Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Lontano dagli occhi
Lontano dagli occhi
Lontano dagli occhi
Ebook147 pages1 hour

Lontano dagli occhi

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, recita il proverbio. Sarà vero anche per Elisabetta ed Emiliano? E Lorenzo, che c’entra in tutto questo?
Elisabetta Tamburini, giornalista di una famosa rivista femminile, da ben quattordici anni è fidanzata con Emiliano Coatti. Si conoscono fin dalle elementari, sono cresciuti insieme. Dopo gli studi universitari, Emiliano, diventato ingegnere, viene trasferito in Canada dall’azienda per cui lavora. Nel corso della prolungata lontananza Elisabetta, che è andata a vivere da sola, cresce emotivamente, fa nuove amicizie e riflette sul loro rapporto, anche perché Emiliano è cambiato, le telefona sempre più raramente, sembra essersi scordato di lei. Attorno alla ragazza ruotano Alicia, Fabiana e Oscar, i proprietari del salone di bellezza che frequenta, e nonna Ines, che con la sua saggezza popolare riesce sempre a strapparle un sorriso. Per combattere l’ansia e l’emotività Elisabetta si iscrive a un corso di yoga e lì fa uno strano incontro: una certa Carol, venuta dal Canada a riprendersi il fidanzato italiano, che la guarda sempre in cagnesco. Chi sarà costui?
Un giorno, per ragioni di lavoro, la ragazza intervista Lorenzo Strambelli, avvocato divorzista.
L’uomo, all’apparenza snob, rivela una grande umanità e un passato sofferto. Tra i due nasce una forte attrazione, che l’uomo cerca di soffocare per rispetto riguardo al rapporto tra Elisabetta ed Emiliano, del quale è amico.
Col passare del tempo, però, Elisabetta ha cominciato a vedere il fidanzato per ciò che è: un seduttore, viziato ed egoista, così che, quando lui torna dal Canada, si trova a fare i conti con una ragazza diversa da quella che conosceva, combattiva e pronta a scoprire la verità.
Confrontandosi col fidanzato, Elisabetta si trova costretta a fare una scelta sofferta. Ama ancora Emiliano? E Lorenzo, è solo una fugace apparizione oppure l’uomo della sua vita?
LanguageItaliano
Release dateMay 15, 2019
ISBN9788833282718
Lontano dagli occhi

Read more from Patrizia Benetti

Related to Lontano dagli occhi

Related ebooks

Comics & Graphic Novels For You

View More

Related articles

Reviews for Lontano dagli occhi

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Lontano dagli occhi - Patrizia Benetti

    Cover

    UNO

    Mi chiamo Elisabetta Tamburini, sono ferrarese, ho ventotto anni e faccio la giornalista free lance. Sono alta uno e sessanta, minuta, ho capelli biondo cenere e una manciata di lentiggini sul viso.

    Sono fidanzata con Emiliano Coatti, un ragazzo adorabile, uno e ottanta di altezza per ottanta chili di muscoli. È un bel giovanotto dai capelli castani e dai grandi occhi verdi, vivaci e indagatori. Ci conosciamo da quando eravamo bambini, perché le nostre famiglie vivono a due isolati di distanza e ci siamo messi insieme in prima superiore, a soli quattordici anni.

    All’epoca Giovanna, sua madre, lavorava come impiegata e lui, sentendosi solo, veniva da noi talmente spesso che mio padre e mio fratello Michele non facevano che lagnarsi della sua presenza costante.

    «Non c’è più privacy», sbuffava Michele.

    «Quello ha intenzione di mettere radici qui?» ribatteva papà.

    Mamma invece era felice. Mi sapeva lì con lei, lontano dai pericoli di un mondo sconosciuto e sempre più violento. Ha sempre amato prendersi cura della famiglia, oltretutto cucina divinamente, ed Emiliano per lei è come un altro figlio. Io e lui abbiamo studiato insieme fino al conseguimento della maturità scientifica, poi io mi sono iscritta a scienze della comunicazione, lui a ingegneria meccanica.

    Da quel momento Emiliano ha cambiato abitudini: le lezioni e lo studio riempivano le sue giornate, quindi non potevamo più passare molto tempo insieme, anche se ogni sera veniva a cena da noi. Una volta terminati gli studi è stato assunto da una grande azienda, cosa che lo costringe a girare il mondo.

