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Gli uomini visti dalle donne
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Gli uomini visti dalle donne

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Più di 1200 aforismi e citazioni in cui donne di oggi e dei secoli scorsi giudicano gli uomini, il loro mondo e il loro comportamento.

Una raccolta di gradevole lettura per le donne ma preziosa per gli uomini: questi pensieri aprono una finestra particolare da cui gli uomini possono osservare se stessi con occhi femminili, e anche se il più delle volte non è un bel vedere, volenti o nolenti qualcosa si impara e se si ride, talvolta si ride a denti stretti.

A cura e con una prefazione di Remo Badoer
LanguageItaliano
PublisherAutrici varie
Release dateAug 27, 2015
ISBN9786050409369
Gli uomini visti dalle donne

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    Gli uomini visti dalle donne - Autrici varie

    Miller

    Introduzione - di Remo Badoer

    A mo’ di introduzione perché questa, più che una introduzione vera e propria, non è altro che il racconto di come è nata una raccolta del genere con in più qualche noticina di lavoro e delle considerazioni finali dedicate agli uomini, che sono i veri destinatari di un libro del genere, visto che le donne sanno già molto bene di cosa si parla. Naturalmente, pur essendo solo a mo’, può essere tranquillamente saltata come ogni altra introduzione che si rispetti.

    L’idea di questa raccolta nacque tempo fa, quando mi capitò sottomano un libro che trovai subito interessante, e cioè Les hommes jugés par les femmes stampato a Bruxelles nel 1858, che come indica il titolo è appunto una raccolta di aforismi, citazioni ed epigrammi scritti da donne sull’argomento uomini. Lo trovai subito degno di interesse in quanto metteva assieme da una parte un argomento che da sempre mi incuriosisce (e anche un po’ mi intriga) e dall’altra uno stile letterario, l’epigrammatica, che, per la sua qualità di poter esprimere concetti completi nello spazio di poche righe, risulta più che gradito ad un pigrone come me.

    La prima cosa che mi colpì leggendo questo libro fu il fatto che in molti casi trovavo le stesse poco lusinghiere considerazioni che avevo sentito esprimere da mie amiche e conoscenti nei confronti del sesso maschile in generale e del sottoscritto in particolare. Insomma, quei giudizi, pensieri, punti di vista a distanza di secoli (le autrici citate sono per lo più romanziere e letterate del Sette-Ottocento -tempi in cui parlare di uguaglianza dei sessi era considerato una battuta da salotto e la donna che scriveva era vista a dir poco con sospetto) restano in gran parte validi anche al giorno d’oggi, a livello sociale forse no, ma a livello culturale sì. Ora, questo è un fatto certamente notevole, degno di complesse analisi sui perché e percome, di dibattiti, tavole rotonde, ideale anche per una introduzione degna di questo nome; siccome però i blablabla psico-socio-storico-culturali non sono mai stati il mio forte, passo volentieri la mano: se qualcun altro vuole, prego si accomodi.

    Per quanto mi riguarda, questa analogia tra donne fra loro distanti nel tempo fu la molla principale che mi spinse ad iniziare un lavoro di ricerca spulciando dizionari, enciclopedie, raccolte generiche e specialistiche, siti web, e prendendomi nota di quelle frasi o pensieri che per un motivo o per l’altro mi erano piaciuti di più, soprattutto quelli che mi avevano fatto riflettere o quelli in cui, magari a denti stretti, non potevo fare a meno di riconoscermi. E un po’ alla volta mi accorsi che questa lettura mi permetteva di guardare -e valutare- noi uomini e i nostri comportamenti da una finestra privilegiata, una finestra da cui non mi ero mai sforzato più di tanto di guardare e noi uomini visti dalle donne, beh, il più delle volte non è un bel vedere.

    Comunque, mentre il malloppo di citazioni cresceva, nelle mie ricerche mi trovai a leggere un libro di critica letteraria dal titolo Women writing about men, in cui l’autrice Jane Miller esamina il modo in cui le romanziere dell’Ottocento raffigurano i personaggi maschili, siano essi fidanzati, mariti, figli, padri, ecc. E qui mi imbattei in una frase che mi costrinse a interrompere la lettura e a riflettere sul serio: Gli uomini nei romanzi scritti da donne non sono solo uomini, ma uomini visti dal punto di vista della donna. D’accordo, è una frase che molti potrebbero considerare banale, ovvia, scontata e via dicendo, ma per me, nella sua semplicità e immediatezza, fu una specie di rivelazione: quando io leggo un libro bado al contenuto, alla trama, all’argomento, qualche volta, toh!, anche alla forma, allo stile, al linguaggio, ma al sesso dell’autore... beh, no, questa è una cosa a cui molto molto raramente ho dato peso, e solo in casi particolari (almeno in fase di lettura, magari in fase di scelta del libro qualche volta ha influito).

