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Guida di Mauritius
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Guida di Mauritius

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Una perla sbucata in mezzo all'oceano! In questo modo i più, tra i fortunati che l'hanno visitato, definiscono l'arcipelago situato al largo delle coste africane, in mezzo all'oceano indiano. Questa guida vi offre l'accurata descrizione di tutte le più belle località dello stato oltre alle spiagge più belle, alle località adatte al nuoto allo snorkelling, le immersioni, i parchi nazionali ricchi di foreste pluviali con una ricca flora e fauna e i musei. Nell'ebook troverai anche le crociere che puoi fare per visitare le incantevoli isole dell'arcipelago e tutte le attività da fare, tipo: avventure estreme, bird watching, equitazione, escursioni nella natura, giochi, golf, kitesurf, parapendio, paracadutismo, quad, trekking e zipline. Questa guida è arricchita da articoli scritti da Pierre. Questo signore è un Mauritiano che vive nella capitale dello stato (Port Louis). Pierre è un amante del mare e un grande conoscitore del suo stato. Lui ha scritto vari articoli informandoci su quelle che secondo lui sono le spiagge migliori e i luoghi più belli per fare lo snorkelling. Inoltre ci ha dato alcuni consigli molto utili sul come praticare lo snorkelling in tutta tranquillità.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 2, 2018
ISBN9788827817308
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    Guida di Mauritius - Maurizio Olivieri

    guide

    Mappa

    indice

    Mauritius isole – lo stato

    Lo stato si chiama ufficialmente la Repubblica di Mauritius. Essa è una nazione insulare e una famosa meta turistica, situata nell’Oceano Indiano e precisamente è lontana circa 2.000 Km dalla costa sud est del continente africano. Il paese è formato dalle isole di Mauritius e Rodrigues. Quest’ultima si trova a una lontananza di 560 chilometri a est di Mauritius. Inoltre dello stato fanno parte le piccole isole di Agaléga e St. Brandon oltre a due territori controversi. Le isole di Mauritius e Rodrigues insieme alla vicina isola di Réunion fanno parte delle Isole Mascarene. La superficie dello stato è di 2.040 km2 e la sua popolazione è stimata in circa 1.200.000 abitanti.

    La capitale dello stato che è anche la città più grande è Port Louis. Precedentemente Mauritius tra il 1638 e il 1710 è stato una colonia olandese. Poi tra il 1715 e il 1810 divenne una colonia francese. In seguito tra il 1810 e il 1968 divenne una colonia britannica. Nel 1968 lo stato raggiunse la sua indipendenza. Ancora oggi il suo governo usa l’inglese come la lingua principale.

    Lo stato di Mauritius e il Regno Unito hanno tutt’oggi una disputa per la sovranità sull’arcipelago di Chagos. L’arcipelago di Chagos da alcuni chiamato Chagos Islands è formato da un gruppo di sette atolli che comprendono più di 60 singole isole tropicali situate nell’Oceano Indiano a circa 500 km a sud dell’arcipelago delle Maldive. Queste isole formano l’arcipelago più meridionale della lunga catena montuosa sottomarina situata nell’Oceano Indiano di Chagos-Laccadiva.

    L’arcipelago di Chagos dal Regno Unito è stato eliminato dal territorio di Mauritius nel 1965, solo tre anni prima dell’indipendenza dello stato. Il Regno Unito gradualmente ha spopolato della popolazione indigena l’arcipelago e inoltre ha affittato agli Stati Uniti,Diego Garcia la più grande isola dell’arcipelago. L’accesso all’arcipelago è vietato ai turisti ai media e ai suoi ex abitanti. Il governo di Mauritius inoltre dalla Francia, afferma anche la sua sovranità sull’isola di Tromelin.

    Un popolo multietnico, multi religioso, multi culturale e multi lingue popola lo stato. Il sistema del governo dell’isola è uguale a quello parlamentare di Westminster. Mauritius è ai primi posti nella classifica mondiale della democrazia e della libertà economica e politica. Mauritius nel mondo è conosciuto per essere una ricercata meta turistica e per la sua varietà di flora e fauna. Molte specie sia di flora che di fauna sono endemiche dell’isola. L’isola è molto conosciuta per essere stata l’unica casa del dodo. Il dodo o dronte (Raphus cucullatus, Linnaeus 1758) era un uccello columbiforme della famiglia Columbidae, endemico dell’isola che insieme a diverse altre specie aviarie, è stato estinto causa le attività umane. Questo fatto è successo relativamente poco dopo l’insediamento dei primi coloni nell’isola. Mauritius in Africa è l’unico stato in cui l’induismo è la religione con più devoti.

