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Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro
Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro
Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro
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Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro

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About this ebook

Il tanto atteso quinto volume de Le Cronache di Kerrigan.

Ora che il segreto è venuto alla luce, Rae Kerrigan è determinata a trovare sua madre. Nessun tentativo da parte di Devon o dell'Alto Consiglio potranno convincerla che sua madre non sia ancora viva. Lavorando con Devon e Luke contro il volere dell'Alto Consiglio, niente fermerà Rae dal ritrovarla.

Combattuta tra amicizia e lealtà, Rae dovrà anche scegliere tra Luke e Devon. Non può continuare a negarlo, o prendersi in giro, ancora a lungo. Il cuore vuole quello che il cuore vuole.

Quando l'Alto Consiglio comincia ad indagare sui suoi motivi e mette sotto esame ogni sua mossa, si troverà presto sotto tiro.

Quelli di cui si fida diventano inaffidabili. Quelli in cui confida non riescono a mantenere un segreto. Quelli che ama possono lasciarla con il cuore spezzato. Arriverà mai il giorno in cui potrà essere finalmente libera di essere se stessa - senza curarsi delle conseguenze?

SOTTO TIRO è il volume 5 della Serie Best Seller Le Cronache di Kerrigan.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateDec 17, 2017
ISBN9781547510689
Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro

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    Le Cronache di Kerrigan - Sotto Tiro - W.J. May

    Le Cronache di Kerrigan

    Sotto Tiro

    Volume V

    di

    Copyright 2015 di W.J. May

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Royal Tea\Under Fire\wetransfer-f50312\samplefront.jpg

    La licenza di questo e-book é concessa solo per uso personale. Questo ebook non può essere rivenduto o trasferito ad altre persone. Se desiderate condividere questo libro con  altri, vi chiediamo di volerne acquistare una copia per ogni richiedente. Se state leggendo questo libro e non l’avete acquistato, o non è stato acquistato solo a vostro uso personale, vi preghiamo di volerlo restituire alla Smashwords.com e di acquistare la vostra copia. Vi siamo grati per il rispetto che vorrete dimostrare alla fatica di questa autrice.

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    Questo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi, marchi, media, ed episodi sono sia il prodotto dell’immaginazione dell’autore sia usati in modo fittizio. L’autore riconosce lo status del marchio di fabbrica e i proprietari del marchio dei vari prodotti menzionati in questo romanzo, che sono stati usati senza permesso. La pubblicazione/uso di questi marchi non è autorizzata, associata o sponsorizzata dai proprietari del marchio.

    Tutti i diritti sono riservati

    Copyright 2015 by W.J. May

    Disegno di copertina di: Book Cover by Design

    ––––––––

    Nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta in nessun modo senza permesso scritto, eccetto in caso di brevi quotazioni incorporate in articoli o riviste.

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Royal Tea\Under Fire\wetransfer-f50312\samplefront.jpgC:\Users\wanitajump\Documents\CoK Series\CoKBanner.png

    Le Cronache di Kerrigan

    Volume I - Rae di Speranza è GRATIS!

    Volume II – La Nebulosa Oscura

    Volume III – Castello di Carte

    Volume IV - Tè Con Sua Maestà

    Volume V – Sotto Tiro

    Volume VI – Fine in Vista – estate 2018

    Volume VII – Hidden Darkness

    Volume VIII – Twisted Together

    Volume IX – Mark of Fate

    Volume X – Strength & Power

    Volume XI – Last One Standing

    Volume XII – Rae of Light

    PREQUEL – Christmas Before the Magic

    Prequel delle Cronache di Kerrigan

    Una Novella de Le Cronache di Kerrigan

    Il prequel di come Simon Kerrigan ha incontrato Beth!!

    PRESTO DISPONIBILE:

    C:\Users\wanitajump\Documents\aCoversNew2016\Christmas Before the Magic E-Book Cover.jpgC:\Users\wanitajump\Documents\CoK Series\CoKBanner.png

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    Indice

    Contatta W.J. May

    Descrizione di Sotto Tiro:

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Nota dell’Autore

    Altri libri di W.J. May

    Libri GRATIS:

    PARAGONE CON I TUDOR:

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Royal Tea\Under Fire\wetransfer-f50312\thickpaperbackfront_604x964.jpg

    Descrizione di Sotto Tiro:

    Il tanto atteso quinto volume de Le Cronache di Kerrigan.

    Ora che il segreto è venuto alla luce, Rae Kerrigan è determinata a trovare sua madre. Nessun tentativo da parte di Devon o dell'Alto Consiglio potranno convincerla che sua madre non sia ancora viva. Lavorando con Devon e Luke contro il volere dell'Alto Consiglio, niente fermerà Rae dal ritrovarla.