    Mmmm… ripassai mentalmente i libri scritti da donne che avevo avuto occasione di leggere nella mia vita e dovetti a mio malgrado constatare che il fatto di non aver tenuto conto che quello che leggevo era un punto di vista femminile, un punto di vista cioè che non mi apparteneva, mi aveva limitato (magari anche di poco ma comunque limitato) sia nella comprensione del testo che nel godimento della lettura. Inoltre, dal momento che non credo alle coincidenze, capii anche che il libro della Miller era una specie di chiamata alle armi, mi spingeva ad andare dentro al testo, a non accontentarmi del pensiero breve. E così mi ritrovai a riprendere in mano vecchi libri letti anche molti anni prima ed è stata quindi l’occasione di ritrovare vecchie conoscenze giovanili, figure che per me erano state decisamente esaltanti come Emma Goldman (una delle menti e dei cuori più grandi del XX secolo) oppure decisamente inquietanti, come Valerie Solanas (quella dello SCUM manifesto, brrr…) e tante altre autrici che avevo più o meno messo nel dimenticatoio. Il problema era che la maggior parte di questi libri erano di storia, filosofia, politica mentre le opere di narrativa erano piuttosto scarse.

    Ancora mmmm….. era una lacuna da colmare. E così mi si è presentata anche l’occasione per entrare in punta di piedi e con un po’ di imbarazzo in una letteratura che fino ad allora avevo trascurato. Cominciai con i classici esaminati dalla Miller (Jane Austen in primis) e poi via via con altri testi disponibili in Internet, prestiti consigliati da amiche, ecc., leggendo sempre con taccuino e penna accanto per annotare le cose che mi facevano vedere me come maschio con occhi diversi da quelli soliti. Addirittura, un venerdì nel primo pomeriggio mi recai da uno tra i miei spacciatori di cultura preferiti -il mercatino di libri usati vicino a casa mia- dove per l’iperbolica cifra di 10 euro mi portai a casa 20 volumi presi a caso, senza badare a titoli e contenuti ma solo al fatto che l’autore fosse una donna, e il sabato e domenica mi concessi una full immersion da cui alla fine uscii con del bagaglio culturale in più e anche con qualche senso di colpa (non tutto quello che ho letto mi è piaciuto, sia chiaro, certi libri è stata dura finirli).

    E siccome la quantità di frasi e pensieri continuava a crescere, ad un certo punto mi dissi che potevo raccoglierne un po’ e farne una raccolta (questa) anche come una sorta di mea culpa per aver trascurato -o dato per scontato- un punto di vista che non è né scontato né da sottovalutare. Il conseguente lavoro di cernita tra tutte le citazioni raccolte ha seguito un rigoroso metodo scientifico, cioè ho scelto quelle che piacevano a me, quelle che mi hanno detto (dato) qualcosa: ce ne sono di simpatiche, di divertenti, qualcuna seriosa, qualcuna decisamente seria… qualcuna potrà sembrare esagerata, qualcun’ altra banale, datata, cervellotica, troppo caustica e via dicendo, ma tant’è: queste sono, prese secondo il mio personalissimo gusto così come personali sono le scelte degli argomenti.

    Concludo questa a mo’ con un consiglio ai maschi che avranno occasione di leggere questo libro: non sottovalutatelo, considerate queste citazioni come uno specchio -magari piccolo, ma impietoso- di voi stessi. La lettura di queste citazioni, se ci soffermiamo sopra e facciamo tacere un po’ il nostro orgoglio e pregiudizio (lo so, è una battuta infame ma in questo contesto ci può anche stare), può farci imparare qualcosa, e imparare, se non altro perchè ha come effetto cambiare un po’ noi stessi, comporta sempre anche un po’ di dolore: alle volte è una punturina leggera leggera, come di spillo, talvolta alleviata dall’umorismo, altre volte è una rasoiata vera e propria, che lascia il segno. E nel vedere il punto di vista delle donne, fate attenzione agli effetti collaterali che ci possono essere: a me è capitato di fermarmi a guardare le vetrine (quando mai prima!) con dileggio e stupore di amiche e colleghe, a ritrovarmi con amici che mi ascoltavano a bocca aperta con un misto di incredulità, sospetto, preoccupazione, quando magari mi ritrovavo a parlare di abiti femminili badando più all’estetica o alla praticità che al contenuto dei medesimi. Quindi, cari confratelli, state attenti.

