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Lorenzo e Mara: Due vite un destino
Lorenzo e Mara: Due vite un destino
Lorenzo e Mara: Due vite un destino
Ebook152 pages1 hour

Lorenzo e Mara: Due vite un destino

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About this ebook

Lorenzo e Mara sono due ragazzi che si trovano a vivere il loro passaggio dal mondo universitario a quello del lavoro in un momento storico in cui si assiste ad un cambiamento politico che sta per segnare un punto di svolta nella storia italiana. Il periodo è segnato dalla grande crisi economica seguita al crollo della borsa americana che ha trascinato con se tutto il resto del mondo.
Nell'arco dei tre anni in cui il la storia si svolge, i cambiamenti politici sono stati continui e rilevanti e non è stato facile mantenere la linearità della storia che voleva essere quasi una analisi degli accadimenti in tempo reale.
Tra toccare il cielo con un dito e sprofondare nella tristezza più assoluta sembra ci sia una distanza enorme, ma Lorenzo e Mara si troveranno a toccare con mano quanto la vita possa essere a volte diversa da come la vorremmo, fino a diventare spietata nei confronti dei propri sentimenti.
Solo grazie alla loro preparazione e alla loro forza di volontà scopriranno che quando si crede in se stessi tutto può diventare possibile.
LanguageItaliano
Release dateJul 26, 2014
ISBN9786050314854
Lorenzo e Mara: Due vite un destino

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    Book preview

    Lorenzo e Mara - Pat Miller

    Angelo Mulattieri

    Lorenzo e Mara

    UUID: a14f7cfa-14de-11e4-be0b-27651bb94b2f

    Questo libro è stato realizzato con BackTypo (http://backtypo.com)

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Una Sera Particolare

    L’Amore Prende Vita

    ​Due Chiacchiere Sulla Democrazia

    ​Un Incontro Casuale

    ​Un Giorno Da Ricordare

    ​La Laurea Di Mara

    Una Prospettiva Diversa

    Il Mondo Del Lavoro

    ​Fine Del Periodo Di Prova

    ​Metti Una Sera A Cena

    ​La Missione In Russia

    ​Un Primo Ritorno

    ​Un Altro Incontro Casuale

    ​Un Secondo Ritorno

    ​Il Ritorno A Mosca

    La Delusione Di Mara

    ​S. Pietroburgo

    ​L’Hermitage

    ​Il Teatro Mariinsky

    ​Un Sabato Speciale

    ​Petrodvarets

    ​La Vita Va Avanti

    ​Un Week End A Roma

    ​Domenica Con Sorpresa

    ​Il Mondo Continua a Girare

    ​Una Nuova Stagione

    ​Tutto Scorre

    ​Tutto Cambia

    ​Una Nuova Missione

    ​La Carriera Di Mara

    ​Aria Americana Problemi Italiani

    ​A Roma

    ​Il Compleanno Di Katrin

    ​Le Sorprese Non Finiscono Mai

    ​Al Cuor Non Si Comanda

    Note

    Ringraziamenti

    Una Sera Particolare

    L’ultima nota del concerto dei D­epeche Mode era risuonata da pochi minuti, l’aria di Roma in quella serata di metà maggio era particolarmente tiepida e la marea di ragazzi defluiva ancora eccitata, ma con ordine, dallo stadio olimpico:

    - è stato un concerto bellissimo - disse Mara a Lorenzo.

    - è vero, riescono a trasportarti in un mondo virtuale che apre la mente a sonorità nuove e atmosfere piacevoli - rispose Lorenzo mentre si avviavano verso la Lancia Y elefantino color blu che li aspettava, non lontano dallo stadio Olimpico, in mezzo agli oleandri che ascoltavano lo scorrere del Tevere sotto di loro.

    Anche gli amici, attraverso i quali si erano conosciuti 2 mesi prima, si accomiatarono esprimendo tutti la soddisfazione per la bella serata passata insieme e al favoloso concerto a cui avevano assistito.

