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A cura di Marco MAGRINI

CONTRATTI, CONTRIBUTI O LIBERALITA ALLE UNIVERSITA VANTAGGI FISCALI

La leva fiscale pu costituire un importante riferimento per avvicinare il mondo imprenditoriale al mondo accademico per la didattica e la ricerca

Per le universit: finanziamento irrinunciabile e sviluppo delle proprie attivit Per le imprese: opportunit di acquisizione know how a costi contenuti grazie a benefici fiscali
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CONTRATTI, CONTRIBUTI O LIBERALITA ALLE UNIVERSITA VANTAGGI FISCALI Le linee di azione sono riconducibili a varie ipotesi contrattuali e di costituzione del rapporto: - Contratti senza prestazioni corrispettive: Finanziamenti, contributi, erogazioni liberali, attivit in partenariato - Contratti a prestazioni corrispettive: Contratti per prestazioni di ricerca, didattica, generiche

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CONTRATTI, CONTRIBUTI O LIBERALITA ALLE UNIVERSITA VANTAGGI FISCALI Le norme che conferiscono benefici fiscali specifici agli eroganti sono le seguenti:

CONTRIBUTI O LIBERALITA A FAVORE DELLE UNIVERSITA PER LE ATTIVITA DI RICERCA E DIDATTICA (art. 1, commi 353, 354 e 355, Legge 23 Dicembre 2005 n. 266 - Finanziaria 2006)
CREDITO DI IMPOSTA PER LE IMPRESE CHE FINANZIANO PROGETTI DI RICERCA IN UNIVERSITA O ENTI PUBBLICI DI RICERCA (art. 1, D.L. 13 Maggio 2011 n. 70 conv. Legge 12 Luglio 2011 n. 106- Decreto Sviluppo)
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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Lart. 1 della Legge 23 Dicembre 2005 n. 266 ai commi 353, 354 e 355, interviene innovando e modificando la disciplina prevista ed in vigore fino al 31 Dicembre 2005 in materia di erogazioni liberali, a vantaggio degli enti appartenenti al c.d. Terzo Settore introdotta dallart. 14, commi 7 ed 8 del D.L. 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla Legge 14 maggio 2005 n. 80.

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Le modifiche introdotte: Comma 353 finanziamento della ricerca - soggetti eroganti titolare di reddito soggetto ad IRES (impresa in forma societaria di capitali, ente commerciale e non commerciale residente e non, ecc.) - fondi (quindi da ritenersi esclusivamente erogazioni in denaro e non anche in natura), destinati, a titolo di contributo o liberalit, ai soggetti indicati per il finanziamento della ricerca sono integralmente deducibili dal reddito senza alcuna limitazione dimporto e senza alcuna giustificazione salvo la destinazione vincolata alla ricerca.
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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Le modifiche introdotte:

Comma 354 stabilisce che agli atti di trasferimento di fondi a titolo gratuito di cui al comma 353 dellart. 1 della Legge 266/2005 sono esenti da tasse, diritti ed imposte indirette diversi dallIVA e gli onorari notarili relativi agli atti per porre in essere le donazioni predette sono ridotti del 90%.

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Note al comma 354:
- Obbligo pagamento IVA: le transazioni di fondi oggetto del comma 353 non sono rilevanti IVA dal momento che le stesse hanno per oggetto denaro e non beni. - Riduzione degli onorari notarili: la presenza del notaio necessaria solo ove la donazione modale (specifica destinazione finalizzata alla ricerca), sia effettuata tramite atto pubblico per escludere la nullit del medesimo quando non di modico valore (Art.783 C.C. modicit da verificare in
rapporto alle condizioni economiche del donante. Se la donazione ha per oggetto beni immobili richiede sempre la formazione attraverso atto pubblico ai sensi dellart.782 C.C. ma non gode dellagevolazione).

- Donazioni che abbiano ad oggetto beni mobili, materiali ed immateriali e/o beni immobili: la disposizione non opera indipendentemente dal soggetto che la dispone e dalle sue finalit.
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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Le modifiche introdotte: Comma 355 abroga in parte le disposizioni introdotte a suo tempo dallart. 14 del D.L. 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005 n. 80: - comma 7, lettera b), mediante labrogazione della lettera c) del comma 2, dellart. 100 del TUIR; - comma 8 che introduceva la stessa disposizione riproposta dal comma 354 con minori limitazioni.

