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VERSO - Valori e Responsabilità Sociale
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Ebook167 pages1 hour

VERSO - Valori e Responsabilità Sociale

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Il progetto trova le sue prime radici nel 2008 durante un convegno internazionale CSEAR svolto presso l'Università di Bologna - campus di Rimini, in cui è stato coinvolto il presidente dell'Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Rimini, che ha promesso davanti ad una platea internazionale, che l'Ordine si sarebbe impegnato sui temi del bilancio sociale negli anni a venire.
Tale progetto si pone come obbiettivo di sensibilizzare le piccole e micro imprese nei confronti della responsabilità sociale considerando che sono azioni socialmente responsabili soltanto quelle attuate dall'imprenditore oltre agli obblighi legali o contrattuali imposti dallo statuto. Per far questo, si è decisa la realizzazione di uno strumento semplice per la raccolta dei dati e la loro successiva elaborazione in un documento di rendicontazione sociale, fruibile dalle Piccole e Medie Imprese. Questo libro ha come scopo primario quello di descrivere il lavoro svolto in questi anni e di mostrare i risultati che da esso ne sono derivati, sia in termini di diffusione della buona prassi della responsabilità sociale, sia in termini di sviluppo culturale della trasparenza delle informazioni nei confronti dei gruppi di interesse.
LanguageItaliano
Release dateApr 20, 2018
ISBN9788898275694
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    VERSO - Valori e Responsabilità Sociale - Maria Gabriella Baldarelli

    Conclusioni

    Introduzione (Dott. Gianluigi Fonti)

    Il progetto trova le sue prime radici nel 2008 durante un convegno internazionale CSEAR[1] svolto presso l'Università di Bologna - campus di Rimini, in cui è stato coinvolto il presidente dell'Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Rimini, che ha promesso davanti ad una platea internazionale, che l'Ordine si sarebbe impegnato sui temi del bilancio sociale negli anni a venire. Tale promessa ha preso avvio l'anno successivo con il coinvolgimento della Camera di Commercio di Rimini e l'associazione Figli del Mondo.

    Tale progetto si pone come obbiettivo di sensibilizzare le piccole e micro imprese nei confronti della responsabilità sociale considerando che sono azioni socialmente responsabili soltanto quelle attuate dall'imprenditore oltre agli obblighi legali o contrattuali imposti dallo statuto. Per far questo, si è decisa la realizzazione di uno strumento semplice per la raccolta dei dati e la loro successiva elaborazione in un documento di rendicontazione sociale, fruibile dalle PMI (Piccole e Medie Imprese): una primigenia forma di bilancio sociale semplificato, che esponga in maniera ragionata le azioni di responsabilità sociale realizzate da parte dell'imprenditore. L'esistenza di prodotti tarati unicamente per imprese di grandi dimensioni ne scoraggiava l'utilizzo da parte delle piccole imprese, a causa del grado di complessità e numero di informazioni da dover produrre per poter arrivare al risultato finale, con l'esigenza latente di dover ricorrere all'utilizzo di consulenti. In questo senso, si è voluto colmare l'assenza di strumenti dedicati ad imprese di dimensioni minori.

    Questo libro ha come obiettivo primario quello di descrivere il lavoro che è stato svolto in questi anni e di mostrare i risultati che da esso ne sono derivati, sia in termini di diffusione della buona prassi della responsabilità sociale, sia in termini di sviluppo culturale della trasparenza delle informazioni nei confronti dei gruppi di interesse.

    [1] Centro di ricerche sul bilancio sociale, ambientale e sostenibile che ha sede presso l'Università di St. Andrews.

    I primi casi: obiettivi e metodologia di approccio (Dott. Gianluigi Fonti)

    Il progetto, nato nel 2009 in seno a PercoRSI (Camera di Commercio di Rimini) si pone come obbiettivo di sensibilizzare le piccole e micro imprese ad inserire nel loro operato gli aspetti della responsabilità sociale attraverso un bilancio sociale semplificato.

    Prima di proseguire la trattazione si evidenziano, nello schema che segue, i partecipanti al progetto PercoRSI.

    Fonte: Elaborazione della Camera di Commercio di Rimini.

    Il gruppo di lavoro, composto da volontari riminesi principalmente provenienti dall'Ordine dei Commercialisti, ma anche dall'Università, da associazioni di categoria e dall'associazione non profit Figli del Mondo, durante la prima fase ha avuto cura di studiare gli standard nazionali ed internazionali per la produzione del Bilancio Sociale, con lo scopo di individuare quale fosse il meno complesso in uso.

    Dopo i primi mesi spesi nella valutazione degli strumenti disponibili ed i risultati della loro applicazione, la scelta ricadde sullo Standard GBS (Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale www.bilanciosociale.org), sia perché ne veniva suggerito l'utilizzo da parte del CNDCNC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) nella relazione della gestione, sia perché standard di contenuto e non di processo. Quest'ultima caratteristica si sposa con la volontà di sensibilizzare il maggior numero di imprese tramite la realizzazione di un unico documento non ripetuto negli anni successivi, volendo dedicare l'attenzione ogni volta ad un nuovo caso.

    Pur mantenendo la struttura indicata da questo standard (Identità Aziendale, Prospetto realizzazione e distribuzione del Valore Aggiunto e Relazione sociale), si sono volute individuare delle aree in cui realizzare semplificazioni funzionali all'ottenimento di uno strumento snello, a misura di piccola e micro impresa. Così, in base alla sensibilità ed esperienza dei componenti il gruppo, si è provveduto a stilare una lista di indicatori quantitativi utili a descrivere la dimensione economica della relazione sociale, in quanto il set previsto nello standard GBS è appunto pensato per imprese di dimensioni maggiori rispetto alle PMI.

