Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Venne il buio: Viviamo sul confine tra luce e ombra
Venne il buio: Viviamo sul confine tra luce e ombra
Venne il buio: Viviamo sul confine tra luce e ombra
Ebook69 pages50 minutes

Venne il buio: Viviamo sul confine tra luce e ombra

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il mondo degli esseri umani è definito dai confini.
Tracciamo confini dentro e fuori di noi, sulle mappe con cui rappresentiamo la terra, nelle parole che usiamo per comunicare, nelle mille stanze della nostra interiorità. Separare per noi umani significa comprendere e controllare la realtà.

Nel labirinto di confini in cui viviamo ce ne sono di speciali.
Per esempio c’è un confine tra il giorno e la notte, lo vediamo passare all’alba e al tramonto, un confine che separa due mondi, che cambia la realtà che conosciamo in un luogo di ombre, che risveglia in noi ricordi e timori, che evoca pensieri che non ci appartengono.

Questa storia racconta di un confine dimenticato che separa l’ombra dal mondo normale, separa il mondo antico dei miti da quello moderno degli uomini. Noi tutti viviamo sul confine tra la luce e il buio, un velo che scorre fuori e dentro di noi, che ci difende dai mostri dei nostri incubi, dalle brame di coloro che vennero prima dell’uomo.
Eppure talvolta questo confine si assottiglia e le ombre lo attraversano per popolare i nostri incubi. E talvolta per crearli i nostri incubi.

Elena è una dei guardiani del confine, che da millenni vegliano di giorno e soprattutto di notte affinché niente e nessuno lo varchi. Elena vede cose che non dovrebbe vedere, le vede anche prima che accadano. E una sera vede il buio venire e prendere forma in un incubo con occhi e fauci.


Se il racconto ti piace ti invito a lasciare due righe di commento in questa pagina.
Darebbe significato agli sforzi dell'autore e aiuterebbe gli altri lettori.


Il racconto è diventato l’ispirazione per un romanzo fantastico dal titolo: “Oltre il confine”.
Se vuoi essere avvertito della sua pubblicazione non esitare a contattarmi sul sito emozioniefantasia.it o a seguirmi sui social.


Puoi trovare altri miei racconti cliccando sul mio nome qui sopra, oppure inserendolo nella barra della ricerca.
Ti consiglio la lettura di “Rosso: come nascono le favole”, "Il tempo è un'illusione" e “Quell’agenda del 96” che hanno ricevuto numerosi apprezzamenti.
Sul mio sito, emozioniefantasia.it, hai la possibilità di leggere altri racconti inediti.


Infine se ti piace la fantascienza ti invito a leggere il mio ultimo romanzo: "Verso il cielo"
Un viaggio indimenticabile attraverso il mondo in declino del prossimo secolo, quando le previsioni di oggi su estinzioni e inquinamento, cambiamenti climatici e collasso ambientale diventeranno fatti.
LanguageItaliano
Release dateMar 3, 2018
ISBN9788827567654
Venne il buio: Viviamo sul confine tra luce e ombra

Read more from Pierluigi Selvatici

Related to Venne il buio

Related ebooks

Action & Adventure Fiction For You

View More

Related articles

Reviews for Venne il buio

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Venne il buio - Pierluigi Selvatici

    PIerluigi Selvatici

    Venne il buio

    E aveva occhi e fauci

    UUID: b6609c24-f706-11e7-82da-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Nel buio

    Venne il buio e aveva occhi e fauci

    1. L’imbrunire

    2. Fauci

    3. La verità è figlia del tempo

    4.Tracce

    5. Fame

    6. Ricordi

    7. Noi tre

    8. Gordon

    9. La più bella

    10. Loro e noi

    11. Vittime del loro sangue

    12. Salli

    13. Viva

    E poi?

    Ringraziamenti

    Due parole sull’autore

    Un favore

    Informazioni e diritti

    Nel buio

    La creatività, come la vita umana stessa, comincia nell’oscurità.

