La grammatica fondamentale: Scrivere bene 1
By Laila Cresta
()
About this ebook
Scrittura creativa - manuale (82 pagine) - L’italiano è una lingua complessa e crea non pochi dubbi ortografici, grammaticali e sintattici. Per chi scrive può essere un problema: occorre quindi basarci su un codice comune per far capire la nostra lingua a chi legge. Questo codice comune è la grammatica. Una grammatica proposta a chi scrive.
Un modo agile per ricordare le particolarità della nostra lingua: diviso in piccoli capitoli, sovente di una sola pagina molto mirata, il testo cerca di rinfrescare tutti quei concetti che sono alla base dell’ortografia, della grammatica, della sintassi, e della pronuncia dell’italiano, la più ricca e quindi la più complessa delle lingue occidentali. Rivolgendosi agli adulti, magari aspiranti scrittori, cerca di dire finalmente anche il “perché”, e non solo il “come”. Non ha neppure paura di far affiorare qua e là brevissimi commenti legati alla storia della lingua, e di chi la parla.
Laila Cresta è nata a Chiavari, Genova, il 14 febbraio 1952. Insegna da 40 anni, con esperienze a vasto raggio, dagli adulti, ai ragazzi, alle persone diversamente abili. Ama la scrittura e vi si dedica da sempre, tanto con testi ad hoc per i “suoi ragazzi”, quanto con testi di svago per tutti. Quest’anno ha pubblicato una silloge di poesie, “Di Terra e di Cielo – Romanzo d’amore in versi” (La Lettera Scarlatta Edizioni) e il giallo “L’albergo del ragno”, Arduino Sacco Editore. Dal mitico numero 0, fa parte della Redazione della rivista Writers Magazine Italia, dove si occupa di poesia, di haiku e di recensioni.
Read more from Laila Cresta
Verbi e punteggiatura Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa nebulosa grammatica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStorie di draghi e di Sembrò Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to La grammatica fondamentale
Related ebooks
Ortografia e fonologia. Teoria + esercizi svolti. La grammatica senza segreti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGrammatica viva Rating: 3 out of 5 stars3/5La lingua Italiana: breve storia e approcci glottodidattici come L2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'italiano lingua in tilt Rating: 5 out of 5 stars5/5Manuale di traduzione di Jurij Lotman Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa punteggiatura: Regole e contro regole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrima l'italiano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti in Spagnolo per Principianti: 10+ Storie per Imparare lo Spagnolo e Migliorare la tua Pronuncia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAppunti di spagnolo: Guida di sopravvivenza dello spagnolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVarietà sociali nell'italiano contemporaneo: i gerghi come sottocodici non tecnici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsManuale di semiotica della traduzione: Osnovy obŝego i mašinnogo perevoda Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGrammatica inglese avanzata con esercizi Rating: 4 out of 5 stars4/5Time on a Line. Il verbo inglese in 60 minuti Rating: 1 out of 5 stars1/5Impariamo l'italiano a Tropea... Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAbbecedario delle sciocchezze da non scriversi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParole che confondiamo in inglese e vocabolario di livello avanzato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItaliano. Ragionamenti a margine Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsScrivere narrativa 1 - Show, don't tell: Scrivere narrativa 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsScrivere con stile: Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratings101 Conversations in Intermediate Italian: 101 Conversations | Italian Edition, #2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsImparare il tedesco livello intermedio: Racconti brevi per imparare il vocabolario e il lessico tedesco (B1/B2) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParla l'inglese magicamente! Speak English Magically! Rilassati! Anche tu puoi imparare l'inglese ora! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSì, parlo italiano! 2: E-Book Rating: 1 out of 5 stars1/5Esercizi di stile Rating: 1 out of 5 stars1/5Scrivere ganzo!: Consigli per comunicare alla grande dal romanzo all'online Rating: 5 out of 5 stars5/5Scrivere poesia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCorso base di latino: Grammatica e traduzione Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reference For You