    Una mappa del cartografo italiano Alberto Cantino del 1502 è la prima testimonianza storica dell’esistenza dell’isola al giorno d’oggi chiamata Mauritius. In base alla mappa sembra che l’isola in precedenza venisse chiamata Dina Arobi, Questo accadeva intorno al 975 e lo facevano dei marinai arabi, i primi visitatori dell’isola.

    Solo nel 1507 l’isola disabitata venne visitata da dei marinai portoghesi. Dopo quella visita l’isola è apparsa con il nome portoghese di Cirne sulle prime mappe lusitane. Il nome probabilmente deriva da quello di una nave che ha partecipato alla spedizione del 1507. Dom Pedro Mascarenhas, un altro marinaio portoghese, ha dato il nome di Mascarenes all’arcipelago.

    Una squadriglia olandese comandata dall’ammiraglio Wybrand van Warwyck nel 1598 sbarcò nella zona di Grand Port e lui nominò l’isola Mauritius, in onore del principe Maurice van Nassau. Maurice van Nassau era il governatore del suo paese. Anni dopo quando l’isola divenne una colonia francese fu ribattezzata in Isle de France. Il 3 dicembre 1810 nel corso delle guerre napoleoniche i Francesi diedero l’isola alla Gran Bretagna. Sotto il governo britannico, il nome dell’isola ritornò a essere Mauritius. Mauritius è comunemente conosciuta come Maurice o Île Maurice dai francesi invece con il nome di Moris nella lingua creola mauriziana.

    Prima di venire visitata dai marinai arabi nel Medioevo l’isola di Mauritius era disabitata. Tuttavia, si pensa che l’isola potrebbe essere stata visitata molto anni prima dai marinai antichi. Delle tavolette di cera vennero trovate dagli olandesi sulle rive di Mauritius dagli olandesi. Purtroppo queste tavolette non vennero adeguatamente conservate e perciò non si può sapere se fossero di origine fenicia, greca o araba. Nel 1507 avvenne il primo sbarco da parte dei navigatori portoghesi che trovarono l’isola disabitata. Essi ci stabilirono una base per le loro successive visite. Il navigatore portoghese Diogo Fernandes Pereira è stato il primo europeo a conquistare Mauritius. Costui ha battezzato l’isola come Ilha do Cirne. Però i portoghesi non erano interessati a queste isole e perciò non ci rimasero per molto tempo.

    Dopo lo sbarco a Grand Port dell’ammiraglio Wybrand Van Warwyck avvenuto nel 1598, gli olandesi nel 1638 sull’isola ci fondarono una piccola colonia. Gli olandesi erano interessati al legno degli alberi ebani e mentre li tagliavano sull’isola introdussero la canna da zucchero, gli animali domestici e i cervi. Il navigatore olandese Abel Tasman partendo da Mauritius con la sua spedizione scoprì la parte occidentale dell’Australia. Il primo insediamento olandese è durato venti anni. Altri tentativi di farne una colonia vennero tentati in seguito, ma gli insediamenti non si sono sviluppati abbastanza per produrre degli utili, perciò gli olandesi abbandonarono Mauritius nel 1710.

    I francesi che avevano già colonizzato l’Île Bourbon, quela che al giorno d’oggi è Réunion, assunsero il controllo di Mauritius nel 1715. I francesi la rinominarono in Isle de France. Il Code Noir venne istituito nel 1723. Il Code Noir stabiliva che un gruppo di esseri umani venisse classificato come beni del padrone, affinché il proprietario di questi beni potesse ottenere un indenizzo dalle assicurazioni in caso di perdita delle sue cosiddette merci. Nel 1735 arrivò il governatore francese Bertrand-François Mahé de La Bourdonnais e questo fatto coincise con lo sviluppo di un’economia prospera basata sulla produzione di zucchero. Il governatore istituì Port Louis come base navale e un centro di costruzione di navi.

