vol!tta, io, vedi, cosi mi trascino. +a pi! di essi inebetito, mi dico: FChe cosa cercano in cielo, t!tti ?!esti ciechiGH

8$ E A ;, .A--A,T*@Torna all1indiceA

)attorno a me !rlava la strada assordante. Alta, sottile, in l!tto stretto, maestosa nel s!o dolore, !na donna passo, sollevando con la mano s!perba il 5estone e l1orlo della :onnaB

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era cosi a:ile e nobile, con la s!a :amba stat!aria... Io bevevo, teso come !n 5olle, nel s!o occhio, cielo livido in c!i nasce l1!ra:ano, la dolce##a che incanta e il piacere che !ccide.

;n lampo... poi la notteC D ' 5!:ace belle##a, il c!i s:!ardo m1ha ridato improvvisamente la vita, non ti rivedro che nell1eternitaG

Altrove, ben l!n:i da ?!i, tardi, troppo tardi, m5oariseC Io non so dove 5!::i, t! i:nori dove io vada. ' te che avrei amato, o te che lo sapeviC

82 E L' -C>*L*T(' C',TA)I,'@Torna all1indiceA

JI

In ?!elle vecchie tavole d1anatomia sparse s!i l!n:oD-enna polverosi ove, come !n1antica m!mmia, dorme pi! di !n libro cadavericoB

dise:ni ai ?!ali la :ravita e il mestiere d1!n vecchio artista, ad onta dello s?!allore del so::etto, ha sap!to in5ondere la Belle##a,

accade di vedere D il che completa ?!ei misteriosi orrori D -corticati e -cheletri dar di van:a come contadini.

JII

)al terreno che 5r!:ate, 5!nebri e rasse:nati braccianti, con t!tta la 5or#a delle vostre vertebre e dei

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vostri m!scoli spellati,

dite, che strana messe ricavate, 5or#ati strappati al camposanto, e di ?!ale proprietario dovete empire il :ranaioG

<olete 5orse @d1!n destino troppo d!ro emblema chiaro e spaventevoleA dimostrare che nepp!re nella 5ossa il sonno promesso e sic!ro,

che il ,!lla ci tradisce e t!tto, anche la +orte, ci mente e che per l1eternita, ahime, dovremo

in ?!alche i:noto paese scorticare la terra :rama e a55ondare !na pesante van:a col n!do piede san:!inanteG

83 E IL C(*.;-C'L' )*LLA -*(@ATornaall1indiceA

*cco la bella sera, amica del criminale: arriva complice, a passi da l!poB il cielo si chi!de lentamente, come !na :rande alcova, e si tras5orma in belva l1!omo impa#iente.

' sera, cara sera, desiderata da col!i le c!i braccia, sen#a mentire, possono dire: FAnche o::i abbiamo 5aticato.H D * la sera che da ?!alche sollievo a:li spiriti divorati da !n dolore selva::io, al pensatore ostinato la c!i 5ronte si pie:a, all1operaio in:obbito che ritorna al s!o letto. Intanto si stanno sve:liando pesantemente demoni malsani, come 5ossero !omini d1a55ari e, volando, vanno a sbattere contro imposte e tettoie. Attraverso le l!ci che il vento tormenta la .rostit!#ione si riaccende nelle vie e come !n 5ormicaio disserra t!tte le s!e !scite. )ov!n?!e si apre !n occ!lto sentiero, simile al nemico che tenta !n colpo di mano: s1a:ita in seno alla citta di 5an:o come !n verme che r!ba all1!omo il s!o n!trimento. -i sentono, ?!a e la, so55iare le c!cine, m!::hiare i teatri, ron5are le orchestrineB i ristoranti a pre##o 5isso, dei ?!ali il :i!oco e l1attrattiva ma::iore, s1empiono di p!ttane e di r!55iane @loro compliciAB e i ladri, che non hanno mai re?!ie, presto ini#ieranno il loro lavoro: che e di 5or#are con dolce##a le porte e le casse5orti, per campare ?!alche :iorno, per vestire le amanti.

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(acco:liti, anima mia, in ?!esto momento :rave e cerca di chi!der l1orecchio a ?!el :rande r!::ito. * l1ora che le so55eren#e dei malati s1ac!ti##ano, la sc!ra ,otte li prende alla :ola: chi!dono il loro destino, s1incamminano verso l1abisso com!neB l1ospedale si riempie dei loro sospiri D .i! d1!no non verra pi! a cercare, accanto al 5!oco, presso !n1anima malata, la minestra che odora.

* i pi! son ?!elli che non han mai conosci!to la dolce##a d1!n 5ocolare: che non han mai viss!to.

84 E IL GI'G'@Torna all1indiceA

-! lo:ore poltrone corti:iane vecchie, pallide, le sopracci:lia dipinte, l1occhio pi:ro e 5atale, civettano e 5anno dalle ma:re orecchie cadere !n tintinnio di metallo e di pietre pre#ioseB

intorno ai tappeti verdi visi sen#a labbra, labbra sen#a colore, mascelle sen#a denti, e dita percorse da !na 5ebbre in5ernale che 5re:ano la tasca v!ota o il seno palpitanteB

sotto sporchi so55itti !na 5ila di lampadari 5iochi e :randi lampade che proiettano le loro l!ci s!lle 5ronti tenebrose di poeti ill!stri ven!ti ?!i a sperperare i loro s!dori di san:!e:

ecco la nera visione che in !n so:no nott!rno vidi svol:ersi sotto il mio s:!ardo ac!to. * vidi me stesso, in !n canto dell1antro tacit!rno, appo::iato s!i :omiti, 5reddo, m!to, invidioso

della passione tenace di ?!ella :ente, della 5!nebre alle:ria di ?!elle vecchie p!ttane, e di t!tto ?!el tra55ico, alla mia presen#a, dell1antico onore e della belle##a.

* il mio c!ore ebbe pa!ra di invidiare ?!ei dis:ra#iati in corsa 5ervida verso l1abisso spalancatoB e che, !briachi del proprio san:!e, pre5eriscono alla morte il dolore ed al n!lla l1in5erno.

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86 E )A,9A +ACAB(A@Torna all1indiceA

A *rnest Christophe

&iera come !na persona viva della s!a nobile stat!ra, col s!o :ran ma##o di 5iori, il 5a##oletto e i :!anti, ella ha la nonc!ran#a e la disinvolt!ra d1!na civetta ma:ra e strava:ante.

-i vide mai al ballo !na vita cosi sottileG Il s!o vestito esa:erato, nella s!a ampie##a re:ale, cade lar:amente s! !n piede secco che chi!de !no scarpino in5iocchettato, :ra#ioso come !n 5iore.

Il nodo che 5a pompa all1orlo delle s!e clavicole come !n r!scello lascivo strisciante contro la roccia, di5ende p!dicamente dai la##i le 5!nebri :ra#ie ch1essa tiene a coprire.

I s!oi occhi pro5ondi son 5atti di v!oto e di tenebre, e il s!o cranio, arti5iciosamente ornato di 5iori, oscilla mollemente s!lle s!e 5ra:ili vertebre. 'h, incanto d1!n n!lla 5ollemente a::hindatoC

Ti diranno !na caricat!ra coloro che, amanti ebbri della carne, non comprendono l1ele:an#a sen#a nome dell1!mana armat!ra. +a t! rispondi, :rande scheletro, ai miei :!sti pi! cari.

<ieni 5orse a t!bare, con la t!a possente smor5ia, le 5este della <ita, o !n1antica vo:lia, speronando ancora la t!a vivente carcassa, ti spin:e, cred!la, al sabba del .iacereG

Al canto dei violini, alla 5iamma delle candele, speri d!n?!e di cacciare il t!o inc!bo be55ardo, e vieni a chiedere che il torrente delle or:e rin5reschi l1in5erno acceso nel t!o c!oreG

' inesa!ribile po##o di stolte##a e di colpeC *terno alambicco dell1antico dolore. Attraverso il traliccio c!rvo delle t!e costole vedo, ancora errante, l1insa#iabile aspide.

+a temo che t!tta la t!a civetteria non trovera !n compenso de:no dei t!oi s5or#i: chi, 5ra ?!esti c!ori

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mortali, capira lo scher#oG Le :ra#ie dell1orrore non inebriano che i 5orti.

L1abisso dei t!oi occhi, pieno d1orribili pensieri, esala verti:ine, e i ca!ti ballerini non contempleranno sen#a na!see amare il sorriso eterno dei s!oi trentatre denti.

* t!ttavia, chi non ha stretto 5ra le s!e braccia !no scheletro, chi non s1e n!trito con le cose della tombaG Che importano pro5!mo, abito, abbi:liamentoG Chi 5a il dis:!stato, mostra di credersi bello.

Baiadera sen#a naso, s:orbio irresistibile, di1 d!n?!e a ?!esti ballerini che 5anno i contrariati: F+al:rado cipria e rossetto, ballerini che vi volete 5ieri, p!##ate t!tti di morte. -cheletri a##imati,

Antinoi s5ioriti, dandy :labri, cadaveri verniciati, vitaioli can!ti, siete trascinati, nel :ioco !niversale della dan#a macabra, verso l!o:hi che ness!no conosceC

)ai 5reddi l!n:oD-enna alle rive br!cianti del Gan:e la mandria dei mortali salta e s1inebria, e non vede da !n b!co del so55itto sp!ntare la tromba dell1An:elo sinistramente aperta come !n nero schioppo.

In o:ni clima, sotto ?!alsiasi sole, risibile ;manita, la +orte mira le t!e contorsioni e sovente, come 5ai t!, pro5!mandosi di mirra, mischia la s!a ironia alla t!a insania.H

87 E L1A+'(* )*LLA +*,9'G,A@Tornaall1indiceA

!ando, o cara e indolente, ti vedo procedere, al canto de:li str!menti che si 5ran:e al so55itto, sospeso il passo armonioso e lento e :irata t!tt1intorno la noia dello s:!ardo, pro5ondoB

?!ando, ai 5!ochi del :as che la colora, contemplo la t!a pallida 5ronte, che abbellisce !n morboso 5ascino, e le 5aci della sera incendiano d1a!rora i t!oi occhi stre:ati come in !n ritratto,

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mi dico: Com1e bella e come bi##arramente 5rescaC La :rave memoria, pesante e re:ale torre, l1incorona, e il s!o c!ore, come !na pesca ammaccata e mat!ro, similmente al s!o corpo, per !n amore ra55inato.

-ei 5orse il 5r!tto d1a!t!nno dai sapori re:ali, la 5!nebre !rna in attesa di la:rime, il pro5!mo che 5a so:nare oasi lontane, il c!scino care##evole, il canestro di 5ioriG

Io so che vi sono occhi pieni di malinconia che non celano alc!n se:reto pre#ioso: bei co5ani sen#a :ioielli, meda:lioni sen#a reli?!ie, pi! v!oti e pi! pro5ondi di voi medesimi, o cieliC

+a non basta, per ralle:rare !n c!ore che 5!::e la verita, che t! sia l1apparen#aG Che importano la t!a st!pidita, la t!a indi55eren#aG +aschera o ornamento, ti sal!to: io adoro la t!a belle##a.

88 @Torna all1indiceA

,on ho dimenticato, vicino alla citta, la nostra casa bianca, piccola e tran?!illa, la s!a .omona di :esso e la s!a <enere vet!sta, che cercavano di nascondere in !n boschetto :ramo le n!dita delle membra. * il sole la sera, s5avillante e s!perbo, dietro il vetro c!i s1in5ran:eva il s!o 5ascio di l!ce, sembrava, :rande occhio spalancato nel cielo c!rioso, contemplare le nostre cene l!n:he e silen#iose, spandendo con lar:he##a i s!oi bei ri5lessi di cero s!lla tova:lia 5r!:ale, s!lle tende di lino.

/%% @Torna all1indiceA

Alla serva dal :ran c!ore che t1in:elosiva, e che dorme il s!o sonno sotto !n1!mile ai!ola, dovremmo ?!alche volta portare !n po1 di 5iori. I morti, i poveri morti hanno :randi doloriB e ?!ando, potatore di vecchi alberi, 'ttobre so55ia il s!o malinconico vento attorno ai loro marmi, devono pensare i vivi ben in:rati a dormire, come 5anno, al caldo, sotto le coperte, mentre che essi, divorati da neri inc!bi, sen#a compa:ni di letto, sen#a poter chiacchierare, vecchi scheletri :elati rosi dai vermi, sentono s:occiolare la neve dell1inverno, il secolo andar via, sen#a che amici o 5ami:liari pensino a rimpia##are i brandelli che

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pendono alla loro :rata.

-e !na sera, ?!ando il ceppo sibila e canta, tran?!illa io la vedessi sedersi nella s!a poltronaB se !na notte a##!rra e 5redda di dicembre la trovassi rannicchiata in !n an:olo della mia stan#a e, seria, ven!ta dal s!o letto eterno, covare il ra:a##o 5attosi :rande col s!o occhio materno: che cosa potrei rispondere a ?!est1anima pia, vedendole cadere la:rime dalle palpebre v!oteG

/%/ E B(;+* * .I'GG*@Torna all1indiceA

' 5ini d1a!t!nno, inverni, primavere impastate di 5an:o, sta:ioni che addormono, io vi amo e vi lodo d1avvil!ppare la mia anima e il mio cervello in !n s!dario vaporoso e in !na va:a tomba.

