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Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1): Natale in città, #1
Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1): Natale in città, #1
Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1): Natale in città, #1
Ebook114 pages1 hour

Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1): Natale in città, #1

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About this ebook

Un Angelo caduto viene inviato sulla terra per insegnare il significato del Natale.

Quando il ricco finanziere D.L. Stewart trova una donna ferita nella neve di fronte alla sua residenza di New York, non ha idea che la bella Lillian, in realtà sia un angelo caduto pasticcione e dal cuore enorme, mandato dal Paradiso per insegnargli cosa sia davvero il Natale. È proprio il lavoro giusto per lei. D.L. ha un’anima ferita e cinica, un uomo freddo che crede di poter comprare tutto e tutti. Ma presto Lillian trasforma la vita tranquilla e solitaria dell’uomo in un vero caos e il Natale in città diventerà un Natale nel cuore.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateFeb 2, 2019
ISBN9781547568956
Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1): Natale in città, #1

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    Daniel e l'Angelo (Natale in Città Book 1) - Jill Barnett

    JILL BARNETT

    Daniel e l’Angelo

    Per Emma,

    l’unico angelo che abbia mai conosciuto.

    CAPITOLO UNO

    Era il giorno perfetto per un miracolo.

    Il cielo scintillava sopra il Paradiso, dorato come la tromba di Gabriele, e il suono lontano dei cantici riempiva l’atmosfera celeste. Nuvole, gonfie e bianche come il piumino delle oche in primavera, creavano il più sacro dei firmamenti, un luogo che nessun angelo temeva di calpestare.

    In piedi davanti alle porte del Paradiso c’era un angelo novizio di nome Lillian. Diede un’occhiata a sinistra, poi a destra, e per sicurezza, lanciò una rapida occhiata anche in alto.

    Via libera.

    Con una luce di pura determinazione negli occhi, si tirò su le maniche della larga tunica bianca e flettendo le dita, fece esattamente ciò che le era stato proibito: cercò di fare un miracolo.

    L’esplosione fu abbastanza forte da far tremare il Paradiso.

    Una deflagrazione simile alla forza di un uragano portò le nuvole a spostarsi e a scontrarsi in ogni direzione. Lillian cadde lunga distesa. Restò stordita per un attimo, con le braccia e le gambe aperte come un angelo di neve su una nuvola che rimbalzava qua e là.

    Lentamente il fumo scuro dell’esplosione si posò su di lei. Soffiò per spostare una ciocca di capelli biondi, quasi argentei, e sbatté le palpebre un paio di volte, poi si ritrovò a fissare il cielo del Paradiso. Mosse prima le dita dei piedi poi braccia e gambe.

    No... Niente di rotto.

    Si tirò rapidamente a sedere. L’aureola le scivolò sugli occhi. La rimise di nuovo al suo posto, poi si abbassò rapidamente la tunica, per coprirsi le gambe nude. Come fiocchi di neve, tre piume perlacee di un’ala fluttuarono dinnanzi a lei.

    Si guardò alle spalle e lanciò un’occhiata irritata alle piume arruffate. Ruotò le spalle, poi agitò le ali per sistemarsi le piume. Sentì uno strillo soffocato e si voltò. Florida? Sei tu?

    Ci fu un altro grugnito soffocato.

    Dove sei? Si voltò da una parte e dall’altra. Poco distante, da una nuvola scura sbucarono all’improvviso due piedi nudi. Oh. Eccoti qui.

    I piedi scalciarono in aria un paio di volte, poi scomparvero mentre Florida faceva una capriola. Sbucò la sua testa scura. Con l’aiuto di Lillian riuscì ad uscire completamente dalla nuvola, restò in ginocchio per un attimo con le ali inclinate verso il basso, tossendo.

    Lillian accarezzò con gentilezza la schiena di Florida finché questa non smise di tossire e sollevò la testa di scatto. Fissò Lillian con gli occhi sbarrati. Che cosa è successo?

    Niente.

    Florida si voltò e si immobilizzò, fissando inorridita verso ovest. Oh, no, qualcosa è successo. E indicò un punto ben preciso. Guarda che cosa hai fatto!

    Lillian si voltò e quasi morì, di nuovo.

    Hai rotto le porte del Paradiso!

    Lillian si coprì gli occhi con entrambe le mani e gemette, poi aprì lentamente le dita e sbirciò attraverso. E si sentì cadere lo stomaco. Da qualche parte vicino ai piedi nudi. Si alzò lentamente e si incamminò verso il suo ultimo disastro, con Florida che la seguiva scuotendo la testa. Si fermò, incapace di pensare, di parlare. Poteva restare solo a fissare.