    Sotto il governo di Bertrand-François Mahé de La Bourdonnais, vennero edificati numerosi edifici. Un buon numero di questi edifici è ancora in piedi. Tra quelli ancora in piedi ci sono un parte della Camera del governo. Il castello di Mon Plaisir. La caserma della Line Barracks, l’edificio che oggi è la sede della polizia. L’isola a quel tempo era governata dalla società francese East India che mantenne la sua presenza fino al 1767.

    Nel periodo tra il 1767 al 1810, a parte un breve periodo durante la Rivoluzione Francese, quando un governo di fatto indipendente dalla Francia venne istituito dagli abitanti dell’isola, Mauritius fu controllata da dei funzionari nominati dal governo francese. Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre visse sull’isola dal 1768 al 1771, poi tornò in Francia, dove scrisse una storia d’amore dal titolo Paul et Virginie. Questa storia rese famosa l’Isle de France in tutti i luoghi in cui si parlava la lingua francese. Due governatori francesi divennero famosi nella storia dell’isola. il Visconte de Souillac che fece costruire il Chaussée a Port Louis oltre a incoraggiare gli agricoltori a stabilirsi nel distretto di Savanne, e, Antoine Bruni d’Entrecasteaux che voleva i francesi dell’Oceano Indiano avessero il loro governo a Mauritius invece che a Pondicherry in India.

    Il generale Charles Mathieu Isidore Decaen che fu artefice di molte vittorie nelle guerre rivoluzionarie francesi e, in qualche modo, un rivale di Napoleone primo governò Isle de France e Réunion dal 1803 al 1810. L’architetto navale britannico e l’esploratore Matthew Flindersd per la violazione di un ordine di Napoleone, vennero arrestati dal generale Decaen e quindi detenuti sull’isola,. Durante le guerre napoleoniche, Mauritius divenne una base da cui partivano i corsari francesi per fare le loro incursioni contro le navi commerciali britanniche. Le incursioni proseguirono fino al 1810, quando il Commodore Josias Rowley, un aristocratico anglo-irlandese, alla guida della navata reale venne mandato a conquistare l’isola.

    Nonostante la vittoria nella battaglia di Grand Port. L’unica vittoria navale francese sui britannici durante queste guerre. I francesi non poterono impedire agli inglesi di sbarcare a Cap Malheureux tre mesi dopo. I francesi abbandonarono formalmente l’isola il 3 dicembre, esattamente 1810 cinque giorni dopo l’invasione. Prima di andarsene i francesi fecero un accordo con gli inglesi. In base a questo accordo i coloni transalpini mantenevano le loro terre e le loro proprietà. Inoltre potevano utilizzare la lingua francese e la legge francese in materia penale e civile. Sotto il governo britannico, il nome dell’isola ritornò a essere Mauritius.