In ?!est1ampia piana in c!i il 5reddo vento si s5rena e nelle l!n:he notti stride la bander!ola, la mia anima, me:lio che nella tepida primavera, aprira lar:amente le s!e ali di corvo.

,!lla e pi! dolce al c!ore colmo di cose 5!nebri, s! c!i da tempo scendono le brine, o scialbe sta:ioni, re:ine dei nostri climi,

dall1aspetto perenne delle vostre tenebre D se non, !na sera sen#a l!na, addormentare, !niti s! !n letto di 5ort!na, ?!esto nostro dolore.

/%0 E -'G,' .A(IGI,'@Torna all1indiceA

A Costantin G!ys

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JI

)i ?!el terribile paesa::io @tale che mai mortale ne vide !noA stamattina l1imma:ine, va:a e remota, mi rapisce.

Il sonno e :remito di miracoliC .er !n sin:olare capriccio avevo bandito da ?!este 5antasie le irre:olarita del mondo ve:etale.

* :!stavo, nel mio ?!adro, pittore 5iero del mio :enio, l1inebriante monotonia del metallo, del marmo e dell1ac?!a.

Babele di scalee e d1arcate, era !n pala##o in5inito, ricco di bacini e di cascate vol:enti all1oro opaco e br!nitoB

cateratte pesanti come tende di cristallo stavano sospese, 5ol:oranti, a m!ra:lie di metallo.

,on alberi, colonnati cin:evano :li sta:ni dormienti in c!i naiadi :i:anti si specchiavano come donne.

Lame d1ac?!a a##!rra si stendevano 5ra l!n:o5i!me rosa e verdi per milioni di le:he sino ai con5ini dell1!niversoB

ed erano pietre ina!dite, 5l!tti ma:ici, immensi specchi abbacinati da ?!el che ri5lettevanoC

,el 5irmamento Gan:i indi55erenti e tacit!rni versavano il tesoro delle loro !rne in abissi di diamante.

Architetto delle mie 5antasticherie, a mio capriccio 5acevo passare !n oceano domato sotto !n t!nnel di :emme.

* t!tto, anche il nero, sembrava 5orbito, chiaro, iridato: il li?!ido incastonava la s!a :loria nel ra::io

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cristalli##ato.

,ess!n astro, ness!n ricordo di sole nepp!re all1occidente, per ill!minare ?!ei prodi:i splendenti di !n proprio 5!oco.

* s! ?!elle mobili meravi:lie incombeva @novita terribile: t!tto all1occhio, niente all1orecchioA !n silen#io d1eternita.

JII

,el riaprire :li occhi pieni di 5iamme ho ved!to l1orrore della mia tana, e sentito rientrare nella mia anima la p!nta delle maledette tribola#ioniB

la pendola dai 5!nebri accenti sonava br!talmente me##o:iorno, e riversava il cielo le s!e tenebre s!l triste mondo intorpidito.

/%$ E C(*.;-C'L' )*L +ATTI,'@Torna all1indiceA

La diana cantava nei cortili delle caserme e il vento del mattino so55iava s!i lampioni.

*ra l1ora che lo sciame dei torbidi so:ni torce s!i letti i br!ni adolescentiB e, come !n occhio pieno di san:!e che palpita e trema la lampada 5orma !na macchia rossa s!l chiaro del mattino: l1anima, sotto il peso del corpo :reve e aspro, imita il cimento della lampada e del :iorno. L1aria e percorsa dal brivido delle cose che svaniscono come in !n volto in la:rime la bre##a che asci!:a: l1!omo e stanco di scrivere e la donna d1amare.

!a e la, dalle case, s1al#a il 5!mo. Le corti:iane, palpebre livide, bocche aperte, dormivano il loro

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sonno animaleB le mendicanti, trascinando i seni ma:ri e 5reddi, so55iavano s!lle braci e s!lle dita. *ra l1ora in c!i tra 5reddo e miseria rincr!discono le do:lie della :estante. Come !n sin:hio##o so55ocato da !n san:!e schi!moso, da l!n:i, il canto del :allo lacerava l1aria di br!meB !n mare di nebbia ba:nava :li edi5ici e :li a:oni##anti in 5ondo a:li ospedali davano, in soprassalti ine:!ali, i loro !ltimi rantoli. (otti dalle 5atiche d1amore i libertini tornavano alle loro case.

In veste rosa e verde l1a!rora, tremando, avan#ava lenta s!lla -enna deserta e c!pamente .ari:i, stropicciandosi :li occhi, imbracciava i s!oi attre##i, ve:liardo laborioso.

IL <I,'

/%2 E L1A,I+A )*L <I,'@Torna all1indiceA

;na sera l1anima del vino cantava nelle botti:lie: F;omo, caro diseredato, io ti lancio, dalla mia pri:ione di vetro e dalle mie vermi:lie chi!s!re, !n canto pieno di l!ce 5raternaC

-o bene ?!anta 5atica, ?!anto s!dore, ?!anto sole cocente ci v!ole, s!lla collina che arde, per darmi vita e anima: ma non saro ne malevolo ne in:rato,

perche provo !na :ioia immensa ?!ando scendo nella :ola d1!n !omo s5inito dal lavoro, e il s!o caldo petto si 5a dolce tomba dove mi trovo assai me:lio che in !na 5redda cantina.

,on odi ris!onare i ritornelli domenicali e la speran#a che bisbi:lia nel mio seno palpitanteG I :omiti s!l tavolo, le maniche rimboccate t!, 5elici, mi :lori5icheraiB

io accendero lo s:!ardo della t!a donna a55ascinataB ridaro 5or#a e colori a t!o 5i:lio: saro, per ?!esto 5ra:ile atleta della vita, l1olio che rassoda i m!scoli dei lottatori.

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Ti scendero dentro, ambrosia ve:etale, :rano pre#ioso :ettato dall1eterno -eminatore, perche dal nostro amore nasca la poesia, che verso )io sp!ntera come !n raro 5ioreCH

/%3 E IL <I,' )*GLI -T(ACCI<*,)'L@TI orna all1indiceA

-pesso, al chiarore rossastro d1!n lampione di c!i il vento sbatte la 5iamma e tormenta il vetro, nel c!ore d1!n vecchio sobbor:o, labirinto 5an:oso dove l1!manita br!lica in 5ermenti tempestosi,

vedi !no straccivendolo procedere, dondolando la testa, incespicando e !rtandosi ai m!ri come !n poeta, e, sen#a tener in alc!n conto :li spioni, s!oi s!dditi, dare t!tto il s!o c!ore a :loriosi pro:etti.

.ron!n#ia :i!ramenti, detta le::i s!blimi, !milia i malva:i, solleva le vittime e s1inebria de:li splendori della propria virt! sotto il cielo sospeso come !n baldacchino.

-i, an:!stiati da pene 5ami:liari, rotti dalla 5atica e a55ranti da:li anni, sderenati, pie:ati sotto !na massa di ri5i!ti che vomita con5!samente l1enorme .ari:i,

riemer:ono, odorosi di botte, se:!iti da compa:ni incan!titi nelle batta:lie, i ba55i pendenti come vecchie bandiere. Gli stendardi, i 5iori e :li archi trion5ali

sor:ono dinan#i a loro per solenne ma:iaC * nella splendente e assordante or:ia delle trombe, del sole, delle :rida e dei tamb!ri riportano la :loria a !n popolo ebbro d1amoreC

* cosi che, s5ol:orante .attolo, il vino 5a 5l!ire l1oro in me##o alla vana ;manitaB attraverso la :ola dell1!omo canta le s!e prode##e e re:na per me##o dei doni come 5anno i veri re.

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A spe:nere il rancore e c!llare l1indolen#a di tanti vecchi che m!oiono, maledetti, in silen#io, )io, preso dal rimorso, creo il sonnoB l1;omo ha a::i!nto il <ino, 5i:lio sacro del -ole.

/%4 E IL <I,' )*LL1A--A--I,'@Torna all1indiceA

+ia mo:lie e morta, son liberoC .osso bere 5inalmente a sa#ieta. s!oi !rli mi penetravano sin dentro alle 5ibre.

!ando rientravo sen#a !n soldo, i

-ono 5elice come !n re, l1aria e p!ra, il cielo meravi:lioso... Abbiamo av!to !n1estate cosi, ?!ando mi sono innamorato di leiC

.er spe:nere ?!esta sete che mi stra#ia ci vorrebbe tanto vino ?!anto ne p!o contenere la s!a tombaB e non e dire poco:

l1ho b!ttata in 5ondo a !n po##o e in pi! le ho :ettato addosso t!tte le pietre del parapetto. .otro dimenticarlaG

In nome dei teneri :i!ramenti che ness!no p!o scio:liere per riconciliarci come ai tempi della nostra ebbre##a, io implorai !n app!ntamento, la sera, in !na strada sc!ra. * venne D 5olle creat!ra. -iamo t!tti, chi pi! chi meno, dei 5olliC

*ra ancora cosi :ra#iosa, anche se tanto stanca, e io, l1amavo troppo. *cco perche le dissi: esci da ?!esta vita.

,ess!no p!o capirmi. +ai !no di ?!esti !briachi inebetiti, penso, nelle s!e notti morbose, di 5are del vino !n s!darioG

Crap!loni inv!lnerabili, a!tomi di 5erro, mai, ne l1estate ne l1inverno, hanno conosci!to il vero amore

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coi s!oi neri incantesimi, il s!o se:!ito in5ernale d1allarmi, le s!e 5iale di veleno, le s!e la:rime, il s!o strepito di ossa e di cateneC

D *ccomi solo, liberoC

!esta sera saro !briaco 5radicio: sen#a pa!ra ne rimorsi mi stendero per terra

e dormiro come !n caneC Il carro di :randi r!ote carico di pietre e di 5an:o, il treno in5!riato p!o ben

schiacciare la mia testa colpevole e troncarmi a meta. Io me ne in5ischio di )io come del )iavolo e della -acra +ensa.

/%6 E IL <I,' )*L -'LITA(I@'Torna all1indiceA

Lo s:!ardo strano d1!na donna :alante che scivola verso di noi come il bianco ra::io che la l!na oscillante invia al la:o increspato ?!ando v!ol ba:narvi la s!a pi:ra belle##aB

l1!ltima borsa di monete 5ra le dita del :iocatore, il lascivo bacio della ma:ra AdelinaB i s!oni d1!na m!sica lan:!ida e dolcissima, simile al :rido lontano del dolore !mano

non val:ono i balsami penetranti che t!, botti:lia 5onda, esprimi dalla t!a 5econdita ri:on5ia per il c!ore assetato d1!n pio poeta.

T! :li dai la vita, la :iovine##a, la speran#a D e l1or:o:lio, tesoro dei mendichi, che ci rende trion5anti, simili a:li )eiC

/%7 E IL <I,' )*GLI A+A,T@TI orna all1indiceA

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'::i lo spa#io e splendidoC -en#a morsi ne speroni o bri:lie, via, s!l vino, a cavallo verso il cielo divino e incantatoC

Come d!e an:eli che tort!ra !n rovello implacabile oh, nel cristallo a##!rro del mattino, se:!ire il lontano meri::ioC

+ollemente c!llati s!ll1ala del t!rbine cerebrale, in !n delirio parallelo,

sorella, n!otando a55iancati, 5!::ire sen#a riposi ne tre:!e verso il paradiso dei miei so:ni.

&I'(I )*L +AL*

/%8 E LA )I-T(;9I',*@Torna al1indiceA

Incessantemente, vicino a me, s1a:ita il )emonio, e mi va:ola dattorno come !n1aria impalpabileB io l1in:hiotto e sento che mi br!cia i polmoni e li riempie d1!n desiderio eterno e colpevole.

Conoscendo il mio :rande amore per l1Arte prende, ?!alche volta, le sembian#e della pi! sed!cente delle donne, e con speciosi pretesti da ipocrita avve##a le mie labbra ai 5iltri pi! in5ami.

Lontano dallo s:!ardo di )io, mi porta, ansante, rotto dalla stanche##a, nelle pro5onde e deserte piane della ,oia,

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e :etta s!i miei occhi con5!si vesti lordate, 5erite aperte, t!tto il san:!inoso apparato della )istr!#ioneC

//% E ;,A +A(TI(*@Torna all1indiceA

)ise:no di i:noto

In me##o a 5laconi, a sto55e laminate e mobili vol!tt!osi, a marmi, ?!adri, abiti pro5!mati dalle pie:he sont!ose,

in !na camera tiepida ove, come in !na serra, l1aria e rischiosa e 5atale, e ma##i di 5iori nelle loro bare di vetro esalano l1!ltimo spiro,

!n cadavere decapitato versa, simile a !n 5i!me, s!l c!scino sa#io, !n san:!e rosso, vivo, che la tela beve come !n avido prato.

-imile alle pallide visioni che s!scita l1ombra e che ci avvincono :li occhi, la testa, con la massa della s!a sc!ra criniera e i s!oi :ioielli pre#iosi

riposa s!l comodino da notte, come !n ran!ncolo: !no s:!ardo, v!oto e bianco come il crep!scolo s5!::e da:li occhi arrovesciati.