    (Julia Margaret Cameron)

    Le cose reali nel buio non sembrano più reali dei sogni.

    (Murasaki Shikibu)

    Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro.

    (Friedrich Nietzsche)

    Venne il buio e aveva occhi e fauci

    Il buio cadde all'improvviso. La luce andò via in tutta la casa. La poca che filtrava dall'esterno attraverso gli scuri disegnava righe pallide sul pavimento. Era tardi e l'oscurità aveva sorpreso Elena sul divano con il libro in mano. L'idea di scendere a riattaccare l'interruttore della corrente la turbò. Nonostante questo si alzò e raggiunse le scale. Il buio era assoluto. Da sotto non saliva un filo di luce. Eppure era convinta di non aver chiuso le finestre sul davanti.

    A tentoni, seguendo il muro con la mano, con la punta del piede trovò il primo gradino, poi i successivi. Fu a metà che si rese conto del silenzio innaturale. C'era qualcosa di sbagliato nel buio. Ebbe paura. Una sensazione opprimente le strinse la gola. Rimase ferma a mezza scala ad ascoltare, alla ricerca di una conferma che quello che provava era una grande sciocchezza.

    Ebbe la conferma.

    Qualcosa respirò nell'oscurità, un suono basso, inumano, come il brontolio gutturale di un leone. Sentì che qualcosa la fissava, qualcosa di grande e spaventoso. La paura ebbe il sopravvento e lei scappò. Fece due, quattro, sei gradini, poi inciampò e cadde.

    Un ruggito orrendo cancellò le sue urla quando quella cosa la raggiunse.

    1. L’imbrunire

    Elena si svegliò di soprassalto, la vista annebbiata, il respiro agitato. La paura l'aveva seguita e le stringeva la gola con mani gelide. Orso le lanciò un latrato, costringendola a voltare lo sguardo verso di lui. Allungò la mano per accarezzare la testa del cane accovacciato ai suoi piedi. Si era assopita sulla panca di pietra accanto alla tomba di famiglia. E quell'incubo era giunto veloce e vivido.

    Lanciò uno sguardo al cielo che imbruniva. Non poteva essersi addormentata per più di un quarto d'ora. Solo allora si rese conto che la sua mano, al petto, stringeva il ciondolo sotto la maglia. Sapeva cosa significava. Con lo sguardo cercò il volto del padre tra le foto delle ultime generazioni seppellite nella grande tomba di famiglia.

    – Papà – mormorò con voce fievole.

    Lo sguardo beffardo che la foto le lanciava le ricordò una volta di più il peggior momento della sua vita, una colpa che non aveva ancora perdonato al padre. I pensieri tremolanti e inespressi furono dispersi dalla suoneria del cellulare. Alessandra, lesse sul display.

    – Pronto – disse cercando di non far trasparire il turbamento.

    La voce della figlia le addolcì l'espressione. Salli era la più giovane dei suoi tre figli ed era quella che più le somigliava. Nel bene e nel male.

    – Ti chiamo per domani – disse Alessandra. Il giorno dopo era il compleanno del figlio, il maggiore.

    – Riccardo arriverà alle dieci con Letizia e i bambini – disse Elena, – mentre Lucia verrà tardi con il suo ultimo ragazzo.

    – È per questo che ti ho chiamato. Anch’io ho conosciuto un ragazzo – aggiunse Salli dopo un attimo di esitazione.

    – Davvero? Sono contenta! – esclamò Elena con entusiasmo.

    – Vorrei invitarlo.

    – Allora deve essere importante.

    – Dobbiamo parlarne proprio adesso? – ribatté sua figlia.

    – No, parleremo domani. Dimmi almeno come si chiama.

    – Nicola. Arriveremo verso le undici. Stasera mi porta fuori e faremo tardi.

    A quelle parole Elena ebbe freddo e fu colta da una fitta familiare al capo. Si strinse il braccio

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1