    Sir Robert Farquhar come Governatore fu il primo amministratore britannico, e il suo governo portò a dei veloci cambiamenti sociali ed economici. L’unica sua pecca fu l’episodio Ratsitatane. Ratsitatane era il nipote del re del Madagascar Radama. Egli venne arrestato come prigioniero politico. Ratsitatane riuscì a fuggire dalla prigione organizzando una ribellione atta a liberare gli schiavi dell’isola. Ratsitatane venne tradito da un suo complice e quindi fu catturato dalle forze britanniche. Dopo un breve processo venne condannata a morte. Egli il 15 aprile del 1822 fu decapitato a Plaine Verte. L sua testa venne mostrata pubblicamente come deterrente contro le rivolte future degli schiavi. Adrien d’Épinay nel 1832, fondò il Le Cernéen, il primo giornale mauritano non controllato dal governo. Nello stesso anno, il procuratore generale dell’isola abolì la schiavitù senza dare una compensazione ai proprietari degli schiavi. Questo fatto diede origine a un malcontento. Il governo per controllare un’eventuale ribellione confiscò le armi di tutti gli abitanti dell’isola. Inoltre, sulla collina situata nel centro di Port Louis, oggi nota come la Cittadella venne costruita una fortezza in pietra: Fort Adelaide. La fortezza venne edificata per contrastare qualsiasi rivolta. La schiavitù venne abolita nel 1835 e i loro proprietari infine ricevettero due milioni di sterline come compenso per la perdita dei loro schiavi. Gli schiavi durante l’occupazione francese erano stati catturati in Africa e nel Madagascar. L’abolizione della schiavitù portò a importanti ripercussioni sulla società, sull’economia e sulla popolazione di Mauritius. I coltivatori fecero arrivare molta servitù a contratto dall’India. Questa servitù debitoria doveva lavorare nei campi la canna da zucchero. Tra il 1834 e il 1921 circa mezzo milione di lavoratori con la servitù a contratto erano presenti sull’isola. Essi hanno lavorato negli stabilimenti per la produzione di zucchero, nelle fabbriche, nei trasporti e nei cantieri. Inoltre, gli inglesi fecero arrivare nell’isola 8.740 soldati indiani. Aapravasi Ghat, l’antico centro di raccolta per gli immigrati situato nella baia di Port Louis, oggi è un sito dell’UNESCO. Mauritius è stata la prima colonia britannica a essere un importante centro di accoglienza per schiavi e servitù debitoria, usati per lavorare nelle piantagioni. Rémy Ollier, un giornalista di origine mista, fu una figura importante del diciannovesimo secolo. Nel 1828, la colour bar, un sistema sociale e giuridico in cui le persone di razze diverse sono separate e non hanno gli stessi diritti e le opportunità, venne ufficialmente abolita a Mauritius. Però i governatori britannici diedero poco potere alle persone di colore. Essi nominarono solo dei bianchi nei ruoli dei principali funzionari. Rémy Ollier presentò alla regina Vittoria, una petizione per consentire alle persone di colore di entrare nel governo. Questo divenne possibile qualche anno dopo. Grazie a questo Port Louis diventò un comune in cui i cittadini potevano amministrare la città attraverso l’elezione dei propri rappresentanti. Una strada è stata chiamata con il nome di Rémy Ollier e nel 1906, nel Jardin de la Compagnie a Port Louis, fu eretto un suo busto. Una nuova costituzione fu introdotta a Mauritius nel 1885. La nuova costituzione creò l’elezione da parte del popolo del consiglio direttivo. I lavoratori arrivati dall’India non erano sempre trattati in un modo equo. Adolph von Plevitz, un tedesco, si fece il protettore non ufficiale di questi immigrati. Nel 1871 li aiutò a scrivere una petizione che venne inviata al governatore Gordon. Venne nominata una commissione per esaminare le denunce degli immigrati indiani. Nel 1872, dall’Inghilterra per fare un’indagine su questo fatto, arrivarono due avvocati nominati dalla Corona britannica. Questa commissione reale raccomandò diverse misure che avrebbero influenzato la vita dei lavoratori indiani nei seguenti cinquant’anni. Nel novembre del 1901, durante il suo viaggio in Sudafrica, il Mahatma Gandhi visitò Mauritius. Egli soggiornò sull’isola per due settimane e invitò la comunità indo mauriziana ad interessarsi all’istruzione e ad avere un ruolo più attivo nella politica. Tornato in India, mandò un giovane avvocato, il dottor Manilal, per cercare di migliorare la situazione degli