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Il professor Bingo e la fabbrica dei cretini
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Il professor Bingo e la fabbrica dei cretini

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Ritorna il prof. Bingo, il più irriverente degli insegnanti/narratori italiani, con una nuova esilarante tragicomica avventura nella odierna Buona Scuola. Liberamente tratta da storie vere, questa pièce teatrale, in cui il prof. Bingo incontra il prof. Vandelli, è un po’ tragedia, un po’ commedia e un po’ farsa. Dialoghi ‘filosofici’, saggi sull’Istruzione e short-stories si intrufolano nel testo, creando una commistione di generi sempre sul filo dell’ironia, della dissacrazione e della black comedy.
Questo volume è l’ultimo capitolo della cosiddetta 'Saga del professor Bingo'. Il personaggio infatti nasce nel 2000 con il primo romanzo ('Il professor Bingo') a cui hanno fatto seguito il romanzo breve 'Il professor Bingo e il nuovo che avanza' (2001), 'Questa scuola non è una azienda! I racconti del professor Bingo' (2006) e la raccolta di articoli 'Le Pillole del prof. Bingo 2000/2010 - dieci anni vissuti pericolosamente all'interno della scuola italiana' (2010).
Vittorio Vandelli è un insegnante di lingua e letteratura inglese, traduttore, saggista e autore. Ha frequentato il liceo all'inizio degli anni settanta, un periodo di ideali di cambiamento che gli hanno insegnato a vedere oltre le porte chiuse e ad amare la musica folk e rock di protesta, diventando egli stesso un musicista. Ha frequentato l'università a Bologna durante gli ‘anni di piombo’ laureandosi in letteratura americana con una tesi su R. Chandler e il romanzo noir, un genere che ha sempre amato perché denuncia il male della società in una forma narrativa dal ritmo serrato. Infatti, oltre agli articoli, ai saggi, ai racconti e ai romanzi satirici che costituiscono la 'Saga del professore Bingo', ha anche pubblicato i romanzi noir 'Scrivere o Uccidere' (1989), 'Runaway - fuga a Venezia' (2003), 'Dark City' (2013). Nel 2015 è stato il primo autore italiano finalista al premio letterario The Write Stuff organizzato dalla London Book Fair con il saggio in inglese 'Silvio Berlusconi’s Italy – a Portrait of the Country and its Godfather'.
LanguageItaliano
Release dateDec 11, 2018
ISBN9788829580354
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    Il professor Bingo e la fabbrica dei cretini - Vittorio Vandelli

    Vittorio Vandelli

    Il professor Bingo e la fabbrica dei cretini

    Vittorio Vandelli

    I l professor Bingo e la fabbrica dei cretini

    ovvero

    La scomparsa della Buona Scuola

    Una pièce teatrale – un po’ tragedia, un po’commedia, un po’ farsa. Liberamente tratta da storie vere

    Copertina: Massimo Casarini, Damster edizioni

    Immagini di copertina: fotogramma da Metropolis di F. Lang, licenza Creative Commons. Fotografia del teacher, licenza Adobestock

    Foto autore: Gabriella Ascari

    Copyright © 2018 Vittorio Vandelli

    All rights reserved.

    DEDICA

    A Robertino Capponcelli, sempre ‘il miglior fabbro’ nonostante gli anni di lotta e fatica.

    A tutti i colleghi che continuano a combattere contro tutto ciò che ritengono offensivo, inutile e frustrante. Quelli che non compilano scartoffie superflue, che non vanno alle riunioni che fanno perdere tempo, che tolgono il saluto a chi parla di meritocrazia, che isolano nel disprezzo i dirigenti scolastici che si prestano alla distruzione della scuola e all'umiliazione degli insegnanti, che spiegano queste cose ai ragazzi e alle loro famiglie; che continuano a studiare e che soprattutto continuano ad insegnare.

