Venti lettere
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In seguito alla morte di suo nonno, Aitana scoprirà il terribile segreto che nasconde la sua famiglia, un segreto che cambierà la sua vita per sempre.
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Venti lettere - Esther Sanz García
Forse avrebbe potuto essere tutto molto più semplice, ma ormai non si poteva più tornare indietro. Mi dispiaceva per mia madre, perché il silenzio è un’arma crudele che ferisce nel profondo, ma lei non avrebbe potuto cambiare il carattere del nonno.
Dopo aver ricevuto la telefonata di mio zio, mia madre si avvicinò al tavolo della cucina e, piangendo, ci diede la triste notizia. Dopo vent’anni dovevamo tornare a calpestare una terra che non ci era più familiare, una terra diversa che sentivamo ostile. Dovevamo tornare a Barcellona per seppellire la ragione per la quale mia madre aveva atteso per anni davanti alla cassetta della posta: mio nonno.
L'unica volta in cui ero stata là avevo due anni, per cui non ricordavo niente di quel posto: solo il potere della mia immaginazione mi permetteva di provare a far riaffiorare alla mente il ricordo della vecchia casa dove aveva abitato mia madre, caratterizzato da qualche dettaglio di cui lei parlava nei suoi racconti, come ad esempio la stanza segreta al piano superiore della masia catalana. Sapevo che a mia madre mancava quel posto, ma vi era una ragione più grande di quel desiderio che la tratteneva dal farvi ritorno: l’orgoglio. Da quel che avevo potuto dedurre dalle sue conversazioni con mio padre e che talvolta ero