indo mauritiani. Nello stesso anno, grazie alla rete wireless, vennero creati dei collegamenti più veloci con l’isola di Rodrigues. I primi motocarri a Mauritius vennero introdotti nel 1903. Nel 1910 gestiti da Joseph Merven, entrarono in servizio i primi taxi. L’elettrificazione di Port Louis avvenne nel 1909 e nello stesso decennio, gestita dai fratelli Atchia, la Mauritius Hydro Electric Company venne autorizzata a fornire energia a varie città. Negli anni intorno al 1910 ci fu un periodo di agitazione politica. La classe media, composta per lo più da medici, avvocati e insegnanti cominciò a sfidare il potere politico dei proprietari terrieri. Il dottor Eugène Laurent, sindaco di Port Louis, fu il capo di questo nuovo gruppo. Il suo partito, l’Action Libérale, chiese che più persone fossero autorizzate a votare durante le elezioni. L’azione liberale si opponeva la Parti de l’Ordre, guidato da Henri Leclézio, il più influente dei magnati dello zucchero. Nel 1911 ci furono degli scontri a Port Louis causati dalla falsa voce che il dottor Eugène Laurent era stato ucciso dagli oligarchi di Curepipe. Nella capitale negozi e uffici furono danneggiati e una persona fu uccisa. Nel 1911 prima a Curepipe e poi nel resto del paese, ci furono anche i primi spettacoli cinematografici. Sempre nel 1911 fu anche edificato un edificio in pietra per ospitare il Royal College. Nel 1912 entrò in servizio una più ampia rete telefonica che venne utilizzata dal governo, dalle imprese e da alcune famiglie private. La prima guerra mondiale scoppiò nell’agosto del 1914. Molti mauritieri si offrirono di recarsi in Europa per combattere contro i tedeschi e in Mesopotamia contro i turchi. La guerra colpì Mauritius molto meno delle guerre del XVIII secolo. Al contrario, la guerra del 1914-18 fu un periodo di grande prosperità a causa del boom dei prezzi dello zucchero. Nel 1919 nasceva la Syndicate dello zucchero di Mauritius. Ad essa si iscrisse il 70% di tutti i produttori di zucchero. Gli anni intorno al 1920 hanno visto sorgere il movimento per il retrocessionismo. Esso voleva che Mauritius ritornasse sotto il domino Francese. Il movimento crollò rapidamente perché nessuno dei candidati che volevano che Mauritius venisse restituito alla Francia fu eletto nelle elezioni del 1921. A causa della recessione post bellica, ci fu una forte riduzione dei prezzi dello zucchero. Molti stabilimenti dello zucchero vennero chiusi e quel momento segnò la fine di un’epoca dove i magnati dello zucchero avevano non solo controllato l’economia, ma anche la vita politica del paese. Raoul Rivet, redattore del quotidiano Le Mauricien, fece una campagna per una revisione della costituzione. Questa campagna avrebbe ottenuto che l’emergente classe media avesse un ruolo più importante nella gestione del paese. I principi dell’Arya Samaj cominciarono ad infiltrarsi nella comunità indù, e questo fatto li portò a cercare una maggiore giustizia sociale. Gli anni intorno al 1930 videro la nascita del partito laburista. Esso fu fondato dal dottor Maurice Curé. Emmanuel Anquetil riunì nel partito i lavoratori urbani mentre Pandit Sahadeo si concentrò sulla classe lavoratrice rurale. La Festa del Lavoro venne celebrata per la prima volta nel 1938. Più di 30.000 lavoratori sacrificarono il salario di un giorno e arrivarono da tutta l’isola per partecipare ad una grande riunione fatta presso il Champ de Mars. Nel 1939 all’inizio della seconda guerra mondiale molti mauritiani si offrirono di arruolarsi nell’esercito britannico sia in Africa che nel vicino Oriente, per combattere contro gli eserciti tedeschi e italiani. Alcuni di loro andarono in Inghilterra per diventare piloti e personale terrestre della Royal Air Force. Mauritius non è mai stata veramente minacciato, ma nel 1943 diverse navi britanniche sono state affondate al di fuori di Port Louis dai sottomarini tedeschi. Durante la seconda guerra mondiale le condizioni di vita erano dure nel paese. I prezzi delle materie prime vennero raddoppiati ma gli stipendi dei lavoratori aumentarono solo del 10 o del 20 per cento. Ci furono disordini civili e il governo coloniale di fatto bloccò tutte le attività sindacali. Tuttavia, i lavoratori della Belle Vue Harel Sugar Estate entrarono in sciopero il 27 settembre 1943. Gli agenti di polizia infine spararono sulla folla uccidendo