    UUID: 3dd35fb2-fb92-11e8-87fc-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    La saga del professor Bingo

    Prologo

    Atto 1, scena 1

    Atto 1, scena 2

    Atto 2, scena 1

    Atto 2, scena 2

    L'autore

    La saga del professor Bingo

    Il personaggio del prof. Bingo nasce nel 2000 con il primo romanzo ( Il professor Bingo ) non solo per essere un antieroe tragicomico e un prototipo di stoica resistenza al disgregarsi del mondo dell’istruzione ma anche come metafora per raccontare la storia di un diverso che, non accettando le regole imposte dalla società, deve essere emarginato. Il secondo romanzo ( Il professor Bingo e il nuovo che avanza ) e i diari scolastici e le pillole del prof. Bingo on line mantengono vivo il personaggio nel corso del tempo. Nel 2006 esce la raccolta di racconti Questa scuola non è una azienda! I racconti del professor Bingo , satira amara della scuola-azienda. Nel 2010 gli articoli pubblicati in varie riviste e siti durante l'ultimo decennio hanno dato vita al volume Le pillole del prof. Bingo 2000/2010 - dieci anni vissuti pericolosamente all'interno della scuola italiana . Il volume è accompagnato dal documentario (in formato DVD) Professor Bingo’s Blues (l’autore, il personaggio, i luoghi, il contesto) di Federica Stradi.

    www.vittorio-vandelli.com/la-saga-del-prof-bingo/

    Prologo

    Lo studio del prof. Vandelli. Semioscurità. Un ventilatore muove l’aria attorno. Dalle veneziane abbassate filtra il sole del tardo pomeriggio che illumina i libri, i CD, i video, i testi scolastici che affollano la libreria. Il prof. Vandelli sta leggendo La Nausea di J. P. Sartre. Un rumore strano, come un flash improvviso, lo distrae. La sagoma del prof. Bingo, vaga come un’ombra cinese, compare all’improvviso.

    IL PROF. BINGO Non essere sorpreso, amico mio, lo sai che la vita è un racconto raccontato da un idiota, ( Il prof. Vandelli alza la testa rivelando lo stupore dipinto sul suo volto. Lentamente la figura del prof. Bingo si delinea e si definisce.) pieno di suono e furia… e non significa nulla.

    IL PROF. VANDELLI ( a parte) Quando Bingo parla solamente con citazioni shakespeariane, il suo umore è pessimo. Purtroppo l’ho creato così. ( Si rivolge al suo interlocutore.)

    Bingo, che ci fai qui? Mi avevi promesso che non saresti tornato più. Ti ho dato soddisfazione in tutto. Che vuoi ancora? Sei come il fantasma di Amleto che mi tormenta ciclicamente.

    IL PROF. BINGO Ehi, amico mio, non rubarmi il personaggio. Io sono come il giovane principe Amleto, destinato per un certo periodo a camminare nella notte. E ben sai quanto stanche, stantie, piatte ed inutili m’appaiono le convenzioni di questo mondo! Che schifo! A tanto dunque si doveva giungere! … Ma spezzati, mio cuore, ch’io debbo ora frenar la lingua!

    IL PROF. VANDELLI E allora, sei tornato per vendicarti del tuo creatore?

    IL PROF. BINGO … o del mio distruttore!

    IL PROF. VANDELLI Mi sembra di averti dato abbastanza soddisfazione nei libri precedenti. Ho raccontato la tua ribellione, la tua sofferenza, la tua prigionia in quel carcere moderno e progressista in cui hai paradossalmente ritrovato un’altra forma di libertà. Ho raccontato come, immodestamente, ti paragonavi a Oscar Wilde. Ricordi: ‘Arrossendo, il professor Bingo osava paragonarsi a lui: anch’egli doveva pagare per aver amato la cultura in un mondo in cui essa era più dannosa e fuorviante che mai e per aver cercato di trasmetterla, in una collettività così diversa ma direttamente discendente da quella del grande scrittore, più mercificata, appiattita e votata ad uno squallido consumismo post-industriale.’