    Lorenzo era un ragazzo di 27 anni,1,85 cm di altezza con capelli scuri e occhi azzurri, una laurea fresca di poco più di due anni in Scienze Politiche, ma ancora in cerca di un lavoro gratificante o, quantomeno, stabile. Mara era ancora in odor di tesi, Scienza della Comunicazione era la facoltà che aveva scelto e per la quale ormai mancava l’ultimo sforzo, la tesi; alta 1 metro e 70, capelli biondo scuro, occhi verdi, volto regolare e un fisico da modella che aveva talvolta utilizzato per ricavare qualche soddisfazione nei concorsi di bellezza locali durante gli ultimi 5 anni dei suoi 23.

    Era la seconda occasione in cui si ritrovavano soli, la prima fu una sera piovosa quando uscirono da un pub prima degli altri amici perché avevano tutt'e due un altro impegno, per cui ebbero solo qualche minuto per scambiarsi qualche battuta, ma oltre a questo, non avevano avuto altre occasioni di incontrarsi e restare da soli.

    Avvicinandosi alla macchina, Lorenzo, non rendendosi nemmeno conto che era sparita la timidezza che tante volte lo aveva frenato, si rivolse improvvisamente, in maniera assolutamente istintiva ma decisa verso Mara prima di aprirle lo sportello:

    - Mara – breve pausa - io mi sono innamorato di te.

    Voleva dirle che gli sarebbe tanto piaciuto se anche lei avesse provato lo stesso per lui e magari tante altre belle cose, ma lei non gliene diede il tempo, come una calamita, sentì le sue labbra attratte da quelle di lui, in un attimo i due erano avvinghiati l’uno nelle braccia dell’altra. Avrebbe voluto dirgli che anche lei provava lo stesso sentimento per lui, ma non riusciva a trovare l’attimo, tanto era presa dalla passione.

    Finalmente ripresero fiato e lei riuscì a dirglielo:

    - Anche io sono innamorata di te, fin dal primo giorno che ti ho visto.

    Lorenzo non la fece continuare e lasciandosi guidare dalla piacevole sensazione che nasce dall’amore, la riabbracciò e ripresero a baciarsi. L’istinto lo spingeva ad arrivare subito a consumare il fuoco che entrambi covavano dentro ma Mara, frenando gli impulsi di lui, disse:

    - non ora, scusami ma non mi sento pronta per quello, soprattutto in questo modo, perdonami.

    Lorenzo la guardò con un aria un po’ da deluso ma felice dentro, avendo scoperto che il suo amore era ben corrisposto, così non insistette oltre per non rovinare quell'atmosfera magica che si era creata e riuscì con difficoltà a scusarsi:

    - Va bene, d’accordo, come vuoi tu, è solo che il mio desiderio per te non è facile controllarlo.

    Mara rifletté qualche secondo, nascondendo la sensazione di orgoglio che la pervadeva, poi gli disse:

    - Beh, ti capisco, ma così non mi sembra il modo migliore. Guarda, ho una idea, i miei dopodomani vanno a S. Felice Circeo per il week end al mare, se vuoi potremo passare due giorni speciali, ti va bene?

    - Certo che va bene, non so se resisterò ma va bene - rispose sorridendo Lorenzo.

    Erano già le 3,00 della notte quando Lorenzo guardava il buio soffitto della sua camera non riuscendo a prendere sonno, troppo forte era stata l’emozione e troppo bella era la sensazione che provava dentro per poterla cancellare con il sonno, il cuore pulsava sempre più forte e le mani cercavano l’angolo del letto dove portare le spalle in cerca di refrigerio con la speranza di prendere sonno, sembrava una battaglia persa in partenza. Finalmente, dopo 2 ore di felice sofferenza la stanchezza prese il sopravvento e spense quello che gli sembrava un qualcosa tra un film e un sogno irreale.

    Lungotevere

    L’Amore Prende Vita

    Figlia di un impiegato al ministero degli interni e di una insegnate di storia al liceo, Mara andò a letto trattenendo a fatica l’aria che riempiva i suoi polmoni e, concentrata sull’organizzazione del prossimo fine settimana, riuscì dopo un paio d’ore a prendere sonno.

    Il mattino successivo Roma si presentava molto calda, come da diversi anni ormai, l’estate iniziava molto presto e la temperatura era tra i 28° e i 30° con punte fino a 32°, le strade erano invase da gruppi di turisti provenienti da ogni parte del mondo e si toccava con mano quanti tipi di razze e culture sono presenti sul nostro sempre più piccolo pianeta.