tre lavoratori tra cui un ragazzo di dieci e una donna incinta, di nome Anjaly Coopen. Le prime elezioni generali si tennero il 9 agosto del 1948 e vennero vinte dal Partito laburista. Grazie ai risultati elettorali, i laburisti chiesero il suffragio universale. Convegni costituzionali si tennero a Londra nel 1955 e nel 1957 venne introdotto il sistema ministeriale. Il voto sulla base del suffragio universale degli adulti avvenne per la prima volta il 9 marzo 1959. Le elezioni generali vennero nuovamente vinte dal partito laburista, guidato questa volta da Sir Seewoosagur Ramgoolam. Una conferenza per la revisione costituzionale venne tenuta a Londra nel 1961 e venne istituito un programma di avanzamento costituzionale. Le elezioni del 1963 sono state vinte nuovamente dal partito laburista e dai suoi alleati. L’Ufficio Coloniale ha rilevato che la politica di una natura comunitaria stava guadagnando terreno a Mauritius e che la scelta dei candidati dei partiti e il comportamento nel voto degli elettori sono stati influenzati da considerazioni etniche e delle caste. Intorno a quel periodo, due eminenti accademici britannici, Richard Titmuss e James Meade, pubblicarono una relazione sui problemi sociali dell’isola causati dalla sovrappopolazione e dalla monocoltura della canna da zucchero. Ciò portò ad una intensa campagna per fermare l’esplosione della popolazione, e grazie a questo quel decennio registrò un forte calo nella crescita della popolazione. Nel 1965, durante la conferenza di Lancaster, si chiarì che la Gran Bretagna voleva staccarsi dalla colonia di Mauritius. Nel 1959, Harold Macmillan fece il suo famoso discorso di Wind of Change, dove riconobbe che l’opzione migliore per la Gran Bretagna era di dare una piena indipendenza alle sue colonie. Quindi, fin dalla fine degli anni Cinquanta, la strada per l’indipendenza venne avviata. Più tardi, nel 1965, a seguito della Conferenza di Lancaster, l’Arcipelago di Chagos venne escluso dal territorio di Mauritius per formare il British Ocean Territory Indiano. Le elezioni generali si svolsero il 7 agosto del 1967 e il Partito laburista con i suoi due alleati ottennero la maggioranza dei voti. Mauritius adottò una nuova costituzione e l’indipendenza venne proclamata il 12 marzo 1968. Sir Seewoosagur Ramgoolam divenne il primo primo ministro dello stato indipendente di Mauritius indipendente. La regina Elisabetta II però venne riconosciuta come capo dello stato. Nel 1969 fu fondato un partito di opposizione il Mauritius Militant Movement. Esso era guidato da Paul Bérenger. Più tardi nel 1971, il Mauritius Militant Movement, sostenuto dai sindacati, fece fare una serie di scioperi nel porto che causarono uno stato di emergenza nel paese. Il governo di coalizione del partito laburista e il PMSD (Parti Mauricien Social Democrates) hanno reagito riducendo le libertà civili e riducendo la libertà di stampa. Due tentativi di assassinio fatti contro Paul Bérenger fallirono. Il secondo, avvenuto il 25 novembre 1971 portò alla morte dell’impiegato e attivista Azor Adélaïde. Le elezioni generali vennero rinviate e i comizi pubblici furono vietati. Dei membri del Mauritius Militant Movement compreso Paul Bérenger vennero arrestati il ​​23 dicembre 1971. Il leader del partito venne rilasciato un anno dopo. Nel maggio del 1975, una rivolta studentesca avvenne presso l’Università di Mauritius e poi si estese in tutto il paese. Gli studenti erano insoddisfatti di un sistema di istruzione che non soddisfaceva le loro aspirazioni e forniva prospettive limitate per un futuro impiego Il 20 maggio del 1975, migliaia di studenti tentarono di entrare sul ponte nord-ovest del Grand River a Port-Louis. Essi si scontrarono con la polizia. Un atto parlamentare per estendere il diritto di voto a coloro che avevano compiuto 18 anni venne approvato il 16 dicembre del 1975. Questo fatto venne visto come un tentativo di appianare la frustrazione della generazione più giovane. Le successive elezioni generali si svolsero il 20 dicembre 1976. Il Partito Laburista ottenne 28 seggi su 62 però il primo ministro Sir Seewoosagur Ramgoolam riuscì a rimanere in carica con una maggioranza di due seggi. Questo gli riuscì dopo aver fatto un’alleanza con il PMSD di Gaetan Duval. Nel 1982 venne eletto un governo con la maggioranza del Mauritius Militant Movement. Il