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Glossario di autonomia Sardo-Italiana: Presentazione del 2007 di FRANCESCO COSSIGA
Glossario di autonomia Sardo-Italiana: Presentazione del 2007 di FRANCESCO COSSIGA
Glossario di autonomia Sardo-Italiana: Presentazione del 2007 di FRANCESCO COSSIGA
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Glossario di autonomia Sardo-Italiana: Presentazione del 2007 di FRANCESCO COSSIGA

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Il Glossario di Autonomia sardo-italiana contiene oltre cento “voci” che chiariscono in forma chiara e piana i concetti basilari dell’autonomia di una regione - sia a Statuto speciale che ordinario - nell’ambito dello Stato.
LanguageItaliano
PublisherLogus
Release dateJan 16, 2013
ISBN9788898062140
Glossario di autonomia Sardo-Italiana: Presentazione del 2007 di FRANCESCO COSSIGA

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    Glossario di autonomia Sardo-Italiana - Francesco Cesare Casùla

    GLOSSARIO DI AUTONOMIA

    SARDO-ITALIANA

    Presentazione del 2007 di Francesco Cossiga

    Versione elettronica I edizione, 2013

    © Logus mondi interattivi 2013

    Proprietà letteraria: Francesco Cesare Casùla

    Codice ISBN: 9788898062140

    Autore: Francesco Cesare Casùla

    Editore: Logus mondi interattivi

    Progetto grafico: Pier Luigi Lai - Logus mondi interattivi

    Contatti: info@logus.it - www.logus.it

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    COLLANA DI STORIA

    SARDO-ITALIANA

    Francesco Cesare Casùla

    GLOSSARIO DI AUTONOMIA

    SARDO-ITALIANA

    Presentazione del 2007 di

    Francesco Cossiga

    *  *  *

    Edizioni

    Il Glossario contiene oltre cento voci che chiariscono in forma facile e piana i concetti basilari dell’autonomia di una regione a Statuto speciale o ordinario nell’ambito dello Stato.

    Francesco Cesare Casùla è nato a Livorno il 12 settembre 1933 da genitori sardi. Ha frequentato le scuole elementari e medie nella sua città natale, e il Ginnasio-Liceo De Castro a Oristano. Si è laureato in Lettere a Cagliari nel 1959, ed ha subito intrapreso la carriera universitaria sempre nello stesso Ateneo. Nel 1969 ha conseguito la libera docenza in Paleografia e Diplomatica e, nel 1976, l’ordinariato. Nel 1980 è passato alla Storia Medievale che ha insegnato fino al 2008. Oltre a svolgere l’attività accademica, è stato membro del Consiglio Direttivo della Società degli Storici Italiani e della Commissione permanente per i Congressi di Storia della Corona d’Aragona. Dal 1980, per ventotto anni, ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Istituto sui rapporti italo-iberici e dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con sede in Cagliari e sezioni a Genova, Torino e Milano. Dal 1985 al 1992 è stato consigliere culturale del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Dal 2001 al 2006 è stato componente la Segreteria tecnica per la Programmazione della Ricerca presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) retto dal ministro Letizia Moratti.

    Il Glossario, pubblicato per la prima volta nel 2007 con la Presentazione del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, è tratto in parte da: Francesco Cesare Casula, Dizionario Storico Sardo, 12 voll., supplemento de L’Unione Sarda, Cagliari 2006 (Copyright 2007 by Carlo Delfino editore, Sassari).

    Per comunicazioni: fccasula@tiscali.it

    PRESENTAZIONE

    (dall’edizione 2007)

    Autonomia, parola magica che, come sentimento, aleggia fra noi Sardi fin dal 1847 quando, con la cosiddetta Perfetta fusione, il Regno di Sardegna da federato col Principato di Piemonte divenne unitario e l’isola perse la propria statualità individuale per assumere quella ben più umile di regione marginale nel nuovo assetto istituzionale dello Stato. Nacque, così, la Questione sarda ovverosia la coscienza di aver perduto un bene prezioso, di aver rinunciato all’identità statuale per la quale in tutto il mondo molti popoli hanno combattuto e combattono per ottenerla. Da allora, per noi, l’unica strada possibile che possa correggere in qualche modo il danno storico è stata e rimane la rivendicazione autonomistica, lo stabilire un rapporto più favorevole possibile con l’apparato centrale dello Stato.

    A questo scopo, si è costituito un Comitato di esperti al fine di definire una proposta di legge popolare nel lodevole intento di ripensare l’autonomia sarda attraverso la revisione dello Statuto speciale, obsoleto e inadeguato, vecchio di quasi sessant’anni, emanato nel lontano 26 febbraio 1948.

    Il presente Glossario di Autonomia sarda vuol essere uno strumento di supporto semplice ed efficace per tutti coloro che si accingono ad intraprendere al meglio il difficile cammino di riscatto sociale e politico che ci attende. 