    Combattuta tra amicizia e lealtà, Rae dovrà anche scegliere tra Luke e Devon. Non può continuare a negarlo, o prendersi in giro, ancora a lungo. Il cuore vuole quello che il cuore vuole.

    Quando l'Alto Consiglio comincia ad indagare sui suoi motivi e mette sotto esame ogni sua mossa, si troverà presto sotto tiro.

    Quelli di cui si fida diventano inaffidabili. Quelli in cui confida non riescono a mantenere un segreto. Quelli che ama possono lasciarla con il cuore spezzato. Arriverà mai il giorno in cui potrà essere finalmente libera di essere se stessa - senza curarsi delle conseguenze?

    SOTTO TIRO è il volume 5 della Serie Best Seller Le Cronache di Kerrigan.

    In gran parte delle favole, la principessa deve trovare il vero amore – scegliere il suo principe.

    Ma ogni tanto, arriva una principessa che fa un tipo di scelta diversa ...

    Capitolo 1

    Al diavolo i ragazzi. Lo faccio per me.

    Rae! Voglio dire – Karen!

    Rae sentì lo scalpiccio dei passi dietro di lei mentre superava le file di ambulanze e si dirigeva verso il marciapiede per trovare un taxi. C’era un pub che restava aperto tutta la notte a circa quindici minuti d’auto da dove si trovava il ballo. Lo aveva trovato durante la sua ricognizione con Julian. Con un po’ di fortuna, poteva incontrare Luke, aprire la scatola e avere la prima vera prova che sua madre era viva. Tutto entro un’ora.

    Cioè ... se nessuno cercava di fermarla.

    "Karen! Devon le comparve davanti, bloccandole la strada. Non posso permetterti di farlo. Abbiamo un lavoro da finire. E tu sei ferita". I suoi begli occhi tremarono guardando la sua fronte, come se potesse vedere ancora il segno che il tatù di Charlie aveva cancellato.

    Chi è Karen? sussurrò Charles. Anche lui e Molly li avevano raggiunti e stavano uno affianco all’altro, guardando lei e Devon con gli occhi spalancati.

    Karen è il nome di copertura di Rae, sussurrò Molly con voce chiara e impaziente. Ora sta zitto!

    Rae scostò un ricciolo errante dalla spalla con un rapido movimento della mano e ricambiò lo sguardo Devon. Una parte di lei si sentiva quasi dispiaciuta per lui – era chiaramente sbattuto. L’attimo prima pensava che stessero rientrando a festeggiare, quello dopo, la stava rincorrendo per il prato mentre lei fuggiva alla grande.

    Devo farlo. Tenne la voce bassa ma ferma. Il lavoro non sarà mai finito per te, Devon. Ma per me, ci sono cose più importanti. Devo trovare mia madre.

    Le labbra di Devon si serrarono e lei non sapeva dire se lo aveva ferito. Tuttavia, non si spostò e lei si rifiutava di mitigare la sua posizione. C’era una linea netta tra di loro. Una che sembrava diventare più profonda ogni giorno.

    Tua madre? s’intromise Molly. Hai trovato qualcosa su tua madre?

    Charles si abbassò verso il suo orecchio. Pensavo che la madre di Rae fosse morta...

    Molly agitò la sua coda di cavallo color mogano, frustrata. Ovviamente, in questo caso, morta richiede un po’ d’immaginazione, Charlie. E dai!

    Rae chiuse dolorosamente gli occhi prima di scoccare un’occhiata a Charles. Quando, quando Molly avrebbe imparato a pensare prima di parlare?

    Charlie incrociò il suo sguardo con un’espressione gentile e le fece un leggero sorriso. Sembra che io sia rimasto un po’ indietro. Vi lascio da soli voi tre. S'incamminò sul prato in direzione della vaga melodia di sottofondo che proveniva ancora dal ballo. "Ma sono felice che stai bene ... Karen.  Rae avrebbe potuto giurare di averlo visto farle l’occhiolino. Indicò il suo tatù. Spero che ora potrai restare così. Una calda ondata di sollievo serpeggiò su per le braccia di Rae, e lo guardò mentre si allontanava, grata per la sua discrezione. Molly, invece, era una questione diversa. Sai Molls, credo che sia meglio se torni a Heath Hall. Cercò con tutte le sue forze di stemperare l’asprezza nelle sue parole, dopo tutto era stata la prima a menzionare sua madre. E’ stata una lunga notte".

    Poi le venne in mente un’idea e sorrise. Forse Devon può riaccompagnarti in auto?

