Good Morning Italia: 2015 L'anno che verrà
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Dal quantitative easing europeo alle guerre dell’energia, dal secondo anno di Renzi all’uscita dalla recessione: cosa ha in serbo il 2015? Good Morning Italia scruta l’orizzonte ogni giorno. Questa volta raccontiamo l’anno che verrà.
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Book preview
Good Morning Italia - goodmorningitalia
Good Morning Italia
2015 L’anno che verrà
Copyright © 2014 Good Morning Italia srl
mail@goodmorningitalia.it
www.goodmorningitalia.it
Edizione e-book a cura di Punto-Acuto.it
Prima edizione: dicembre 2014
Copertina: Tassinari/Vetta
Indice
Introduzione
I. Orizzonte
I.I 2015: l’economia è dispari
I.II Dis-ordine mondiale
I.III Rendite di posizione
I.IV Periodo ipotetico del cambiamento
II. Italia
II.I Renzi e il fantasma di Adriano
II.II Expo: l’Italia in mostra
II.III L’industria della resilienza
II.IV Uscita di sicurezza
II.V Cosa resta in fondo a destra?
II.VI Lega o M5S per non morire socialdemocristiani
III. Europa
III.I La versione di Juncker
III.II Keep calm (and don’t Brexit)
III.III Lezioni di tedesco
III.IV La Spagna diligente e spaesata
III.V L’Europa che corre
IV. Mondo
IV.I Happy ending per Obama
IV.II L’ultimo treno per Mosca
IV.III Due popoli, tre Stati
IV.IV La svolta del Dragone
IV.V Dietro il sipario dell’India di Modi
IV.VI Per Francesco è ancora un affare di famiglia
IV.VII Luci e ombre dell’Oriente Express
IV.VIII Reconquista latino-americana
IV.IX L’Africa e il gigante dai piedi d’argilla
IV.X Migrazioni e accoglienza
V. Media & Tech
V.I La prova del nove della Sharing Economy
V.II Il futuro dei media italiani
V.III Consumatori mobili
VI. Idee
VI.I Il post-femminismo
VI.II L’arte che verrà
VI.III Per il calcio italiano è sempre l’anno zero
Good Morning Italia
Grazie
2015 auguri di consapevolezza
di Beniamino Pagliaro
Il 2015 sarà un anno di decisioni per l’economia globale, un anno dispari per ritmi e scelte. L’economia crescerà, e così scopriremo il significato vano della parola ripresa. Il mondo che è uscito dalla crisi è qui per restare.
La politica gira a ruota, ma non basta tenere d’occhio il Pil: le guerre dell’energia sono cresciute nel 2014 e disegnano nodi difficili da sciogliere. Le mosse della Russia hanno magicamente dato vita, almeno a tratti, a una politica estera europea, ma i problemi di Bruxelles sembrano altri.
Si voterà in Giappone per confermare una linea economica, in Inghilterra per l’Europa, in Israele per una sorta di conferma sull’identità nazionale.
Tra democrazie vere con decisori deboli e imperturbabili leader in finte democrazie, il vero dubbio è sul potenziale del mandato popolare. Nel 2014 gli europei hanno votato chiedendo anche un segno di cambiamento al governo comunitario, e hanno ottenuto un risultato discutibile. Gli americani hanno votato in elezioni di metà mandato con l’esito potenziale di un nuovo blocco politico. Quanto funziona la democrazia?
Se Barack Obama avrà i suoi problemi a dialogare con il Congresso repubblicano, gli Stati Uniti potrebbero ritrovare se stessi e un ruolo in un mondo in cui crescono i conflitti e la spesa militare. Non è sufficiente il dialogo a denti stretti con Pechino. Le guerre non sono, da tempo, quelle di una volta: gli Stati si travestono da ribelli, i militanti pretendono autorevolezza statuale, e forze terroriste chiedono di sedere alle trattative.
L’Italia avrà un nuovo presidente, e forse anche un nuovo governo. Il gioco è di Matteo Renzi.
Il 2015 sarà forse un anno più consapevole: dei rapporti di forza, del crescente nazionalismo, dei limiti delle promesse (secessioniste, populiste, europeiste) e del termine disruption, in economia e non solo.
Good Morning Italia prova a raccontare ogni mattina questo mondo frammentato e veloce, pericoloso e intrigante. Per capire meglio, per fare un regalo a chi ci conosce, e per crescere, abbiamo chiesto ad alcuni eccellenti giornalisti che fanno parte della comunità di abbonati di Good Morning Italia di raccontare l’anno che verrà. Il risultato è un viaggio, con un autentico sguardo orizzontale sul mondo. Non un’enciclopedia, ma una selezione.
Per Good Morning Italia il 2014 è stato un