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Fossero solo nove mesi...
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Fossero solo nove mesi...

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About this ebook

Un piccolo libretto per dire a se stessi e agli altri come ci si sente, cosa ci si aspetta e cosa preoccupa, durante l'attesa e dopo la nascita di un figlio. Per coppie in attesa, per neogenitori e per chi si occupa di psicologia perinatale.

Un piccolo libretto dedicato ad argomenti dalle molteplici implicazioni psicologiche e sociali che attraversano un arcobaleno di emozioni.

Una lettura smart che parla di: rappresentazioni genitoriali, bonding prenatale, aborto, prematurità, travaglio e parto, sessualità in gravidanza e dopo il parto, depressione post-partum, pianto, coliche e addormentamento del neonato, ruoli genitoriali, congedi parentali, sicurezza stradale con bimbi a bordo, importanza delle vaccinazioni.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 23, 2018
ISBN9788827803882
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    Fossero solo nove mesi... - Eleonora Mangano

    Self-Publishing

    Introduzione

    Scrivere un libretto dedicato alla gravidanza e al post-partum è un’impresa ardua perché si corre il rischio, di non essere originali. Tante cose sono già state osservate, lette, scritte, discusse ma ogni volta che il miracolo della vita si compie, mi vien voglia di scrivere e parlare di gravidanza alla mia maniera, forte degli studi universitari e post universitari approfonditi e dell’esperienza fatta sul campo.

    È un tempo, quello della gravidanza, che consente alla donna e al partner di guardarsi dentro e di interrogare le proprie emozioni.

    Un tempo che permette di dire a se stessi (madri e padri) e agli altri come ci sentiamo, cosa ci aspettiamo, cosa desideriamo e di cosa abbiamo paura.

    È un tempo in cui s’impara a mettersi in ascolto di chi aspetta, dentro la pancia, il momento di venire al mondo.

    E poi c’è il tempo della nascita, quello della venuta al mondo, il tempo in cui una nuova vita entra a far parte di altre vite.

    E questo rappresenta forse il momento che mette alla prova davvero tutti.

    Questo libretto, che non ha alcuna pretesa scientifica, vuole essere un per-corso, una corsa dentro la pancia e la testa, per scoprire quello che è altro da sé.

    Perché i vissuti, i turbamenti e le sensazioni dei futuri genitori non possono non essere tenuti nella dovuta considerazione, lungo il percorso dei nove mesi che non permette certezze, così come nei successivi mesi dopo la nascita.

    Com’è pensato questo libretto?

    Il libretto contiene una quantità appena sufficiente di informazioni che partono dalla scoperta dell’inizio di una gravidanza alla riorganizzazione familiare dopo la nascita. Segue un andamento temporale ma è allo stesso tempo un percorso ciclico perché tutto è in continuo movimento, alla ricerca di ciò che è un inizio e ciò che è una fine.

    Perché la gravidanza non dura solo nove mesi, ma dura anche il tempo dell’attesa, e di quando è anche solo immaginata e fantasticata dalla donna e dalla coppia. E perché non termina con l’evento nascita, ma continua nelle nostre fantasie a occhi aperti, nei nostri sogni notturni e nei nostri racconti successivi. E perché la nascita è sì la nascita del neonato, ma rappresenta anche la nascita della donna come madre e dell’uomo come padre.

    Prima Parte

    Sono incinta..... E adesso?

    Qualche giorno di ritardo ma le mestruazioni non arrivano.

    Già chiedere un test di gravidanza in farmacia crea una nuova emozione, andare a casa, aspettare la risposta. Alcuni minuti per vedere sul display il risultato e il test è positivo: è l’inizio di una gravidanza!

    Ma il test è anche il momento in cui ci si misura con l’idea di essere genitori, perché desiderare un figlio non vuol dire essere adulti o realizzare immediatamente questo desiderio.

    Il concepimento non è solo l’incontro tra uno spermatozoo e la cellula uovo ma è anche il momento in cui si crea uno spazio nella mente e nel cuore dei genitori perché il bambino possa essere pensato, cioè concepito.

    Per quanto un bimbo sia desiderato, per quanto sia atteso e arrivi al momento giusto, la scoperta di essere incinta può essere quasi scioccante e stranamente inquietante.

    Il desiderio di avere un figlio è difficile da spiegare per l’infinità di sensazioni, emozioni, sentimenti che lo accompagnano.

    Sono incinta.

    L’etimologia della parola deriva dal participio passato del verbo latino incingere recingere; incinta equivarrebbe a non cincta, quindi incincta, alludendo al fatto che le donne gravide non sono solite a portare la cintura.

    L’unica cintura che so di dover portare è quella di sicurezza quando viaggio in auto.

    Sono gravida.

    Dal latino gravis pesante, da cui ha origine il termine gravidanza.

    Metterò su dei chili e non so quanto pesante diventerò.

    Sono in stato interessante.

    Molto interessante. Così da trovarmi in un momento della vita di particolare interesse e mistero. Ho bisogno di attenzioni e di cure da parte di chi mi sta intorno e prometto di prendermi particolarmente cura di me in questo periodo.

    Sono in attesa.

    Aspetto che passino 9 mesi, 40 settimane, 270 giorni, 6480 ore.

    Aspetto di fare la prima ecografia. Aspetto di sapere il sesso. Aspetto di vedere la mia pancia crescere. Aspetto di sentire i primi movimenti. Aspetto il giorno del parto. Aspetto che venga al mondo.

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