    Oh no! Gli occhi di Devon lampeggiarono mentre incrociava le braccia sul petto. Non te la caverai tanto facilmente. Non so cosa ti abbia detto Luke, ma...

    Perché non riesci a vedere quanto significhi per me? Lanciò le braccia in aria per l’esasperazione. Come poteva non coglierne l’importanza? Era un’orfana con la possibilità di avere una madre. Non poteva esserci una motivazione più forte di questa. Questo è di gran lunga più importante di ogni missione. Ed io non sto chiedendo il tuo permesso, Devon. Ti sto comunicando che io vado.

    Il suo viso s’incupì di nuovo e sembrava stesse allungando il braccio per prenderla, ma si fermò. E io ti sto dicendo che non posso permetterti di farlo. Chi sa cosa nasconde Luke? Lavora per i Cavalieri di Xavier, Rae, e tu hai appena subito un grave trauma. Non posso lasciarti andare a scorrazzare in giro per Londra senza...

    Chi vuole andare a scorrazzare in giro per Londra?

    Tutti e tre saltarono per la sorpresa quando Carter comparve all’improvviso vicino a loro. Rae era stata così impegnata nella sua discussione con Devon che non lo aveva sentito arrivare. Automaticamente il suo corpo si sintonizzò sul tatù della volpe del deserto. Meglio non essere colti di nuovo di sorpresa.

    "Nessuno sta andando a scorrazzare da nessuna parte, disse a denti stretti, lanciando un’occhiataccia a Devon. Lei stava usando il tatù di Charles, ecco come mai Carter era riuscito ad avvicinarsi a lei di soppiatto. Qual era la scusa di Devon? Io volevo solo..." La sua voce si spense mentre si arrovellava per trovare una scusa plausibile. Non poteva certo dire a Carter che si stava incontrando con un Cavaliere di Xavier per trovare sua madre persa da tanto tempo.

    Carter continuava a tenere le mani sui fianchi mentre la guardava in attesa. Devon, in piedi vicino a Carter, spostava il peso da un piede all’altro mentre Molly, proprio accanto a lui, si agitava ansiosamente in secondo piano.

    Tu volevi solo...? Carter scrollò la testa spiazzato, non riuscendo a capire la sua agitazione. Il tuo lavoro qui non è finito, Rae. La nostra futura regina è stata aggredita stanotte; potrebbe essere benissimo ancora in pericolo. Tu e Devon e Molly dovete fare rapporto a Heath Hall e aspettare ulteriori istruzioni.

    Rae prese un respiro e cercò di calmare i suoi nervi eccitati. Io ho la chiave, dannazione! Devo andare!

    Sarah sta andando direttamente in ospedale, dove sarà circondata da guardie armate e agenti dell’AC in incognito fino a domani mattina, disse con calma. Io vorrei andare a Londra stanotte. Sarò di ritorno per l’ora di colazione e pronta al lavoro.

    Carter si accigliò. Perché? Che succede?

    I secondi di silenzio che seguirono sembrarono diventare infiniti. Rae cercava di pensare a qualcosa... qualunque cosa da dire, ma solo una frase continuava a girarle in testa.

    Io ho la chiave! Io ho la chiave!

    E’ un poco scossa, signore. Con grande sorpresa di Rae fu Molly, e non Devon, che si fece avanti e le mise un braccio intorno alle spalle. Voleva prendere un poco d’aria fresca e schiarirsi le idee prima di tornare al lavoro domani. E’ stata aggredita stanotte, puntualizzò.

    Che Dio benedica la mia piccola amica chiacchierona. Ci sono momenti in cui non vorrei nessun altro al mio fianco.

    C’è un sacco di aria fresca a Heath Hall, replicò Carter. Resterai a casa stasera, Signorina Kerrigan. Non vai da nessuna parte. Si girò con fare autoritario verso Devon. Wardell, riporta le ragazze alla base e assicurati che siano ben riposate per domani mattina.

    Sarà fatto, signore, rispose Devon automaticamente. Le sue guance avvamparono mentre evitava lo sguardo di Rae. Mentre Carter tornava nella notte, pestava nervosamente il terreno col piede, un’abitudine che aveva preso dalla stessa Rae. Beh, credo che possiamo fare i bagagli...

    Il sangue di Rae ribollì e gli lanciò uno sguardo omicida. Se non fosse stato per la sua interferenza, ora sarebbe stata a metà strada verso il pub. A metà strada dall’incontrare Luke e avere le risposte che tanto agognava.

    Luke aveva molto probabilmente perso il suo lavoro cercando di aiutarla. Devon si era letteralmente messo in mezzo.

    Voi due andate avanti, la sua voce era pericolosamente bassa, io prenderò un taxi.