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Lanalisi pu essere condotta in riferimento ai limiti e benefici in relazione alla caratteristica soggettiva del donante suddividendo le ipotesi fra: - Imprese - Enti non commerciali - Persone fisiche (non imprese)

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Donanti IMPRESE e ENTI NON PROFIT:


TUTTI I TIPI DI SOGGETTI PASSIVI IRES (SOCIETA DI CAPITALI, ENTI COMMERCIALI, ED ENTI NON COMMERCIALI) INDIPENDENTEMENTE DAL REDDITO PRODOTTO PURCHE SOGGETTO A IRES

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Donanti IMPRESE e ENTI NON PROFIT :


Beneficiari: Universit; Fondazioni universitarie di cui allart.59, comma 3, Legge 388/2000; Istituzioni universitarie pubbliche; Enti di ricerca pubblici;
Fondazioni ed associazioni regolarmente riconosciute a norma del DPR.361/2000 aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attivit di ricerca scientifica, individuate con DPCM su proposta del MEF, del MIUR e del Ministero della Salute; Enti di ricerca vigilati dal MIUR Istituto Superiore di Sanit;Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro; Enti parco regionali e nazionali

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Donanti IMPRESE e ENTI NON PROFIT :


Oggetto: CONTRIBUTI ED EROGAZIONI LIBERALI SOLO IN DENARO ESCLUSIVA DESTINAZIONE AL FINANZIAMENTO DELLA RICERCA

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005

Donanti IMPRESE e ENTI NON PROFIT :


Benefici per Donante: Deducibilit integrale senza alcun limite di reddito o dimporto della erogazione liberale dal reddito complessivo del donante Altri Benefici: Esenzione imposte indirette ed altri oneri diversi dallIVA sul trasferimento ed onorari notarili ridotti del 90%
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CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)

Donanti PERSONE FISICHE NON IMPRESE


Beneficiari: Universit; Fondazioni universitarie di cui allart.59, comma 3, Legge 388/2000; Istituzioni universitarie pubbliche; Enti di ricerca pubblici;
Enti di ricerca vigilati dal MIUR Istituto Superiore di sanit; Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro; Enti parco regionali e nazionali
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CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)

Donanti PERSONE FISICHE NON IMPRESE


Oggetto: EROGAZIONI LIBERALI SOLO IN DENARO (NESSUNA PARTICOLARE DESTINAZIONE RICHIESTA) RICERCA O DIDATTICA O ALTRE FINALITA

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CONTRIBUTI O LIBERALITA
Art. 10, comma 1, lettera l-quater), del TUIR (Art. 14, comma 7, lettera a del DL. 35/2005 convertito dalla Legge 80/2005)

Donanti PERSONE FISICHE NON IMPRESE


Benefici per Donante: Deducibilit integrale senza alcun limite di reddito o dimporto della erogazione liberale dal reddito complessivo del donante Altri Benefici: Abrogati dal comma 355 della Finanziaria 2006 si applicano le normali disposizioni
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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Agenzia delle Entrate - Circolare 19 Agosto 2005 n. 39/E

conferma fino dal 1 Gennaio 2006: - deducibilit senza limiti di importo per le liberalit erogate in denaro - erogazioni liberali effettuate con pagamento: banca, ufficio postale e sistemi di pagamento previsti dallart. 23 del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241, (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari)

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CONTRIBUTI O LIBERALITA ART. 1, CO. 353, 354 e 355 LEGGE 266/2005 Agenzia delle Entrate - Circolare 19 Agosto 2005 n. 39/E Non pi efficaci dal 1 Gennaio 2006 le istruzioni in merito a: - identificazione e valorizzazione dellerogazione liberale attraverso beni in natura essendo previsto come unica forma il denaro; - esenzione da tasse ed imposte indirette diverse da IVA e da diritti dovuti a qualunque titolo, nonch alla riduzione, pari al 90%, degli onorari notarili relativi agli atti di donazione che abbiano ad oggetto elargizioni diverse dal denaro.