    Grazie a quelle persone pazienti che mi hanno seguito fin qui. Buona lettura!

    RB 

    Due universi a confronto

    A una donna basta conoscere un uomo per capirli tutti; al contrario, un uomo può conoscere tutte le donne e non capirne nessuna.

    Helen Rowland (1875-1950)

    Che cosa farebbe un uomo, mi chiedo, se le cose gli andassero tanto male come capita a noi donne? Ma via, si farebbe una bevuta, naturalmente! Che mi dicono sia il rimedio sovrano per molte malattie. Una donna non ha l’equivalente del whisky. Deve rimboccarsi le maniche, stringere i denti e sopportare il destino. E ancora ti vengono a dire che è l’uomo il più forte.

    Martha Everts Holden

    Quando le donne sono depresse, allora mangiano o vanno a fare shopping. Gli uomini invadono un altro paese. Questo è un modo completamente diverso di vedere le cose.

    Elayne Boosler

    Con gli uomini la forza è insensibilità, la grandezza è orgoglio, la calma è indifferenza.

    George Sand (1804-1876)

    Donne e uomini non sono uguali in nulla, se non nella responsabilità. Noi non siamo inferiori e non siamo neanche superiori, semplicemente noi siamo due razze differenti.

    Phyllis Mcginley (1905- 1978)

    Gli uomini hanno più problemi rispetto alle donne. In primo luogo, hanno a che fare con le donne.

    Françoise Sagan (1935-2004)

    Gli uomini trovano la felicità nell'amore che sentono, le donne nell'amore che ispirano. Loro vogliono un primo amore, noi vogliamo un ultimo amore.

    Madame F. de Pussy (XVIII sec.)

    Dopo il matrimonio, la vista di una donna diventa tanto acuta da poter vedere a fondo il marito senza neanche guardalo, mentre un uomo diventa tanto ottuso da guardare a fondo la moglie senza neanche vederla.

    Helen Rowland (1875-1950)

    Il cervello di un uomo rispetto a quello delle donne incontra più difficoltà e ci mette più tempo a passare dal pensiero al sentimento di quanto ci metta il cervello delle donne.

    Barbara De Angelis

    L'amore è tutta la storia nella vita di una donna, è un episodio nella vita di un uomo.

    Madame de Staël (1766- 1817)

    Gli uomini hanno fiducia in se stessi perché crescono identificandosi con dei supereroi. Le donne hanno una cattiva immagine di se stesse perché crescono identificandosi con la Barbie.

    Rita Rudner

    Così come gli uomini sono inclini a rendere pubblico ciò che non vale la pena di dire, così le donne possono essere, e alcune lo sono, tanto coscienziose da mettere in piazza solo le cose importanti e di valore.

    Charlotte Mary Yonge (1823- 1901)

    Nelle donne, la bellezza fa perdonare molti difetti; negli uomini raddoppia le cattive qualità.

    Madeleine de Scudéry (1607-1701)

    Non è che gli uomini abbiano desideri diversi dalle donne: ma uomini e donne hanno desideri che spesso non collimano.

    Natalia Aspesi

    La visione della donna si spinge nel profondo, quella dell’uomo nella distanza. Per l’uomo, il mondo è il suo cuore, per la donna il cuore è il suo mondo.

    Betty Grable (1916-1973)

    Mettete assieme degli uomini, si ascolteranno; mettete assieme delle donne, si spieranno.

    Madame de Maintenon (1635-1717)

    Le donne di solito sono maggiormente interessate all’interiorità delle persone. Gli uomini si interessano alle cose. Alla fine della vita, le cose ci lasciano, ci restano le persone.

    Christine Latour

    Le donne non picchiano gli uomini, utilizzano il fascino e l’intelligenza: a ciascuno le armi che ha donato la natura.

    Thérèse Amiel

    Molti dei dolori in questo mondo terreno vengono dal fatto che le donne sognano il matrimonio, e gli uomini altre cose.

    Agnès Guitard

    Col passare degli anni, gli uomini acquistano fascino e le donne acquistano età.

    Dominique Muller

    In generale, le donne sono migliori degli uomini, hanno più forza di carattere. Naturalmente preferisco gli uomini per certe cose, ma le donne hanno un senso dell’onore più alto e sono più determinate a sfruttare le occasioni della vita.

    Lauren Bacall

    Le donne invecchiano, mentre gli uomini maturano.

    Gloria Steinem

    Gli uomini sono impossibili e pensano che, da qualche altra parte, la loro vita possa avere un nuovo inizio. Sognano costantemente un paradiso perduto… Le donne non hanno

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