    Tutto il colore sembrò prosciugarsi dal viso di Devon mentre i suoi occhi saltavano verso la strada. Non sono sicuro che.... Ammutolì, lasciando le implicazioni non dette rimanere sospese nell’aria tra loro.

    Di botto scattò e Rae si erse in tutta la sua altezza. Per l’amor di Dio, Devon! Hai paura che me la filerò dritta a Londra?! Rilassati, non lo farò. Per colpa di un certo qualcuno, Carter è venuto e ha rovinato tutti i miei piani. Distrutto la possibilità di scoprire cosa è successo a mia madre. Non che io mi aspettassi che tu capissi o che almeno te ne importasse. Il suo viso impallidì per la rabbia e si morse il labbro per calmarsi. Prendo un taxi perché non posso sopportare di guardarti un secondo di più.

    Con questo, attraversò infuriata il prato, il suo splendido vestito che sfiorava a malapena le punte dell’erba mentre usava il tatù di Devon per fare una graziosa, ma furiosa, fuga. Era acutamente consapevole che stava lasciando loro due – due dei suoi migliori amici – in piedi sul prato dietro di lei, ma non riusciva a preoccuparsene.

    C’erano cose più grandi nella sua vita dell’Alto Consiglio. Perché Devon non riusciva a capirlo? Molly l’aveva capito, Julian l’avrebbe capito se fosse stato lì, persino Charles sembrava darle il via libera sulla base dell’unico brandello di informazione che aveva. E Devon...?

    Lei era il suo cuore. Tutto il suo cuore.

    Le parole le ronzavano in testa mentre spalancava con forza la porta di un taxi in attesa.

    Se non poteva sostenerla in questa ... questa cosa fondamentale, la più basilare ... che senso avevano le sue parole?

    * * *

    Rae batté sul tempo Molly e Devon di ritorno a Heath Hall, il suo taxi che correva per le strette strade prima ancora che il valletto tirasse fuori l’auto di Devon dal parcheggio. Nel momento in cui il taxista rallentò, i suoi piedi già calpestavano l’asfalto e volò verso i gradini dell’entrata principale, passando automaticamente al tatù di Jennifer invece che a quello di Devon. All’improvviso sentiva di voler avere a che fare il meno possibile con Devon.

    Mai in vita sua era stata così arrabbiata.

    Nemmeno quando aveva scoperto che cos’era in realtà la Guilder – quello che lei era in realtà. Non quando aveva scoperto che Lanford l’aveva tradita. Nemmeno quando l’Alto Consiglio aveva rilasciato il suo fratellastro con tendenze omicide libero di terrorizzare lei e il resto del mondo.

    Nell’istante stesso in cui aveva messo piede sul suolo inglese, tutti nella sua vita le avevano mentito – o almeno – le avevano negato informazioni cruciali. Il suo passato, il suo presente, e ora persino il suo futuro erano appesi in modo precario a un filo sottile. Qualcun altro le stava sempre addosso, censurando le cose che sapeva, elargendo col contagocce notizie vitali quando lo riteneva opportuno.

    Era la sua vita! Meritava di sapere che cosa stava succedendo! Voleva delle risposte. Cavoli, se le meritava!

    Ed ora che finalmente era andata a trovarle da sola, si trovava intrappolata per soli quindici minuti, incapace di raggiungerle. Una chiave senza una serratura. E chi l’aveva fermata...?

    La stanza si tinse di rosso mentre aspettava, quasi con grande impazienza, la battaglia che sarebbe ben presto scoppiata. Si era tolta la gonna del vestito da sera, ma si era trovata ostacolata dalle intricate stringhe di pizzo del corsetto al di sotto. Alla fine aveva trovato un compromesso, indossando dei leggings neri sotto il corsetto di seta avorio. Non le interessava se lo spacco saliva fino a metà coscia fintanto che c’era qualcosa sotto. I suoi capelli erano in un simile stato di smantellamento. Metà dei riccioli erano su, graziosamente arrotolati in cima alla testa, mentre la metà che era riuscita a liberare dai milioni di mollette le cadevano sulle spalle nude, conferendole un aspetto meraviglioso, anche se un po’ folle.

    Dopo quella che sembrò un’eternità, la porta scattò e sentì Devon entrare. Era solo, grazie al cielo. Con il suo udito sopraffino sentì Molly salire in punta di piedi al piano superiore, facendo probabilmente del suo meglio per origliare l’imminente esplosione.

    Rae aspettava, con le mani sui fianchi, appoggiata contro un lato del suo letto a baldacchino, agitata nella sottoveste di pizzo. Sentì Devon camminare per un momento in

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