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CREDITO DIMPOSTA RICERCA SCIENTIFICA


Quadro Normativo e istruzioni operative

- art. 1 Decreto Legge Sviluppo 13 Maggio 2011 n. 70 , in vigore il 14 Maggio 2011, convertito con modificazioni dalla Legge 12 Luglio 2011 n. 106 (GU n. 110 del 13 Maggio 2011) - provvedimento Direttore Agenzia Entrate 9 Settembre 2011 prot. 130237 (pubblicato sito internet Agenzia Entrate)

- risoluzione Agenzia Entrate 12 Settembre 2011 n. 88/E


- circolare Agenzia Entrate 28 Novembre 2011 n. 51/E

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CREDITO DIMPOSTA RICERCA SCIENTIFICA


ABROGATO: Credito dimposta ricerca e sviluppo nuove disposizioni - art. 1, comma 25, legge 220/2010 (stabilit)

La norma introduceva un credito d'imposta a favore delle imprese che affidano attivit di ricerca e sviluppo a universit o enti pubblici di ricerca per l'anno 2011. Il credito d'imposta doveva spettare per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1 Gennaio fino al 31 Dicembre 2011 nella proporzione rapportata ai costi sostenuti per attivit di ricerca e sviluppo riferiti a contratti stipulati con universit ed enti pubblici di ricerca. Lart. 1, co. 4, secondo periodo del D.L. 70/2011 Sviluppo assorbe e sopprime la disposizione prima della sua attuazione
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Le imprese che finanziano progetti di ricerca in: - Universit e istituti universitari (statali e non) - enti pubblici di ricerca (art. 6 contratto collettivo quadro comparti contrattazione quadriennio 2006 2009) - organismi di ricerca Reg. CE n. 2006/C323/01, lettera d), paragrafo 2.2 - Agenzia Spaziale Italiana ASI - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) - Enti privati (questi ultimi individuati con Decreto MIUR di concerto con MEF)

possono beneficiare sperimentalmente di un credito dimposta


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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Una precisazione deve farsi per la definizione di organismo di ricerca (art. 1, co. 3, lett. a), num. 3: (direttiva n. 2006/C 323/01, lettera d), paragrafo 2.2. d) organismo di ricerca: soggetto senza scopo di lucro, quale un'universit o un istituto di ricerca, indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalit principale consiste nello svolgere attivit di ricerca di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati, mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie; tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attivit di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento; le imprese in grado di esercitare un'influenza su simile ente, ad esempio in qualit di azionisti o membri, non godono di alcun accesso preferenziale alle capacit di ricerca dell'ente medesimo n ai risultati prodotti)
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Profilo soggettivo finanziatori circolare n. 51/E/2011, par. 1.1 - imprese residenti o stabili organizzazioni nello stato - di qualsiasi forma giuridica - dimensione aziendale e settore economico - regime contabile adottato - compresi enti non profit per le loro attivit commerciali - imprese costituite anche dopo il 14 Maggio 2011.
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Profilo soggettivo dei soggetti finanziati Le qualificate strutture di ricerca, diverse da universit ed enti pubblici di ricerca, vengono individuate attraverso apposito Decreto MIUR di concerto con il MEF, sentite le competenti Commissioni Parlamentari.

Lassenza del decreto impedisce la fruibilit del credito dimposta per le imprese che operino con i soggetti diversi
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Le universit e gli enti pubblici di ricerca sviluppano i progetti di ricerca finanziati dalle imprese: - direttamente - consorziati o in joint venture con altre qualificate strutture di ricerca pubbliche o private di equivalente livello scientifico.

