Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

In bianco e nero
In bianco e nero
In bianco e nero
Ebook143 pages1 hour

In bianco e nero

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Patty è la ragazza più carina e invidiata della scuola per i suoi luminosi capelli biondi, i suoi profondi occhi azzurri e la sua delicata pelle diafana. Bea, con la sua bellezza afroamericana e la sua conturbante sensualità, è l'unica che riesce a mettere in difficoltà il suo primeggiare. Si detestano e in continua rivalità, non perdono occasione per punzecchiarsi e provocarsi a vicenda. Un giorno, incredibilmente, una nebulosa si interporrà tra il sole e la terra provocando nel pianeta un cambiamento nella percezione dei colori, che diverranno l'opposto di quelli considerati naturali, per cui, i bianchi diventeranno neri e viceversa. La reazione degli abitanti sarà varia e creerà rivalse e vendette. Patty entrerà in crisi mentre Bea, pur rimpiangendo il suo colore naturale si sentirà finalmente dalla parte dei privilegiati, dalla parte di coloro che dominano. All'improvviso, un traumatico evento che le coinvolgerà, metterà in crisi le loro certezze e i loro valori basati sull'apparenza e sulla superficialità. Le due ragazze verranno messe a dura prova e saranno costrette a conoscere meglio se stesse e l'un l'altra.
LanguageItaliano
PublisherLUPIEDITORE
Release dateDec 5, 2018
ISBN9788829567638
In bianco e nero

Related to In bianco e nero

Related ebooks

General Fiction For You

View More

Related articles

Reviews for In bianco e nero

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    In bianco e nero - MILENA CENSORI

    © 2018 Lupi Editore

    Via Roma 12, 67039 Sulmona (AQ) 

    Tutti i diritti riservati 

    www.yndy.it

    ISBN 978-88-99663-74-2

    Finito di stampare nel mese di ottobre 2018 

    presso Universal Book srl - Rende (CS)

    per conto della casa editrice Lupi Editore

    ...in bianco e nero

    di 

    Milena Censori

    al mio giovane mentore

    1.

    Aaaahhhhhh!!!! L’urlo di Patty squarciò il silenzio dell’elegante appartamento della famiglia Simons svegliando di soprassalto i genitori che dormivano nella stanza accanto. Oddioooooooo! ... Cosa mi è successo?! Patty continuava a strillare; sembrava che qualcuno la stesse seviziando. All’improvviso alle urla della ragazza si sovrapposero quelle ancor più agghiaccianti della madre, mentre il padre rimaneva muto e attonito di fronte a ciò che vedeva e non riusciva a capire. Questo, accadeva nel signorile quartiere residenziale di Westmole costituito da graziose villette monofamiliare ed ampi spazi verdi. Scene simili però, si stavano svolgendo ovunque nel mondo man mano che la luce del sole iniziava ad illuminare il nuovo giorno.

    Sul pianeta si stava verificando un fenomeno che nessuno scienziato aveva previsto e che avrebbe cambiato la vita dei suoi abitanti.

    Nel giro di poche ore metà della popolazione mondiale era in preda ad un misto di panico, stupore e isterismo.

    Nessuno riusciva a credere a ciò che vedeva, la maggior parte cercava conferma negli specchi o negli occhi degli altri.

    Era tutto vero! Era assurdo, ma vero!!!

    Dopo le prime conferme che il misterioso fenomeno non fosse solo frutto di allucinazioni collettive, tutti si misero alla disperata ricerca di una spiegazione rassicurante e plausibile.

    Non era mai accaduto che tanti televisori e radio fossero accesi allo stesso tempo e contemporaneamente trattassero lo stesso argomento.

    I server di tutti i più diffusi social erano presi letteralmente d’assalto ed erano in crash per l’eccessivo numero di accessi.

    Nel giro di 24 ore, quando tutta la popolazione mondiale aveva subito le conseguenze di quello strano ed incomprensibile fenomeno, su tutti i canali di comunicazione, scienziati, pseudo-scienziati, opinionisti, intellettuali, ... si affannavano a dare le loro più o meno fantasiose interpretazioni.

    La bella Patty Simons non avrebbe mai accettato il nuovo colore della sua pelle; non avrebbe mai rinunciato ai suoi penetranti occhi azzurri e dove era finito il caldo biondo dei suoi capelli che incorniciava il suo splendido viso diafano? Che incubo era mai questo?

    2.

    Erano ormai trascorsi alcuni giorni da quell’orrenda mattina in cui qualcosa in natura sembrava essere impazzito. I bianchi si ritrovavano ad avere la pelle nera, il colore degli occhi dal blu o verde era passato al nocciola e viceversa, i biondi erano diventati bruni.

    Analogamente le carnagioni nere risultavano bianche e occhi e capelli scuri apparivano chiari.

    Tutti continuavano ad essere sbigottiti e costernati dinanzi all’improvviso stato delle cose.

    Le reazioni delle persone erano varie e contraddittorie. Tra i tanti angosciati, ammutoliti, arrabbiati, depressi c’era anche chi trovava divertente ciò che stava accadendo.