Sintetizzatori virtuali: Teoria e tecnica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl manuale del mozzo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTarocchi Guida Completa Rating: 5 out of 5 stars5/5Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Arte di Comunicare Rating: 5 out of 5 stars5/5Come fare editing Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario del sesso e dell'erotismo Rating: 5 out of 5 stars5/5Tutti i segreti di Word per chi scrive Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsScrivere ganzo!: Consigli per comunicare alla grande dal romanzo all'online Rating: 5 out of 5 stars5/5Creatività - Istruzioni per l'uso Rating: 4 out of 5 stars4/5Scrivere con stile: Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPhrasal Verbs Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSi scrive così… o come? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Divina Commedia e il simbolo nascosto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Tecnica Steiner Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPresent Past Future: I tempi verbali in Inglese Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria contemporanea facile: attraverso mappe concettuali, schemi e riassunti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPotenziare la Memoria e il Quoziente Intellettivo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome si scrive un film: Scrivere cinema 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPratiche Taoiste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i segreti di Scrivener 3 per chi scrive Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPronto Soccorso e Naturopatia. Curarsi a casa con i prodotti della natura Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Manuale del Manuale del Dungeon Master Rating: 4 out of 5 stars4/5Vendere Handmade: Una guida completa per trasformare la tua passione in professione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome si seducono le Donne e si tradiscono gli uomini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutto fa branding: Guida pratica al personal branding Rating: 5 out of 5 stars5/5Guida alle Droghe Magiche Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMANUALE PER SCRITTORI 3.0 - La professione più ambita del Web: Trucchi e Segreti per scrivere da professionisti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCapuana e la letteratura per l'infanzia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDisegno intuitivo: Manuale pratico per grandi e piccini Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for La grammatica fondamentale
0 ratings0 reviews
Book preview
La grammatica fondamentale - Laila Cresta
9788825406290
Il linguaggio umano
Dico spesso che voler scrivere senza conoscere le parole e le loro regole, è come voler fare il falegname senza conoscere il vari tipi di legno, il modo in cui si lavora ognuno di essi, e gli attrezzi necessari per farlo, ma… gulp! Che nebulosa grammatica
è mai, quella italiana! Grammatica oscura, poco comprensibile, poco nota, soprattutto: eppure, è grazie alla sua conoscenza se possiamo sfruttare al meglio la nostra lingua, per cercare di esprimere nel modo più chiaro possibile noi stessi e i nostri pensieri. O per meglio mascherare e nascondere entrambi.
Purtroppo, l’ambiente non ci aiuta. La scuola va a rilento per seguire quelli che non riescono neppure a camminare, la televisione e, spesso, il cinema e persino una parte della letteratura moderna, mirano solo alla cassetta
e a semplificare il più possibile per blandire la gente: Tu sei dio; rimani immoto
, ha scritto Umberto Eco parlando dell’every-man, quello che sarebbe molto meno sensibile alle propagande di qualsiasi genere (dal detersivo a chi comanda), se sapesse troppe cose e si rendesse conto meglio del mondo.
Il linguaggio umano è una delle nostre più grandi risorse. Senza di esso saremmo ancora nelle caverne o, più probabilmente ancora, avremmo finito per estinguerci, deboli come siamo.
La grammatica
è una galassia di idee rivestita di parole
La grammatica è la struttura portante della lingua. Condividerla è davvero essenziale
. Si tratta di:
capirci meglio l’un l’altro
non lasciarci ingannare da discorsi fumosi che in realtà non hanno un vero significato, o dicono tutt’altro da quello che sembra vogliano dire
sapere in quanti modi diversi posso esprimere un’idea
renderci conto di quali impressioni diverse questi modi lascino in chi legge
capire in che modo le mie frasi possano cantare
, o stridere
, o urlare
, in sintonia col loro contenuto…
La nostra è una grammatica complessa, che cerca di disciplinare quella che è senz’altro la più ricca fra le lingue occidentali. E lo è non solo per quantità di termini (e in italiano quasi non esistono parole che siano davvero sinonimi, cioè che abbiano un significato assolutamente identico), è ricca anche di costruzioni sintattiche, e di modi e tempi verbali.
Non a caso, la nostra lingua è la figlia maggiore
della cultura romana ed etrusca, e di quella greca: sono le civiltà che hanno creato, in Occidente, la storiografia e la filosofia, ma anche l’ingegneria civile.
È assolutamente ovvio cercare di conoscere la lingua e la civiltà degli altri popoli, proprio perché la comprensione è così importante, ma non dimentichiamo che una lingua semplice significa anche semplicità di pensiero, e quindi difficoltà di espressione, se il nostro io
è ricco e variegato. Ad esempio, un autore come Shakespeare è affascinante anche per la genialità con cui riesce a usare una lingua povera, proprio come se fosse italiano. È quasi commovente che debba fare tanta fatica. E, in Inghilterra, è stato l’unico che sia riuscito a usare l’inglese dilatando il significato dei termini, usandoli in accezioni nuove e usando spesso, per poterlo fare, costruzioni tipiche dell’italiano. Certamente c’è riuscito perché l’italiano lo conosceva e, da persona colta, usava l’inglese all’italiana
: non dimentichiamo che in Britannia non esisteva neppure una lingua scritta, prima dell’arrivo dei Romani.