    Ne è trascorso di tempo da quando andavamo a scuola mano nella mano. Eppure, a dispetto di ciò, siamo ancora insieme e penso che ci sposeremo presto.

    Emiliano adora lo sport. Per anni l’ho accompagnato, il giovedì sera, alle partite di calcetto. Grazie a lui ho provato l’ebrezza di guidare un Go-Kart. È stata un’esperienza elettrizzante. Abbiamo anche fatto coppia in un torneo di tennis, ma non gli sono stata di grande aiuto. Gli avversari erano forti e agguerriti e io ero soltanto una principiante.

    Col golf non ci ho neanche provato, mi sono limitata a fare da spettatrice. Fra le sue tante passioni c’è stato anche il tennis da tavolo, volgarmente detto ping-pong. Rincorrere una pallina che schizza via alla velocità della luce mi innervosisce, quindi mi sono rifiutata di partecipare.

    L’acqua è il mio elemento. Per varie stagioni ho frequentato la piscina. Emiliano è poco portato per il nuoto, però ha sempre amato il mare, così, durante l’estate, passavamo le nostre vacanze in spiaggia. Io stazionavo sotto l’ombrellone con una pila di riviste mentre lui partecipava a interminabili tornei di racchettoni. Se mi stancavo di leggere, mi buttavo in acqua e facevo una lunga nuotata.

    Ricordi dei bei tempi passati. Ora lavoriamo entrambi e arriviamo a sera sfiniti. Mangiamo in fretta e ci corichiamo presto, ognuno nel proprio letto: io a Ferrara, lui in Canada.

    Mia madre non vede l’ora che ci sposiamo. Desidera una cerimonia in grande stile e la mia futura suocera, Giovanna, è d’accordo con lei. Abito bianco, pizzi, strascico, paggetti. Oddio! Non fa per me: vorrei qualcosa di semplice. Desidero avere accanto solo le persone più care.

    Ci sposeremo in chiesa e dopo la cerimonia vorrei offrire un rinfresco a una cerchia ristretta di parenti e amici. Mi piacerebbe un abito sobrio, ma non so se questo mio desiderio verrà accolto. Mamma e Giovanna sono donne forti, abituate al comando. Chiederò aiuto a Emiliano, anche se dubito che prenderà le parti di qualcuno. Lascerà che le due donne decidano per lui. Ormai lo conosco bene. Segue la filosofia di Ponzio Pilato e gli va quasi sempre bene. Uomini!

    Vorrei che partecipasse di più, che ci fosse maggior complicità tra noi due, ma non ho la pretesa di cambiarlo. Ciò che desidero con tutto il cuore è che torni a lavorare in Italia. Non ho alcuna voglia di trasferirmi in Canada, una terra fredda, a me sconosciuta. Amo il mio Paese e non voglio lasciarlo.

    Sembra che dopo anni spensierati, in cui nulla poteva turbare le nostre giovani menti, ora tutti i nodi vengano al pettine. Non è più tempo di sognare, ma di concretizzare. Io, però, non ho più alcuna certezza. I dubbi sono diventati il mio pane quotidiano. Vivo male, sempre alla ricerca di conferme che svaniscono come bolle di sapone. La voglia di capire, cercare, andare oltre le apparenze, è diventata un’esigenza. La mia è una tardiva ribellione. All’improvviso sono diventata insofferente a ogni forma di imposizione. La lontananza di Emiliano ha contribuito a questa trasformazione. Da quando lavora in Canada vivo sola, lavoro e nel tempo libero vedo chi mi pare. Quasi sempre Fabiana, Alicia e Oscar. Li conosco da anni e ormai fanno parte della mia vita. Sono i miei migliori amici. Sono entrata nel loro salone di bellezza per la prima volta otto anni fa, a causa di una improvvisa fioritura di acne. Alicia mi ha risolto il problema in quattro sedute, sono guarita perfettamente. Non ci sono cicatrici, nessuna traccia di brufoli. La pelle del viso è liscia e vellutata.