    L’entrata del luogo più sacro dell’universo era totalmente distrutta. I cancelli penzolavano dai cardini d’oro a ventiquattro carati spezzati a metà mentre i perni dorati erano piegati come dei boomerang. I cancelli, che in origine avevano la forma di ali d’angelo, avrebbero dovuto unirsi al centro, dove un lucchetto tempestato di diamanti li manteneva in perfetta simmetria.

    Dov’è il lucchetto? sussurrò Florida.

    Lillian guardò ai suoi piedi, dove notò della polvere di diamante brillare come granelli di sabbia tra frammenti di perle preziose. Mordicchiandosi il labbro inferiore, indicò un punto preciso. Penso sia lì. Aveva una brutta sensazione. Da qualche parte.

    Florida si chinò e raccolse la polvere.

    È tutto ciò che ne è rimasto? Lillian lanciò un’occhiata inquieta al piccolo cumulo di polvere bianca.

    Florida annuì.

    Assomiglia alla moglie di Lot.

    San Pietro sarà così arrabbiato che sputerà fulmini. E te l’immagini... si avvicinò e sussurrò ...la sua reazione? Riceverai la punizione più severa di quanto tu abbia mai avuto. Potrebbe essere anche peggio della volta in cui San Pietro ti fece lucidare il rivestimento argenteo di ogni nuvola.

    Bene, disse in fretta Lillian, non può punirmi se non sa chi è stato. Si voltò di scatto, stringendo tra i pugni la lunga veste. Andiamo dai! Seguimi! E partì di corsa.

    Aspetta!

    Sbrigati, Florie! gridò Lillian voltando la testa. O penserà che sia stata tu!

    Florida sbiancò dalla paura. Veloce come un battito di ciglia, volò dietro Lillian. Con le ali che scintillavano, saltarono da un banco di nuvole all’altro, finché Lillian non trovò il nascondiglio perfetto in fondo a un’enorme nuvola cumuliforme, dove delle stalattiti di ghiaccio facevano da cornice al rivestimento argenteo. Afferrò la mano di Florida e la trascinò dentro.

    Florida si guardò intorno con uno sguardo incerto. Credi che San Pietro ci troverà?

    Certo che no, questo è un posto perfetto, l’ho trovato quando ho passato quei mesi a lucidare i rivestimenti argentei delle nuvole. Nessuno pensa che ce ne sia uno in questa.

    Sei sicura?

    Mi sono nascosta qui l’ultima volta.

    Oh. Florida s’immobilizzò, poi le rivolse uno sguardo d’intesa. La volta in cui stavi cercando di volare e sei finita a capofitto contro la scala di Giacobbe.

    Lillian abbassò la testa. Se solo tutti gli arcangeli non fossero stati lì in quel momento.

    L’aureola di Gabriel ha ancora un’ammaccatura.

    Lo so, non sono più riuscita a guardarlo negli occhi. Lillian guardò la sua amica e dopo un attimo di silenzio ammise Beh, sai... non era a quella volta che mi stavo riferendo.

    Fissò Lillian con occhi sospettosi. Cos’altro hai combinato?

    Prometti che non lo dirai mai a nessuno?

    Florida annuì solennemente.

    Croce sul cuore e che tu possa morire?

    Sono già morta.

    Lillian era chiaramente imbarazzata, poi disse Anch’io, ma se mai dovessero scoprire quegli antichi rotoli...

    Hai perso i manoscritti? I rotoli sacri?

    Lei annuì.

    Come hai fatto a perdere i rotoli?

    Beh, non li ho proprio persi.

    Florida si limitò a fissarla.

    Li ho lasciati cadere, ammise Lillian.

    Dove?

    Lillian assunse un’espressione stanca. In fondo al Mar Morto.

    Florida restò di stucco.

    Volevo solo spostarli... fuori dai piedi, poi sono inciampata. Dopo un lungo silenzio, Lillian sollevò il mento, con un’espressione speranzosa sul viso. Ma qualcuno li troverà... un giorno.

    Florida le rivolse uno sguardo scettico, poi rabbrividì. Allungò il collo oltre le lunghe stalattiti di ghiaccio che incorniciavano l’ingresso e guardò fuori. Sei sicura che nessuno possa vederci qui dentro?

    Lillian accarezzò la mano della sua amica per rassicurarla. Fidati di me. Hai notato come le nostre ali si confondano con il ghiaccio lucente e l’argento? E le nostre tuniche sono bianche. I miei capelli poi, sono così biondi che non si vedranno.

    Guardò i capelli scuri di Florida e aggrottò la fronte. Be’, nel tuo caso, tieni giù la testa. E detto questo gliela spinse sotto la propria ala.

    Un attimo dopo Florida iniziò a starnutire. Tirò su con il naso e se lo grattò.

    Hai il raffreddore?

    No. È stata una di queste. Sollevò una delle piume delle ali

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