-!l letto, il tronco n!do, sen#a scr!poli, rivela nel pi! completo abbandono il se:reto splendore e la belle##a 5atale che la nat!ra :li diedeB

!na cal#a rosa, ornata d1oro, e rimasta s!lla :amba, come !n ricordo: la :iarrettiera, come !n occhio se:reto che br!cia, darde::ia !no s:!ardo di diamante.

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Lo strano aspetto di ?!esta solit!dine e d1!n :rande, lan:!ido ritratto, dall1occhio e dall1atte::iamento provocanti, rivelano !n amore tenebroso,

!na :ioia colpevole, delle 5este bi##arre piene di baci in5ernali, di c!i :odeva lo sciame de:li an:eli dannati volte::ianti 5ra le pie:he delle tendeB

e t!ttavia, a vedere la ma:re##a ele:ante della spalla dal contorno risentito, l1anca !n po1 p!nt!ta e la vita :!i##ante come !n rettile irritato,

come ris!lta :iovane... La s!a anima esasperata e i s!oi sensi, morsi dal tedio, s1erano aperti alla m!ta assetata dei desideri ardenti e perd!tiG

* l1!omo vendicativo che, da viva, mal:rado tanto amore non hai pot!to sa#iare, s5o:o s!lla t!a carne inerte e compiacente l1immenso s!o desiderioG

(ispondi, imp!ro cadavereC *, sollevandoti con braccio 5ebbrile per le trecce irri:idite, testa pa!rosa, dimmi, ha e:li s!i t!oi denti 5reddi impresso !n !ltimo addioG

D <ia dal mondo schernitore, via dalla 5olla imp!ra e dai ma:istrati c!riosi, dormi in pace, strana creat!ra, nella t!a tomba misteriosaB

il t!o sposo va:a per il mondo e la t!a 5orma immortale :li ve:lia accanto, ?!ando dormeB ti sara 5edele e costante sino alla morte, come t! lo sei a l!i.

/// E )',,* )A,,AT*@Torna all1indiceA

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Coricate s!lla sabbia come armento pensoso vol:ono :li occhi verso l1ori##onte marino e i piedi che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci lan:!ori e brividi amari.

Le !ne, c!ori innamorati di l!n:he con5iden#e, nel 5olto dei boschetti s!ss!rranti di r!scelli, vanno riandando l1amore delle timide in5an#ie e incidendo il le:no verde dei :iovani arb!stiB

altre, camminano lente e :ravi come s!ore attraverso le rocce piene di appari#ioni, dove -ant1Antonio vide sor:ere, come lava, i seni n!di e p!rp!rei delle s!e tenta#ioniB

e ve n1e che ai ba:liori di resine stillanti, nel m!to cavo di vecchi antri pa:ani, ti chiamano in soccorso delle loro 5ebbri !rlanti, o Bacco, che sai assopire :li antichi rimorsi.

Altre, il c!i petto ama :li scapolari e nascondono il 5r!stino entro le l!n:he vesti, mischiano, nelle notti solitarie e nei boschi sc!ri, la schi!ma del piacere e le la:rime de:li stra#i.

' ver:ini, o demoni, mostri, martiri, :randi spiriti spre:iatori della realta, assetate d1in5inito, devote o baccanti, piene ora di :ridi ora di pianti,

o voi, che la mia anima ha inse:!ito nel vostro in5erno, sorelle, tanto pi! vi amo ?!anto pi! vi compian:o per i vostri c!pi dolori, per le vostre seti mai sa#iate, per le !rne d1amore di c!i traboccano i vostri c!ori.

//0 E L* );* B;',* -'(*LL@*Tornaall1indiceA

La )issol!te##a e la +orte sono d!e s:!aldrine amabili, prodi:he di baci e piene di sal!te, il c!i 5ianco eternamente ver:ine e 5asciato di stracci, preso da !n perenne trava:lio, non ha mai partorito.

Al poeta sinistro, nemico delle 5ami:lie, 5avorito dell1in5erno, arti:iano malmesso, tombe e l!panari mostrano sotto le loro volte !n letto che il rimorso non ha mai 5re?!entato.

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Bara ed alcova, 5econde di bestemmie, a volta a volta ci o55rono, come b!one sorelle, piaceri terribili e dolce##e pa!rose.

!and1e che v!oi sotterrarmi, )issol!te##a dalle immonde bracciaG * ?!ando, +orte, s!a rivale in belle##a, verrai a innestare s!i s!oi mirti in5etti i t!oi neri cipressiG

//$ E LA &',TA,A )I -A,G;@*Torna all1indiceA

+i pare, a volte, che il mio san:!e 5iotti come !na 5ontana dai ritmici sin:hio##i. Lo sento colare con !n l!n:o m!rm!re, ma mi tasto invano in cerca d1!na 5erita.

&l!isce attraverso la citta come per !n campo recintato e tras5orma i selciati in isolotti, cava la sete a o:ni creat!ra, tin:e la nat!ra in rosso.

-pesso al vino cap#ioso ho chiesto di addormire per !n :iorno il terrore che m1assillaB ma il vino rende l1occhio pi! ac!to e l1orecchio pi! 5ino.

>o cercato nell1amore il sonno dell1oblioB ma l1amore, per me, non e che !n materasso d1a:hi 5atto per proc!rare da bere a cr!deli p!ttane.

//2 E ALL*G'(IA@Torna all1indiceA

* !na bella donna, di ricca n!ca, e lascia che la s!a chioma 5l!isca nel vino... Le !n:hiate dell1amore e i veleni della bisca scivolano e si sm!ssano al :ranito della s!a pelle. (ide della +orte e si be55a del <i#io, ?!ei mostri la c!i mano, sempre pronta a raschiare e 5alciare, ha rispettato nei s!oi :iochi distr!ttori la

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r!de maesta del corpo sodo e dritto. Incede come !na dea, riposa come !na s!ltanaB ha nel piacere la 5ede dei maomettani, nelle s!e braccia spalancate, che il seno colma, richiama con :li occhi l1intera ra##a !mana. Crede, sa, ?!esta ver:ine in5econda, e p!re necessaria al cammino del mondo, che la belle##a del corpo e !n dono s!blime capace di trovare !n perdono a o:ni in5amia. I:nora In5erno e .!r:atorioB ?!ando verra l1ora d1entrare nell1osc!rita della ,otte, 5issera la +orte sen#a odio ne rimorso, come !n neonato.

//3 E LA B*AT(IC*@Tornaa ll1indiceA

In terreni di cenere, calcinati, br!lli, !n :iorno, mentre mi la:navo con la nat!ra, e, va:ando sen#a meta, a:!##avo lentamente s!l c!ore la lama del pensiero, vidi, in pieno me##odi, discendermi s!lla testa !na n!be 5!nebre, :ravida di tempesta e d1!n branco di demoni vi#iosi, in t!tto simili a nani c!riosi e cr!deli. -i misero a :!ardarmi 5reddamente, e li !dii D come 5anno i passanti con i pa##i D ridere e bisbi:liare 5ra di se, scambiandosi cenni e ammicchi.

FG!ardiamola a nostro piacere ?!esta caricat!ra, ?!est1ombra di Amleto che ad Amleto si atte::ia, lo s:!ardo va:o e i capelli al vento. ,on 5a pena vedere ?!esto bel tomo, ?!esto pe##ente, ?!est1attor!colo disocc!pato, ?!esto b!55one che, perche sa sostenere il s!o r!olo d1artista, pretende interessare al canto dei s!oi dolori le a?!ile e i :rilli, i r!scelli e i 5iori, e v!ole anche a noi, inventori di ?!este vecchie storie, declamare !rlando le s!e tirate p!bblicheGH

Avrei pot!to @la mia s!perbia, alta come le monta:ne, domina i nembi e il :rido dei demoniA vol:ere semplicemente altrove il mio s:!ardo sovrano, se non avessi ved!to in ?!ella t!rba oscena D delitto che non ha 5atto vacillare il sole D la re:ina del mio c!ore dallo s:!ardo impare::iabile, che con essi rideva della mia c!pa an:oscia, a tratti :rati5icandoli di ?!alche sporca care##a.

//4 E ;, <IAGGI' A CIT*(@ATorna all1indiceA

Come !n !ccello, :ioioso, volte::iava il mio c!ore, planando liberamente attorno al cordameB sotto !n cielo limpido la nave scivolava, simile a !n an:elo inebriato da !n sole radioso.

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Che isola e mai ?!ella, cosi nera e tristeG * Citera, ?!alc!no risponde, terra 5amosa nelle can#oni, banale *ldorado dei vecchdiiversi . +a :!ardata dappresso, e !na ben povera terra.

D Isola dei dolci se:reti e delle 5este del c!oreC )ell1antica <enere il s!perbo 5antasma si libra s!i t!oi mari come !n aroma, riempendo :li animi d1amore e di lan:!ore.

Bella isola di verdi mirti, ricca di 5iori schi!si, venerata in eterno da t!tte le na#ioni, e in c!i i sospiri dei c!ori adoranti errano come l1incenso s! !n roseto

o come il t!bare in5inito del colomboC D Citera non era pi! che !na ma:ra terra, !n deserto roccioso t!rbato da strid!le :rida. +a vi scor:evo !n o::etto sin:olareC

'h, non !n tempio dalle ombre silvestri, dove la :iovane sacerdotessa, innamorata dei 5iori, andava, il corpo br!ciato da se:reti ardori, dischi!dendo la t!nica alle bre##e 5!::itive...

+a ecco che, rasentando da vicino la costa, cosi da intimorire :li !ccelli con le nostre bianche vele, ci apparve !na 5orca a tre bracci, nera contro il cielo come !n cipresso.

Appollaiati s!lla loro past!ra 5eroci !ccelli distr!::evano rabbiosamente !n impiccato, :ia s5atto: ciasc!no piantando, come !n attre##o, il becco imp!ro in o:ni an:olo san:!inante di ?!el marci!me,

:li occhi d!e b!chi, e dal ventre s5ondato i :revi intestini colavano l!n:o le cosceB ?!ei carne5ici, satolli di orribili deli#ie, l1avevano, a colpi di becco, castrato completamente.

Ai piedi, !n branco di invidiosi ?!adr!pedi, m!so al#ato, :iravano e ri:iravano: in me##o s1a:itava !na bestia pi! :rande, come !n boia circondato dai s!oi ai!tanti.

Abitatore di Citera, 5i:lio d1!n cielo cosi bello, in silen#io sopportavi t!tti ?!esti oltra::i in espia#ione de:li in5ami c!lti e dei peccati che t1hanno ne:ato !na tomba.

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Grottesco impiccato, i t!oi sono anche i miei doloriC Alla vista delle t!e membra pen#olanti sentivo, come !n vomito, risalire ai miei denti il l!n:o 5i!me di 5iele de:li antichi doloriB

dinan#i a te, povero cristo cosi caro al ricordo, ho provato t!tti i becchi e t!tte le mascelle dei corvi lancinanti e delle nere pantere che !n tempo amavano trit!rare la mia carne.

D Il cielo era incantevole, il mare calmoB ma per me t!tto era tenebre e san:!e, ormai, e avevo, ahime, il c!ore sepolto in ?!esta alle:oria come in !no spesso s!dario.

,ella t!a isola, o <enere, non ho trovato che !na 5orca da c!i pendeva la mia imma:ine... D -i:nore, dammi la 5or#a e il cora::io di contemplare sen#a dis:!sto il mio corpo e il mio c!oreC

//6 E L1A+'(* * IL C(A,I@'Torna all1indiceA

<ecchio 5re:io

L1Amore sta assiso s!l cranio dell1;manita e da ?!el trono pro5ano, con riso s5rontato,

so55ia :aio delle bolle rotonde che s1innal#ano nell1aria, ?!asi a ra::i!n:ere i mondi al 5ondo dell1etere.

Il :lobo 5ra:ile e l!minoso prende !n :rande slancio, scoppia e sp!ta la s!a anima :racile come !n so:no d1oro.

'do il cranio, a o:ni bolla, :emere e pre:are: F !ando 5inira ?!esto :ioco 5eroce e ridicoloGH

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.erche ?!el che la t!a bocca cr!dele sparpa:lia nell1aria, mostro assassino, e il mio cervello, il mio san:!e, la mia carneCH

(I<'LTA

//7 E IL T(A)I+*,T' )I -A, .I*T(@'Tornaall1indiceA

Che se ne 5a )io di ?!el 5iotto di bestemmie che sale o:ni :iorno verso i s!oi diletti -era5iniG Come !n tiranno rimpin#atosi di vini e di carne, e:li s1addorme al dolce r!more dei nostri orribili anatemi.

I sin:hio##i dei martiri e dei s!ppli#iati sono certo !na sin5onia inebriante, se i cieli, mal:rado il san:!e che costa la loro vol!tta, non ne sono ancora sa#i.

D (icordati, Ges!, dell1'rto de:li ;liviC ,el t!o candore t! pre:avi in :inocchio col!i che nel s!o cielo rideva al r!more dei chiodi che i:nobili carne5ici piantavano nella t!a carne viva.