    Il cellulare di Mara squillò alle 11 in punto, era Lorenzo:

    - Ciao, come stai?

    - Benissimo, grazie - fu la risposta.

    - Hai dormito bene? – gli chiese ancora Lorenzo.

    - Credo di si, e tu? – replicò Mara

    - Beh, diciamo di si, con un po’ di fatica, ma alla fine ci sono riuscito.

    - Mmm, credo di capire perché, - disse Mara - anche per me è stato un po’ faticoso all’inizio.

    - Sono felice – rispose Lorenzo intuendo che anche Mara aveva provato le stesse sue sensazioni - Ci vediamo oggi? – le chiese.

    - Certo, però questa sera perché oggi vorrei fare qualcosa per finire la tesi.

    - D’accordo, a che ora?

    - Alle 7,00 va bene?

    - Benissimo, andremo a mangiare una pizza insieme, ci saranno anche Luca e Chiara con Andrea e Lucia – concluse Lorenzo.

    - Ok, a dopo. – fu il saluto di Mara.

    Lorenzo andò a dare una mano al padre Giovanni, detto Gianni, elettricista, vicino all’età della pensione, che doveva riparare l’impianto di un vecchio appartamento in via Tuscolana, zona di residenza della famiglia.

    Una famiglia, la sua, di origini piuttosto modeste, che aveva fatto sacrifici, dapprima per farsi una casa e poi per far studiare l’unico figlio, orgoglio del padre, come ovviamente anche della madre.

    La crisi economica aveva contagiato ogni settore delle umane attività, anche per gli elettricisti il lavoro era diminuito, ogni euro era utile per andare avanti, così Lorenzo non si sottraeva quando il padre gli chiedeva di aiutarlo. 

    ​Due Chiacchiere Sulla Democrazia

    Arrivata la sera, Mara e Lorenzo si incontrarono con gli altri quattro amici in Piazza Re di Roma, luogo non lontano dal Tuscolano, ma anche adiacente a S. Giovanni, dove risiedeva la famiglia di Mara.

    Gli occhi scintillarono in entrambi non appena si videro, ognuno sentiva una misteriosa forza magnetica che li portava ad attrarsi, come se dalle vibrazioni che nascevano dai loro sentimenti si sprigionasse un’aura carica di elettroni, positivi da una parte e negativi dall’altra e, come due calamite, inesorabilmente andassero ad aderire l’una con l’altra in una saldatura galvanica, istantanea e definitiva.

    A fatica riuscirono a controllare i loro istinti, dato che non erano soli e non volevano dare spettacolo ai loro amici con manifestazioni che il senso comune ritiene fuori luogo.

    I sei si ritrovarono seduti al tavolo di un locale adibito a tavola calda e pizzeria che, seppure alquanto spartano, era sufficientemente pulito e ben arredato, con degli schermi TV posizionati ad ogni lato del locale così che ogni commensale potesse averne la visuale.

    Andrea era ancora preso con gli esami del suo corso di medicina, mentre Luca aveva preferito lasciare gli studi dopo il diploma per buttarsi subito nel mondo del lavoro, sia perché in quel modo avrebbe cominciato subito a percepire i primi guadagni, sia perché vedeva lo studio come un qualcosa in più nella vita, di cui si poteva fare anche a meno, lo riteneva come fosse una specie di hobby.

    Chiara e Lucia invece erano rispettivamente impegnate l’una nella facoltà di filosofia e l’altra in quella di scienza della comunicazione come Mara, da qui la nascita della loro amicizia.

    Per quanto parlassero dei loro progetti e dei loro problemi, l’attenzione di tutti fu presa per qualche momento dalle immagini che venivano trasmesse in TV, le vicende politiche italiane occupavano ormai ogni telegiornale, così come i talk show che tutte la sera erano in onda sui principali canali.

    - Ma avete visto che scandalo questi deputati che si sono venduti a Berlusconi? - Esordì Andrea.

    - Non c’è speranza, la politica non serve a niente, chi va lassù pensa solo ed esclusivamente ai fatti suoi, è tutto inutile, so tutti uguali, chiunque governa, in Italia non cambia nulla – affermò Luca contrariato ma

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