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PRINCIPI, POSTULATI E CONVENZIONI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO DESERCIZIO RILETTI ALLA LUCE DELLEURO

Ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale, il bilancio deve essere redatto rispettando scrupolosamente le norme di legge che ne disciplinano la formazione e applicando i corretti principi contabili, i quali svolgono una funzione interpretativa e integrativa delle norme stesse. I principi contabili e di bilancio sono norme tecniche di ragioneria che sono accettate e applicate come vincolanti dagli operatori contabili per redigere, certificare ed analizzare un bilancio in modo da garantirne il contenuto informativo. Essi si distinguono in:

principi contabili generali, o postulati del bilancio, che riguardano il bilancio desercizio nel suo insieme; principi contabili applicati, che in coerenza con i principi generali si riferiscono ai criteri di contabilizzazione, valutazione e iscrizione delle singole voci di bilancio.

Larticolo 2423-bis regola i principi di redazione del bilancio desercizio e prevede che nella sua stesura debbono essere osservati i seguenti criteri: 1. La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dellattivit; 2. Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dellesercizio; 3. Si deve tenere conto dei proventi e degli oneri di competenza dellesercizio, indipendentemente dalla data di incasso o di pagamento; 4. Si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dellesercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo; 5. Gli elementi eterogenei compresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente; 6. I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio allaltro, ma possono attuarsi deroghe in casi eccezionali.

La Nota integrativa deve contenere le motivazioni delle variazioni e tutte le eventuali informazioni che possano aiutare a comprendere il bilancio. Da questo articolo possono essere desunti i seguenti principi che devono essere osservati da chi redige il bilancio: a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. principio della chiarezza; principio della precisione; principio dellevidenza; principio della verit; principio della correttezza; principio della prudenza; principio della continuit aziendale; principio della competenza economica; principio della valutazione separata degli elementi eterogenei; principio della costanza dei criteri di valutazione.

Oltre a questi principio generali, nella redazione del bilancio desercizio necessario tenere in considerazione i seguenti principi o postulati:

principio o postulato della prudenza; principio o postulato della trasparenza; principio o postulato della comparabilit.

Oltre allanalisi dei principi, ci dobbiamo ricondurre allart.2423 del codice civile secondo cui: " il bilancio assume una valenza informativo-divulgativa nei confronti di soggetti esterni"; ci significa che un bilancio deve essere conosciuto da terzi. Il legislatore prevede lobbligo di fornire informazioni complementari, quindi con lintroduzione dellEuro colui che rediger il bilancio dovr cercare di prevedere in formazioni relative allevoluzione del processo delle imprese nelladeguamento alla moneta unica.

CARATTERISTICHE DEI PRINCIPI PER QUANTO RIGUARDA LA REDAZIONE DEL BILANCIO


Principio della chiarezza Il principio della chiarezza da tenere presente soprattutto per ci che riguarda la conversione dei valori in Euro in modo tale che il bilancio risulti il pi chiaro possibile. In base allart.2423 del codice civile, la legge stabilisce che possibile derogare una o pi disposizioni successive in presenza di situazioni eccezionali; a questo punto il legislatore che deve stabilire quanto sia da ritenere eccezionale lintroduzione dellEuro. Principio della verit Con questo principio il bilancio viene definito veritiero e ci significa che i redattori devono operare correttamente le stime e devono rappresentarne il risultato senza falsificazioni. Da questo principio si pu desumere che: a. La verit oggettiva, che non raggiungibile con delle stime, invece ottenibile con degli accertamenti durante la redazione del bilancio; b. Le stime devono essere corrette, cio il pi possibile veritiere, malgrado il condizionamento dellinevitavile soggettivit; Ci significa che, per il generale principio della verit di bilancio desercizio deve essere formato:

Non soltanto prescindendo da ogni possibile alterazione di quantit oggettive, monetarie e non monetarie; Ma anche basandosi su quello che ci detta la condizione soggettiva.

Principio della correttezza Il principio di correttezza definito dallarticolo 1175, secondo il quale il bilancio deve rispettare determinate norme e regole di comportamento. Gli amministratori che redigono il bilancio, per operare in modo veritiero e corretto, debbono tener presente le norme di legge edi principi contabili elaborati dalle associazioni professionali. Da esso derivano: 1. Lobbligo di fornire informazioni complementari a quelle previste dalla legge, se queste risultassero insufficienti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale; 2. Lobbligo di derogare alle norme di legge, in casi eccezionali, se la loro applicazione impedisce di ocnseguire lobbiettivo fondamentale costituito dalla rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale. Principio della prudenza In base a questo principio, che legato a quella della continuit aziendale, si devono escludere dalla formazione del reddito quegli incrementi patrimoniali che non sono certi e durevoli, mentre vi si devono far contribuire tutti i costi, gli oneri e le perdite anche se incerti o soltanto probabili. A questo principio associato il corollario in base al quale si devono considerare, nella formazione del reddito, solo gli utili

realizzati nellesercizio, mentre si devono tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dellesercizio anche se conosciuti dopo la chiusura di questo. Principio della continuit aziendale Secondo questo principio le alutazioni devono essere eseguite con criteri di funzionamento, cio escludendo ipotesi di cessione o liquidazione dellazienda, tenendo presenti le possibili evoluzioni della gestione ed i programmi operativi che vedono coinvolti gli elementi da valutare. Principio della competenza economica Gli effetti delle operazioni e degli altri eventi devono essere rilevati contabilmente e attribuiti allesercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano (incassi e pagamenti). I principi generali per la definizione della competenza economica sono: 1. I ricavi devono essere riconosciuti come "di competenza" quando si verificano le seguenti condizioni: o Il processo produttivo dei beni o dei servizi stato completato; o Lo scambio gi avvenuto (convenzionalmente, il momento dello scambio coincide con la spedizione dei beni o servizi sono prestati) 2. I costi devono essere correlati con i ricavi desercizio. Questa correlazione, che un corollario fondamentale del "principio di competenza" esprime la necessit di contrapporre ai ricavi dellesercizio i relativi costi, siano essi certi o semplicemente presunti. Principio della valutazione separata degli elementi eterogenei La correttezza dellinformazione comporta che se in una stessa voce sono inclusi elementi eterogenei, si devono adottare criteri di valutazione differenti. Principio della costanza dei criteri di valutazione In base a questo principio i criteri di valutazione non possono essere cambiati da un esercizio allaltro, ma devono restare costanti per evitare manovre tese a rendere migliore o peggiore il risultato economico e perch possa realizzarsi la comparabilit dei bilanci di esercizi diversi.

I principi di redazione suddetti devono essere osservati con molta attenzione in occasione dellintroduzione dellEuro che pu produrre, nella conversione, sopravvalutazione o svalutazioni, differenze positive o negative che aggravano le incertezze insite nel processo di valutazione degli elementi del patrimonio.

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