    IL PROF. BINGO Certo, era Il professor Bingo, la mia prima avventura e il tuo primo romanzo. Scommetto che allora non ti rendevi conto che stavi scrivendo un romanzo distopico. Magari avevi in mente Qualcuno volò sul nido del cuculo e mi hai forgiato pensando al cow-boy ribelle protagonista di quel libro. E hai trasformato l’ospedale psichiatrico del Cuculo, metafora della società repressiva, nella scuola/azienda che nasceva allora. Scrivevi frasi del tipo ‘tutto ciò che un preside/manager può fare è tollerare l’insegnante di grande valore didattico e culturale come un bell’ornamento, decorativo dell’immagine della scuola’ e questo ti sembrava già un punto di non ritorno. Ma oggi, venti anni dopo, a sentire quello che dici tu, siamo andati molto oltre. Oggi invece un simile professore è ‘il cattivo’, il villain, la cui colpa perseguibile è quella di insegnare come si faceva sino a qualche tempo fa, e quindi di non soddisfare né la clientela né il genitore/avvocato e di creare una grana al nuovo preside/sceriffo, indaffarato perennemente nel coordinare commissioni, esaminare progetti, vendere un prodotto suadente, e a dirigere quella fabbrica di cretini di cui è così orgoglioso e geloso.

    IL PROF. VANDELLI Lo so, però ti ho fatto rivivere varie volte in seguito, hai avuto a disposizione racconti per narrarci il tuo mondo degradato, il miglior tono satirico di cui dispongo per farti apparire fruibile, leggero ma anche profondo e saggio. Poi hai avuto articoli, spazio sulla rete, non ti è stato negato alcun media.

    IL PROF. BINGO Poi però hai deciso di farmi fuori,

    IL PROF. VANDELLI Tutto deve avere un termine…

    IL PROF. BINGO E ti sei messo a scrivere in inglese...

    IL PROF. VANDELLI Altrimenti si tira troppo la corda, si diventa ripetitivi.

    IL PROF. BINGO … dell’Italia, di Berlusconi, dell’assottigliarsi della democrazia. E mi hai abbandonato.

    IL PROF. VANDELLI Ho cercato nuovi generi.

    IL PROF. BINGO E ti sei montato la testa perché hai vinto quel premio a Londra. Ti sei fatto infinocchiare. Il sito per scrittori, il blog, i social media, tutti quei beni parafernali che lo scrittore contemporaneo deve avere. Quel corollario mediatico da apprendere e poi gestire quotidianamente ti ha asciugato le energie rimaste, ti ha annebbiato il pensiero, ti ha tolto la creatività, il tempo per pensare.

    IL PROF. VANDELLI Facciamola finita. Dimmi cosa vuoi ancora, come diavolo hai fatto a comparire qui all’improvviso?

    IL PROF. BINGO Mi sembra tu sia vittima del writer’s block, o mi sbaglio? Un sorrisetto ironico

    IL PROF. VANDELLI Il blocco dello scrittore? ( Mostra una certa sorpresa) Non credo sia il mio caso… scrivo in inglese regolarmente da anni nel mio blog e …

    IL PROF. BINGO Però magari ti piacerebbe raccontare di nuovo quello che è successo nel tuo ambiente negli ultimi anni, quelli in cui scrivevi in inglese delle bellezze e delle nefandezze dell’Italia. Dopo Berlusconi e la riforma Gelmini pensavi che fossimo giunti al punto più basso. Pensavi di aver già detto e denunciato tutto, così nel 2010 mi hai fatto fuori. Non ti servivo più. Prof. Bingo’s last stand, proclamasti in pubblico; ricordo la serata, a teatro, alla fine della presentazione di Dieci anni vissuti pericolosamente all’interno della scuola pubblica italiana. Così come Conan Doyle fece morire Sherlock Holmes, anche tu mi facesti sparire. Ma ti sbagliavi. Da allora i sedicenti progressisti sono tornati, sotto mentite spoglie, Matteo Renzi ha preso il posto di Berlusconi dopo la condanna, un delfino di cui l’ex cavaliere va fiero, e allora ecco la Buona Scuola, un’altra controriforma che ci ha regalato la scuola/iper-azienda, il preside/sceriffo, l’insegnante/consumatore, lo studente/sacro cliente e il genitore/magistrato. E allora hai fatto di nuovo un pensierino al sottoscritto, ti è venuta la tentazione di riesumarmi per scrivere una nuova storia.

