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Poesia e Prosa del 1400 e 1500 (Audio-eBook)
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Poesia e Prosa del 1400 e 1500 (Audio-eBook)

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I secoli XV° e XVI° in Italia videro il sorgere di una nuova concezione del mondo che si espresse in quei movimenti intellettuali che gli storici hanno chiamato Umanesimo e Rinascimento. Poeti, pittori, scultori e architetti dettero contributi importanti al pensiero morale, didattico, estetico e filosofico. Alberti, Leonardo, Guicciardini, Ariosto e molti altri si occuparono anche di storia, letteratura e filologia. E' in questi secoli che troviamo un fermento e una varietà di idee scelte e ricombinate da molte fonti: la profonda cultura classica, il senso critico e storico, l'eleganza letteraria, l'eclettismo, l'interesse per i problemi morali e pedagogici ma anche politici e religiosi. Questa breve rassegna di autori che proponiamo all'ascolto è una panoramica sulle idee di questo fondamentale periodo della storia italiana.

Dettaglio brani: 01) Alberti-Dignità del volgare - 02) De Medici-Canzona di Bacco - 03) Da Vinci-Pittura e poesia - 04) Da Vinci-Pietra focaia - 05) Poliziano-Stanze per la Giostra - 06) Ariosto-Lena I, I - 07) Ariosto-Satira III^ Vita semplice - 08) Castiglione-Il Cortegiano IV, V - 09) Guicciardini-Storia d' Italia proemio - 10) Guicciardini-Ricordi - 11) Aretino-Cortigiana atto I° scena XXIV^ - 12) Aretino-Marescalco atto II°scena V^ - 13) Berni-Sonetto contra alla moglie - 14) Berni-Sonetto alla sua donna - 15) Ruzante-Il reduce o parlamento (in pavano) - 16) Ruzante-Il reduce o parlamento (in italiano) - 17) Della Casa-Galateo XXVIII - 18) Stampa-Rime CXLII - 19) Stampa-Rime CLI - 20) Tasso-Rime-Lunge da voi - 21) Tasso-Rime-Tacciono boschi e fiumi. (Tutti i brani sono contenuti anche nell'opera Audio Antologia della Letteratura Italiana)

Per fruire al meglio di questo Audio-eBook da leggere e ascoltare in sincronia leggi la pagina d'aiuto a questo link:
https://help.streetlib.com/hc/it/articles/211787685-Come-leggere-gli-audio-ebook
LanguageItaliano
PublisherIl Narratore
Release dateJun 9, 2014
ISBN9788868161231
Poesia e Prosa del 1400 e 1500 (Audio-eBook)

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    Poesia e Prosa del 1400 e 1500 (Audio-eBook) - AA. VV.

    il Narratore audiolibri

    presenta

    Autori Vari

    Poesia e Prosa

    del 1400 e 1500


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    Leon Battista Alberti

    da Libri della famiglia

    Libro 3 – Proemio

    A Francesco D’Altobianco Alberti

    (Lettura di Moro Silo)

    Messere Antonio Alberti, uomo litteratissimo tuo zio, Francesco, quanto nostro padre Lorenzo Alberti a noi spesso referiva, non raro solea co’ suoi studiosi amici in que’ vostri bellissimi orti passeggiando disputare quale stata fosse perdita maggiore o quella dello antiquo amplissimo nostro imperio, o della antiqua nostra gentilissima lingua latina.

    Né dubitava nostro padre a noi populi italici così trovarci privati della quasi devuta a noi per le nostre virtù da tutte le genti riverenza e obedienza, molto essere minore infelicità che vederci così spogliati di quella emendatissima lingua, in quale tanti nobilissimi scrittori notorono tutte le buone arti a bene e beato vivere.

    Avea certo in sé l’antico nostro imperio dignità e maiestà maravigliosa, ove a tutte le genti amministrava intera iustizia e summa equità, ma tenea non forse minore ornamento e autorità in un principe la perizia della lingua e lettere latine che qualunque fosse altro sommo grado a lui concesso dalla fortuna.

    E forse non era da molto maravigliarsi se le genti tutte da natura cupide di libertà suttrassero sé, e contumace sdegnorono e fuggirono e’ ditti nostri e leggi. Ma chi stimasse mai sia stato se non propria nostra infelicità così perdere quello che niun ce lo suttrasse, niun se lo rapì?

    E pare a me non prima fusse estinto lo splendor del nostro imperio che occecato quasi ogni lume e notizia della lingua e lettere latine.

    Cosa maravigliosa intanto trovarsi corrotto o mancato quello che per uso si conserva, e a tutti in que’ tempi certo era in uso.

    Forse potrebbesi giudicare questo conseguisse la nostra suprema calamità. Fu Italia più volte occupata e posseduta da varie nazioni: Gallici, Goti, Vandali, Longobardi, e altre simili barbare e molto asprissime genti.

    E, come o necessità o volontà inducea, i popoli, parte per bene essere intesi, parte per più ragionando piacere a chi essi obediano, così apprendevano quella o quell’altra lingua forestiera, e quelli strani e avventizii uomini el simile se consuefaceano alla nostra, credo con molti barbarismi e corruttela del proferire. Onde per questa mistura di dì in dì insalvatichì e viziossi la nostra prima cultissima ed emendatissima

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