La circolare n. 51/E/2011 par. 1.2 precisa che le forme associative indicate dalla legge sono esemplificative
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.1

laccesso al beneficio non limitato ad una determinata tipologia di ricerca


(paragrafo 2.2 Comunicazione CE n. 2006/C323/01)

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.1

Vi rientra: - la ricerca fondamentale - la ricerca industriale - la ricerca per sviluppo sperimentale

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

ricerca fondamentale lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

ricerca industriale ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria ai fini della ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

sviluppo sperimentale
acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacit esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Pu trattarsi anche di altre attivit destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Tali attivit possono comprendere l'elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purch non siano destinati a uso commerciale
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.1 N.B. la circolare precisa che sono ammissibili al beneficio le sole attivit di ricerca riconducibili ad una o pi delle categorie di ricerca illustrate purch svolte su commissione dalle Universit o dagli enti pubblici di ricerca (art. 1, comma 3, lettera a) E esclusa dallagevolazione la ricerca interna svolta direttamente dallimpresa.
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Progetti di ricerca agevolabili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 N.B. - sono esclusi dagli investimenti agevolabili le spese di ricerca sostenute direttamente dalle imprese, ancorch relative a beni o servizi messi a disposizione delle Universit o degli enti per la realizzazione del progetto di ricerca cui limpresa medesima compartecipa

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 i costi relativi alla ricerca contrattuale sono considerati ammissibili, nella misura congrua e pertinente, purch i risultati di tale ricerca siano acquisiti nellambito di unoperazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione
Rif.to circolare MEF e Sviluppo Economico n. 76/2008
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PER RICERCA SCIENTIFICA


ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 i costi ammissibili sono deducibili dal reddito delle imprese e devono quindi rispettare il requisito dellinerenza previsto dallarticolo 109, comma 5, del DPR. 917/1986 (TUIR)

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Giustificazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.2 I progetti di ricerca commissionati non sono soggetti a valutazione preventiva Le imprese beneficiarie devono conservare tutta la documentazione, sia amministrativa sia contabile, utile a dimostrare, in sede di controllo, lammissibilit, leffettivit e linerenza delle spese sostenute.
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Il credito compete per gli investimenti in ricerca delle imprese realizzati negli anni 2011 e 2012 in proporzione allentit delleccedenza della media della spesa per gli investimenti effettuati nel triennio 2008 2010 E fruibile per ciascun esercizio in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal giorno successivo a quello di realizzazione dellinvestimento incrementale (Paragrafo n. 1.2 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011)
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3 Le spese per i progetti di ricerca commissionata sono sostenute: - alla data di ultimazione della prestazione - in caso di SAL, alla data di accettazione degli stessi da parte del committente (indipendentemente dalla durata infrannuale o ultrannuale del contratto)

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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3 La circolare conferma che il godimento dellagevolazione compete allimpresa: - anche prima dellemissione della fattura dal parte del soggetto prestatore - indipendentemente dal materiale pagamento del corrispettivo

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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili Appare comunque condizione essenziale lesistenza della data certa (rinvenibile da documenti) in merito allultimazione della prestazione o ai SAL La presenza di una parte quale PA dovrebbe escludere la necessit della registrazione per la data certa. Sul punto sarebbe utile un chiarimento da parte dellAgenzia delle Entrate
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili La semplice sottoscrizione del contratto / disciplinare fra le parti o lemissione del provvedimento di accettazione dellincarico da parte del prestatore non comporta effettuazione dellinvestimento e spettanza del credito

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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3


Sono agevolabili tutti gli investimenti effettuati durante il periodo di vigenza del beneficio a prescindere dal momento in cui sono stati avviati i relativi progetti La circolare precisa lammissibilit di investimenti in progetti di ricerca che risultino avviati prima del 31 Dicembre 2010 e risultino in corso a tale data. In tal caso lagevolazione compete per la parte di costi sostenuti nel periodo 2011 e 2012.
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CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Momento effettuazione costi ammissibili Circolare n. 51/E/2011, par. 2.3


La circolare alimenta dubbi in merito alla possibilit di far rientrare nellagevolazione il finanziamento non corrispettivo dei progetti di ricerca. Parrebbero cos esclusi le erogazioni liberali ed i meri finanziamenti o contributi alla ricerca da parte delle imprese perch si ravviserebbe la necessit dellinteresse della committenza alla prestazione Anche in questo caso sarebbe utile un chiarimento da parte dellAgenzia delle Entrate.
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Il beneficio di particolare rilevanza infatti: - limporto dellinvestimento e completamente deducibile dallimponibile (reddito dimpresa) dei finanziatori; - il credito dimposta pari al 90% delleccedenza della media degli investimenti effettuati nel triennio 2008 2010.