* ?!ando vedesti sp!tare s!lla t!a divinita le 5eccia del corpo di :!ardia e delle c!cine, e sentisti penetrare le spine nel t!o cranio in c!i viveva l1immensa ;manitaB

?!ando il tremendo peso del t!o corpo spe##ato stirava le t!e braccia distese, san:!e e s!dore colavano dalla t!a 5ronte impallidita, e 5osti posto davanti a t!tti come !n bersa:lio,

ripensavi i :iorni l!minosi che venisti ad adempiere all1eterna promessa e in :roppa a !n asinello pa#iente percorrevi strade tappe##ate di 5iori e di rami,

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e il c!ore :on5io di speran#a e d1ardire 5!sti:avi con 5or#a ?!ei vili mercanti, e 5osti al5ine padroneG ,on s1e addentrato il rimorso nel t!o 5ianco pi! a 5ondo della lanciaG

D !anto a me, !sciro volentieri da !n mondo in c!i l1a#ione non e la sorella del so:noB possa !sare la spada e di spada perireC -an .ietro ha rinne:ato Ges!... >a 5atto bene.

//8 E AB*L* * CAI,'@Torna all1indiceA

JI

(a##a d1Abele, dormi bevi e man:ia: )io ti sorride con compiacen#a.

(a##a di Caino, striscia nel 5an:o e m!ori miseramente... (a##a d1Abele, il t!o sacri5icio solletica le narici del -era5inoC (a##a di Caino, avra mai 5ine il t!o s!ppli#ioG (a##a d1Abele, contempla la 5loride##a dei t!oi seminati e del t!o bestiame. (a##a di Caino, i t!oi visceri !rlano la loro 5ame come !n vecchio cane. (a##a d1Abele, scaldati il ventre al 5ocolare patriarcale.

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(a##a di Caino, rabbrividisci di 5reddo nel t!o antro come !n povero sciacalloC

(a##a d1Abele, ama e riprod!citi. .ersino il t!o oro proli5ica. (a##a di Caino, c!ore ardente, :!ardati dai t!oi :randi appetiti. (a##a d1Abele, t! cresci, t! pascoli, come il tarlo nel le:no. (a##a di Caino, trascina per le strade la t!a 5ami:lia misera.

JII

(a##a d1Abele, la t!a caro:na in:rassera la terra 5!mi:ante.

(a##a di Caino, la t!a opera non e compi!ta.

(a##a d1Abele, ecco la t!a ver:o:na: la spada e vinta dalla spada.

(a##a di Caino, sali al cielo, :etta )io s!lla terra.

/0% E L* LITA,I* )I -ATA,@ATorna all1indiceA

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'h t!, che sei il pi! bello e il pi! sapiente de:li An:eli, )io tradito dalla sorte, spo:liato d1o:ni lode.

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

.rincipe dell1esilio, c!i e stato 5atto torto, e che ti rial#i, vinto, sempre pi! 5orte.

-atana, abbia pieta del mio l!n:o penareC

T! che conosci o:ni cosa e re:ni s!l sottos!olo, :!aritore abit!ale delle an:osce !mane.

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

' t! che anche ai lebbrosi, ai paria maledetti, per me##o dell1amore inse:ni il :!sto del .aradiso.

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che dalla +orte, t!a vecchia e 5orte amante, :enerasti la -peran#a, a55ascinante 5olleC

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che dai al proscritto lo s:!ardo calmo e altero, che danna t!tto !n popolo intero attorno ad !n patibolo.

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che sai dove, in ?!ali an:oli delle terre invidiose, )io, :eloso, ha nascosto le t!e :emme,

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-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T!, il c!i occhio limpido sa :li arsenali pro5ondi in c!i, sepolto, dorme il popolo dei metalli,

-atana abbi pieta del mio l!n:o penareC

T!, la c!i l!n:a mano nasconde i precipi#i che s1aprono al sonnamb!lo va:ante s!ll1orlo delle cose,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che, ma:icamente, addolcisci le vecchie ossa del nottamb!lo !bbriaco calpestato dai cavalli,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che per consolare l1!omo debole che so55re, ci inse:nasti a mischiare lo #ol5o col salnitro,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che imprimi il t!o marchio, complice sottile, s!lla 5ronte dell1impietoso e vile Creso,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

T! che poni ne:li occhi e nel c!ore delle ra:a##e il c!lto della pia:a, l1amore dei cenciosi,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

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-oste:no de:li es!li, l!ce de:li inventori, con5essore de:li impiccati e dei cospiratori,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

.adre adottivo di t!tti coloro che con nera 5!ria )io .adre ha cacciato dal paradiso terrestre,

-atana, abbi pieta del mio l!n:o penareC

.re:hiera

-iano :loria e lodi a te, o -atana, nel pi! alto dei cieli, dove t! re:nasti, e nelle pro5ondita dell1In5erno, dove t!, vinto, so:ni in silen#ioC &a1 che !n :iorno la mia anima riposi presso di te sotto l1Albero della -cien#a, nell1ora che s!lla t!a 5ronte i s!oi rami come !n n!ovo Tempio s1intreccerannoC

LA +'(T*

/0/ E LA +'(T* )*GLI A+A,T@TI ornaall1indiceA

Avremo letti pieni di pro5!mi le::eri, divani pro5ondi come tombe e s!lle mensole strani 5iori dischi!si per noi sotto cieli pi! belli.

;sando, a :ara, i loro estremi ardori, i nostri c!ori saranno d!e :randi 5iaccole, che ri5letteranno le loro

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doppie l!ci nei nostri spiriti, specchi :emelli.

;na sera di rosa e a##!rro mistico ci scambieremo !n !nico ba:liore, simile a !n l!n:o sin:hio##o, risonante d1addii.

.i! tardi, !n An:elo, dischi!se le porte, verra, :aio e 5edele, a ravvivare :li specchi o55!scati e le 5iamme ormai morte.

/00 E LA +'(T* )*I .'<*(@TI orna all1indiceA

La +orte ci consola, ahime, e ci 5a vivereB lo scopo dell1esisten#a, la sola speran#a che, come !n elisir, ci sostiene e ci inebria, 5acendoci cora::io per arrivare a seraB

lei, che attraverso la tempesta, la neve e il :elo, da !n vibrante chiarore al nostro nero ori##onteB e la locanda 5amosa di c!i si parla nel libro, dove si potra sedere, e man:iare, e dormireB

lei, l1An:elo che racchi!de 5ra le s!e dita ma:netiche il sonno e il dono dei so:ni estatici, lei che ri5a il letto alla :ente povera e n!da:

:loria divina, :ranaio mistico, borsa del povero e s!a patria antica, portico aperto s! cieli sconosci!tiC

/0$ E LA +'(T* )*GLI A(TI-T@TI orna all1indiceA

!ante mai volte dovro sc!otere i miei sona:li e baciare la t!a 5ronte bassa, c!pa caricat!raG .er colpire il bersa:lio mistico, ?!ante 5recce dovro sprecare, o mia 5aretraG

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Cons!meremo la nostra anima in sottili ra::iri e demoliremo pi! d1!na :reve armat!ra prima di poter completare la :rande Creat!ra della ?!ale !n in5ernale desiderio ci riempie di sin:hio##iC

<1e chi non ha mai conosci!to il s!o Idolo... * a:li sc!ltori condannati, e se:nati da !n a55ronto, che si danno di martello s!l petto e s!lla 5ronte,

non resta che !na speran#a, strano e osc!ro Campido:lio: che la +orte, sospesa come !n n!ovo sole, 5accia sbocciare i 5iori del loro cervello.

/02 E &I,* )*L GI'(,'@Torna all1indiceA

-otto !na tetra l!ce, corre, dan#a, si torce sen#a ra:ione, la <ita, imp!dente e strid!la. Cosi, appena all1ori##onte

sale la notte vol!tt!osa, placando t!tto, anche la 5ame, scancellando t!tto, anche la ver:o:na, il poeta si dice: F&inalmenteCH

Come le mie vertebre il mio spirito invoca ardentemente il riposoB con il c!ore pieno di 5!nebri so:ni

mi b!ttero con la schiena s!l letto e mi avvol:ero nei vostri tenda::i, o tenebre di 5resc!raCH

/03 E IL -'G,' )I ;, C;(I'-@'Torna all1indiceA

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A &.,.

>ai anche t!, come me, il :!sto del dolore e di te ti 5ai dire: FChe !omo sin:olareCH D -tavo s!l p!nto di morire. ,ella mia anima appassionata v1era, desiderio mischiato a orrore, !no strano maleB

an:oscia e viva speran#a, sen#a alc!n 5a#ioso !more. .i! la 5atale clessidra andava v!otandosi, pi! la mia tort!ra si 5aceva aspra e deli#iosaB il mio c!ore si staccava dal mondo 5amiliare.

Come il bambino avido di spettacoli, odiavo l1ostacolo del sipario. Al5ine si rivelo la 5redda verita:

ero morto sen#a accor:emene, la terribile a!rora m1avvol:eva. D +a come, e t!tto ?!iG Il sipario s1era al#ato, e io aspettavo ancora.

/04 E IL <IAGGI'@Tornaall1indiceA

A +axime d! Camp

JI

.er il ra:a##o, innamorato di mappe e di stampe, l1!niverso e pari alla s!a vasta brama. Come e :rande il mondo alla l!ce della lampada, come, a:li occhi del ricordo, meschinoC

;n mattino partiamo, il cervello in 5iamme, il c!ore :on5io di rancore e di vo:lie amare, e andiamo se:!endo il ritmo delle onde, c!llando il nostro in5inito s!l 5inito dei mari:

:li !ni, 5elici di 5!::ire !na patria in5ame, :li altri l1orrore delle proprie c!lleB e alc!ni, astrolo:hi perd!ti

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ne:li occhi d1!na donna, Circe tirannica dai pro5!mi 5atali.

.er non essere m!tati in bestie, s1inebriano di spa#io, di l!ce e di cieli in5!ocatiB il :elo che li morde, i soli che li br!ciano cancellano lentamente il se:no dei baci.

+a, veri via::iatori sono ?!elli che partono per partireB c!ori le::eri, simili a palloncini, non si staccano mai dal loro destino, e sen#a sapere perche dicono sempre: AndiamoC

I loro desideri hanno 5orme di n!vole, e come il coscritto il cannone, so:nano :randi, can:ianti, i:note vol!tta, il c!i nome lo spirito !mano non ha mai conosci!to.

JII

Imitiamo orrore, la trottola e la palla nei loro val#er e nei loro saltiB come !n An:elo cr!dele che 5r!sta i soli la C!riosita ci tormenta e ci 5a :irare.

-in:olare sorte in c!i la meta cambia contin!amente di posto, e non trovandosi da ness!na parte, p!o trovarsi dov!n?!eC Ad essa, l1;omo c!i mai vien meno la speran#a, per trovare posa corre sempre come !n pa##o.

La nostra anima e !n treDalberi che cerca la s!a terra, l1IcariaB FApri l1occhioH eche::ia s!l ponte... )alla co55a !na voce ardente e dissennata FAmore, :loria, 5elicitaH va :ridando. )anna#ione, !no sco:lio.

':ni isolotto avvistato dall1!omo di :!ardia e !n *ldorado o55erto dal )estino: ma l1Imma:ina#ione, che s!bito s1abbandona ai s!oi eccessi, non incontra che !no sco:lio alla l!ce del mattino.

' misero innamorato di paesi di 5iabaC Biso:nera incatenarti e b!ttarti a mare, marinaio !bbriaco, inventore di Americhe, il c!i mira::io 5a pi! amari :li abissiG

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Cosi il va:abondo, pesticciando nel 5an:o, so:na, naso in aria, paradisi l!minosiB e l1occhio ammaliato scopre !na Cap!a dov!n?!e !na candela ill!mini !n t!:!rio.

JIII

-traordinari via::iatori, ?!ali nobili storie le::iamo nei vostri occhi pro5ondi come il mare. 'h, mostrateci :li scri:ni della vostra ricca memoria, i :ioielli meravi:liosi 5atti di astri e di etere.

-en#a vapore ne vela vo:liamo navi:areC .er alleviare il tedio delle nostre pri:ioni 5ate passare s!i nostri spiriti, tesi come !na tela, i vostri ricordi chi!si in cornici d1ori##onti.

)iteci: che vedesteG

JI<

Abbiamo visto astri e 5l!ttiB sabbieB e come ?!i, mal:rado tra!mi e improvvisi disastri, ci siamo spesso annoiati.

Lo splendore del sole sopra il mare violetto, la :loria delle citta nel sole che tramonta accendevano nei nostri c!ori !n in?!ieto ardore, ci spin:evano a t!55arci in !n cielo dai ri5lessi incantati.

Le pi! dovi#iose citta, i pi! vasti paesa::i non possedevano mai il 5ascino misterioso che il caso ricava dalle n!vole: e sempre il desiderio ci tallonava dappresso.

D Il :odere da 5or#a al desiderio. )esiderio, vecchia pianta, c!i il piacere e concime: mentre che in:rossa e ind!risce la t!a scor#a, i t!oi rami vo:liono vedere il sole da vicino.

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Crescerai eternamente, :rande albero pi! vitale del cipressoG D T!ttavia, con c!ra, abbiamo colto alc!ni schi##i per il vostro alb!m vorace, o 5ratelli che trovate bello t!tto ?!anto viene di lontanoC

Abbiamo sal!tato idoli con la proboscide: troni costellati di :ioielli l!centiB pala##i elaborati la c!i pompa incantata sarebbe !n so:no rovinoso dei nostri banchieriB

cost!mi che inebriano :li occhi, donne che si tin:ono denti e !n:hie, :iocolieri esperti che il serpente accare##a.