governo era guidato dal primo ministro Anerood Jugnauth e aveva Paul Bérenger come Ministro delle Finanze. Tuttavia, le differenze ideologiche e di personalità sono emerse all’interno della leadership del Mauritius Militant Movement. La lotta per il potere tra Bérenger e Jugnauth raggiunse il suo picco nel marzo del 1983. Jugnauth si recò a Nuova Delhi per assistere a un vertice di un movimento non allineato. Al suo ritorno, Bérenger propose delle modifiche costituzionali che tagliassero il potere dal Primo Ministro. Su richiesta di Jugnauth, il primo ministro indiano Indira Gandhi promise un intervento armato che coinvolgesse la Marina indiana e l’esercito indiano se ci fosse stato un colpo di stato a Mauritius. L’intervento avrebbe avuto il nome di Operazione Lal Dora. Il governo del Mauritius Militant Movement cadde nove mesi dopo l’elezione del giugno 1982 e il partito si frantumò. Secondo un funzionario del ministero dell’informazione, i nove mesi sono stati un esperimento socialista. Il nuovo partito MSM, guidato da Aneerood Jugnauth, vinse le elezioni del 1983. Gaëtan Duval divenne il vice-primo ministro. Nel corso del decennio, Aneerood Jugnauth governò il paese con l’aiuto del PMSD e del Partito laburista. Il periodo intorno al 1980, ha visto una crescita nel settore delle esportazioni. L’industrializzazione cominciò a diffondersi anche nei villaggi, e attirò giovani lavoratori di tutte le comunità etniche. Di conseguenza, l’industria dello zucchero ha cominciato a perdere il suo potere sull’economia dello stato. Le grandi catene di vendita hanno iniziato ad aprire i loro negozi nel 1985. Esse offrirono beni di consumo a bassi prezzi. Le grandi catene offrirono anche i primi elettrodomestici di base. Ci fu anche un boom nell’industria del turismo, e nuovi alberghi sorsero in tutta l’isola. Nel 1989 la borsa aprì le sue porte. Nel 1990, il Primo Ministro ha perso una votazione in cui voleva modificare la costituzione per rendere il paese una repubblica con Bérenger come Presidente. Il 12 marzo del 1992, ventiquattro anni dopo l’indipendenza, Mauritius venne proclamata una repubblica all’interno del Commonwealth of Nations. L’ultimo governatore generale, Sir Veerasamy Ringadoo divenne il primo presidente dello stato. Nonostante un miglioramento dell’economia, coinciso con un calo del prezzo della benzina e un tasso di cambio favorevole del dollaro, il governo non godeva di una totale popolarità. Già nel 1984, c’era scontento nella popolazione. Attraverso l’atto di modifica dei giornali e dei periodici, il governo cercò di fare in modo che ogni giornale avesse una garanzia bancaria di mezzo milione rupie. Quarantatré giornalisti protestarono partecipando ad una manifestazione pubblica a Port Louis, di fronte al Parlamento. Vennero arrestati e liberati pagando una cauzione. Ciò causò un’improvvisa reazione pubblica e il governo dovette rivedere la sua politica. In quel periodo c’era anche insoddisfazione nel settore dell’istruzione. Non c’erano abbastanza scuole superiori di alta qualità per rispondere alle crescenti richieste dei frequentatori scolastici che avevano ottenuto il loro CPE (Ccertificato di istruzione primaria). Nel 1991, un piano per l’istruzione non è riuscito a ottenere il sostegno nazionale e questo fatto ha contribuito alla caduta del governo. Il dottor Navin Chandra Ramgoolam venne eletto primo ministro nelle elezioni del 1995. La vittoria nelle elezioni ha avuto una ripetizione della spartizione dei seggi come quella del 1982, ma questa volta a vantaggio dell’alleanza tra Laburisti e Mauritius Militant Movement. Nel febbraio del 1999, il paese ha vissuto un breve periodo di disordini civili. I disordini sono iniziati dopo che il cantante popolare Kaya, è stato arrestato per aver fumato della marijuana durante un concerto pubblico. Lui poi è stato trovato morto nella sua cella. Il presidente Cassam Uteem e il cardinale Jean Margéot hanno girato il paese e, dopo quattro giorni di turbolenze, è stata ripristinata la calma. È stata istituita una commissione d’inchiesta per indagare sulle cause fondamentali del disturbo sociale. Il rapporto che ne risultò mise come causa la povertà. Aneerood Jugnauth rappresentante del MSM è tornato al potere nel 2000 dopo che ha fatto un’alleanza con il Mauritius

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