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Media degli investimenti Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1


Il triennio fisso di riferimento, per il calcolo della media degli investimenti effettuati: soggetti con periodo di imposta coincidente con lanno solare compreso tra il 01/01/2008 e 31/12/2010 soggetti con periodo di imposta non coincidente con lanno solare costituito dai tre periodi di imposta precedenti al primo periodo agevolabile

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Tipologia investimenti calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Il riferimento ai medesimi investimenti in ricerca porta nel computo gli investimenti appartenenti alla medesima tipologia di quelli indicati dalla norma come agevolabili, cio gli investimenti relativi a progetti commissionati ad Universit ed enti di ricerca. Viene garantita lomogeneit dei valori comparati nei tre esercizi
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Anni di computo calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Anche gli esercizi in cui i costi non sono stati sostenuti entrano nella media; il computo va effettuato su tre anni, anche se in uno o pi di essi limporto di tali investimenti pari a zero. In presenza di media pari a zero (2008 - 2010 senza costi di ricerca) la percentuale del credito di imposta sar applicabile allintero ammontare dei costi sostenuti nel 2011 e 2012
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Imprese nuova costituzione - calcolo media Circolare n. 51/E/2011, par. 3.1 Lagevolazione si applica anche alle imprese che si siano costitute o abbiano intrapreso lattivit dopo la data di entrata in vigore del decreto sviluppo. Per tali soggetti la media dei costi calcolata sul minor periodo che decorre dallesercizio di costituzione.

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Utilizzo del credito dimposta Circolare n. 51/E/2011, par. 4.1


Per le imprese beneficiarie il credito dimposta:

- utilizzabile in compensazione senza limite annuale (esclusi contributi previdenziali, assistenziali, assicurativi, altre entrate e crediti dimposta esercenti sale cinematografiche (Paragrafo n. 1.1 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011) - sar indicato nella dichiarazione dei redditi (quadro RU) unitamente allammontare degli investimenti realizzati e leccedenza rispetto alla media, compreso anche per il semplice utilizzo in compensazione
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Utilizzo del credito dimposta Circolare n. 51/E/2011, par. 4.1 La compensazione del credito ottenuto dalle imprese si realizza attraverso il modello F24 ordinario (anche per gli enti pubblici non commerciali) con lutilizzo del codice tributo 6835, sezione erario e con riferimento allanno dimposta a cui si riferisce il credito.
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Maturazione e fruizione del credito dimposta Circolare n. 51/E/2011, par. 4.2


Per individuare limporto del credito fruibile in riferimento a ciascuno dei due anni 2011 e 2012 di applicazione dellagevolazione occorre distinguere il momento di maturazione dal momento di fruizione del credito. Maturazione del credito: periodo di imposta in cui si realizzano gli investimenti incrementali Fruizione del credito: 1/3 dellimporto maturato per ciascun anno (es. credito 2011 in ciascuno degli anni dal 2011 al 2013) In caso dincapienza per la fruizione in compensazione possibile rinviare leccedenza maturata non fruita agli esercizi successivi
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Rilevanza e cumulabilit credito dimposta Circolare n. 51/E/2011, par. 4.3 e 4.4.


Per le imprese beneficiarie il credito dimposta:

- non determina ricavo (rilevante ai fini IRPEF, IRES o IRAP) - non assume rilevanza agli effetti della determinazione della deducibilit degli interessi passivi (art. 61 TUIR) e degli altri costi (art. 109, comma 5, TUIR) in presenza di ricavi esenti - cumulabile con altri contributi pubblici o agevolazioni (salvo limiti imposti da altre disposizioni relative alle agevolazioni o contributi) fermo il limite dei benefici rispetto ai costi sostenuti.