Qualche anno fa un’apposita Commissione di inglesi geniali
ha cercato di ripulire
la propria lingua dai termini neolatini, ma ha dovuto desistere perché la lingua spariva: il latino ha dato struttura portante anche all’inglese. E quel po’ di logica e di coesione che ha.
Cerchiamo di appassionarci alla nostra meravigliosa lingua, specie se vogliamo scriverla, e quindi la comprensione di quello che vogliamo dire non può essere aiutata dall’espressione del viso, dalla postura del corpo o dal tono della voce.
Non facciamo come chi decide di zoppicare pur potendo correre.
Studiare sembra fatica, ma imparare è un’avventura meravigliosa a qualsiasi età.
Parla come mangi
? E perché no, allora, Scrivi come parli
?
Veramente, già il primo, vecchio modo di dire, è obsoleto, è superato, figlio di una società che diceva: Nascer, viver, morir in una stessa casa
, e anche: Mogli e buoi dei paesi tuoi
.
Era una società chiusa entro confini che sembravano lontani e invalicabili, e nominava la Cina o Timbuctu (la sede della prima Università dell’uomo!) come luoghi favolosi e di fatto irraggiungibili.
Nel 1960 fu rappresentata per la prima volta una commedia di Garinei e Giovannini che s’intitolava Un mandarino per Teo
, con i bravissimi Walter Chiari e Sandra Mondaini. Tutta la storia si dipana su un particolare curioso: Teo è un bravo ragazzo, e non farebbe mai del male a nessuno, ma l’idea di far morire un personaggio favoloso come un mandarino
, che vive in un luogo altrettanto favoloso come la Cina, non lo turba più che tanto, finché non si rende conto che un mandarino è un essere umano come gli altri, di carne e sangue, e che la Cina non è poi così lontana come sembra.
Dal 1960 a oggi i confini del mondo si sono fatti più vicini (La Cina è vicina
diceva Totò in un film di Pasolini, e anche Marco Bellocchio nel suo film del ’67), le nostre strade sono un crogiolo di razze come il Ponte di Comando di Star Trek, e basta comporre un numero telefonico per mangiare piatti thailandesi, cinesi o indiani. Anche la nostra lingua si è arricchita di termini che sono diventati usuali ma che sono d’origine straniera: il primo che mi viene in mente è robot
, nome di origine cecoslovacca arrivato in Italia attraverso l’inglese. O sushi
, nome giapponese che indica un apprezzatissimo piatto a base di pesce crudo. Insomma, quel Parla come mangi
possiamo dire abbia cambiato significato, e tanto la nostra cucina quanto il nostro linguaggio sono stati arricchiti dal contatto con le altre culture.
Neanche: Scrivi come parli
ha un senso. Né l’ha mai avuto. Neppure gli scrittori latini o greci scrivevano esattamente come parlavano. Ed è ovvio, la situazione comunicativa è diversa: in un dialogo c’è (come e più che nel teatro antico) unità di tempo, unità di luogo, unità di azione: si svolge tutto in quei minuti di quel giorno, in quello spazio preciso e condiviso dai dialoganti, e si tratta di un evento sempre unico. Anche se dovesse ripetersi tutti i giorni, sarebbe certo per comunicare altri contenuti, si userebbero altri termini e altre modalità espressive.
La comunicazione verbale
In una comunicazione verbale esiste un emittente, colui che comunica; un ricevente, colui che riceve la comunicazione, e la comunicazione stessa. Una volta stabilito il fine della comunicazione, questa sembra assodata, almeno se la lingua nazionale usata è la stessa (Vado a casa. Mi passi il pane?, ecc.), ma non è affatto così. Ci sono codici linguistici diversi per età, per tipo e per livello culturale, e anche per variante regionale. Sovente, un comportamento e un approccio linguistico considerati corretti in una zona d’Italia non lo sono in un’altra: per i genovesi, ad esempio, è facile considerare invadente e scorretto il comportamento di persone vissute in latitudini più basse,