J<

* poi, poi ancoraG

J<I

F' cervelli in5antiliC Abbiamo visto dov!n?!e @per non dimenticare la cosa capitaleA e sen#a averlo cercato, dall1alto sino al basso della scala 5atale, lo spettacolo tedioso dell1eterno peccato:

la donna, schiava vile, st!pida e or:o:liosa, sen#a ridere e sen#a dis:!starsi, si ama, si adoraB l1!omo, tiranno c!pido, in:ordo, lascivo e d!ro, schiavo della schiava, ri:a:nolo nella 5o:naB

il carne5ice che :ioisce, il martire che sin:hio##aB la 5esta che insaporisce e pro5!ma il san:!eB il tiranno snervato dal veleno del potere e il popolo amante dello sc!discio che l1abbr!tisceB

tante reli:ioni simili alla nostra che danno la scalata al cieloB la -antita che, come !n !omo di :!sti delicati, s:!a##a s! !n letto di pi!me, cerca la vol!tta 5ra i chiodi e il crineB

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ciarliera, ebbra del proprio :enio, pa##a come era !n tempo, l1;manita che :rida a )io nella s!a delirante a:onia: F' mio simile, o mio si:nore, io ti maledicoCH

e i meno sciocchi, arditi amanti della )emen#a, che 5!::endo il :rande :re::e recintato dal )estino, si ri5!:iano nell1oppio sen#a 5ine. D Tale e l1eterno resoconto del mondo intero.H

J<II

Amaro sapere, ?!ello che si ricava dal via::iareC Il mondo, piccolo e monotono o::i come ieri, come domani, come sempre, ci mostra la nostra imma:ine: !n1oasi d1orrore in !n deserto di noiaC

.artireG (estareG -e p!oi, resta, se e necessario, parti. Chi corre, chi si rannicchia per in:annare il Tempo, nemico vi:ilante e 5!nesto... <i sono, ahime, dei via::iatori sen#a re?!ie

@come l1*breo errante e :li apostoliA ai ?!ali n!lla basta, ne treno ne nave, per 5!::ire ?!esto in5ame re#iarioB ma ve ne sono che sanno amma##arlo sen#a !scire dalla loro tana.

!ando al5ine calchera il piede s!lla nostra schiena, potremo ancora sperare e :ridare: Avanti. Come !n tempo si partiva per la Cina, :li occhi p!ntati al lar:o ed i capelli al vento,

ci imbarcheremo, col c!ore :ioioso d1!n :iovane passe::ero, s!l mare delle tenebre. ;dite ?!este voci, 5!nebri e a55ascinanti, che cantano: F)i ?!i, voi che volete assaporare

il Loto pro5!matoC !i si raccol:ono i 5r!tti miracolosi dei ?!ali il vostro c!ore e a55amatoB venite a inebriarvi della strana dolce##a di ?!esto pomeri::io sen#a 5ineGH

(iconosciamo lo spettro dal tono 5amiliareB la i nostri .iladi tendono a noi le loro braccia. F,!ota verso la t!a *lettra, se v!oi rin5rescarti il c!oreH, ci dice ?!ella c!i, !n :iorno, baciavamo le :inocchia.

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J<III

' +orte, vecchio capitano, e tempo, leviamo l1ancora. !esta terra ci annoia, +orte. -alpiamo. -e cielo e mare sono neri come inchiostro, i nostri c!ori, che t! conosci, sono colmi di ra::i.

<ersaci, perche ci con5orti, il t!o veleno. ,oi vo:liamo, per ?!el 5!oco che ci arde nel cervello, t!55arci nell1abisso, In5erno o Cielo, non importa. Gi! nell1I:noto per trovarnv!i odveol .

I (*LITTI

/ E T(A+',T' ('+A,TIC'@Torna all1indiceA

Com1e bello il sole ?!ando t!tto 5resco si leva e ci lancia il s!o b!on:iorno come !n1esplosioneC D &ort!nato col!i che p!o con amore sal!tare il s!o tramonto, pi! :lorioso d1!n so:noC

(icordo... >o visto t!tto, 5iore, 5onte, solco, cro:iolarsi sotto il s!o occhio palpitante... D * tardi, corriamo verso l1ori##onte per co:liere almeno !n s!o ra::io obli?!o.

+a io inse:!o invano il )io che si ritiraB l1irresistibile, la nera, 5!nesta, abbrividente ,otte, 5onda il s!o imperioB

nelle tenebre 5l!tta !n odore di tomba e il mio piede intimorito calpesta, s!ll1orlo del pad!le, rospi improvvisi e 5redde l!mache.

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.'*-I* C',)A,,AT* T(ATT* )AI F&I'(I )*L +AL*H

0 E L*-B'@Torna all1ni diceA

+adre di :iochi latini e di vol!tta :reche, Lesbo, ove, lan:!enti o :ai, caldi come soli, 5reschi come cocomeri, i baci, sono l1ornamento di notti e di :iorni :loriosiB Lesbo, madre di :iochi latini e di vol!tta :reche,

in c!i i baci somi:liano le cascate che si :ettano impet!osamente ne:li abissi in5initi, e corrono, sin:hio##ando e ridendo a strappi, tempestosi e se:reti, 5renetici e pro5ondiB Lesbo, in c!i i baci somi:liano le cascate,

e le &rini s1attirano l1!n l1altra, e mai !n sospiro resto sen#1eco: come .a5o le stelle t1ammirano, e <enere ha ben diritto d1esser :elosa di -a55oC Lesbo, ove le &rini s1attirano l1!n l1altra,

terra di notti calde e lan:!ide che, sterile vol!tta, portano dinan#i ai loro specchi 5anci!lle da:li occhi se:nati, innamorate dei propri corpi, a care##arsi i 5r!tti della ver:initaB Lesbo, terra di notti calde e lan:!ide.

Lascia che il vecchio .latone a::rotti l1occhio a!steroB t! ottieni il perdono per eccesso dei t!oi baci, re:ina d1!n dolce impero, terra nobile e amabile, d1inesa!ribili ra55inate##e. Lascia che il vecchio .latone a::rotti l1occhio a!stero.

T! trai il perdono dal t!o eterno martirio, in5erto sen#a re?!ie ai c!ori ambi#iosi e che attira l!n:i da noi il radioso sorriso intravisto appena ai con5ini d1altri cieliC T! trai il perdono dal t!o eterno martirioC

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Chi, 5ra :li )ei, Lesbo, osera :i!dicarti e condannare la t!a 5ronte impallidita nelle 5atiche, se le s!e bilance d1oro non avranno pesato il dil!vio di la:rime versato nel mare dai t!oi r!scelliG Chi 5ra :li )ei, Lesbo, osera :i!dicartiG

Che hanno a che 5are con noi le le::i del :i!sto e dell1in:i!stoG ' ver:ini di s!blime c!ore, onore dell1arcipela:o, la vostra reli:ione e a!:!sta come !n1altra, e l1amore potra ridere del Cielo e dell1In5ernoC Che hanno a che 5are con noi le le::i del :i!sto e dell1in:i!stoC

.oiche Lesbo m1ha scelto 5ra t!tti s!lla terra per cantare il se:reto delle s!e ver:ini in 5ioreB io 5!i sin dall1in5an#ia ammesso al nero mistero delle risa s5renate miste ai c!pi pianti, poiche Lesbo m1ha scelto 5ra t!tti s!lla terra.

)a ?!el :iorno io ve:lio in cima a Le!cada come !na sentinella ac!ta e 5idata che scr!ta notte e :iorno le 5orme 5ontane di 5re:ate e tartane onde::ianti s!ll1a##!rroB da ?!el :iorno io ve:lio in cima a Le!cada

per sapere se il mare e b!ono e ind!l:ente: e se, 5ra i sin:hio##i di c!i la roccia eche::ia, !na sera riportera a Lesbo ind!l:ente il cadavere adorato di -a55o che parti per sapere se il mare e b!ono e ind!l:enteC

)ella maschia -a55o, poeta e amante, pi! bella di <enere nel s!o malinconico pallore. D L1occhio a##!rro e vinto dal nero occhio se:nato dal cerchio tenebroso tracciato dai dolori della maschia -a55o poeta e amante.

D .i! bella di <enere che si leva s!l mondo e versa i tesori della s!a serenita e l1irradiarsi della s!a biond :iovine##a s!l vecchio 'ceano, incantato dalla propria creat!ra, pi! bella di <enere che si leva s!l mondo.

D -a55o che mori il :iorno della s!a bestemmia, ?!ando, ins!ltando il rito e l1inventato c!lto, il s!o bel corpo o55ri in pasto a !n br!to il c!i or:o:lio p!ni l1empieta di colei che mori il :iorno della s!a bestemmia.

* da allora che Lesbo si lamenta, e mal:rado :li onori che le trib!ta il mondo, s1inebria o:ni notte del :rido che la tormenta innal#a verso il cielo dalle s!e rive deserte. * da allora che Lesbo si lamentaC

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$ E )',,* )A,,AT*@Torna all1indiceA

)el5ina e Ippolita

Al pallido chiarore di lampade lan:!enti, s! pro5ondi c!scini impre:nati di pro5!mi, Ippolita so:nava le care##e possenti che risve:liavano il s!o :iovane candore.

*lla cercava, con l1occhio intorpidito dalla tempesta, il cielo ormai lontano dalla s!a in:en!ita, come il via::iatore che si vol:e verso :li a##!rri ori##onti varcati il mattino.

)ei s!oi occhi pesti le la:rime indolenti, l1aria rotta, la st!pe5a#ione, l1osc!ra vol!tta, le braccia vinte, b!ttate come vane armi, t!tto, t!tto serviva a ornare la s!a 5ra:ile belle##a.

-tesa ai s!oi piedi, calma e piena di :ioia, )el5ina la covava con occhi br!cianti, come !n 5orte animale che sorve:lia la preda dopo averla se:nata coi s!oi denti.

&orte, s!perba belle##a in:inocchiata dinan#i alla belle##a 5ra:ile, aspirava con vol!tta il vino del trion5o, e s1all!n:ava verso di lei come a co:liere !n dolce rin:ra#iamento.

* cercava ne:li occhi della s!a pallida vittima il m!to cantico del piacere, ?!ella :ratit!dine in5inita e s!blime che 5iltra dalle palpebre come !n l!n:o sospiro.

D FCosa dici, Ippolita, c!or mio, di ?!estoG Lo capisci, ora, che non biso:na o55rire il sacro oloca!sto delle prime rose ai so55i violenti che potrebbero avvi##irleG

I miei baci sono le::eri come le 5ar5alle che care##ano la sera i :randi la:hi trasparentiB ma i baci del t!o amante apriranno solchi come 5ossero carri o vomeri ta:lientiB

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essi passeranno s! di te come !n pesante tiro di b!oi o di cavalli di #occoli spietati... Ippolita, sorella, anima mia, mio intero e mia meta, vol:i il t!o viso,

i t!oi occhi d1a##!rro e di stelleC .er !n t!o s:!ardo, divino incantato, al#ero i veli dei piaceri pi! osc!ri e t1addormentero in !n so:no sen#a 5ineCH

+a Ippolita, al#ando la :iovane testa: D F,on sono in:rata, e non mi pento, )el5ina, ma so55ro, in?!ieta, come dopo !n :ravoso banchetto nott!rno.

-ento avventarmisi i pi! c!pi spaventi, neri batta:lioni di 5antasmi con5!si, che vo:liono cond!rmi per strade dissestate che !n ori##onte di san:!e chi!de d1o:ni parte.

Abbiamo commesso !n atto cosi stranoG -pie:ami, se ti e possibile, il mio t!rbamento e la mia pa!raB rabbrividisco, ?!ando mi dici FAn:elo mioH, e t!ttavia tendo la bocca verso di te.

,on mi :!ardare cosi, o c!ore mioC ' te che amero in eterno, sorella d1ele#ione, anche se t! 5ossi !na trappola preparata, il principio della mia perdi#ione.H

A:itando la tra:ica criniera e come battendo il piede s!l tripode di 5erro, l1occhio 5atale, cosi rispondeva )el5ina con voce dispotica: D FChi e che osa parlare d1in5erno nel l!o:o dell1amoreG

+aledetto per sempre sia il vano so:natore che, nella s!a st!pidita, volle per primo, invischiandosi in !n problema insol!bile e sterile, mescolare l1onesta all1amore.

Col!i che v!ole, in !n mistico accordo, !nire l1ombra al calore, la notte al :iorno, non scaldera mai il corpo paralitico al roseo sole che chiamiamo amore.

<a1, se v!oi, a cercarti !no st!pido 5idan#ato, corri a o55rire il t!o c!ore ver:ine ai s!oi baci cr!deliB poi, piena di rimorsi e d1orrore, livida, torna a riportarmi i seni se:nati di stimmate...

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,on si p!o, a ?!esto mondo, contentare pi! d1!n padrone.H La 5anci!lla, !rlando con immenso dolore: D F-ento allar:arsi nel mio essere !n abisso, ?!esto abisso e il mio c!oreC

Ardente come !n v!lcano, pro5ondo come il v!otoC ,!lla sa#iera ?!esto mostro :emebondo e ristorera la sete dell1*!menide che, torcia in mano, lo br!cia a san:!e.