    Per ogni stakeholder, due volontari a turno hanno sviluppato le proposte per poi sottoporle alla valutazione dei restanti componenti del gruppo. Le valutazioni sono state fatte considerando la coerenza con gli aspetti da investigare e ricercando la massima efficienza. Si è scelto di contenere la gamma degli indicatori a disposizione, mantenendone comunque un numero sufficiente a coprire il maggior numero di aziende, che potessero risultare interessate dal progetto. Si è poi proceduto a

    suddividere gli indicatori in differenti classi di importanza avendo così la possibilità di modulare il livello di complessità in funzione delle esigenze di approfondimento, che si rendessero necessarie.

    Ulteriori semplificazioni sono state operate nel processo di costruzione dell'elaborato e nella scelta del periodo di rendicontazione. Inoltre per mettere meglio in rilievo gli aspetti positivi, messi in campo dall'impresa, si è deciso di descrivere le sole buone pratiche attuate negli ultimi anni. Quindi, nel documento trovano spazio i soli stakeholder per cui vi è la possibilità di descrivere aspetti positivi. I restanti aspetti potrebbero essere inseriti, qualora se ne ravveda la necessità, nelle osservazioni che andranno a comporre un documento consegnato separatamente, alla stregua di una management-letter. L'idea dietro a questa scelta è quella di creare consapevolezza nell'imprenditore sulla positività del proprio agire sociale, stimolandolo nella prosecuzione ed incremento degli atteggiamenti virtuosi.

    Durante la fase di sperimentazione del modello, che è avvenuta attraverso la sua applicazione pratica a casi reali, si è proceduto a migliorarne l'efficacia. Questo miglioramento è funzionale all'intento di sottrarre meno tempo possibile all'imprenditore, per cui i moduli di raccolta dati sono stati revisionati più volte. Infatti dove possibile, si sono privilegiate le domande a risposta chiusa e si è data la possibilità all'impresa di essere autonoma nella compilazione dei moduli di raccolta dati. Infine, alcune domande a risposta aperta aggiungono un grado di libertà in più alla possibilità di espressione. Il cuore dello strumento è lo schema di autovalutazione dell'imprenditore, in cui esprimere il grado di importanza di ogni stakeholder.

    Gli strumenti realizzati sono ora stati resi disponibili a tre nuovi professionisti che si sono uniti recentemente al gruppo dei componenti storici. Questi nuovi professionisti hanno applicato il modello e, dopo il test eseguito in autonomia ed alla conseguente messa a punto che ne scaturirà, si potrà considerare la divulgazione del modello stesso.

    Durante questi anni il modello è stato applicato, in ordine temporale, alle aziende che vengono evidenziate nella tabella seguente.

    Aziende a cui si è applicato il modello VERSO

    I primi casi: i risultati nel modello VERSO

    Energika (Dott. Eraldo Zamagna e Dott. Luca Grossi)

    Introduzione

    Uno dei primi casi analizzato dal nostro gruppo riguarda la società Energika S.r.l. che, fin da subito, ha messo in evidenza come il perseguimento di obiettivi di responsabilità sociale nei confronti di alcuni stakeholder (nelle aziende di piccole dimensioni non è pensabile di trovare buone pratiche che li coinvolga tutti), avvenga in maniera inconsapevole.

    Infatti, già dal primo colloquio con l'imprenditore, ci siamo subito resi conto che Energika, semplicemente perseguendo l'oggetto sociale, già metteva in atto pratiche di responsabilità sociale nei confronti dello stakeholder ambiente.

    L'impresa nasce nel 1997 a seguito di un'idea imprenditoriale basata sulla necessità che ogni consumatore sente di poter gestire, controllare e nei limiti del possibile contenere i propri costi energetici, come si potrà leggere nel contenuto del modello VERSO applicato a tale azienda.

    Per poterlo fare nella maniera più efficace, si sono resi conto che sarebbe stato fondamentale instaurare relazioni basate sulla fiducia, da ritrovarsi sia esternamente che internamente all'impresa e che quindi avrebbero dovuto porre la loro massima attenzione al personale, quale risorsa strategica dell'impresa.

    Si è quindi deciso che, per ottenere ciò avrebbero dovuto creare e mantenere un ambiente di lavoro piacevole, che stimolasse la crescita individuale, dove ogni persona avrebbe potuto raggiungere sia le proprie mete individuali, sia di squadra applicando: politiche di pari opportunità, rapporti di lavoro creati su misura al fine di poter rispettare esigenze personali quali famiglia, figli, ecc. Tutto questo ponendo particolare attenzione alla formazione professionale e in generale creando un ottimo clima aziendale (stakeholder personale).

    Il nostro gruppo di lavoro constatando tutto quanto sopra descritto, ha evidenziato come fossero ben presenti queste politiche di responsabilità sociale nella società Energika Srl e che sarebbe stato auspicabile l'ampliamento dell'interesse verso altri stakeholder per il momento considerati solo in modo marginale.

    Una volta presentata l'azienda, di seguito si presentano le parti del modello VERSO.

    Progetto[1]

    Il documento è stato redatto con l'intenzione di far eseguire una riflessione sul ruolo che l'impresa ricopre all'interno della società civile a chi, internamente o esternamente, ne faccia parte o si relazioni con essa.

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