    Questa nuova vita mi piace, la sento sempre più mia. L’unica cosa della quale mi pento è di aver sempre permesso a Emiliano di essere colui che comanda nel nostro rapporto. L’ho sempre seguito senza protestare. Mi sono resa conto troppo tardi di avere sbagliato; dopo tanti anni difficilmente si torna indietro. I ruoli sono ormai stabiliti. Come ho fatto a essere così passiva? Il mio ragazzo ha una personalità molto forte e io mi sono annullata in cambio della sicurezza che mi dava la sua presenza. Sono sempre stata ansiosa, timida, ma da un po’ di tempo a questa parte sono più sicura di me stessa e ora desidero più libertà. Gli amici e i successi lavorativi mi hanno dato una scossa positiva, mi sento più forte e gioisco dei miei progressi. Costretta a cavarmela da sola ho ottenuto buoni risultati e ciò mi ha galvanizzata. Sono andata a vivere per conto mio e la lontananza da mia madre e dalla futura suocera hanno contribuito alla mia emancipazione; mi sono resa conto che in tutti questi anni mi hanno soffocata. Tutta colpa mia che glie l’ho permesso. Ero solo una ragazzina e ciò mi pareva normale. Ora sono una donna e quel tipo di vita mi va stretta. Non mi appartiene più.

    All’inizio degli studi universitari sono stata felice di scoprire nuovi spazi. Potevo finalmente frequentare un altro ambiente e fare nuove amicizie. Avevo voglia di novità.

    Il mio sentimento nei confronti di Emiliano era ancora vivo, ma per troppo tempo ci eravamo isolati, negandoci al mondo esterno, per chiuderci nel nostro. Ora però siamo troppo lontani. Mi sento sola.

    Dopo due settimane di riposo a casa, lunedì scorso è partito per il Canada e non lo rivedrò per almeno tre mesi.

    Il lavoro mi tiene occupata, fin troppo, così ho poco tempo per pensare. Sono di corsa tutto il giorno per guadagnare un mensile decoroso. Ultimamente scrivo per alcune riviste femminili, ma non è facile: la mia è una strada perennemente in salita. Sono alla continua ricerca di notizie curiose, simpatiche, emozionanti. Da qualche mese lavoro per Bellissima, un settimanale che va alla grande, diretto da Liviana Costelli. È stata lei ad assumermi. Ricordo ancora l’ansia per il colloquio di lavoro. Era la prima volta che mi recavo a Milano. Il viaggio, la lunga attesa, il mio essere apprensiva non mi hanno certo agevolata. Ero rigida e spaventata, eppure lei mi ha scelta fra tante candidate.

    «Ho letto i tuoi articoli. Sono immediati, interessanti, spigliati. Sai incuriosire», mi ha detto.

    Il suo commento mi ha fatto molto piacere, però corre voce che Liviana sia volubile. Sto ancora pensando a lei quando vedo comparire il suo numero sul cellulare. Ho un sussulto.

    «Buongiorno, dottoressa Costelli», rispondo.

    «Ciao tesoro! Desidero fare quattro chiacchiere con te.»

    Mi sta scaricando, me lo sento. Mi sono impegnata tanto, ma nelle ultime settimane non ho prodotto un granché.

    «Il tuo ultimo articolo mi è piaciuto davvero tanto.»

    Evviva!

    «Quello sulla cura dei capelli stressati?»

    «Sì. Interessante. Hai dato consigli e spunti alle lettrici.»

    «La ringrazio.»

    «Devi continuare così.»

    «Sono sempre alla ricerca di novità.»

    «Brava! Mi occorre qualcosa d’intrigante.»

    «Ci provo.»

    «E per l’intervista di questo mese? A che punto sei?»

    «Ecco… Non ho ancora trovato l’idea giusta, ma ci sto lavorando», balbetto. In realtà sono giorni che ci penso, senza giungere ad alcuna conclusione.

    «Entro il ventotto voglio un’intervista boom», dice lei, risoluta.

    «Intende dire che devo intervistare un personaggio famoso? Non saprei…»

    «Non andare nel panico, piccola.»

    «Il tempo è poco.»

    «Non deve certo essere George Clooney.»

    «Lo spero.»

    «Basta che sia un uomo che svolge una professione intrigante.»

    «Intrigante?»

    «Sì. Con l’intervista di ottobre hai

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1