    Patty era disperata, lei, la più bella della scuola, lei che non avrebbe rinunciato per nulla al mondo alla bellezza e al vanto dei suoi soffici e morbidi capelli biondi, ora si sentiva svenire ogni volta che si guardava i suoi lunghi capelli nero corvino. Trovava orribile quella sua pelle nera. Se aveva smesso di piangere, era solo perché aveva ormai esaurito tutte le sue lacrime. Il fatto che l’intera popolazione mondiale stesse affrontando la sua identica situazione non la rasserenava affatto e tantomeno le era di conforto immaginare che anche molte delle sue amiche stessero male come lei. Nulla riusciva a consolarla. D’altronde non poteva contare neanche su un atteggiamento costruttivo da parte dei suoi.

    La madre, una ex modella che aveva fatto della sua bellezza una ragione di vita, era in preda ad un dolore dell’anima che annientava le sue capacità cognitive ed emozionali, mentre il padre sembrava aver perso l’uso della parola, non tanto perché soffrisse la nuova situazione, ma perché al contrario delle due donne, lui era caratterialmente più riflessivo e meno ansioso, preferiva quindi aspettare il corso degli eventi e vivere l’accaduto come un imprevedibile e straordinario scherzo del destino.

    In preda quindi a crisi isteriche giornaliere Patty decise che non sarebbe più uscita di casa.

    Non puoi startene chiusa in casa per sempre digitò Grace dopotutto miliardi di persone si trovano nella nostra stessa situazione!

    Se devo restare così per sempre preferisco morire, rispose l’altra seccamente con una fila di faccine con le lacrime e con altra piena di faccine arrabbiate e disperate.

    Grace era la migliore amica di Patty o meglio, era l’unica che le era veramente affezionata. Le altre, che la seguivano come cagnoline, erano solo affascinate dalla sua bellezza, dal successo che aveva con i ragazzi e dalla sua innata abilità di essere sempre al centro dell’attenzione; in realtà, esse provavano una specie di complesso d’inferiorità. Infatti il successo di Patty era più che motivo di ammirazione, un presupposto d’invidia e gelosia per cui, molte di esse avevano scelto la via più facile; dichiararsi o fingersi sue amiche.

    La corte della più bella della scuola era quindi formata da un folto gruppo di sue coetanee che facevano a gara per accattivarsi la simpatia della principessina. Speravano, standole accanto, di avere di rimando un po’ del suo successo.

    Grace era l’unica che non si amareggiava per il fascino che la bellezza della sua amica esercitava sui ragazzi. Le era sinceramente affezionata. Aveva compreso, al contrario di Patty, che la corte di cui la sua amica si vantava di esserne la leader, era basata sulla falsità e l’opportunismo delle altre. Grace si sentiva in dovere di proteggere quell’amichetta viziata, superba, a volte insopportabile, ma in fondo molto fragile. Si conoscevano dai tempi della scuola materna ed erano sempre state molto legate. Avevano condiviso tanti bei momenti e superato altrettanti difficili, almeno per la loro età.

    Da quell’ormai famoso 30 novembre in cui gli abitanti del pianeta si erano svegliati e stentavano a riconoscersi, Patty comunicava con tutti i suoi amici, compresa Grace, solo tramite messaggi.

    Si rifiutava categoricamente di mostrarsi in pubblico. Ciò che era successo lo considerava un torto personale. Le reazioni altrui e la condivisione del problema non la interessavano affatto.

    Non era l’unica ovviamente ad averla presa così male. In tv e soprattutto nei telegiornali la cronaca era costellata di casi di depressione, ansia, isteria post 30 novembre.

    Psichiatri e psicologi di tutto il mondo erano subissati di lavoro, ma il paradosso era, che oltre a non essere preparati ad affrontare pazienti con casi così complessi e senza precedenti, ne erano essi stessi vittime.

    Patty, su insistenza dei suoi, aveva accettato a malincuore di sottoporsi a periodiche sedute dalla dottoressa Johnson, ma almeno nelle prime settimane, non ottenne nessun evidente beneficio.

    Nel frattempo i giorni passavano e la ragazza continuava a non decidersi ad uscire di casa. Là fuori la vita, pian piano prendeva il corso di una nuova normalità.

    La maggior parte delle persone, superato lo scioccante stupore iniziale aveva riacquisito, non senza grandi difficoltà, le regolari abitudini quotidiane. Erano state riaperte le scuole, gli uffici, i luoghi pubblici. La vita andava avanti, sempre e comunque!

    La dottoressa Johnson, dopo lo strano fenomeno aveva ormai numerosi pazienti, ma tra i suoi, Patty era il caso che maggiormente la impegnava. Erano ormai passate alcune settimane e nonostante la vedesse quasi tutti i giorni, con lei non c’erano miglioramenti. Quotidianamente doveva sorbirsi le crisi isteriche della ragazza e le ansie della madre che dopo ogni seduta, con voce lamentosa e afflitta, s’informava sui possibili progressi della figlia.

    Mark la chiamava in continuazione, ma lei si rifiutava categoricamente di parlargli perfino al telefono. Era convinta che dal giorno incriminato persino la sua voce calda e sensuale fosse diventata sgradevole e stridula. In realtà, le sue impressioni non erano del tutto infondate. Le sue continue crisi isteriche spesso la facevano

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1