Ah, che ?!este cortine ci separino dal mondo, e che la stanche##a apporti riposoC <o:lio annientarmi nel pro5ondo del t!o petto e trovarvi la 5resc!ra delle tombeCH

D )iscendete, discendete, lamentevoli vittime, discendete per la strada dell1eterna danna#ioneC B!ttatevi nel pro5ondo dell1abisso, ove t!tti i delitti, 5la:ellati da !n vento che non scende dai cieli,

ribollono mischiati in !n 5ra:ore di tempesta. 'mbre 5olli, correte dove vi portano i vostri desideriB non potrete mai ?!etare la vostra 5!ria, e il casti:o nascera dai vostri piaceri.

+ai !n 5resco ra::io ill!mino le vostre caverneB miasmi 5ebbrili s1in5iltrano nelle crepe dei m!ri in5iammandosi come lanterne e impre:nando i vostri corpi dei loro pro5!mi orrendi.

L1aspra sterilita dei vostri :odimenti accresce la vostra sete, inaridisce la vostra pelle, e il vento 5!rioso della conc!piscen#a come vecchia bandiera 5a schioccare la vostra carne.

L!n:i dai popoli viventi, erranti, condannate, come l!pi correte i desertiB se:!ite il vostro destino, anime torbide, e 5!::ite l1in5inito che portate dentro di voiC

2 E IL L*T*@Torna all1indiceA

<ieni s!l mio c!ore, anima sorda e cr!dele, ti:ra adorata, mostro dalle pose indolentiB vo:lio immer:ere a l!n:o le mie dita tremanti nella massa pesante della t!a crinieraB

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e seppellire la mia testa indolorita nelle :onne che il t!o pro5!mo impre:na, respirare, come !n 5iore passo, il dolce tan5o del mio amore de5!nto.

<o:lio dormire, dormire, non vivereC In !n sonno dolce come la morte, s!l t!o corpo levi:ato alla pari del rame, deporro i miei baci, sen#a rimorso.

,!lla, per in:hiottire i miei sin:hio##i lan:!enti, vale l1abisso del t!o lettoB l1oblio tiene possente la t!a bocca e il Lete scorre nei t!oi baci.

Al mio destino, diven!to ormai !na deli#ia, obbediro come !n presceltoB martire docile, condannato innocente, che con 5ervore atti##a il s!o s!ppli#io,

s!cchiero, per so55ocare il mio rancore, il nepente e la cic!ta bene5ica, alle p!nte incantevoli del t!o seno eretto che mai ha impri:ionato !n c!ore.

3 E A C'L*I C>* * T('..' GA@ITAorna all1indiceA

-ono belli come !n bel paesa::io, la t!a testa il t!o :esto il t!o atte::iartiB il t!o riso scher#a s!l t!o viso come in !n cielo chiaro 5resco vento.

Il malinconico passante che t! s5iori e abba:liato dalla sal!te che #ampilla dalle t!e braccia, dalle t!e spalle, come !na l!ce.

I colori s?!illanti che spar:i nelle t!e vesti s!scitano nel c!ore dei poeti l1imma:ine d1!n balletto di 5iori.

!e:li abiti 5olli sono l1emblema del t!o spirito scre#iato: 5olle che mi rende 5olle, io t1odio nella mis!ra

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che t1amo.

A volte in !n bel :iardino ove trascinavo la mia atonia, ho sentito l1ironia del sole stra#iare il mio pettoB

e se la primavera, il verde hanno tanto !miliato il mio c!ore, ho p!nito in !n 5iore l1insolen#a della ,at!ra.

Cosi la notte, ?!ando scocca l1ora della vol!tta, verso i tesori del t!o corpo vorrei arrampicarmi in silen#io, come !n vile:

per casti:are la t!a carne :ioiosa, stra#iare il t!o seno paci5icato, nel t!o 5ianco st!pe5atto aprire !na lar:a 5erita

e, verti:inosa dolce##a, attraverso ?!este splendenti, bellissime labbra, in5onderti, sorella, il mio veleno.

4 E I GI'I*LLI@Torna all1indiceA

L1adorata era n!da, e conoscendo il mio c!ore, non aveva serbato che i s!oi :ioielli sonori, il c!i ricco ornamento le dava l1aria vittoriosa che hanno, nei :iorni 5elici, le schiave dei +ori.

!ando ?!el mondo risplendente di metallo e di pietra :etta dan#ando il s!o vivo e capriccioso s!ono, mi rapisce in estasi: io amo alla 5ollia le cose in c!i s!ono e l!ce si mischiano.

*lla :iaceva d!n?!e, lasciandosi amare, e dall1alto del divano sorrideva beatamente al mio amore, che dolce e pro5ondo come il mare, saliva a lei come verso !no sco:lio.

&issando :li occhi s! di me, simile a ti:re mans!e5atta, con aria va:a e so:nante provava n!ove pose, e il candore !nito alla lascivia dava !n incanto n!ovo alle s!e metamor5osiB

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e il s!o braccio e la s!a :amba, la s!a coscia e le s!e reni, lisci come l1olio, sin!osi come !n ci:no, passavano davanti ai miei occhi limpidi e sereniB e il s!o ventre e i s!oi seni, :rappoli della mia vi:na,

si 5acevano avanti, pi! tentatori che :li An:eli del male, per t!rbare la calma della mia anima, e per allontanarla dalla roccia di cristallo ove s1era assisa.

+i sembrava di veder !niti, in !n n!ovo dise:no, le anche di Antiope al b!sto d1!n imberbe: tanto la s!a vita risaltava s!l bacino. -!l 5ondo 5!lvo e br!no della pelle il belletto era st!pendoC

D *, poi che la lampada s1era rasse:nata a morire, solo il camino ill!minava la stan#a: o:ni volta che mandava !n rosse::iante sospiro, inondava di san:!e la s!a pelle d1ambra.

6 E L* +*TA+'(&'-I )*L <A+.I(@'Tornaall1indiceA

)alla s!a bocca di 5ra:ola la donna, contorcendosi come !n serpente s!lla brace e i seni str!sciando contro i 5erri del b!sto, lasciava colare ?!este parole t!tte impre:nate di m!schio: F>o le labbra !mide e so l1arte di portare a perdi#ione s! !n letto l1antica coscien#a. Asci!:o o:ni la:rima s!i miei seni trion5anti e 5accio si che i vecchi ridano come i bambini. Chi mi vede n!da e sen#a veli, vede la l!na, il sole, le stel ed il cielo. -ono, caro sapiente, cosi dotta in vol!tta, ?!ando 5ra le braccia tem!te so55oco !n !omo, o ?!ando, timida e libertina, 5ra:ile e vi:orosa, abbandono ai s!oi morsi il mio seno, che, s! ?!esti materassi t!rbati, impotenti :li an:eli si dannerebbero per me.H

.oi che ella ebbe s!cchiato t!tto il midollo delle mie ossa, mi volsi lan:!idamente verso di lei per darle !n !ltimo bacio: ma non vidi pi! che !n otre viscido e marcescente. Chi!si :li occhi, preso da !n 5reddo terroreB e ?!ando li riapersi alla l!ce, al mio 5ianco, in !n l!o:o del :ran manichino che sembrava aver 5atto provvista di san:!e, tremavano con5!samente pe##i di scheletro, stridendo come ?!elle bander!ole o inse:ne appese a !n 5erro che il vento 5a oscillare nelle notti d1inverno.

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GALA,T*(I*

7 E L' 9A+.ILL'@Torna all1indiceA

Come sono stanchi i t!oi be:li occhi, povera amanteC ,on riaprirli, rimani a l!n:o nella posa abbandonata in c!i t1ha sorpresa il piacere. ,el cortile lo #ampillo che chiacchiera e non tace :iorno ne notte s1intrattiene dolcemente con l1estasi in c!i m1ha t!55ato stasera l1amore.

Lo #ampillo apertosi in mille 5iori, che &ebea alle:ra colora, cade come !na pio::ia di tante la:rime.

Cosi la t!a anima che incendia l1ardente lampo delle vol!tta si slancia, rapida e ardita, verso vasti cieli incantati, per poi spandersi, smorendo, in !n1onda di triste lan:!ore che per !n1invisibile china scende sino in 5ondo al mio c!ore.

Lo #ampillo apertosi in mille 5iori, che &ebea alle:ra colora, cade come !na pio::ia di tante lacrime.

' te, che la notte abbellisce, come m1e dolce, chino s!i t!oi seni, ascoltare l1eterno lamento che sin:hio##a nella vasca. L!na, ac?!a sonora, notte benedetta, alberi che rabbrividite t!tt1intorno, la vostra p!ra melanconia e lo specchio del mio amore.

Lo #ampillo apertosi in mille 5iori, che &ebea alle:ra colora, cade come !na pio::ia di tante la:rime.

8 E GLI 'CC>I )I B*(T@ATorna all1indiceA

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.otete dispre##are :li occhi pi! rinomati, be:li occhi della mia 5anci!lla, attraverso i ?!ali 5iltra e 5!::e via !n non so che di b!ono, di dolce come la ,otte. Be:li occhi, versate s! di me, le vostre incantate tenebre.

Grandi occhi della mia 5anci!lla, misteri adorati, voi somi:liate a ?!elle :rotte 5antastiche in c!i, dietro m!cchi d1ombre letar:iche, scintillano va:amente tesori inesploratiC

La mia 5anci!lla ha occhi osc!ri, :randi e pro5ondi come te. ,otte immensa, e come te rischiaratiC I loro 5!ochi sono ?!ei pensieri d1amore e di &ede mescolati che, vol!tt!osi o casti, brillano nel 5ondo.

/% E I,,'@Torna all1ni diceA

Alla pi! cara, alla pi! bella, che inonda il mio c!ore di l!ce, all1an:elo, all1idolo immortale, sal!te in eterno.

*lla si espande nella mia vita come !n1aria impre:nata di sale, versa il :!sto dell1eterno nella mia anima a55amata.

-acchetto sempre 5resco che pro5!ma l1atmos5era d1!n caro ri5!:io, incensiere obliato che 5!ma se:retamente, nella notteB

come, amore incorr!ttibile, esprimerti con veritaG Granello di m!schio, invisibile, nel 5ondo della mia eternitaC

Alla tanto cara, tanto bella che mi da :ioia e sal!te, all1an:elo, all1idolo immortale, sal!te per l1immortalitaC

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// E L* .('+*--* )1;, <'LT@'Torna all1indiceA

Amo, o pallida belta, le t!e sopracci:lia abbassate, onde sembrano calare le tenebreB i t!oi occhi, neri come sono, non m1ispirano pensieri 5!nebri.

I t!oi occhi, in armonia con i t!oi capelli neri, con la t!a criniera elastica, lan:!idamente mi dicono: F-e t! v!oi, amante della plastica m!sa,

se:!ire la speran#a che in te abbiamo eccitato, e i vari :!sti che pro5essi, potrai constatare come siamo veraci dall1ombelico alle naticheB

troverai s! d!e bei seni colmi d!e lar:he meda:lie di bron#o, e sotto !n ventre liscio, dolce come vell!to, bistrato come la pelle d1!n bon#o,

!n ricco vello, in t!tto simile alla :ran capellat!ra morbida e riccia, che ti e:!a:lia nella s!a 5olta impenetrabilita, ,otte sen#a stelle, ,otte osc!ra.H

/0 E IL +'-T(' ' IL .A(A<*,T' )I ;,A ,I,&A +ACAB@T(oArna al1lindiceA

JI

Certo non sei, o mia cara, ?!el che <e!illot chiama !n boccio. Gioco, amore, b!ona c!cina ribollono in te, vecchia pentolaC ,on sei pi! 5resca, o mia cara,

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vecchia bambinaC * t!ttavia le t!e insensate carovane t1hanno dato il l!stro abbondante delle cose lise epp!re sed!centi.

,on trovo monotono il s!cco dei t!oi ?!arant1anniB pre5erisco i t!oi 5r!tti, A!t!nno, a:li insipidi 5iori della .rimaveraC 'h no, t! non sei mai noiosaC

La t!a carcassa ha dei pre:i e delle :ra#ie particolariB scopro strane spe#ie 5ra le t!e saliere. La t!a carcassa ha dei pre:iC

Al diavolo amanti ridicoli, il melone e la #!ccaC .re5erisco le t!e clavicole a ?!elle di (e -alomone e compian:o la :enta:lia ridicolaC

I t!oi capelli come !n elmo bl! ombrano la t!a 5ronte :!erriera, che mai pensa e poco arrossisce, e ti scendono dietro come i crini di !n elmo bl!.

I t!oi occhi simili al 5an:o in c!i brilla ?!alche 5anale, ravvivati dal belletto delle t!e :!ance, lanciano !n lampo in5ernale. I t!oi occhi son neri come 5an:oC

Con la s!a l!ss!ria e il s!o spre##o il t!o labbro amaro ci provocaB ?!esto labbro, *den che ci attira e respin:e. Che l!ss!ria, e che spre##oC

La t!a :amba m!scolosa e secca sa a55rontare i v!lcani e mal:rado neve e miseria dan#are il pi! verti:inosocan can . La t!a :amba e m!scolosa e secca.

La t!a pelle arida e sen#a alc!na dolce##a come ?!ella d1!n vecchio :endarme non sa pi! il s!dore di ?!anto il t!o occhio le la:rime. @* t!ttavia ha la s!a dolce##a.A

JII

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-ciocca, t! te ne vai al )iavoloC <olentieri ti se:!irei se ?!esta velocita mo##a5iato non mi mettesse in crisi. <attene d!n?!e, t!tta sola, al )iavolo.