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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Considerazioni conclusive
Lagevolazione prevista dalla disposizione in commento, oltre ad essere legata a livello operativo al Provvedimento attuativo del Direttore Agenzia delle Entrate (art. 1, comma 4, primo periodo), gi emanato, altres sottoposta al monitoraggio da parte del MEF sulle disponibilit di fondi (art. 1, comma 5), conseguente alle comunicazioni sulle compensazioni effettuate dallagenzia delle Entrate Paragrafo n. 3 del Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 130237/2011.
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A cura di Marco MAGRINI

CREDITO DIMPOSTA SPERIMENTALE PER RICERCA SCIENTIFICA

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Altri dubbi non risolti


Sono compresi i contratti per attivit c.d. conto terzi per gli investimenti commissionati (art. 1, comma 3, lettera b, numero 2) (sfera commerciale dellente di ricerca o universit) la norma si riferisce per ai finanziamenti per investimenti in ricerca (art. 1, comma 3, lettera b, numero 1) - Sfera istituzionale dellente di ricerca o universit che divengano di interesse e generale fruibilit per comunit scientifica, accademica, imprenditoriale e non; Al momento questi ultimi sembrano esclusi
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Altri dubbi non risolti


Nulla stato detto su come operi la disposizione in presenza di gruppi (societ controllate e/o collegate), anche in riferimento alle spese per investimenti in ricerca da assumere a base nella determinazione della media e, nel silenzio della norma e della prassi, se si debba genericamente fare riferimento alla prassi dellamministrazione finanziaria (e della giurisprudenza) sulla necessit di dimostrazione della validit delle scelte sotto il profilo economico operate nellattribuzione del credito dimposta alluna o allaltra societ del gruppo.
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Esempio 1 Tipologia impresa

Impresa individuale IRPEF marginale 40%

Investimenti in ricerca anno 2008


Investimenti in ricerca anno 2009 Investimenti in ricerca anno 2010 Totale investimenti 2008 / 2010 Media investimenti 2008 / 2010 Totale investimenti ricerca 2011 Totale investimenti ricerca 2012
A cura di Marco MAGRINI

120.000,00
160.000,00 20.000,00 300.000,00 100.000,00 200.000,00 150.000,00
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Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRPEF deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:

Anno 2011 Anno 2012 100.000,00 50.000,00

90.000,00 80.000,00 170.000,00 85%

45.000,00 60.000,00 105.000,00 70%

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Esempio 2 Tipologia impresa

Impresa individuale IRPEF marginale 40%

Investimenti in ricerca anno 2008


Investimenti in ricerca anno 2009 Investimenti in ricerca anno 2010 Totale investimenti 2008 / 2010 Media investimenti 2008 / 2010 Totale investimenti ricerca 2011 Totale investimenti ricerca 2012
A cura di Marco MAGRINI

0,00
0,00 0,00 0,00 0,00 100.000,00 50.000,00
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Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRPEF deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:

Anno 2011 100.000,00

Anno 2012 50.000,00

90.000,00 40.000,00 130.000,00 130%

45.000,00 20.000,00 65.000,00 130%


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Esempio 3 Tipologia impresa Investimenti in ricerca anno 2008

Societ capitali IRES 27,5% 120.000,00

Investimenti in ricerca anno 2009


Investimenti in ricerca anno 2010 Totale investimenti 2008 / 2010

160.000,00
20.000,00 300.000,00

Media investimenti 2008 / 2010


Totale investimenti ricerca 2011 Totale investimenti ricerca 2012
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100.000,00
200.000,00 150.000,00
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Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRES deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
A cura di Marco MAGRINI

Anno 2011 100.000,00

Anno 2012 50.000,00

90.000,00 55.000,00 145.000,00 72,5%

45.000,00 41.250,00 86.250,00 57,5%


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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Esempio 4 Tipologia impresa Investimenti in ricerca anno 2008

Societ capitali IRES 27,5% 0,00

Investimenti in ricerca anno 2009


Investimenti in ricerca anno 2010 Totale investimenti 2008 / 2010

0,00
0,00 0,00

Media investimenti 2008 / 2010


Totale investimenti ricerca 2011 Totale investimenti ricerca 2012
A cura di Marco MAGRINI

0,00
100.000,00 50.000,00
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ART. 1 DECRETO LEGGE SVILUPPO

Descrizione Eccedenza investimento Benefici fiscali risparmio imposta: Credito imposta spettante 90% Minore IRES deducibilit costo Totale risparmio imposta: Incidenza risparmio sulla spesa:
A cura di Marco MAGRINI

Anno 2011 100.000,00

Anno 2012 50.000,00

90.000,00
27.500,00 117.500,00 117,5%

45.000,00
13.750,00 58.750,00 117,5%
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