    IL PROF. VANDELLI Un’idea del genere mi passa per la testa da un po’, devo confessartelo. Però non posso scrivere sempre la stessa storia riaggiornandola. Ho bisogno di una trama nuova che tenga assieme la vicenda e mi permetta di raccontare il contesto che mi interessa descrivere.

    IL PROF. BINGO Allora non devi chiedermi ‘perché sei tornato, che cosa vuoi ancora?’. Forse sei stato tu a richiamarmi, magari inconsciamente.

    IL PROF. VANDELLI Può darsi, ma perché poi lo avrei fatto? Tu sicuramente non hai una nuova trama da offrirmi…

    IL PROF. BINGO Come fai a saperlo? Magari mi è successo qualcosa di nuovo, di strano, di ancor più alienante ed esilarante.

    IL PROF. VANDELLI Quando parli per citazioni shakespeariane, in effetti, sono sempre sul chi vive.

    IL PROF. BINGO

    Potrei svelare una storia ch’ogni parola d’essa, la più blanda,

    ti ferirebbe il cuore come un dardo, ti gelerebbe il sangue nelle vene,

    ( Sorride.)

    ti farebbe schizzar via i tuoi due occhi, come stelle, dalle loro sfere

    e ti farebbe scompigliar sul capo le ben composte ed annodate ciocche

    facendoti drizzare ogni capello come l’aculeo d’un istrice infuriato.

    IL PROF. VANDELLI ( Sorridendo di rimando.)

    Affrettati a dirmela che io,

    con ali rapide quanto la meditazione o i pensieri d’amore,

    possa correre alla mia vendetta.

    IL PROF. BINGO Ti trovo adatto.

    IL PROF. VANDELLI

    Si, cancellerò dalle pagine della mia memoria

    tutti i ricordi frivoli, le parole dei libri,

    tutte le forme, tutte le impressioni passate

    che giovinezza e osservazione hanno copiato lì;

    e solo il tuo comando vivrà

    all’interno del libro e del volume del mio cervello.

    Dov’è il mio taccuino…

    ( Vandelli e Bingo si guardano, in silenzio, con lo sguardo divertito.)

    Che ti è successo allora?

    IL PROF. BINGO Non posso darti lo spunto per una revenge tragedy, una ‘tragedia di vendetta’ quale Amleto, mi spiace, ma potrei offrirti un suggerimento per una revenge comedy, una ‘commedia di vendetta’. Inventeresti un nuovo genere dal nome paradossale. In ogni caso, non sono Amleto, né intendevo esserlo, come scriveva T. S. Eliot. Ma tu mi hai sempre attribuito dei tratti di quel personaggio, la sua intransigenza, la sua integrità ma anche i suoi vizi intrinsechi, le debolezze, il suo essere destinato al fallimento e, soprattutto, la sua indecisione.

    IL PROF. VANDELLI

    To be, or not to be: that is the question:

    che sia nel pensiero più nobile soffrire i sassi e i dardi d’una crudele sorte,

    o combattere contro un mare di guai, e combattendo, por loro fine?

    IL PROF. BINGO ( Interrompendo.)

    Morire, dormire; dormire: forse sognare… non mi spiacciono affatto quei tratti del principe di Danimarca.

    IL PROF. VANDELLI Sono i miei, ampliati, sei o non sei il mio alter ego?

