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Virginia vive in soffitta
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Virginia vive in soffitta

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Virginia vive in soffitta è una storia di volontà e di amore delicata ma forte. Una storia alla Cenerentola, ambientata nella semiperiferia romana, ai tempi della precarietà istituzionalizzata, del lavoro nero e dei desideri di affermare i propri sogni. Lo stile è personalissimo; si potrebbe parlare quasi di un caso letterario, a proposito del modo in cui questo libro è scritto. Una stesura che si avvicina moltissimo alla lingua parlata, senza mediazioni culturali che non siano quelle minime, necessarie al rispetto delle regole base. Grazie a questo stile ha un andamento rapido, trascinante, che conduce il lettore di capitolo in capitolo, di emozione in emozione. Una storia positiva, che dà fiducia e speranza.

Giuseppina Botta è nata per caso a Taranto, ma ha passato tutta la sua vita a Roma. Non è Virginia; ma ha incontrato diverse virginie lavorando nella pubblicità, nell’organizzazione di eventi, nell’assistenza a persone disabili, nella creazione di abiti da sposa e persino nell’addestramento di uccelli rapaci. Non è scrittrice di professione: Virginia è sbocciata da sé, quasi casualmente, in maniera naturale.
LanguageItaliano
PublisherChorabooks
Release dateDec 2, 2018
ISBN9789887897088
Virginia vive in soffitta

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    Virginia vive in soffitta - Giusy Botta

    XIII.

    I.

    È una giornata di pioggia nel mese di febbraio, Virginia cammina infreddolita con una busta di spesa e l'ombrello. È una donna tra i 30 0 40 anni, un corpo esile, lunghi capelli neri e ricci a volte sembra una bambina.

    Da pochi mesi si è trasferita in un nuovo quartiere di Roma, ha lasciato tutto quello che aveva, un posto fisso, una bella casa, e soprattutto quello che credeva essere il grande amore.

    Nella sua vita ora non ci sono più certezze, niente amicizie, niente affetti, tranne quello per il suo cane, il suo bellissimo cane Piccolo, un barbone toy di 12 anni ancora in piena salute, vitale come un cucciolo.

    Quando Virginia gira la chiave ed apre la porta della sua nuova casa è proprio lui Piccolo, il primo, l’unico ad aspettarla in quella camera mansardata di 32 mq: Ehi, ciao tesoro come stai? Ti sono mancata, anche tu! Bau bau sembra risponderle di si. Virginia chiude la porta dietro di sé, appende l'ombrello sopra l'armadio alla sua destra e posa la busta della spesa sul basso tavolino sotto la finestra. Si gira, alza gli occhi poi sospira; Certo è proprio piccola questa casa, anzi questa stanza, fortuna che non sono troppo alta.

    Sotto la finestra oltre al tavolo, senza sedie, sulla destra attaccato alla parete c'è il piano cottura con quattro fornelli senza forno, un lavandino con incastonato un mini frigo senza scomparto surgelatore, simile a quello delle camere d'albergo (da sola basta poco e poi si sa la spesa è l'ultimo dei suoi pensieri), a seguire un mobiletto di legno alto circa un metro con due sportelli e un cassetto dove riporre quelle poche provviste e dove è appoggiato un vecchio televisore grigio ovviamente con tanto di decoder, unico bene di lusso di sua proprietà, rasente il mobiletto sempre sulla stessa parete una bianca porta che Virginia ha decorato con grandi fiori colorati separa il bagno. Alla parete opposta un quadro rappresentante una ballerina con la cornice verde, sotto un divano letto due posti color blu in tessuto con decorazioni in oro che la sera diventa uno scomodissimo letto, a fianco un comodino etnico con sopra, una lampada rossa stilizzata e lo stereo (indispensabile). A girare una finestrina e una portafinestra che permette l'uscita sul terrazzino, unico sfogo.

    Gli infissi, le mattonelle, i pavimenti sono bianchi, le tendine alle finestre blu.

    Sul basso soffitto un lampadario con tre faretti di cui uno fulminato, dietro la porta d'ingresso Virginia ha attaccato un calendario e dei suoi disegni rappresentanti modelli di abiti da sposa e abiti di alta cerimonia.

    Non ci sono termosifoni e una stufa alogena comprata da Virginia e uno scaldino al bagno sono l'unica fonte di riscaldamento. La verità è che Virginia vive in una lavanderia adibita ad appartamento; infatti, l'ascensore arriva sino al secondo piano poi bisogna fare una rampa di scale a piedi per accedere al suo appartamento e a quelli a lei a fianco, cinque in tutto, ma il suo è il più Piccolo e forse

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