(ene, polmone, :arretto non mi permettono pi! di rendere oma::io, come sarebbe doveroso, a ?!esto -i:nore. F'ime e davvero peccatoH dicono il mio rene e il mio :aretto.

'h, sinceramente so55ro di non scender ai sabba, a vedere se speta##a #ol5o ?!ando t! lo baci nella chiappa. 'h, sinceramente so55ro.

-ono maledettamente desolato di non essere il t!o torciere, e di prendere con:edo da te, 5iaccola dell1in5erno. .!oi :i!dicare t!, mia cara, ?!anto io sia desolato.

.erche io t1amo da tanto tempo, essendo molto lo:ico. * in verita, cercando l1essen#a del male e volendo amare !n mostro per5etto, veramente, vecchio mostro, io t1amo.

*.IG(A&I

/$ E <*(-I .*( IL (IT(ATT' )I >','(* )A;+I@*T(ornaall1indiceA

Col!i di c!i ti o55riamo l1imma:ine e la c!i arte, 5ra t!tte la pi! sottile, ci inse:na a ridere di noi stessi, e ! sa::io, o lettore,

!n satirico, !n be55ardoB ma l1ener:ia che !sa a dipin:ere il +ale con il s!o se:!ito prova la belle##a del s!o c!ore.

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Il s!o riso non e la smor5ia di +elmoth o di +e5isto sotto la torcia di Aletto: che li br!cia, ma ci a::hiaccia.

Il loro riso non e, ahime, che la dolorosa caricat!ra della :ioia, mentre il s!o, 5ranco e aperto, brilla a testimonian#a della s!a bontaC

/2 E L'LA )I <AL*,9A@Torna all1indiceA

&ra le tante belle##e che dov!n?!e si mostrano capisco, amici, che il desiderio oscilliB ma in Lola di <alen#a si vede scintillare l1incanto inatteso d1!n :ioiello rosa e nero.

/3 E -;L FTA--' )I CA(C*(*H )I *;G*,* )*LAC('@TILornaall1indiceA

Il poeta in pri:ione, disordinato, malaticcio, il piede s! !n manoscritto, mis!ra con lo s:!ardo in5iammato dal terrore la scala di verti:ine in c!i si perde il s!o animo.

Le risa inebrianti di c!i il carcere ris!ona portano la s!a ra:ione verso lo strano e l1ass!rdoB il )!bbio lo circ!isce, e la ridicola .a!ra, orribile, m!lti5orme, :li sta sempre dattorno.

!esto :enio chi!so in !n abit!ro malsano, ?!este smor5ie, e :rida, e spettri il c!i sciame t!rbina, t!m!lt!oso, dietro le s!e orecchie,

?!esto so:natore risve:liato dall1orrore del s!o allo::io, ecco il t!o emblema, Anima di osc!ri so:ni che la (ealta so55oca tra le s!e ?!attro m!raC

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.'*-I* <A(I*

/4 E LA <'C*@Torna all1indiceA

La mia c!lla stava appo::iata alla biblioteca, c!pa Babele in c!i roman#o, scien#a, 5avola, t!tto, cenere latina e polvere :reca, si mischiava. Io ero alto comineD5o!lnio . )!e voci mi parlavano. L1!na, 5erma e insidiosa, diceva: FLa terra e !n dolce pieno di saporeB io posso @e allora il t!o piacere non avrebbe 5ineA darti !n appetito altrettanto :rande.H * l1altra: F<ieni, oh, vieni a via::iare nei so:ni, al di la del possibile, al di la del conosci!to.H * ?!esta cantava come il vento delle spia::e, 5antasma, chissa di dove ven!to, che va:ando care##ava e insieme atterriva l1orecchio. Ti risposi: F'h si, dolce voceCH * da allora che data, ahime, ?!ella che si p!o de5inire la mia pia:a e la mia 5atalita. )ietro le scene dell1immensa vita, nel pi! sc!ro dell1abisso, vedo chiaramente dei mondi strani e, vittima della mia estatica chiarove::en#a, mi trascino dietro dei serpenti che mi mordono le scarpe. * da allora che, come i pro5eti, teneramente amo il deserto ed il mareB che rido nei l!tti e pian:o nelle 5este, trovando !n :!sto soave nel vino pi! amaroB che, spesso, prendo i 5atti per 5in#ioni e, :li occhi al cielo, 5inisco nelle b!che. +a la <oce, per consolarmi mi dice: FTienti i t!oi so:niB i sa::i non ne hanno di pi! belli che i pa##i.H

/6 E L1I+.(*<*);T'@Torna all1indiceA

Arpa:none, che ve:liava il padre a:oni##ante, dice 5ra se e se, meditabondo, davanti alle labbra :ia bianche: F+i sembra che in solaio abbiamo !n n!mero s!55iciente di vecchie assi.H

Celimene :eme e dice: FB!ona sono, di c!ore e, nat!ralmente, )io mi ha 5atto bellissima.H D Il s!o c!oreG Ind!rito come !n prosci!tto cotto e cotto alle 5iamme eterneC

;n invol!to :a##ettiere che si crede !n l!minare, dice al povero, che ha anne:ato nelle tenebre: F)ove lo vedi t! ?!esto creatore del Bello, ?!esto (edentore che ricopri di lodiGH

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Ancora e me:lio, conosco !n tipo di :a!dente che sbadi:lia :iorno e notteB e si lamenta, e pian:e, il 5at!o, l1impotente, ripetendo: F'h, vo:lio diventare virt!oso, comincero 5ra !n1ora.H

)a parte s!a, l1orolo:io a voce bassa: FIl dannato e mat!ro. +a avverto vanamente ?!esta carne corrotta. L1!omo e cieco, sordo, 5ra:ile, come !n m!ro abitato e tarlato da !n insettoCH

* poi appare !alc!no che t!tti avevano ne:ato e che si rivol:e a loro, 5iero e be55ardo: F<oi vi siete, io penso, com!nicati abbastan#a nel mio ciborio, d!rante la :ioiosa +essa nera...

':n!no di voi mi ha eretto !n tempio nel s!o c!oreB voi avete, di nascosto, baciato la mia natica immondaC (iconoscete -atana dal s!o riso vittorioso, enorme e laido come il mondoC

Avete 5orse, ipocriti sorpresi, pot!to credere che ci si possa b!rlare del padrone, e che con l!i si possa barareB e che si possano avere d!e premi insieme: esser ricchi e salire al cieloG

* necessario che la preda ripa:hi il vecchio cacciatore che si annoia nell1attesa della ricompensa. <i portero, compa:ni della mia triste :ioia attraverso la crosta

di terra e di roccia, e la massa con5!sa delle vostre ceneri, in !n pala##o :rande come me, 5atto t!tto d1!n solo blocco, in !na pietra d!ra:

esso e costr!ito con l1!niversale .eccato e contiene il mio or:o:lio, il mio dolore e la mia :elosia.H Intanto, !n An:elo appollaiato s!ll1!niverso celebra la vittoria

di ?!elli il c!i c!ore dice: FBenedetta sia la t!a 5r!sta, -i:nore, e benedetto, o .adre, il dolore. ,elle t!e mani la mia anima non e !n vano trast!llo, e la t!a .r!den#a e in5inita.H

Il s!ono della tromba e cosi deli#ioso nelle sere solenni di celesti vendemmie, che s1in5iltra come !n1estasi in t!tti coloro di c!i essa va cantando le lodi.

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/7 E IL (I-CATT'@Tornaall1indiceA

)!e campi ha per pa:arsi il s!o riscatto l1!omo, il t!5o pro5ondo e ricco, che con il 5erro della ra:ione e:li deve sm!overe e dissodareB

per ottenere anche !na sola rosa, per strappare ?!alche spi:a, biso:na che li inna55i sen#a posa con le la:rime salate della s!a 5ronte :ri:ia.

L1!no e l1Arte, l1altro l1Amore. D .er propi#iarsi il :i!dice, ?!ando sara il :iorno della :i!sti#ia in5lessibile,

biso:nera mostrar:li :ranai colmi di messi e 5iori le c!i 5orme e colori :!ada:nino il s!55ra:io de:li An:eli.

/8 E A ;,A +ALAB(*-*@Torna all1indiceA

I t!oi piedi son 5ini come le t!e mani, le t!e anche, ampie, da 5ar invidia alle pi! belle biancheB il t!o corpo e dolce e caro all1artista pensosoB pi! neri della carne sono i t!oi occhi vell!tati. ,ei paesi caldi e a##!rri dove il t!o )io t1ha 5atta nascere, t!tto il t!o lavoro e accendere la pipa del t!o si:nore, riempire con ac?!a 5resca ed essen#e rare i vasi, cacciare dal s!o letto le #an#are va:anti e, poi che il mattino 5a cantare i platani, comprare al mercato :li ananassi e le banane. L!n:o il :iorno porti dove v!oi i t!oi piedi n!di, canticchiando sommessamente vecchie arie sconosci!teB e, ?!ando scende la sera dal mantello scarlatto, posi dolcemente il corpo s! !na st!oia, e allora i t!oi va:hi so:ni si riempiono di colibri e si 5anno come te, :ra#iosi e 5ioriti. .erche, 5elice 5anci!lla, v!oi vedere la nostra &rancia, terra troppo popolosa e so55erente, e ai marinai dalle 5orti braccia a55idando la vita, v!oi dire a l!n:o addio ai tamarindi che ti sono cosi cariG A me##o vestita di m!ssola le::era, rabbrividente sotto la neve e la :randine, come rimpian:eresti i t!oi o#i liberi e dolci, se !n b!sto br!tale impri:ionandoti i 5ianchi, dovessi nel nostro 5an:o rimediare la cena, e vendere il pro5!mo delle t!e :ra#ie esotiche, l1occhio assorto inse:!endo nelle nostre sporche nebbie i 5antasmi sparsi dei t!oi alberi assenti...

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-;..L*+*,T' AI &I'(I )*L +AL*

/ E A T>*')'(* )* BAI,<ILL* /7@2T0ornaall1indiceA

T! hai a55errato il crine della )ea con tale impeto che ti si sarebbe preso, al vedere ?!ella t!a aria di dominio e ?!ella t!a bella nonc!ran#a, per !n :iovane r!55iano che atterra la s!a amante.

L1occhio chiaro e in5iammato dalla precocita hai mostrato il t!o or:o:lio d1architetto in costr!#ioni la c!i a!dacia mis!rata anticipa la t!a mat!rita.

.oeta, il san:!e ci s5!::e da o:ni poro: 5orse l1abito del Centa!ro che m!tava o:ni vena in 5!nebre r!scello

era tinto tre volte nelle bave sottili di ?!ei vendicativi e mostr!osi rettili che *rcole in5ante stran:olava nella c!llaG

0 E LA .I.A )*LLA .AC@*Torna all1indiceA

Imita#ione da Lon:5ellow

JI

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'ra Gitche +anito, -i:nore della <ita, il .ossente, discese la verde prateria, l1immensa prateria dai po::i monta:nosi, e la, s!lle rocce della Cava (ossa, dominando lo spa#io, ba:nato di l!ce, si er:eva diritto, in piedi, :rande e maestoso.

Cosi, convoco le :enti sen#a 5ine, pi! n!merose delle erbe e delle sabbie. * con la terribile mano spe##o !n pe##o di roccia e ne ricavo !na pipa s!perba: poi, in riva al r!scello, in !n 5ascio enorme di canne ne scelse !na l!n:a per 5arsene !n cannello.

.er empirla cavo da !n salice la scor#aB e l!i, l1'nnipossente, il Creatore della &or#a, ritto in piedi, accese, come 5osse !n divino 5anale, la .ipa della .ace. Alto s!lla Cava, 5!mava, eretto, s!perbo e intriso di l!ce. *ra per t!tte le :enti il se:nale s!premo.

Lentamente saliva ?!el 5!mo divino nell1aria matt!tina, odoroso, onde::iante. &!, dapprima, nient1altro che !na tenebrosa strisciaB poi il vapore s1a##!rro e ispessi, e sbianco: e salendo e in:randendo incessantemente ando a spe##arsi al d!ro so55itto del cielo.

)alle pi! lontane cime delle +onta:ne (occiose, dai la:hi del ,ord di onde r!more::ianti, da Tawasentha, valle impare::iabile, sino a T!scoloosa, pro5!mata 5oresta, videro t!tti il se:nale, il 5!mo al#arsi immenso e ?!ieto nel mattino vermi:lio.

)icevano i .ro5eti: F<edete la striscia di vapore che, simile a mano imperante, oscilla e in nero si distacca tremando contro il soleG * Gitche +anito, -i:nore della <ita, che dice ai ?!attro cantoni della prateria immensa: F<i chiamo t!tti, :!errieri, al mio consi:lio.H

.er vie d1ac?!a, per strade di pian!ra, dai ?!attro an:oli da c!i so55iano i venti, t!tti i :!errieri, di ciasc!na trib!, t!tti, accolto il se:no della mobile n!be, vennero docili alla Cava .!rp!rea ove Gitche +anito :li 5issava l1incontro.

I :!errieri stavano nella verde prateria, in assetto e cipi:lio di :!erra, mac!lati come 5o:liame d1a!t!nnoB e l1odio, che porta a combattere :li !omini, l1odio che ardeva !n tempo :li occhi dei loro padri, incendiava ancora le loro p!pille d1!n 5!oco 5atale.