    IL PROF. BINGO Allora… ascolta, ascolta, oh, ascolta. Prendi il tuo taccuino. Prestami il tuo orecchio e ti canterò una canzone... A patto che tu segua le orme di Conan Doyle. Ricordi quando Holmes si rivela a Watson che lo credeva scomparso. Ricordi la sorpresa? Era ne Il ritorno di Sherlock Holmes.

    IL PROF. VANDELLI Ho capito, vuoi ‘Il ritorno del Professor Bingo’.

    IL PROF. BINGO La nostra potrebbe essere l’inizio di una splendida amicizia…

    IL PROF. VANDELLI Smettiamola di parlare per citazioni. Non interessano a nessuno. Non alieniamo il lettore, amico e fratello, prima di iniziare. Mettiamoci al lavoro, dai!

    IL PROF. BINGO I find thee apt – ti trovo adatto.

    IL PROF. VANDELLI Smettila, perdio!

    IL PROF. BINGO Sono o non sono un personaggio di nuovo in cerca di autore?

    Le luci scemano. Buio. Sipario .

    Atto 1, scena 1

    Gli ultimi raggi del sole al tramonto filtrano nello studio. Il prof. Vandelli ha un portatile aperto sulla scrivania. Il prof Bingo è seduto di fronte.

    IL PROF BINGO Ho saputo che hai scritto due post – questo è il termine da usare oggi – sull'istruzione in Italia in cui racconti cosa è successo negli ultimi venti anni, il periodo che ha visto il degrado nel nostro settore. Perché non me li leggi, magari qualche stralcio, così mi metti al corrente di quello che i tuoi lettori sanno già?

    IL PROF VANDELLI A che scopo?

    IL PROF BINGO Così potrò procedere più speditamente con il mio racconto. Non dovrò ripetere quello che hai già detto, e tu eviterai di rallentate la storia che scriverai dalla mia vicenda. Non devi annoiare il lettore, lo sai, e la descrizione del contesto, seppur necessaria, può diventare noiosa. Tu hai la tendenza a pontificare troppo, lo sai, no?

    IL PROF VANDELLI Diciamo che a volte me lo dicono.

    IL PROF BINGO Bene, allora stavolta lo eviterai. Mantieni l’attenzione del lettore, e non te ne pentirai. Dai, leggimi i posts.

    ( Il professor Bingo ha un’espressione ironica stampata in faccia. Vandelli la nota, ma non abbozza nessuna reazione. Apre il portatile, accede al suo blog e apre una pagina.)

    IL PROF VANDELLI Sei sicuro di volere che lo legga? Non perdiamo tempo? E poi è in inglese.

    IL PROF BINGO Non essere ipocrita. Traduci al volo e leggi. Sei o non sei un professore di inglese?

    IL PROF VANDELLI Però lasciami avvertire un potenziale lettore che la traduzione darà vita ad un italiano sghembo, non proprio quello che si addice ad uno scrittore.

    IL PROF BINGO Non me ne importa. Dai, molla il tuo ego, qui conta il contenuto. Darai saggio del tuo stile scrivendo la vicenda che ti andrò a narrare tra poco. ( Guarda il suo interlocutore di nuovo con una certa ilarità.) Iniziamo!

    IL PROF VANDELLI ( Rassegnato, comincia a leggere.) Si intitola Education in Italy. La prima parte ha come sottotitolo : Nothing worth Teaching can be Taught?

    IL PROF BINGO Nulla che valga la pena insegnare può essere insegnato? O forse è meglio dire Non si può insegnare nulla che valga la pena di essere insegnato? Subito una citazione mimetica, la manipolazione di un aforisma di Oscar Wilde, Nothing worth Knowing can be Taught , che come sempre è impossibile rendere nelle sua immediatezza in italiano. Un tuo classico.

    IL PROF VANDELLI ( Dirige lo sguardo sullo schermo del portatile e comincia a leggere.)

    Nella prima

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