    Francesco Cossiga

    Presidente emerito della Repubblica Italiana

    A

    ACCULTURAZIONE – Scambio di influenze tra due o più culture giunte a contatto. Trattandosi di cambiamenti reciproci, sia forzati che spontanei, l’acculturazione si traduce in mutamenti non soltanto nelle culture sottomesse ma talvolta pure in quelle egemoni. Per quanto riguarda la storia sarda vi fu sicuramente acculturazione fra la civiltà fenicio-punica e la civiltà nuragica, con prodotti d’influenza reciproca; non ci risulta che ci sia stata in periodo romano, vandalico e bizantino. Al contrario, in periodo giudicale si può parlare di peculiarità perché le matrici culturali di provenienza erano scelte in libertà politica dai regni di Càlari, Torres, Gallura e Arborèa ed adattate ciascuna alle proprie esigenze di gusto ed esecuzione. Durante il successivo Regno di Sardegna, prima aggregato alla Corona d’Aragona, poi federato con il Principato di Piemonte, il Ducato di Savoia e la Contea di Nizza, e, infine, fuso e trasformato in Regno d’Italia, non si ha né peculiarità né acculturazione ma un’assimilazione sempre più accentuata nel tempo con dissoluzione dell’identità etnica e la scomparsa degli aspetti autoctoni, avviando la Sardegna verso l’integrazione.

    AUTONOMIA – Sta per autogoverno. § È un concetto storicamente moderno, nato in Gran Bretagna nel XIX secolo per rappresentare la formula organizzativa che ispira i rapporti tra apparato centrale e poteri locali di uno Stato. § Sebbene da allora ad oggi abbia assunto nel mondo interpretazioni differenti e significati diversi, l’autonomia resta sempre una questione interna ad uno Stato, non applicabile ai rapporti istituzionali fra Stati in quanto uno Stato, secondo il Diritto, non può essere per sua natura autonomo: semmai, non sovrano. § Riferito alla nostra storia, è errato, per esempio, parlare di perdita di autonomia della Sardegna nel 1847 con la perfetta fusione, perché l’isola, allora, costituiva il fisico del Regno insulare di Sardegna, cioè di uno Stato che, in quanto tale, non poteva essere autonomo (mentr’invece era sovrano e viveva in forma federativa paritaria col Principato di Piemonte, il Ducato di Savoia e la Contea di Nizza). § Di contro, si può parlare di autonomia sarda, come problema, dopo il 1847, quando l’isola diventò una regione del Regno di Sardegna unitario, di uno Stato che da composto si era trasformato in semplice; quindi, in condizione di aspirare ad un autogoverno, ovverosia ad un’amministrazione autonoma interna allo Stato, in sostituzione della perduta sovranità statuale. § E il dibattito sul chiederla e perché chiederla, sul come chiederla e come gestirla ha creato la cosiddetta Questione sarda, che nemmeno la costituzione della Regione Autonoma della Sardegna nel 1948, col suo Statuto speciale, ha quietato.

    C

    CAPITALE, CITTÀ – Oggi, per capitale – o, meglio, per città capitale – s’intende comunemente la città nella quale hanno sede il capo dello Stato e il Governo, ovverosia il potere esecutivo (mentre non ha importanza che vi risieda anche il potere legislativo). § In Epoca moderna e contemporanea, la capitale di uno Stato era ed è esplicitamente riconosciuta (per esempio, Cagliari per il Regno di Sardegna dal 1326 al 1861). § Gli studiosi fanno pure una distinzione fra capitali centrali (Barcellona o Madrid, durante le Corone di Aragona e di Castiglia) e capitali periferiche (quelle degli altri Stati delle due Corone iberiche); fra capitali provvisorie (per esempio, Torino e Firenze nel Regno d’Italia dal 1861 al 1871) e capitali dichiarate (Roma, fra il 1861 e il 1871); o fra capitali di fatto (Brindisi, dal settembre 1943 al febbraio 1944) e capitali di diritto (Roma città aperta dal ‘43 al ‘44).

    CARTA DE LOGU DEL REGNO DI SARDEGNA – Carta de Logu vuol dire, letteralmente, Codice di leggi dello Stato (Su Logu). § Quella chiamata così nel presente lemma, è la stessa Carta de Logu dell’ex Regno di Arborèa assunta dal Regno di Sardegna nel Parlamento aperto il 27 gennaio 1421 alla presenza del re Alfonso il Magnanimo, su richiesta dei tre bracci congiunti ecclesiastico, militare e reale: «Item Senyor – recita il 2º capitolo parlamentare – que la Carta de Loch Sardesca del present Regne, ab la qual la Iusticia entre los Sarts es administrada e exercida, sia per vos, Senyor, ab vigor del present Capitol confirmada» (= «Inoltre [chiediamo], o Signore, che la Carta de Logu sardesca del presente Regno [di Sardegna], per mezzo della quale viene esercitata ed amministrata la giustizia fra i Sardi, sia da voi confermata in

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