I loro occhi erano pieni d1!n odio ereditario. 'r Gitche +anito, -i:nore della Terra, li :!ardava con

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pieta, cosi come !n b!on padre, nemico del disordine, che vede i 5i:li combattersi e mordersi. Tale Gitche +anito per t!tti ?!ei popoli.

-teso e:li s! di essi, la s!a destra possente per so::io:are il loro c!ore e la loro an:!sta nat!ra, per smor#are la loro 5ebbre all1ombra della s!a manoB poi disse loro, con la voce maestosa, simile a ?!ella d1!n1ac?!a t!m!lt!ante, che cadendo manda !n s!ono mostr!oso, sovr!manoC

JII

F' mia posterita, deplorevole e amataC ' 5i:li miei, ascoltate la divina ra:ione. * Gitche manito, -i:nore della <ita, che parla, col!i che porto nella vostra patria l1orso, il castoro, la renna ed il bisonte.

Io vi ho reso caccia e pesca a:evoliB perche mai, pero, il cacciatore si 5a assassinoG &!i io a rendere la pal!de ricca d1!ccelliB perche, indocili 5i:li, non v1accontentateG .erche l1!omo da la caccia al vicinoG

-ono stanco, stanco delle vostre orribili :!erre. Le vostre pre:hiere, persino i vostri :i!ramenti non sono che mis5atti. C1e !n pericolo in voi: sta nei vostri !mori opposti, mentre nell1!nione sta la vostra 5or#a. &raternamente d!n?!e vivete in pace 5ra di voi.

(iceverete presto, dalla mia mano, !n .ro5eta, che verra ad istr!irvi e a so55rire con voi. La s!a parola 5ara della vita !na 5estaB ma se dispre##erete la s!a per5etta sa::e##a, sarete destinati, poveri 5i:li reprobi, ad essere distr!tti.

Cancellate nei 5l!tti i colori delitt!osi. -ono 5itte le canne e la roccia d!ra: o:n!no p!o cavarne la s!a pipa. +a, pi! :!erre ne san:!e. <ivete ormai da 5ratelli e !niti 5!mate la .ipa della .aceCH

JIII

)1improvviso, :ettate le armi a terra, lavano nel r!scello i colori di :!erra che l!cevano s!lle loro 5ronti

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cr!deli e trion5anti. ':n!no si 5a !na pipa e co:lie s!lla riva !n l!n:o cannello che abilmente abbellisce. Lo -pirito sorrideva ai s!oi poveri 5i:li.

':n!no, l1anima in pace, estatica, riprese la strada, e Gitche +anito, -i:nore della vita, risali, per la porta dischi!sa dei cieli. D Attraverso lo splendido vapore della n!be, l1'nnipossente saliva, contento di se, immenso, pro5!mato, s!blime e radiosoC

$ E +A)(IGAL* T(I-T*@Torna all1indiceA

JI

Che m1importa che t! sia savia. -ii bella e tristeC Le la:rime danno n!ovo incanto al t!o viso, come !n 5i!me al paesa::io: il temporale da vita ai 5iori.

T1amo sopratt!tto ?!ando la :ioia 5!::e dalla t!a 5ronte abbatt!ta: ?!ando il t!o c!ore na!5ra:a nell1orroreB ?!ando s!l t!o presente si dispie:a la pa!rosa n!be del passatoB

?!ando dal t!o :rande occhio scorre !n1ac?!a calda come il san:!eB e mal:rado la mia mano che ti c!lla, la t!a an:oscia, con t!tto il s!o peso, stra#ia come rantolo d1a:oni##ante.

Aspiro, vol!tta divina, inno pro5ondo e deli#ioso, t!tti i sin:hio##i del t!o petto: e mi pare che il t!o c!ore s1ill!mini delle perle che versano i t!oi occhiC

JII

-o che il t!o c!ore, traboccante d1antichi amori sradicati, 5iamme::ia ancora come !na 5!cina, e che t! covi in seno ?!alcosa della s!perbia dei dannati,

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ma sintanto, mia cara, che i t!oi so:ni non saranno il ri5lesso dell1in5erno, e che in !n inc!bo incessante, so:nando di veleni e di spade, innamorata di polvere e di 5erro,

non aprendo che con timore a t!tti, vedendo ov!n?!e svent!ra, spasimando al sonare dell1ora, non avrai sentito la stretta del )is:!sto irresistibile,

non potrai, schiava re:ina che m1ami, con pa!ra, dirmi, nella torbida notte, l1anima piena di :ridi: F*ccomi, mio -i:nore, sono pari a te.H

2 E LA .(*G>I*(A )1;, .AGA,@'Torna al1indiceA

Ah, non dimin!ire le t!e 5iamme, rin5ocola il mio c!ore assopito, tort!ra delle anime., )<ioval!Ctta s!pplicem exa!diC

)ea dispersa nell1aria, 5iamma nel nostro sottos!olo, esa!disci !n1anima in5iacchita che ti consacra !n bron#eo cantoC

<ol!tta, sii per sempre mia re:inaC &atti sirena di carne e di vell!to,

o versami i t!oi :revi sonni nel vino mistico e in5orme, vol!tta, elastico 5antasmaC

3 E IL (IB*LL*@Torna all1indiceA

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)al cielo precipita come !n1a?!ila !n An:elo, e a55erra a p!:no pieno i capelli del miscredente e :li dice, sc!otendolo: FT! devi conoscere la re:ola @io sono il t!o b!on an:elo, capisciGA. Lo esi:o.

-appi che si deve amare, sen#a tante smor5ie, il povero, il cattivo, lo storpio, l1ebete: cosi t! potrai 5are a Ges!, ?!and1e:li passa, !n tappeto trion5ale con la t!a carita.

Cosi e l1Amore. Avanti che il t!o c!ore diven:a indi55erente, riaccendi la t!a estasi alla :loria di )io: e ?!esta la vera, d!rat!ra <ol!tta.

* l1An:elo, casti:ando nella mis!ra che ama, tort!ra con le s!e mani di :i:ante il maledetto. +a il dannato risponde sempre: F,o, non vo:lioCH

4 E L1A<<*(TIT'(*@Torna all1indiceA

Ciasc!n !omo de:no del s!o nome ha nel c!ore !n -erpente :iallo che, installato come s! di !n trono, se e:li dice: F<o:lioCH, risponde: F,oCH

&i::i i t!oi occhi ne:li occhi immoti di -atiresse o di ,aiadi e il )ente dira: F.ensa al t!o dovereCH

&a1 dei 5i:li, pianta de:li alberi, polisci dei versi, scolpisci dei marmi, e il )ente dira: F !esta sera sarai vivoGH

!al!n?!e cosa abbo##i e speri, l1!omo non vive !n solo istante sen#a s!bire l1avvertimento dell1insopportabile <ipera.

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6 E *.IG(A&* .*( ;, LIB(' C',)A,,AT@'Tornaa ll1indiceA

' lettore ?!ieto, b!colico, o sobrio, in:en!o !omo perbene, :etta ?!esto libro sat!rnino, t!tto or:e e malinconie.

-e non hai se:!ito retorica da -atana, il 5!rbo decano, :etta... ,on vi capirai n!lla e mi crederai isterico.

+a se, sen#a lasciarti irretire, sai calare ne:li abissi, le::imi: imparerai ad amarmi.

Anima c!riosa che so55ri e vai cercando il t!o paradiso, compian:imi... ' sii maledetto.

7 E (ACC'GLI+*,T'@Torna all1indiceA

-tai ?!ieto, mio )olore, stai calmo. Invocavi la -era: eccola, scende e !n1atmos5era sc!ra avvol:e la citta, apportando a:li !ni pace, a:li altri a55anno.

+entre la moltit!dine vile dei mortali, sotto la s5er#a del .iacere, carne5ice impietoso, va a co:liere rimorsi nella 5esta servile, dammi la mano, o mio dolore, vieni da me,

lontano da loro. <edi a55acciarsi dai balconi del cielo :li Anni de5!nti in vestiti anti?!ati, vedi sor:ere dal 5ondo delle ac?!e il radioso (impiantoB

il sole addormentarsi moribondo sotto !n ponteB e come !n l!n:o s!dario str!sciante a 'riente, ascolta, mio caro, ascolta la dolce ,otte che avan#a.

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8 E IL C'.*(C>I'@Torna all1indiceA

<ada per mare o per terra, in !n clima ardente o sotto !n sole bianco, servitore di Ges! o di Citera, osc!ro mendicante o Creso op!lento,

cittadino, campa:nolo, va:abondo o sedentario, svelto o lento di cervello che sia, dov!n?!e l1!omo e oppresso dal terrore del mistero e non osa :!ardare verso l1alto che tremando.

Lass!, il Cielo, m!ro di caverna che lo schiaccia, so55itto ill!minato per !n1opera b!55a, dove o:ni :!itto calpesta !n s!olo insan:!inatoB

terrore dell1ateo, speran#a del 5olle eremita: il CieloC Coperchio nero della :rande marmitta in c!i impercettibile e immensa bolle l1;manita.

/% E LA L;,A '&&*-A@Torna alli1ndiceA

' L!na, che i nostri padri adoravano con discre#ione, dall1alto dei paesi a##!rri ove, radioso serra:lio, :li astri in lieto corteo ti se:!ono, mia vecchia Cin#ia, lampada delle nostre tane,

vedi :li amanti, s!i loro 5elici :iaci:li, dormendo, mostrare il 5resco smalto della boccaB il poeta p!ntare con la 5ronte s!lla s!a operaB sotto le erbe aride accoppiarsi le vipereG

*, sotto il t!o :iallo domino, vai, come !n tempo, con piede 5!rtivo, da sera a mattino, a baciare la belle##a mat!ra d1*ndimioneG

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F' 5i:lio misero d1!n tempo impoverito, vedo t!a madre che pie:a la :reve massa dei s!oi anni verso lo specchio, imbellettando arti5iciosamente il seno che t1ha n!trito.H

// E L1ABI--'@Torna all1indiceA

.ascal aveva il s!o abisso, che mai lo lasciava. D Ahime, t!tto e abisso, D a#ione, desiderio, so:no, parolaC * s!i miei capelli ritti sento mille volte passare il vento della pa!ra.

In alto, in basso, dov!n?!e la pro5ondita, la riva, il silen#io, lo spa#io pa!roso e a55ascinante... In 5ondo alle mie notti col s!o dito sapiente dise:na !n inc!bo m!lti5orme, sen#a re?!ie.

>o pa!ra del sonno come d1!n :ran b!co colmo di !n va:o orrore, del ?!ale non sai la 5ineB non vedo che in5inito da t!tte le 5inestre.

* il mio spirito di contin!o minacciato dalla verti:ine, invidia l1insensibilita del n!lla. D AhC Che io non esca mai dai ,!meri e da:li *sseriC

/0 E I LA+*,TI )I ;, ICA(@'Torna all1indiceA

Gli amanti delle prostit!te sono 5elici, pasci!ti, alle:riB ?!anto a me, le mie braccia son rotte per aver abbracciato solo n!vole.

* :ra#ie a:li incomparabili astri che ardono nel pro5ondo del cielo che i miei occhi cons!nti non vedono che ricordi di soli.

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<anamente ho preteso trovare il centro e la 5ine dello spa#io: sento che la mia ala si spe##a sotto non so che occhio di 5!ocoB

e arso dall1amore del bello non avro l1onore s!premo di dare il mio nome all1abisso che mi sara tomba.

/$ E L1*-A+* )I +*99A,'TT*@Torna al1indiceA

La pendola, sonando me##anotte, ci porta ironicamente a ricordare come ci comportammo nel :iorno che 5!::e: D '::i, data 5atidica, venerdi tredici, abbiamo, ad onta di t!tto cio che sappiamo, viss!to da eretici.

Abbiamo bestemmiato Ges!, il pi! incontestabile de:li )eiG Come !n parassita a tavola di ?!alche mostr!oso Creso, abbiamo, per 5ar piacere al br!to, de:no vassallo dei )emoni, ins!ltato ?!el che amiamo, ad!lato ?!el che ci rip!:naB

servili carne5ici, abbiamo rattristato il debole a torto dispre##atoB sal!tato l1enorme -t!pidita dalla testa di toroB baciato la st!pida +ateria devotamente, e benedetto della p!tre5a#ione la trem!la 5iammella.

In5ine, per anne:are la verti:ine nel delirio, noi, sacerdoti or:o:liosi della Lira D la c!i :loria e dispie:are l1ebbre##a delle cose 5!nebri D abbiamo bev!to sen#a sete, man:iato sen#a 5ame...C D -!, so55iamo s!lla lampada, nascondiamoci nelle tenebreC

/2 E B*, L',TA,' )A

;@TI ornaall1indiceA

!i e la sacra capanna, ?!i la 5anci!lla riccamente ornata, tran?!illa, sempre prontaB

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con !na mano si sventa:lia il seno, e, il :omito appo::iato ai c!scini, ascolta il pianto delle 5ontane:

e la stan#a di )orotea. La bre##a e l1ac?!a cantano di lontano, per c!llare ?!esta bambina vi#iata, la loro can#one sin:hio##ante.

)all1alto al basso, con c!ra, la s!a pelle delicata e stro5inata con ben#oino e olii pro5!mati. D In !n an:olo si cons!mano 5iori.

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